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La Rassegna

Ribolla: “Nelle imprese lombarde più donne e attenzione al welfare”

Indagine di Confindustria Lombardia sul mercato del lavoro
Alberto Ribolla
Alberto Ribolla

Per il mercato del lavoro lombardo il 2014 è stato un anno sospeso, di attesa. Non sono mancati i segnali positivi, in particolare tra le aziende medium e high tech, oltre alle conferme di alcune peculiarità tutte lombarde. In particolare si conferma l’alto tasso di femminilizzazione, una lieve contrazione dei contratti a tempo indeterminato, e la grande attenzione delle imprese ai programmi di welfare aziendale. Segnali quindi contrastanti quelli emersi dall’Indagine “Il Lavoro in Lombardia – Rapporto 2015” effettuata dal Centro studi di Confindustria Lombardia, in collaborazione con l’Università Cattaneo – LIUC, su un campione di 1.430 imprese rappresentativo di tutte le province lombarde (l’11,5% bergamasche). “Come emerge dal nostro monitoraggio regionale – spiega Alberto Ribolla, presidente di Confindustria Lombardia – nel 2014 tra le nostre imprese è tornato un clima di fiducia e cauto ottimismo. Gli imprenditori lombardi sono da sempre molto attenti al contesto e alle novità. Questo lo dimostra lo stand-by dei contratti a tempo indeterminato in attesa delle riforme del governo, ma anche l’attenzione al welfare aziendale: in un periodo di crisi infatti emerge con forza il ruolo sociale ricoperto dalle nostre imprese che, invece di tagliare, hanno deciso di incrementare i programmi di welfare aziendale. Anche l’aumento della presenza delle donne in ruoli decisionali e più in generale in azienda è sinonimo di maturità imprenditoriale”. “La maggiore dinamicità delle imprese dei settori medium e high tech emersa dai dati, poi, – aggiunge il presidente di Confindustria Lombardia – testimonia che la strada intrapresa dalle nostre imprese manifatturiere è quella giusta. Il prossimo salto è verso l’Industria 4.0 ma per affrontare il passaggio servono investimenti, anche in risorse umane high-skilled, oltre a una cabina di regia pubblico-privata”, conclude Alberto Ribolla.

Questi, nel dettaglio, i dati più significativi emersi dall’VIII edizione del Rapporto che sarà diffuso integralmente a settembre:

Il campione analizzato dal Centro studi di Confindustria Lombardia è composto da 1.430 imprese associate per 213.467 addetti. Il 72,4% delle imprese campione appartiene all’industria manifatturiera, il 27,6% al terziario. Il campione copre in maniera omogenea tutte le classi dimensionali, e tutte le classi di intensità tecnologica (Low Tech 22,4%, Medium Low 35,9%, Medium High 32,1%, High Tech 9,6%.

Il campione analizzato dal Centro studi di Confindustria Lombardia è composto da 1.430 imprese associate per 213.467 addetti. Il 72,4% delle imprese campione appartiene all’industria manifatturiera, il 27,6% al terziario. Il campione copre in maniera omogenea tutte le classi dimensionali, e tutte le classi di intensità tecnologica (Low Tech 22,4%, Medium Low 35,9%, Medium High 32,1%, High Tech 9,6%.