Degrado a Ponte San Pietro, il sindaco «la situazione sta migliorando»

sindaco Ponte San Pietro Valerio BaraldiArmati di torce e scarpe comode, si addentrano nei luoghi più critici del paese, sfidando il buio e la criminalità. Sono i volontari della Fevapi che dal 23 febbraio scorso combattono il degrado con ronde notturne per le vie di Ponte San Pietro, capeggiati dal primo cittadino Valerio Achille Baraldi. Il sindaco ha infatti deciso di scendere in campo in prima persona per la tutela e il decoro della aree rurali, fluviali e dei parchi pubblici, spesso teatro di spaccio e delinquenza. «In Paese, sia di giorno che di sera, si verificano da tempo episodi spiacevoli – spiega Baraldi –. Per questo il Comune ha stipulato una Convenzione con la Federazione dei volontari aree pubbliche dell’Isola bergamasca e della Valle San Martino, con l’obiettivo di costruire un sistema di prevenzione partecipato e diffuso per la salvaguardia del territorio comunale».

Molti cittadini e commercianti lamentano una forte criminalità. La situazione sta migliorando grazie a questo intervento?

«Con gli sbarchi a Lampedusa molti extracomunitari sono arrivati in massa nel territorio di Ponte San Pietro trovando, in particolare nella zona dell’Isolotto, un luogo di aggregazione e di spaccio. Tuttavia, ritengo che la situazione stia migliorando. Il merito va sia ai presidi di volontari e forze dell’ordine, sia alle feste che programmiamo in paese proprio per renderlo più vivo e meno abbandonato».

Quali sono le zone più colpite dal degrado?

«L’isolotto, la più estesa area verde presente sul fiume Brembo, e il Famedio dove spesso la gente bivacca e lascia rifiuti sulle scale».

Quanti volontari partecipano alle ronde serali?

«Una decina di volontari, di cui tre di Ponte San Pietro mentre gli altri sono membri della Fevapi. L’iniziativa è partita il 23 febbraio e prevede due ronde alla settimana: una dalle 21 alle 23 e l’altra dalle 22 alle 24. In occasione di eventi particolari è previsto un terzo incontro straordinario, di solito il sabato sera. Alle prime serate ho partecipato anch’io per illustrare i luoghi più critici. Durante le perlustrazioni sono state trovate bottiglie abbandonate, un’auto dismessa, motorini inceneriti… Se possibile interveniamo subito per ripulire la zona, oppure se incontriamo ubriachi per strada o elementi di disturbo, chiamiamo i Carabinieri che sono preposti all’ordine pubblico».

E per il rilancio del commercio di Ponte San Pietro quali iniziative verranno messe in campo nei prossimi mesi?

«Il 4 luglio organizzeremo una Notte bianca dedicata ai giovani, mentre l’11 luglio ce ne sarà una seconda legata allo sport, con il coinvolgimento delle varie associazioni sportive presenti sul territorio. Nell’occasione i negozi rimarranno aperti fino a tarda sera. Il 5 luglio ci sarà la sfilata degli alpini con negozi addobbati per celebrare l’85esimo della sezione di Ponte San Pietro. Poi il 29 luglio c’è la festa patronale di San Pietro e Paolo. Punteremo anche su Cioccolandia, un marchio di fabbrica per Ponte, che accoglierà alcuni dei più famosi mastri cioccolatieri del nord Italia. Per sostenere il commercio, che in questo periodo a Ponte, come del resto in tutti gli altri paesi, sta soffrendo per via della crisi, il Comune ha chiesto la collaborazione di associazioni, Pro loco, gruppo Alpini, Aido, Avis e di tutti coloro che possono dare un valido contributo al sostegno delle attività. Ponte, insieme ad altri quattro Comuni dell’Isola, è capofila del Distretto del commercio che quest’anno ha vinto il bando del Dat, i distretti dell’attrattività. Utilizzeremo questo finanziamento regionale per svilupparci sia a livello turistico che commerciale, in collaborazione con Ascom e Confesercenti. Ogni negoziante, per gli interventi di miglioramento che effettuerà per le proprie vetrine, dalla sistemazione dei serramenti all’installazione di telecamere, otterrà un contributo economico, previa fatturazione».

Alcuni dicono che Ponte è un paese vecchio e che i giovani vanno altrove a divertirsi perché in paese non trovano nulla…

«Avevamo un Centro di aggregazione giovanile ma è stato chiuso perché era poco frequentato. I soldi del Cag, che comunque era destinato a una cerchia ristretta, li stiamo dirottando su iniziative che coinvolgono l’intera comunità. Un progetto importante è, per esempio, “Aria aperta” che invita i giovani a contribuire al benessere del proprio territorio sistemando panchine, togliendo lo sporco dai parchi, organizzando attività ludiche e scolastiche. Il 21 giugno a Briolo riprenderà anche l’attività del centro La Proposta con musica, cabaret, giochi per bambini e cucina tipica. Poi c’è l’oratorio. Insomma, le iniziative per tener vivo il paese non mancano».

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