Vetrine di Pasqua, studenti all’opera in panificio

Le vetrine dei negozi diventano laboratorio per gli studenti. Succede nei tre punti vendita del panificio Marchesi di Bergamo (in piazza Pontida, via Borgo Palazzo e a Boccaleone) che per la Pasqua sfoggiano un’immagine originale, realizzata dagli allievi del secondo anno del corso per addetto alle vendite dell’Enaip di Bergamo.

L’iniziativa nasce all’interno delle ore di visual merchandising tenute dal fiorista Emiliano Amadei, campione italiano prossimo a disputare, l’8 e 9 aprile a Genova, l’Europa Cup di arte floreale, e dalla collaborazione con Roberto Marchesi, titolare del panificio, nonché collega nel direttivo del Gruppo Giovani dell’Ascom. «Roberto ha messo a disposizione le vetrine e così i ragazzi – spiega Amadei – hanno potuto curare tutte le fasi dell’allestimento». I 22 allievi, suddivisi in gruppi, hanno effettuato i sopralluoghi, ideato e progettato il soggetto, lo hanno realizzato ed installato. «Protagonista della vetrina doveva essere la colomba, prodotto artigianale del forno – prosegue il docente -, e con i ragazzi abbiamo cercato di realizzare una vetrina anch’essa artigianale, che valorizzasse cioè il fatto a mano, con materiali semplici, senza la necessità di grandi spese e sostenibile, ma capace allo stesso tempo di mettere in risalto la qualità del prodotto».

Un “biscione” di carta arrotolata con la tecnica della stuoia e sviluppato in una grande spirale è così diventato rappresentazione di un “nido” verticale che accoglie una sola colomba, mentre i sacchetti del pane sono stati utilizzati per realizzare simboliche uova e gli elementi floreali a ricordare lo schiudersi della natura e della vita. «Il tema è lo stesso per tutti e tre i punti vendita – dice ancora Amadei – ma è stato adattato a seconda delle caratteristiche di ciascun locale giocando con gli spazi e altri materiali».

Per il panificio si tratta di un’altra esperienza di collaborazione «Crediamo nel fatto che tra colleghi si possa realizzare qualcosa insieme e raggiungere meglio target comuni – afferma Roberto Marchesi –. In questo caso abbiamo fatto spazio alle scuole e al lavoro del fiorista, ma con le colombe proprio questa sera realizziamo anche un evento per i clienti del negozio di abbigliamento Laura Natali, sotto i portici del Sentierone, a favore dell’Associazione Disabili bergamaschi, come già avvenuto nel periodo natalizio con i panettoni. In vista della festa del papà, invece, abbiamo inserito nelle borse gastronomiche che componiamo periodicamente con una serie di prodotti selezionati al costo di 10 euro tutto compreso, un buono sconto di dieci euro per la stampa di un fotolibro da Ottica Skandia, qui accanto a noi, dove abbiamo anche curato l’aperitivo in occasione di una mostra fotografica. Siamo inoltre presenti al Factory Market di Alzano al fianco del Tassino Cafè, occasione per far conoscere la nostra proposta ad un pubblico mirato».

«È un sistema che funziona – afferma -. Certo non bisogna diventare martellanti e appesantirsi di iniziative, ma incrociare gli interessi e i clienti in maniera coerente crea una sorta di community, di attività e persone che si riconoscono in uno stile e in livello di proposta e questo non può che fare bene alle piccole imprese del commercio».


Sebino e Valcavallina, «l’evento Christo grande opportunità per gli agenti immobiliari»

2.647 posti letto tra alberghi, campeggi, agriturismo, rifugi, ostelli, b&b e case vacanze. Sono i numeri del turismo del Sebino bergamasco, della Valcalepio e della Valcavallina, che dal 18 giugno al 3 luglio saranno interessati dal grande evento della passerella dell’artista Christo, che collegherà Sulzano e Monte Isola. Il conto alla rovescia è iniziato. Mentre si sta definendo la logistica (parcheggi e mobilità) per accogliere i visitatori, la corsa alla prenotazione in alberghi e b&b è a pieno regime e promette di far registrare il tutto esaurito nelle strutture ricettive del lago. In base ai dati trasmessi a Regione Lombardia e riferiti dall’Osservatorio turistico della Provincia di Bergamo nell’area si trovano 34 alberghi (20 sul Sebino e 14 in Val Cavallina), per un totale di 1.506 posti letto. Poi ci sono un campeggio, con 334 posti letto, i b&b (64, con la capacità di accogliere 357 turisti), 15 affittacamere per un totale di 115 posti e 12 case vacanze con 104. Negli ostelli – sono due, uno sul Sebino e l’altro in Val Cavallina – potranno trovare una sistemazione 102 persone. Un’altra opportunità sono i rifugi: sono 2, entrambi sul Sebino, con la capacità di ospitare 39 turisti. Ma non bisogna dimenticare la disponibilità di alloggi data dalle seconde case, soprattutto nelle località più turistiche.

Secondo le previsioni, i visitatori dell’evento Christo saranno 600mila da tutto il mondo e almeno 50mila al giorno passeranno in Bergamasca. Dati alla mano, l’offerta ricettiva del lago bergamasco rischia di non essere sufficiente ad accogliere tutte le richieste. E proprio le seconde case potranno risultare strategiche nel potenziare l’offerta di ospitalità.

«La gestione degli affitti, se ben fatta, può offrire delle grandi opportunità per l’evento e per il turismo futuro – dice Luciano Patelli, presidente di Fimaa Ascom Bergamo, la federazione degli agenti immobiliari -. Gli alberghi sono pressoché tutti già esauriti e vista la limitata offerta ricettiva, si apre un’occasione unica per la nostra categoria di valorizzare e incentivare il segmento “case vacanza”, come è accaduto a Milano in occasione di Expo». «La passerella di Christo rappresenta un’occasione unica da gestire al meglio affinché possa trasformarsi in una occasione di sviluppo per gli agenti e per il turismo del Sebino – aggiunge Patelli -. Per questo, pensiamo di organizzare un incontro formativo rivolto agli agenti del Sebino e della Val Cavallina per dare tutte le informazioni, le indicazioni e la contrattualistica per trasformare case e appartamenti sfitti in case vacanze per il periodo dell’evento».

La ricettività al 31 dicembre 2015

 


Agenti immobiliari, le novità 2016 e le opportunità per il mercato

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Da sinistra, il presidente provinciale della Fimaa, Luciano Patelli, ed i relatori Eugenio Magno e Daniele Mammani

 

Proseguono i momenti di aggiornamento professionale della Fimaa Ascom di Bergamo, l’associazione provinciale dei mediatori immobiliari. Martedì 8 marzo una sessantina di operatori si sono ritrovati nella sala Zaninoni dell’Associazione generale di mutuo soccorso a Bergamo per un convegno sulle novità 2016.

Sono stati illustrati, in particolare, sotto il profilo legale e fiscale nei contenuti pratici e operativi, i temi del leasing immobiliare abitativo – la cui disciplina è entrata in vigore il primo gennaio di quest’anno e prevede incentivi fiscali sull’acquisto e la costruzione di immobili da adibire a prima casa – e del prestito vitalizio. Gli argomenti sono stati trattati da Daniele Mammani e Eugenio Magno, rispettivamente consulente legale e consulente della Fimaa. Un’occasione per conoscere nuovi strumenti e opportunità per essere competitivi ed operare con competenza sul mercato.

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Negozianti alimentari, «non siamo antiquariato ma un settore che sa innovare»

Un nuovo concetto di negozio basato su una distribuzione innovativa degli spazi e dei prodotti e sull’uso strategico delle tecnologie, a partire dall’illuminazione, e poi iniziative in rete con i negozi vicini e studi georeferenziali per orientare le nuove aperture. E ancora: professionalizzazione, specializzazione e innovazione.

Sono queste le strategie vincenti per rilanciare il settore alimentare emerse a Gargnano sul Lago di Garda, nel corso della prima convention nazionale della Federazione dei dettaglianti dell’alimentazione (Fida) di Confcommercio, realtà che raccoglie circa 60mila imprese alimentari. Alla riunione sono intervenuti Carlo Sangalli, presidente confederale, Donatella Prampolini Manzini, presidente Fida e vicepresidente Confcommercio, i consiglieri nazionali della federazione.

La due giorni ė stata un momento di confronto tra gli operatori, provenienti dal Friuli sino alla Puglia, sul presente e sul futuro del settore alimentare e sulle sfide che il comparto deve affrontare. «Dai lavori è emerso l’orgoglio di essere alimentaristi e di essere ancora oggi la spina dorsale del commercio, un format destinato a restare un solido punto di riferimento per le città – ha detto la presidente Prampolini -. Il dettaglio alimentare non è stato mai così attivo come ora. Si comincia a intravedere uno spiraglio di luce in fondo al tunnel della crisi. Abbiamo fatto il punto della situazione su chi è sopravvissuto alla crisi e con quali strumenti ne è uscito. Tra questi, l’innovazione è sicuramente fondamentale come pure lo è la capacità di gestire il ricambio generazionale».

Prampolini ha evidenziato, come dal 2009 al 2015, la maggior parte dei negozianti che hanno chiuso non si era specializzata e ha parlato di una crescita culturale distorta che ha portato l’opinione pubblica a considerare il negozio specializzato come un oggetto da antiquariato. Quindi ha evidenziato le criticità rappresentate dall’arrivo della grande distribuzione e dei nuovi format distributivi, dai discount, ai farmer’s market, sino ai negozi “monoprodotto”, che vendono solo detersivi, cibo per cani, ecc, indicati come dei “category killer. Quindi ha puntato il dito contro la liberalizzazione delle licenze che «ha portato sul mercato poca professionalità». «Magari chiudono dopo pochi mesi – ha detto – ma nel frattempo creano danni e penalizzano il settore».

Convention Fida 2016 platea

Durante il convegno sono state presentate esperienze innovative nei diversi settori del food, con riferimenti anche al mondo dell’ortofrutta, nuovi concept in grado di affrontare la crisi, e un focus sulle strategie di sviluppo della rete distributiva in Europa e in Italia. «Per troppo tempo – ha spiegato Prampolini – ci hanno considerati un settore maturo, non più in grado di reinventarsi; invece gli esempi di innovazione del servizio di vicinato sono numerosi e possono servire per accompagnare il ricambio generazionale in un mercato sempre più competitivo».

Roberto Ravazzoni, dell’Università di Modena e Reggio Emilia, ha sottolineato come oggi «vince chi è più veloce, non chi è più grande» e che «bisogna essere diversi dalla grande distribuzione. Copiare le idee brillanti e farle meglio. Essere semplici, flessibili e veloci». Per Fabrizio Valente di Kiki Lab «le acque in pochissimo tempo sono diventate agitate e molto veloci – ha sottolineato parlando del mercato – Come nel rafting, se qualcuno sbaglia cade in acqua e se cadono in tanti dopo un po’ il gommone affonda. Ma se impariamo a governare la barca in queste condizioni andiamo molto più veloce. È difficile, ma possibile». Alessandro Seravalli di Sis.Ter ha illustrato la novità degli studi georeferenziali, sorta di fotografie-mappe che indicano la presenza e l’ubicazione di esercizi commerciali in una determinata zona, e di come questi strumenti possono rivelarsi preziosi per orientare gli imprenditori nell’apertura di un nuovo negozio.

Tra i temi emersi, anche l’importanza dell’ecosostenibilità dei punti vendita con nuove tecnichee di refrigerazione, nuove modalità di gestione dei rifiuti e la possibilità di collaborare con i mercati ortofrutticoli per la gestione delle cassette in legno. Interessanti spunti sono venuti dai relatori tecnici che hanno presentato soluzioni e strumenti innovativi per il punto vendita: promozioni personalizzate in base ai clienti e tematiche in base a occasioni speciali e/o eventi, e iniziative di comarketing, ovvero sinergie tra negozi vicini per fare sistema e gruppo (Toshiba); l’evoluzione del mestiere in chiave moderna (Università dei Sapori), le tecnologie sostenibili per esporre (Isa), e l’illuminazione strategica del punto vendita (Philips).

convention fidaAl convegno hanno partecipato anche Livio Bresciani, vicepresidente Fida e presidente del gruppo dettaglianti ortofrutticoli dell’Ascom di Bergamo (a destra nella foto), e Giorgio Lazzari, responsabile relazioni esterne della Associazione e segretario del gruppo. «Abbiamo definito una strada comune e condivisa che porteremo avanti – afferma Bresciani -. Finora ci siamo mossi in ordine sparso. Il convegno ci ha dato l’opportunità di fare squadra, di mettere insieme e portare alla luce le criticità e tutte le nostre esperienze e capacità. Con l’assistenza di tecnici specializzati e di una struttura importante come è Fida, abbiamo finalmente lo strumento per affrontare tutti i nuovi scenari commerciali e fare tutti insieme comunicazione, per far vedere cosa siamo noi dettaglianti alimentari. Perché molte volte si tende a dimenticare quasi la nostra presenza, che invece i dati dimostrano essere importante, apprezzata e in alcune zone insostituibile».

«La vision della Fida è corretta e quanto mai reale – commenta Lazzari -. Condivido il pensiero della presidente Prampolini, quando dice che “Il futuro siamo noi dettaglianti alimentari”. Come rimarcato dal presidente Confcommercio Carlo Sangalli, il dettaglio alimentare è un servizio del, per e sul territorio, di cui difende le differenti tipicità, favorendo l’attrattività turistica come leva per lo sviluppo dell’economia locale, con importanti implicazioni legate all’identità sociale, alla vivibilità e alla qualità dei territori». «Attori protagonisti della partita saranno indubbiamente Governo ed Enti locali: se con l’Amministrazione centrale l’obiettivo è abbassare l’imposizione fiscale, intesa anche come giorni di lavoro persi dall’imprenditore per gli adempimenti burocratici, con i Comuni occorrerà sempre più instaurare un dialogo costruttivo per discutere le misure idonee a tutelare gli esercizi di dettaglio alimentare. Una saracinesca che viene sollevata è una vittoria per tutto il sistema, viene accesa una luce, si creano posti di lavoro, aumenta la qualità e migliora la vivibilità di un quartiere – conclude Lazzari -. Sono convinto che il dna della Fida consentirà di raccogliere e vincere le sfide presenti e future, con l’aiuto della presidente Donatella Prampolini, che sta portando avanti un grande lavoro, come avrebbe certamente voluto il compianto Dino Abbascià».

 


Dopo l’appello dell’Ascom, sequestrati a Bergamo 1.300 mazzi di mimosa

Mimose1.289 mazzi di mimose sequestrati, 34 di rose: è il risultato di una ampia operazione svolta dalla Polizia Locale del Comune di Bergamo il 7 e l’8 marzo per contrastare il commercio abusivo di fiori nella giornata dedicata alle donne.

Il Comando di via Coghetti ha in questo modo raccolto e recepito l’indicazione che Ascom ha rivolto la scorsa settimana, chiedendo più controlli sulle vendite abusive di fiori con l’avvicinarsi della ricorrenza.

Il Comando di Polizia Locale ha predisposto specifici servizi di prevenzione per limitare tale fenomeno. A poche ore dalla chiusura del pattugliamento sono stati identificati e sanzionati 12 venditori abusivi.

«In una giornata in cui il fenomeno della vendita abusiva di fiori raggiunge probabilmente il suo apice – spiega il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Sergio Gandi – abbiamo lavorato in questi giorni per contrastare un fenomeno molto diffuso e che giustamente le associazioni di categoria hanno segnalato e portato all’attenzione dell’opinione pubblica. Sappiamo però che il problema sta altrove e non nei disperati che stanno sulle strade».


Betti (Ascom): «I voucher nel terziario? Sono un analgesico, non la cura»

Il 2015 ha registrato un boom di voucher lavoro. Secondo i dati Inps analizzati in un dossier della Uil, un voucher su due è utilizzato nel commercio, turismo e servizi. Bergamo non è nella top 10 nazionale per l’utilizzo dei buoni lavoro ma non è nemmeno tra fanalini di coda delle province che ne impiegano pochi: si attesta al 14esimo posto della classifica, con 2.224.376 voucher venduti. «I voucher hanno trovato terreno fertile in un’area di attività che non ha una risposta adeguata da parte della contrattazione nazionale o territoriale e Bergamo, purtroppo, non si discosta dall’analisi nazionale», spiega Enrico Betti, responsabile area Politiche del lavoro di Ascom Confcommercio Bergamo.

Quali attività utilizzano di più i voucher e che età hanno i “voucheristi”?

«Non sono nelle condizioni di supportare la mia risposta con numeri analitici e certificati, ma ritengo di non sbagliarmi nel dire che i voucher sono utilizzati in ogni mansione in modo trasversale e che i giovani sono un importante bacino da cui le imprese “pescano” per le attività svolte con questo strumento».

Quali sono le opportunità offerte dai voucher per il commercio, il turismo e i servizi? Crede che rispondano adeguatamente alle esigenze di flessibilità del comparto, soprattutto per i lavori stagionali?

«Sono certamente una risposta a un’esigenza che, a livello sindacale, abbiamo cercato di esaudire. Purtroppo non abbiamo trovato terreno di discussione con le organizzazioni che rappresentano i lavoratori. Il risultato è quello che vediamo: il legislatore si sostituisce, peraltro senza avere le adeguate competenze e conoscenze, al nostro mestiere».

Quali sono le criticità che intravede?

«Trovo i voucher un analgesico, non certo la cura per un settore e un imprenditore che ha necessità di regole chiare e non vuole incorrere in rischi di contenzioso. I voucher, inoltre, possono alterare l’equilibrio tra la necessità di flessibilità per le imprese e le tutele essenziali e minime per chi lavora. La risposta migliore sarebbe agire sui contratti di lavoro già in essere, come il part time, e renderli più fruibili in termini di elasticità e monte ore complessivo».

I voucher, con il tempo e per la dimensione che hanno acquisito, possono alimentare indirettamente il mercato irregolare?

«Se utilizzati con dolo e senza controlli sì».

Il presidente Insp Tito Boeri ha definito i voucher come possibile nuova frontiera del precariato…

«Ha ragione. 7mila euro di massimale significano almeno 700 ore di lavoro, più di 4 mesi a tempo pieno, se lo riportiamo a un part time a 24 ore settimanale sono più di 7 mesi di lavoro senza ferie e permessi».

Quali misure crede siano necessarie per meglio regolamentare questo strumento?

«Bisogna ricondurli alla loro origine che è bene ricordare. Il lavoro accessorio è stato introdotto nel nostro ordinamento dagli artt. 70 e ss., D.Lgs. n. 276/2003. Nella versione originale, l’uso dei voucher era previsto solo per attività lavorative di natura meramente occasionale rese da soggetti a rischio di esclusione sociale o comunque non ancora entrati nel mercato del lavoro, o in procinto di uscirne, nell’ambito di precise attività, ovvero: piccoli lavori domestici a carattere straordinario, compresa la assistenza domiciliare ai bambini e alle persone anziane, ammalate o con handicap; insegnamento privato supplementare; piccoli lavori di giardinaggio, pulizia e manutenzione di edifici e monumenti; manifestazioni sociali, sportive, culturali o caritatevoli; collaborazioni con enti pubblici e associazioni di volontariato per lo svolgimento di lavori di emergenza, come quelli dovuti a calamità o eventi naturali improvvisi o di solidarietà. È facile vedere la deviazione che il sistema voucher ha avuto nelle successive riforme del lavoro».

 


Agenti immobiliari, convegno Fimaa sulle novità 2016

immobilott14.jpgMartedì 8 marzo Fimaa Bergamo, la federazione degli agenti immobiliari dell’Ascom, promuove un convegno per offrire agli associati l’opportunità di conoscere tutte le novità 2016 in campo immobiliare.

L’incontro si svolgerà alla Sala Zaninoni dell’Associazione generale di mutuo soccorso di via Zambonate 33 a Bergamo, dalle ore 17 alle ore 19. Nel corso del convegno verranno illustrate le implicazioni tecnico giuridiche e fiscali, con particolare riferimento al leasing immobiliare per privati e al prestito vitalizio.

Interverranno in qualità di relatori Daniele Mammani e Eugenio Magno, rispettivamente consulente legale e consulente di Fimaa. La partecipazione al convegno è gratuita previo accreditamento ed è limitata a 80 posti. La scheda è pubblicata sul sito internet dell’Ascom. Per informazioni: segreteria tel. 035 4120304.


Upag, la sicurezza in agricoltura fa il pieno

Convegno Upag 2016 - plateaL’ampia partecipazione – circa 450 persone – ha confermato che si tratta ormai di un appuntamento fisso per il mondo dell’agricoltura e di chi si occupa di attrezzature, non solo in provincia di Bergamo ma anche in Lombardia e nelle regioni vicine.

A Treviglio, nell’auditorium della Same Deutz-Fhar, ha fatto il pieno il terzo convegno del ciclo “Agricoltura sicura” che l’Upag, l’Unione dei professionisti Agri Garden aderente all’Ascom di Bergamo, ha organizzato in collaborazione con Confai, Coldiretti e Confagricoltura provinciali, scegliendo di approfondire, nell’occasione, il tema dell’impiego in sicurezza delle attrezzature utilizzate anche dai non professionisti, quali trattorini per la manutenzione del verde, motoseghe e decespugliatori manuali.

Un argomento particolarmente sensibile, considerata la frequenza di incidenti e infortuni dovuti a un utilizzo non corretto di attrezzi alla portata di tutti. A fare gli onori di casa Giuseppe Tufano, direttore commerciale Italia di Same Deutz-Fahr, seguito dagli interventi di Vanni Ferrari, product manager di SDF che ha presentato un trattorino novità, e di Giorgio Mura, responsabile tecnico di Stihl, che ha ben illustrato i diversi aspetti della sicurezza, dai dispositivi di protezione individuale alla sicurezza attiva delle attrezzature, a quella comportamentale, fino alle indicazioni per la scelta delle dotazioni e la corretta manutenzione. La criticità più evidente riguarda l’elevata diffusione decespugliatori e motoseghe vecchi o obsoleti, che mettono a rischio anche persone esperte.

Si è parlato inoltre di sorveglianza sanitaria in agricoltura e nella manutenzione del verde, grazie al professor Claudio Colosio, direttore del “Centro Interregionale Salute Rurale” dell’Ospedale San Paolo di Milano, che ha sottolineato l’importanza di una maggiore attenzione alla fruizione in azienda del “medico del lavoro”,  un diritto per il salariato, anche stagionale (Decreto del 27 marzo 2013 del Ministero del Lavoro), ma anche un’opportunità per il piccolo imprenditore.

L’incontro è servito anche a fare il punto sulle normative in tema di patentino trattori e revisione delle macchine agricole, con Matteo Guerretti, consulente agronomo e coordinatore del convegno. Per quanto riguarda l’abilitazione alla guida trattori, è bene ricordare che non ci sono state ulteriori proroghe e l’obbligo è scattato lo scorso 31 dicembre. Gli utilizzatori sono perciò tenuti ad effettuare quanto prima il corso di abilitazione, ad eccezione di coloro che dispongono di esperienza biennale documentata e certificata.

Slitta di sei mesi, invece, dal primo gennaio al primo luglio 2016, l’inizio revisione dei trattori agricoli, poiché non sono ancora state definite completamente le norme attuative. Resta immutata la scadenza per i trattori immatricolati prima del 1973, che dovranno effettuare la revisione entro il 31 dicembre 2017.

convegno Upag 2016 - tavola rotondaIl convegno si è concluso con una tavola rotonda con i relatori moderata da Marco Limina, direttore di MAD – Macchine Agricole Domani. «Il punto di partenza era la sicurezza in agricoltura – commenta  Giuseppe Ogliari, segretario dell’Upag – ma l’appuntamento è stato molto di più: parecchia informazione che comprendeva anche aspetti tipici della formazione, opinioni ed esperienze a confronto, interazione con i partecipanti. I commenti positivi da parte di tutti offrono già da ora nuovi stimoli al gruppo di organizzatori per il convegno del prossimo anno».

 

 


Cucina o pasticceria? Con Ascom il corso che fa per te

cuochi

Ascom Formazione propone un corso professionalizzante per diventare aiuto cuochi ed uno amatoriale per scoprire l’arte della pasticceria.

Lunedì 29 febbraio prende il via “Vorrei fare il cuoco”, percorso formativo intensivo della durata di un mese ed articolato in 19 incontri dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 15, fino al 24 marzo. Il corso, della durata di 116 ore, è tenuto dalla chef Francesca Marsetti e dallo staff dell’Accademia del Gusto ed è rivolto a chi desidera avvicinarsi alla professione di cuoco. Le lezioni permetteranno di acquisire le abilità necessarie per scoprire il mondo della ristorazione, in aula si lavorerà sia singolarmente sia in brigata, con il supporto di uno staff professionale che con entusiasmo trasferirà le proprie conoscenze. Nel corso degli incontri si parlerà di mise en place, materiali e attrezzature, igiene in cucina, salse madre e fondi di cucina, impasti base di panificazione, pasticceria base, dessert nella ristorazione, legumi e cereali, verdure e ortaggi, pesce e carne.

Martedì 1 marzo inizia invece “Corso base di pasticceria”, 5 incontri per un totale di 12 ore e mezza per conoscere le basi professionali della pasticceria e i segreti dell’arte più golosa (il martedì e il giovedì dalle ore 20 alle 22.30 fino al 22 marzo). Il maestro Diego Mei condurrà alla scoperta delle preparazioni di base fino alle elaborazioni più tecniche: bignè, crema pasticcera, pasta frolla classica e alle mandorle, pere sciroppate al profumo di anice stellato, crostata alle mele, frangipane alle pere sciroppate, crostata di frutta fresca, pan di Spagna, cake di base per cup-cake e plum cake, crumble alle mandorle, crema inglese, biscuit sacher, cremoso al cioccolato fondente, crema al mascarpone, tiramisù al bicchiere con pan di Spagna e gelée al caffè. Durante l’ultima lezione si realizzerà un dolce sotto la guida del maestro.

I corsi si tengono all’Accademia del Gusto di Osio Sotto (piazzetta don Gandossi 1).
Per informazioni: Accademia del Gusto – tel. 035 4185706-707 – info@ascomformazione.itwww.ascomformazione.it.


Il gelato made in Bergamo a Stoccarda per conquistare i palati internazionali

Il gelato made in Bergamo di scena a Stoccarda sul palcoscenico internazionale di Gelatissimo 2016, la più grande fiera B2B nel Nord e Centro Europa interamente dedicata al gelato artigianale, con più di 1.300 espositori e 90.000 visitatori all’anno.

Succede con ExpoGelato, il progetto nato in occasione dell’Expo per valorizzare la filiera bergamasca, forte di aziende e professionisti che coprono l’intera catena produttiva.

Ora la rete si presenterà per la prima volta in ambito internazionale come la filiera bergamasca del gelato artigianale, con sette aziende che in un solo stand di 90 mq rappresentano la fornitura completa per allestire una gelateria dalla A alla Z totalmente made in Italy e per produrre gelato artigianale di altissima qualità. Un’opportunità per far conoscere al mercato tedesco e internazionale ingredienti, macchine per la lavorazione, coni, stampi, contenitori e vetrine espositive tutti prodotti in provincia di Bergamo, creando occasioni business e generando un network di contatti fondamentali per le aziende di ExpoGelato.

Durante i 5 giorni di fiera, si svolgerà un programma di showcooking – curato dal Comitato Gelatieri Bergamaschi – per far conoscere dal vivo la bontà e le proprietà organolettiche del gelato artigianale.

Il progetto è promosso e cofinanziato dalla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Bergamo, che ha reputato questa iniziativa una possibilità concreta per sostenere la filiera generando valore per l’intero sistema economico..

L’allestimento è stato progettato, come per ExpoGelato 2015 organizzato nel centro di Bergamo nell’estate scorsa, dall’architetto Francesca Perani ed è studiato per dare un forte impatto comunicativo in cui si fondono i valori dell’innovazione e della tradizione, tipici del gelato artigianale bergamasco.

L’esposizione delle aziende all’interno dello stand ExpoGelato è suddivisa nei quattro comparti della filiera: materia (rappresentata da Gelatitalia e Unigel); tecnica (Innova Italia, che produce macchine per gelato artigianale e soft); forma (Domogel, produttore di contenitori in polistirolo, Ostificio Prealpino, per coni e cialde, e Pavoni Italia, leader per gli stampi nel settore della panificazione, pasticceria, horeca e gelateria); esposizione (Cereda Anito, che vanta le vetrine refrigeranti “hi-tech” per la conservazione e l’esposizione del gelato).

A mostrare il know how dei gelatieri artigianali ci penserà invece il programma di dimostrazioni curato dal Comitato Gelatieri Bergamaschi dell’Ascom, tra i partner di ExpoGelato. Un maestro gelatiere illustrerà ogni giorno diverse preparazioni. Si va dal gelato gastronomico agli stecchi, dalle monoporzioni ai semifreddi, fino a salse e gelatine.