Legge “salva-suicidi”, è nato l’organismo per la composizione delle crisi

L’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Bergamo e la Consulta provinciale dei liberi professionisti della Camera di Commercio di Bergamo hanno presentato, alla presenza delle massime autorità cittadine, l’Organismo per la composizione della crisi da sovraindebitamento costituito dall’Ordine di Bergamo. Un passo concreto per mettere in atto quanto previsto dalla Legge 3 / 2012, detta anche “salva-suicidi”.

Con il perdurare della crisi economica, sono stati tanti, troppi, i piccoli imprenditori, i pensionati, gli artigiani che hanno saldato, a volte in modo drammatico, i conti in sospeso con banche e creditori. Un dramma sociale a cui la legge 3 /2012 ha tentato di rimediare. La normativa sul sovraindebitamento, infatti, si rivolge a tutti i debitori “non fallibili”, cioè a tutti i soggetti che, secondo l’ordinamento giuridico italiano, non possono accedere alle disposizioni previste dalla legge fallimentare, consentendo loro, in presenza di particolari condizioni di meritevolezza, di liberarsi dalla pressione dei debiti riportandoli a quanto effettivamente può essere pagato a seconda della situazione economica attuale.

«A subire maggiormente questo fenomeno è indubbiamente la parte più debole della società, come lavoratori, pensionati, artigiani e piccole attività economiche in generale. Ma anche il mondo dell’agricoltura è fortemente interessato a questo fenomeno con numerose aziende in difficoltà per l’impossibilità di onorare i propri debiti – ha dichiarato Alberto Carrara, presidente dell’Ordine Bergamo e presidente della Consulta Provinciale dei Liberi Professionisti della Camera di commercio di Bergamo in occasione del convegno dedicato –. Per questo è importante intervenire, fare chiarezza, sugli strumenti utili da mettere in campo».

Il debitore, infatti, può ottenere, a determinate condizioni, che i creditori siano soddisfatti da quanto può realmente pagare: l’ammontare del debito che non può essere pagato alla fine della procedura verrà esdebitato, cioè cancellato con piena riabilitazione.

«In questo modo – spiega Maria Rachele Vigani, dottore commercialista bergamasca nel Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili – il debitore viene tutelato dal rischio di perdere tutto e di essere esonerato a vita da ogni forma di attività economica. Una normativa degna di un Paese civile, di cui molti altri Stati europei si sono dotati da tempo. Grazie al “fresh – start”, come viene chiamato nel Regno Unito, è possibile uscire dal problema del debito e ritornare a vivere una vita dignitosa e serena».

Ma, per poter beneficiare di questa condizione, il debitore deve essere stato meritevole sia all’atto della contrazione dei debiti che durante tutto lo svolgimento dell’iter procedurale, così come non deve aver commesso atti di frode o rifiutato proposte di impiego senza giustificato motivo.

In particolare, a far parte dell’Organismo costituito dall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bergamo per la gestione del Sovraindebitamento, in qualità di gestori, sono iscritti ad oggi 50 professionisti bergamasci. L’Occ di Bergamo iscritto al numero progressivo 22, nella sezione A del Registro ministeriale degli Organismi autorizzati alla gestione della crisi da sovraindebitamento, ai sensi dell’art. 4, comma 2, del Decreto Ministeriale 24 settembre 2014 n. 202.