Rifugi, la stagione entra nel vivo. «In aumento gli stranieri»

È partita a rilento la stagione turistica in alta quota. Dopo le piogge del mese di giugno, i gestori dei rifugi orobici contano sulle ultime due settimane di luglio e sul mese di agosto per raddrizzare l’estate.

I due ultimi weekend hanno registrato un buon numero di presenze, soprattutto nei fine settimana: la maggior parte sono lombardi, ma ci sono prenotazioni anche da parte di olandesi, tedeschi e americani. Sono due categorie molto distinte: i camminatori sfegatati partono di buon mattino con qualsiasi tempo, zaino in spalla, Gps alla mano; i “buongustai” fanno una gita di una giornata, arrivano la domenica con le famiglie e non si muovono.

Se la  maggior parte dei visitatori si ferma a dormire per una notte, quest’anno ci sono anche diversi camminatori che si fermano per 2-3 giorni. Prenotano anche in gruppi di quattro o cinque persone. E sembra che i giovani siano tornati ad apprezzare la montagna e le camminate.

«A giugno abbiamo avuto un calo del 30% rispetto allo scorso anno. Luglio sta andando un po’ meglio ma le presenze sono comunque in calo del 20%», dice Elisa Balduzzi del Rifugio Olmo, ubicato a 1.819 metri di altezza in una conca poco sotto il passo Olone con vista sul dolomitico versante sud della Presolana.

Il 2015 è però stato un anno eccezionale. «È tutto legato al tempo, il meteo può compromettere una stagione, quindi confidiamo in un’estate stabile e soleggiata. Se il meteo ci assiste potremo fare una bella stagione» spiega Elisa Rodeghiero del Rifugio Benigni in Alta Valle Brembana. Valle Brembana, un piccolo rifugio a quota 2.222 metri sulla testata della Valle di Salmurano, a breve distanza  dal Lago Piazzotti.

Tra i rifugisti – sono circa 50 quelli censiti nella nostra provincia – c’è un moderato ottimismo. Per Fabrizio Gonella del Rifugio al Coca di Valbondione «A parte maggio e giugno, luglio sta andando bene, siamo contenti. Abbiamo molte presenze soprattutto nei weekend. Vengono dalla Lombardia e anche dalla Germania, dai paesi dell’est e dagli Stati Uniti. Siamo in uno degli angoli più suggestivi e selvaggi delle Orobie e da qui partono numerosi itinerari di arrampicata su roccia e lungo canaloni e couloir. Speriamo sia una buona stagione».

«È un periodo buono. Vediamo più stranieri, soprattutto durante la settimana e qualche pernottamento in più – rileva Fabio Arizzi del Rifugio Curò, a 1.915 metri, nella conca del Barbellino, l’area escursionisticamente più interessante di tutte le Alpi Orobie – Le occasioni sono tante. C’è tutta una serie di bellissime e non troppo impegnative vette, a quote che spesso sfiorano i 3000 metri, inoltre ci sono la riserva naturale Belviso-Barbellino e le vicine Cascate del Serio».

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