Dono degli alimentaristi
alla Riabilitazione di Mozzo

Ha scelto il periodo delle Festività per ufficializzare il proprio “regalo”. La Pia Unione San Lucio ha infatti fatto visita lo scorso 10 dicembre al Centro di Riabilitazione degli Ospedali Riuniti, a Mozzo, meglio conosciuto come Casa degli Angeli, per vedere in azione l’apparecchiatura donata grazie ai fondi – 15mila euro -, raccolti attraverso le proprie iniziative. Si tratta di un’apparecchiatura per il cammino in sospensione di pazienti affetti da gravi problemi neurologici e/o gravi politraumatismi scheletrici. «Il Lite gait – treadmill con sistema di sospensione – ha spiegato il dottor Giudo Molinero, direttore della Riabilitazione dei Riuniti -, facilita il recupero motorio in pazienti affetti da patologia spinale con quadro neurologico incompleto, in pazienti affetti da emiparesi in esiti di ictus cerebrale o pazienti con quadro clinico di politrauma scheletrico degli arti inferiori. Tale metodica favorisce la ripresa del carico e l’inizio della deambulazione autonoma riducendo il carico dato dal peso corporeo e assicurando nel contempo la corretta esecuzione dello schema del passo». In pratica, l’apparecchiatura alleggerisce il carico sugli arti inferiori, un po’ come avviene in acqua, e consente di cominciare prima il recupero e in tutta sicurezza. Il risultato ultimo è che si accorciano i tempi di degenza, senza dimenticare il vantaggio anche psicologico per il paziente che ha la prospettiva di recuperare più velocemente la funzionalità. «L’apparecchiatura – ha rilevato ancora Molinero -, rappresenta un importante passo avanti nella dotazione del centro. Già cinque pazienti ricoverati presso la Riabilitazione di Mozzo hanno potuto usufruire della tecnica del cammino in sospensione con evidenza di un recupero della funzionalità più rapido e sicuro».
«La Pia Unione San Lucio ha una lunga storia di solidarietà – ha ricordato il presidente Pierantonio Chiari –. È nata nel 1938 su iniziativa dei lattai di Città alta, San Lucio è infatti il loro patrono, per aiutare i propri dipendenti e i colleghi in difficoltà e non ha mai perso questa vocazione. Col tempo le necessità della categoria si sono fatte meno urgenti e gli obiettivi del sodalizio sono diventati la promozione dell’unità della categoria, attraverso momenti di ritrovo e condivisione, e la crescita spirituale e culturale. L’attenzione a chi ha più bisogno non è mai venuta meno e quando i fondi che raccogliamo attraverso le iniziative rivolte agli associati raggiungono una cifra sufficiente li destiniamo a qualche operazione concreta. Ci piace infatti che l’impegno si traduca in un preciso progetto, in qualcosa che può dare un aiuto immediato, con particolare attenzione al nostro territorio». «Qualche anno fa – ha proseguito – siamo stati in grado di donare un’auto medica alla Croce Bianca di Bergamo, oggi abbiamo raggiunto un altro obiettivo, un’apparecchiatura che potrà aiutare chi ne ha veramente bisogno».
Nella visita al centro di riabilitazione i consiglieri della San Lucio (oltre a Chiari erano presenti Dino Balduzzi, Giuseppe Capurro, Alessandro Donadoni, Franco Meloncelli, Arturo Minuscoli, Enrico Pinti, Lino Ronchi) hanno incontrato e ricevuto il ringraziamento di Alex, il primo paziente che ha potuto utilizzare l’apparecchiatura, e conosciuto più da vicino le attività della struttura, comprese le belle imprese sportive degli atleti disabili.