La sfida di Rossi? “Far pensare in grande i Comuni”

Rossi ProvinciaIeri, nella sala consiliare di via Tasso, il presidente della Provincia Matteo Rossi ha ricevuto i 68 giovani alunni delle classi quinte della scuola primaria Capitanio di Bergamo. La vivace e numerosa comitiva ha visitato il Palazzo e, soprattutto, intervistato il presidente. Intervista che ha riguardato innanzitutto l’Ente anche alla luce dei cambiamenti in corso in questi mesi: i bambini infatti stanno studiando l’ordinamento della Repubblica italiana e hanno potuto quindi approfondire il nuovo ruolo dell’ente provinciale e le nuove modalità di elezione del presidente. Ma non sono mancate le curiosità e le domande di carattere più personale: “Il suo lavoro è noioso o divertente?”, “È contento del suo ruolo nella politica?”, “È simpatico il sindaco di Bergamo? Ci ha mai discusso?”, “Quanto guadagna al mese? Guadagna di più di Gori?”, “Si sente importante?”.

Rossi ha risposto stringe la mano all’insegnante fuori dal PalazzoIl presidente Rossi ha saputo stare “sotto torchio” e rispondere a tutti i quesiti che gli sono stati posti. Alla domanda su come è organizzata la giornata del presidente ha risposto: “Al mattino non sono qui, svolgo il mio lavoro, che è il più bello del mondo, quello dell’insegnante. Il lavoro da presidente inizia invece alle 14 nel mio ufficio e la sera la dedico a girare il territorio, a incontrare le persone e a ascoltare i problemi. A volte il sabato e la domenica ci sono momenti belli, inaugurazioni, celebrazioni, a cui il Presidente viene invitato”.

L’incarico più complicato? “Trovare i soldi per realizzare i nostri progetti. Compito della mia carica è anche vivere giorni come questo di oggi, cioè, incontrare le persone e ascoltarle. Quelli sono i momenti migliori, i più piacevoli. Per chi ha scelto di fare politica, stare in mezzo alle persone è la cosa migliore che può capitare. Se ciò non ti piace è inutile fare politica”.

Cosa ha in progetto? “Le due cose che lasceremo in eredità: la prima aiutare i Comuni a lavorare insieme (abbiamo fatto il primo passo con il nuovo Statuto). La seconda, riuscire a farli pensare in grande, su misura europea”.

Alla fine dell’incontro, Rossi ha salutato i ragazzi, uno per uno, e ha donato loro, come ricordo della giornata, un gioco educativo sul mondo rurale e un plico con la storia dello stemma della Provincia.