Benzinai, i turni festivi e le ferie 2017

La Regione Lombardia ha stabilito per il 2017 i turni per il servizio festivo e delle ferie degli impianti di distribuzione carburanti.

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Si ricorda che la Deliberazione di Giunta Regionale n. X / 4071, approvata il 25 settembre 2015 (BURL n. 40 del 30/09/15), ha introdotto dal 25 settembre 2015 le seguenti novità.

Obbligo di chiusura: non è più previsto l’obbligo di chiusura nel primo giorno feriale successivo al servizio effettuato la domenica o nei festivi.

Pre-pagamento: per gli impianti dotati di apparecchiature attive di pre-pagamento, l’effettuazione dei turni di servizio nelle domeniche e nei festivi può essere assolta senza la presenza del gestore o di personale preposto (ad eccezione degli impianti distributori di gas petrolio liquefatto e/o di metano per i quali deve essere garantita la presenza di personale).

Accordi territoriali: i Comuni hanno facoltà di promuovere intese, anche intercomunali, con le Organizzazioni sindacali dei gestori, per concordare turni di servizio in deroga a quelli disposti con la DGR 4071, purché garantiscano un’offerta adeguata e livelli di servizio adatti all’utenza del territorio.

Servizio notturno: il servizio svolto dalle ore 22 fino alle ore 7, non necessita di autorizzazione. Il gestore dell’impianto di distribuzione carburanti che intenda svolgere il servizio notturno deve darne comunicazione al Comune competente.


Benzinai, margini al minimo «e preoccupano le commissioni bancarie»

Distributori che chiudono, nuove insegne nel benzinaio sotto casa, magari riaperto dopo mesi, ma con erogatori automatici e senza personale da un lato. Dall’altro stazioni pluriservizi che oltre al distributore hanno bar e tabaccheria o autolavaggio, oppure entrambi. Il settore è al centro di una trasformazione che è stata definita epocale. Le compagnie petrolifere stanno lasciando l’Italia e si limitano a prestare l’immagine, e arrivano nuovi imprenditori privati esteri che trattano con le raffinerie.

Per i benzinai la situazione è sempre più difficile. I margini di profitto sono ai minimi storici. Le cause sono diverse: commissioni bancarie per bancomat e carte di credito sempre più alte, adempimenti severi in tema di sicurezza e ambiente, ritardi dei pagamenti delle compagnie e cali di carburante. A ciò si unisce l’insicurezza dovuta agli episodi criminosi di cui sono sempre più spesso vittime e contratti scaduti dei quali si continua a rimandare il rinnovo.

Oggi i distributori aperti in provincia di Bergamo sono oltre un centinaio. Nell’ultimo è stata interessata da chiusure e cambi gestione una ventina di impianti.

«I costi di gestione sono troppo alti. Le commissioni bancarie invece che diminuire come ci prospettavano dall’8 gennaio aumenteranno – dice Filippo Cornago, vicepresidente del gruppo distributori carburanti dell’Ascom di Bergamo -. Per le carte di credito Visa, American Express e Mastercard, andremo allo 0,8% e sulle commissioni estere anche di più».

«Il carburante non basta più. Per sopravvivere oltre alla erogazione dobbiamo affiancare nuove attività come accade in altri Paesi d’Europa – afferma Cornago, titolare da diversi anni di una stazione di benzina con bar-tabacchi a Curno -. Senza bar, lavaggio e manutenzione auto è difficile continuare».

Ma anche qui l’opportunità è limitata perché ci sono dei costi: «Dobbiamo pagare l’affitto alle compagnie (le pompe invece sono in comodato d’uso ndr.) e comprare i loro prodotti ai prezzi da loro imposti, in pratica siamo dei loro dipendenti, anche se i capitali li abbiamo messi noi. La conseguenza è che avere un bar è un salvagente solo se non devi dedicargli una persona in più».


«Cari automobilisti, abituatevi a fare a meno dei benzinai»

A seconda dell’insegna si chiamano easy, matic, express, megaself e sono il nuovo volto dei distributori di carburanti. Non sono infatti solo impianti self service, ma cosiddette stazioni fantasma (ghost), dove il gestore non lo si vede proprio, se non per caso, incrociandolo nelle sue mansioni di manutenzione dell’area. La tendenza è evidente anche a Bergamo, esempi recenti in via Gavazzeni e Corridoni, e non passa inosservata perché il prezzo è solitamente interessante.

giuseppe milazzo 2Ma per il presidente del Gruppo benzinai dell’Ascom, Giuseppe Milazzo, non è che la conferma di un fenomeno denunciato da tempo, la progressiva marginalizzazione della figura del gestore fino a quella che ritiene sarà la sua scomparsa inevitabile. «Gli impianti ghost? Sono la vittoria delle compagnie sul gestore – afferma -. Queste impongono condizioni sempre più penalizzati e quando non ce la fa più il gestore molla. Viene rifatto l’impianto con il nuovo format e l’operatore si accontenta di un compenso fisso, decisamente esiguo, per continuare a curare la stuttura, di fatto con le stesse responsabilità di prima».

Un effetto sui prezzi però ce l’hanno…

«Sì, ma il risparmio è ottenuto solo ed esclusivamente sacrificando il gestore. E chi invece continua in una stazione di servizio tradizionale ha un bel daffare a spiegare ai consumatori che non è un ladro se ha prezzi più alti, ma che ha le mani legate perché prezzo di acquisto e vendita sono imposti, così come sconti e condizioni. Il gestore dovrebbe essere un imprenditore, perché si assume il rischio di comprare il prodotto e venderlo, ma di fatto non ha nessuno spazio per agire in maniera imprenditoriale. Nemmeno le attività collaterali riescono più a dare una mano ai bilanci. Per i bar, ad esempio, le compagnie petrolifere proprietarie delle aree chiedono canoni sempre più alti, mentre gli autolavaggi subiscono la concorrenza degli impianti fai da te».

Un altro elemento di novità sono le pompe bianche, gli impianti non legati alle grandi compagnie petrolifere. Anche loro hanno agito sui prezzi, possono rappresentare un nuovo sbocco?

«Le novità legislative oggi permettono a chi ha le possibilità economiche di costruirsi il proprio impianto, di approvvigionarsi dei carburanti e venderli. È un sistema che funziona, più si riesce a vendere più si guadagna, ed ha dato una bella scossa ai prezzi. In Veneto il fenomeno è dilagato e credo che sia destinato ad ampliarsi anche da noi. Ma per dare vita a questi nuovi impianti servono disponibilità e poi la gestione in genere è diretta, non si ricorre alla figura del gestore o comunque non ci sono contratti nazionali a regolare il rapporto».

Ma almeno c’è qualche gestore che resiste?

«Amaramente mi viene da dire che resiste chi non ha un’alternativa. Se capita qualcosa di meglio credo che non ci si pensi su due volte a cambiare strada, come ho fatto anche io. I conti, del resto, sono presto fatti: le spese ci sono sempre, a cominciare dal personale, i margini si riducono e grande aumento nel consumo di carburanti non ce ne sarà, anzi».

Dovremo perciò dire addio al benzinaio di fiducia?

«Quella del servizio era una prerogativa tipicamente italiana e pare piaccia ancora al 30% degli automobilisti. Ci si sta però abituando sempre più al fai da te, come negli altri Paesi europei».

Messa così, sembra che il prezzo dipenda solo dalla presenza o meno del gestore…

«È come viene interpretata la situazione dall’opinione pubblica, ma non è la verità. Il fatto è che le decisioni sono tutte in mano alle compagnie».

Vede possibilità di invertire la rotta?

«La base associativa è sempre più sfiduciata, è stanca di pagare di tasca propria, servirebbe più spinta dal livello nazionale, mentre per ora a vincere sono sempre le compagnie petrolifere».


Benzinai, meno aperture festive. Ma garantiti i turni per gpl e metano

benzinaiAlleggeriscono gli obblighi e introducono maggiore flessibilità gli indirizzi generali ai Comuni sui gli orari e i turni di apertura degli impianti di distribuzione carburanti fissati dalla Regione. La Giunta della Lombardia ha infatti approvato la delibera che modifica le norme in tema di obbligo di chiusura, turni e servizio notturno.

Queste le principali novità

  • OBBLIGO DI CHIUSURA

È annullato l’obbligo di chiusura nel giorno feriale successivo al servizio effettuato la domenica o nei giorni festivi infrasettimanali. Nelle domeniche e nei giorni festivi infrasettimanali dovrà essere garantito il rifornimento di carburante attraverso specifico turno da un sedicesimo degli impianti nel territorio provinciale (attualmente i turni sono otto), ad eccezione delle settimane di agosto, durante le quali deve essere garantito il rifornimento di carburante con turno da parte di un ottavo degli impianti esistenti e funzionanti nel territorio provinciale.

  • TURNI

Regione Lombardia verificherà la disponibilità nella copertura dei turni tra gli impianti eroganti di gas petrolio liquefatto e di metano per favorire la reperibilità di tali carburanti per l’utenza.

  • COMUNI

Sarà data facoltà ai Comuni di promuovere intese, anche intercomunali, con le Organizzazioni sindacali dei gestori maggiormente rappresentative, per concordare turni di servizio in deroga a quelli di cui alle presenti disposizioni purché garantiscano un’offerta adeguata e livelli di servizio adatti all’utenza.

  • SERVIZIO NOTTURNO

Il servizio notturno, svolto dalle ore 22 fino alle ore 7, non necessita più di autorizzazione. Il gestore dell’impianto di distribuzione carburanti che intende svolgere il servizio notturno effettua ora una comunicazione al Comune competente.

Il commento dell’assessore al Commercio Mauro Parolini

«Semplificazione, sburocratizzazione e flessibilità sono i principi che hanno ispirato e guidato questo aggiornamento e che ci permettono di consegnare a Comuni e operatori un quadro normativo rinnovato, che snellisce gli adempimenti e le procedure di pianificazione delle aperture e chiusure domenicali e festive, tenendo anche conto delle mutate condizioni di mercato e dell’interesse dei consumatori», è il commento di Mauro Parolini, assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia. «La modifica è nata da un proficuo ed attento confronto con le parti sociali e accoglie le richieste del comparto – ha ricordato -, formulate in sede di Consulta Regionale Carburanti, con l’obiettivo di incrementare l’efficienza del mercato e il corretto ed uniforme funzionamento della rete distributiva». «Abbiamo inoltre cercato di garantire la fornitura di gpl e di metano, che per numero di impianti fa già della Lombardia un’eccellenza nel panorama nazionale ed europeo, ma su cui Regione, anche alla luce della conformazione del nostro territorio che lo rende particolarmente vulnerabile agli inquinanti atmosferici e delle procedure di infrazione europee, sta continuando ad investire risorse e policy per migliorare la qualità dell’aria e il servizio rivolto ai consumatori».

 


Benzinai, entro il 31 agosto il versamento al Fondo indennizzi

benzinaio.jpgIl 31 agosto 2015 scade il termine per il versamento, a titolo di conguaglio, del contributo del rifinanziamento del fondo per la razionalizzazione della rete di distribuzione dei carburanti (Cassa Conguaglio GPL).

La scadenza del 31 agosto 2015 è frutto di una doppia proroga, visto che il termine originario era stato fissato dapprima il 30 dicembre 2014 e poi il 30 aprile 2015.

Il quantum da versare viene calcolato, per quanto riguarda la componente variabile, sulla base dell’erogato relativo all’anno 2013, su ogni litro di carburante per autotrazione (benzina, gasolio, GPL) venduto sulla rete ordinaria, nella misura di 0,0015 euro a carico dei soggetti titolari di impianti e di 0,0005 euro a carico dei gestori.

Il 31 agosto 2015 scade dunque il termine per la seconda rata o conguaglio, mentre il primo versamento, pari al 50% di quanto dovuto,  andava versato entro il 30 aprile 2014.

L’Ascom ricorda che in assenza di accordo nazionale la quota gestore è a carico del benzinaio. I titolari degli impianti (proprietari dei decreti) possono comunque effettuare il versamento anche per l’importo a carico del gestore, su apposita delega.

Copia delle ricevute di avvenuto pagamento, insieme al rendiconto del dovuto, devono essere inviate alla Cassa Conguaglio GPL a : cassacan@cassaconguagliogpl.191.it; i versamenti dovranno essere eseguiti, indicando nella causale “secondo versamento – conguaglio art.6 DM 19 aprile 2013” con l’indicazione del “codice ditta”, a mezzo bonifico bancario a: Monte dei Paschi di Siena, Filiale di Roma – Via del Corso 232 – Iban: IT80J0103003200000005636791 intestato a: CASSA CONGUAGLIO GPL – Via Sicilia 50, 00187 Roma.

NOTA IMPORTANTE: i concessionari sono invitati a monitorare il sito della Cassa Conguaglio: www.cassaconguagliogpl.it/decreti/ per verificare la pubblicazione di apposito decreto che riporterà i bacini d’utenza ed i relativi importi da versare.


Addio a Gianni Quattri, benzinaio con il sindacato nel cuore

gianni quattriLutto tra i benzinai e in Ascom. È scomparso sabato 6 giugno per un malore improvviso Gianni Quattri, 74 anni, storico componente del gruppo sindacale dei Gestori Carburante dell’associazione. Quattri ha dedicato una vita al sindacato di categoria, prima come tesoriere e poi come presidente, dal 2001 al 2007, anno in cui ha ceduto l’incarico dopo aver passato la gestione della stazione di servizio Agip sulla circonvallazione Mugazzone. Un’attività durata quasi quarant’anni, che l’ha reso un volto familiare anche per tanti automobilisti.

«È stato un punto di riferimento per tutta la categoria e per me una vera e propria guida – ricorda affranto il presidente Giuseppe Milazzo, succeduto a Quattri -. Il mio pensiero va alla famiglia, alla moglie Bruna e ai figli Riccardo e Andrea, a cui l’intero Gruppo Gestori si sente particolarmente vicino». «Se il gruppo gestori provinciale è tra i sindacati più importanti a livello nazionale della Figisc è grazie anche alle tante battaglie che dalla fine degli anni Sessanta sono state portate avanti con grande entusiasmo da un uomo onesto e sempre impegnato come Gianni Quattri, un vero punto di riferimento in associazione» aggiunge con cordoglio Filippo Milazzo, per 18 anni al fianco del presidente Flaviano Zatti nel ruolo di vice nel direttivo Ascom.

Originario di Reggio Emilia (l’inflessione ha sempre continuato a rivelarne la provenienza anche dopo più di quarant’anni trascorsi in Lombardia), Quattri si definiva “uno che crede nel sindacato”. Arrivato a Bergamo nel 1965 seguendo il fratello che aveva aperto un negozio di pneumatici, ha rilevato nel 1970 l’impianto sulla circonvallazione già attivo da qualche anno. Dopo aver lavorato a Milano alla Michelin volle infatti lanciarsi in un’attività in proprio, scegliendo una professione che continuasse ad avere attinenza con il mondo delle auto. Nello stesso anno l’iscrizione all’associazione e nel 2001, come detto, l’elezione a presidente del Gruppo, succedendo a Zatti che aveva seguito per anni tra consigli provinciali e nazionali.

Il rapporto tra benzinai e società petrolifere è stato uno dei punti centrali dell’attività. «Nel corso della mia presidenza – affermava Quattri nell’intervista alla Rassegna in cui annunciava le sue dimissioni – ho potuto contare su un gruppo molto unito, che ha aderito sempre compatto alle iniziative lanciate a livello nazionale o locale. È così che deve essere per cercare di riequilibrare un rapporto di forze altrimenti impari».