Enasco 50&Piu. Le chiusure estive

Si comunica che gli uffici del Patronato 50&Più Enasco rimarranno chiusi da lunedì 12 a venerdì 30 agosto e riapriranno lunedì 2 settembre.


Ascom, il calendario delle chiusure estive

Si comunica che gli uffici Ascom Confcommercio Bergamo della sede di via Borgo Palazzo 137 rimarranno chiusi per le ferie estive da lunedì 12 a lunedì 26 agosto e riapriranno martedì 27 agosto. In provincia le delegazioni di Albino, Calusco, Osio Sotto, Romano di Lombardia, Lovere, Sarnico, Treviglio e Zogno saranno chiuse da lunedì 12 a venerdì 30 agosto e riapriranno lunedì 2 settembre. Gli uffici di Clusone dal 12 al 23 agosto per riaprire lunedì 26 agosto; e quelli di Trescore dal 12 al 26 agosto e riapriranno martedì 27 agosto.Durante la chiusura sarà comunque attiva l’assistenza degli uffici paghe di Bergamo al numero 035.4120307 dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 17. 


Franchising orobico, aumentano i negozi ma calano gli occupati

A Bergamo le imprese che fanno franchising rimangono costanti, aumentano i loro punti vendita e diminuiscono gli addetti occupati. Mentre il “fenomeno franchising” continua a crescere nel nostro Paese, come mostra il Rapporto di Assofranchising Italia, l’associazione nazionale aderente a Confcommercio), Bergamo presenta dati in chiaroscuro.
Nel 2018 le catene con sede legale in provincia sono rimaste 20, mentre i punti vendita sono cresciuti del 2,21% rispetto al 2017 passando da 725 a 741 e il numero di addetti si è assottigliato del 2,20% scendendo da 2.125 a 2.088.
Nel dettaglio, è interessante rilevare che: dei 741 punti vendita 56 sono all’estero; e delle 20 catene bergamasche 7 riguardano l’abbigliamento (il 35% con un giro d’affari del 39,4%del totale), 4 la ristorazione (20% con il 15,5% del giro d’affari), 3 la bellezza e benessere (15% con il 17,5% del giro d’affari), 3 i servizi (5% con il 12%) e le 3 rimanenti altri settori (15% con il 15,6%).
Spiega
Oscar Fusini, direttore di Ascom Bergamo: “La formula del franchising si dimostra positiva ma richiede a chi sceglie questo modello di sviluppo investimenti importanti in termini di tempo e di risorse economiche. Le difficoltà molto spesso non sono legate al reperire negozi, personale o capitale, ma al reclutare profili imprenditoriali con caratteristiche adeguate. La platea interessata ad aprire un’attività in franchising è infatti quasi sempre costituita da persone senza esperienza e la mancanza di capacità imprenditoriali si fa sentire ed è alla base del forte turnover che si registra tra i punti vendita”.

Il trend Nazionale: più insegne, più occupati e fatturato sempre in crescita
La realtà bergamasca si discosta dal trend nazionale. Il Rapporto Assofranchising Italia 2019, presentato da Assofranchising e Istituto Piepoli, fotografa un settore in continua espansione in Italia e all’estero con tutti i dati positivi: rispetto al 2017, + 3,4% di insegne, più 4,5% di punti vendita, più 3,8% di occupati e più 2% di fatturato.
Dal 2014 ad oggi gli occupati sono cresciuti del 10,9%, i punti vendita l’8,3% e il giro d’affari del 7,8%. Negli ultimi dieci anni c’è stato un
aumento del giro d’affari del 17% e delle imprese estere che hanno deciso di investire nel nostro paese addirittura del 35,8%. In Italia nel 2018 il franchising ha generato un giro di affari di oltre 25 miliardi di euro e ha dato lavoro a più di 200mila persone.

Il sondaggio ha preso in esame 961 insegne: ben 861 sono italiane e di queste, 174 sono presenti anche all’estero. A livello regionale, la Lombardia si riconferma l’area in cui sono presenti più insegne (268), seguita dal Lazio con 107 e del Veneto con 90.

Punti vendita italiani all’estero in franchising
Il franchising italiano vince anche all’estero. Nel 2018 sono aumentati del 7,6% i punti vendita italiani delle catene che da tempo si sono consolidate al di fuori del territorio nazionale e che oggi superano i 10.800 negozi.

Occupazione
Quasi il 90% dei franchisee presenti in Italia ha un’età compresa tra i 25 e i 45 anni. Il 34,3% degli investimenti non supera i 20mila euro, mentre il 50% si attesta nella fascia fra 20 e 100mila euro.
“Il franchising si conferma un settore sempre più in crescita e appetibile anche per i più giovani che si affacciano per la prima volta al mondo del lavoro – dichiara
Augusto Bandera, Segretario Generale di Assofranchising -. La crescente richiesta e la nascita di nuovi format sono sintomo di un sistema che funziona e che ispira fiducia grazie al ridotto rischio di impresa. Seppur il settore sia composto per la maggior parte da giovani imprenditori, significative sono anche le richieste da parte degli over 45, che rappresentano l’11% dei franchisee. Spesso, si tratta di persone che a un certo punto della propria carriera decidono di mettersi in proprio, di imparare un nuovo mestiere e diventare imprenditori di sé stessi”.

Per quanto riguarda le categorie merceologiche, va a gonfie vele il settore della ristorazione, in particolar modo dei bar, delle gelaterie, dei pub e delle pasticcerie che segna un +20% sull’anno precedente. Il giro di affari per il 2018 è stato di oltre 447 milioni di euro e gli occupati più di 5.500. In forte crescita anche l’alimentare specializzato che con la nascita sempre più frequente di negozi dedicati a diete ed esigenze alimentari particolari, ha visto incrementare il proprio fatturato del 23,3% superando i 227 milioni di euro. Stabile e sempre ben posizionato il comparto delle palestre e dei centri estetici.
In calo invece le librerie e le profumerie in franchising, che perdono rispettivamente il 19,2 e il 15,5%. Ma il dato più significativo è registrato dal settore energia, che comprende i negozi specializzati nella vendita di offerte per l’energia domestica e nell’assistenza, ormai sempre più affidata in outsourcing a contact center dedicati. Una lieve flessione viene registrata anche dal settore della GDO Food con -2,0%, che mantiene in ogni caso un fatturato superiore ai 7 miliardi di euro e che incide per il 30,9% sul totale del giro di affari del franchising.


Bonus Edicole, il 1 settembre al via le domande

Dal 1 al 30 settembre le edicole possono fare domanda per il credito d’imposta relativo all’ anno 2019. Il bonus è parametrato sugli importi pagati a titolo di IMU, TASI, Cosap e TARI per i locali in cui è esercitata l’attività di vendita, e alle spese di locazione per i soli punti vendita esclusivi. La misura massima del credito d’imposta concesso ad ogni esercente è di 2 mila euro per ciascun punto vendita ed è riconosciuto nei rispetto dei limiti e delle condizioni della legge europea sugli aiuti de minimis; ed è utilizzabile esclusivamente in compensazione mediante il modello F24.
La richiesta dovrà essere presentata attraverso istanza telematica. Per la pratica è disponibile l’Ascom, uffici ATA, tel. 035-4120340 ata@ascombg.it.


Fiori d’arancio per Alessandro Capozzi

Fiori d’arancio per Sabrina Cattaneo e Alessandro Capozzi, consigliere Ascom come presidente dei giovani imprenditori e vicepresidente degli albergatori. Sabrina e Alessandro si sono sposati nella chiesa romanica di San Pietro in Vincoli a Spinone al Lago, benedetti da don Vanni Foiadelli e hanno poi accolto parenti e amici al Castello di Monasterolo. Ai novelli sposi gli auguri di buona vita da tutta la famiglia Ascom.


Bando Archè, contributi per le neo imprese

Regione Lombardia ha stanziato 16 milioni di euro a sostegno dell’avviamento e consolidamento delle imprese neocostituite lombarde (costituite entro 48 mesi dalla data di presentazione della domanda di agevolazione). A favore delle startup innovative lombarde iscritte nella sezione speciale del Registro delle imprese sono stati riservati 3 milioni di euro.

Sono ammessi i seguenti interventi:

MISURA A (PIANI DI AVVIO): Progetti di sviluppo per la realizzazione dei primi investimenti necessari all’avvio dell’impresa/dell’attività professionale e alle fasi di prima operatività;

MISURA B (PIANI DI CONSOLIDAMENTO): Progetti di sviluppo per la realizzazione degli investimenti necessari a consolidare ed espandere le attività di impresa/professionale.

La durata massima dei progetti potrà essere di 15 mesi, con possibile proroga di 3 mesi.

Possono beneficiare dei contributi:
– Per la Misura A: PMI attive da massimo 2 anni; liberi professionisti, singoli (in possesso di partita Iva o che abbiano avviato l’attività professionale da massimo 2 anni) e studi associati in possesso dell’atto costitutivo dello studio e della partita Iva associata allo studio da massimo 2 anni. I liberi professionisti (singoli o associati) iscritti al registro delle imprese dovranno partecipare in qualità di MPMI

– Per la misura B: PMI attive da più di 2 anni e fino a 4 anni; liberi professionisti singoli (in possesso di partita Iva o che abbiano avviato l’attività professionale da più di 2 anni e fino a 4 anni) e studi associati (in possesso dell’atto costitutivo dello studio e della partita Iva associata allo studio da più di 2 anni e fino a 4 anni). I liberi professionisti (singoli o associati) iscritti al registro delle imprese dovranno partecipare in qualità di MPMI.

Sono escluse le aziende in difficoltà e quelle che operano nei settori turistico e ricettivo e fabbricazione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti del tabacco.

Per la Misura A sono ammesse spese che riguardano: Acquisto di nuovi impianti, attrezzature, materiali, macchinari, hardware e software (escluso usato e leasing); spese di adeguamento degli impianti e ristrutturazione funzionale dei locali; spese di locazione/noleggio per attrezzature tecnico-specialistiche e laboratori/sede operativa; spese di personale riconosciute in maniera forfettaria nella misura del 20% dei restanti costi diretti; costi indiretti riconosciuti in maniera forfettaria nella misura del 7% dei restanti costi diretti; acquisto licenze software e servizi software, compreso lo sviluppo del sito web; servizi di consulenza nella percentuale massima del 2% della spesa totale.

Per la misura B sono ammesse spese per: acquisizione sedi produttive, logistiche, commerciali all’interno del territorio regionale; acquisto di brevetti, licenze d’uso e servizi software di tipo cloud; spese per certificazione di qualità, deposito dei marchi e registrazione e difesa dei brevetti; servizi di consulenza esterna specialistica (legale, fiscale, business etc.) non relativa all’ordinaria amministrazione, nella percentuale massima del 2% della spesa totale; spese di personale riconosciute in maniera forfettaria nella misura del 20% dei restanti costi diretti; costi indiretti riconosciuti in maniera forfettaria nella misura del 7% dei restanti costi diretti; acquisto di impianti, attrezzature, materiali, macchinari, hardware e software –escluso usato e leasing; spese di adeguamento degli impianti e ristrutturazione funzionale dei locali.

Per la Misura A è previsto un contributo a fondo perduto fino a 50.000€ a fronte del 40% dell’investimento ammissibile e l’investimento minimo deve essere pari ad almeno di 30.000€; per la Misura B il contributo a fondo perduto è fino a 75.000€ a fronte del 50% dell’investimento ammissibile e l’investimento minimo deve essere pari ad almeno 40.000€.

Le domande di agevolazione potranno essere presentate a partire dalle ore 12 del 2 ottobre 2019 fino alle ore 12 del 15 novembre 2019, salvo esaurimento anticipato delle risorse.

Per maggiori informazioni e per avere assistenza nella presentazione delle domande contattare Matteo Milesi – Sportello del Credito Fogalco al numero 035.41.20.210 – mail matteo.milesi@fogalco.it

 


Addio a Imerio Facchinetti, il ricordo di Antonio Arrigoni direttore di Fogalco

Si è spento nei giorni scorsi all’età di 81 anni Imerio Facchinetti, affermato dottore commercialista e docente universitario. Era ritenuto uno dei massimi esperti di bilancio in Italia. Ha tenuto e promosso convegni in tutta Italia su materie fiscali e di contabilità, collaborando con Il Sole 24 ore e atenei. È stato autore di numerose pubblicazioni e di articoli su riviste specializzate di economica. Ed ha insegnato per 40 anni in Università, all’Università degli Studi di Bergamo, all’Università degli Studi di Milano, all’Accademia della Guardia di Finanza di Bergamo e alla scuola centrale tributaria di Roma.

Per oltre vent’anni è stato anche apprezzato consulente della cooperativa di garanzia Fogalco e coinvolto nelle Federazioni del sistema della garanzia consortile Regionale e Nazionale diventando, sin da subito, un prezioso punto di riferimento.

Antonio Arrigoni, direttore di Fogalco lo ricorda così.

Il proferror Facchinetti è stato per me un maestro non solo di contabilità, ma anche di vita. Ricordarlo significa parlare anche di Confidi e di sistema economico della rappresentanza. Nel “nostro mondo” ha curato, in particolare, la struttura contabile e di bilancio dei Confidi tenendo, tra l’altro, diversi corsi di formazione con riferimento alle svariate tematiche relative al comparto creditizio e finanziario. È stata sua l’idea di costituire un “Comitato Studi” permanente per sviluppare e approfondire le istanze provenienti dai diversi territori.

Ho avuto il privilegio di conoscerlo in un contesto economico e di mercato nel quale si delineava la struttura della “nuova e moderna garanzia consortile”, che si è rivelata ben presto uno strumento indispensabile per la crescita e lo sviluppo delle piccole medie imprese. Muovevano i primi passi il nuovo Piano dei Conti e i nuovi accordi con il sistema bancario convenzionato”.

I ricordi che ho di lui sono legati, in particolare, alla passione che sapeva trasmettere per la materia che insegnava, alla chiarezza, semplicità e capacità che aveva di comunicare e di saper rendere meno noiose materie e numeri spesso ostici, con battute di spirito e provocazioni.

Il suo carattere lo portava ad essere anche intransigente nel rispetto dei rigidi schemi di protocollo. Tanti di noi ricordano ad esempio quando ha interrotto il suo discordo e abbandonato l’aula in un importante convegno in Confederazione perché disturbato dal brusio o dall’andirivieni di persone.
Non erano rari i momenti in cui il confronto si faceva aspro e intenso; il rigore che pretendeva nell’affrontare e nel rappresentare gli accadimenti aziendali rimane per me, e credo anche per tutti coloro che l’hanno conosciuto, un importante insegnamento.

Il professor Facchinetti ha saputo stimolare in me l’interesse per argomenti e materie non sempre facili, attraverso un dialogo e un confronto mai banale ma sempre costruttivo. Ha saputo portare in luce aspetti della materia che probabilmente senza di lui sarebbero rimasti in ombra. È un bagaglio importante sia culturale che di impostazione mentale che porterò sempre con me. Grazie di cuore, professor Imerio, avrò sempre di te un ricordo affettuoso e grato”.


Giorgio Beltrami eletto vicepresidente regionale del coordinamento di Fipe Lombardia

Giorgio Beltrami, presidente del Gruppo Bar Caffè e Pasticcerie di Ascom Bergamo Confcommercio e titolare del “Bar Centrale” di Lovere è stato eletto vicepresidente regionale del coordinamento di Fipe Lombardia, l’Associazione Regionale dei pubblici esercizi lombardi.

Lino Enrico Stoppani è stato riconfermato Presidente di Fipe Lombardia.


Ascom, il calendario delle chiusure estive

Gli uffici della sede cittadina di via Borgo Palazzo 137 di Ascom Bergamo Confcommercio rimarranno chiusi per le ferie estive da lunedì 12 a lunedì 26 agosto compresi e riapriranno martedì 27 agosto con il consueto (dalle 8.45 alle 12 e dalle 14.15 alle 17).

In provincia le delegazioni di Albino, Calusco, Osio Sotto, Romano di Lombardia, Lovere, Sarnico, Treviglio e Zogno saranno chiuse da lunedì 12 a venerdì 30 agosto e riapriranno lunedì 2 settembre.

Gli uffici di Clusone dal 12 al 23 agosto per riaprire lunedì 26 agosto; e quelli di Trescore dal 12 al 26 agosto e riapriranno martedì 27 agosto.


Emiliano Amadei è il presidente dell’Unione lombarda fioristi

Emiliano Amadei è il nuovo presidente dell’Unione regionale lombarda dei commercianti di fiori e piante. Amadei, 46 anni, titolare dell’omonima fioreria ad Azzano San Paolo e vicepresidente del Gruppo Fioristi Ascom Bergamo, è stato eletto ieri, mercoledì 17 luglio, alla sala stampa di Confcommercio Milano. Al suo fianco sono stati scelti Roberto Rossi di Milano, nominato vicepresidente vicario, Alberto Brugnolo (Brescia, Ornella Clerici (Varese), Valerio Mescia (Sondrio), Marco Rusconi (Lecco), Marco Sartorello (Mantova), Carlo Sprocatti (Pavia)e Maria Teresa Tagliabue (Como) che rappresenterà il gruppo lombardo in Federfiori. Il nuovo consiglio si troverà nei prossimi giorni per definire i temi su cui lavorare.

Questa nomina è un riconoscimento personale, ma anche al lavoro svolto dal nostro Gruppo fioristi bergamaschi. Abbiamo lavorato bene, siamo stiamo stati tra i primi a promuovere corsi professionalizzanti e questo ci ha portato apprezzamenti a livello regionale e nazionale” – dice Amadei -. Riceviamo una eredità importante. Il consiglio uscente ha fatto un grosso lavoro per l’approvazione del regolamento regionale sulle vendite benefiche. Ognuno di noi si è messo in gioco per portare idee nuove e per fare in modo che la categoria sia più ascoltata nei tavoli decisionali su alcuni temi importanti, come ad esempio l’abusivismo”.

Non solo. “Il mondo del fiore sta cambiando. Cercheremo anche di ragionare sul futuro dei nostri negozi. Negli anni passati ci siamo concentrati sulla formazione, sul professionalizzare i fioristi, ora è importante far percepire ai clienti il nostro lavoro, il nostro mestiere, in particolare sul web e questo significa adottare strategie di marketing per valorizzare la nostra azienda anche sui canali social, in modo che il cliente possa riconoscere quando dietro a una bella immagine c’è un professionista.

Amadei, fiorista di seconda generazione, è anche presidente del Distretto del commercio Morus Alba (sinergia tra i comuni di Stezzano, Azzano San Paolo, Grassobbio, Orio al Serio e Zanica, la Camera di Commercio di Bergamo, Ascom e Confesercenti nata nel 2011 per valorizzare e promuovere il territorio), presidente di Assacom, l’associazione dei commercianti di Azzano San Paolo, e campione italiano fioristi.