Panificatori, entra in vigore il regolamento che tutela il pane fresco

Il 19 dicembre entra in vigore il decreto interministeriale 131 dell’1 ottobre 2018 che impone di distinguere in etichetta il pane confezionato che ha subito un “processo di congelamento o surgelazione” o che contiene additivi e conservanti, dal pane fresco. 

Il regolamento, chiesto a gran voce dalla categoria, porta così un po’ di chiarezza nel settore della panificazione e tutela i panificatori e le loro produzioni artigianali, definitivamente distinte da quelle precotte, surgelate ed estere.  

È denominato «fresco» il pane preparato secondo un processo di produzione continuo, senza che vi siano interruzioni per il congelamento o la surgelazione, fatta eccezione per il rallentamento del processo di lievitazione, senza l’utilizzo di additivi o altri trattamenti conservanti.  
Analogamente, il provvedimento riserva la denominazione di “panificio” alla sola “impresa che dispone di impianti di produzione di pane ed eventualmente altri prodotti da forno e assimilati o affini e svolge l’intero ciclo di produzione dalla lavorazione delle materie prime alla cottura
finale.”

Per “pane conservato o a durabilità prolungata” si intende invece il pane non pre-imballato per il quale il processo produttivo prevede un metodo di conservazione ulteriore rispetto a quelli sottoposti agli obblighi informativi previsti dalla normativa nazionale e dell’Ue.

Infine, e altrettanto importante, per il pane posto in vendita dopo conservazione, l’obbligo di porlo in vendita con una dicitura aggiuntiva che ne evidenzi il metodo di cnservazione utilizzato (ad es. congelato, precotto surgelato, in atmosfera modificata, ecc.) nonché, “Al momento della vendita, il pane per il quale è utilizzato un metodo di conservazione durante la sua preparazione o nell’arco del processo produttivo (ed è il caso più comune, quello del pane precotto che viene solo completato nella cottura sul punto vendita), deve essere esposto in scomparti appositamente riservati.”

Soddisfazione da parte dei panificatori bergamaschi: «Il decreto è frutto dell’iniziativa che la nostra Federazione ha promosso oltre dieci anni fa a tutela dei fornai italiani, valorizzando il prodotto (pane fresco), l’impresa (panificio) e la professionalità dei panificatori (responsabile di produzione) – ha commentato Massimo Ferrandi, presidente di Aspan Bergamo -. Finalmente i consumatori italiani avranno la possibilità di distinguere il pane veramente fresco da quello conservato, precotto e surgelato o esclusivamente completato nella cottura sul punto vendita».

«Si completa dopo oltre 12 anni di attesa – ha spiegato il presidente nazionale Aspan, il bergamasco Roberto Capello – il lungo iter iniziato con le proposte di modifica della Federazione Italiana Panificatori al Decreto Bersani, anche se nel frattempo in alcune regioni, tra cui la Lombardia, in attesa di un provvedimento nazionale e grazie all’impegno delle associazioni del sistema Federpanificatori, sono state emanate specifiche leggi regionali che hanno regolamentato la materia in modo più articolato, in ottica di una maggior tutela del consumatore».


Immobili, 6 italiani su 10 si affidano agli agenti immobiliari

Il 63% degli italiani che negli ultimi 4-5 anni hanno avuto esigenze di acquisto e/o di vendita di un immobile si è affidato ad un agente immobiliare. Il 51% ha utilizzato anche Internet, che mantiene prevalentemente una funzione informativa: il 28%, infatti, lo ha usato solo nelle fasi iniziali della ricerca o per farsi un’idea generale sul mercato. In molti casi, la Rete rappresenta lo strumento fondamentale per il primo contatto con l’agenzia (10%).

È quanto emerge dallo studio ‘Il ruolo dell’agente immobiliare. Survey Nomisma 2018’, commissionato da Fimaa -Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari, aderente a Confcommercio-Imprese per l’Italia

Le attività di compravendita senza mediazione rappresentano una quota residuale, per lo più riconducibile a situazioni di conoscenza diretta del soggetto da cui comprare o a cui vendere (il 29% indica tale fattore decisivo), piuttosto che alla impossibilità di sostenere i costi di mediazione (25%).

La gestione autonoma di una compravendita presenta elementi di criticità: la gestione di pratiche burocratiche (40%) e l’incompletezza delle informazioni per una corretta valutazione dell’immobile (25%), fattori per cui – nella valutazione ex-post – si segnalano la necessità e l’importanza di un supporto da parte di un agente immobiliare.

Che la gestione di una compravendita in autonomia sia complessa e a volte rischiosa emerge anche dall’esperienza di chi ha effettuato una compravendita senza intermediari: l’87% dichiara che in caso di future esigenze farà con buona probabilità affidamento ad un agente immobiliare, segnale che per molti fruitori la gestione autonoma si è rivelata onerosa.

A riprova dell’importanza del ruolo, dall’indagine emerge la soddisfazione dei clienti-consumatori rispetto all’attività svolta dall’agente immobiliare: il 40% di chi ha avuto esperienze di compravendita tramite agenzia esprime un giudizio molto positivo (superiore a 8 – su una scala da 1 a 10), a cui si aggiunge una ulteriore quota di valutazioni più che soddisfacenti (43% con giudizio pari a 6 e 7). Positive anche le segnalazioni in merito all’adeguatezza delle commissioni richieste dall’agente: il 69% le ritiene commisurate alla qualità del servizio svolto (% di chi esprime un giudizio superiore o uguale a 6 su una scala da 1 a 10), con una quota di soggetti critici su questo aspetto limitata al 12% dei fruitori.

L’utilità della funzione dell’agente immobiliare è evidente per l’84% di chi ne ha fatto ricorso, con particolare riferimento alla possibilità di gestire in sicurezza la compravendita (48% delle citazioni considerando l’insieme degli aspetti segnalati), per la maggior semplicità di valutare alternative disponibili sul mercato (35%) e di gestire al meglio la fase di negoziazione (32%), nonché di comprimere i tempi di finalizzazione della compravendita (29%).

Tra gli ambiti da rafforzare, indicati da chi ha ritenuto poco utile il ruolo dell’agente, si segnala la richiesta di una maggiore trasparenza e di maggiori competenze.

Se questi sono gli ambiti da rafforzare per consolidare il ruolo dell’agente immobiliare sul mercato, la soddisfazione relativa alle esperienze vissute si riflette nella probabilità di consigliare ad amici e parenti l’agente immobiliare: il 46% è infatti promotore attivo dell’operatore immobiliare che ha seguito l’ultima attività di compravendita (giudizio 8+9+10). Considerando inoltre le intenzioni nel caso di compravendita futura, il 75% degli utilizzatori di servizi di mediazione dichiara che sono elevate le probabilità che si rivolga nuovamente ad una agenzia di mediazione, mentre il 73% cercherà proprio lo stesso agente immobiliare che ha gestito la precedente compravendita.

Quali sono le caratteristiche che gli italiani si aspettano da un agente immobiliare? Cosa pensa l’opinione pubblica della professione? Nella TOP 5 degli attributi si piazzano: innanzitutto la trasparenza (indicato come elemento più importante dal 12% degli italiani), poi la capacità di valutazione dell’immobile (11%) professionalità e disponibilità ad effettuare visite agli immobili (11%), specifiche conoscenze del mercato immobiliare locale (10%) e conoscenza approfondita dell’immobile proposto (9%).

Per completare la valutazione sul ruolo della professione sono stati valutati gli stessi requisiti rilevanti per comprendere – in logica dicotomica – se il fattore rappresenta oggi un punto di forza (e quindi un ambito già presidiato) o un ambito di miglioramento.

La conoscenza del mercato immobiliare locale è per lo più un punto di forza (nel 70% delle dichiarazioni, contro un 30% che lo ritiene un ambito da migliorare); analoga valutazione sulla professionalità e disponibilità ad effettuare visite agli immobili (69% vs 31%). Seguono “simpatia, cordialità e empatia” (62% vs 38%), nonché competenze per una corretta valutazione dell’immobile (60% vs 40%).

Chiara inoltre la funzione riconosciuta all’agente immobiliare che garantisce in primis la semplificazione delle pratiche burocratiche (22% degli italiani), oltre alla possibilità di gestire in sicurezza la compravendita (19%) e alla riduzione dei tempi di vendita/acquisto (17%).

L’indagine commissionata da Fimaa-Confcommercio a Nomisma per conoscere la percezione dei consumatori sul ‘Ruolo dell’agente immobiliare’ conferma sia l’attenzione della Federazione verso i fruitori del servizio sia come le aspettative dei consumatori siano in costante mutamento: la clientela chiede oggi agli operatori immobiliari servizi di elevata qualità con particolare attenzione ai principi di tutela e trasparenza. Gli operatori immobiliari capaci di cogliere ed adattarsi velocemente alle mutazioni del settore saranno protagonisti del futuro del mercato. Inoltre, come già rilevato da Fimaa, l’agente immobiliare sta diventando sempre più un consulente in grado di indirizzare l’investimento più idoneo alle necessità dei consumatori: sa riconoscere ed individuare le aree di sviluppo futuro del tessuto urbano, sa suggerire alle imprese costruttrici le tipologie più richieste dal mercato, sa consigliare dove è più conveniente indirizzare gli investimenti per la maggior resa, oltre a vantare portafogli clienti per l’acquisto, la locazione o la vendita di un immobile. Nell’oceano d’informazioni che il web rende disponibile, il mediatore rimane il riferimento più autorevole a cui affidarsi, visto che l’eccesso di informazioni, soprattutto quando non si ha cognizione di causa, genera solamente caos decisionale amplificando la possibilità degli errori legati al fai da te” commenta Santino Taverna Presidente Nazionale Fimaa – Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari, aderente a Confcommercio-Imprese per l’Italia.

In un’epoca ormai improntata alla disintermediazione, nel settore immobiliare si conferma la centralità del ruolo dell’agente. Le competenze necessarie al perfezionamento di una transazione rappresentano, infatti, un ostacolo all’emancipazione di una figura troppo spesso criticata, ma che dalla prova dei fatti esce con riscontri lusinghieri. Pur non mancando ambiti di miglioramento, l’agente immobiliare rappresenta anche nel mercato moderno una figura cruciale nel favorire l’incontro tra domanda e offerta” commenta Luca Dondi dall’Orologio Amministratore Delegato di Nomisma.

 


Nasce il Moscato di Scanzo cocktail contest

Lunedì 17 settembre l’Azienda Agricola Portico a Costa di Mezzate ha ospitato il 1° Moscato di Scanzo Cocktail Contest nazionale indetto dall’Ente di Promozione Turistica Terre del Vescovado in collaborazione con ABI Professional. Sette bartender si sono sfidati nella creazione di un cocktail aperitivo o sparkling con ingrediente principale il Moscato di Scanzo. la più piccola DoCG italiana. La Giuria, presidiata da Fiorenzo Colombo di ABI Professional, era composta dal tesoriere di ABI Professional Silvio Borghesan, da Francesco Gotti chef del Bobadilla di Dalmine e chef della Nazionale Italiana Cuochi (per l’abbinamento del cocktail alle eccellenze gastronomiche delle Terre del Vescovado),  Alberto Lupini, direttore di Italia a Tavola, e Emanuela Mattioli di ADV for You. Il concorso ha sancito la vittoria di Francesco Pittalà del Quaglino’s di Londra con il ‘Moscato Cooler’. Al secondo posto, Pierluigi Ricci  dell’Hotel Pavillion di Courmayer con lo ‘Scanzonato’, terzo, Alberto Di Franco del Saffi Cafè di Senigallia con il “Mi.Scanzo”..
La cucina della serata, ispirata ai sapori del Vescovado, era affidata allo chef di casa Federico Coria, e a Ezio Gritti dell’omonimo ristorante di Bergamo, Stefania Cerveni del ristorante Due Colombe al Borgo Antico in Franciacorta e Fabrizio Ferrari di Unico Milano.

 


Imprese e Territorio, Brivio confermato presidente

Alberto Brivio, presidente di Coldirettiè stato confermato alla guida di Imprese & Territorio. Lo ha deciso all’unanimità l’assemblea plenaria dei presidenti e direttori delle dieci associazioni di categoria aderenti (Ascom, Cia, Coldiretti, Confartigianato Bergamo, Confcooperative, Confesercenti, Confimi Apindustria, Cna, Fai e Lia).  Per Brivio si tratta del secondo mandato. Rinnovata la fiducia anche ai vicepresidenti Giacinto Giambellini (Confartigianato) e Elena Fontana (Confesercenti) e a Edoardo Ranzini, direttore di Confimi, che continuerà a ricoprire l’incarico di coordinatore dei direttori. Il direttivo nei prossimi mesi sarà impegnato su due fronti: i Tavoli Ocse e i tavoli sul Welfare aziendale e per lo sviluppo del Digital Innovation Hub. 


Federottica, Afragoli confermato presidente nazionale

La due giorni di lavori che ha impegnato Federottica, prima con l’assemblea elettiva domenica 17 giugno e, successivamente, con la convocazione del primo nuovo consiglio direttivo di lunedì 18, hanno portato alla riconferma di Andrea Afragoli come presidente Federottica anche per il quinquennio 2018-2023. Un risultato maturato grazie al grande consenso raccolto in occasione delle votazioni in assemblea, risultando di gran lunga il più votato dai colleghi presenti, anche in rappresentanza delle associazioni provinciali aderenti a Federottica.
«Grazie davvero!», sono state le prime parole del presidente Afragoli. «Le attività da portare a termine sono tantissime e gli impegni enormi. Si costruisce in squadra, ma tutti devono partecipare a questa equipe per fare la differenza. Lavoreremo tutti insieme per i prossimi 5 anni per fare il bene della categoria».
Il primo Consiglio Direttivo ha, subito dopo, eletto i vicepresidenti Marco Benedetti (Nord Italia), Marco Lollini (Centro Italia) e il riconfermato Domenico Brigida (Sud e Isole). Barbara Venturi è stata nominata amministratore Federottica, mentre Stefano Bertani è stato confermato segretario generale.

La nuova giunta esecutiva – La nuova squadra che affiancherà il presidente Andrea Afragoli per i prossimi cinque anni è così composta: Marco Barajon, Marco Benedetti, Domenico Brigida, Paolo Carelli, Marco Lollini, Gabriella Pagani, Giuseppe Sicoli, Barbara Venturi e Renzo Zannardi. Sono state, inoltre, assegnate specifiche deleghe relative ad alcune tematiche, di interesse per la categoria, e che necessitano di una specifica gestione: Massimo Revelli, per i rapporti internazionali, Daniele Da Lan, per i rapporti con Certottica e Comitato Tecnico Anfao, Renzo Zannardi, per i rapporti relativi al tavolo interassociativo TiOptO, Gabriella Pagani e Luigi De Luca, per i rapporti con scuola e università.

A Paolo Carelli è stato affidato l’incarico di coordinatore nazionale per quanto concerne il Nomenclatore tariffario, mentre a Marco Barajon è andata la delega per le iniziative sociali.


Il Club dei Buongustai fa tappa al Pampero

Il Club dei Buongustai Bergamo, l’associazione nata nel 1984 per scoprire e valorizzare la migliore ristorazione orobica, ha fatto tappa a Ranzanico, sul Lago di Endine. La riunione conviviale ha permesso ai partecipanti di conoscere e apprezzare il locale che da 40 anni è guidato con grande amore e professionalità dai fratelli-patron Ferrari, Tiziano (in cucina) e Celestino (in sala e cantina). La bella serata di giugno ha permesso di godere anche della terrazza estiva con vista sul giardino privato con laghetto e sullo sfondo il lago di Endine. Ben organizzato il servizio, a cominciare dal ricco aperitivo che ha proposto un Olubra extra dry Metodo Classico, spumante prodotto dalla cantina Torre Fornello di Ziano Piacentino, vinificato con vitigno Marsanne al 90% e un Malvasia di Candia aromatica al 10 per cento che si è rivelato per i commensali una piacevole sorpresa. Ricchi e di qualità gli assaggi in abbinamento.
Il convivio ha proposto la filosofia del locale, il “Pesce secondo Pampero”: crudité di salmone, ricciola e tonno, totanetti in guazzetto bianco, piovra, rostì di patate, aceto balsamico e gamberi, piselli e pesche, abbinamento singolare ma efficace.
La personalità dello chef Tiziano si è espressa al massimo nel risotto “Carnaroli, pesce persico, paruch, ristretto di Franciacorta”: è stato un ottimo gemellaggio tra la montagna (i fratelli Ferrari sono originari di Castione della Presolana) e il lago; dalla montagna, raccolto fresco, il parùch (spinacio selvatico) e dal lago il pregiato persico. Applausi strameritati. Altro piatto notevole la “Parmigiana di salmerino alle erbe aromatiche, con sugo di pomodoro e basilico”, un insieme che ha convinto tutti sull’eccellenza di questo locale. A accompagnare i piatti, un vino bianco interessante, il Nosiola dell’azienda Le Frate di Pravis in Trentino.
A fine serata il presidente del Club, Ernesto Tucci, ha consegnato ai fratelli Ferrari il diploma di benemerenza che premia i locali dove l’associazione si è trovata bene. I fratelli Ferrari hanno donato a ciascun partecipante uno stopper personalizzato, a ricordo dei 40 anni di vita del Pampero.
Nella foto, da sinistra, Ernesto Tucci, Celestino e Tiziano Ferrari, Dino Mangili, Alba Cugnini, Annamaria Belotti.


Roberto Gambirasio è il nuovo presidente dei commercianti di Zogno

Nella foto da sinistra: Roberto Gambirasio, Giampaolo Pesenti, Giovanni Ruggeri 

 

Roberto Gambirasio è il nuovo presidente dell’associazione esercenti Punto Amico di Zogno. Titolare insieme alla moglie della catena di negozi a marchio “Ottica Ceroni”, Gambirasio subentra a Giovanni Ruggeri e guiderà il sodalizio per i prossimi tre anni. Punto Amico –  sodalizio che raggruppa più di 50 attività commerciali a Zogno – promuove iniziative per incentivare il tessuto commerciale della cittadina di fondo valle e fornisce una serie di servizi agli associati in tema di consulenza pubblicitaria, marketing e reperimento di risorse tramite bandi pubblici.
Accanto a Gambirasio, alla guida dell’associazione, ci saranno Giovanni Ruggeri (Azienda Agricola Casa Martina) già presidente nel mandato 2015 – 2018, Cecilia Carminati (Dal Busi), Salvatore Maiolo (Azienda Agricola Oro di Petrognano), Diletta de Pasquale (Ristorante Tavernetta – Dilly-J Moda), Sergio Pasetti (Royal Pub), Fabio Pellegrini (Pizzeria Millenium), Nicoletta Pesenti (SI Servizi Immobiliari), Franco Salvi (Salvi Bike Store), Serena Trefiletti (Ottica Ceroni).
All’assemblea annuale, tenutasi nei scorsi giorni  il vicesindaco di Zogno Giampaolo Pesenti ha evidenziato come Punto Amico sia una realtà importante per il territorio, un’opportunità per gli esercenti di Zogno. “Poter contare su un’associazione partecipata e vivace, con un buon numero di associati -ha sottolineato – permette di aver un interlocutore importante per l’Amministrazione Comunale e promuovere azioni permeanti nel tessuto commerciale”.
Punto Amico è cresciuto grazie alla collaborazione di tanti negozi di vicinato, singoli professionisti che hanno a cuore il nostro paese e al sostegno dell’Amministrazione Comunale – dice il presidente uscente Giovanni Ruggeri -. Abbiamo promosso eventi, potenziato il servizio Shopping Card introducendo la fidelity App Punto Amico, scaricata da più di 2000 utenti in quattro mesi dalla sua attivazione. I servizi forniti da Punto Amico hanno spinto diverse realtà commerciali ad associarsi. Siamo un sodalizio a sostegno del tessuto commerciale locale, primi in Lombardia inoltre ad attuare una fidelity card e app in un tessuto commerciale vasto come la rete di negozi Punto Amico, ricevendo riconoscimenti da diversi enti”.  La guida Gambirasio  si annuncia sotto il segno della continuità, con attenzione particolare sui servizi già attivati:  “Dobbiamo proseguire con l’azione di sviluppo della fidelity card e app Punto Amico – dice Gambirasio -. Chi la utilizza in maniera corretta ha importanti benefici in termini di fidelizzazione del cliente ed attività promozionale. Azioni che i singoli negozi non riuscirebbero ad effettuare. Realtà commerciali simili ci prendono come punto di riferimento. I progetti sono parecchi, l’obiettivo è coinvolgere sempre più attività esercenti e mostrare le potenzialità del lavoro di squadra”. 

 
 
 


Il Consorzio Valcalepio omaggia i vignaioli di Bergamo con un libro

“In Valcalepio andiamo avanti, con i piedi ben piantati nel passato e gli occhi che guardano con convinzione al futuro”. Si apre con questo motto il nuovo volume “Valcalepio. Ieri, Oggi e Domani” firmato dal Consorzio Tutela Valcalepio. Il libro nasce nel 2013 per celebrare i primi 40 anni di attività del Consorzio e il vino bergamasco e racconta la storia delle persone che hanno portato alla sua nascita e alla sua evoluzione. Un racconto polifonico affidato a più mani. La giornalista veronese Giuditta Bolognesi ha curato la redazione delle interviste di cinque grandi personaggi dell’enologia bergamasca (alcuni dei quali sono purtroppo venuti a mancare recentemente) come il Conte Bonaventura Grumelli Pedrocca, Carlo Zadra, Bruno e Marco Marengoni, Riccardo Guadalupi e Sergio Cantoni. Il giornalista Roberto Vitali ha ricoperto un ruolo importante nella raccolta delle testimonianze storiche e nella stesura dei testi fondamentali per la sezione dedicata al ricordo di quelle personalità bergamasche che tanto hanno fatto per il vino a Bergamo. Il direttore del Consorzio, l’enologo Sergio Cantoni, ha redatto alcuni ricordi oltre ad aver curato l’aspetto tecnico del volume. Il capitolo dedicato alle ricerche e sperimentazioni portate avanti dal Consorzio negli anni è affidato all’agronoma Giovanna Cattaneo. Non poteva mancare l’omaggio a Luigi Veronelli, figura fondamentale per il vino non solo bergamasco ma italiano,  i cui contributi sono stati messi a disposizione dalla Fondazione Veronelli. La cura editoriale del volume, infine, redatto in italiano e in inglese, porta la firma di Sara Cantoni. Il libro si divide in tre macro sezioni storiche: c’è la ‘Valcalepio ieri’, nella quale trovano ampio spazio i racconti delle grandi figure che hanno fatto il Valcalepio e le fotografie d’epoca che permettono di immergersi completamente nell’atmosfera della Bergamo dei primi anni ’70. La ‘Valcalepio oggi’,  dedicata all’attività consortile, all’opera di tutela e promozione che il Consorzio Tutela Valcalepio porta orgogliosamente avanti da quarant’anni guidato dalla profonda convinzione che, come diceva il dottor Bruno Marengoni “La doc serve come piedistallo da cui partire, non per appiattire”; e la ‘Valcalepio Domani’, il capitolo conclusivo, dedicato ai vignerons bergamaschi che hanno sostenuto questo progetto e scriveranno con le loro scelte la storia futura del vino di Bergamo e a Bergamo. Con le sue oltre 300 pagine, il volume costituisce una vera pietra miliare della bibliografia enologica Bergamasca, tanto da essere inserita con orgoglio nel circuito bibliotecario provinciale grazie ad un accordo con il Gruppo Librai Ascom. Il libro sarà presto reso disponibile in download gratuito su www.valcalepio.org e potrà essere richiesto direttamente al Consorzio Tutela Valcalepio.

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Alternanza scuola lavoro, il mondo del libro si mobilita

Nasce ‘Libri Fuori-Classe’, il progetto per l’alternanza scuola-lavoro ideato dai principali rappresentanti della filiera del mondo del libro. L’iniziativa è proposta dall’Associazione Italiana Editori, insieme all’Associazione Librai Italiani e all’Associazione Italiana Biblioteche, sotto gli auspici del Centro per il libro e la lettura, Libri FuoriClasse e si pone l’obiettivo di supportare le scuole e gli operatori del settore, mettendo a disposizione strumenti semplici e innovativi, utili per attivare processi di alternanza scuola lavoro, che permettano alle ragazze e ai ragazzi di conoscere il mondo del libro e di prepararsi per una esperienza di lavoro in casa editrice, in libreria o in biblioteca.

Il progetto per la prima volta investe tutta una filiera e si inscrive nelle esperienze di alternanza scuola lavoro: ogni anno, infatti, circa 1,5 milioni di studentesse e di studenti delle terze, quarte e quinte classi della scuola secondaria di secondo grado partecipano ad esperienze di questo tipo, prima di affrontare l’esame di Stato conclusivo dei percorsi di studio. “Questo progetto –  ha affermato la ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli – ha un duplice merito: da una parte, attraverso i percorsi ideati e progettati dall’Aie, da Ali Confcommercio e dall’Aib, le studentesse e gli studenti del triennio delle scuole secondarie di secondo grado italiane potranno conoscere dall’interno la filiera del libro, comprenderne i meccanismi, entrare in contatto con tutte le professionalità legate al mondo del libro. Si tratta di uno straordinario momento formativo e di apprendimento attivo. Dall’altra parte, Libri Fuori-Classe promuove l’avvicinamento alla lettura tra le nostre giovani e i nostri giovani, facendo un’operazione culturale lodevole ed encomiabile”. “Siamo orgogliosi di aver avviato e coordinato questo progetto.

Libri Fuori-Classe – ha dichiarato da parte sua Ricardo Franco Levi,presidente Aie – è un’occasione unica per avvicinare ragazze e ragazzi al mondo del libro, promuovendo un’esperienza di immersione ovunque ci sia una casa editrice, una libreria, una biblioteca disponibili ad attivare un rapporto con le scuole”. “Esprimo la soddisfazione di Ali Confcommercio nell’aver portato il contributo delle librerie italiane al progetto Libri Fuori-Classe, che permette alle scuole, agli insegnanti, agli studenti con le loro famiglie, coinvolti nell’alternanza scuola lavoro, di avvicinarsi al mondo del librerie consapevoli della varietà di opportunità che esso racchiude e in particolare di acquisire la necessaria preparazione per rendere l’esperienza dell’alternanza scuola lavoro un reale momento di formazione e di crescita personale”, ha commentato Paolo Ambrosini, presidente Ali Confcommercio. Per Rosa Maiello, presidente Aib, “Libri Fuori-Classe è più di un progetto, è un’azione di sistema a cui puntiamo con convinzione. La collaborazione tra il sistema scolastico e gli attori pubblici e privati del mondo del libro offrirà nuove opportunità di apprendimento e partecipazione attiva agli studenti e contribuirà a dare impulso all’attivazione di nuovi servizi bibliotecari di qualità”. Sono oltre 200 le case editrici, librerie, biblioteche che hanno già aderito al progetto, distribuite in 17 regioni italiane. Qualunque scuola, a partire dal 9 gennaio, può contattare direttamente uno degli aderenti per avviare da subito un progetto di alternanza.

L’iniziativa si articola in sei percorsi che le scuole possono scegliere liberamente secondo le loro esigenze o in base a un progetto condiviso con l’azienda o la realtà ospitante. Ogni percorso è introdotto da un video, scelto appositamente per avvicinare le studentesse e gli studenti al tema in modo innovativo e vicino alle loro esperienze e per fare da spunto per l’avvio delle attività proposte nei percorsi didattici. Cuore e snodo formativo del progetto è la piattaforma www.librifuoriclasse.com attraverso la quale ogni insegnante può scegliere gli argomenti da sviluppare, con tutte le risorse necessarie per condurre operativamente le esperienze di scoperta del mondo del libro: una speciale “cassetta degli attrezzi” con tutte le istruzioni, indicazioni metodologiche per una didattica aggiornata, i materiali di valutazione richiesti per svolgere i percorsi di alternanza, schede per i lavori di gruppo, i tempi necessari, i luoghi dove svolgere le ricerche, suggerimenti operativi, le competenze da attivare. Oltre all’elenco sempre aggiornato delle case editrici, delle librerie e delle biblioteche dove sarà possibile svolgere i percorsi di alternanza scuola lavoro. All’avvio del prossimo anno scolastico Libri Fuori-Classe metterà a punto anche un progetto di “impresa simulata”: ogni singolo istituto potrà inoltre avviare la costituzione e la gestione di una biblioteca aperta al territorio.


Bergamo Vive si aggiudica il primo premio “Innovation Award” di Regione e Unioncamere

L’associazione BergamoVive ha ricevuto il primo premio “Innovation Award” in occasione del “Retail Street Award 2017”, l’iniziativa regionale dedicata alle aggregazioni di imprese commerciali dei Distretti del Commercio, per il ruolo di promotori dell’innovazione e dello sviluppo imprenditoriale del territorio che svolgono quotidianamente. Il premio è stato consegnato a Palazzo Pirelli  lunedì 4 dicembre a Marco Recalcati, presidente dell’Associazione che rappresenta i commercianti del centro cittadino da Paolo Mora, della Direzione Sviluppo Economico Regione Lombardia. Bergamo Vive riceverà 20 mila euro per aver aggregato gli imprenditori utilizzando le tecnologie digitale, dai social a WhatsApp e aver promosso eventi di successo. “Questo riconoscimento valorizza l’impegno dell’associazione per promuovere iniziative di grande richiamo, come“Bergamo in fiore” e”Shopping master”- spiega Marco Recalcati, presidente di Bergamo Vive- .Siamo riusciti a fare gruppo e a coinvolgere 250 imprenditori attraverso un canale di semplice e largo utilizzo come WhatsApp. La nostra pagina Facebook “Bergamo in centro” raggiunge 4 milioni 282 mila persone come copertura e conta 25 mila follower, in continua crescita. Stiamo avendo un’ottima risposta anche dal concorso “Scatta il Natale” che mette in palio un Iphone per la migliore fotografia”.
Renato Borghi, vicepresidente vicario di Confcommercio Lombardia in occasione della cerimonia di premiazione del concorso ha sottolineato l’importanza dell’aggregazione tra imprenditori: “I Distretti del Commercio sono una straordinaria occasione per lo sviluppo e la vita delle nostre città. Il dettaglio tradizionale sta cambiando, anche grazie alla digitalizzazione, ed è il canale più importante per trasferire professionalità sui prodotti e qualità delle relazioni umane. Per questo il sistema Confcommercio ha aderito con entusiasmo a questo nuovo premio di Regione Lombardia. Tanti progetti di rilancio, comunicazione e attrattività potranno così essere di ispirazione per tutto il territorio”.
“Questa iniziativa racconta innanzitutto le buone prassi di chi crede che, anche nel commercio, mettersi assieme e affrontare nuove sfide senza subirle siano elementi di forza per tenere vivi e dinamici i centri urbani”. E’ quanto ha dichiarato oggi l’assessore regionale allo Sviluppo economico Mauro Parolini, commentando l’evento di chiusura di ‘Retail Street Award’. “Regione Lombardia – ha aggiunto l’assessore – ha sostenuto e finanziato questo riconoscimento perche’ permette di andare oltre la crisi, di valorizzare e rendere visibili queste storie di successo nate nelle vie delle nostre citta’ che sono aree commerciali ben strutturate, dove convivono professionalita’, creativita’, tradizione e capacita’ di intraprendere uniche. Elementi definiscono ancora l’attrattività economica e turistica delle città e ne determinano la qualità della vita e delle relazioni sociali”.
L’iniziativa regionale è solo l’ultima misura inserita in un ampio contesto di incentivi economici che l’assessorato allo Sviluppo economico ha messo in campo per il settore del commercio, e in particolare per quello di vicinato. “Un impegno che passa dal sostegno di interventi specifici di riqualificazione degli esercizi commerciali e per la sicurezza dei negozi, la valorizzazione delle attività storiche, fino alle misure contro la desertificazione nei centri urbani e all’ultimo bando da 9,5 milioni di euro per incoraggiare l’innovazione dei negozi, che prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto fino a 20mila euro per aumentarne la competitività” ha ribadito Parolini.
L’edizione 2017 di Retail Street Award ha visto due diverse tipologie di premi, uno per Aggregazioni di imprese commerciali e uno per i Distretti del commercio.
In particolare, ai premiati per la categoria Aggregazioni di imprese commerciali sarà consegnato l’attestato Retail street award 2017 con un contributo del valore massimo di 20.000 euro per realizzare un nuovo progetto attivato dall’aggregazione per interventi di promozione, innovazione, riqualificazione urbana e formazione, mentre il vincitore dei premi collettivi per i Distretti del commercio riceverà la targa Retail street award 2017, una specifica premialità nelle procedure valutative dei prossimi bandi regionali dedicati ai Distretti del commercio e premi di “Visibilita’” e sviluppo dell’innovazione del Distretto del commercio in cui ricade l’iniziativa.

Tutti i premiati

Categoria Urban Retail Regeneration

1° classificato consorzio Centro citta’ (progetto Brescia open, Brescia)
2° classificato Coffee room (Abbiategrasso, Mi)
3° classificato Ascom Soresina

Categoria Network Retail

1° classificato comitato Commercianti centro Gallarate (Va)
2° classificato Diapason consortium (Vigevano, Pv)
3° classificato Rinascimento a corte gruppo spontaneo, Mantova

Categoria Growth & more business

1° classificato associazione Isola-Revel (Milano)
2° classificato Asvicom Cremona

Categoria Innovation Award

1° classificato Bergamo vive
2° classificato associazione commercianti e artigiani le vie di Rovato (Brescia)

Premi collettivi per i distretti del commercio

1° classificato Distretto del commercio Visconteo, Cremona, categoria Involvement & participation