I tifosi fuori dallo stadio? Con il calcio e con l’Atalanta non hanno nulla a che fare

Come cittadino, ristoratore e tifoso dell’Atalanta sono indignato per quanto è avvenuto l’altra sera fuori dallo stadio, prima della partita dell’Atalanta con il Real Madrid.

Vorrei che tutti, società Atalanta compresa, prendessero le distanze da questi irresponsabili, come ha fatto il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori.

Già in condizioni di normalità certe situazioni non dovrebbero avvenire, ossia una città di persone perbene non dovrebbe essere messa sotto assedio da qualche decina di perditempo. Figuriamoci in tempi di Covid.

Stiamo tutti soffrendo per questa terribile pandemia, ma c’è gente che continua a comportarsi senza rispetto né nei propri confronti, né nei confronti di parenti e amici. Forse non sanno che cosa vuol dire dover rinunciare al proprio lavoro per impedire assembramenti, come succede a noi ristoratori.

Questi episodi con il calcio e con l’Atalanta non hanno nulla a che fare. Per me queste persone non sono tifosi. Io sono tifoso dell’Atalanta, la sostengo sempre e chiedo a tutti un comportamento esemplare per poter tornare il prima possibile non solo a lavorare ma andare anche allo stadio.

Lo sportivo


Ecco il “Pane dell’Atalanta”. Lo firma l’Aspan

pane atalanta - allestimento rit
pane atalanta - dettaglioChissà che non abbia contribuito a sbloccare l’Atalanta. Del resto lo stesso allenatore Edy Reja aveva detto qualche settimana prima che la vittoria «serviva come il pane». E così domenica scorsa il pane è arrivato allo stadio di Bergamo. Un panino speciale, fatto con ricetta appositamente studiata per un risultato di alta qualità, a base di farina locale tipo 1, germe di mais, miele ed olio extravergine d’oliva, tondo e con impressa l’effigie della Dea. Un nuovo prodotto che farà la felicità dei tifosi, che potranno trovare in tavola e o portare con sé nel cestino delle scampagnate la propria squadra del cuore.

L’iniziativa nasce da un accordo tra la società calcistica e l’Aspan, l’associazione dei panificatori bergamaschi, fornitore ufficiale del team nerazzurro, e offre ai fornai che vi aderiscono la possibilità di produrre e vendere il panino “a marchio”. Le farine utilizzate (realizzate e distribuite per l’Aspan dalla Alpi, qualificata azienda del settore con sede a Filago) sono quelle del progetto di filiera QuiVicino, ricavate cioè dal grano coltivato in provincia di Bergamo. La partnership con l’Atalanta rappresenta quindi un’importante occasione di comunicazione dei valori legati al rilancio – fortemente voluto dall’Aspan – di tutta la filiera locale del pane, dal campo al negozio, con interessanti riflessi commerciali per le attività coinvolte, grazie all’alto impatto emozionale e al forte legame con il territorio della griffe atalantina. Ma non di dimentica la solidarietà, una parte del valore del venduto, infatti, sarà devoluta in beneficenza.

L’Atalanta ha definito il progetto «un ulteriore atto d’amore verso il territorio bergamasco ed indirizzato a valorizzare le eccellenze locali». Le nuove forme sono state presentate nel corso del lunch match di domenica scorsa con il Bologna, che ha visto, per la cronaca, il ritorno alla vittoria della squadra cittadina dopo 13 turni. Presente, insieme al presidente dell’Aspan Roberto Capello, il presidente dell’Associazione Panificatori di Bologna, Thomas Giardini, invitato per l’occasione.


Un memorial per Magistrelli, in campo parata di glorie del calcio

locandina_Magistrelli_GiustaSarà una giornata all’insegna dei “vecchi” valori del calcio il primo Memorial dedicato a Luciano Magistrelli, attaccante e allenatore scomparso nel dicembre del 2011 all’età di 73 anni e ancora vivo esempio di signorilità sportiva e umana. Ad organizzarlo è l’A.s.d. Virescit, società rinata sul sogno di un calcio che ha come base la sana passione, un po’ come era stata la squadra guidata dal “Magia” alle soglie della serie B, partendo dal campo dell’oratorio di Boccaleone.

L’appuntamento è sabato 20 giugno alle ore 17.30 al centro sportivo di Azzano San Paolo (Bg), per un triangolare al quale prenderanno parte le vecchie glorie di Atalanta, Hellas Verona e, appunto, Virescit.

Cresciuto nel settore giovanile del Milan, Magistrelli ha percorso una carriera di tutto rispetto, che l’ha portato a vestire la maglia della Nazionale nelle Olimpiadi di Roma 1960. Una delle vittorie di maggior prestigio l’ha ottenuta con l’Atalanta, la conquista della Coppa Italia del 1963, mentre tra i risultati più belli ottenuti da allenatore ci sono poi quelli con la mitica maglia viola della Virescit: una favola, quella della formazione dei presidenti Ghisleni, che fece innamorare i bergamaschi, con un gioco spesso spumeggiante, e tantissimi giovani lanciati nel calcio che conta.

E sono proprio tanti degli ex calciatori che ha allenato che scenderanno in campo per ricordarlo con affetto e nostalgia. Tra gli altri Pierino Fanna (suo allenatore ai tempi della Primavera dell’Atalanta), Nico Penzo ed altri protagonisti dello storico Verona di Osvaldo Bagnoli che 30 anni fa vinse, proprio a Bergamo, lo straordinario scudetto del 1985. Per l’Atalanta hanno garantito la propria presenza Lino Mutti, Garlini, Magrin, Pasciullo, Perrone, Salvioni, Consonni ed altri grandi ex. E, ovviamente, non potevano mancare tutti i giocatori della Virescit, che hanno risposto davvero in massa: da Benaglia a Roccatagliata, passando da Gigio Brambilla, Astolfi, Bonati, Percassi, Simonini, Roby Crotti, Pecoraro, Walter Bonacina, Filosofi, Stacchetti, Cambiaghi e Foscarini, indimenticato capitano di tante battaglie che ha già conosciuto la rinata Virescit in occasione di un’amichevole col suo Cittadella dello scorso mese di novembre. Da Verona dovrebbero poi giungere anche Osvaldo Bagnoli e Damiano Tomasi, attuale presidente dell’Assocalciatori.

«Luciano Magistrelli ha sempre interpretato e vissuto lo sport nel rispetto del fair play e dei valori più sani della competizione sportiva, e anche per questo i dirigenti della Virescit hanno voluto organizzare il torneo per ricordare un personaggio davvero in linea con i principi guida di questa nuova (o rinata) società cittadina», sottolinea il presidente dell’Asd Virescit Simone Biava.

L’ingresso sarà ad offerta libera e il ricavato verrà devoluto in beneficienza.

L’Asd VIRESCIT

È nata dal sogno di un calcio diverso – spiega la società -, che rifiuta le logiche della competizione esasperata che normalmente viene trasmessa ai bambini sin dai primi anni di pratica sportiva; un calcio che sappia guardare agli esempi positivi proposti da tante altre discipline sportive, quali, tra le altre, il rugby, e faccia delle partite e degli allenamenti dei momenti positivi all’interno di un percorso di crescita ed educazione. E così, con l’obiettivo primario di favorire l’amicizia, il rispetto, l’integrazione e il fair play, alla Virescit si va oltre il lavoro svolto sul campo, e si propongono ai ragazzi attività di formazione e aggregazione, quali il terzo tempo con l’arbitro e gli avversari, l’incontro con campioni dello sport e con personaggi significativi della società civile, la merenda post allenamento, gite, feste e molto altro, per fare della pratica sportiva un’occasione di crescita del corpo e della mente. Quanto sopra senza chiedere ai giocatori una quota di iscrizione, di modo che lo sport sia davvero garantito a tutti. Il campo di calcio della Virescit è a Bergamo, quartiere Campagnola, e ad oggi ci sono circa 150 ragazzi che giocano nella Virescit.