Confcooperative, delegazione alla fiera “Big5” di Dubai

Confcooperative DubaiUna delle principali esposizioni a livello mondiale dedicate al settore delle costruzioni nonché la più importante del Medio Oriente è la fiera «Big 5» che si svolge ogni anno a novembre a Dubai. Se da un lato in Italia l’edilizia attraversa da qualche anno un periodo di difficoltà, dall’altro gli Emirati Arabi, e nello specifico Dubai, sono tuttora in pieno sviluppo economico e rappresentano un mercato di riferimento florido e in costante crescita. Alla costruzione di moderni e spettacolari grattacieli si affianca la realizzazione di nuove infrastrutture sanitarie, turistiche, commerciali e un nuovo aeroporto che servirà il sito espositivo di Expo 2020. Da qui è nata l’iniziativa del Consorzio Prometeo, aderente a Confcooperative Bergamo, che offre servizi di consulenza nella ricerca di opportunità di sviluppo sui mercati internazionali e nella creazione di reti commerciali all’estero, di organizzare una missione imprenditoriale negli Emirati Arabi per dare la possibilità ai partecipanti di conoscere l’economia locale e vagliare nuove opportunità di collaborazione e sviluppo delle società italiane in un’ottica internazionale. La delegazione coordinata da Prometeo e composta da rappresentanti di Federlavoro e Servizi, e delle Società Cooperative 3V2, Latteria Sociale di Calvenzano, Eurobica, Conast e Dabatech, è partita dall’aeroporto di Malpensa il 22 novembre. Il giorno successivo, al Centro di Ricerca ICBA-International Center for Biosaline Agriculture – si è potuto approfondire il tema della coltivazione in aree desertiche dove l’acqua scarseggia e i temi di interesse e sviluppo sono rivolti all’identificazione di soluzioni per la produzione alimentare sostenibile in ambiente salino. Durante la missione, un pomeriggio è stato invece dedicato alla visita del Dubai Science Park, situato in una zona destinata alla ricerca biotecnologica.

Uno degli obiettivi della settimana trascorsa a Dubai è stato la visita della fiera «Big 5» dove sono presenti espositori provenienti da tutto il mondo. Notevole anche la presenza di ditte italiane, specialmente nell’ambito della rubinetteria, rivestimenti interni, maniglie e attrezzi da cantiere; il prodotto «made in Italy» è infatti riconosciuto come di buona qualità e riscuote molto successo. Presso lo stand dell’ICE – Italian Trade Agency – Agenzia di promozione per il commercio estero del ministero dello Sviluppo Economico – si sono effettuati appuntamenti B2B per vagliare l’opportunità di avviare nuove relazioni commerciali orientate ai mercati esteri attraverso agenti, distributori o collaboratori di aziende degli Emirati Arabi, dell’Oman, di Arabia Saudita e del Qatar. «Oltre alla visita degli stand fieristici ed allo svolgimento degli appuntamenti prefissati – spiega il direttore di Confcooperative, Pieralberto Cangelli – si è seguito un corso con una panoramica sull’economia e sulle leggi che regolano l’accesso al mercato emiratino con approfondimento per gli operatori dell’ambito della logistica. Grazie alla posizione geografica strategica, Dubai rappresenta infatti un hub mondiale per il commercio e i trasporti come conferma la visita al Porto di Jebel Ali, area portuale tra le più trafficate al mondo. La possibilità di visitare il terzo porto del mondo, dopo Rotterdam e Singapore, e la Fiera Big 5 ha permesso agli imprenditori cooperativi di sviluppare i propri progetti di business negli Emirati Arabi, nazione dove oltre alla grande qualità della di vita gli indici economici di sviluppo sono tra i più alti al mondo». «È stata un’esperienza entusiasmante – ha detto Marco Daniele Ferri, presidente del Consorzio Prometeo e vicepresidente di Confcooperative Bergamo – che di certo rappresenta un punto di partenza e il trampolino di lancio per i progetti futuri delle aziende accompagnate al Big 5 da Prometeo».


Carrefour restituisce i supermercati, preoccupazione per i 52 dipendenti di Dalmine

LombardiniEnnesima tegola nella vicenda Lombardini che, manco a dirlo, cade sulla testa dei lavoratori, dei 52 dipendenti del Gros Market di Dalmine che poco più di due anni fa, insieme ai 128 colleghi dei punti vendita Lombardini in tutta la regione, passarono, tra il 14 e il 25 gennaio 2013, con la formula del contratto di affitto di azienda a GS Spa, canale all’ingrosso del gruppo Carrefour. Il colosso francese della grande distribuzione in questi giorni ha annunciato l’intenzione di recedere dallo stesso contratto, “aprendo una situazione – denuncia Alberto Citerio, segretario generale di Fisascat Cisl Bergamo – che non lascia presagire positivi orizzonti per i lavoratori”. Nella lettera che annuncia la scelta, GS scrive che “ha esercitato recesso unilaterale dei contratti di affitto e conseguentemente intende retrocedere gli esercizi commerciali a Gros Market. Il trasferimento dei suddetti esercizi commerciali è previsto entro il prossimo 31 marzo”.

Se si concretizzasse il recesso, e non avendo più il Gruppo Lombardini alcuna attività commerciale in essere, la data del prossimo 31 marzo potrebbe far presagire che questi stessi punti vendita potrebbero essere chiusi, e tutti i dipendenti lasciati senza lavoro. “I negozi devono proseguire la loro attività – dice Citerio – . Dalmine deve proseguire la sua attività, anche solo per quello che il Gros Market rappresenta, dal punto di vista sociale e “storico” per la città che lo ospita. E anche e soprattutto per le 52 famiglie che su di esso fanno conto per il proprio sostentamento. Sarà importante, ora, capire il perché di questa scelta gravissima. Abbiamo già contattato l’amministrazione comunale, che ci ha dato ampia disponibilità a trovare una soluzione. Soluzione, però, che in un primo tempo deve ricadere sulla responsabilità di Carrefour e di Lombardini. O i primi recedono dalla loro intenzione, e proseguono l’attività, oppure i vecchi proprietari si dovranno attivare per trovare un nuovo operatore che rilevi la Gros Market, garantendo la continuità occupazionale prevista dall’accordo che Fisascat firmò meno di due anni fa”.


Green Company Award, ecco la competizione “verde” tra le imprese

Una competizione verde con protagoniste le aziende. Nasce a Bergamo, per volontà di Confindustria e di Arketipos, il Green Company Award: inedito concorso dedicato alla qualificazione intelligente del paesaggio. Una prima edizione che vede già diverse imprese pronte a contendersi lo scettro delle più smart & green, con progetti pensati per valorizzare la cultura del paesaggio e la sostenibilità verde del territorio. Il contest, presentato in occasione dell’incontro tenutosi nella sede di Confindustria Bergamo, è un’occasione unica per le aziende che vogliono testimoniare una cultura d’impresa che promuove, anche attraverso la sensibilità al verde, la sostenibilità e la qualità degli stili di vita, in cui il Paesaggio è valore aggiunto per l’individuo e la comunità. Il bando, consultabile dallo scorso 31 ottobre 2015 direttamente online su Confindustriabergamo.it, Arketipos.org e Abitare.it, si rivolge, oltre alle 1.200 imprese iscritte a Confindustria Bergamo, a tutte le aziende qualificate.

Obiettivo del concorso, nato nel solco culturale tracciato dall’iniziativa internazionale de “I Maestri del Paesaggio”, è valorizzare le opere e i progetti già realizzati, o in corso di realizzazione sul territorio bergamasco, stimolando così una nuova considerazione del verde, un’attenzione specifica al benessere della vita aziendale e della comunità in cui l’azienda opera. Un vero e proprio esercizio di brand & landscape, dunque, un investimento che genera risultati concreti in quanto migliora i luoghi di lavoro, aumenta il benessere dei dipendenti, gratifica la comunità che accoglie i poli produttivi, accresce l’attrattività del territorio, declinando concretamente il concetto di responsabilità sociale d’impresa e comunicando i valori dell’azienda o del brand di riferimento. «La capacità di fare e di intraprendere che caratterizza il tessuto economico e sociale della provincia di Bergamo è la cifra che ci qualifica nel mondo. Un grande sistema manifatturiero che fa di Bergamo la seconda provincia industriale d’Europa. Performance alle quali Bergamo è stata capace di unire, nell’ultimo periodo, l’applicazione di principi etici e imprenditoriali anche al patrimonio artistico e ambientale, con un impegno non solo sul fronte economico-produttivo ma anche valoriale, sociale ed estetico. Responsabilità sociale d’impresa, bilancio di sostenibilità, corretti stili di vita – promossi attraverso il programma WHP – sono tappe di un cammino virtuoso che vogliamo valorizzare anche con questo premio dedicato alla sensibilità per il paesaggio» – ha dichiarato l’imprenditore Marco Bellini, delegato di Confindustria Bergamo al progetto Green Company Award e Presidente di SFA, Sistemi Formativi Aziendali.

I progetti saranno valutati da una Giuria composta da 5 membri e presieduta dall’architetto paesaggista Stefan Tischer. Le opere, premiate in base all’originalità, alla coerenza e alla chiarezza, saranno inoltre esposte in una mostra dedicata che si terrà durante l’edizione 2016 de “I Maestri del Paesaggio”, organizzata come consuetudine nella suggestiva cornice di Città Alta. In aggiunta ai premi previsti dal bando, la Giuria potrà decidere all’unanimità di attribuire menzioni speciali o segnalazioni non onerose per valorizzare i diversi spunti provenienti dalle aziende riconoscendone creatività, ingegno e pragmatismo. «Parcheggi nel verde, spazi mensa o ricreativi all’aperto, orto aziendale…, i modi per declinare la sensibilità al verde sono diversi, rispondono a obiettivi e budget differenti, ma sono tutti testimoni di una cultura che vede nel paesaggio il punto di contatto tra uomo e natura, nodo di una relazione alla quale le imprese, che incidono sulla qualità del territorio e della vita degli individui, sanno dare valore. Insegnamento che I Maestri del Paesaggio ripetono di anno in anno e che siamo contenti siano stati percepiti così profondamente e con tale sensibilità anche dal tessuto produttivo locale» – ha commentato Maurizio Vegini, presidente di Arketipos. C’è tempo fino al prossimo 16 maggio per inviare gli elaborati all’indirizzo greencompanyaward@confindustriabergamo.it utilizzando il portale gratuito Wetransfer. Giovedì 30 giugno si concluderanno i lavori della giuria, sabato 10 settembre è prevista la conferenza stampa e la proclamazione del vincitore, in concomitanza con l’apertura della mostra che avrà luogo nell’ambito de “I Maestri del Paesaggio” e che proseguirà fino al 25 settembre 2016.

 


Expo, così Bergamo ha fatto sistema

08_ Ufficio Sistema Bergamo ridNon solo vetrina e grande pubblico. Expo doveva essere, per le aziende, anche il luogo in cui aprire spazi al business e tessere relazioni commerciali approfittando del fatto di trovarsi il mondo fuori dalla porta di casa. Così è stato per le imprese bergamasche, grazie alle iniziative del Sistema Bergamo, il referente unico per il coordinamento di tutte le attività legate a Expo Milano 2015, che per i sei mesi della kermesse ha messo a disposizione un ufficio di rappresentanza dove organizzare riunioni, incontri, appuntamenti.

«Incubatore e ambasciatore del meglio dell’imprenditorialità, e non solo, di Bergamo e provincia» lo ha definito Paolo Malvestiti, presidente della Camera di Commercio e mandatario dell’Ats Sistema Bergamo presentando il bilancio del progetto. «Grazie soprattutto a tale strumento – ha rimarcato -, Bergamo è riuscita a trasformare questo straordinario evento in un’opportunità per dare visibilità al know-how produttivo, economico ed imprenditoriale delle imprese del territorio, che raccontate all’interno della cornice di Expo hanno avuto l’occasione di vivere e sfruttare la ribalta internazionale».

Il progetto di collocare in Expo un ufficio di rappresentanza trova origine nell’aprile 2014, in seguito alla firma del “Contratto di partecipazione” da parte dell’Ente camerale in rappresentanza del Sistema Bergamo. Ha trovato sede al primo piano in Cardo Nord Ovest, con spazio interno e terrazzo forniti di dotazioni tecnologiche, allestiti con un concept dedicato che ha riproposto il tema del sistema, del network, dell’intreccio delle relazioni e allo stesso tempo ha presentato Bergamo e il suo territorio attraverso le fotografie di Instagram scattate dagli stessi turisti.

L’organizzazione dell’utilizzo degli spazi tra le diverse associazioni è stato gestito dalla Camera di Commercio con un team di lavoro che ha presidiato l’ufficio per tutti i sei mesi (sabato e domenica compresi) supportando le realtà e le imprese del territorio nell’organizzazione delle loro attività.

04_ Ufficio Sistema Bergamo rid Come compensazione del ritardo nell’attribuzione degli spazi da parte di Expo e della riduzione dell’area a disposizione, l’ufficio ha potuto usufruire di ulteriori 30 mq per gli ultimi quattro mesi, moltiplicando così gli incontri su due sale.

Le giornate di utilizzo sono state così ripartite tra le associazioni:

  • 82 giorni ad Imprese e Territorio (ed enti federati)
  • 32 giorni a Confindustria Bergamo (e soci aggregati)
  • 8 giorni a Compagnia delle Opere
  • 2 giorni a Confagricoltura

Per dare spazio a tutte le aziende e realtà anche non associate alle organizzazioni sopraccitate, la Camera di Commercio ha inoltre attribuito gratuitamente, tramite bando, l’uso dell’ufficio per ulteriori 50 giorni.

L’Ufficio Sistema Bergamo ha, quindi, ospitato imprenditori, i loro dipendenti, rappresentanti e autorità sia di Expo (ambasciatori e diplomatici) sia del territorio; ha organizzato momenti di presentazioni collettive, incontri bilaterali B2B, celebrazioni aziendali; ha consentito una presenza diretta e offerto un appoggio per le rappresentanze istituzionali bergamasche in occasioni di celebrazioni nazionali; ha promosso accordi e convenzioni con aziende – sponsor e partner tecnici di Expo – sia italiani sia stranieri; ha rappresentato uno spazio di appoggio per le agenzie di comunicazione del territorio, oltre che un riferimento per supportare le attività dei media del territorio in relazione ad Expo; ha reso possibile una presenza istituzionale, stabile e programmata nelle occasioni di visita ufficiale delle autorità/diplomazie straniere; ha facilitato l’organizzazione di momenti conviviali (aperitivi, degustazioni, colazioni e cene aziendali).

02_ Ufficio Sistema Bergamo ridIn alcune occasioni, su richiesta di Padiglione Italia e/o di Expo, gli spazi – quando non utilizzati – sono stati concessi in uso gratuito ad altri enti pubblici o privati.

Le attività svolte, e i risultati ottenuti attraverso le stesse, sono risultate coerenti con il concept del progetto di allestimento dell’Ufficio: uno spazio pensato e strutturato per mettere in connessione e tessere network tra imprese, istituzioni e attori del territorio, in un’ottica di business e interazione proiettata al futuro.

All’Ufficio di rappresentanza si è affiancato lo spazio espositivo dal 25 settembre al primo ottobre e la proiezioni di un video su Bergamo nel palinsesto del Padiglione Italia. Il costo  è stato di 350mila euro, 200mila investiti dalla Camera di Commercio di Bergamo, 100mila dal Comune di Bergamo e 50mila dalla Provincia di Bergamo.

foto Francesca Perani


Italcementi, sugli ammortizzatori sociali i parlamentari bergamaschi scrivono al governo

I parlamentari bergamaschi Antonio Misiani, Giuseppe Guerini, Elena Carnevali, Giovanni Sanga e Pia Locatelli hanno scritto ai ministri Poletti e Guidi sulla questione degli ammortizzatori sociali per il gruppo Italcementi. La lettera, firmata anche da altri 11 deputati dei territori interessati e dai presidenti delle commissioni lavoro della Camera (Damiano), attività produttive Camera (Epifani) e industria Senato (Mucchetti), sollecita l’attivazione per Italcementi dell’art. 42 del decreto legislativo 148 del 2015 (la norma che regola la transizione dal vecchio al nuovo regime della cassa integrazione guadagni), al fine di gestire nel modo più efficace le ricadute occupazionali della riorganizzazione del gruppo. Una richiesta in tal senso è stata avanzata al governo nei giorni scorsi dalle organizzazioni sindacali e dall’azienda.

 

Ecco il testo della lettera:

Oggetto: ammortizzatori sociali Gruppo Italcementi

Il gruppo Italcementi ha avviato dal 2013 un piano di riorganizzazione – definito con il concorso del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e del Ministero dello Sviluppo economico – con l’utilizzo della Cassa integrazione guadagni straordinaria per 669 lavoratori su circa 2.700 dipendenti occupati in Italia. Il piano riguarda svariate sedi di Italcementi presenti in 12 regioni italiane.  La scadenza degli ammortizzatori sociali attivati dal piano è prevista per il 31 gennaio 2016, in una delicata fase di transizione, legata al perfezionamento dell’acquisizione di Italcementi da parte del gruppo tedesco Heidelberg Cement annunciata il 28 luglio 2015. Il 15 ottobre l’azienda ha ipotizzato, in un incontro con le organizzazioni sindacali, l’attivazione della cassa integrazione per 1.080 lavoratori. Successivamente, con una lettera sottoscritta congiuntamente e inviata ai ministeri competenti in data 2 novembre u.s., Italcementi e le organizzazioni sindacali di categoria (Feneal-UIL, Filca-CISL e Fillea-CGIL) hanno chiesto l’attivazione delle previsioni di cui all’art. 42 del Decreto legislativo n. 148 del 2015 con la conseguente proroga del trattamento di cassa integrazione straordinaria. Italcementi rappresenta una realtà di rilevante interesse strategico per l’economia nazionale e la sua riorganizzazione comporta notevoli ricadute occupazionali e ha un impatto significativo sullo sviluppo dei territori interessati. Riteniamo perciò fortemente auspicabile una risposta positiva del Governo alla richiesta di attivazione dell’art. 42, per agevolare la gestione delle ricadute occupazionali della riorganizzazione di Italcementi.

In attesa di un vostro riscontro, porgiamo i nostri più cordiali saluti.

Roma, 12 novembre 2015

 


La rabbia dei sindacati: “Italcementi ci sta delegittimando”

Italcementi“Indicendo una assemblea generale di tutti i dipendenti delle società Italcementi e Cgt spa per lunedì 16 novembre alle 1.30 – con all’ordine del giorno il tema dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali – Italcementi delegittima sia i rappresentanti sindacali sia le Organizzazioni Sindacali”. La denuncia arriva dalle segreterie territoriali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, che aggiungono come “il lavoro volto dalle le Organizzazioni sindacali e dai delegati, sia stato sufficientemente chiaro nei confronti dei lavoratori, nell’illustrare quanto emerso dalla trattativa in atto e in particolare di quanto discusso nell’incontro del 2 novembre 2015”. “La direzione aziendale – sottolinea il sindacato – non paga di aver risposto solo al Vescovo di Bergamo (che ringraziamo per il suo diretto impegno in questa delicata vertenza) dopo lo sciopero del 30 ottobre scorso attraverso i giornali e di non essersi rivolta ai rappresentanti dei lavoratori e i lavoratori, non contenta di aver convocato negli ultimi giorni le assemblee di divisione nei vari ufficio, vuole sancire in modo definitivo che la depositaria della veridicità delle posizioni sia lei. Ci è noto che non possiamo formalmente impedire all’azienda di dialogare con i propri dipendenti, ma ci domandiamo pubblicamente quale motivo debba praticare questo atto di delegittimazione nel confronti della rappresentanza sindacale”.

“Ribadiamo alle lavoratrici e ai lavoratori – continua il sindacato – che è essenziale ottenere i 12 mesi di Cigs di cui all’articolo 42 del decreto 148 del settembre 2105, non possiamo permetterci lo smembramento del gruppo con ammortizzatori sociali diversi. Inoltre è fondamentale capire il futuro occupazionale e produttivo di Italcementi, oggi completamente assente dalle discussioni al tavolo. Nell’incontro previsto con il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, e la ministra dello Sviluppo economico Federica Guidi al ministero del Lavoro, a Roma, il 19 novembre, alle 11.30, convocato dopo le pressioni sindacali e politiche, la delegazione sindacale ribadirà il pre-requisito dell’esigibilità dell’ammortizzatore sociale dei 12 mesi come elemento essenziale per continuare e confrontarsi nella gestione del difficile processo di riorganizzazione del gruppo in atto. Diversamente calerà un silenzio assordante sia nei forni dei cementifici che negli uffici del gruppo”.


Università, focus sugli investimenti cinesi in Italia

Università EconomiaIl prossimo 18 novembre, alle 14, alla Sala Galeotti del Campus Economico Giuridico dell’Università degli Studi di Bergamo, si terrà il convegno: “China Insight 2: gli investimenti cinesi in Italia”. L’evento è organizzato dalla School of Management dell’Università degli Studi di Bergamo e dal Master congiunto con l’Università Ca’ Foscari di Venezia “Global Management for China”, con il patrocinio di Camera di Commercio Italo Cinese e di Confindustria Bergamo. Nel convegno verrà evidenziato il recente fenomeno degli investimenti da parte di aziende cinesi in diversi settori del mercato italiano. L’incontro avrà un taglio pratico e snello e sarà organizzato secondo il seguente schema: la prima sezione, in cui esperti presenteranno il quadro d’insieme del fenomeno;  la seconda parte, in cui si potranno ascoltare testimonianze dirette di manager di alcune importanti aziende di livello internazionale che hanno vissuto queste esperienze. Alla fine dell’incontro, vi sarà spazio per l’approfondimento e la discussione.


Creatività e innovazione, quattro incontri per imprenditori e manager

Moretti restauriCreatività e innovazione sono al centro di due iniziative promosse dal Comitato per la Promozione dell’imprenditorialità Femminile. Mercoledì 18 novembre, a partire dalle ore 15 alla Sala del Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni di via Petrarca a Bergamo, si terrà una tavola rotonda, organizzata in collaborazione con Federmanager e il sistema associativo provinciale e rivolta in particolare a imprenditrici e professioniste. Sette imprenditrici, manager e professioniste racconteranno le proprie esperienze e percorsi professionali e si confronteranno sulle doti che permettono di innovare e ottenere risultati che portano valore aggiunto.

Giovedì 19 novembre prende il via un ciclo di quattro incontri in altrettante aziende del territorio, rivolte a imprenditori e manager, ma aperte a tutti gli interessati, che permettono di conoscerne da vicino caratteristiche e successi. Il primo appuntamento è a Cenate Sotto con “Il restauro come una filosofia di vita: il caso della famiglia Moretti Restauri”; martedì 24 novembre ci si sposta a Calusco D’Adda per conoscere “Il caso della Maglieria Liliana Colleoni, quarant’anni di stile, fascino e colore”; giovedì 25 novembre la meta è Caprino Bergamasco, più precisamente la Cascina Ombria, che mostra cosa avviene “quando l’agricoltura diventa multifunzionale”; infine, martedì 1 dicembre l’incontro è a Dalmine con “Esperienza e competenza nel settore dei veicoli industriali: il caso Ovid Spa”. La partecipazione è gratuita, previa registrazione. Per iscrizioni: Silvia Campana  – campana@bg.camcom.it


Avvisi di pagamento Equitalia, attenzione alle false e-mail

emailAnche le missive autentiche non sono mai gradite. Ma se dietro il nome Equitalia si nasconde la truffa, peggio ancora. È la stessa agenzia di riscossione a renderlo noto: «Continuano ad arrivare segnalazioni di e-mail truffa, con mittente fatture@gruppoequitalia.it, equitalia@sanzioni.it, servizio@equitalia.it, noreply@equitalia.it o simili, contenenti presunti avvisi di pagamento di Equitalia e che invitano a scaricare file o a utilizzare link esterni».

Il Cnaipic (Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche), l’unità specializzata della Polizia Postale, ha confermato che in questi giorni è in atto una nuova campagna di phishing, cioè di tentativi di truffa informatica architettati per entrare illecitamente in possesso di informazioni riservate, ed Equitalia segnala che «è assolutamente estranea all’invio di questi messaggi e raccomanda nuovamente di non tenere conto della e-mail ricevuta e di eliminarla senza scaricare alcun allegato».

Ecco alcuni indirizzi di false e-mail: fatture@gruppoequitalia.it, equitalia@sanzioni.it, servizio@equitalia.it, noreply@equitalia.it, servizio@unicredit.it, servizio_clienti@poste.it, noreply-equit@eq.it, support@update.it, equitalia@avvia.it, noreply@postecert.it, reply-equi@riscossioni1.it, equitaliat@raccomandata.it,  cifre@equitliaroma.it, assistenza@protocol.it, noreply@certificazione.it, info55@bper.it, noreply@protocol.it, noreply@legge.it, noreplay@bancoposta.it, b4g484809.283418861@gruppoequitalia.it, b4g116353.654618283@gruppoequitalia.it, equitalia@sanzioni.it, web_1@postepay.it.


“Il lavoro a regola d’Arte”, tutte le aziende che vanno in finale

Premio MagisterSi è conclusa la fase di raccolta e selezione dei candidati partecipanti alla prima edizione del “Premio Magister – Il Lavoro a regola d’Arte”, il concorso per premiare e promuovere le imprese artigiane di eccellenza che Confartigianato Bergamo ha lanciato in occasione dei festeggiamenti per il 70° anniversario di fondazione. Tre le categorie in gara: “Innovazione e Green Economy”, “Internazionalizzazione” e “Welfare e Responsabilità sociale di impresa”. La commissione composta dai coordinatori dei Gruppi di lavoro Innovazione, Internazionalizzazione e Welfare, ha selezionato le 9 aziende finaliste i cui progetti sono ora al vaglio di una giuria di esperti che decreterà i vincitori finali. Le premiazioni si terranno venerdì 18 dicembre, alla Fiera di Bergamo, nel corso di una serata-evento. La giuria, presieduta dal presidente Angelo Carrara, sarà composta da Lucio Cassia, presidente Cyfe (Center for Young and Family Enterprise), Alberto Barzanò, senior advisor specializzato in EU affairs presso la società Kreab & Gavin Anderson di Bruxelles, e Mauro Ceruti, professore ordinario di logica e filosofia della Scienza all’Università Iulm.  

Innovazione e Green Economy

Sono 17 le imprese candidate. Tutte si sono distinte per lo sviluppo di prodotti e servizi incentrati sull’utilizzo di tecnologie d’avanguardia, per l’implementazione e il miglioramento dei processi produttivi o per aver sviluppato nuovi modelli di gestione aziendale fortemente improntati alla qualità totale della propria impresa. I tre finalisti sono: B.C.L. srl di Cerete, che ha presentato la realizzazione di abitazioni efficienti e sostenibili in legno, Bertronic srl di Bertazza Marino (Stezzano), che ha sviluppato sistemi di illuminazione a basso consumo e brevettato un lampione fotovoltaico a led, e Galassia 3D di Balasso Emanuele (Bergamo) che distribuisce, commercializza e supporta stampanti 3d per utilizzo domestico, scolastico e industriale.

Internazionalizzazione

Venti i candidati che si sono qualificati non solo per la capacità di differenziare i loro mercati di sbocco ma soprattutto per la promozione dell’eccellenza delle imprese italiane e del Made in Italy a livello mondiale. I tre finalisti sono: Beltrami Linen srl di Cene, che produce prodotti tessili ad hoc per i suoi clienti, C.M.G. Quadri srl di Grassobbio, che progetta e realizza applicazioni speciali per quadri elettrici, condotti sbarre e interruttori, e J Pack srl di Val Brembilla, che si occupa di termo-sigillatura, termo-saldatura e confezionamento a vuoto.

Welfare e Responsabilità sociale di impresa

Sono 4 le candidature per la categoria Welfare. I classificati nella categoria welfare sono: Soltur srl di Dalmine, che ha attivato una serie di iniziative di valorizzazione del personale, tra cui uno sportello di ascolto interno e borse di studio per i figli dei collaboratori, ErreSei Srl di Vilmonore di Scalve, che ha ampliato il proprio organico in un territorio “difficile”, e Sidip World srl di Isso, che ha creato un gioco virtuale per mettere in competizione in modo divertente la meritocrazia dei collaboratori.