Smog, Gori propone misure automatiche se l’emergenza supera un numero stabilito di giorni

smogIeri pomeriggio allo spazio Viterbi di via Tasso il vicepresidente della provincia Jonathan Lobati ha incontrato i 37 sindaci dell’area critica per un confronto sugli alti livelli di polveri sottili che si sono verificati nelle ultime settimane nel capoluogo e nelle aree limitrofe. La creazione di un tavolo permanente sul tema dell’inquinamento atmosferico, che consenta di mettere in atto misure di prevenzione senza attendere l’emergenza, è uno degli impegni di cui la Provincia si è fatta carico per contribuire a contenere l’inquinamento da PM10. “La nuova Provincia è la Provincia dei Sindaci, ci teniamo a trovare una soluzione condivisa per essere preparati al verificarsi di condizioni come quelle dei giorni scorsi” ha detto Lobati. L’intenzione di via Tasso è infatti quella di convocare i sindaci con cadenza regolare e di creare un gruppo di lavoro tecnico che definisca un protocollo operativo.  “E’ un bene che la Provincia prenda in mano la situazione, perché la città da sola non può fare da coordinamento e alcune misure adatte alla città, come le targhe alterne, risultano difficilmente praticabili in altri Comuni”  – ha detto nel suo intervento il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, che ha portato alcune proposte tra cui la previsione di alcune misure antismog che possano scattare automaticamente ogni qual volta i livelli di PM10 dovessero superare il limite per un numero stabilito di giorni consecutivi. Gli amministratori che sono intervenuti hanno sottolineato l’importanza di misure che siano coordinate, e la necessità di affiancare alle restrizioni un’adeguata campagna di informazione e sensiblizzazione dei cittadini.

Ecco le proposte che la Provincia di Bergamo ha presentato al tavolo con i Sindaci. Nel triennio 2016/2017/2018 si impegna:

  1. a convocare i Sindaci dell’area critica di Bergamo al superamento dei limiti di emissioni previsti dalle norme vigenti per coordinare efficaci misure anti-smog su tutta l’area creando un tavolo permanente sul tema;
  2. ad aumentare i controlli delle emissioni sulle caldaie delle utenze domestiche ben oltre i 13000 controlli previsti sul territorio provinciale nell’ultimo bando europeo affidato;
  3. a efficientare le centrali termiche di tutti gli edifici provinciali partendo dagli istituti superiori con impianti più vecchi e non sezionabili;
  4. a rendere automatico il vincolo di riduzione delle temperature degli edifici provinciali da 20° a 19 ° al sopraggiungere di situazioni di emergenza come quella che stiamo affrontando in questi giorni e comunque consigliare il mantenimento di temperature più basse durante il restante periodo di accensione degli impianti;
  5. a rinnovare gradualmente l’attuale parco auto provinciale con mezzi che rispettino gli standard di omologazione EURO 6 o superiori;
  6. a prevedere che almeno 1 terzo dei nuovi mezzi sia ad alimentazione gas metano, gpl, elettrica o ibrida;
  7. a sollecitare le istituzioni sovra ordinate perché garantiscano idonei finanziamenti per permettere il mantenimento dell’attuale copertura di rete di trasporto pubblico su tutto il territorio provinciale;
  8. a sollecitare le compagnie di distribuzione del gas metano o altro a fornire i dati di tutte le utenze allacciate sul territorio della Provincia e prevedere controlli più mirati e puntuali;
  9. a privilegiare progetti di mobilità sostenibile con particolare riferimento alla creazione di piste ciclabile e linee di trasporto diverse da quelle su gomma;
  10. a invitare il Governo a introdurre idonee politiche di defiscalizzazione degli abbonamenti di trasporto pubblico per fini lavorativi;
  11. a istituire un tavolo ambiente aperto oltre che alle istituzioni anche ai gruppi e alle associazioni per raccogliere e monitorare con le realtà della società civile le iniziative più utili per rispondere in chiave territoriale agli obiettivi fissati dalla conferenza di Parigi.