Credito, «imprese del terziario
sempre più in difficoltà» 

I dati non smentiscono – purtroppo – le previsioni: l’anno che ci siamo lasciati alle spalle è stato davvero di pura passione per le imprese del commercio, del turismo e dei servizi. In vista dell’assemblea annuale della Cooperativa di Garanzia Fogalco – in programma il 6 maggio alle 10.30 all’Hotel Settecento di Presezzo – il presidente Riccardo Martinelli traccia un bilancio dell’attività svolta e guarda al futuro dietro l’angolo. Tra gli obiettivi, il rafforzamento di Asconfidi Lombardia, che entro il 30 giugno attende la conferma dell’iscrizione tra i soggetti intermediari vigilati dalla Banca d’Italia, e il consolidamento della presenza sul territorio, attraverso un costante dialogo con gli istituti di credito.
La ripresa si fa attendere e cresce il senso di smarrimento degli imprenditori. Qual è il bilancio del 2012?
«Quest’anno si sono ulteriormente accentuate le difficoltà riscontrate l’anno scorso. Il risultato è stata una consistente riduzione delle percentuali degli importi garantiti. Fogalco, direttamente e tramite Asconfidi, ha garantito poco meno di 20 milioni di euro (l’importo complessivo erogato ammonta a 17 milioni di euro) ad imprenditori che, nonostante le difficoltà, hanno comunque deciso di impegnarsi, spesso in prima persona, e di valorizzare la propria attività».
I recenti dati dell’Osservatorio del Credito di Confcommercio evidenziano una diminuzione del numero di imprese che richiedono finanziamenti. Come è la situazione nella nostra provincia?
«Nell’ultimo Consiglio di amministrazione abbiamo discusso le cause della riduzione, imputabili ovviamente in larga misura alle difficili condizioni in cui tutti i settori si trovano. In questo momento l’imprenditore sospende gli investimenti per migliorare e qualificare maggiormente la propria attività. Gli investimenti garantiti sono destinati per la maggior parte a coprire le emergenze finanziarie e ad assicurare così la sopravvivenza delle imprese».
Quali sono le principali dinamiche creditizie?
«Sul fronte della ristrutturazione dei debiti si riscontra un risparmio nei costi finanziari. L’azienda che aveva già fatto ricorso nel 2009 e nel 2010 a tale operazione non ha potuto ripeterla negli anni successivi perché le banche non accettano ormai di sostituirsi ad altri istituti precedentemente esposti. Abbiamo appoggiato incondizionatamente tutte le richieste di moratoria pervenuteci, addirittura spingendo gli imprenditori in difficoltà a sfruttare l’opportunità offerta dalle proroghe, che ad oggi sono in essere fino al 30 giugno. Siamo ormai agli sgoccioli con il termine e chi non ne avesse più usufruito può beneficiare di un rinvio dei termini di pagamento».
Quali sono i primi obiettivi nell’agenda Fogalco, anche sul fronte Asconfidi Lombardia?
«Entro la fine del 2013, almeno l’80 per cento dell’operatività della Fogalco sarà trasferito ad Asconfidi Lombardia, realtà che aggrega 13 confidi provinciali lombardi, per cui è attesa entro il 30 giugno l’ufficializzazione da parte della Banca d’Italia dell’iscrizione all’ex 107 tra gli organismi vigilati. Questo ulteriore passaggio consentirà a Fogalco di qualificare maggiormente la garanzia attraverso l’organismo regionale».
Fogalco sta accompagnando la nascita e la crescita di nuovi progetti imprenditoriali. Le start-up sono più che raddoppiate rispetto allo scorso anno. Uno spiraglio di ottimismo in un quadro difficile?
«Quest’anno la voglia di impresa è cresciuta, portando ad un notevole incremento delle start-up tra le domande esaminate e deliberate dalla nostra Cooperativa. Molte di queste imprese sono figlie della crisi e di un mercato del lavoro che annaspa, ma il fenomeno dell’auto-impiego interessa tanti giovani preparati, pronti ad avviare imprese innovative e a ritagliarsi una propria nicchia di mercato. La crescita delle richieste di finanziamento a supporto di nuove attività potrebbe contribuire ad incrementare i volumi relativi alle garanzie fidejussorie».
Come supportare le imprese e le loro esigenze nel difficile rapporto con il sistema bancario?
«Continua anche in questo mandato l’opera di sensibilizzazione della Fogalco degli istituti di credito, portata avanti attraverso incontri organizzati in tutto il territorio. Nel corso di questi momenti di confronto il sistema bancario ha evidenziato l’importanza del ruolo svolto dalla nostra Cooperativa, sia per quanto riguarda la condivisione del rischio, sia per quanto attiene la valutazione accurata di ogni singolo progetto imprenditoriale. Un merito che va all’intero consiglio d’amministrazione Fogalco. Il nostro Cda è composto da imprenditori e professionisti che abbracciano quasi ogni settore del commercio, del turismo e dei servizi. Il contributo di ognuno di loro si rivela fondamentale nell’analisi di ogni singola pratica. Lo sguardo dei rappresentanti di ogni settore va ad allargare l’analisi alla professionalità del singolo imprenditore e a tutti quei valori immateriali che dati e tabelle non riescono a cogliere».
Il sistema dei Confidi ha garantito la nascita, la sopravvivenza e la continuità a migliaia di imprese. Quest’impegno è riconosciuto e supportato?
«Grazie alla Camera di Commercio abbiamo ottenuto il sostegno al nostro fondo rischi oltre alla possibilità concessa alle imprese di avere accesso ad un pacchetto di consulenza ed assistenza finanziaria attraverso l’iniziativa “Bando sul credito”. Questo progetto si sta rivelando particolarmente strategico per le imprese, anche per gestire al meglio il rapporto con il sistema bancario. L’Ente Bilaterale ha inoltre messo a disposizione 350mila euro, implementando il nostro fondo, per le aziende che investono, innovano e mantengono l’occupazione. Nonostante i numeri evidenzino una contrazione, l’impegno messo a disposizione da tutta la nostra Cooperativa si può dire sia raddoppiato con la crisi. Le difficoltà che le imprese stanno vivendo richiedono infatti un’attenzione doppia in termini di analisi, valutazione, assistenza e supporto. Sappiamo che dall’esito di ogni pratica dipende spesso il futuro di ogni impresa e dei suoi lavoratori. Il capitale umano rappresenta il patrimonio di ogni impresa e noi cerchiamo di farci in quattro per sostenerlo e valorizzarlo. Anche per questo ringrazio il direttore Antonio Arrigoni e tutto lo staff della Fogalco».