Confcommercio Lombardia, Malvestiti: “Un anno denso di attività e traguardi per il terziario”

malvestiti_1.jpg
Paolo Malvestiti, presidente dell’Ascom di Bergamo e vicepresidente di Confcommercio Lombardia

Lo scorso 13 dicembre, alla presenza del presidente Carlo Sangalli, si sono tenuti  il Collegio dei presidenti e il Consiglio generale di Confcommercio Lombardia, l’organizzazione di rappresentanza delle Associazioni delle imprese lombarde (tra cui l’Ascom di Bergamo) del terziario. Un incontro di fine d’anno per fare il punto sulle attività svolte dall’organizzazione nel 2016 e per approvare il conto preventivo 2017. In prima fila anche il presidente di Confcommercio Bergamo, Paolo Malvestiti, che tra l’altro ricopre la carica di vicepresidente dell’Organizzazione regionale.

Il bilancio

Cinque leggi regionali, altrettante intese siglate, 27 reti d’impresa accompagnate, 105 milioni di euro in bandi regionali, 350 start up incontrate. Sono questi alcuni dei numeri più significativi che riguardano l’attività svolta da Confcommercio Lombardia nell’arco del 2016. «E’ stato un anno intenso, che ci ha visti impegnati su più fronti – afferma Paolo Malvestiti, vicepresidente di Confcommercio Lombardia nonché di Ascom Bergamo, associazione che fa parte della Confederazione lombarda  -. Abbiamo lavorato bene, accogliendo le richieste dei nostri imprenditori e mantenendo la stretta collaborazione con Regione Lombardia ci ha premesso di essere di aiuto nella definizione di alcune normative importanti per i nostri settori, che limitano l’abusivismo e la concorrenza sleale. Ma abbiamo anche accompagnato molte imprese nell’adempiere alle normative in vigore e nel renderle più forti e salde nel mercato attuale».

Start-Up

Il lavoro dell’Unione Regionale si è mosso su più direttrici. Sul piano delle start up sono state presentate con successo alcuni volumi della Collana Le Bussole, ideata da Confcommercio Imprese per L’Italia: “Dall’idea all’impresa”, “Le prenotazioni on-line al ristorante”, “Il negozio arredamento”. «Strumenti utili per avviare una nuova attività o consolidare quella esistente – spiega Malvestiti -. Per avere successo è sempre più necessario conoscere le innovazioni del settore e le preferenze dei consumatori, anche guardando a cosa succede all’estero, ed è necessario adattarsi al mutamento del mercato prendendo decisioni strategiche che modificano l’offerta e il modello di business trasformando l’impresa, a volte anche profondamente. Le Bussole sono nate con questo scopo ed indicano agli imprenditori una strada certa da seguire».

Reti d’impresa

Anche le reti d’impresa hanno catturato l’interesse dell’associazione regionale. La Lombardia è la prima regione per numero di imprese in rete, doppia quasi l’Emilia Romagna. Dopo l’agricoltura (+35%) è il settore dei servizi (+24%) ad aver registrato la crescita più intensa dei contratti di rete. Confcommercio Lombardia ha seguito e accompagnato, nel corso dell’anno, 27 reti d’impresa. «Su questo tema anche la nostra Ascom ha ricevuto un riconoscimento da parte di Confcommercio Lombardia. Si tratta del progetto “GoinBergamo”, la rete di impresa che riunisce, tramite l’ecosistema digitale E015, i distretti dell’attrattività, le loro attività commerciali, i punti di interesse e le manifestazioni promosse. Abbiamo lavorato in sinergia con altre realtà e siamo contenti del risultato ottenuto».

Le leggi

In tema di normative, la direttiva Bolkestein ha tenuto impegnati per mesi gli uffici delle associazioni territoriali, che hanno avviato le procedure di rinnovo delle concessioni per ambulanti, edicole e chioschi. «Nella nostra provincia oltre 320 ambulanti hanno chiesto il nostro aiuto e sono stati accompagnati per ottenere le nuove concessioni». Sempre su questo tema, sono quattro le leggi approvate dalla Regione che interessano il settore del terziario e che hanno visto una partecipazione attiva dell’Unione regionale: la legge sulla regolamentazione delle sagre; quella sulle vendite benefiche, con nuove regole per evitare sovrapposizioni tra onlus e commercianti; la normativa sull’extralberghiero, che prevede norme per le locazioni brevi con obblighi di comunicazione al comune, sicurezza e assicurazione Rc. Anche sul tema del credito l’attività è stata intensa e i risultati non sono mancati: una controgaranzia di 28,5 milioni di euro per l’operatività dei confidi grazie a risorse Ue e il passaggio di Asconfidi Lombardia a intermediatore finanziario, autorizzato da Bankitalia.

I bandi

La stretta collaborazione con Regione Lombardia e Unioncamere ha permesso di attivare nuovi bandi e di recuperare risorse sia per il commercio (10,7 milioni di euro per franchising, edicole e librerie, negozi strumentali e musicali, recupero di spazi sfitti nei distretti, innovazione e rilancio delle attività di montagna); che per il turismo (164 milioni per turismo religioso, cicloturismo, siti Unesco e agenzie di viaggio e guide),  per l’internazionalizzazione (9 milioni) e per le start up (30 milioni di euro). Un bando apposito anche per la sicurezza: 2 milioni di euro per il commercio e la ristorazione.

La formazione

Per la formazione risultati ottenuti sono stati: 10 milioni di euro per progetti formativi di eccellenza (Lombardia Plus), 20 milioni di euro per addetti imprenditori (formazione continua FSE), 4 piani formativi finanziati con For.te. Sul piano del lavoro è stato siglato l’accordo regionale con CGIL, Cisl e Uil sulla detassazione dei premi aziendali. «Un accordo che abbiamo siglato anche a livello provinciale. La detassazione dei premi di produttività, convertibile anche in servizi di welfare completamente detassati, è un importante passo in avanti della fiscalità a beneficio di imprese e lavoratori – dichiara Malvestiti -. Questo accordo dimostra ancora una volta l’utilità dei corpi intermedi, come le organizzazioni sindacali più rappresentative sul territorio,che sono un ottimo collante tra Stato e imprese».

«Il 2016 è stato un anno impegnativo sotto molti punti di vista – conclude Malvestiti -. I nostri imprenditori hanno affrontato tante difficoltà, i consumi stentano a crescere, il lavoro si fa precario, il Governo non ha una tenuta stabile, ma ciò nonostante continuiamo ad incontrare imprenditori  ottimismi e che hanno voglia di innovare, di imparare, di guardare aventi e di crescere».