Confidi, «le nuove risorse
premieranno i migliori»   

Se i Confidi sono uno strumento centrale per il sostegno alle imprese, la loro eccessiva frammentazione è l’ostacolo ad un salto di qualità che renderebbe le politiche a favore della garanzia più efficaci. Paola di Renato Montalbetti, dirigente di Unioncamere Lombardia, che su questi aspetti si è soffermato nel corso dell’assemblea della Fogalco: «Oltre agli interventi del sistema camerale lombardo per la costituzione di fondi di controgaranzia messi in campo negli ultimi anni – da Confiducia a Fei, a Confidi International – per un totale di oltre 50 milioni di euro, nel triennio 2011-2013 sono stati stanziati oltre 35 milioni di euro. Il valore e l’entità complessiva di questo impegno non sono stati percepiti pienamente perché parcellizzati su 12 Camere di Commercio e su un numero notevole di Confidi, risultando quindi meno efficace rispetto alle dimensioni dell’intervento». Ora è in atto un processo per rendere più efficace l’allocazione di risorse stimolando un cambiamento del sistema di garanzie: «Unioncamere ha aderito all’iniziativa di Regione Lombardia che ha promosso tramite Federfidi Lombardia una due diligence per comprendere e valutare l’effettivo stato di salute dei confidi lombardi – ha continuato Montalbetti -. Da questa analisi è emersa un’eccessiva frammentazione del sistema Confidi, un deterioramento del portafoglio molto pesante determinato dal grave periodo di crisi e dalla crescita delle insolvenze. Un’apposita cabina di regia istituita da sistema camerale e Regione, dopo una consultazione avvenuta col sistema dei Confidi ed una presentazione dei contenuti a Banca d’Italia, ha deliberato 40 milioni di euro di risorse che saranno messe a bando nel mese di giugno per supportare l’attività dei consorzi fidi. Il meccanismo messo in piedi da Regione e Camere di Commercio lombarde premia i confidi migliori e stimola le aggregazioni e le sinergie tra più Confidi».
La sfida che i Confidi devono affrontare è quella della governance: «Non possono essere né Regione né Camera di Commercio a decidere come devono organizzarsi i Confidi – ha evidenziato – perché questo è un compito che spetta alle associazioni di categoria e ai consorzi fidi stessi. Non è un’operazione facile mettere insieme storie diverse nate e sviluppate all’interno di diverse realtà associative spesso organizzate anche in maniera differente. Anche nel sistema bancario le fusioni non si sono rivelate in molti casi dei percorsi virtuosi. Non è sufficiente mettersi insieme, sommare quello che c’è per fare qualcosa di più grande, occorrono grandi cambiamenti nei modelli organizzativi, nelle modalità di funzionamento e nella governance. Il grande obiettivo è quello di creare un sistema lombardo della garanzia a supporto delle imprese oltre che interlocutore privilegiato del sistema bancario».

L’assemblea annuale della Fogalco – che a dispetto della crisi presenta un bilancio in buona salute – si è focalizzata sullo sviluppo dell’attività di Asconfidi Lombardia e sul legame con il territorio e la vicinanza e conoscenza delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi rappresentate. Valori fondamentali per favorire l’accesso al credito delle pmi e rafforzare in una logica di condivisione del merito creditizio il confronto con il sistema bancario. Contrariamente alla riduzione che i Confidi del territorio hanno avuto nel 2013 per il congelamento della progettualità d’impresa, Fogalco ha chiuso il l’anno con una crescita attorno al 25%, garantendo e deliberando finanziamenti per quasi 22 milioni di euro (21.805.107, 75): «Ora l’obiettivo è intensificare gli incontri con il sistema bancario e di valorizzare il nostro ruolo, che non si esaurisce nell’essere garanti ma che punta a calmierare i costi del credito in un contesto estremamente difficile – ha indicato il presidente della Cooperativa di Garanzia, Riccardo Martinelli, presentando i dati dell’attività del 2013 -. L’opera di sensibilizzazione sui costi del credito non è mai stata così intensa ed il nostro ruolo è sempre più quello di ammortizzatore e calmieratore dei costi».
Il supporto alle imprese per rimettere in sesto la gestione, pianificare il futuro e bilanciare gli investimenti è portato avanti con un’attività di consulenza ancora più intensa, grazie anche al supporto e ai contributi camerali per le operazioni di check-up finanziario. «Il 2014 sarà un anno di transizione – ha commentato il presidente dell’Ascom Paolo Malvestiti -, l’ennesimo di una crisi lunga e terribile. In questo contesto di difficoltà, dall’accesso al credito alla sostenibilità economica, la Fogalco continuerà ad affiancare le aziende bergamasche». Nel 2013, infatti, la cooperativa ha rafforzato la presenza sul territorio portando i servizi nelle delegazioni due volte alla settimana: «Il legame tra territorio e impresa è la chiave del nostro lavoro associativo – ha evidenziato Luigi Trigona, direttore dell’Ascom -. Le esigenze delle pmi vanno tenute in maggiore considerazione da parte degli istituti di credito perché rappresentano la base insostituibile del nostro tessuto economico».
Sul fronte regionale, Carlo Alberto Panigo, presidente del Consiglio di Sorveglianza di Asconfidi Lombardia, ha fatto il punto sul percorso che il super Confidi ha compiuto finora e ha annunciato le sfide per rispondere alle indicazioni di Banca d’Italia e Regione per una maggiore efficienza alla filiera del credito: «Abbiamo raggiunto in tempi brevi gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Con impegno notevole siamo riusciti ad ottenere l’iscrizione tra gli intermediari vigilati dalla Banca d’Italia, ora il passo che ci viene imposto è ambizioso. Riunire i Confidi 107 richiede il nostro massimo impegno: oggi il nostro bilancio, più che positivo, ammonta a 150 milioni di euro erogati, quando i nuovi requisiti di Banca d’Italia ne indicano 400-500 milioni».