Moroni, al via un anno di iniziative in Val Seriana. E nei ristoranti menù a tema con piatti medioevali

Da giugno fino alla primavera del 2022 in programma mostre, narrazioni, restauri ma anche spettacoli, eventi culturali ed enogastronomia “rivisitata” nei locali del territorio

In occasione del cinquecentenario della nascita, Albino, già riconosciuta come Città del Moroni, e in senso più ampio tutta la Val Seriana mantengono la promessa di rinnovare il legame che univa “il pittore della realtà” alla sua terra, alla sua gente, alla sua natura e alla sua cultura. Promosso dal Comune di Albino e organizzato da Promoserio, “Moroni 500. Albino 1521 – 2021” è un percorso di scoperta e valorizzazione che diventa appello concreto alla riappropriazione della figura di Giovan Battista Moroni come un prezioso patrimonio collettivo.

Da giugno 2021 fino alla primavera del 2022 sono in programma mostre, narrazioni, restauri, approfondimenti e pubblicazioni scientifiche, convegni, incontri, concerti, spettacoli teatrali, escursioni a tema, eventi di animazione culturale, fotografia, moda, visite guidate, enogastronomia. È un abbraccio l’immagine scelta come icona del lungo percorso di valorizzazione, quello tra Maria ed Elisabetta dipinto da Moroni nello stendardo albinese (restaurato per l’occasione da Antonio Zaccaria, grazie al contributo del Comune di Albino e Fondazione della Comunità Bergamasca). Un gesto senza tempo che riassume il desiderio ultimo del progetto: offrire la bellezza come segno di rinascita e di condivisione e scegliere la cultura, custode dell’identità profonda di un territorio e della sua comunità, come motore per ripartire uniti.

Dal fulcro albinese il progetto si è espanso coinvolgendo tutta la Val Seriana, con il suo museo diffuso di Giovan Battista Moroni, un itinerario da Ranica a Fino del Monte, che fa tappa nei luoghi cui l’artista ci ha lasciato in eredità straordinarie opere di soggetto sacro, ancora fruibili nelle chiese per cui sono state eseguite. Di qui il percorso si collega alla città di Bergamo e a tutti gli altri luoghi che oggi sul territorio bergamasco conservano testimonianze della pittura moroniana.

L’obiettivo principale del progetto nel suo complesso è quello di promuovere all’interno delle comunità albinese, seriana, bergamasca, regionale, nazionale, una più completa, articolata e consapevole conoscenza della grandezza di questo testimone del Cinquecento, le cui opere sono disseminate in numerose collezioni e musei nel mondo.

Le tappe principali

A segnare l’apertura e la fase finale di Moroni 500 saranno tre mostre ad Albino. Dal 2 giugno, “IL CODICE MORONI”, innovativo storytelling espositivo curato da Barbara Mazzoleni e Orietta Pinessi, per svelare in chiave contemporanea tutti (o quasi) i segreti di Moroni; dal 18 settembre, “GIOVAN BATTISTA MORONI. RITORNO AD ALBINO”, riunirà a cura di Simone Facchinetti e Paolo Plebani, una selezione di opere legate per ragioni diverse alla città natale di Moroni, dalle prove giovanili ai ritratti di personalità albinesi fino a dipinti di devozione privata; Dall’11 dicembre, in “MORONI SEQUEL”, l’artista contemporaneo Gianriccardo Piccoli si confronta a tu per tu con la Crocifisssione di Moroni.

Dal 25 giugno, si accende il filo rosso che lega Albino a Palazzo Moroni di Bergamo Alta, grazie alla collaborazione di FAI – Fondo Ambiente Italiano, con la Delegazione FAI di Bergamo e la Fondazione Museo di Palazzo Moroni. Incontri e conferenze di approfondimento e divulgazione dell’attività del pittore saranno il preludio all’apertura speciale del 16 settembre dei Giardini e del Palazzo, con le sale che accolgono i capolavori moroniani (tra cui i ben noti ritratti di Isotta Brembati e del Cavaliere in Rosa). Da quel momento, tutte le domeniche saranno dedicate a Giovanni Battista Moroni, con attività e visite guidate, per adulti e famiglie.

Il 26 giugno, per tutta la giornata, le vie del centro storico di Albino si accenderanno grazie al AlbinoInArte in un omaggio artistico corale a Moroni, tra artisti selezionati invitati a creare in estemporanea e la premiazione della Mostra Sociale a cura di Arte sul Serio.

Dal 9 luglio al 28 novembre, la terra di Moroni e Accademia Carrara diventano un’unica realtà culturale, grazie alle scontistiche che il museo cittadino, in cui sono conservati tanti capolavori moroniani, dedica alla comunità albinese (per tutti i residenti, ingresso 5 euro anziché 10) e ai visitatori delle mostre in programma ad Albino (ingresso 8 euro anziché 10).

Dal 19 luglio al 1 agosto, la prestigiosa Fondazione Arte della Seta Lisio di Firenze propone ad Albino la sua prima Summer School di sartoria storica, con l’obiettivo di ricostruire l’abito indossato dalla “Dama in rosso”, immortalata da Moroni in un ritratto custodito alla National Gallery di Londra cui alla fine sarà donato.

Moroni 500 non poteva che incrociarsi con i “Grandi restauri” con cui Fondazione Credito Bergamasco nel 2021 rende omaggio a Giovan Battista Moroni. Ai dieci capolavori del pittore già recuperati in passato, ora si aggiunge il restauro di sei importanti dipinti, fra i quali il Crocifisso con i Santi Bernardino da Siena e Antonio da Padova della Parrocchiale di Albino, considerato il capolavoro del Moroni sacro. In autunno, eventi espositivi e culturali metteranno in luce i dipinti restaurati nel luogo di provenienza attraverso una “esposizione diffusa”.

Il 4 settembre al via la XX edizione dello storico festival Albino Classica, rassegna musicale itinerante curata dall’“Associazione Culturale Carlo Antonio Marino”.

Il 18 settembre per le vie del centro storico di Albino si respira aria di Rinascimento, grazie a “Sui Passi del Moroni”, organizzata dal Comitato Sui Passi del Moroni: antiche botteghe, personaggi storici, visite itineranti, workshop, momenti di vita quotidiana del 1500 accompagneranno i visitatori fino a sera inoltrata

Il 15 ottobre prima assoluta del Catalogo Generale dell’opera di Giovan Battista Moroni, curato da Simone Facchinetti (ed. Officina Libraria,Milano): un’impresa sostenuta da Fondazione Credito Bergamasco che si è protratta per molti anni, necessari a raccogliere le informazioni relative alle oltre 200 opere del pittore, non solo conservate nel territorio bergamasco ma disseminate nei principali musei europei e statunitensi, oltre che in molte collezioni private.

Il 16 e 17 ottobre siti di interesse culturale apriranno eccezionalmente le porte per due giornate di valorizzazione del patrimonio storico-artistico e architettonico di Albino, in contemporanea a un circuito di scoperta ai principali luoghi moroniani di Bergamo.

Il 2022 si aprirà all’insegna delle “Giornate di studi moroniani”, una due giorni organizzata in collaborazione con Fondazione Adriano Bernareggi, in cui dialogheranno i più grandi studiosi nazionali e internazionali che si sono occupati del Moroni e ne hanno curato le più importanti mostre recenti.

L’8 aprile 2022, Astorica – Associazione Storica Città di Albino, in collaborazione con La Compagnia dei Sogni e Complesso Bandistico di Albino, mette in scena in Piazza San Giuliano “La Passione di Gesù Cristo secondo Moroni”, narrata attraverso una coreografia coinvolgente e realistica, ispirata ai dipinti del pittore.

Il Moroni si celebra anche a tavola

Il Moroni si celebra anche a tavola. Ascom Confcomemrcio Bergamo, aderendo alle iniziative legate all’anniversario dell’artista albinese nei 500 anni dalla sua nascita, propone “A tavola con il Moroni”, un menù con i piatti che venivano presentati sulle tavole bergamasche del ’500 studiati da Leonardo Bloch, esperto di gastronomia antica. Dal 2 giugno e per tutto il periodo dell’iniziativa, nei ristoranti dei comuni di Albino, Alzano Lombardo, Aviatico, Casnigo, Castione della Presolana, Clusone,  Fiorano al Serio, Gandino, Gazzaniga, Gromo, Nembro, Oneta, Parre, Peia, Pradalunga, Ranica, Selvino, Vertova, Villa di Serio e Vilminore di Scalve si potranno assaggiare i piatti di una volta per un viaggio nel tempo tra gusti, sapori e tradizioni rinascimentali. Il tutto con tanto di ricetta e procedimento da seguire.

Il menù è composto da tre primi, un secondo, una torta salata e tre dessert. Il tris di primi comprende: gnocchi (o maccaroni), molto diffusi nella Lombardia del XVI secolo, abbinati ad una salsa agliata, popolare nella Bergamo del ’500, presentati secondo la ricetta di Bartolomeo Scappi, cuoco rinascimentale di alto livello che pubblicò il più grande trattato di cucina del tempo; casoncelli, sul modello dei tortelli ripieni di formaggio ricostruiti secondo Cristoforo Messisbugo, scalco alla corte Estense che scrisse un importante libro in cui sono elencati tutti gli elementi necessari per approntare un banchetto principesco oltre a numerose ricette, meticolosamente dettagliate; foiade condite con una salza verde, sempre secondo le ricette di Scappi.
Come secondo, viene proposto un brodo lardiero di cinghiaro che riprende uno spunto fornito da Torquato Tasso e, in alternativa, una torta di formaggio che a Bergamo nel secolo del Moroni doveva godere di ampia popolarità. Tra i dessert ecco serviti fiadoni, offelle e casoncelli nella loro formula più antica. Un libricino, che verrà diffuso nei locali aderenti all’iniziativa, conterrà le ricette e il contesto letterario dal quale sono state tratte.

“Con piacere – sottolinea Giovanni Zambonelli, presidente di Ascom Confcommercio Bergamo – abbiamo accettato l’invito del comitato organizzatore di proporre ai nostri associati un’iniziativa gustosa e che coinvolgerà diversi ristoranti della Valle Seriana e Val di Scalve. I piatti sono stati studiati dall’esperto Leonardo Bloch e resi “fattibili” grazie alla collaborazione tra l’Accademia del Gusto di Osio Sotto e la Trattoria Moro di Albino. L’adesione è libera e gratuita e ciascun ristoratore può decidere di proporre l’intero menù o anche solo un piatto”.

“Le celebrazioni del progetto “Moroni 500. Albino 1521-2001” che toccano in particolare la Media Valle Seriana possono rappresentare una spinta per la ripartenza di un turismo di prossimità che caratterizzerà questa seconda estate segnata dalla pandemia – afferma Oscar Fusini, direttore di Ascom Confcommercio Bergamo -. “A Tavola con il Moroni” può infatti fare da traino al turismo locale, agli appassionati di arte e ai buongustai, che con questa iniziativa possono riscoprire i sapori di una volta. Penso ad esempio al cinamomo confetto di Bergamo che ancora prima del casoncello è stato il più antico dei prodotti alimentari tipici del circondario orobico a conquistare un’autentica fama continentale, il cui apice fu attinto proprio nel corso del XVI secolo”.

Il network del progetto

Moroni500 nasce così da un ampio network di istituzioni, musei, fondazioni, parrocchie, scuole, realtà culturali, associazioni, in dialogo per raccontare in modo condiviso l’universo moroniano a 360 gradi. Tra di esse, la Parrocchia di Albino, Accademia Carrara di Bergamo, Fondazione Adriano Bernareggi, FAI – Fondo Ambiente Italiano, Fondazione Museo di Palazzo Moroni, Delegazione FAI di Bergamo. Il progetto è resto possibile grazie al sostegno di Fondazione della Comunità Bergamasca, al supporto di Comunità Montana Valle Seriana e al Main Partner Fondazione Credito Bergamasco, oltre al contributo di Sponsor privati Acerbis, Arizzi Fonderie, Persico Group, Sinergia, e al supporto di A.G. Automazione, Comendunese Arredamenti, Ottica Luiselli.

Nel progetto avranno parte attiva, nella ideazione e produzione di iniziative, anche associazioni e realtà impegnate in ambito culturale ad Albino e sul territorio della ValSeriana: Associazione Culturale Carlo Antonio Marino, Arte sul Serio, Percorsi Albinesi, Circolo Fotografico città del Moroni, Albino, Comitato Sui Passi del Moroni, Complesso Bandistico di Albino, Astorica – Associazione Storica Città di Albino, Django Association, Museo Etnografico della Torre di Comenduno. E ancora: collaborazioni con Ascom Confcommercio Bergamo per elaborare menù a tema, con le Botteghe di Albino e i commercianti, con operatori e soggetti che si occupano di valorizzazione del patrimonio naturalistico, culturale ed enogastronomico E-bike Tour di Franco Zanetti insieme a Laura Benzoni guida turistica, Associazione Culturale Guide Turistiche Città di Bergamo, Terre di Bergamo di Tosca Rossi, trait d’union con istituti scolastici e accademie, dall’ISIS Romero e dall’ABF di Albino alla Fondazione Arte Della Seta Lisio di Firenze.
Moroni 500 gode del patrocinio di: Pontificio Consiglio della Cultura, Ufficio dei Beni Culturali della Diocesi di Bergamo, Regione Lombardia, Camera di Commercio di Bergamo, Provincia di Bergamo, i Comuni della ValSeriana che custodiscono opere di Moroni.

Programma completo, info e prenotazioni su:

www.valseriana.eu

Info: tel. 035.704063 – infopoint@valseriana.eu

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