“Innovare per competere”, il 23 maggio l’assemblea Ascom

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Innovare per competere. Mercati#bisogni#imprese è il tema dell’Assemblea generale di Ascom Confcommercio Bergamo che si svolge lunedì 23 maggio alle ore 15 nella sala conferenze dell’Associazione Commercianti.

Il programma prevede una parte istituzionale, con la relazione del presidente Paolo Malvestiti e l’approvazione del bilancio d’esercizio 2015, e una parte dedicata ad innovazione e competizione con l’intervento di Fabio Fulvio, responsabile Politiche per lo sviluppo di Confcommercio Imprese per l’italia, e le testimonianze di alcuni imprenditori.

LA CONVOCAZIONE

Nella sala Conferenze della sede associativa – in via Borgo Palazzo 137 a Bergamo – è convocata l’assemblea generale ordinaria dei soci dell’Ascom – Associazione Esercenti e Commercianti della provincia di Bergamo – ai sensi degli articoli 14 e 15 dello statuto sociale – per lunedì 23 maggio 2016 alle ore 14 in prima convocazione e con il seguente

ORDINE DEL GIORNO

1) Relazione del Presidente;
2) Esame ed approvazione del bilancio 2015;

Alle ore 15, trascorsa un’ora da quella fissata, l’assemblea si intenderà costituita in seconda convocazione e sarà valida qualunque sia il numero dei soci intervenuti.


Fogalco, finanziamenti in risalita. «Cresce la fiducia delle imprese»

È tempo di bilanci per Fogalco, la cooperativa di garanzia di Ascom di Bergamo, che lunedì 16 maggio, alle ore 10.30, si riunirà in assemblea all’Hotel Settecento di Presezzo per tracciare il quadro del 2015 e delineare le strategie per l’anno in corso.

All’ordine del giorno la presentazione del bilancio 2015,  la relazione di gestione da parte del presidente Riccardo Martinelli e gli interventi dei rappresentanti del sistema bancario locale e di Ernesto Ghidinelli, responsabile del settore Credito e Incentivi di Confcommercio Imprese per l’Italia, che illustrerà le novità che riguardano i confidi: la Legge quadro, la Riforma del Testo Unico Bancario e il ruolo del Fondo Centrale di Garanzia.

Tra gli altri argomenti in discussione, l’attività di Asconfidi Lombardia, il confidi di secondo livello che ha visto proprio in questi giorni la riconferma di Martinelli nel Consiglio di Sorveglianza. Fogalco ha contribuito a creare l’organismo regionale insieme ad altre realtà provinciali appartenenti prevalentemente al sistema Confcommercio, segnando una svolta significativa per supportare l’accesso al credito delle imprese, in grado di rilasciare al sistema bancario garanzie più forti.

Nell’anno appena trascorso, Fogalco ha deliberato, garantito ed erogato, tramite gli Istituti di credito convenzionati, finanziamenti per 14.021.572 euro (13.299.479 euro nell’anno 2014, 6%) per 228 posizioni ai quali vanno aggiunti 1.858.115 euro relativi a finanziamenti deliberati ma, al 31 dicembre scorso, non ancora erogati.

L’importo medio dei finanziamenti deliberati ed erogati è di poco superiore ad 60.000 euro (54mila nel 2014, l’11% in più).

L’importo complessivo relativo alle operazioni garantite e perfezionate dal 1978, anno di costituzione, al 31 dicembre scorso è di 585 milioni euro.

In ordine di volumi, le garanzie si sono perfezionate prevalentemente nel comparto dei pubblici esercizi e alberghi, nei servizi, nelle attività alimentari e nei negozi di abbigliamento. Per quanto riguarda le zone, al primo posto c’è la pianura, seguita dalla città e hinterland, dalla val Cavallina e val Seriana e Scalve. Fanalino di coda le Valle Brembana e Imagna.

Presidente Martinelli che anno è stato il 2015 per il terziario?

«C’è una crescita di fiducia negli imprenditori. Si è consolidata la percentuale delle imprese che si recano in banca per chiedere credito ed è cresciuta leggermente la quota di quelle che lo ricevono. Anche gli investimenti sono in risalita: un’azienda su tre ha effettuato investimenti negli ultimi due anni e una su quattro ha intenzione di farlo nel prossimo biennio. Sono in crescita anche le aziende che sono riuscite a far fronte al proprio fabbisogno finanziario. Infine sono migliorati l’andamento dei tassi di interesse, il costo di istruttoria e le altre condizioni applicate. Insomma, parafrasando il meteo, possiamo affermare che “il barometro della crescita resta sul bello, con qualche abbassamento di pressione”».

Quali sono le sfide oggi per la garanzia consortile?

«Il ruolo della garanzia consortile oggi risulta ancora estremamente importante per il costante contatto diretto con le imprese associate, il raccordo con il proprio territorio di riferimento e per facilitare il dialogo con il sistema bancario e l’accesso al credito delle micro piccole e medie imprese. La competizione di mercato diventa però sempre più difficile: non esistono più i comparti economici di riferimento. Per questo dobbiamo essere ben strutturati, dinamici, efficienti oltre che patrimonializzati. Le sfide a cui siamo chiamati sono diverse: dobbiamo fornire dal punto di vista professionale assistenza e consulenza finanziaria di base alle aziende nostre socie e fronteggiare due questioni critiche, il massiccio e crescente utilizzo da parte del sistema bancario del Fondo Centrale di garanzia in via diretta e l’autonomia delle banche nel perfezionare operazioni di finanziamento a favore di imprese di “prima fascia”».

Nel corso dell’assemblea verrà illustrata la riforma del Testo Unico Bancario? Di cosa si tratta?

«Lo scorso mese di marzo è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto di attuazione del titolo V del Testo Unico Bancario e, nello specifico, il decreto relativo all’articolo 112-bis che completa il quadro normativo di riferimento per il sistema dei Confidi. Il testo prevede la creazione di un “Organismo per la gestione dell’Elenco” che avrà una funzione di verifica sui Confidi tradizionali. Ci auguriamo che l’entrata a regime di questo organismo valorizzi tutto il comparto sano dei Confidi tradizionali, che troppo spesso vedono la loro immagine danneggiata a causa di quei soggetti che operano in una “zona grigia” del mercato della garanzia».

Quali altre novità ci sono sul fronte del credito?

«La Regione ha da poco approvato le delibere che modificano i criteri relativi alle “controgaranzie”. Per favorire l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese, Finlombarda spa rilascerà garanzie di secondo livello (controgaranzie) su portafogli di garanzie di primo livello, rilasciate da Confidi a favore delle stesse imprese. L’attivazione di questa linea di intervento ridarà sicuramente nuovo ossigeno alle imprese e consentirà di incrementare la competitività e l’attrattività del territorio lombardo. In questo ambito Regione Lombardia rende disponibili 28,5 milioni di euro per favorire l’accesso al credito tramite i Confidi, tra i quali Asconfidi Lombardia, che consentirà di mettere in circolo circa 10 miliardi di euro di nuovi finanziamenti nel prossimo triennio».

Come sono i rapporti con le banche in questo momento?

«Da tempo abbiamo degli incontri con il sistema bancario per cercare di condividere il merito creditizio e approfondire e sviluppare tutte quelle criticità che afferiscono al rapporto tra banca e impresa. Speriamo che gli Istituti di credito sappiano valorizzare gli sforzi che mettiamo in campo per sostenere le imprese che rappresentiamo. Stiamo cercando di trovare percorsi sinergici che diano effettiva riconoscenza al valore dell’appartenenza delle imprese stesse al sistema associativo anche al fine di condividere, in particolare, informazioni di natura qualitativa e andamentale».


Agenti immobiliari, informazioni e servizi a portata di clic con il geoportale

 

geoportaleIl geoportale, uno strumento utile per il lavoro dei mediatori immobiliari. È un sito web che permette di consultare e conoscere comodamente da casa o dal proprio studio le mappe catastali di tutti i comuni della provincia di Bergamo e di verificare l’esistenza di documenti tecnici e atti edilizi: istanze, denunce, segnalazioni, comunicazioni che riguardano realizzazioni, trasformazioni, ristrutturazioni o riconversioni, ampliamenti o demolizioni.

Grazie al portale, insomma, si può fare una “preistruttoria” delle informazioni su un immobile necessarie per venderlo o acquistarlo. Per fare un esempio, l’agente immobiliare può dire al proprio cliente se un edificio può essere trasformato in ufficio oppure no.

«Il portale è stato attivato circa una decina di anni fa per le procedure telematiche, poi è stato integrato con i servizi che possono essere di interesse per le attività lavorative  – spiega Ettore Freri, responsabile dello Sportello Unico attività produttive, edilizia privata del Comune di Bergamo, che ha illustrato l’operatività in un seminario dedicato agli agenti immobiliari Ascom Fimaa-. È uno strumento utile per chi opera nel commercio, nell’edilizia e per gli operatori immobiliari».

All’interno del sito è raccolta una vastità di informazioni che possono essere consultate e utilizzate liberamente e che mappano tutta la Bergamasca: la carta tecnica, la carta storica, il piano di governo del territorio. Vi si possono trovare le agibilità dal 1954, i titoli edilizi dall’81 e i permessi di costruire dal 2011. E il flusso di dati è in continuo aggiornamento.

Per quanto riguarda il Comune di Bergamo, il geoportale consente la presentazione telematica delle pratiche edilizie e del commercio, la gestione dei pagamenti elettronici, la consultazione e lo scarico delle banche dati cartografiche e del database topografico, la certificazione urbanistica, il supporto alle gestione dello sportello unico e del MUDE. Per l’accesso ad alcuni servizi è richiesta la carta regionale dei servizi o la carta servizi nazionale.

Le aree tematiche sono diverse: si passa dall’edilizia privata alla pianificazione urbanistica e alle attività produttive, dall’ecologia al paesaggio, dalla mobilità ai trasporti, dalla storia architettonica all’arte decorativa dei principali edifici di Città Alta. Una sezione è dedicata all’Atlante Geografico, che contiene la cartografia tecnica aerofotogrammetrica, le ortofoto, le mappe e diversi studi presenti negli archivi comunali, le tavole dei piani urbanistici e numerose altre carte tematiche dedicate all’idrografia, ai parchi, alle piste ciclabili, alle aree di sosta. Infine, c’è una sezione con l’inventario dei beni culturali e ambientali. Il geoportale si trova all’indirizzo http://territorio.comune.bergamo.it/.


Innovazione nel commercio, un seminario spiega come si fa

innovazione - investimentiL’innovazione è una strada pressoché obbligata per ritagliarsi uno spazio in un mercato sempre più competitivo. Per offrire esempi e metodi per realizzarla in modo efficace, il Gruppo Giovani imprenditori dell’Ascom di Bergamo organizza mercoledì 18 maggio nella sede di via Borgo Palazzo 137 un incontro di formazione rivolto a tutti gli associati delle diverse categorie

“Processi di innovazione nel mondo del commercio: casi di successo e approcci” è il titolo dell’appuntamento in programma dalle 14.30 alle 17.30, condotto da Giorgio Ferrari, formatore di Quo-d srl.

Il focus sarà sull’innovazione di successo nell’ambito del commercio, del turismo e dei servizi. Saranno illustrate metodologie utili per migliorare la gestione della propria attività individuando i punti di forza e i punti di debolezza per poi creare nuovi meccanismi di innovazione. Verranno proposti casi di aziende nazionali ed internazionali e presentati gli strumenti innovativi che oggi permettono di rispondere rapidamente ai mutamenti del contesto ed aumentare il valore della propria realtà imprenditoriale.

Gli approcci e gli strumenti presentati sono semplici, visuali ed applicabili a diversi contesti organizzativi. Nello specifico verranno condivise tutte le fasi del processo di generazione e messa in campo di nuove idee e soluzioni in modo veloce ed economico, partendo dalla singola situazione aziendale attuale e dal panorama in cui la realtà opera, grazie soprattutto alla continua interazione con i clienti attuali e potenziali.

 

La partecipazione è gratuita e riservata agli associati Ascom. QUI LA SCHEDA DI ACCREDITAMENTO


Uno speciale sull’inaugurazione in onda su Bergamo Tv

bg tv a inaugurazione AscomSu Bergamo Tv va in onda uno speciale dedicato all’inaugurazione della nuova sede di Ascom Confcommercio Bergamo, con le immagini dell’evento che ha svelato il volto della nuova struttura e le interviste ai vertici dell’associazione e agli ospiti. Queste le date e gli orari: venerdì 13 maggio alle ore 13; sabato 14 maggio alle 19, domenica 15 maggio alle 20.20, venerdì 20 maggio alle 17. Lo speciale sarà in onda anche su BG24 il 14 maggio alle 21,30 (canale 198).


Nuova sede Ascom, «segnale positivo per l’economia di Bergamo»

C’erano tutte le istituzioni e alcuni tra i protagonisti del mondo della finanza e dell’economia locale al taglio del nastro delle nuova sede di Ascom Bergamo. Amministratori, politici locali e nazionali, rappresentanti nazionali e regionali del sistema Confcommercio, ovvio, e poi Università, Sacbo, Questura, Prefettura, imprenditori, istituti bancari. L’inaugurazione della nuova struttura di via Borgo Palazzo è stata salutata da tutti come un segno importante di vitalità per l’economia bergamasca, in un clima di sintonia e di collaborazione.

«Che a Bergamo ci sia ancora chi ha coraggio di investire e di intraprendere un progetto tanto importante è un segno molto positivo – ha detto Miro Radici, presidente di Sacbo -. Ascom fa un servizio indispensabile per il territorio, svolge un grande lavoro e mette a disposizione dei soci il suo know how». Anche per il questore di Bergamo Girolamo Fabiano «la nuova sede è una cosa magnifica, un gesto di grande speranza che dovrebbero fare tutti. Complimenti al presidente e a tutto il suo staff per avere avuto il coraggio di buttarsi». Per il rettore dell’Università di Bergamo Remo Morzenti Pellegrini, «non si inaugura solo un luogo, ma soprattutto una comunione di intenti. Ascom è un’associazione che ha un forte impatto sulla comunità e svolge un lavoro importante per il commercio e l’economia bergamasca. L’Università è vicina al suo lavoro e impegno». Anche Giorgio Frigeri, presidente della Banca Popolare di Bergamo, ha sottolineato la stima per l’associazione dei commercianti: «La nostra presenza oggi suggella il rapporto di collaborazione con le persone che è iniziato molti anni fa e che si è rafforzato e consolidato nel tempo – ha dichiarato -. Come banca abbiamo dato attenzione al commercio, è un settore cruciale per l’economia che ci auguriamo riprenda vitalità».

Secondo Renato Borghi vice presidente di Confcommercio nazionale e presidente di Federmoda Italia «l’inaugurazione della nuova sede è la conferma della volontà di una delle Ascom più efficienti del sistema lombardo di essere ancora più vicina e al servizio delle imprese, in questo momento ancora non facile». «Siamo entusiasti di questa inaugurazione – ha aggiunto Giovanna Mavellia, segretario generale di Confcommercio Lombardia -. È un momento di svolta rispetto a questa crisi che ancora continua a mordere in Lombardia. Ma i segni si sono fatti importanti, offrono uno sguardo sul futuro. La nuova sede di Ascom permette ancora di più di sentirsi parte di una associazione e di non sentirsi soli come imprenditori e offre agli associati e ai collaboratori un luogo di lavoro più tecnologicamente avanzato e con un design al passo con i tempi».

Anche i politici hanno espresso apprezzamento ed entusiasmo per il nuovo “progetto” di Ascom. «Si prova un sentimento di gratitudine ad essere qui oggi, per Bergamo e per l’economia bergamasca è una salto importante. Il fatto che Ascom Confcommercio abbia scelto di investire su una struttura particolarmente elegante e funzionale è segno che c’è consapevolezza di una vitalità del territorio» ha affermato la deputata bergamasca Elena Carnevali. Per il collega Giovanni Sanga «quando le associazioni riescono a svolgere nel migliore dei modi il loro compito è sempre una ricchezza per la comunità. La società di oggi, così complessa, ha bisogno sempre più di punti di riferimento e di aggregazione. L’Ascom consente alle imprese di mantenere un legame».
«Per la comunità bergamasca è un momento bellissimo – ha commentato l’onorevole Antonio Misiani -. L’Ascom è una realtà molto solida e rappresenta un settore cruciale per la nostra economia. È il segno di una realtà radicata sul territorio. Non è un caso che siano presenti oggi tutte le istituzioni. Non posso che augurare buon lavoro. La sede è bellissima. In uno spazio così moderno e funzionale credo che Ascom saprà portare avanti ancora meglio il lavoro che svolge per il sistema produttivo bergamasco». Anche il deputato Giuseppe Guerini ha evidenziato il ruolo di Ascom come «attore fondamentale dell’economia della provincia». «Vedendola in maniera ottimistica – ha proseguito – se è vero che l’economia ha ripreso, sono occasioni come questa che dimostrano la vicinanza delle associazioni di categoria al sistema produttivo economico bergamasco».

L’ex primo cittadino oggi consigliere del Comune di Bergamo Franco Tentorio ringrazia il presidente Malvestiti e i suoi collaboratori per aver reso possibile la realizzazione della struttura: «La provincia di Bergamo è la provincia delle 100mila imprese, di queste molte sono del commercio – ha ricordato -. Il lavoro dell’associazione di categoria è importantissimo e ha una funzione sociale».


Il dettaglio alimentare resiste, «ma il fisco frena»

Fida-Confcommercio ha presentato a Roma l’osservatorio sulle imprese del dettaglio alimentare che riporta i dati sull’andamento del secondo semestre 2015 e le previsioni per il primo semestre 2016. L’osservatorio, realizzato dalla Federazione Italiana Dettaglianti dell’Alimentazione in collaborazione con Format Research, registra un incremento nel clima di fiducia delle imprese del dettaglio alimentare ma appare chiaro come la via della ripresa, per quanto imboccata, sia ancora lunga e complessa.

«Manca ancora un miglioramento della redditività delle imprese – spiega Pierluigi Ascani, presidente Format Research – e persiste la stagnazione dei prezzi. Migliora la situazione relativa all’occupazione, aspetto che più degli altri concorre a configurare il 2015 come il primo anno di vera ripresa. Cresce, leggermente, la capacità delle imprese del dettaglio alimentare di far fronte ai propri impegni finanziari ma la metà di esse è riuscita solo con molta difficoltà a reggere il peso della pressione fiscale».

Nel dettaglio, l’indagine ha evidenziato che il 9,6% delle imprese del dettaglio alimentare ha già utilizzato il Jobs Act per assumere personale a tempo indeterminato. Di queste sette su dieci hanno approfittato delle nuove forme contrattuali per assumere personale ex-novo. Il 9,7% del campione, invece, afferma che è intenzionato a fare ricorso al Jobs Act per assunzioni nel prossimo semestre. Tuttavia il 22,7% di chi avrebbe voluto approfittare del bonus occupazionale dichiara di avervi rinunciato per il fatto che nel 2016 è previsto in forma ridotta.

Il 6,7% delle imprese del dettaglio alimentare ha registrato un incremento dello scontrino medio nel secondo semestre 2015 rispetto al secondo semestre 2014 e il 10% una crescita del numero di accessi al punto vendita, con indici più positivi per le pescherie rispetto ai negozi di alimentari e di ortofrutta. La quota di prodotti venduti in offerta risulta in calo. L’indicatore congiunturale (imprese che hanno dichiarato che i prodotti in offerta sono aumentati più la metà di quelle che hanno dichiarato che sono rimasti invariati) è pari a 52,2, in diminuzione rispetto al 54,1 registrato sei mesi fa.

Sul fronte della pressione fiscale, l’81,6% la considera aumentata, solo per lo 0,8% è diminuita. Nel periodo 2014-15 il 92% delle imprese è riuscita a far fronte al peso della pressione fiscale, ma di queste il 48,3% ci è riuscito con molta difficoltà. Si tratta in prevalenza di imprese fino a 5 addetti, imprese del Mezzogiorno e del Centro Italia e imprese della frutta e verdura. Esiste però un 8% di imprese che non è riuscito affatto a reggere il peso della pressione fiscale.

«Il settore del dettaglio alimentare, da molti erroneamente considerato ormai superato, conferma la propria capacità di resistere alle burrasche del mercato meglio di altri settori» commenta Donatella Prampolini Manzini, presidente nazionale Fida e vicepresidente nazionale Confcommercio: «Ciò non significa che la strada per l’uscita dalla crisi sia ormai spianata, ma che puntare sulla qualità del servizio e sulla specializzazione di funzione sono caratteristiche che meglio di altre mettono le imprese in condizioni di agganciare la ripresa dei consumi. Sul lato delle politiche occorre affrontare il tema della pressione fiscale che rimane un fattore di ostacolo alla crescita delle imprese». «Il taglio all’irap – ha detto Prampolini- è stato positivo soprattutto per le imprese di grandi e medie dimensioni ma non è stato avvertito dalle piccole imprese. Per questo motivo chiediamo l’adozione dell’Iri (imposta sul reddito imprenditoriale ndr.) per le piccole imprese e le ditte individuali». «Un altro aspetto che va affrontato, è quello degli studi di settore che devono cambiare logica: devono essere percepiti come uno strumento di “compliance” tra imprese e amministrazione».


Franchising, le insegne crescono e guardano sempre più all’estero

Nell’ambito di “F&re – Franchising&Retail Expo”, la prima edizione della fiera del franchising e retail svoltasi a BolognaFiere nel weekend scorso, è stato presentato il Rapporto Assofranchising Italia 2015, in collaborazione con l’Osservatorio Permanente sul Franchising.

Dai dati emerge che il giro d’affari del settore si attesta a 23,3 miliardi di euro (circa l’1% del Pil italiano), tornando quasi ai livelli del 2013, e che le insegne in franchising attive in Italia sono circa 950, in costante crescita. I punti vendita in franchising sono oltre 50.000, in aumento rispetto al 2014 dello 0,8%. Rimane stabile la dimensione media per numero di punti vendita delle circa 950 insegne attive, ovvero 53 per ciascuna rete. Gli addetti occupati sono quasi 190.000 e tornano a crescere dopo la lieve flessione del 2014. Stabile la media degli occupati per singolo punto vendita (compreso il franchisee), ovvero 3-4 addetti. Le media comprende anche gli addetti della Gdo. In forte crescita il numero di insegne italiane che esporta il proprio format all’estero, per un totale di 164 insegne con almeno 3 punti vendita attivi fuori dall’Italia e un aumento del 4,5%, mentre ancora più consistente è il numero di punti vendita in franchising all’estero delle insegne italiane, che segna un aumento dell’11%.

All’appuntamento bolognese – che ha visto la presenza di 160 brand del retail italiano e internazionale e ha ospitato il meeting annuale del World Franchise Council, l’organismo mondiale del Franchising – era presente anche l’Ascom di Bergamo nell’area dedicata agli Sportelli Franchising delle sedi provinciali di Confcommercio. Anche nella nostra provincia è infatti attivo il servizio dedicato a chi vuole aprire un’attività con la formula dell’affiliazione commerciale o sviluppare un proprio marchio. «Lo sportello dedicato al franchising  garantisce una consulenza su misura delle esigenze di ogni imprenditore, dall’analisi del contratto con obblighi e diritti di affilianti e affiliati, alla valutazione di ogni aspetto burocratico – ricorda Pietro Bresciani, referente del servizio -. Grazie all’accordo con Assofranchising, alla consulenza si affianca lo studio aggiornato su i diversi settori retail, con dati e trend, oltre alla possibilità di accedere a agevolazioni previste per l’affiliazione ai marchi soci Assofranchising.  Il tutto in tempi ridotti e con la garanzia di poter disporre di una valutazione accurata delle aziende franchisor. Il servizio si rivolge oltre che ai franchisee anche a quelle imprese che intendono fare il salto di qualità e replicare il loro modello di business diventando franchisor».


Cereda (Ascom): «Il bonus mobili per le giovani coppie fa tornare la fiducia tra gli operatori»

Foto Convegno Federmobili

Il bonus mobili ha centrato le aspettative dei rivenditori, che ora sono pronti a sfruttare la novità dell’estensione alle giovani coppie, entrata in vigore quest’anno ma dettagliata solo a fine marzo, nella circolare operativa dell’Agenzia delle Entrate.

Sul provvedimento e su come orientarsi tra le sfide e le opportunità del mercato si sono confrontati i negozianti di mobili bergamaschi nel corso di un incontro in Ascom con il presidente nazionale di Federmobili Mauro Mamoli e il direttore Laura Molla, insieme al presidente provinciale Lorenzo Cereda. «Con 1,9 miliardi di transato alla fine dello scorso anno – ricorda Mamoli – il bonus mobili ha centrato l’obiettivo sperato dal settore, avviando una leggera ripresa del mercato interno. Quest’anno ci attendiamo un proseguimento del trend grazie alla conferma del bonus legato alle ristrutturazioni e all’ampliamento della platea degli interessati con l’introduzione dell’incentivo per le giovani coppie». «L’intervento di Federombili – precisa – ha fatto sì che il bonus giovani fosse il più esteso possibile. È rivolto infatti alle coppie nelle quali anche un solo componente non abbia superato i 35 anni, che abbiano comprato casa nel 2015 o entro il 2016». Il beneficio consiste in una detrazione Irpef del 50% su un importo massimo di 16mila euro per l’acquisto di mobili nuovi destinati all’abitazione principale effettuati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2016. Diversamente da quanto previsto per le ristrutturazioni, sono esclusi dalla cifra gli elettrodomestici, favorendo la spesa per l’arredamento. Un’altra novità portata dalla circolare, e richiesta dalla categoria, è che il pagamento può essere effettuato mediante bonifico o carta di debito o credito. Non è più necessario utilizzare il bonifico appositamente predisposto da banche e Poste per le spese di ristrutturazione edilizia, soggetto a ritenuta d’acconto dell’8%, che quindi non grava più sul rivenditore.

Che il bonus faccia bene al comparto lo testimonia il presidente Cereda. «Ha aiutato almeno dal punto di vista psicologico – evidenzia – e unito a qualche timido segnale di ripresa del mercato immobiliare e alla novità di quest’anno rivolta alle giovani coppie sta facendo tornare un po’ di fiducia agli operatori. Il tetto di 16mila euro è adeguato alla possibilità che anche chi arreda la prima casa possa decidere di optare per mobili italiani anziché per soluzioni supereconomiche».

Nonostante gli incentivi, le aziende non possono comunque restare sulla soglia ad aspettare. Conoscere il mercato e pianificare le strategie sono tra le parole d’ordine della Federmobili che ha anche realizzato, per la collana Le Bussole di Confcommercio, la guida “Il negozio di arredamento”, vero e proprio manuale operativo che, anche attraverso analisi economiche e con molti casi pratici, rappresenta uno strumento per una più efficace gestione del business. La pubblicazione è stata presentata durante l’incontro e può essere richiesta all’Ascom.

«Le nostre imprese – precisa Cereda – si stanno già dando da fare per affrontare il cambiamento ed essere competitive, grazie anche al ricambio generazionale. Dal canto suo la federazione è pronta a supportarle con la rete Innova.com nello sviluppo delle conoscenze e delle competenze, dal web marketing a come gestire il negozio, dalla valutazione degli aspetti economici ai corsi per il personale su come rapportarsi con i clienti». «Una delle frontiere più interessanti – aggiunge Mamoli – riguarda l’internazionalizzazione. Ci sono possibilità per l’apertura dei punti vendita al mercato estero, in particolare quello del Sud-est asiatico, che stiamo imparando a conoscere anche attraverso la partecipazione a fiere».

A supporto degli associati c’è poi tutto il pacchetto delle convenzioni, con società di credito al consumo o logistica, ad esempio, i servizi legali sulla contrattualistica, il monitoraggio dei rapporti con le banche. «Il cuore resta in ogni caso la rappresentanza e i bonus mobili sono la testimonianza di questo lavoro a favore del settore che, con 18mila punti vendita, un fatturato di 14 miliardi di euro e un’occupazione che supera i 50mila addetti, ha un peso importante nell’economia del paese».

riunione federmobili - rit


Negozi di arredamento, una “bussola” per far crescere l’attività

Il negozio di arredamento tra sfide e opportunità. Federmobili Bergamo organizza per lunedì 2 maggio un focus sui negozi di arredamento con esperti del settore. L’appuntamento è a partire dalle ore 10 nella sede di Ascom Confcommercio Bergamo (via Borgo Palazzo 137 – sala convegni).

il negozio di arredamento - le bussole di ConfcommercioL’incontro sarà l’occasione per presentare la Bussola “Il negozio di arredamento”, un vero e proprio manuale operativo che, attraverso analisi economiche e di mercato e con molti casi pratici, rappresenta uno strumento a supporto delle imprese per una più efficace gestione del business. Nel corso dell’incontro spazio sarà dedicato anche alle novità sul nuovo bonus arredi per le giovani coppie, pubblicato dall’Agenzia delle Entrate, e ai servizi dedicati ai rivenditori di mobili.

«Attraverso questi strumenti Ascom e Federmobili vogliono aiutare le imprese associate a gestire al meglio il proprio mercato – afferma Giorgio Lazzari, responsabile relazioni esterne e segretario Federmobli Ascom Confcommercio Bergamo -. Un negozio di arredamento, un mobilificio, un antiquario, un negozio di oggettistica, così come tutte le realtà imprenditoriali del settore dell’arredamento della casa e dell’ufficio, anche piccole, richiedono competenze manageriali, di marketing, di pianificazione, di gestione del personale e dei meccanismi di funzionamento e di redditività del business, di analisi dei dati e dei trend del mercato, di progettazione e gestione degli spazi espositivi. Tutti queste conoscenze aiutano l’imprenditore a fare crescere la propria attività e ad esaltare l’esperienza di acquisto dei clienti. Per avere successo è inoltre sempre più necessario conoscere le innovazioni del settore e le preferenze dei consumatori, anche guardando a cosa succede all’estero, ed è necessario adattarsi al mutamento del mercato prendendo decisioni strategiche che modificano l’offerta e il modello di business trasformando l’impresa, a volte anche profondamente».

La Bussola, che verrà presentata lunedì, pone nello specifico l’attenzione su alcune leve: dal marketing mix, che definisce il posizionamento sul mercato, alla progettazione e gestione degli spazi espositivi per esaltare l’esperienza di acquisto dei clienti, alla gestione integrata dell’online e del negozio fisico, alla comunicazione, oggi non sempre centrata adeguatamente sulle emozioni che l’arredo è in grado di generare. Particolare attenzione sarà dedicata, da una parte, alla gestione economica del punto vendita e alla sua profittabilità, dall’altra agli ultimi trend del settore, corredati di esempi e casi aziendali da cui trarre ispirazioni.

L’incontro sarà introdotto dai saluti istituzionali di Paolo Malvestiti, presidente Ascom Confcommercio Bergamo, Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo, e Lorenzo Cereda, presidente Federmobili Bergamo; seguirà l’intervento di Mauro Mamoli, presidente di Federmobili che presenterà la bussola “Il negozio d’arredamento”, il bonus arredi per giovani coppie e i servizi dedicati ai rivenditori di mobili.

Modera l’incontro Giorgio Lazzari, responsabile relazioni esterne e segretario Federmobli Ascom Confcommercio Bergamo.

Per iscrizioni: info@ascombg.it