Bossico, fine settimana a caccia dei pregiati funghi “dormienti”

Nei giorni scorsi la neve ha imbiancato l’altipiano di Bossico, ma per il fine settimana le previsioni dicono che sarà primavera e quindi l’occasione ideale per partecipare al weekend naturalistico tra funghi e natura in compagnia di Emilio Pini, presidente del gruppo micologico di Crema, organizzato dalla Pro Loco.

Sabato 19 e domenica 20 marzo protagonista sarà il prelibato “dormiente”, altrimenti conosciuto come “marzuolo” o “marzaiolo” e scientificamente denominato Hygrophorus marzuolus. Si tratta di una primizia tra i funghi mangerecci, ricercata dagli appassionati e difficile da trovare per chi non ne conosce le particolari caratteristiche. È infatti un fungo abitudinario e presente solo in poche stazioni di crescita. Tra queste proprio i boschi di conifere di Bossico, dove cresce tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, nella lettiera di aghi e foglie e spesso vicino a neve in scioglimento, generalmente a gruppi e profondamente interrato, il che rende la ricerca ancora più appassionante. L’attenzione e la pazienza nella raccolta sono però ripagate da un sapore dolce, delicato e consistente, il marzuolo è infatti considerato uno dei migliori funghi commestibili. Info: www.bossico.com 

Il programma

SABATO 19 MARZO
  • ore 17, sala consiliare: “Ecosistemi a confronto: dalle foreste della Finlandia, ai boschi della Sardegna e di Bossico… racconti ed immagini”
  • cena nei ristoranti di Bossico con menù a tema.
DOMENICA 20 MARZO
  • ore 9: partenza per escursione guidata nel bosco alla ricerca dei funghi marzuoli fra pascoli, abetaie e panorami mozzafiato. (La quota di partecipazione è di 6 euro, ci si può iscrivere fino a sabato mattina).
  • pranzo nei ristoranti di Bossico con menù a tema.

I menù a tema e le offerte di soggiorno

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Non disturbate l’insetto che sta salvando i castagni

castagne - insetto antagonista - Torymus-sinensis-su-una-gallaSe quest’anno i raccoglitori di castagne possono sorridere e le sagre approvvigionarsi di prodotti locali lo si deve al piccolo Torymus Sinensis, insetto antagonista del tanto famoso quanto funesto Cinipide che negli scorsi anni aveva danneggiato i boschi e drasticamente compromesso i bottini.

La lotta biologica innescata dall’introduzione dell’imenottero ha infatti permesso di ridurre fortemente le popolazioni del Cinipide, ma per far sì che l’equilibrio tra le due specie venga mantenuto nel tempo è bene conoscere il ciclo di vita dell’insetto “salvatore”. «Il Torymus Sinensis trascorre l’inverno all’interno delle galle secche presenti sui rami e sulle foglie cadute a terra – spiega una locandina la Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi -. Gli adulti nascono infatti a partire dal mese di aprile. Per favorire la sua sopravvivenza è quindi importantissimo non eliminare o distruggere le galle secche ed è quindi opportuno non distruggere o asportare il fogliame o le ramaglie dalla selva castanile prima della fine di maggio di ogni anno».

L’invito è soprattutto quello di abbandonare la consuetudine di bruciare i residui della raccolta delle castagne (rami, foglie e ricci) prima della fine di maggio, tanto più che le recenti normative regionali impediscono la bruciatura di residui vegetali da ottobre ad aprile.

L’avviso