I problemi? Strada rattoppata, multe e parcheggi

borgo palazzo fondo stradale toppeL’area storica del Borgo è in attesa da anni del rifacimento del fondo stradale. Al porfido si sovrappone l’asfalto con un impatto esteticamente devastante. «È da anni che si trascina la questione e quella che doveva essere una soluzione d’emergenza sembra essere diventata definitiva. Speriamo che la nuova amministrazione affronti il problema, non è certo il modo di presentarsi agli occhi dei turisti e di chi passeggia nella via», commenta Paolo Rigoli, titolare di Abitex, negozio storico specializzato dal 1941 nella moda maschile, che saluta anche con favore l’allargamento al Borgo della movida del distretto. «Per agevolare la gente a vivere il borgo servirebbe un parcheggio più grande – continua -, magari dove il vecchio ponticello evidenzia ancora il passaggio del Morla. È vero che esiste il parcheggio gratuito di via Serassi, ma è utilizzato soprattutto per le soste di tutto il giorno».

E in questi giorni davanti a Le Canarie le righe da bianche sono diventate blu: «Il parcheggio da gratuito passa a pagamento – afferma Nicola Viscardi – ma almeno permette a chi si ferma a fare acquisti di posteggiare l’auto, dato che il parcheggio era occupato anche tutto il giorno dalle stesse macchine».

Marco Catoia
Marco Catoia

Borgo Palazzo, cartoleria Bonfanti

Anche per la Cartoleria del borgo, la cui storia risale alla fine dell’Ottocento, al 1896, quando il borgo era percorso da carrozze, il problema resta quello del parcheggio e dell’intolleranza di chi firma sanzioni: «I vigili passano anche tre volte al giorno a dare le multe – scuote la testa Marco Catoia -. E noi commercianti abbiamo ormai inserito le multe tra le spese da sostenere. Non c’è alcuna tolleranza nemmeno per le procedure di carico e scarico e sembra impossibile trovare una soluzione. Basterebbe un permesso che garantisca, previo pagamento, un posteggio nei pressi del negozio, anche solo per un’auto. Abbiamo inoltrato la richiesta, ma non abbiamo avuto alcuna risposta».

Piera Brivio
Piera Brivio

Piera Brivio, che gestisce da 50 anni, ora affiancata anche dalla figlia Milena, il negozio di ortofrutta e risiede da una vita nel Borgo, ne sottolinea alcuni problemi e cambiamenti: «Da anni la sfida è rappresentata dall’integrazione con attività straniere e l’invito che non manco mai di dare è quello di non smettere mai di confrontarsi e di non chiudersi nel proprio orticello. Sarebbe bello vedere aprire attività da giovani: devono buttarsi perché c’è ancora spazio per portare avanti un mestiere, basta averlo imparato bene, perché studiare non basta». Tra le note dolenti, si aggiunge alle lamentele dei colleghi, parcheggi e arredo urbano: «È sempre dura trovare parcheggio e i marciapiedi vanno sistemati, perché sono in alcuni punti un vero e proprio percorso ad ostacoli». Ma per la movida, la signora Brivio, instancabile nella cura della preparazione delle caldarroste per la Festa del Borgo di settembre, è già pronta ad entrare in pista il 4 luglio: «Mi piacerebbe portare in Piazza Sant’Anna l’anguria per salutare nel migliore dei modi l’estate».