“ICity Rate”, Bergamo al 90esimo posto per livelli di istruzione della popolazione

Bergamo-piazza VecchiaPerde due posizioni, scendendo al 18 posto, e si conferma nella top 20 delle province italiane, guadagnando una quindicina di punti rispetto al 2014: è questo il bilancio per Bergamo nella classifica “ICity rate”, la classifica delle città intelligenti in Italia elaborata da ICity Lab. Bergamo è il quarto comune della Lombardia, dietro Milano, Brescia e Mantova, e davanti a città importanti come Roma (21ma), Genova (29ma) e Napoli (solo 78ma). “È sempre più difficile fare una comparazione tra un anno e l’altro – spiega l’Assessore all’innovazione Giacomo Angeloni – a livello di classifica generale, considerando che a ogni edizione variano determinati parametri. Le classifiche poi lasciano il tempo che trovano, anche quando sottolineano risultati positivi, come in diversi parametri presi in considerazione da “I city rate”, soprattutto se abbracciano un territorio ampio e variegato come quello della nostra provincia, che conta più di un milione di abitanti e ben 244 comuni con caratteristiche e peculiarità diverse. Alcuni dati di riferimento poi sono recuperati su anni precedenti: i dati sull’intrattenimento son del 2011, mentre l’incidentalità risale al 2013.”

Bergamo guadagna 3 posizioni per quello che riguarda il parametro economico (dalla 20ma alla 17ma posizione), ben 16 per quello che concerne l’ambiente (dal 49 al 33 posto in classifica), 7 posizioni in più per il parametro People, si conferma nella top ten nella graduatoria della mobilità (dal 8° al 9° posto), e guadagna quattro posti nella graduatoria della Governance (salendo dal 21mo al 17mo posto). Incidono negativamente le classifiche Living (dal 14° al 40° posto) e il nuovo parametro sulla legalità (in cui Bergamo ricopre il 47° posto tenendo conto di diversi fattori, come la microcriminalità, ma anche i lavoratori in nero, il ciclo del cemento, ma anche eventuali minacce ad amministratori e giornalisti).

Bergamo risulta seconda per produttività dietro alla sola Milano, 11ma per internazionalizzazione dell’impresa, quarta in Italia per assistenza sanitaria, terza per infrastrutture di connessione, undicesima per eco management e 91ma per . Per quello che riguarda la mobilità, Bergamo è 9° per interscambio, prima per limitazioni al traffico, ottava per ciclabilità e tredicesima per propensione alla mobilità collettiva. Si trova molto indietro per incidentalità, oltre il 100 posto in graduatoria in una classifica comandata da Cosenza.

Il territorio della provincia si trova molto indietro, al 90° posto, per quello che riguarda il livello di istruzione della popolazione, ma è 14° per apertura multiculturale. Male anche la presenza del no profit sui social network. Bergamo è però 7ma per partecipazione elettorale, 15ma per capacità gestionale e 54ma per la penetrazione di twitter sul territorio. Bergamo risente del 13mo posto nel lavoro nero per quello che riguarda la classifica della legalità, il 44mo per efficienza del tribunale, il 77mo per comuni commissariati, il 51mo per eco reati.

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