Immobili senza sorprese, agenti immobiliari e geometri firmano un accordo

firma
Il presidente della Fimaa Luciano Patelli, a sinistra, e il presidente del Collegio dei Geometri Renato Ferrari firmano il protocollo di collaborazione

Gli agenti immobiliari Fimaa-Ascom Bergamo fanno un ulteriore passo avanti per tutelare chi acquista casa, firmando un protocollo d’intesa con il Collegio provinciale dei Geometri e Geometri laureati per la redazione di un’attestazione di conformità dell’immobile che ne garantisca la regolarità urbanistico-catastale. Può essere, infatti, che l’immobile oggetto della vendita non risponda, ad esempio per modifiche al progetto originario, ai dati catastali o alla documentazione urbanistica in possesso del Comune, pregiudicando il buon fine dei contratti o il valore del bene. Il protocollo assicura agli agenti immobiliari associati Fimaa Bergamo un servizio di accertamento da parte dei geometri attraverso l’accesso agli atti e sopralluoghi, ad un costo particolarmente vantaggioso.

«Il mercato mostra segnali di ripresa – evidenzia il presidente provinciale della Fimaa Luciano Patelli – noi vogliamo offrire ancora più garanzie e trasparenza. Oggi chi compra casa, infatti, sono le famiglie, che investono i propri risparmi e fanno sacrifici. Sono i soggetti più deboli, non possono contare, come i grandi investitori, su propri tecnici che si occupino di tutte le verifiche del caso, per questo abbiamo ritenuto importante offrire loro questa tutela. È il primo accordo di questo tipo siglato a livello nazionale e mostra la volontà di qualificare sempre di più la categoria».

I geometri accerteranno la regolarità urbanistico-edilizia e catastale e della agibilità per garantire un trasferimento sicuro e nel contempo una minore incidenza del contenzioso e delle procedure amministrative di sanatoria edilizia. «Il protocollo d’intesa è un atto importante – dichiara Renato Ferrari, presidente del Collegio dei Geometri di Bergamo – perché anche i tecnici che intervengono nelle compravendite hanno responsabilità oggettive. La due diligence immobiliare prevede che l’oggetto della vendita sia dotato di tutte le informazioni tecniche del caso, in particolare la conformità urbanistico-catastale, senza dimenticare la certificazione degli impianti e dell’efficienza energetica». «È un accordo – sottolinea – che va nel senso di uno sviluppo corretto della società e dei suoi rapporti, la trasparenza è infatti indispensabile per la crescita economica del nostro paese».

Di una collaborazione lungimirante e opportuna parla anche il tesoriere del Consiglio Notarile Marco Tucci. «Alzare l’asticella della qualità è positivo. Ai notai – spiega – è affidato l’accertamento della proprietà e libertà dell’immobile, non è invece nostra competenza fare sopralluoghi e verificare che lo stato dell’immobile sia conforme a quanto compare al catasto o negli uffici comunali. Con questo accordo si superano le difficoltà di dialogo del sistema e si danno più garanzie alle parti».