Il ciondolo gioiello di Mario Donizetti per la solidarietà

Dalla fiera Ifa alla vetrina di Riva Antichità: l’opera unica, omaggio alla bellezza femminile, per il progetto solidale “Io ci metto il CUORE” 

Il ciondolo gioiello di Mario Donizetti

Arte e poesia in un ciondolo gioiello per la solidarietà, con un progetto speciale e inedito. Dall’idea divenuta opera d’arte grazie al grande artista bergamasco il Maestro Mario Donizetti e con lo sguardo curioso ed attento dell’esperto in preziosi Alessandro Riva nasce un’opera unica, dall’anima solidale, che in questi giorni si può ammirare nella vetrina di Riva Antichità in Via Paglia 7/b, a Bergamo. Incastonata in un ciondolo, in un tondo di 5 centimetri di diametro in metallo rosato e con una catena raffinata in tono brunito, la prima opera d’arte del Maestro Donizetti è pronta per essere indossata come un raffinato cammeo dalla bellezza senza tempo. Da tempo l’artista desiderava che le sue opere potessero essere indossate dalle donne ogni giorno, rendendo cosi omaggio alle alla loro unica bellezza : grazie anche all’ amicizia con Riva,ha preso forma negli anni, con l’ interruzione forzata per il Covid, questa opera che è stata consegnata giusto in tempo per essere esposta in Fiera alla Mostra Antiquaria – Italian Fine Art 2023 ed essere poi anche visibile per tutta la città nella vetrina di Via Paglia nel giorno del 91esimo compleanno dell’artista. La ricorrenza è stata l’occasione per il Maestro Donizetti di rendere in qualche modo omaggio anche al ricordo dell’adorata moglie e musa Costanza Andreucci, sua compagna di una vita per 62 anni, scomparsa improvvisamente due anni fa. Il gioiello è un vero e proprio affresco in miniatura, realizzato su ” malta Donizetti “, con una tecnica a carbonatazioni cumulative che contraddistingue l’artista, raffigurante un delicato bocciolo di fiore, che ricorda la magnolia, tra i suoi rami. “Un’opera straordinaria quella del maestro Mario Donizetti che non ha esitato a sposare con entusiasmo un progetto che potesse rendere omaggio alla bellezza femminile e all’arte, pronta da indossare e portare sempre con sé, con anche una finalità nobile di sostenere un’iniziativa solidale- commenta Alessandro Riva-. Questa opera potrà infatti generare anche solidarietà per due Onlus legate alle malattie rare come ARMR e Amiche per la Vita che condividono da tempo lo spazio di ” Io ci metto il CUORE ” progetto solidale che ho ideato 6 anni fa e che annualmente si rinnova con contenuti artistici diversi”.

 


Baf e Italian Fine Art in Fiera fino al 15 gennaio

Tornano i due eventi in contemporanea post pandemia: dieci secoli di arte e cultura in un percorso dai tratti museali 

Alla Fiera di Bergamo il 2023 si apre all’insegna dell’arte a tutto tondo con la riproposizione in contemporanea, da venerdì 13 a domenica 15 gennaio, della diciottesima edizione di Bergamo Arte Fiera (Baf) e della sesta edizione di Italian Fine Art (Ifa), le due mostre mercato di Promoberg dedicate rispettivamente all’arte moderna e contemporanea e all’alto antiquariato. I collezionisti e i tanti appassionati di arte antica avranno poi a disposizione un’altra settimana per gustarsi le opere di Ifa (nata nel solco della storica BergamoAntiquaria) che calerà il sipario domenica 22 gennaio.

I due eventi, dopo la temporanea sospensione di Ifa nel 2022 per le note vicende legate alla pandemia, tornano quindi in contemporanea proprio all’inizio dell’anno in cui Bergamo è (insieme a Brescia) la capitale italiana della Cultura e inaugurano come avviene da molti anni la stagione degli appuntamenti fieristici italiani con l’arte.

“Finalmente torniamo in Fiera dopo tre anni, con Italian Fine Art e pezzi rari di alto antiquariato- commenta Alessandro Riva, presidente del Gruppo Commercianti di Preziosi Ascom Confcommercio Bergamo-. La nostra presenza in Fiera coincide con un momento in cui si stanno rinnovando l’interesse e la curiosità di riscoprire cose belle. La commistione di antico e moderno e gli eventi collaterali, con una fiera che raddoppia l’arte, unendo Baf e Ifa, assicura al visitatore un’esperienza interessante. Ci auguriamo di iniziare l’anno che ci vede capitale della cultura assieme a Brescia nel migliore dei modi”.

Le Gallerie, tra le più significative del panorama nazionale, sono complessivamente 176 (91 quelle che espongono a Baf e 85 a Ifa), provenienti da dodici regioni italiane e distribuite sui 13mila metri quadrati dei due padiglioni del polo fieristico (Ifa sui 6.500 metri quadrati del padiglione A, Baf sui 6.500 del padiglione B) a cui si sommano la Galleria centrale e i due foyer laterali (circa 2.000 mq) e il Centro congressi, sedi dei numerosi eventi collaterali.

Le migliaia di opere esposte consentono un percorso dai tratti museali che ripercorre oltre dieci secoli di storia e cultura. Grazie alle due mostre mercato, il capoluogo orobico si è consolidato negli anni quale importante polo culturale ed economico dell’arte.
Con l’obiettivo di promuovere l’arte e la cultura alle nuove generazioni, richiamare l’attenzione degli appassionati delle diverse ‘correnti’ e coinvolgere anche chi non è solito partecipare a mostre e iniziative dedicate all’arte, è stato confermato l’ingresso gratuito per ragazze/i sino ai 15 anni di età e l’agevolazione che consente di visitare (dal 13 al 15) le due mostre mercato pagando un solo ticket d’ingresso: in buona sostanza, con il ticket di Baf si entra gratuitamente a Ifa, e viceversa.
La risposta del pubblico, sempre più competente e interessato, ha premiato sin qui lo sforzo degli organizzatori, che possono contare sulle competenze ed esperienze di Sergio Radici (direttore artistico e curatore degli eventi collaterali) e di Gianni e Matteo Zucca e Armando Fusiresponsabili rispettivamente dell’area espositiva di Baf e di Ifa.

“Bergamo Arte Fiera e Italian Fine Art (già BergamoAntiquaria) – sottolinea Luciano Patelli, presidente di Promoberg Srl -, sono da molti anni un atteso appuntamento e un punto di riferimento per il movimento italiano dell’Arte. Quest’anno siamo doppiamente soddisfatti e orgogliosi di riproporle insieme perché, oltre a inaugurare il nostro nuovo calendario fieristico, rappresentano anche il contributo di Promoberg alla città di Bergamo, nell’anno in cui la nostra città (insieme a Brescia) è capitale italiana della Cultura. La Città dei Mille negli ultimi anni ha fatto dei poderosi balzi in avanti tra le mete turistiche più apprezzate del Belpaese; ci piace pensare che anche le nostre due mostre contribuiranno ad arricchire l’offerta e ad incrementare gli arrivi, nel segno dell’arte, della storia e della cultura. Abbiamo sempre creduto in Baf e Ifa, tanto da investirvi significative risorse, per accrescere ulteriormente il già elevato livello qualitativo e incrementare gli eventi collaterali.  Promoberg, (anche con la gestione del Creberg Teatro), da molti anni è impegnata nella promozione dell’arte e la cultura, per estenderle ad una platea sempre più vasta, e con un’attenzione in particolare alle nuove generazioni. Va in tal senso l’ingresso gratuito per chi ha meno di 15 anni e la possibilità di visitare le due mostre pagando un solo ticket. Grazie alla contestualità dei due appuntamenti, i collezionisti e gli appassionati (anche dell’ultima ora) hanno la grande opportunità di calarsi in una “fusion” di storia, cultura e arte, in tutte le loro colorate ed emozionanti versioni”.

“La risposta delle Gallerie è molto significativa e conferma il grande interesse degli operatori verso le nostre mostre – spiega Sergio Radici, una vita dedicata all’arte -. Bergamo si è consolidata tra gli appuntamenti più attesi e dimostra la vivacità del settore, che dopo le difficoltà degli ultimi anni ha una grande voglia di ripartire, soprattutto con le mostre in presenza. Grazie ai galleristi, i collezionisti e gli appassionati d’arte hanno la possibilità di toccare con mano e dialogare con dei veri esperti del settore (molti sono laureati in storia dell’arte e sono periti per i tribunali). Esperti, quindi, che oltre a possedere le competenze necessarie, spiegano tutto dell’opera e dell’artista che l’ha realizzata, con tutta la passione che li contraddistingue. Si pensava che il post lockdown avrebbe accelerato gli acquisti online, ma non è stato così: nove collezionisti su dieci ancora oggi preferiscono di gran lunga acquistare un’opera d’arte dopo averla potuta ammirare dal vivo ed essersi informati e confrontati con i galleristi. Il dato aumenta ulteriormente quando si acquista un’opera d’arte per la prima volta in assoluto: in questo caso l’acquisto avviene quasi esclusivamente tramite un gallerista”.

Le edizioni 2023 di Baf e Ifa abbinano alle migliaia di opere esposte, un calendario di eventi collaterali più corposo del solito e che vale da solo il viaggio a Bergamo.

Segnaliamo, in particolare (sino al 22 gennaio) le mostre/installazioni scultoree:
a) progetto Fiberstorming, curato da Barbara Pavan e declinato lungo un percorso di otto macro-installazioni (collocate in galleria centrale, poco oltre l’ingresso) racchiuse sotto l’unico titolo INFERNOPARADISO. In esposizione le opere di: Elham M. Aghili, Mariantonietta Bagliato, Michela Cavagna, DAMSS, Lucia Bubilda Nanni, Guido Nosari, il duo Federica Patera e Andrea Sbra Perego, Elena Redaelli. Il progetto dedicato alla fiber art contemporanea è promosso da ArteMorbida nell’ambito del Salone Italia 25WTA World Textile Art.
b) ‘Il viaggiatore parallelo’, mostra (foyer ingresso pad. A e B) del fotografo Roberto Salbitani.  uno dei maestri della fotografia italiana contemporanea: venti opere in bianco e nero accomunate dal tema del viaggio in treno.
c) ‘La freccia della libertà’ scultura di Paolo Conti (piazzale ingresso Fiera). Tecnica: Acciaio corten e acciaio inox. Dimensioni: h 300 x 240 x 270 cm. Anno 2009. Si tratta di un’opera di tre metri di altezza creata nel 2009 in occasione del XX Anniversario della caduta del muro di Berlino.
d) ‘Phoenix after tomorrow’, scultura di Salvo Vella. Tecnica: metallo riciclato, dadi di acciaio
Dimensioni: h 194 x 103 x 70 cm. Anno: 2022. L’opera dello scultore palermitano raffigura un’Araba Fenice, il celebre uccello mitologico che rinasce dalle proprie ceneri, così come la scultura prende vita dagli scarti per diventare una creazione unica. Simbolo di forza e resilienza, è un omaggio alla comunità bergamasca che per prima ha affrontato la tragedia del Covid-19.

Gli appuntamenti di Baf
Area Talk
14 gennaio 2023 dalle 9.30 alle 13.00 – “FuturArt: L’Arte Contemporanea tra materia, immateriale e tempo”, incontro promosso da CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media impresa) su iniziativa delle imprese associate del settore restauro di arte contemporanea. Il talk, che sarà presentato dal Presidente della CNA di Bergamo Leone Algisi, vedrà come primo contributo l’intervento di Giovanna Brambilla “Dal materiale all’immaginario: un viaggio tra opere iconiche e visitatori scettici” che fornirà gli strumenti essenziali per distinguere, nelle opere d’arte contemporanee, valore materiale e valore artistico attraverso alcune delle opere fondamentali degli ultimi cent’anni. Seguirà un approfondimento sulla conservazione e il restauro del contemporaneo con gli interventi “Serve una teoria della conservazione dedicata per il contemporaneo?” di Salvador Muñoz Viñas, “Alcuni aspetti della complessità della pulitura” di Paolo Cremonesi, volto a presentare i materiali e i metodi specifici del restauro di opere d’arte contemporanee, e “La necessità di materiali specifici per il restauro strutturale” di Giovanna Scicolone. Interverrà infine Giovanni Bonelli con “Valore artistico o valore di mercato?”, una riflessione sul ruolo fondamentale della figura del gallerista per la valorizzazione dell’opera d’arte e per la mediazione tra le aspettative del cliente e la tutela materiale dell’opera.
14 gennaio, dalle 15.00, protagonista la fotografia con “Le sfide della fotografia”. Il fotografo Roberto Salbitani, tra i maestri della fotografia italiana contemporanea (alcune suo opere sono esposte al Moma di New York e alla Tate Gallery di Londra), terrà una conversazione sul suo lavoro intitolata “La vista immaginativa in 10 movimenti”. L’autore dialogherà con Roberta Valtorta, storica della fotografia e curatrice dei lavori di Salbitani, a cui nel 2013 ha dedicato un’ampia retrospettiva al Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo (MI).
15 gennaio dalle ore 11 – Le nuove frontiere dell’arte contemporanea aperte da NFT e Criptoarte. Considerati come i maggiori trend del momento e ultima frontiera dell’espressione artistica, gli NFT (Not Fungible Token) sono a tutti gli effetti uno dei più grandi fenomeni a livello globale degli ultimi anni che hanno aperto le porte alla Criptoarte, alla creazione cioè di opere d’arte, per lo più digitali, la cui vendita è vincolata crittograficamente a una blockchain. Tra valore di mercato e valore artistico le questioni aperte sono dunque ancora molte: saranno gli interventi mirati di esperti del settore come Pino Sestito – consulente per investimenti, diversificazione di portafogli finanziari e asset allocation, Ivan Quaroni (critico, giornalista e curatore), e Sergio Curtacci (ambasciatore Google Art & Culture), a chiarire gli aspetti di questo interessante fenomeno.

Gli eventi di Italian Fine Art in sintesi

Capolavori ritrovati (parete interna pad. A), con I Grandi Maestri dell’800; Esposizione d’Arte (ingresso), Manifattura Chini, Opere inedite della Collezione Mordini Ciarnese.

15 gennaio 2023 ore 14 (area talk), incontro di studio sulla collezione Mordini Ciarnese, con Daniela Galoppi, Francesco Ciarnese, Marianna Mordini.

21 gennaio, ore 11, a cura dello studio legale Villa di Bergamo, in collaborazione con Cristiano Calori della galleria Elleni l’incontro su un tema di sicuro appeal: “Quanto vale la mia collezione d’arte?”.

Baf e Ifa sono in programma alla Fiera di Bergamo da venerdì 13 a domenica 15 gennaio 2023 (poi solo Ifa sino a domenica 22 gennaio). Orari: feriali 15 – 19; sabato e domenica 10 – 19. Biglietti presso le casse: intero 10 euro; ridotto 8 euro.  Ticket online: intero 9 euro; ridotto 7 euro. Gratuito per i ragazzi fino ai 15 anni. Dal 13 al 15 gennaio, i ticket della singola manifestazione consentono l’ingresso ad entrambi gli eventi. Parking: 4 euro (attivo servizio Telepass); gratuito per disabili.

Baf e Ifa hanno il sostegno dei Main sponsor Banco Bpm Credito Bergamasco e Intesa Sanpaolo.


Torna Museo City: Milano, Brescia e Bergamo riscoprono “Le Stanze dell’Arte”

Da oggi a lunedì oltre 90 istituzioni apriranno le proprie porte ai visitatori con mostre, visite guidate, laboratori e attività speciali

Dopo due edizioni online, torna in presenza “Milano Museocity”, la manifestazione promossa dal Comune di Milano e realizzata in collaborazione con l’Associazione MuseoCity, nata per riscoprire e far conoscere la ricchezza del patrimonio artistico dei musei cittadini, valorizzandone la funzione culturale.
Da oggi, venerdì 4 marzo, fino a lunedì 6 marzo oltre 90 Istituzioni pubbliche e private partecipano alla sesta edizione della manifestazione, musei d’arte, di storia, musei scientifici, case museo, archivi d’artista, archivi e musei d’impresa diffusi su tutto il territorio cittadino e, per la prima volta, anche oltre i confini della città con i Comuni di Bergamo e Brescia – insieme saranno Capitale Italiana della Cultura nel 2023 – che hanno selezionato alcune tra le Istituzioni più rappresentative del territorio.
L’iniziativa, generalmente circoscritta alla città meneghina, quest’anno allarga gli orizzonti coinvolgendo qiundi Bergamo e Brescia con l’intento di aprire le porte di luoghi storici e artistici inserendoli nel circuito di MuseoCity che si propone di mette in rete musei d’arte, di storia, di design, musei scientifici, case museo, atelier d’artista, musei d’impresa, archivi, fondazioni e istituzioni bancarie e culturali.

Centinaia gli appuntamenti: “Le stanze dell’arte” il tema della sesta edizione

Dal 4 marzo i musei coinvolti aprono al pubblico le loro porte fisiche o virtuali, proponendo un programma con centinaia di appuntamenti tra visite guidate, laboratori per bambini, conferenze, incontri, aperture straordinarie e iniziative speciali accomunate da un unico tema conduttore – le “Stanze dell’Arte” – focalizzato sugli edifici che ospitano i musei (pubblici e privati), raccontati dai loro curatori e direttori.
Tra le Istituzioni presenti per la prima volta, ci sono l’Archivio Emilio Scanavino, ospitato in una palazzina di inizio ‘900, una volta sede di un noto laboratorio professionale fotocolore; l’Archivio Negroni, che propone un corso introduttivo al bassorilievo con esercizio pratico; l’Associazione Culturale Mosè Bianchi, Pompeo Mariani, Elisabetta Keller con l’apertura dell’ex Atelier della Keller, oggi sede degli archivi dei tre artisti, e visite guidate e conferenze quotidiane dedicate ad un’artista differente; la Fondazione Francesco Somaini Scultore, ex atelier dello scultore in un palazzo storico del FAI, recentemente inaugurato (settembre 2021), propone una mostra, una conferenza e un’attività digitale; la Fondazione Luciana Matalon, spazio nel cuore di Milano, dedicato all’arte contemporanea, in cui ogni parte è stata ideata e personalizzata dall’artista (soffitto di specchi, pavimento dipinto); l’Officina Rancilio 1926, progetto in itinere alla scoperta degli oggetti di design custoditi nei musei cittadini di Parabiago.

Prima volta per Bergamo e Brescia

Prima volta, ovviamente, anche per le realtà di Brescia e Bergamo: nella città dei Mille saranno invece coinvolte l’Accademia Carrara, il Museo Civico di Scienze Naturali “E. Caffi”, il Museo delle Storie di Bergamo, il Palazzo della Ragione, il Palazzo e Giardini Moroni. La Leonessa partecipa con le quattro sedi gestite da Fondazione Brescia Musei – Museo di Santa Giulia, Brixia. Parco archeologico di Brescia Romana, Pinacoteca Tosio Martinengo e Museo delle Armi “Luigi Marzoli”-, con il Museo Diocesano e con la Casa Museo di Palazzo Tosio.

“Museo Segreto”, l’itinerario tra realtà e metafora

Come ogni anno l’Associazione MuseoCity, oltre a coordinare il programma generale, cura e organizza direttamente alcune tra le più importanti iniziative della manifestazione tra cui “Museo Segreto”, itinerario curato da Federica Giacobello con la supervisione di Gemma Sena Chiesa, dedicato alle Stanze dell’Arte. L’attenzione sarà rivolta alle sedi, palazzi storici o di nuova
creazione, che ospitano le diverse istituzioni partecipanti, ci si focalizzerà anche sulle sale espositive, si scopriranno particolari architettonici e decorativi inediti, e allestimenti storici o contemporanei. Si racconterà anche di altre “stanze”, semplici laboratori, dove l’opera d’arte è stata creata. Una mostra diffusa, quindi, tra realtà e metafora.

Il programma completo di tutte le iniziative su www.museocity.it , su www.yesmilano.it e su app.museocity.it con anche alcune proposte di itinerari.


Art2night, sabato a Bergamo la notte bianca dell’arte

Oltre 40 appuntamenti dalle 17.00 alle 24.00 a ingresso libero: l’arte per valorizzare il territorio e promuovere il turismo culturale 

Ritorna a Bergamo la notte bianca dell’arte: sabato 18 settembre- dalle 17.00 alle 24.00 – va in scena Art2night, da otto anni uno degli appuntamenti più attesi e partecipati in città. Organizzata dall’Associazione Culturale Art Maiora, patrocinata e sostenuta dal Comune di Bergamo, patrocinata da Provincia di Bergamo, SIAE e Ascom, Art2night è creatività, energia ed entusiasmo corali, un’atmosfera viva nella quale immergersi, ma è anche una festa collettiva aperta a tutti, appassionati d’arte, semplici curiosi, grandi e piccini, in un orario extra ordinario, con la formula, per la maggior parte delle proposte, ad ingresso libero.

“Art2night è da sempre più un evento che punta all’incontro e alla condivisione – sottolinea la responsabile della manifestazione Claudia Sartirani -. Dopo un altro anno di chiusure e limitazioni l’auspicio è quello di inaugurare un’VIII Edizione viva e partecipata, nella quale anche la conferenza stampa possa diventare un’occasione per godere delle bellezze della nostra città. Per questo motivo abbiamo deciso di tenerla martedì 14 settembre proprio dentro il Convento di San Francesco, inserito all’interno della rete del Museo delle Storie di Bergamo, un luogo dal fascino nascoso, da sempre tra i testori simbolo di questa manifestazione”.

“Sono lontani i tempi in cui si credeva che l’arte fosse solo un di più e che non potesse contribuire alla crescita e allo sviluppo dei territori – aggiunge Oscar Fusini, direttore di Ascom Confcommercio Bergamo –. Il successo di una manifestazione come Art2Night dimostra invece che l’arte in tutte le sue forme può fare da traino all’economia del territorio e, soprattutto, al tessuto urbano e sociale: un vero e proprio driver per il commercio e il turismo.

Come uno strumento ben accordato, 30 tra enti laici ed ecclesiastici, operatori culturali, fondazioni, associazioni, guide turistiche e artisti lavorano insieme per portare in scena attraverso uno spettacolo, un tour, una mostra, la propria storia. Artisti e luoghi d’arte noti si affiancano a quelli emergenti o poco conosciuti, diventando tutti protagonisti della serata e contribuendo al perseguimento dei principali obiettivi di Art2night: aggregare attraverso la bellezza, valorizzare il territorio, promuovere il turismo culturale ma soprattutto far conoscere ed apprezzare l’arte in tutte le sue forme. Le varie anime artistiche e i luoghi dell’arte diventando un tutt’uno, danno vita ad un qualcosa di unico ed esclusivo per questo speciale appuntamento.Oggi più che mai il desiderio è quello di dare voce ai tanti operatori culturali che sono stati enormemente colpiti dall’emergenza sanitaria e sostenere le attività ad essi correlate, tra cui i settori del turismo, dell’hospitality e dell’artigianato. Ma anche quello di ritornare ad uscire e ritrovarsi “in sicurezza” e di contribuire alla ricca proposta culturale della città per prepararsi al meglio al 2023, quando Bergamo, insieme a Brescia, sarà Capitale Italiana della Cultura.

Gli eventi in Città Alta

L’ottava edizione si presenta alla città con 40 proposte culturali distribuite tra Città Alta, Centro e Provincia strutturate in quattro percorsi tematici: Arte, Musica, Tour e Intrattenimento. Sabato 18 settembre, la notte bianca aprirà alle ore 17.00 con visite guidate e aperture straordinarie dei luoghi simbolo della città: i gioielli di Piazza Vecchia come il Campanone, Palazzo Podestà e il Museo della Cattedrale, un tour all’interno delle Mura Venete per scoprire i sistemi difensivi di Bergamo, la visita all’Ex Carcere di Sant’Agata.

Aperture straordinarie ed esclusive per la notte bianca dell’arte in Via Pignolo, con il cortile, il fondaco e il giardino di Palazzo Tasso e in Via San Tomaso con lo splendido Oratorio di San Lupo, edificio di culto sconsacrato ora gestito dalla Fondazione Adriano Bernareggi.

Cancelli aperti anche a Palazzo Moroni per visitare le quattro sale barocche affrescate, recentemente rinnovate e i suoi magnifici giardini. Tra gli appuntamenti da non perdere l’installazione artistica dal titolo “Oltre”, all’interno di Porta S. Alessandro, che mira a far riflettere sul mondo delle dipendenze e le sue molteplici sfaccettature e l’esposizione presso l’Ex Ateneo di Scienze Lettere ed Arti promossa dall’Associazione Arketipos, dedicata a Nigel Dunnet, progettista di Green Square 2021. Apertura straordinaria anche per il Monastero di Astino con la mostra dedicata al fotografo Guido Guidi.

Visite guidate ad alcune tra le moltissime chiese presenti sul territorio bergamasco: la chiesa dedicata a Papa Giovanni XXIII, presso l’omonimo Ospedale, Santa Maria delle Grazie, Sant’Alessandro in Colonna, Sant’Andrea e la Basilica di Santa Maria Maggiore. Interattiva la mostra laboratorio dell’Orto Botanico Lorenzo Rota, che quest’anno porta a scoprire l’importanza del suolo e delle buone pratiche.

La mostra “Sguardi di Donne, Storie di commercio” presso l’Hotel Cappello D’Oro

 

Nel cartellone di Art2night 2021 tante proposte pensate per valorizzare i luoghi dell’arte di Bergamo bassa con l’apertura di botteghe d’artista, mostre fotografiche, tra cui Sguardi di Donne, Storie di commercio realizzata dal Gruppo Terziario Donne e Ascom Confcommercio Bergamo presso l’Hotel Cappello D’Oro, e performance in Galleria Cento4. Naturalmente ed eccezionalmente, protagonista l’Accademia Carrara con la mostra Occhi negli occhi, ritratti e autoritratti con Rembrandt che, con il suo autoritratto proveniente dal Rijksmuseum di Amsterdam, sarà uno speciale padrone di casa.

Art2night raccoglie e riunisce il meglio di un territorio vitale e in pieno fermento, un sentimento che si sprigiona dai luoghi d’arte e dalle chiese anche attraverso le note musicali di brani classici eseguiti dall’Orchestra Estudiantina Ensamble Bergamo, il Trio Dea dell’Associazione Musical Mente ed il Conservatorio Donizetti e un’esclusiva trasposizione del Centro Universitario Teatrale.

Non solo eventi in città ma anche in provincia con il Villaggio di Crespi d’Adda, il tour teatrale guidato a Cornello dei Tasso e l’esibizione musicale presso la Basilica di Santa Maria Assunta a Gandino.

Una vera e propria festa dell’arte che vuole coinvolgere non solamente le istituzioni e le associazioni culturali ma tutta la città. In occasione di Art2night tutti possono diventare artisti lasciando un segno tangibile delle emozioni vissute quella sera su alcune tele e cavalletti posizionati, in collaborazione con Imex Srl, in alcuni dei luoghi aderenti alla manifestazione, che diventeranno così delle vere opere d’arte collettive.

Per scoprire tutti i luoghi e le iniziative dell’VIII edizione visita il sito www.art2night.it o segui i canali social dell’iniziativa. L’evento si terrà anche in caso di maltempo.


Si avvicina l’apertura dell’anno moroniano: Albino celebra il 500° della nascita del pittore bergamasco

Mostre, restauri, convegni e menù a tema nei ristoranti della città: da giugno al via una lunga stagione all’insegna della pittura e non solo

Il 2021 è l’atteso anniversario dei 500 anni dalla nascita ad Albino del grande pittore Giovan Battista Moroni. Dopo aver viaggiato da Bergamo a Londra e New York, conquistando il cuore di regioni e collezioni così lontane, diventando “Moroni globale”, il maestro del Rinascimento oggi si racconta nella terra in cui è nato e in cui ha vissuto e operato per una buona parte della sua vita. Una scelta precisa, quella di Moroni, che sancisce con la sua terra un legame indissolubile e cruciale per capire la sua pittura e il contesto da cui si è generata.

In occasione del cinquecentenario della nascita, Albino e in senso più ampio tutta la Val Seriana mantengono la promessa di rinnovare il legame che univa “il pittore della realtà” alla sua terra, alla sua gente, alla sua natura e alla sua cultura. Dopo una lunga e articolata gestazione, è in dirittura d’arrivo l’apertura del progetto “Moroni 500. Albino 1521-2021”, semplicemente slittata di un mese, da maggio a giugno, a causa del prolungarsi delle restrizioni legate all’emergenza sanitaria. Dal fulcro albinese il progetto si è espanso coinvolgendo tutta la Val Seriana, la città di Bergamo e tutti i luoghi che oggi sul territorio bergamasco conservano testimonianze della pittura moroniana. Ne è nato un ampio network di istituzioni, musei, fondazioni, parrocchie, scuole, realtà culturali, associazioni, in dialogo per raccontare in modo condiviso l’universo moroniano a 360 gradi.

Una rete di soggetti coinvolti: da Ascom Bergamo alla Fondazione Bernareggi

Il Comune di Albino, ente promotore, e Promoserio, ente organizzatore, hanno intessuto una rete di collaborazioni, tra gli altri, con la Parrocchia di Albino, Fondazione Accademia Carrara di Bergamo, Fondazione Adriano Bernareggi, Fondazione Credito Bergamasco, Fondazione Museo di Palazzo Moroni, Delegazione FAI di Bergamo. Nel progetto avranno parte attiva, nella ideazione e produzione di iniziative, anche associazioni e realtà culturali impegnate in ambito culturale ad Albino e sul territorio della Val Seriana: Associazione Culturale Carlo Antonio Marino, Arte sul Serio, Percorsi Albinesi, Circolo Fotografico città del Moroni, Albino, Comitato Sui Passi del Moroni, Complesso Bandistico di Albino, Astorica – Associazione Storica Città di Albino, Django Association.

E ancora: collaborazioni con Ascom Bergamo per elaborare menù a tema, con le botteghe e i commercianti di Albino, con operatori e soggetti che si occupano di valorizzazione del patrimonio naturalistico, culturale ed enogastronomico, trait d’union con istituti scolastici e accademie, dall’ISIS Romero di Albino alla Fondazione Arte Della Seta Lisio di Firenze. La qualità della proposta progettuale ha suscitato interesse sia di enti e istituzioni, come Regione Lombardia, Comunità Montana Valle Seriana, Camera di Commercio di Bergamo e Fondazione Comunità Bergamasca, sia di aziende private del territorio.

A giugno la presentazione al pubblico 

Il progetto sarà presentato al pubblico a maggio e, se le eventuali prescrizioni future relative alla pandemia lo consentiranno, aprirà i battenti ai primi di giugno, accompagnandoci per tutto il 2021, con probabili prosecuzioni anche nel 2022. Un anno di mostre, narrazioni, restauri, approfondimenti e pubblicazioni scientifiche, convegni, incontri, concerti, spettacoli teatrali, escursioni a tema, eventi di animazione culturale, fotografia, moda, visite guidate, enogastronomia, attività pensate ad hoc per grandi e piccini.
Si avviano a conclusione anche i restauri di opere di Moroni messi in campo per l’occasione. Due dipinti della chiesa parrocchiale di Albino sono stati affidati alle cure del restauratore Antonio Zaccaria: la pala della Crocifissione con i santi Antonio e Bernardino, considerata il capolavoro del Moroni sacro (intervento finanziato da Fondazione Credito Bergamasco) e lo stendardo della Visitazione, opera custodita per la sua fragilità conservativa in Sacrestia e dunque praticamente mai esposta al pubblico (intervento sostenuto da Comune di Albino con il contributo di Fondazione della Comunità Bergamasca).

L’obiettivo principale del progetto nel suo complesso è quello di promuovere all’interno delle comunità albinese, seriana, bergamasca, regionale, nazionale, una più completa, articolata e consapevole conoscenza della grandezza di questo testimone del Cinquecento, le cui opere sono disseminate in numerose collezioni e musei nel mondo. Un appello concreto alla riappropriazione della figura di Giovan Battista Moroni come un prezioso patrimonio collettivo e alla scelta della cultura, custode dell’identità profonda di un territorio, come motore per ripartire uniti.
Icona di questo lungo percorso sarà l’immagine di un abbraccio, quello tra Maria ed Elisabetta dipinto da Moroni nello stendardo albinese in corso di restauro, a riassumere il desiderio ultimo di questo importante progetto: offrire la bellezza come segno di rinascita e di condivisione in una terra così pesantemente segnata dalla pandemia. Un abbraccio senza tempo per costruire un domani di speranza.

Moroni e Albino, un binomio di successo

Moroni ed Albino, un binomio di successo, un legame indissolubile tra un pittore e la sua terra. In occasione del tanto atteso anniversario dei 500 anni dalla nascita ad Albino di uno dei maggiori ritrattisti italiani del Cinquecento, la sua terra vuole celebrarlo e raccontarlo. E non poteva essere diversamente, non poteva che partire da Albino e in senso più allargato dalla Valle Seriana lo slancio entusiastico per ricordare e festeggiare il cinquecentenario della nascita di un artista di fama internazionale ma profondamente legato alla propria comunità, alla propria gente e alla sua cultura. L’arte e la bellezza di un pittore come chiave per aprire le porte della speranza e della rinascita di una terra profondamente segnata dalla recente pandemia.

 

Didascalia immagine
Giovan Battista Moroni, “Crocefisso adorato dai santi Bernardino e Antonio da Padova” (Albino, Parrocchiale di San Giuliano)


“Un topo da due parti”: il nuovo libro dello chef Cornali tra arte, filosofia e architettura

I grandi pensatori come Joseph Chilton Pearce, Arthur Shopenhauer, Henry Ford e Luigi Pirandello convivono nella mente creativa di Mario Cornali, classe 1965, cuoco scrittore (è titolare del ristorante Collina di Almenno San Bartolomeo), appassionato di filosofia, capace di affrontare la propria professione con l’attenzione e la curiosità di un antropologo e il gusto di un artista. Non a caso il suo nuovo libro, il sesto, non è un ricettario di alta cucina, bensì un vero trattato filosofico sull’atto creativo. Si chiama “Un topo da due parti” ed è edito da Mediavalue. Un titolo ispirato dal disegno realizzato dalla nipote Ambra, oggi 17 anni, quando ne aveva 9, esempio della visione senza schemi o preconcetti di una bambina.

“Il testo è un viaggio alla ricerca di spiegazioni su come nasca un’opera d’arte dall’apprezzamento che è il risultato sia di elementi oggettivi, sia della percezione personale – spiega lo chef -. C’è chi preferisce Caravaggio e chi Fontana, lo stesso principio vale in cucina. Anche se il libro non è riferito in modo diretto ai fornelli, un piatto ha una forte matrice artistica polisensoriale che combina il gusto, il tatto, la sensazione termica, i ricordi”.

Importante, nell’arte gastronomica, il rapporto dell’autore con l’ingrediente, conseguenza di scelte non solo commerciali o produttive, ma che rappresentano pezzi di storia dell’uomo, di antropologia. “L’assaggio di un formaggio o di un pesce essiccato, realizzati in quantità limitata da un piccolo artigiano, può condurre dal prodotto al suo creatore, in quanto queste preparazioni descrivono il modo di pensare e di operare di quest’ultimo” si legge nel testo.

 “Anni fa introdussi il fieno in un piatto perché avevo il desiderio di trasporre e condividere sensazioni legate all’infanzia”, aggiunge Cornali che intervalla le sue riflessioni a 15 novelle che hanno la stessa funzione della “maionese sul petto di pollo”. Cornali, inoltre, descrive il preingrediente che riguarda le scelte che hanno reso peculiare un elemento nei vari passaggi. Dal tessuto delle novelle trovano propulsione le opere di Cesare Rota Nodari, classe 1935, architetto che ha realizzato edifici pubblici e privati, designer e ideatore di presepi. Le sue le immagini accompagnano il libro, creando un dialogo di metodo. L’architetto con le immagini e lo chef con le parole, hanno fatto di questo loro particolare sguardo, applicato in ambiti diversi, un metodo con cui approcciarsi alla quotidianità e ottenere in cambio forme e sapori, spesso impensati, con cui colorare la vita.


Caffè e arte, sulle bustine di zucchero le opere del trevigliese Mombrini

bustine zucchero mombrini

Da oggi una tela di Battista Mombrini può addolcire non solo lo spirito, ma anche il caffé.

In tutti i bar d’Italia stanno entrando le bustine di zucchero – ben 12 milioni di pezzi – con raffigurati i quadri del pittore trevigliese, che Sgarbi ha definito “Giotto contemporaneo”, dipinti nella sua bottega in via Sangalli, aperta dal 1963.

I soggetti sono figure femminili, eteree, dai volti impalpabili, espressione di un surrealismo romantico neorinascimentale dai colori nebbiosi e pastellati oppure caldi e accesi.

A promuovere l’idea è la ditta Colombo group, con sede a Grezzago, nel Milanese, che da oltre mezzo secolo si occupa del confezionamento dello zucchero in bustine. «Avevano progettato di usare le opere di Van Gogh, ma poi hanno avuto problemi con il diritto d’immagine – spiega Mombrini -. A me è bastato firmare una liberatoria, ne sono onorato ed entusiasta».

Complici i social, si sono già allertati i collezionisti che fanno a gara per accaparrarsi ogni bustina. Il retro riporta l’indirizzo dell’artista che in questo modo sarà conosciuto su tutto il territorio nazionale. E presto ci saranno anche le confezioni regalo.


Accademia Carrara, tra spettacolo e opere d’arte anche le bontà dei salumieri Ascom

salumi accademia carrara

Anche l’Ascom partecipa all’Aperitivo in Carrara, incontro di performance, musica, cocktail bar in programma venerdì 29 settembre in pinacoteca. Dalle 18 il Gruppo Gastronomi e salumieri insieme ai maestri del mestieri della Pia Unione San Lucio proporranno degustazioni di prodotti enogastromomici tipici bergamaschi.

Alle ore 21.30 Giulio Casale si esibirà nello spettacolo di teatro–canzone dedicato al vino, “Vino, Canzoni e illuminazioni”, un viaggio nella storia di una bevanda conosciuta da più di diecimila anni, indissolubilmente legata all’arte, alla musica, sempre e comunque all’uomo.

«Abbiamo aderito con piacere all’iniziativa – afferma Luca Bonicelli, presidente del Gruppo Gastronomi e salumieri Ascom -. La serata sarà un’occasione per valorizzare la cultura del cibo e il valore delle tradizioni gastronomiche bergamasche. Con gli altri salumieri e gastronomi del gruppo proporremo degustazioni di vini, salumi e formaggi del territorio. Prodotti che hanno alle spalle un lavoro di produzione e di invecchiamento e conoscenze che si sono tramandati da padre in figlio, per generazioni. Per questo motivo nelle dimostrazioni abbiamo coinvolto i colleghi in pensione della Pia Unione San Lucio che hanno accumulato negli anni esperienza e maestria in questa professione e le hanno messe a nostra disposizione».

Il costo di partecipazione è di 15 euro (più diritto di prevendita) e comprende ingresso al museo, degustazione e la spettacolo di Giulio Casale.

Qui l’acquisto del biglietto


Albino, negozi come gallerie d’arte con la mostra sull’acqua

L'allestimento da Uv Shop ImmagineTocca ai negozi di Albino diventare galleria d’arte. La mostra itinerante “L’acqua come slancio vitale”, dedicata alle opere vincitrici della prima edizione del Premio Arte UniAcque, sarà allestita nel capoluogo della Media Val Seriana dall’8 al 17 settembre.

La mostra, curata dall’Ascom, ha la particolarità di non essere ospitata in un unico spazio, ma si snodarsi tra le vetrine dei negozi, del centro e non solo. Frequentando bar, ristoranti, gelaterie o soffermandosi alla ricerca di buoni affari per lo shopping e la spesa o, ancora, nelle attività dei servizi, ci si può così imbattere in immagini che, con tecniche e stili diversi, raccontano il valore dell’acqua: fonti e acquedotti, misteri della creazione, riflessi notturni, ma anche sguardi critici alle disuguaglianze nella distribuzione delle risorse idriche nel mondo.

Il tour delle opere è partito a giugno da Trescore per spostarsi, nel corso dell’estate, nelle località turistiche della provincia (nell’ordine Sarnico, Lovere, Clusone, Castione della Presolana e Oltre il Colle) fino ad approdare Zogno ed ora ad Albino, dove sono coinvolti 18 esercizi, più la biblioteca.

Ecco dove trovare le opere

  • Acconciature Lory & Moky – via Mazzini, 9
  • Lo Stile di Paola – via Mazzini, 18
  • Enoteca Wimpy – via Mazzini, 15
  • Caffetteria Mazzini – via Mazzini, 33
  • Albergo Italia – via Mazzini, 40/A
  • Nadia Fur – via Mazzini, 44
  • Destinazione Sole – via Mazzini, 50
  • Calzature Cugini – via Mazzini, 88
  • Facchinetti Mirella – via Mazzini, 96
  • Tabaccheria Rivellini – via Mazzini, 175
  • Gelateria Franca – via Marconi, 5/C
  • G&G di Gusmini Giovanni Zurich Assicurazioni – via Marconi, 29
  • Narciso Abbigliamento Calzature – via Aldo Moro, 2/3
  • Trattoria come una volta – via Roma, 76
  • Gommista Stazione di Servizio Cuter – via Provinciale, 58
  • Studio Casa Albino – via Provinciale, 26/C
  • Acconciature Vale di Parco Valentina – via Monsignor Carrara, 29/A
  • Centro Estetico Vigor – via Trieste, 1
  • Biblioteca Comunale di Albino – via Mazzini, 68

L’ultima tappa del lungo viaggio d’arte sarà a Romano di Lombardia dal 22 settembre al primo ottobre.


Anche a Zogno l’arte entra in negozio

Continua, con la regia di Ascom Bergamo Confcommercio, il viaggio nei comuni bergamaschi delle opere vincitrici del concorso “L’acqua come slancio vitale”, prima edizione del Premio Arte UniAcque.

Dopo Trescore Balneario, che ha aperto il tour a giugno, i quadri si sono trasferiti, nel corso dell’estate, nelle località turistiche della nostra provincia (nell’ordine Sarnico, Lovere, Clusone, Castione della Presolana e Oltre il Colle) ed ora sono approdati a Zogno, dove saranno visitabili fino a domenica 3 settembre.

La particolarità della mostra è che non è ospitata in un unico spazio, ma si snoda tra le vetrine dei negozi. Frequentando bar, ristoranti, pasticcerie e alberghi o soffermandosi alla ricerca di buoni affari per lo shopping e la spesa ci si può così imbattere in immagini che, con tecniche e stili diversi, raccontano il valore dell’acqua: fonti e acquedotti, misteri della creazione, riflessi notturni, ma anche sguardi critici alle disuguaglianze nella distribuzione delle risorse idriche nel mondo.

A Zogno, dove l’iniziativa è realizzata in collaborazione con il Comune e l’associazione di commercianti locale Punto Amico, sono coinvolte 17 vetrine. Queste:

  • Antica Trattoria Breve Respiro – via Romacolo, 28
  • Caffè Saint Laurence  – via XXV Aprile, 1
  • La Staletta ristorante pizzeria – via Campelmè
  • The Royal Pub ristorante pizzeria wine bar – via A. Locatelli, 91
  • Fresco Mio – piazza Italia, 6
  • Albergo Ristorante Da Gianni – via Tiolo, 37
  • Ottica Ceroni  – via V.Emanuele, 24
  • La Baita dei Saperi e dei Sapori – via Grotte delle Meraviglie, 14/a
  • Cucciolandia toelettatura e prodotti per animali – via G. Mazzini, 24
  • Enoteca Volpi Vini – via G. Mazzini, 28
  • Salvi Bike Store – via G. Mazzini, 34
  • Pasticceria e Caffetteria Ruffoni – via G. Mazzini, 61
  • Pizzeria Luna di Luiselli Camillo – via G. Mazzini, 65
  • Punto Abbronzatura Uv Shop Immagine – via G. Mazzini, 75
  • Eredi Busi Silvano Ferramenta – via Donatori di Sangue, 2
  • Centro Moda Colleoni – via Cavour, 15
  • Servizi Immobiliari agenzia immobiliare e assicurazioni – via Cavour, 30

La mostra proseguirà il suo viaggio ad Albino (dall’8 al 17 settembre) e per chiudersi a Romano di Lombardia (dal 22 settembre al primo ottobre).

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