I sette negozi che sfidano
la desertificazione in città

Non si può dire che non siano originali le sette attività commerciali ammesse ai contributi del Comune di Bergamo attraverso i bandi (da fine 2011 ad oggi ne sono state varate quattro edizioni) per favorire l’apertura di negozi nelle zone più a rischio desertificazione della città. Ci sono la bottega di specialità francesi, la latteria-gelateria che lavora anche latte d’asina, di capra e di bufala, il negozio di abbigliamento con abiti esclusivi, l’officina per le biciclette, il laboratorio sartoriale, quello per lo sviluppo e il restauro di fotografie analogiche e il ritorno della macelleria di quartiere. Insomma chi ha scelto di lanciarsi di questi tempi una nuova attività ha pensato bene di dargli un carattere preciso. Via Pignolo incassa ben tre iniziative, segue la parte alta di via San Bernardino con due e poi via Paglia e il Villaggio degli Sposi con una nuova attività ciascuna. Un’assegnazione è avvenuta con il primo bando, una con il secondo e cinque con il quarto bando.  «Per destinare al meglio le risorse pubbliche – ricorda l’assessore alle Attività produttive Enrica Foppa Pedretti – il bando fissa precisi requisiti, in primis quello di avere già la disponibilità dei locali, rigorosamente affacciati e a livello della strada, e prevede una valutazione dell’idea e della sua sostenibilità da parte di una commissione. Ad oggi le richieste sono state una ventina, quelle ammesse sono sette, più una, a Grumello al Piano, che poi non avuto bisogno di richiedere il contributo. L’Amministrazione crede molto nella capacità del commercio di rivitalizzare la città e i contributi hanno prima di tutto una valenza sociale in aree di forte sofferenza, bastano tre o quattro aperture per cominciare a cambiare il volto di una zona».
Proprio in virtù di questo valore, l’assessore ha ottenuto il rifinanziamento del bando. «Attingendo a residui di bilancio sono stati messi a disposizione altri 100mila euro – spiega –, si tratta di una delle poche misure che hanno trovato nuova copertura. Serve del resto continuità perché l’incentivo abbia effetto: un’attività non si apre in dieci minuti e l’iniziativa aveva bisogno di tempo per essere conosciuta, come dimostra l’alto numero di richieste e assegnazioni registrate dall’ultimo bando. L’idea è di aprire selezioni di circa tre mesi ogni volta fino ad assegnare tutte le risorse». Il contributo è pari alla metà delle spese documentate fino ad un massimo di 15mila euro. Viene erogato in due tranche, in due anni successivi a partire dalla presentazione della documentazione delle spese. Le attività ammesse sono negozi di vicinato, piccolo commercio, attività artigianali, di tradizione ed artistiche. Le zone sono il Villaggio degli Sposi, via Bonomelli, via Paglia (tra via Bonomelli e Paleocapa), via Pignolo, via Quarenghi, via S.Bernardino (tra Largo Cinque Vie e via Previtali), via Moroni, via Broseta (tra Largo Cinque Vie e via Palma il Vecchio)