Dal 15 ottobre tornano le limitazioni alla circolazione. Stop anche moto e motorini Euro 1

motorino

Dal 15 ottobre 2016 fino al 15 aprile 2017 sono in vigore in Lombardia, come ogni anno, i provvedimenti di limitazione della circolazione per alcuni veicoli, finalizzati alla riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera e per il miglioramento della qualità dell’aria.

Oltre che i Comuni ricadenti nella Fascia 1, dal 2015 i provvedimenti interessando quelli inseriti nella Fascia 2, per un totale di 570 Comuni. In Bergamasca sono 37 i Comuni in Fascia 1 e 74 quelli in Fascia 2.

Le limitazioni alla circolazione vanno dal lunedì al venerdì, dalle 7.30 alle 19.30, e sono relative ai seguenti veicoli:

  • autoveicoli benzina non omologati ai sensi della direttiva 91/441/CEE e successive (ossia i veicoli “Euro 0 benzina”);
  • autoveicoli diesel omologati ai sensi della direttiva 91/542/CEE, o 96/1/CEE, riga B, oppure omologati ai sensi delle direttive da 94/12/CEE a 96/69/CE ovvero 98/77/CE (veicoli  “Euro 0, Euro 1, Euro 2 diesel”).

Dal 15 ottobre 2016, inoltre, entreranno in vigore le nuove limitazioni per i motocicli e ciclomotori a due tempi di classe Euro 1 (commercializzati fino al 2004) nella Fascia 1 nei giorni feriali dalle 7.30 alle 19.30. Per i motoveicoli e i ciclomotori a due tempi di classe Euro 0 è invece vietata, lo si ricorda, la circolazione in tutto il territorio regionale.

Per quanto riguarda gli Euro 3 diesel, non sono stati disposti gli ipotizzati fermi parziali nei comuni di Fascia 1, a causa della mancanza della disponibilità di risorse statali per il sostegno economico della misura. Tuttavia potranno essere adottate misure restrittive alla circolazione di tali veicoli in ambito locale solo in caso di situazioni temporanee di protratto superamento dei limiti di qualità dell’aria. 

Il fermo della circolazione si applica all’intera rete stradale ricadente nel territorio dei Comuni interessati, con l’esclusione:

  • delle autostrade;
  • delle strade di interesse regionale R1, come individuate dalla d.G.R. n.19709/2004;
  • dei tratti di collegamento tra strade cui ai precedenti punti e gli svincoli autostradali ed i parcheggi posti in corrispondenza delle stazioni periferiche dei mezzi pubblici.

Sono esclusi dal fermo della circolazione:

  • veicoli elettrici leggeri da città, veicoli ibridi e multimodali, micro veicoli elettrici ed elettroveicoli ultraleggeri;
  • veicoli muniti di impianto, anche non esclusivo, alimentato a gas naturale o gpl, per dotazione di fabbrica o per successiva installazione;
  • veicoli alimentati a gasolio, dotati di efficaci sistemi di abbattimento delle polveri sottili, per dotazione di fabbrica o per successiva installazione, omologati ai sensi della vigente normativa;
  • veicoli di interesse storico o collezionistico ai sensi dell’articolo 60, comma 4, del d.lgs. 285/1992 e i veicoli con più di vent’anni e dotati dei requisiti tecnici previsti dall’articolo 215 del decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495 (Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada), in possesso di un documento di riconoscimento redatto secondo le norme del Codice tecnico internazionale della Fédération Internationale des Véhicules Anciens (FIVA), rilasciato da associazioni di collezionisti di veicoli storici iscritte alla FIVA o da associazioni in possesso di equipollente riconoscimento regionale;
  • veicoli classificati come macchine agricole di cui all’art. 57 del d.lgs. 285/92;
  • motoveicoli e ciclomotori dotati di motore a quattro tempi anche se omologati precedentemente alla direttiva n. 97/24/CEE del Parlamento Europeo e del consiglio del 17 giugno 1997, relativa a taluni elementi o caratteristiche dei veicoli a motore a due o tre ruote, cosiddetti euro 0 o pre Euro 1;
  • veicoli con particolari caratteristiche costruttive o di utilizzo a servizio di finalità di tipo pubblico o sociale, di seguito specificati:
    – veicoli, motoveicoli e ciclomotori della Polizia di Stato, della Polizia penitenziaria, della Guardia di Finanza, delle Forze Armate, del corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, della Croce rossa italiana, dei corpi e servizi di Polizia municipale e provinciale, della Protezione Civile e del Corpo Forestale; – veicoli di pronto soccorso sanitario; – scuola bus e mezzi di trasporto pubblico locale (TPL) – fatto salvo quanto già disciplinato per i veicoli di categoria M3 con d.G.R. 15/06/2007, n. 4924, con d.G.R. 27/12/2007, n. 6418 e con d.G.R. 29/07/2009, n. 9958; – veicoli muniti del contrassegno per il trasporto di portatori di handicap ed esclusivamente utilizzati negli spostamenti del portatore di handicap stesso; – autovetture targate CD e CC.
  • Sono derogati dal fermo della circolazione anche i seguenti veicoli:
  • veicoli appartenenti a soggetti pubblici e privati che svolgono funzioni di pubblico servizio o di pubblica utilità, individuabili o con adeguato contrassegno o con certificazione del datore di lavoro, che svolgono servizi manutentivi di emergenza;
  • veicoli dei commercianti ambulanti dei mercati settimanali scoperti, limitatamente al percorso strettamente necessario per raggiungere il luogo di lavoro dal proprio domicilio e viceversa;
  • veicoli degli operatori dei mercati all’ingrosso (ortofrutticoli, ittici, floricoli e delle carni), limitatamente al percorso strettamente necessario per raggiungere il proprio domicilio al termine dell’attività lavorativa;
  • veicoli adibiti al servizio postale universale o in possesso di licenza/autorizzazione ministeriale di cui alla direttiva 97/67/CE come modificata dalla direttiva 2002/39/CE;
    veicoli blindati destinati al trasporto valori, disciplinati dal decreto del Ministero dei Trasporti n. 332 del 3 febbraio 1998;
  • veicoli di medici e veterinari in visita urgente, muniti del contrassegno dei rispettivi ordini, operatori sanitari ed assistenziali in servizio con certificazione del datore di lavoro;
  • veicoli utilizzati per il trasporto di persone sottoposte a terapie indispensabili ed indifferibili per la cura di gravi malattie in grado di esibire relativa certificazione medica;
  • veicoli utilizzati dai lavoratori con turni lavorativi tali da impedire la fruizione dei mezzi di trasporto pubblico, certificati dal datore di lavoro;
  • veicoli dei sacerdoti e dei ministri del culto di qualsiasi confessione per le funzioni del proprio ministero;
  • veicoli con a bordo almeno tre persone (car pooling);
  • veicoli delle autoscuole utilizzati per le esercitazioni di guida e per lo svolgimento degli esami per il conseguimento del le patenti C, CE, D, DE ai sensi dell’art. 116 del Decreto legislativo 285/1992;
  • veicoli dei donatori di sangue muniti di appuntamento certificato per la donazione.

I tratti stradali esclusi sono individuati da provvedimenti specifici. Eventuali richieste di ulteriori esclusioni potranno essere richieste dai singoli Comuni.

I controlli sul rispetto delle limitazioni alla circolazione dei veicoli sono effettuati dai soggetti che svolgono servizi di polizia stradale. La sanzione prevista per l’inosservanza delle misure di limitazione alla circolazione varia da 75 a 450 euro.

I Comuni non possono concedere deroghe speciali e personali al di fuori di quelle previste dai provvedimenti regionali.

Su tutto il territorio regionale per il periodo dal 15 ottobre al 15 aprile di ogni anno è inoltre obbligatorio:

  • lo spegnimento dei motori degli autobus nella fase di stazionamento ai capolinea;
  • lo spegnimento dei motori dei veicoli merci durante le fasi di carico/scarico.


Lotta all’inquinamento, stretta (ma non troppo) sugli Euro 3

Smoke and exhaustNella seduta di ieri la Giunta regionale – su proposta dell’assessore all’Ambiente Claudia Terzi – ha approvato lo schema del “Protocollo di collaborazione per l’attuazione di misure temporanee per il miglioramento della qualità dell’aria ed il contrasto all’inquinamento locale” che coinvolge Anci Lombardia, Arpa Lombardia e gli Enti locali.

L’intesa, alla quale i Comuni potranno aderire volontariamente, stabilisce misure temporanee omogenee per il miglioramento della qualità dell’aria nei periodi di emergenza.

Il documento, che sarà firmato tra una decina di giorni alla presenza del presidente della Regione Roberto Maroni, introduce limitazioni alla circolazione dei veicoli Euro 3 diesel ed estende al sabato e ai festivi il blocco degli Euro 2 diesel. Interviene inoltre sul capitolo stufe e camini, anticipando l’utilizzo della classificazione contenuta nella proposta di certificazione ambientale dei generatori a biomassa legnosa individuata dall’Accordo di bacino padano.

Il protocollo è il risultato di un articolato confronto tecnico che ha coinvolto anche il mondo del terziario. Sono state accolte le sollecitazioni di Confcommercio Lombardia a non introdurre il blocco generalizzato nel periodo ottobre-aprile dei veicoli Euro 3 diesel ed è stato stralciato l’obbligo di chiusura delle porte degli esercizi commerciali.

DURATA E CARATTERISTICHE

Il Protocollo, che ha carattere di prima sperimentazione e scade il 15 aprile 2017, disciplina la collaborazione tra le Parti per attuare le misure temporanee omogenee a carattere locale.

DESTINATARI

È rivolto ai Comuni lombardi appartenenti agli agglomerati di Milano, Bergamo e Brescia e alla zona A – pianura da elevata urbanizzazione e alla zona B – pianura; definisce gli impegni a carico di ciascuna delle Parti coinvolte; i Comuni possono aderire anche successivamente al suo avvio, trasmettendo la richiesta di adesione ai Comuni capoluogo aderenti, ad Anci Lombardia e a Regione Lombardia.

LE MISURE

Le misure si articolano su due livelli

1° livello (al superamento dei 7 giorni del valore di 50 microg/mc di PM10)
  • estensione delle limitazioni all’utilizzo dei veicoli fino a Euro 2 diesel (come da limitazioni vigenti) alle giornate di sabato, domenica e ai giorni festivi
  • divieto agli Euro 3 diesel (autovetture dalle 9.00 alle 17.00 e veicoli commerciali dalle 8.30 alle 9.30). Si mantengono le stesse deroghe previste dalle limitazioni strutturali invernali con l’aggiunta dei veicoli speciali;
  • divieto di utilizzo di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa (in presenza di impianto di riscaldamento alternativo) aventi prestazioni energetiche ed emissive che non sono in grado di rispettare i valori previsti almeno per la classe 3 stelle (in base alla classificazione ambientale riportata in Allegato);
  • divieto assoluto, per qualsiasi tipologia (falò rituali, barbecue e fuochi d’artificio, scopo intrattenimento, etc…), di combustioni all’aperto anche relativamente alle deroghe consentite rappresentate dai piccoli cumuli di residui agricoli e forestali bruciati in loco;
  • introduzione del limite a 19°C (con tolleranza di 2°C) per le temperature medie nelle abitazioni e spazi ed esercizi commerciali;
  • divieto per tutti i veicoli di sostare con il motore acceso;
  • divieto di spandimento dei liquami zootecnici e, in presenza di divieto regionale, divieto di rilasciare le relative deroghe;
  • invito ai soggetti preposti a introdurre agevolazioni tariffarie sui servizi locali di TPL;
  • potenziamento dei controlli con particolare riguardo a rispetto divieti di limitazione della circolazione veicolare, di utilizzo degli impianti termici a biomassa legnosa, di combustioni all’aperto e di divieto di spandimento dei liquami.
2° livello (al superamento dei 7 giorni del valore di 70 microg/mc di PM10)
  • estensione delle limitazioni per le autovetture private Euro 3 diesel nella fascia oraria 7.30-19.30 e per i veicoli commerciali nella fascia oraria 7.30 – 9,30 e 18.00 – 19.30;
  • divieto di utilizzo di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa che non sono in grado di rispettare i valori previsti almeno per la classe 4 stelle (in base alla classificazione ambientale riportata in Allegato);
I criteri per l’attivazione delle misure temporanee

Le misure si attivano in caso di superamento continuativo del limite giornaliero per il PM10 (pari a 50 microgrammi/m3), calcolato quale media aritmetica dei valori registrati dalle stazioni di rilevamento attive appartenenti al programma di valutazione posizionate sul territorio delle singole province con esclusione delle stazioni posizionate in zona C – di montagna e in zona D – fondovalle. Le misure si attivano pertanto su base provinciale.

PUBBLICAZIONE DEI DATI

I dati monitorati ed elaborati da Arpa Lombardia sono messi a disposizione quotidianamente da Regione Lombardia attraverso un applicativo pubblicato sul proprio sito istituzionale. L’applicativo riporterà la media per provincia dei dati di PM10 rilevati quotidianamente, il numero di giorni di superamento del limite giornaliero, la mappa dei Comuni aderenti, l’avvio delle procedure di attivazione delle misure temporanee e il rientro nei limiti.

ATTIVAZIONE MISURE

Le misure temporanee di 1° livello si attivano al verificarsi del superamento del limite giornaliero di 50 microgrammi/m3 per sette giorni consecutivi, a partire dal giorno successivo (9° giorno dal primo superamento) all’emanazione della relativa ordinanza comunale rilasciata il giorno stesso (8° giorno dal primo superamento) dell’acquisizione ufficiale del dato regionale (8° giorno).

Le misure temporanee di 2° livello si attivano (sommandosi a quelle di 1° livello) al verificarsi del superamento della concentrazione giornaliera per il PM10 di 70 microgrammi/m3 per sette giorni consecutivi, a partire dal giorno successivo (9° giorno dal primo superamento del valore di 70 microgrammi/m3) dall’acquisizione ufficiale del dato regionale (8° giorno). Le ordinanze sindacali di revoca di 1° e/o di 2° livello si attivano dopo due giorni consecutivi sotto i rispettivi limiti di 50 microgrammi/m3 e/o di 70 microgrammi/m3 con conferma da parte di Regione Lombardia, e cioè il 3° giorno dal rientro con conseguente sblocco dal 4° giorno.

CLASSIFICAZIONE AMBIENTALE DEI GENERATORI DI CALORE ALIMENTATI CON BIOMASSA LEGNOSA

La classificazione ambientale dei generatori di calore alimentati con biomassa legnosa è rivolta ai generatori di calore alimentati con biomassa legnosa aventi una potenza termica nominale inferiore a 35 kW. Anticipa l’utilizzo della classificazione contenuta nella proposta di certificazione ambientale dei generatori a biomassa legnosa individuata dall’Accordo di bacino padano.

Individua 5 classi ambientali basate sui parametri: rendimento energetico ed emissioni di particolato primario (PP), carbonio organico totale (COT), ossidi di azoto (NOx) e monossido di carbonio (CO).

Il cittadino, per verificare l’appartenenza ad una determinata classe di qualità del generatore, deve fare riferimento, in prima istanza, alla documentazione fornita dal costruttore (Dichiarazione delle Prestazioni Ambientali o Attestato di Certificazione). Se l’informazione è mancante, potrà rivolgersi al costruttore il quale metterà a disposizione l’informazione anche tramite il proprio sito internet. In ogni caso è possibile consultare la specifica sezione del sito istituzionale regionale che conterrà i Cataloghi trasmessi dai diversi produttori riportanti la classificazione dei generatori. Regione potrà fare controlli sulla veridicità della dichiarazione del costruttore.


Negozi sostenibili, al via le iscrizioni al marchio camerale

losono-sost.jpgA settembre suona la campanella delle lezioni anche per i negozi e le attività artigiane del settore alimentare che vogliono migliorare e valorizzare la propria anima “green”.

È in partenza infatti la quarta edizione del progetto “Sono Sostenibile”, promosso da Bergamo Sviluppo, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Bergamo e realizzato in collaborazione con il sistema associativo locale. L’iniziativa si rivolge ai negozi di vicinato (con superficie di vendita fino a 150 mq nei Comuni fino a 10.000 abitanti e con superficie di vendita fino a 250 mq nei Comuni con oltre 10.000 abitanti), ai pubblici esercizi e alle attività artigianali del settore alimentare con vendita al pubblico di Bergamo e provincia. Vuole fornire, attraverso un percorso formativo in tre incontri, suggerimenti e spunti per migliorare la sostenibilità ambientale della propria attività.

Le imprese interessate possono aderire compilando la scheda di adesione scaricabile a questo link, entro venerdì 16 settembre.

Al termine del progetto, le aziende che saranno giudicate sostenibili in base alle misure realizzate nella propria attività otterranno il marchio di qualità camerale “Sono Sostenibile”, con validità per il 2017. Alle insegne sarà garantita visibilità attraverso vari canali, tra i quali il sito internet della Camera di Commercio, che avrà una sezione dedicata alle imprese green e alle azioni messe in atto da ciascuna (www.bg.camcom.gov.it/sonosostenibile/it). Sarà inoltre distribuito materiale promozionale (brochure, vetrofania ed espositore) utile a diffondere anche verso la clientela buone prassi e comportamenti “sostenibili”.

 


Negozi e locali, 45 i “campioni” di sostenibilità. E la sfida riparte

Le imprese artigianali, alimentari e commerciali di Bergamo e provincia che adottano soluzioni improntate ai principi della sostenibilità ambientale e che desiderano approfondire il loro impegno in questo ambito, possono aderire, entro il 16 settembre 2016, alla quarta edizione del progetto “Sono Sostenibile”, nell’ambito del quale verrà poi attribuito il marchio di qualità “Sono Sostenibile”.

In particolare l’edizione 2016 del progetto è destinata alle imprese che esercitano: attività commerciale (sia esercizi di vicinato, con superficie fino a 250 mq, sia pubblici esercizi) e attività artigianale nel settore alimentare con vendita al pubblico.

losono-sost.jpgPer le imprese partecipanti il progetto prevede un percorso formativo per approfondire aspetti legati alla sostenibilità ambientale e sopralluoghi in azienda per verificare le prassi green attuate dall’impresa (ad esempio scelte sostenibili dal punto di vista strutturale, gestionale, energetico, di promozione e comunicazione, di pianificazione degli acquisti, di scelta di fornitori o altro ancora). Al termine di queste attività, alle imprese giudicate sostenibili verrà rilasciato il marchio di qualità “Sono Sostenibile” con validità per l’anno 2017 e verrà distribuito materiale promozionale per essere facilmente individuate dal pubblico.

L’ultima edizione del progetto si è conclusa con il rilascio del marchio di qualità a 45 imprese bergamasche che mettono in atto numerose azioni green come la riduzione del volume dei rifiuti, consegne a domicilio in bicicletta, l’allestimento del punto vendita con mobili di seconda mano, il recupero degli imballaggi, l’impiego di materie prime locali o biologiche o provenienti dall’orto di proprietà, la riduzione dei consumi energetici e molto altro ancora.

La storia di ogni impresa è illustrata sul sito www.bg.camcom.gov.it/sonosostenibile/it/.

Il progetto è finanziato dalla Camera di commercio di Bergamo e realizzato da Bergamo Sviluppo in collaborazione con il sistema associativo locale. Per informazioni e iscrizioni: www.bg.camcom.gov.it

sono sostenibile - 45 imprese - 2016


Bombe d’acqua, «così Bergamo può limitare i danni»

grandine maltempo bergamoLe forti precipitazioni sempre più frequenti, e i danni conseguenti, non possono più essere catalogati come semplici episodi. Se è vero che fanno parte di un cambiamento climatico globale, non significa però che anche al livello locale non si possa trovare qualche contromisura per limitare gli effetti negativi.

È quanto propone Legambiente di Bergamo in una lettera inviata al sindaco e alla giunta del Comune di Bergamo, con una serie di suggerimenti che non necessitano di «grandi stravolgimenti». «Allagamenti, strade bloccate, incidenti, tombini che esplodono, proprietà danneggiate… la lista delle conseguenze sulla nostra città è lunga senza, fortunatamente, situazioni così gravi come è successo da altre parti», scrive Nicola Cremaschi per il circolo cittadino. E mentre in provincia c’è chi sta pensando di chiedere lo stato d’emergenza, l’associazione ambientalista porta in primo piano la prevenzione.

«Interventi di rinaturalizzazione della Morla – elenca Legambiente -, del Tremana, dei Rioli, di deimpermeabilizzazione dei suoli, di completamento e risistemazione dell’impianto fognario, di creazione di rain garden. Un’azione ambientale forte sulle scelte urbanistiche ed edilizie che permettano, nel giro di pochi anni, mettendo in sinergia sforzi pubblici e privati, di migliorare la capacità del nostro territorio di sopportare queste manifestazioni naturali».

«Per iniziare a dare un segnale non è necessario procedere con grandi stravolgimenti – sottolinea la comunicazione -, è sufficiente che nella strumentazione a disposizione dell’Amministrazione comunale (Regolamenti, Norme Tecniche) venga dato più spazio al costruire sostenibile, proprio finalizzato all’ottica di riduzione di suolo impermeabile e di compensazione a fronte di tale perdita. Strumenti che già nei singoli progetti dovrebbero essere applicati come prassi quotidiana: pensiamo ad abitazioni e box con tetti verdi, opere di urbanizzazione come strade che favoriscano il deflusso delle acque meteoriche verso aree verdi drenanti create (e non monetizzate) piuttosto che riversarsi nella pubblica fognatura, vasche di raccolta delle acque piovane che possono essere usate anche per irrigare i giardini e gli spazi verdi quando serve, etc.. Sono numerose le tecniche e gli accorgimenti oggi disponibili ed alla portata di tutti, senza grossi investimenti da parte dei privati, da applicare anche a quei piccoli interventi (pubblici e privati) che rappresentano poi la stragrande maggioranza delle trasformazioni sul nostro territorio».

«Pensiamo che sia una prospettiva diversa, un modo di pensare il progetto più ad ampio raggio, l’unica strada a fronte degli eventi spiacevoli di questi ultimi giorni – conclude Cremaschi -. Agire prima, a monte, dare le regole affinché tutti, Amministrazione pubblica in primis quando progetta strade e aiuole, possano applicarle e porsi nell’ottica di un costruire sostenibile».


Auto elettriche, contributi per l’installazione di punti ricarica in casa e in azienda

colonnina ricarica elettricaUn milione di euro per la diffusione dei punti di ricarica privata per veicoli elettrici. Lo mette a disposizione il bando della Regione Lombardia che si apre mercoledì 15 giugno dalle ore 12.

La misura è rivolta a tutti i soggetti privati, ossia cittadini, condomini, ditte individuali e società, residenti o aventi sede legale/operativa in Lombardia per l’acquisto e l’installazione di un punto di ricarica in ambito privato per autoveicoli elettrici. L’agevolazione è concessa esclusivamente a chi possiede in proprietà, in leasing o in comodato d’uso un autoveicolo elettrico a batteria, anche della tipologia ibrida plug-in, delle categorie M1 o N1 (Veicoli quattro ruote fino a 9 posti e con peso fino a 3,5 tonnellate).

Il contributo massimo è pari a 1.500 euro per un punto di ricarica singolo (una sola presa) e pari a 1.000 euro per ciascuna presa nel caso di punto di ricarica multiplo (più prese nello stesso sistema di ricarica) fino ad un massimo di 10.000 euro.

Le domande dovranno pervenire per via telematica sul portale Siage.

IL BANDO

In esecuzione dell’Accordo di Programma Quadro Ambiente ed Energia, stipulato con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Regione Lombardia promuove la diffusione dell’utilizzo degli autoveicoli elettrici privati al fine di diminuire l’inquinamento atmosferico generato dai trasporti, soprattutto in ambito urbano. Si favorisce pertanto l’acquisto dell’autovettura elettrica attraverso la sovvenzione dell’infrastruttura di ricarica privata.

RISORSE FINANZIARIE

La dotazione finanziaria è pari a un milione di euro, salvo ulteriori risorse aggiuntive che potessero rendersi disponibili, definite da un successivo provvedimento.

PERIODO DI VALIDITÀ

Il bando inizierà ad esplicare i propri effetti dal giorno mercoledì 15 giugno 2016 alle ore 12 e si concluderà alla data del 31 dicembre 2016, salvo esaurimento anticipato delle risorse finanziarie.

CHI PUÒ PRESENTARE DOMANDA

La misura di incentivazione è rivolta a tutti i soggetti privati, ovvero cittadini, condomini, ditte individuali e società, residenti o aventi sede legale/operativa in Regione Lombardia. Il contributo è concesso esclusivamente a chi possiede in proprietà, in leasing o in comodato d’uso un autoveicolo elettrico a batteria, anche della tipologia ibrida plug-in, delle categorie M1 o N1. Sono pertanto esclusi tutti gli autoveicoli ibridi non plug-in delle medesime categorie M1 o N1 e i veicoli elettrici di categoria L.

Per le imprese i seguenti requisiti sono obbligatori, pena l’inammissibilità della domanda:

  • non trovarsi in nessuna delle situazioni ostative relative agli aiuti di Stato dichiarati incompatibili dalla Commissione europea: gli aiuti non saranno erogati ad imprese destinatarie di ingiunzioni di recupero per effetto di una decisione di recupero adottata dalla Commissione europea ai sensi del Regolamento (CE) 659/1999 e s.m.i., in quanto hanno ricevuto e successivamente non rimborsato o non depositato in un conto bloccato aiuti che lo Stato è tenuto a recuperare in esecuzione di una decisione di recupero adottata dalla Commissione Europea ai sensi del suddetto Regolamento;
  • non essere sottoposte a procedure concorsuali ai sensi del diritto fallimentare interno;
  • avere legali rappresentanti, amministratori (con o senza poteri di rappresentanza) e soci per i quali non sussistano cause di divieto, di decadenza, di sospensione previste dal D. Lgs. 159/2011 (Codice delle leggi antimafia).

Sono escluse dai beneficiari le imprese sottoposte a procedura fallimentare o in stato di liquidazione, amministrazione controllata, concordato preventivo o comunque che siano sottoposte a procedimenti che possano determinare una delle predette procedure. Sono inoltre escluse le imprese che hanno beneficiato di contributi pubblici in forma di prestito agevolato, soggetto a restituzione, e che non siano in regola con il pagamento delle rate.

INTERVENTI AMMESSI AL CONTRIBUTO

Sono ammessi all’incentivo regionale l’acquisto e la relativa installazione di un punto di ricarica in ambito privato per autoveicoli elettrici su tutto il territorio di Regione Lombardia.

Sono escluse:

  • le spese per l’acquisto di sistemi di ricarica in Modo 2;
  • le spese per punti di ricarica già installati.

Sono ammesse le spese relative a piccoli interventi edilizi finalizzati all’installazione del punto di ricarica. È ammesso il finanziamento di una colonnina con più prese (ad es. due prese, in grado di ricaricare in parallelo due veicoli) a cui è assegnato un contributo di importo massimo di 1.000 euro per ciascuna presa. Per interventi relativi a più punti di ricarica, ma riferiti ad un unico richiedente, l’importo del contributo complessivo è la somma dei singoli contributi. Ogni richiedente può presentare domande di contributo per un massimo di 10 prese, corrispondenti a 10 veicoli, pari ad un contributo massimo di 10.000 euro.

Sono ammessi gli interventi in possesso dei requisiti seguenti, tra loro alternativi:

  • a) punto di ricarica conforme al Modo 3;
  • b) punto di ricarica conforme al Modo 3 e modulabile in potenza.

Per “punto di ricarica conforme al Modo 3” si intende un sistema di ricarica riferito alla normativa internazionale CEI EN 61851-1, comunemente definito “wall-box” (o “colonnina” nel caso di due prese) con connettore o presa per la ricarica conforme alla norma CEI EN 62196-2 e tipo di connessione compatibile con il proprio autoveicolo. La wall-box/colonnina deve essere marcata CE e deve essere connessa all’impianto elettrico mediante morsetti. Gli impianti elettrici devono essere realizzati a regola d’arte da un elettricista qualificato e in particolare rispettare la norma CEI 64-8/722 e la guida CEI 64-50.

È ammessa al contributo anche una wall-box/colonnina di tipo “modulabile in potenza” ovvero controllabile da un sistema di gestione dell’energia in modo da rendere possibile la modulazione automatica della potenza di ricarica dell’autoveicolo elettrico in funzione della potenza realmente disponibile a valle del contatore; ciò al fine di evitare il superamento della soglia contrattuale (apertura automatica del contatore) e, quando presente, sfruttare al meglio la produzione di energia locale da fonte rinnovabile.

MODULAZIONE DEL CONTRIBUTO

È assegnato un contributo a fondo perduto fino ad un importo massimo corrispondente all’80% delle spese ammissibili individuate al successivo punto 8, secondo le ripartizioni sottostanti. Non è previsto un limite massimo di spesa. Il contributo massimo concedibile è fissato in 1.500 euro per un punto di ricarica singolo (una sola presa nel sistema di ricarica) e in 1.000 euro per ciascuna presa nel caso di punto di ricarica multiplo (più prese nello stesso sistema di ricarica), fino ad un massimale per richiedente pari a 10.000 euro (corrispondente a 10 prese). L’importo del contributo è suddiviso secondo tre quote:

  • A. la quota dipendente dalla tipologia del sistema di ricarica;
  • B. la quota relativa al costo per l’adeguamento in potenza o il contatore dedicato;
  • C. la quota corrispondente agli interventi edilizi. Il contributo concedibile è dunque pari alla somma delle tre quote A, B e C.

La quota A del contributo è funzione della tecnologia del sistema di ricarica:

  • per interventi relativi a wall-box/colonnine di cui alla lettera a) del precedente punto, ovvero conformi al Modo 3, il contributo massimo concedibile è pari al 70% del costo d’acquisto e d’installazione del sistema;
  • in caso di installazione di una wall-box/colonnina di cui alla lettera b) del precedente punto, ovvero in Modo 3 e modulabile in potenza, il contributo massimo aumenta fino all’80% del costo d’acquisto e d’installazione del sistema di ricarica.

La quota B è relativa alla spesa sostenuta per l’adeguamento in potenza dell’utenza elettrica o per un contatore dedicato al sistema di ricarica ed è pari al 50% della spesa dichiarata. Se l’installazione di un contatore dedicato è subordinata all’attivazione di un nuovo contratto con il distributore di energia elettrica il contributo massimo erogabile è pari all’80% delle spese per il nuovo contratto con il distributore.

La quota C del contributo è, infine, rappresentata dal costo degli interventi edilizi effettivamente sostenuti fino ad un importo massimo di 300 euro.

Si sottolinea che la somma delle tre quote A, B e C non può in ogni caso superare il valore massimo di contributo per tipo di intervento; in conseguenza di ciò se, ad esempio, per l’installazione di una wall-box modulabile (con una sola presa), la quota A è pari a 1.400 euro, la quota B risulta pari a 160 euro, e la quota C è pari a 300 euro, il contributo assegnato non sarà pari alla somma di A, B e C, ovvero 1.860 euro, ma sarà limitato al suo valore massimo, ovvero 1.500 euro.

SPESE AMMISSIBILI

Ai fini del presente bando sono considerate ammissibili le seguenti spese:

  • a) costo d’acquisto del punto di ricarica (wall-box o colonnina);
  • b) costo dell’installazione del punto di ricarica;
  • c) costo d’adeguamento potenza per l’allacciamento della wall-box/colonnina o per l’eventuale contatore dedicato;
  • d) costo di attivazione di un nuovo contratto d’utenza;
  • e) costo per interventi edilizi finalizzati all’installazione del punto di ricarica;
  • f) Iva, se non detraibile.

Tutte le spese devono essere dettagliate per voci di costo e si intendono al netto dell’Iva, il cui computo non rientra nelle spese ammesse, ad eccezione del caso in cui il soggetto beneficiario sostenga realmente ed effettivamente il costo dell’Iva senza possibilità di recupero. Non sono ammesse spese per l’acquisto e l’installazione di sistemi di ricarica in Modo 2.

Saranno ritenute ammissibili ai fini dell’erogazione del contributo solamente le spese effettivamente sostenute (fatturate e liquidate) a partire dalla data di pubblicazione sul Burl (Bollettino Ufficiale Regione Lombardia) della DGR 4769 del 29 gennaio 2016 “Misure di incentivazione per la diffusione dei sistemi di accumulo di energia elettrica da impianti fotovoltaici e di sistemi di ricarica domestica per veicoli elettrici”, ossia a partire dal 3 febbraio 2016.

COME PRESENTARE LA DOMANDA

Il contributo è concesso mediante una procedura valutativa a sportello per via telematica, suddivisa in due fasi: la fase di adesione al bando, e contestuale assegnazione del contributo, e la fase di rendicontazione ed erogazione del contributo. La prima fase permette di prenotare il contributo sulla base delle spese preventivate per l’intervento, e l’accesso avviene secondo l’ordine cronologico di presentazione della domanda.

La domanda di contributo, corredata della documentazione di seguito elencata e firmata digitalmente dal richiedente (Legale Rappresentante in caso di persona giuridica), deve essere presentata esclusivamente on-line, per mezzo del Sistema Informativo “Siage” raggiungibile all’indirizzo web: www.agevolazioni.regione.lombardia.it.

Maggiori informazioni e assistenza allo
Sportello del Credito della cooperativa Fogalco
via Borgo Palazzo, 137 – Bergamo
tel: 035 4120321 (responsabile del servizio Matteo Milesi)


Scuole aperte e pedalare. In tre istituti di Bergamo la gara a chi produce più energia

energiadi-lodi-vecchio-600x400Scuole aperte di notte per produrre energia elettrica pulita. Sono le Energiadi, il primo social energy game che premia la capacità di coinvolgere i diversi attori di un territorio sui temi dell’energia sostenibile, partendo dai ragazzi delle scuole.

Dopo il successo di Milano, quest’anno l’iniziativa arriva anche a Bergamo. A seguito di un percorso didattico sul tema energia con strumenti idonei ai giovanissimi (plastici, cartamodelli, tavole illustrate), tre istituti comprensivi della città, De Amicis, I Mille (dal 22 al 24 aprile) e Santa Lucia (dal 6 all’8 maggio), saranno coinvolti in una maratona-pedalata di 48 ore, dalle 8.30 del venerdì alle 8.30 della domenica, attraverso i BES –Bike Energy System – speciali biciclette collegate a generatori di corrente elettrica. Tra le 9 biciclette, una postazione che consente di pedalare con le braccia, affinchè l’iniziativa sia accessibile a tutti.

Le scuole rimarranno aperte grazie al coinvolgimento dei ragazzi, degli insegnanti, dei genitori, delle Reti Sociali e delle associazioni territoriali, che animeranno tutte le ore del giorno e della notte per proseguire nel gioco e nella gara, in modo da vincere il premio in materiale tecnologico destinato a coloro che saranno in grado di produrre più energia semplicemente pedalando. Solo per quello che riguarda l’Istituto De Amicis (appuntamento alle ore 14.30 di venerdì 22 con un momento conviviale per dare il via alla maratona) saranno ben 20 le associazioni del territorio chiamate a partecipare e a pedalare, tra spazi giovanili, la parrocchia, associazioni del Progetto Senz’Acca sulla disabilità, Boccaleone Basket e gruppi ciclistici amatoriali, tra merende e minitornei, che accompagneranno e terranno aperto l’Istituto, richiamando decine di persone nei suoi corridoi.

L’Istituto Comprensivo I Mille ha saputo invece coinvolgere, tra le altre, le squadre giovanili di Atalanta e Volley Bergamo per produrre energia pedalando fino a mezzanotte di venerdì, mentre sabato sera alle 21 è previsto un concerto all’interno della scuola per accompagnare la maratona energetica.

«Le Energiadi – spiega Loredana Poli, assessore all’Istruzione del Comune di Bergamo – sono una sfida a mettere in gioco la propria energia per raggiungere un obiettivo comune: sensibilizzare i cittadini sulle tematiche ambientali, diffondendo una nuova cultura dell’energia, fondata sui principi dello sviluppo sostenibile (efficienza; efficacia; rinnovabilità; riduzione dei consumi superflui). In questo senso i partecipanti sono chiamati da una parte a trasformare l’energia fisica in corrente elettrica, dall’altra a stimolare l’energia sociale per diffondere partecipazione attorno ai valori e agli obiettivi progettuali. Si tratta di una manifestazione che può lanciare uno stile di collaborazione tra scuola e territorio attraverso il lavoro delle Reti Sociali».

L’iniziativa è promossa dalle associazioni Social Ice e You Able Onlus, dal Comune di Bergamo e da numerosi partner istituzionali e privati. Per il primo anno la manifestazione esce da Milano e si apre al territorio lombardo: da febbraio a marzo sono stati coinvolti gli Istituti di Milano, la gara continua in queste settimane a Lodi, Sesto San Giovanni, Pavia, Bergamo, Lecco, Varese. Le scorse edizioni l’energia prodotta è stata impiegata a Milano per illuminazioni natalizie, concerti jazz e campagne di sensibilizzazione sull’autismo. Anche quest’anno la corrente elettrica prodotta sarà utilizzata per iniziative di comunicazione sociale.


SolarLab, per gli studenti del Natta premiazione in Senato

Young Minds nell’impianto Termodinamico di Massa Martana

 

Il 15 marzo prossimo, a Roma, nella Sala Koch del Senato della Repubblica con indirizzo di saluto del presidente Pietro Grasso, gli studenti del SolarLab dell’Istituto “Giulio Natta” di Bergamo saranno nella ristretta schiera delle tre scuole premiate nell’ambito della cerimonia dei Cetri Educational Awards, per la realizzazione del loro progetto “Future Energy and Young Minds”.

Il SolarLab, in cui operano a tutt’oggi più di una trentina di studenti, è nato nel 2008 per iniziativa di docenti ed imprenditori convinti della necessità di investire nei giovani e nei loro sogni, per dare loro la possibilità di essere protagonisti nella pratica sul campo della ricerca scientifica, con impianti e strumentazioni all’avanguardia nel settore della produzione di energie rinnovabili.

Con il progetto “Future Energy and Young Minds” del SolarLab, la figura dello studente sperimentatore si è evoluta in quella di Young Minds, giovane mente che, oltre a interfacciarsi con il mondo del lavoro, attraverso esperienze tra scuola e imprese, e crearsi un percorso di ricerca personale, vuole contestualizzare le proprie conoscenze e collaborare alla creazione di un percorso di pace, relazionandosi con la Governance e occupandosi di Future Energy.

Tra gli obiettivi del progetto, quello di visitare e approfondire lo studio dei più grandi esempi di Future Energy nel mondo e soprattutto quello di incontrare e confrontarsi con studenti di Scuole e Università di diversi Paesi per poter creare una rete internazionale di Giovani Menti. Tra i Paesi coinvolti, da qui al 2020, figurano Spagna, Germania, Svizzera, Marocco, Islanda, Repubblica del Kazakhstan ed Emirati Arabi Uniti.

I giovani studenti bergamaschi sono infatti convinti dell’assunto Connecting minds, creating the future. «Il futuro è nostro – afferma Valentina Intra, portavoce di SolarLab  – e crediamo che il mondo cambierà solo grazie ai sogni e alle azioni di noi giovani. Incontrando studenti di altri Paesi, vorremmo allora condividere il nostro tempo e le nostre esperienze, parlare di sogni e di progetti per il futuro, lavorare e costruire insieme, discutere con loro dei temi della produzione di energie rinnovabili, di impatto ambientale e della loro divulgazione».

Obiettivi ambiziosi saranno inoltre quello di produrre un DocuFilm sul progetto, da pubblicare online e rendere disponibile per le scuole di ogni ordine e grado, nonché la formulazione di un Global Index Future Renewable Energy, Gifre, con il Comitato Scientifico del Cetri-Tires sulle teorie del professor Jeremy Rifkin.

Numerosi anche i coinvolgimenti istituzionali e diplomatici che stanno animando il progetto, come l’interessamento della Direzione Generale per la promozione del Sistema Paese e l’Unità Scientifico Tecnologica del Cnr distaccata presso il Ministero degli Affari Esteri, e la piena disponibilità ricevuta dall’Ambasciatore del Marocco in Italia, sancendo di fatto l’internazionalizzazione del SolarLab Natta.

Da segnalare anche il Patrocinio del Comune di Bergamo e l’apprezzamento e il sostegno del Presidente della Repubblica Italiana, che in una lettera ai giovani ha scritto: «… Vi ringrazio per avermi messo a conoscenza delle numerose e interessanti iniziative di SolarLab. L’entusiasmo e la passione con cui vi state dedicando alla ricerca insieme ai vostri docenti e ai compagni più grandi rappresentano un importante esempio di cooperazione e di trasmissione di saperi, affetti fondamentali per il mondo della scuola, così come per quello dell’università e del lavoro. …».

«In questi questi studenti abbiamo visto tanto entusiasmo e voglia di apprendere – racconta Antonio Rancati del comitato scientifico del Cetri (Circolo Europeo per la Terza Rivoluzione Industriale) e coordinatore nazionale delle attività di strategia di formazione – che hanno reso possibile spiegare in modo semplice ai cittadini come siamo in grado, talvolta con piccoli gesti quotidiani, di salvaguardare la nostra splendida Italia. Crediamo fortemente sia quanto mai necessario partire dalle nuove generazioni per contribuire a creare una generazione di adulti consapevoli dei problemi attuali dell’inquinamento e delle possibilità di risoluzione tramite la diffusione democratica della produzione di energia».

 


Rifiuti e sterpaglie, a Seriate una domenica di grandi pulizie

Dopo la giornata di salvaguardia ambientale promossa settimana scorsa, il Comune di Seriate e le associazioni e gruppi di volontariato replicano domenica 21 febbraio, con la pulizia di alcune zone di Cassinone e Comonte.

L’iniziativa si inserisce nella collaborazione per tutela dei parchi cittadini, delle sponde del fiume Serio e delle zone critiche del territorio avviata sin dal 2010, che l’assessore all’Ambiente Achille Milesi definisce «preziosa per il controllo e per il mantenimento ordinato e pulito del territorio. A tutti loro va un sentito grazie per l’impegno e la costanza dimostrati negli anni».

Se la giornata sarà soleggiata sono attese un centinaio di persone. Per la zona di Comonte scenderanno in campo oltre 30 seriatesi tra gli aderenti al Gruppo cacciatori di Seriate Fidc, coordinato da Luigi Vezzoli, e alcuni volontari, che si incontreranno alle 8 al centro sportivo con una duplice missione: pulire e creare aggregazione. «Queste giornate servono sia per raccogliere l’immondizia lasciata ai bordi delle strade e nelle aree verdi, solitamente riempiamo 3 o 4 camioncini con sacchi di rifiuti, sia per trascorrere una mattinata animati da spirito di gruppo» dice Luigi Vezzoli che, da coordinatore dei cacciatori, aggiunge: «Siamo sentinelle dell’ambiente. Ci teniamo a mantenerlo pulito». Cacciatori e volontari ripuliranno la zona attorno al centro commerciale Alle Valli e lungo le vie Dolomiti, Madonna delle Rose e via Pastrengo in zona Bù.

Al Cassinone invece saranno operativi il Gruppo Anuu Cacciatori Cassinone, coordinati da Mario Longhi, quello degli Alpini e il Gruppo sportivo. Circa una cinquantina di persone, divise in 5 squadre, munite di altrettanti camioncini, si ritroveranno alle 8 nel piazzale vicino alla chiesa. I volontari puliranno via Paderno, via Levata e tutte quelle di Cassinone, quali via Lazzaretto e via Basse, oltre alle vie perimetrali e alle scarpate lungo la strada provinciale. Per Longhi «salvaguardare il territorio, con interventi di sfoltimento dei rami e rovi come quello fatto settimana scorsa lungo la pista ciclabile, e ripulirlo dai rifiuti sono gesti fondamentali nel rispetto dell’ambiente in cui viviamo. A questo uniamo anche l’educazione alla salvaguardia del territorio verso i giovani. Infatti il 29 maggio coinvolgeremo anche i ragazzi dell’oratorio in una domenica ecologica».


Consumi e sostenibilità, il 19 febbraio Città alta a lume di candela

millumino di meno bergamo

La sostenibilità ambientale può anche diventare molto suggestiva. Succede a Bergamo alta venerdì 19 febbraio, in occasione di “M’illumino di meno” la più grande campagna radiofonica di sensibilizzazione sui consumi energetici e la mobilità sostenibile, ideata dalla trasmissione Caterpillar di Radiodue e giunta alla 12esima edizione. Anche quest’anno il Comune di Bergamo aderisce all’iniziativa e spegnerà le luci di Città alta dalle 21.45 alle 22.45, sostituendole con quelle di cento candele (tante quanti i sono rintocchi che il Campanone dispensa puntuale ogni sera alle 22) distribuite tra piazza Vecchia, piazza Mascheroni, piazza Mercato delle Scarpe e la Corsarola.

I ristoranti del borgo, nel frattempo, proporranno la cena a lume di candela e un piatto tipico della Quaresima approfondendo le tradizioni del territorio legate al “consumare di meno”. Premieranno inoltre con un biglietto dell’autobus per il ritorno coloro che presenteranno quello utilizzato all’andata. Città alta sarà infatti chiusa al traffico dalle 20 alle 24 e il servizio della linea 1 sarà potenziato fino all’una, per rendere ancora più green la serata. Oltre a gustarsi le proposte gastronomiche e la speciale atmosfera, sarà possibile cimentarsi in qualche scatto fotografico e partecipare al concorso “Effetto Notte” che assegna una bicicletta elettrica come primo premio, un orologio automatico Locman e un cesto di prodotti biologici al secondo e al terzo classificato.

«In occasione dell’edizione 2016 – spiega l’assessore alle Politiche energetiche del Comune di Bergamo, Leyla Ciagà – abbiamo pensato di proporre una sensibilizzazione che si sviluppasse su più fronti: non solo quello energetico, ma anche quello, inusuale, gastronomico e della mobilità sostenibile, raccogliendo un invito specifico degli organizzatori a promuovere l’uso di mezzi a basso impatto energetico e a incentivare all’utilizzo di mezzi pubblici come simbolo di pace e di rispetto per l’ambiente. Invitiamo tutti i cittadini ad aderire, limitando in occasione del 19 febbraio i consumi energetici e utilizzando, per i propri spostamenti, mezzi alternativi dell’auto».

«L’Ascom Confcommercio di Bergamo – commenta il responsabile delle relazioni esterne, Giorgio Lazzari – è fra i promotori dell’iniziativa che per il primo anno coinvolge tutta Città alta con una serie di appuntamenti. Se è vero che da un lato verrà spenta l’illuminazione, dall’altro Città alta godrà di una luce nuova. Grazie all’impegno dei promotori e dei commercianti verrà creata un’atmosfera unica sia per i bergamaschi che per i turisti. Un plauso va anche ad Atb per lo sforzo organizzativo messo in campo in occasione della chiusura straordinaria di Città alta».

Qui il regolamento