Lago d’Iseo, per il New York Times luogo da non perdere nel 2016

-CHRISTOIl New York Times ha indicato il lago d’Iseo come “The place to be”, il luogo da visitare assolutamente, nel 2016.

Non ci sono dubbi: la passerella di Christo sarà l’Expo del Lago d’Iseo, un evento unico che porterà il Sebino sotto i riflettori di tutto il mondo. I numeri forniti a Sarnico dagli amministratori, nel corso della presentazione bergamasca di “The Floating Piers” di Christo e Jeanne Claude, parlano chiaro: mezzo milione di visitatori attesi, 600 addetti impiegati e un indotto sul commercio, la ristorazione e l’accoglienza difficile da stimare, ma che sarà di certo importante.

Per il sindaco di Sarnico, Giorgio Bertazzoli, l’installazione rappresenta una opportunità grandissima e da non perdere per il Lago: «Cercheremo di essere all’altezza – ha detto -. I 16 paesi rivieraschi dovranno attrezzarsi per accogliere i visitatori, sarà uno sforzo di tutto il territorio». In effetti, in platea, erano tantissimi ad applaudire Christo: operatori ma anche cittadini di tutte le età, accorsi per conoscere da vicino il progetto. Giuseppe Faccanoni, presidente dell’Autorità di Bacino del lago e amico di lunga data dell’artista bulgaro, ha affermato che si tratta di una sfida tecnologica, ma soprattutto di un atto d’amore per il Lago d’Iseo.

È stato lo stesso artista a ripercorrere la storia del progetto, i primi contatti con la famiglia Beretta, proprietaria dell’Isola di San Paolo, gli incontri con i sindaci di Monteisola e di Sulzano, quindi l’avvio dei lavori, la produzione nella bresciana dei 220mila cubi e delle altrettante viti che verranno assemblati per fare la passerella e i test e le simulazioni sul Mar Nero per verificarne la sicurezza. I lavori sono già in corso e saranno non stop per garantire la data di consegna. Dopodiché, per 16 giorni, dal 18 giugno al 3 luglio, l’artista stenderà 70mila metri quadri di tessuto giallo increspato su una struttura galleggiante pedonale che collegherà Sulzano a Monte Isola e San Paolo. Il costo è di 10 milioni di euro e sarà pagato per intero dall’artista, grazie alla vendita dei suoi disegni, incluse le bozze del progetto per il lago d’Iseo. E alla fine di tutto, il materiale verrà rivenduto, così come è sempre avvenuto per le sue opere, con buona pace per chi nutre preoccupazioni per l’impatto della passerella sull’ambiente.

Al di là dell’entusiasmo generale, i Comuni del Lago devono al più presto sfoderare una strategia di accoglienza nuova e a tutto tondo se vogliono arrivare all’appuntamento preparati e cogliere al meglio questa opportunità. E non sarà cosa facile, vista la storica debolezza dell’offerta alberghiera e della rete di trasporto pubblico. Le Amministrazioni sono al lavoro per accogliere il grande flusso di visitatori e per limitare il disagio dei cittadini a suon di treni, battelli, navette su gomma e parcheggi dedicati, per tenere lontane le auto private dalla fascia costiera. Il Comune di Sarnico ha annunciato che allestirà nell’area Poletti un parcheggio per 400 autovetture con possibilità di prenotazione, che permetterà ai visitatori un facile collegamento ai battelli. Prevedere il numero esatto di arrivi è impossibile, perché, per volere di Christo, l’accesso alla passerella, illuminata da barche dal lago e percorribile in modo libero in entrambi i sensi, 24 ore su 24, sarà gratuito e non prenotabile.

Ma, a distanza di sette mesi dall’evento, gli alberghi del lago sono già presi d’assalto: sulla sponda bresciana alcuni hanno già dichiarato il tutto esaurito, mentre a Lovere e Sarnico ci sono ancora disponibilità, ma nei prossimi mesi l’”onda Christo” arriverà anche qui, e trovare un posto sarà un’impresa.

Buone notizie anche per l’occupazione, il progetto darà un lavoro temporaneo ad almeno 600 persone. Ľarruolamento è già iniziato. Chi desidera proporsi può visitare il sito www.thefloatingpiers.com e presentare domanda di collaborazione cliccando sulla parte “Get involved”.  Ma occorre affrettarsi, perché le candidature sono già numerose.

Per tutti ľinvito di Christo: «Preparatevi a camminare».

 

 


Confartigianato, incontro con il maestro Trento Longaretti

Sarà presentato venerdì 4 dicembre alle ore 18.30, nell’Auditorium “Calegari” della sede di Confartigianato Bergamo (in via Torretta 12), il Primo Tomo del Catalogo Generale della Pittura di Trento Longaretti, a cura di Carlo Pirovano, opera omnia del grande pittore bergamasco che, in cinque tomi, racchiuderà per la prima volta tutta la sua vita artistica.

L’iniziativa è inserita nel programma della rassegna “Arte &’ Artigianato”, promossa da Confartigianato Bergamo con il patrocinio di Regione, Provincia, Comune di Bergamo, Camera di commercio, Confartigianato Lombardia e Scuola d’Arte Andrea Fantoni.

La serata sarà introdotta dal presidente di Confartigianato Bergamo Angelo Carrara, a cui seguirà la presentazione del volume da parte di Giovanni Valagussa, conservatore della Pinacoteca Carrara. All’incontro sarà presente il maestro Trento Longaretti che racconterà il rapporto che da sempre ha accomunato la sua vita artistica con il mondo artigiano.

Il Catalogo Generale della Pittura di Trento Longaretti, classe 1916, mira ad illustrare in successione cronologica la ricchissima attività dell’artista nativo di Treviglio, a partire dagli anni Trenta fino ai giorni nostri. Questo primo tomo, ad oggi l’unico dei cinque ad essere stato pubblicato, affronta l’inizio della carriera di Longaretti, negli anni 30, fino ad arrivare ai primi anni 70.

Durante l’incontro, inoltre, verranno presentate le iniziative che la rassegna “Arte &’ Artigianato” proporrà al pubblico nel corso del 2016 e che vedranno la fusione di mostre artistiche con esposizioni artigianali di alto livello.


Orticoltura o storia dell’arte? A Dalmine due proposte per il tempo libero

orto balconeOrticoltura o storia dell’arte? A Dalmine “La Piccola Accademia del Tempo Libero” prone due corsi per chi vuole coltivare passioni o nuovi interessi.

Il primo, dal titolo “Abitare il proprio giardino e il proprio terrazzo”, è un corso teorico/pratico di orticoltura organizzato in collaborazione con l’Orto Botanico di Bergamo. Si tratta di quattro incontri rivolti a quanti vogliono prendersi cura e vivere i propri spazi all’aperto in modo consapevole, ecologico e creativo. Gli incontri cominiciano l’11 novembre, c’è tempo per iscriversi fino al 5 novembre prossimo.

Scadono invece il 6 novembre le iscrizioni per il corso di storia dell’arte “Uno alla volta. Il monocromo nell’arte” organizzato in collaborazione con la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo (GAMeC). Il corso, che scatterà lunedì 9 novembre, affronterà il tema spiazzante del monocromo, ovvero di quelle opere che hanno fatto della coraggiosa scelta della “tinta unita” la loro bandiera. Dal bianco al nero, passando per il blu ed il rosso, ogni incontro ruoterà intorno ad un unico colore, per farne cogliere, attraverso le voci di artisti del XX e XXI secolo, le sfumature, le valenze e le declinazioni.

La quota per partecipare ai corsi è di 20 euro, cui va aggiunto il costo di iscrizione a “La Piccola Accademia del Tempo Libero” (10 euro).  Sono tuttavia previste alcune agevolazioni: la tessera è infatti gratuita per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado di Dalmine,  i minorenni over 14, gli adulti over 65 e i possessori di “Card Giovani”, che godranno inoltre della riduzione del 20% sulla quota di partecipazione ai corsi di storia dell’arte, disegno e pittura, letteratura e filosofia.

I programmi dettagliati dei corsi sono disponibili presso l’Ufficio Cultura, la Biblioteca Civica e sui siti www.comune.dalmine.bg.it e www.dalminecultura.bg.it.

Per maggiori informazioni contattare l’Ufficio Cultura al n. 035.564952 – cultura@comune.dalmine.bg.it.


Dipinto alle autolinee, svelato il quiz

L’opera che nel giro di qualche giorno – precisamente dal 24 al 28 giugno – ha preso forma sulla parete del nuovo parcheggio alla stazione autolinee di Bergamo racchiudeva anche un gioco per gli appassionati di arte che ora è stato svelato.

Francisco Bosoletti - autolinee Beatrice Presti Tasca - Giacomo Trécourt

Mentre il giovane street artist argentino Francisco Bosoletti era al lavoro sulla maxi superficie dell’edificio di 10×7 metri è stato chiesto infatti di individuare il nome dell’opera presente all’Accademia Carrara dalla quale ha preso ispirazione. Ebbene, si tratta del Ritratto di Beatrice (Bice) Presti Tasca di Giacomo Trécourt che l’artista ha rielaborato secondo la propria poetica.

Nel concorso si sono cimenti una cinquantina di appassionati. Tre hanno formulato la risposta corretta e riceveranno premi “d’arte”.

Il dipinto di Bosoletti rientra nel progetto Pigmenti 2.0 che (nell’ambito del più ampio programma triennale Oltrevisioni finanziato dalla Fondazione Cariplo e con capofila l’assessorato alle Poliche Giovanili del Comune di Bergamo), ha come obiettivo realizzare tre interventi di arte pubblica che diano visibilità ad altrettante istituzioni culturali della città.

Nell’anno della riapertura, il primo omaggio non poteva che essere all’Accademia Carrara. La volontà dell’intervento è portare la ricchezza artistica della pinacoteca al di fuori delle sue mura attraverso una rielaborazione che è quella che idealmente ogni visitatore di musei fa: fare il quadro proprio e portarlo con sé sotto forma di immagine, sentimento, ispirazione.


Bergamo, circuito d’arte in 35 tappe. Per ogni visita un timbro d’autore

art passportPer chi, oltre a visitare luoghi d’arte, vuole collezionare un ricordo d’autore è nato Bergamo Art Passport, un viaggio in 35 tappe e altrettanti timbri disegnati e realizzati appositamente da artisti contemporanei, da raccogliere sul proprio carnet.

La nuova iniziativa, realizzata dal Comune di Bergamo in collaborazione con The Blank Contemporary Art, parte ufficialmente oggi, giovedì 30 aprile, ed è gratuita. Si tratta di un vero e proprio passaporto della cultura, da presentare ad ogni visita in uno dei musei o dei punti d’interesse che fanno parte del circuito per farsi apporre il timbro d’autore corrispondente. Nasce così un unico grande network degli operatori dell’arte, della cultura e della storia del capoluogo orobico, una rete di istituzioni, musei pubblici e privati, gallerie d’arte, attivi sul territorio.

Questi i luoghi coinvolti

La Cappella Colleoni, il Museo e Tesoro della Cattedrale, il Museo Bernareggi, l’ex Oratorio di San Lupo, il Monastero di San Benedetto, BACO Arte Contemporanea, la GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, il Museo Matris Domini, il Museo Storico dell’Età Veneta, il Museo Storico, la Rocca, il Museo Donizettiano, la Torre dei Caduti, la Casa Natale di Gaetano Donizetti, la Basilica di Santa Maria Maggiore, la Biblioteca Civica Angelo Mai, l’Orto Botanico “Lorenzo Rota”, il Museo Civico di Scienze Naturali “Enrico Caffi”, il Civico Museo Archeologico, l’Accademia Carrara, Palazzo Frizzoni, il Teatro Donizetti, il Teatro Sociale, la ex Chiesa della Maddalena, la Chiesa di Santo Spirito, la Chiesa di San Michele al Pozzo Bianco, la Chiesa di San Rocco, la Chiesa di Sant’Agata nel Carmine, la Chiesa di San Giovanni XXIII, la Chiesa di Sant’Alessandro in Colonna, la Chiesa di Sant’Alessandro della Croce. Completano il percorso 4 luoghi dal taglio differente: le due Funicolari, quella di San Vigilio e quella che collega Bergamo Alta e Bassa, l’Urban Center, attuale sede di Turismo Bergamo, un assist ai visitatori e ai turisti che frequenteranno la città nei prossimi mesi e l’aeroporto Orio al Serio “il Caravaggio”, la porta d’ingresso per 10 milioni di persone ogni anno e che potrà essere punto di partenza o di arrivo del percorso del Bergamo Art Passport per tantissimi visitatori.

«Con questa iniziativa – spiega l’assessore alla Cultura, Expo e Turismo del Comune di Bergamo Nadia Ghisalberti – il visitatore, cittadino o turista, diventa parte attiva di un progetto l’arte contemporanea che ha coinvolto artisti internazionali. Visitando i diversi luoghi di interesse in città, il turista potrà infatti collezionare i timbri d’artista creando così una “sua” opera d’arte, ricordo speciale di Bergamo».

Tra gli artisti che hanno interpretato i luoghi più importanti della città compaiono figure di spicco della giovane arte nazionale e internazionale come Alis/Filliol, Salvatore Arancio, Giuseppe Gabellone, Laurent Grasso, Eva Marisaldi, Liliana Moro, Navid Nuur, Josh Tonsfeldt e Ian Tweedy, oltre a timbri realizzati dagli studenti dell’ Accademia Carrara di Bergamo, della Scuola d’Arte Fantoni e del Liceo Artistico Statale.

«Bergamo Art Passport arricchisce la visita di una città già storicamente ricca di cultura – afferma Stefano Raimondi di The Blank Contemporary Art – sottolineando il concetto virtuoso di network che anima il territorio. È un’esperienza capace di trasformare il ricordo in qualcosa di tangibile e prezioso come solo le opere d’arte sanno essere. Non esistono città al mondo che regalano ai loro visitatori la possibilità non solo di vedere ma di portarsi “in palmo di mano” i luoghi più significativi interpretati da importanti artisti internazionali. Collezionare i timbri d’artista visitando la città diventa così un’esperienza sia ludica che di scoperta culturale»


Riaperta la Carrara, ingresso e navette gratuiti fino a domenica

nuovi-bus-atb-631x354«Prendi l’auto e mettila da parte». È così che il Comune di Bergamo invita a fare visita all’Accademia Carrara nei quattro giorni che vanno dall’inaugurazione del 23 aprile a domenica 26, quando, per festeggiare la riapertura del museo, l’ingresso è gratuito.

L’Amministrazione e l’Atb propongono una navetta gratuita da piazza della Libertà al piazzale dello stadio la sera dalle 20 alle 00.15, visto che la pinacoteca e la prospiciente mostra di Palma il Vecchio alla Gamec (a pagamento) saranno aperte fino a tardi e che saranno organizzate diverse iniziative, compresa la notte bianca in Borgo Santa Caterina sabato 25.

Le corse effettueranno il seguente percorso di andata e ritorno: piazza della Libertà (fermata lungo via Petrarca in corrispondenza dell’uscita pedonale del parcheggio) – via Verdi (fermata in prossimità del parcheggio via Verdi) – piazzale Oberdan/Accademia Carrara (fermata in prossimità dell’edicola) – Stadio (fermata al parcheggio della curva sud).

Il collegamento sarà attivo dalle 20 alle 00.15 con autobus in transito ogni 20 minuti.

L’Amministrazione comunale consiglia di avvalersi dei parcheggi gratuiti del piazzale dello stadio e di piazzale Goisis (davanti al Lazzaretto) e di raggiungere piazza Carrara, che sarà chiusa al traffico, a piedi. Ricorda inoltre che tutti gli stalli davanti al PalaNorda sono riservati ai residenti della zona: rimangono aperti i parcheggi a pagamento del Preda Parking e del Parking Palasport in via Pitentino, per un totale di più di 300 posti auto. Nelle vicinanze vi sono altri parcheggi in struttura in grado di ospitare qualche centinaio di automobili, ad esempio quello di via Verdi 23/27, e altri gratuiti, come quello di via Buttaro, accanto al parco Goisis e poco distante dallo stadio Atleti Azzurri d’Italia.

Grazie al servizio navetta saranno serviti anche i parcheggi in struttura del centro di Bergamo, come quello di piazza della Libertà, di piazza Repubblica (a poche decine di metri dalle fermate del servizio), quello di via Piccinini e di via Borfuro (a poca distanza dalla fermata di Piazza della Libertà).

«La riapertura dell’Accademia Carrara sarà una grande festa per la città di Bergamo – spiega l’Assessore alla mobilità del Comune di Bergamo Stefano Zenoni –. Il Comune di Bergamo e l’Atb hanno messo a disposizione per l’occasione un servizio prezioso per garantire un sereno svolgimento delle manifestazioni per la riapertura, con un percorso studiato per servire diverse migliaia di posti auto: sarebbe un peccato rovinare tutto cercando parcheggio davanti alla Carrara».


Sentieri Creativi, l’arte sale in quota

sentieri creativi 3Tornano anche nel 2015 i “Sentieri Creativi”, l’iniziativa pensata per giovani artisti in cui arti figurative e montagna si fondono ad alta quota in un linguaggio originale e inedito. Il concorso, ideato dall’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Bergamo, in collaborazione con il Club Alpino Italiano – Sezione di Bergamo e con l’Accademia Carrara di Belle Arti di Bergamo, giunge quest’anno alla sua quinta edizione e punta ancora una volta a coniugare la passione per le nostre montagne con la freschezza di linguaggio, l’originalità, la creatività tipica dei giovani.

L’obiettivo è ambizioso, ovvero realizzare un connubio tra giovani artisti e montagna con progetti artistici realizzati direttamente in quota, lungo i sentieri e all’interno dei rifugi delle Orobie bergamasche.

Anche quest’anno è confermata l’apertura al bando a tutti i giovani artisti (singoli o gruppi) residenti in Lombardia, con un’età compresa tra i 18 e 30 anni, cioè nati tra il 1985 e il 1997 (per i gruppi si calcola l’età media). Il concorso è aperto a due diverse tipologie di proposte artistiche: installazioni site-specific e mostre, opere d’arte figurativa. Per entrambe le sezioni il tema è libero, ma nella presentazione dei progetti i giovani artisti dovranno esplicitare il legame, anche simbolico, tra l’opera/mostra proposta e temi e peculiarità dell’ambiente montano. L’esposizione di opere e installazioni durerà per circa due mesi nel periodo compreso tra luglio e settembre.
Per ogni artista selezionato è previsto un premio di 800 euro, previo accertamento della regolare installazione dell’opera. Qualora l’esposizione raggruppi più artisti, l’importo verrà diviso tra gli stessi. È prevista per l’autunno 2015 la realizzazione di una mostra collettiva delle opere selezionate presso lo Spazio Polaresco. La stessa sarà corredata da un apposito catalogo.

sentieri creativi 2La candidatura dovrà pervenire entro il giorno 10 aprile 2015 alle ore 12.30 all’Ufficio Protocollo e Spedizioni (piazza Matteotti 3 – 24122 Bergamo) aperto dal lunedì al venerdì ore 08.30-12.30, pomeriggio 14.30-16.30, oppure per posta all’indirizzo “Comune di Bergamo Servizio Giovani, piazza Matteotti 3 – 24122 Bergamo, all’attenzione di Maddalena Bianchetti”.

La documentazione dovrà essere inserita in una busta chiusa non trasparente recante la dicitura “SENTIERI CREATIVI” e il nome del candidato.
Il bando è pubblicato sul sito www.giovani.bg.it

 


Menù, dolci, borse e bijoux: Palma il Vecchio “invade” locali e negozi

mostra Palma il VecchioNon si può dire che siano mancate fantasia e intraprendenza a negozi, bar, ristoranti ed alberghi bergamaschi nell’amplificare in tavola e in vetrina  un evento clou della stagione culturale 2015 della città come la mostra “Palma il Vecchio Lo sguardo della bellezza”, realizzata in occasione dell’Expo e in programma dal 13 marzo al 22 giugno alla Gamec. Scattato il conto alla rovescia per l’inaugurazione, anche le attività commerciali sono pronte a farsi conoscere da cittadini e visitatori cimentandosi nell’omaggio all’artista. Sono quasi 130 – tra Bergamo e provincia – le insegne inserite nella speciale sezione “Palma shopping”, ognuna con una propria offerta a tema.

Dal baccalà al panino gourmet

Nei ristoranti i menù ed i piatti ispirati alla vita, alle opere e al periodo storico del pittore si sbizzarriscono su più fronti. Complice il ritratto di Francesco Querini, discendente di Pietro – nobile mercante veneziano che a causa di un naufragio nell’arcipelago delle Lofoten nel XV secolo scoprì lo stoccafisso e lo portò a Venezia da cui si diffuse in tutta la Repubblica Serenissima – baccalà e stoccafisso sono ingredienti ricorrenti, declinati dai 16 ristoratori aderenti al progetto InGruppo, ma anche da numerosi altri locali. C’è chi invece punta più sulla tradizione bergamasca, dalla scarola alla polenta, al coniglio al forno, dai salumi ai formaggi, o alla contaminazione tra Bergamo e Venezia o al cromatismo dei dipinti ripreso nei piatti, come la “Tavolozza di Panne Cotte” (cardamomo, cannella, vaniglia, zafferano, arancia) del Ristorante b3 da Daniele Cumini in via Tasso.

Cicchetti_Palma_I-Mille_2Dopo una ricerca tra le ricette del territorio a base di farina di granoturco (una novità per l’epoca, che andò velocemente a sostituire altri cereali, segale e farro), il ristorante da Mimmo ha scelto invece di riproporre il “Chissöl de la bergamasca”, scrigno di polenta con un cuore di formaggio (in questo caso lo Stracchino all’antica delle Valli orobiche), fatto abbrustolire per renderlo croccante. Non mancano le proposte veloci, come il “cartoccio di costine alla Palma il Vecchio” e “l’hamburger del Giovane”, con Branzi fuso e pancetta, di The Tucans Pub, oppure “Il take away di Palma” (un menù da asporto, da consumare anche come street-food, ispirato ai sapori della terra bergamasca) e “A cena con Palma” (un pasto completo, per minimo due persone, da degustare a casa propria) della gastronomia Palatofino, fino al “Panino gourmet del Palma” (taleggio, pollo, insalata e gelatina di mela cotogna) della Dispensa di via Guglielmo D’Alzano e alla piadina della Piadineria della Contrada. Si rifà ai cicchetti, definiti “antica forma italiana del fast food”, M1lle Storie&Sapori con il menù “il Palma da Serina a Venezia”, viaggio tra sette assaggi di terra e di mare che si ispirano ai bacari veneziani.

Insolita l’idea del Café Egeo di via Masone con il piatto “Contarini Morosini”, dai nomi delle due fontane che uniscono Bergamo e Creta sotto il dominio della Serenissima: il locale rivisita il coniglio alla bergamasca accompagnandolo con salsa al limone di Corfù e purè di fave gialle di Creta al posto della polenta, mentre A Modo recupera una ricetta originale del gastronomo cinquecentesco Messisbugo,“Pastello di pizzoni o pernici in cassa” e lo inserisce in un menù ispirato all’epoca.

Dolci per tutti i gusti

Sul versante dei dolci, a Serina, paese natale di Palma il Vecchio, la pasticceria che porta il suo nome ha ideato il “Dolce Palma il Vecchio”, a base di pasta morbida lievitata con pere e cioccolato, e il gelato “Crema Palma il Vecchio”, crema alla vaniglia bourbon e mascarpone oltre a proporre una grappa di Dolcetto espressamente imbottigliata per ricordare il pittore. Gelato d’artista è anche teiere palmaquello proposto dalle gelaterie Cherubino (Il gelato Palma con ingredienti a chilometro zero e spezie portate da lontano dai mercanti veneziani) e Verderosa (con riso cotto nel latte, zucchero, miele e cannella e l’aggiunta di pezzi di arancia e cedro canditi, in virtù dell’uso della frutta candita diffuso nella Venezia del ‘500). La pasticceria L’Officina del Dolce di via San Tomaso ha studiato invece la Sfera, con cioccolato fondente, zenzero, pepe cubebe e cannella, a rappresentare il filo rosso che unisce la Serenissima con l’Estremo Oriente.Anche “La Caramellaia di Città alta” ha puntato su caramelle alle spezie e alle erbe – sambuco, tiglio, assenzio, genziana, garofano, carruba – a ricordare i gusti antichi. Tra le altre novità la speciale torta monoporzione della pasticceria Camyll, la brioche Palma creata dalla pasticceria Salvi, il dolce di San Martino, che affonda le sue radici nei primi del 1500 a Venezia, rivisitato in forma di gelato dalla Latteria igienica La Vaniglia. Senza dimenticare, tra i complementi della tavola, i caffè selezionati, i formaggi “colorati” (vedi il bagoss con lo zafferano in edizione limitata, da Ol Formager), gli infusi e le tisane che mixano frutta e spezie.

Anche candele e bijoux ispirati alle sue opere

Anche nell’area no food le idee sono tante. La Deber di Grassobbio ha prodotto candele con dettagli di opere di Palma, il negozio specializzato in borse e accessori in pelle Luri ha creato una borsa ispirata all’artista, mentre Creatò di via Pignolo ha selezionato i particolari più naturalistici delle opere e li ha trasformati in bijoux. I rimandi si ritrovano anche nelle oreficerie e nelle gallerie d’arte e d’antiquariato, che spaziano dalle atmosfere d’ispirazione rinascimentale alle interpretazioni in chiave moderna, e nei negozi di abbigliamento, accessori, nelle botteghe artigianali (dalle uova di legno alle ghirlande alle decorazioni su porcellana). I negozi di via Tasso hanno anche fatto una scelta comune in fatto di immagine arredando le vetrine con costumi del teatro Donizetti.

Infine alberghi e bed&breakfast hanno messo a punto pacchetti soggiorno speciali.