Aeroporto Orio al Serio, Giovanni Sanga è il nuovo presidente

Giovanni Sanga è il nuovo presidente di Sacbo. Il Consiglio di Amministrazione di SACBO, l’ha nominato all’unanimità nel corso di una riunione che si è tenuta negli uffici direzionali a Grassobbio. Sanga sostituisce alla guida della società aeroportuale di Orio al Serio lo scomparso avvocato Roberto Bruni.
Nato a Entratico il 13 settembre 1962, laureato in Economia e Commercio, commercialista, Sanga è stato parlamentare Pd alla Camera dei Deputati per tre legislature, dal 2006 al 2018, e ha fatto parte delle Commissioni Industria e Finanze e della Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e finanziario.


Alitalia torna a volare su Bergamo

Alitalia torna finalmente a volare su Bergamo. La compagnia aerea nazionale, che sta vivendo un momento di sviluppo delle proprie attività, complice la chiusura dell’aeroporto di Milano Linate per il rifacimento della pista, ha riposizionato il collegamento per Roma dal nostro scalo.
Un’operazione destinata a durare anche dopo la riapertura di Linate, considerato anche il successo che stanno registrando i quattro collegamenti giornalieri con la Capitale.
Un vantaggio per tutto il nostro territorio, sia per i viaggi di lavoro che leisure, grazie alla possibilità di acquistare voli per le principali destinazioni mondiali. Sul sito Alitalia è dunque possibile prenotare il Bergamo Johannesburg con unico check in alla partenza, scalo a Roma e ripartenza. E così per altre decine di destinazioni vicine o lontane.
La compagnia aerea nazionale, che sta vivendo un momento di sviluppo delle proprie attività, complice la chiusura dell’aeroporto di Milano Linate per il rifacimento della pista, ha riposizionato il collegamento per Roma dal nostro scalo. Grande soddisfazione da parte di Sacbo, a partire dal direttore generale Emilio Bellingardi. “Un caloroso benvenuto ad Alitalia che riporta a Bergamo un collegamento strategico per tutto il nostro territorio”.
Lo spostamento su Bergamo è nato per sopperire alla chiusura di Linate, ma si tratta di un’operazione a lungo termine per un territorio che sta reagendo molto bene con un ottimo load factor” – commenta Fabio Maria Lazzerini, chief business officer di Alitalia – Tanto che si sta già lavorando per aumentare a 5/6 frequenze il volo per Roma nei mesi di settembre e ottobre. 
Cosa succederà alla riapertura di Linate? “Da fine ottobre almeno tre voli giornalieri rimangono definitivamente su Bergamo – prosegue Lazzerini -. È un collegamento molto utilizzato per i viaggi intercontinentali, Sud America in cima alla lista. E il primo volo ad essere riempito è il 6,45, perché bergamasco è abituato a lavorare e a svegliarsi presto… battuta a parte mi preme ringraziare la comunità bergamasca e la Sacbo”.
La presentazione ufficiale del volo, cui ha preso parte anche Giacomo Cattaneo, direttore aviation di Sacbo, si è chiusa con le parole del presidente Roberto Bruni.
“Oggi è una bella giornata e sono grato ad Alitalia perché ha risposto ad un’esigenza molto forte del territorio. Il collegamento con Roma è anche simbolico perché ci unisce alla capitale e il primo volo civile decollato da Orio con Itavia è stato proprio il Bergamo-Roma. Arrivando nella capitale si apre poi una porta sul mondo. Siamo molto contenti – prosegue Bruni -. perché non si tratta di una mera supplenza ma di una decisione strutturale. Auspichiamo quindi un rafforzamento di questo collegamento e, perché no, che ne arrivino altri”.


I turisti diventano chef all’aeroporto di Orio al Serio

L’Aeroporto di Milano Bergamo lancia un concorso di cucina tra i suoi passeggeri. L’iniziativa si chiama “Chef in aeroporto” e possono partecipare i passeggeri maggiorenni in possesso di un documento di viaggio effettuato nel corso del 2019 o in procinto di farlo entro il 31 dicembre dell’anno in corso. La prova prevede di realizzare una ricetta di ispirazione territoriale, che rappresenti il territorio di riferimento dell’Aeroporto di Milano Bergamo, utilizzando ingredienti principali prevalentemente lombardi.

I partecipanti avranno tempo fino al 31 agosto per collegarsi al sito www.bgychef.milanbergamoairport.it, inserire i dati personali insieme alla copia del documento di viaggio, la descrizione della ricetta per una lunghezza massima di 1.500 caratteri in lingua italiana, e le foto che rappresentano le fasi di esecuzione (in formato jpeg, Gif o Png) fino a una dimensione massima di 5 Mb. Entro il 20 settembre 2019 una giuria di esperti procederà alla selezione delle tre migliori ricette, i cui ideatori saranno invitati a partecipare al cooking show che si terrà al Vicook Bistrot dell’Aeroporto di Milano Bergamo, dove potranno cimentarsi nella preparazione della propria ricetta alla presenza dello chef tristellato Chicco Cerea.Il vincitore vedrà pubblicata la ricetta per un anno intero nel menù di Vicook Bistrot, giudicato tra i migliori ristoranti aeroportuali a livello mondiale.

L’iniziativa mira a coinvolgere i passeggeri nel mondo della cultura enogastronomica su cui da tempo ha puntato l’Aeroporto di Milano Bergamo, con proposte basata su esperienze del gusto e riscoperta delle identità territoriali.


Prorogati gli orari dell’Infopoint di Visitbergamo all’aeroporto di Orio

L’aeroporto di Milano Bergamo decolla sempre di più e con esso anche l’Info Point Gate di VisitBergamo all’interno dello scalo internazionale gestito da Sacbo.

Per intercettare e dare la migliore assistenza possibile anche ai turisti che, sempre più numerosi, atterrano in serata allo scalo orobico, dal primo di giugno l’orario di apertura dell’Infopoint nelle giornate dal lunedì al sabato proroga di due ore l’apertura, dalle 8.00 alle 22.00 (rispetto alla chiusura fissata sinora alle 20.00).

Invariato l’orario della domenica, dalle 10.00 alle 18.00.

“Le due ore aggiuntive sono un ulteriore segnale concreto di attenzione verso i turisti che sempre più numerosi atterrano a Bergamo anche negli orari serali – spiega Luigi Trigona, Presidente di VisitBergamo – e rappresentano un unicum nel panorama degli uffici di informazione turistica, perché nessun altro infopoint fornisce un servizio così esteso. I dati del 2018 e quelli del primo quadrimestre dell’anno in corso registrati nel nostro infopoint confermano l’interesse in forte crescita che c’è nel mondo verso il nostro territorio. L’ufficio si trova nell’area Arrivi dell’aeroporto, collocato in posizione strategica per i turisti; i quali sono accolti con competenza e cortesia da personale qualificato, che fornisce in diverse lingue informazioni di carattere culturale, storico-artistico, suggerendo itinerari per organizzare al meglio il soggiorno in città, provincia e regione. Grazie all’importante collaborazione con Sacbo – osserva Trigona -, VisitBergamo svolge da tanti anni in aeroporto quell’importante e indispensabile ruolo di promozione e accoglienza turistica del nostro territorio. Ruolo ancora più significativo e di responsabilità davanti all’aumento costante del numero di passeggeri che atterrano in città, sia per turismo sia per business”.

“L’estensione dell’orario di apertura dell’ufficio turistico presente in aerostazione risponde all’esigenza di offrire un’assistenza puntuale e completa ai passeggeri che sbarcano dai voli in arrivo nella tarda serata – dichiara Emilio Bellingardi, direttore generale di SACBO – La decisione conferma l’attenzione e la sensibilità che Visit Bergamo profuse e mostrate da sempre e che ha accompagnato nel corso degli anni la crescita dell’aeroporto. Si tratta di un valore aggiunto che rappresenta un biglietto da visita per la città e il territorio e concorre a tenere alto il livello di qualità dell’accoglienza. Consideriamo Visit Bergamo un partner fondamentale nel quadro dei servizi offerti ai passeggeri che, siamo certi, apprezzeranno la continuità di apertura dell’ufficio di informazioni turistiche e sempre più la disponibilità e professionalità del personale che vi opera”.

L’infopoint è ricercato soprattutto dagli stranieri, mediamente il 78% del totale. Complessivamente nel 2018 sono stati 81.350 (63.088 stranieri, 18.262 italiani) i turisti che si sono affidati all’Infopoint di VisitBergamo.

Nei primi quattro mesi di quest’anno gli afflussi registrano una ulteriore importante crescita rispetto allo stesso periodo di un anno fa: 27.657 turisti , 6.499 in più rispetto ai 21.158 del primo quadrimestre 2018, con un incremento pari al 31%. Dati che confermano il grande interesse da parte degli stranieri per il nostro territorio.

L’aeroporto – che collega Bergamo con ben 135 destinazioni in 37 Paesi stranieri (Europa, Mediterraneo e Nord Africa) – nel 2018 ha infatti consolidato la terza posizione nella graduatoria degli scali nazionali, sfiorando quota 13 milioni di passeggeri (per l’esattezza, 12 milioni 938mila). I dati dei primi mesi del 2019 confermano il trend in crescita da anni, il che consentirà di conquistare a fine anno un nuovo record, andando ben oltre la soglia dei 13 milioni di passeggeri.

Ricordiamo che l’Info Point Aeroportuale, esattamente un anno fa, ha avuto l’onore di essere inaugurato, dopo un importante lavoro di restyling, quale primo degli Infopoint Gate operativi negli aeroporti lombardi previsti dalle delibere regionali per valorizzare, innovare e adeguare le strutture che intercettano i principali flussi turistici della regione. Ad oggi quello di VisitBergamo rimane l’unico Infopoint Gate operativo in Lombardia.

Tra i servizi a disposizione dei passeggeri citiamo: Informazioni turistiche, itinerari personalizzati alla scoperta del patrimonio ambientale, culturale e storico della città e del territorio provinciale; informazioni sulle strutture ricettive del territorio; distribuzione di materiale informativo, mappe, miniguide; indicazioni stradali, trasporti pubblici, parcheggi; informazioni su eventi e spettacoli, visite guidate, ristorazione e shopping; informazioni e indicazioni sulle vicine località della Lombardia. I passeggeri dispongono inoltre h24 di totem multimediali esterni all’ufficio per reperire a qualsiasi ora le informazioni per il proprio soggiorno e per poter effettuare le prenotazioni. Infine, grazie ad un accordo con Booking.com, top player mondiale tra le Online Travel Agencies (Ota), è possibile prenotare l’alloggio in tempo reale e alla miglior tariffa disponibile.


Dormire in aeroporto: a Orio nuove cabine con musica, film e giochi

cabine dormire aeroporto orio ZZZleepandGO BGY interno

A due anni dall’inaugurazione delle prime tre capsule all’interno dell’Aeroporto di Milano Bergamo, ZZZleepandGo annuncia l’ampliamento dell’area riservata al riposo e alla privacy in un ambiente comodo e riservato.

La domanda sempre crescente e i feedback positivi dei clienti, soprattutto dei frequent flyers diventati ormai fedeli al servizio, hanno spinto ZZZleepandGo a progettare insieme a Sacbo un nuovo spazio, più grande e congeniale alle esigenze dei clienti.

cabine dormire aeroporto orio ZZZleepandGO BGY esterno (1)Le tre capsule originarie sono state sostituite con nove cabine di nuova generazione, dotate di una nuova piattaforma di intrattenimento all’interno (film, musica e giochi), tenda apribile sul soffitto e diversi miglioramenti dal punto di vista delle finiture.

Anche il sistema di check-in/check-out è stato rivisitato attraverso l’utilizzo di due virtual reception installate all’ingresso del locale. Attraverso questa  nuova configurazione, l’accesso allo spazio in cui si trovano le capsule viene garantito alle sole persone ospiti delle capsule, evitando qualsiasi tipo di intrusione o disturbo da parte di altre persone.

Infine il ventaglio dei servizi offerti da ZZZleepandGo è stato allargato attraverso una futuristica vending machine creata ad hoc, con prodotti utili al viaggiatore e complementari al servizio erogato.

cabine dormire aeroporto orio ZZZleepandGO BGY esterno (2)La tariffa notturna, dalle 23 alle 6 del mattino, è di 39 euro. Le prenotazioni possono essere eseguite online direttamente sul sito zzzleepandgo.com o sulle principali piattaforme booking, expedia, trivago, hotels.com. Nelle altre ore della giornata è previsto l’accesso diretto sul posto, al costo di 9 euro per ogni ora di permanenza in cabina.


Aeroporto, nella food lounge arrivano cibi e bellezze del Cuneese

 

orio al serio - food cuneo - taglio del nastro

L’aeroporto di Orio al Serio è sempre più anche crocevia della promozione turistica ed enogastronomica. Oggi, all’interno dell’area Italy Loves Food, è stato inaugurato uno spazio dedicato alle bontà della provincia di Cuneo.

Il progetto made in Cuneo, di durata quadriennale (2017-2021), prevede l’allestimento di uno spazio vetrina e di un punto informativo, nei pressi dei gate d’imbarco A9-A10-A11-A12, con l’obiettivo di intercettare passeggeri e turisti che possano facilmente raggiungere la Granda.

L’iniziativa è stata realizzata grazie alla sinergia tra Camera di Commercio di Cuneo, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Turismo AlpMed, Regione Piemonte, ATL Langhe Roero e ATL del Cuneese. Si tratta di un’area di degustazione e vendita di circa 100 mq dove sono presenti i prodotti che caratterizzano l’enogastronomia della provincia di Cuneo: dai grandi vini di Langa e Roero ai prodotti dolciari, alle confetture e composte.

orio al serio - area food cuneo - malvestitiLo spazio è dotato di una cucina dove vengono somministrati piatti preparati con i prodotti tipici del territorio, di un punto di informazione turistica, di una sala per presentazioni, incontri ed eventi. È caratterizzato dalla presenza di brand di primissimo livello e vuole essere una vera e propria oasi di somministrazione all’insegna dell’alta qualità e ricercatezza.

«La Granda punta ad orizzonti lontani per la promozione delle sue eccellenze – ha affermato Ferruccio Dardanello presidente della Camera commercio di Cuneo – e sceglie come trampolino di lancio uno degli aeroporti più frequentati del nostro Paese: lo scalo internazionale Caravaggio di Orio al Serio». «Con questa iniziativa – ha spiegato -, in sinergia con gli altri enti coinvolti, si è voluto superare la tradizionale promozione del territorio che ci vedeva vetrina nei singoli eventi; il nuovo percorso è più articolato e impegnativo ed è in grado di mantenere costante nel tempo un richiamo forte alle peculiarità della Granda. Le prospettive sono allettanti: se oggi questa presenza mira a consolidare la crescita del nostro settore turistico, in futuro potrebbe proiettare la Granda verso innovative collaborazioni con altri aeroporti nazionali ed europei».

«È un progetto di valore – ha sottolineato Antonella Parigi, assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte -, che fa del patrimonio enogastronomico un mezzo privilegiato per la promozione turistica del territorio, grazie a un presidio stabile in uno dei principali aeroporti italiani. Con questa vetrina sarà possibile valorizzare, con i numerosi turisti in transito, non solo i prodotti, ma anche le numerose e importanti manifestazioni a essi dedicate».

Al taglio dal nastro, insieme a Dardanello e Parigi, Giandomenico Genta presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Luigi Barbero presidente Turismo Alpmed, Beppe Carlevaris, vicepresidente ALT cuneese. A fare gli onori di casa il presidente della Sacbo Roberto Bruni, il direttore commerciale non aviation Matteo Baù e il presidente della Camera di Commercio Paolo Malvestiti.

L’apertura dell’ambasciata del gusto cuneese ha portato a Bergamo anche i direttori delle Confcommercio di Bra, Luigi Barbero, anche presidente di Turismo Alpmed, di Cuneo, Marco Manfrinato, e di Alba, Fabrizio Pace, che hanno incontrato il direttore dell’Ascom Oscar Fusini e il responsabile marketing Giorgio Lazzari per positivo momento di confronto e scambio.

 


Colazione con prodotti tipici, al decollo la rete di East Lombardy

C’è più gusto se la giornata comincia con le bontà del territorio. Lo sa bene East Lombardy – Regione Europea della Gastronomia 2017, il progetto internazionale dedicato alla promozione e alla valorizzazione della cultura gastronomica e dell’identità delle province di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova, che ha lanciato quest’oggi la propria iniziativa di valorizzazione – prima in Italia – del breakfast come elemento competitivo per il successo di una destinazione turistica.

La presentazione all’aeroporto di Orio al Serio che è un punto di arrivo ideale per tutti coloro che desiderano visitare la Lombardia Orientale e che con i suoi 11 milioni di viaggiatori in transito nel 2016 rappresenta un grande volano per il progetto.

170914 colazione east lombardy - presentazione in aeroporto

L’obiettivo è coinvolgere numerose realtà, come pasticcerie, bar, alberghi, B&B e agriturismi di qualità, che propongano colazioni all’insegna dei prodotti tipici, sottolineando non solo attenzione per un’occasione di consumo importante per la salute e il benessere ma anche nel caratterizzare l’esperienza turistica. Il paniere, del resto, è ricco e vario, capace di rendere indimenticabile ogni genere di colazione.

Hotel Petronilla - colazione (1)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A fare da apripista sono stati selezionati alcuni maestri pasticceri, chef e professionisti dell’ospitalità che hanno firmato menù originali. Iginio Massari, Maestro Pasticciere e patron della Pasticceria Veneto a Brescia ed Enrico Cerea, chef del ristorante tristellato Da Vittorio a Brusaporto, entrambi Ambasciatori di East Lombardy, sono stati i testimonial della presentazione. L’elegante menù-colazione firmato da Massari contempla, fra l’altro, Bussolà, Torta Paradiso, Plum Cake all’olio extravergine di oliva Garda Dop.

Di grande impatto scenografico la prima colazione che accoglie al risveglio gli ospiti del Relais&Chateaux Da Vittorio che possono spaziare fra proposte dolci e salate fra cui la Gioconda, la sfoglia di mele della Val Brembana, la crostata morbida ai lamponi del Parco dei Colli di Bergamo e poi formaggi caprini bergamaschi, pan brioche, focacce ripiene e pani di vari formati preparati con olio di oliva extravergine Dop Sebino.

Insieme a Da Vittorio, in provincia di Bergamo, aderiscono Pasticceria La Marianna e Hotel Petronilla, in città, e Agriturismo Polisena a Pontida.

Per il territorio di Brescia, oltre alla Pasticceria Veneto, partecipano Profumo di Lievito e la Pasticceria Di Novo a Manerba sul Garda.

Cremona è rappresentata da Al Carrobbio, Locanda Torriani, Lounge Bar Chiave di Bacco e Pasticceria Dondeo, tutte in città.

Mantova partecipa, infine, con i due locali considerati autentico punto di riferimento in città – Pasticceria Antoniazzi e Caffè Borsa – mentre sul territorio troviamo la Locanda Majestic 2 a Campitello di Marcaria e gli otto B&B dell’associazione Colline del Garda Ospitalità con sede a Monzambano.

All’interno dell’Aeroporto Milano Bergamo Winegate11 e La Marianna.

«In tanti Paesi – commenta Uta Wilmer, direttrice dell’Hotel Petronilla di Bergamo e consigliera del Gruppo Albergatori dell’Ascom – la colazione è un pasto importante e per un albergo come il nostro (quattro stelle lusso, 12 camere, 90% di clienti stranieri) è sempre stata un’occasione per dare un valore extra all’offerta. Sin da quando abbiamo aperto, esattamente otto anni fa – ricorda -, abbiamo puntato sulle tipicità, come le confetture e il miele della Valle Imagna e poi i formaggi e i salumi di cui Bergamo è ricca. Una scelta apprezzatissima, come confermano i clienti e le loro recensioni sui portali. Gran parte dei giudizi in rete sugli alberghi riguarda proprio la colazione, che è quindi un fattore capace di fare la differenza e, tra l’altro, l’unico pasto che i clienti sicuramente consumano nelle nostre strutture».

Ora, chi ha scelto di dare il buongiorno ai propri ospiti con i prodotti locali può anche contare sulla rete di East Lombardy. «Poter promuovere insieme quest’offerta è bellissimo – prosegue Uta Wilmer -. Il cibo è una pubblicità fantastica, non solo per un’attività ma per tutto il territorio. I souvenir che i nostri clienti cercano con più interesse sono quelli gastronomici, dalla Torta Donizetti alle mignon di polenta e osèi, alla farina per la polenta. Sono contenti di portarsi a casa il gusto del loro viaggio e di raccontare a parenti e amici cosa hanno mangiato di buono, così scatta il passaparola e si accende l’interesse su una località. Il cibo, oggi così di moda, può portare lontano il nome di Bergamo e il made in Bergamo: è un tema da sviluppare sempre più».

A supportare con i dati lo scenario è Roberta Garibaldi, docente dell’Università di Bergamo e direttore scientifico di East Lombardy. «In Italia il 92% dei viaggiatori ricerca esperienze enogastronomiche memorabili durante la vacanza e il 52% afferma di prestare attenzione alla presenza di prodotti agroalimentari con certificazioni di qualità – ha spiegato -. Su TripAdvisor sono oltre 1 milione le recensioni sul tema colazione, a dimostrazione dell’interesse del turista a questo momento della giornata. I dati nazionali sono confermati anche per la Lombardia Orientale, dove la ricerca di produzioni Dop e Igp è un elemento fortemente apprezzato: il 66% dei residenti, l’80% dei visitatori italiani e il 54% di quelli stranieri considera questi elementi nella scelta turistica. Abbiamo così preparato un progetto integrato e coinvolto, come primo step, alcune delle numerose realtà eccellenti del territorio».

In prima fila l’aeroporto. «Il progetto Prima Colazione di East Lombardy rappresenta un’assoluta novità nel settore retail&food aeroportuale a livello mondiale e un ulteriore salto di qualità in chiave di accoglienza che il nostro aeroporto riserva a passeggeri e accompagnatori – ha sottolineato Matteo Baù, direttore commerciale non aviation di Sacbo –. Il nostro obiettivo è fare in modo che coloro i quali si recano o transitano in aerostazione possano sentirsi a casa, riservando loro il piacere del gusto che l’eccellenza gastronomica del territorio è in grado di interpretare. Per questo abbiamo scelto partner di assoluto rilievo internazionale, che trasmettono la cultura del cibo in ogni momento della giornata, facendo in modo che i passeggeri stessi ne diventino ambasciatori».

I coordinatori del progetto sono già al lavoro per lo sviluppo della rete che si è costituita.

Info: www.eastlombardy.it


Nuove rotte, Seriate contesta i dati Arpa sull’impatto acustico

ryanair bergamo alta orio al serio

I conti non tornano e i dati di Arpa Lombardia riguardanti l’impatto acustico sulla popolazione, a seguito delle nuove rotte dei voli dell’aeroporto di Orio al Serio proposte dal Comune di Bergamo, non convincono il sindaco di Seriate Cristian Vezzoli. Come il collega del Comune di Grassobbio, anche il primo cittadino seriatese chiede chiarimenti all’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente sui criteri usati per individuare la popolazione esposta al rumore.

Secondo la Valutazione dello scenario proposta alla Commissione aeroportuale di Orio al Serio del 28 aprile scorso, in base al traffico 2015 e alle nuove rotte ipotizzate dal capoluogo di provincia, le nuove procedure di decollo e atterraggio determinerebbero per il territorio di Seriate un aumento di 9 persone esposte al rumore aeroportuale. Ma questo dato non torna. «Confrontando la planimetria usata da Arpa Lombardia con quella catastale più aggiornata e ricavata dal Geoportale – afferma il sindaco Vezzoli -, i dati dell’agenzia regionale non sembrano né veritieri né corrispondenti a realtà. Allo stato degli atti, dalla comparazione, si evince chiaramente che molte abitazioni esposte alle nuove rotte non sono state né identificate né considerate dall’ente regionale, pertanto non conteggiate. La cartografia usata da Arpa, sia per scala utilizzata sia perché datata, non consente di individuare con esattezza gli alloggi civili. Pertanto con gli uffici competenti abbiamo estrapolato la planimetria catastale ed effettuato una verifica a campione sul luogo interessato, scegliendo il tratto di via Misericordia interessato dalla fascia isofonica dei 55 – 60 decibel. Il risultato è stata l’individuazione di due nuove abitazioni esposte al rumore, ma non conoscendo il dato di popolazione usato da Arpa per singolo edificio, il controllo si è dimostrato impossibile da portare avanti».

Da questa prima verifica deriva il timore che i cittadini impattati dal rumore aeroportuale delle nuove rotte siano molti di più, pertanto il sindaco Vezzoli chiede di conoscere i criteri usati da Arpa per potere identificare sulla cartografia le abitazioni coinvolte dello scenario attuale e quelle che lo sarebbero dalla modifica del traffico aereo, l’elenco dettagliato delle case e la data di estrazione della popolazione esposta. A completamento, il sindaco Cristian Vezzoli ritiene necessario un incontro con i tecnici di Arpa, perché «la problematica del rumore aeroportuale è importante e delicata e nessun dato può essere erroneo, essendo determinante per le decisioni successive – rileva -. I dati forniti non appaiono attendibili e vanno confrontati, validati e certificati dagli uffici. Invito Arpa a confrontarsi con le altre amministrazioni interessate perché il problema riscontato sul territorio di Seriate potrebbe replicarsi anche negli altri comuni».

«La questione del rumore aeroportuale è talmente delicata che qualsiasi decisione potrà essere presa solo dopo aver riflettuto ed esaminato dati certi – è la riflessione -, in assenza di questi il giudizio non può che essere sospeso e comunque negativo. Resta poi il fatto che il territorio di Seriate è già gravemente impattato dal rumore aeroportuale per cui ogni ulteriore disagio va attentamente considerato e ponderato: non si possono chiedere altri sacrifici ai comuni dell’est, considerato che gli stessi subiscono già oggi il rumore derivante dagli atterraggi e dai voli notturni, pesantemente aumentati nel periodo estivo a causa dei voli charter».


La birra artigianale prende il volo. A Orio il primo pub monomarca, firmato Elav

Da una parte un aeroporto che scala le classifiche nazionali. Dall’altra un birrificio che di idee e progetti ne sforna a raffica. È così che per la prima volta in un aeroporto italiano apre un pub momonarchio di birra artigianale.

Succede nell’area imbarchi di Orio al Serio ad opera del Birrificio Indipendente Elav di Comun Nuovo, che ha siglato una partnership con la società che gestisce l’area per allestire e fornire lo spazio con le proprie birre e tutti i prodotti a marchio. Si tratta di  un pub tutto italiano dove i passeggeri in partenza potranno rilassarsi in attesa del proprio volo. Dieci spine offrono le birre cult del birrificio e a rotazione le speciali e stagionali, mentre sugli scaffali si trovano tutte le altre etichette Elav in bottiglia, da acquistare e portare anche in volo. In più i gadget Elav e tutti i prodotti dolciari della linea “Dissonanze di Elav”.

birrificio elav in aerporto orio al serio 2Forte di un incremento del 18,6% nel 2105, che ha portato a superare la quota dei 10 milioni di passeggeri (10.404.625), lo scalo bergamasco è impegnato a sostenere le potenzialità di traffico e a garantire al contempo la qualità dei servizi all’utenza, alle compagnie aree e agli operatori. Tra le azioni di adeguamento delle infrastrutture dedicate ai passeggeri, l’apertura di nuove attività nell’area imbarchi e da qui la possibilità di creare uno spazio unico nel suo genere con il primo pub di birra artigianale italiana a marchio.

«Un’importante novità che inaugura una nuova tendenza – spiega il Birrificio Elav -. Se infatti all’interno degli aeroporti siamo stati abituati a trovare prodotti di qualità e prestigio, perché così succede a moda e accessori e sempre più anche in riferimento al food&beverage, per il prodotto birra l’offerta si era fino ad ora limitata quasi esclusivamente a marchi industriali. Da parte sua la birra artigianale italiana ha raggiunto in questi ultimi anni livelli di qualità importanti, nonché un’ottima reputazione anche in ambito internazionale. Il posizionamento di Elav all’aeroporto di Orio risulta in questo senso come una naturale conseguenza di questo doppio movimento verso la qualità ed offrirà la possibilità al pubblico internazionale in transito ad Orio di godersi un’ottima birra artigianale Elav, sia prima che durante un volo. Oltre infatti a poter scegliere tra una vasta gamma di prodotti alla spina da godersi per ingannare l’attesa e l’ansia del volo, sarà anche possibile acquistare le bottiglie dallo scaffale o le stesse birre alla spina spillate con uno speciale sistema a pressione in bottiglie sigillate take-away da 1 litro».


Sacbo, l’integrazione con Sea preoccupa le imprese. Radici: «Mantenere l’autonomia è un dovere»

Non sono mancati i “ma” e le preoccupazioni nel confronto che il presidente della Camera di Commercio Paolo Malvestiti ha promosso tra i vertici della Sacbo e il mondo imprenditoriale bergamasco sui contenuti e le prospettive dell’ipotesi di fusione tra Sacbo e Sea e sul futuro dell’aeroporto di Orio al Serio. Il rischio, del resto, è di perdere uno dei gioielli dell’economia del territorio con tutte le ricadute conseguenti.

Non concedere più del dovuto all’alleata milanese, che ha dalla sua numeri ben più pesanti (700 milioni di fatturato contro 110 milioni ), è però anche un punto fermo della società di gestione dello scalo di Orio, di cui Sea è già azionista per il 30%. «L’ipotesi – ha ricordato il presidente Miro Radici – è dare vita ad una newco nella quale gli azionisti bergamaschi porteranno le proprie quote. Ottenere in questa nuova compagine il 35-40% del peso non è solo un obiettivo ma un dovere, perché permette di influire sulle operazioni straordinarie per le quali occorre una maggioranza qualificata di due terzi». «I due Cda hanno approvato lo schema di newco ora le questioni sul tavolo sono quella della governance e dell’autonomia gestionale, che ci permetta da continuare a lavorare bene come abbiamo fatto sin ora. Se non riusciremo ad avere l’autonomia si ferma tutto», ha affermato con sicurezza.

Dal punto di vista dello sviluppo aziendale, il progetto «non solo ha le gambe per correre – ha evidenziato Radici – ma per andare a mille all’ora. Si creerà un sistema forte di 40 milioni di passeggeri, un po’ meno di Fiumicino, ma con grandi spazi di crescita visto che Malpensa non ha ancora recuperato il vuoto lasciato da Alitalia. Senza contare tutte le sinergie che si potranno sviluppare, in termini di amministrazione, finanza e It. È un’operazione che dal punto di vista aziendale nessuno può contestare. La scelta è se giocare in difesa in un campionato modesto o giocare una partita importante in Europa. Con l’aggregazione si entra in un sistema europeo e ciò non può che fare bene anche alle aziende bergamasche».

«L’aggregazione con Sea non è l’unica strada possibile – ha precisato dal suo ruolo di analista imparziale il professor Stefano Paleari, incaricato dalle due società di realizzare lo studio per valutare i passi e le modalità per l’integrazione -, ciò che però è rischioso è il modello dello stand alone, servirebbe perciò comunque un’alternativa». Perché il contesto in cui oggi operano gli aeroporti è sempre più dinamico e incerto. «Tra forte concentrazione dei vettori, alto tasso di attivazione e disattivazione delle rotte (pari al 15-20%), nuove politiche degli investitori e concorrenza dell’alta velocità, il dato più importante dell’operazione tra Sacbo e Sea sarebbe proprio la possibilità di diminuire il rischio d’impresa», ha affermato Paleari. Ma sono ben otto vantaggi che ha messo nero su bianco e tra questi c’è anche il fatto che si viene a creare quel sistema aeroportuale previsto dal Piano nazionale degli aeroporti «che inserisce Orio al Serio in un bacino definito unico e strategico, e quindi oggetto anche di possibili finanziamenti». «Non si sta parlando dell’integrazione tra due società – da precisato – ma di tre aeroporti a creare un sistema». Da qui la necessità di condividere i piani infrastrutturali con le istituzioni, a cominciare dalla Regione, raccomandando – ed è un’istanza condivisa e ribadita dai vertici Sacbo – l’accesso ferroviario all’aeroporto.

Consapevoli della necessità di volare più alto, i rappresentanti dell’impresa bergamasca hanno anche espresso i propri timori. Tra questi Giovanni Zambonelli, presidente degli albergatori Ascom e componente del Consiglio camerale. «Obiettivo della newco è la quotazione in borsa – ha detto – e cosa possiamo dire di ciò che sarà il controllo in futuro, considerando che tra gli attuali soci ci sono Comune di Bergamo e Provincia, più intenzionati a fare cassa, Ubi Banca che sta diventando una Spa, Credito Bergamasco che è del gruppo Banco Popolare e Italcementi che è diventata tedesca? Credo che sia importante guardare anche un po’ più in là dell’oggi e pensare di garantire il contatto con il territorio anche su un periodo più lungo».

A lui e alla platea perplessa ha risposto il direttore generale di Sacbo Emilio Bellingardi con scenari ben più drastici in caso si rimanga ancorati al concetto di “piccolo è bello”. «Si tratta di fare un piccolo passo indietro per fare un grande passo in avanti. L’obiettivo è che Sacbo continui a contare come merita, diversamente il rischio è consegnare a qualcun altro le chiavi dell’accessibilità del territorio».

«Fiducioso di un’operazione che darà risultati nel tempo» si è infine detto il presidente della Camera di Commercio Malvestiti, sottolineando il metodo dell’Ente che «nel segno della trasparenza ha promosso questo momento di confronto su una questione così importante per il territorio e lo farà anche su altri temi, primo fra tutti quello del riordino del sistema camerale».