Influencer a Bergamo: Grande successo per il tour di #inLombardia365

Grande successo per l’edizione 2018 di #inLombardia365, il progetto che ha come protagonista le destinazioni lombarde più belle, tra cui Bergamo che è stata la prima tappa di questo tour dedicato alle bellezze nostrane.

Blogger e influencer italiani e stranieri da Francia, Germania, Spagna, Regno Unito hanno avuto la possibilità di scoprire il territorio e le eccellenze lombarde e raccontare tutto attraverso i social media.

Tra le destinazioni anche Lago di Como, Varese e il Lago Maggiore, Cremona e Mantova, Valtellina, mentre musei, esperienze gastronomiche e cooking classes hanno completato questo tour originale.

Dal 2016 #inLombardia365 ha realizzato 62 tappe con oltre 210 bloggers/influencers coinvolti, mentre sono state oltre 25 milioni le impression sull’hashtag #inLombardia356, più di 1500 contenuti prodotti e oltre 830.000 azioni di engagement.

*Video dell’edizione 2017


Regge il turismo di Natale: “Sold out” i ristoranti, bene gli alberghi

Sarà un Natale di festa per ristoratori e albergatori che vedono le prenotazioni per la vigilia e capodanno in linea con quelle dell’anno scorso o addirittura in lieve aumento.
In città le prenotazioni di alberghi per l’ultimo dell’anno sono già al 50% e si prevede un incremento mentre ci si avvicina alla vigilia.

“Natale è tranquillo per quanto riguarda le prenotazioni e difficilmente ci saranno delle variazioni. Invece per l’ultimo dell’anno siamo già al 50% di occupazione, ma è ancora tutto da costruire e chiaramente i conti li dobbiamo fare alla fine”, nota Giovanni Zambonelli, presidente Ascom Confcommercio Bergamo che aggiunge “la clientela è prevalentemente straniera e ci aspettiamo delle richieste last minute, anche se non si riesce a coprire tutto il ponte dell’Epifania. L’offerta di alloggio a Bergamo è variegata, come anche la richiesta, e a seconda della categoria si può spendere fra gli 80 ai 100 euro a notte per una camera doppia con colazione”.

“La maggior parte dei visitatori saranno famiglie che si fermano due-tre notti e che oltre a scoprire la città -con preferenza Città Alta- si spostano a Milano”, continua il presidente che evidenzia la necessità di promozione del territorio della bergamasca come meta turistica anche tra gli italiani perché: “Bergamo non è ancora di richiamo per Natale e dobbiamo investire per promuovere la città sopratutto per i turisti italiani: dobbiamo collegarla meglio sotto l’aspetto della ferrovia, dobbiamo trasformarla in una destinazione turistica sia per stranieri che italiani e dobbiamo farla conoscere oltre che come mera escursione, come luogo di villeggiatura per due-tre giorni con un effetto traino anche sulla provincia”.

In molte zone della bergamasca c’è già il “pieno” nei ristoranti sia per Natale che per l’ultimo dell’anno. Non sono pochi i ristoratori che propongono menù ricercati e raffinati, anche se la tradizione con piatti tipici non passa mai di moda.

La presidente del Gruppo Ristoratori di Ascom, Petronilla Frosio, dichiara che “tutti i ristoranti lavorano in questo periodo ma non è una novità, perché da due anni si nota un aumento sui numeri della ristorazione. In mezzo a tante incertezze -sorride Frosio- la pancia piena è una certezza. Riguardo il menù noi cerchiamo un bel equilibrio tra tradizione e innovazione. Bisogna sempre accontentare tutti, non si può estremizzare i piatti e usare dei prodotti che mangiano in pochi, ma in ogni caso cerchiamo di rispettare la tradizione. Ad esempio i tortellini di cappone in brodo non mancano mai, per me sono Natale”. Riguardo le prenotazioni degli alberghi Petronilla Frosio nota che “gli alberghi in montagna vanno meglio rispetto a quelli della città dove c’è più calma in queste vacanze. Dopo Natale però, comincia un bel movimento. Noi abbiamo lavoro legato anche a chi arriva e a chi parte da Orio -di solito dall’Inghilterra, la Francia e la Germania- e fa la settimana bianca e quindi decide di fermarsi qualche giorno a Bergamo”.

Benissimo le prenotazioni al lago che registrano un lieve incremento: Al Cocca Hotel di Sarnico le prenotazioni per Natale sono in leggero aumento rispetto allo scorso anno. Il menù è della tradizione (cappelletti ecc.). Per Capodanno la proposta è a pacchetto: soggiorno – spa e cenone ed è tutto esaurito, come sempre.

A Lovere, che è stato riconosciuto come il borgo più bello da visitare durante le festività, e a Lovere Resort & Spa è tutto completo sia per Natale che per capodanno, mentre c’è ancora qualche posto per il pranzo di Natale al ristorante Pinocchio che fa parte del complesso alberghiero.

“Sold out” anche a Selva di Gelso a Clusone sia per Natale che per Capodanno, anche se il proprietario dell’albergo e chef della trattoria gourmet, Ivano Gelsomino, sottolinea che “il problema non si nota a Dicembre ma nei mesi dopo le feste quando le strutture nelle valli bergamasche fanno fatica a lavorare, mentre in città l’andamento è diverso”.

Al ristorante Cadei di Foresto Sparso si va sui piatti della tradizione: coniglio, capretto e l’immancabile polenta. “Le prenotazioni vanno benissimo – dice Andrea Cadei – saranno due settimane di fuoco. Siamo già al completo sia per Natale che Capodanno e ci sono molte prenotazioni anche a Santo Stefano. Avremo molte compagnie da fuori Bergamo, da Milano, da Como. Molti sono clienti abituali che colgono le occasioni di festa per venire a trovarci”.

In linea con quelle dell’anno scorso le prenotazioni per l’albergo ristorante Della Torre a Trescore Balneario e in leggero aumento quelle per Capodanno. “Non proponiamo il cenone, ma un menù ricercato”, commenta lo chef del ristorante, Diego Pavesi.

Sulla stessa linea anche i ristoranti di città: Prenotazioni come l’anno scorso per l’osteria Al Gigianca e come osserva Luigi Pesenti “per Natale c’è il completo, abbiamo dato ieri l’ultimo tavolo. Capodanno va un po’ lento, abbiamo poche prenotazioni ma è così da un po’ di anni, poi negli ultimi giorni raggiungiamo il tutto esaurito. Molte prenotazioni per il 31 arrivano il giorno prima”.

Anche nella bassa bergamasca i ristoranti lanciano segnali positivi. Il ristorante stellato Saraceno a Cavernago è già al completo da più di una settimana, in linea con l’anno scorso. Per Natale c’è un menù innovativo che cambia ogni anno con piatti come sfere di gambero rosso e risotto agli agrumi, oppure piatti con il tartufo bianco, mentre per Capodanno non si propone il classico cenone ma i clienti possono gustare piatti molto esclusivi come il risotto in un paesaggio marino, con calamaretti, frutti di mare, piccoli crostacei, che come spiega Maria Morbi, patron e sommelier nonché moglie dello chef, Roberto Proto, “viene mantecato con il plancton marino vegetale, il fitoplancton, un prodotto di nicchia che non si trova nella grande distribuzione”.


Orio chiude il 2018 con 13 milioni di passeggeri

I vertici di Sacbo, la società di gestione dell’aeroporto, hanno illustrato i dati del 2018 e i programmi per i prossimi anni.

Ancora una volta si conferma il trend positivo con una crescita del numero di passeggeri, mentre per quanto concerne le merci è ormai certo il trasferimento di DHL a Malpensa, quando verrà ultimato l’hub che il courier sta costruendo nel varesotto.

Si auspica che la diminuzione di voli cargo venga compensata da nuovi collegamenti di linea che godranno in futuro di una migliore viabilità. L’aerostazione prevede infatti la realizzazione di un nuovo collegamento viario parallelo all’asse interurbano per la movimentazione dei mezzi pesanti collegati all’attività courier, in modo da rendere più fluida la viabilità dedicata ai passeggeri in arrivo e in partenza.

Ai 32 milioni di investimenti effettuati nel 2018, se ne sommeranno altrettanti per il 2019. “Solo quest’anno abbiamo dato lavoro a 566 fornitori, il 45% dei quali ha sede nella bergamasca – ha affermato il direttore generale Emilio Bellingardi -. Sacbo rappresenta l’8% di Pil, che fa di noi l’azienda più grande della provincia con tutto ciò che ne consegue in termini di ricadute positive sul territorio. Il nostro desiderio è quello di proseguire con grande impegno nei prossimi anni”.

“Siamo il terzo aeroporto italiano con una particolare valenza sia per numero posti lavoro diretti e indiretti sia per l’indotto che andiamo a creare – ha commentato il presidente di Sacbo, Roberto Bruni -. Vantiamo numeri migliori rispetto al budget previsionale nonostante dobbiamo scontare un aumento del canone per la gestione dell’infrastruttura”.

Anche sul tema della sostenibilità ambientale è previsto un miglioramento delle condizioni attuali grazie a nuove procedure di decollo e si nuovi aerei che verranno utilizzati da Ryanair a partire dai prossimi mesi.

L’obiettivo è averne il maggior numero basati a Orio che è di fatto la base della compagnia irlandese per il sud Europa.

Nessuna novità sul capitolo fusioni, che al momento registrano chiusure sia ad est che ad ovest.

Il sogno a breve termine rimane il treno per Orio che ha visto un forte impegno progettuale da parte di Ferrovie, con l’ipotesi di iniziare la cantietizzazione nel 2020. Un collegamento divenuto ormai indispensabile per collegare una delle più importanti infrastrutture italiane con la rete ferroviaria.

Nel frattempo proseguono lavori e investimenti (400 i milioni previsti nel master plan) con acquisizione di nuove aree e miglioramenti anche in tema di sicurezza con l’installazione di sistemi avveniristici e unici in Italia.

Sul piano dei collegamenti, Sacbo sta lavorando per anticipare di qualche giorno la partenza del Bergamo Roma con Alitalia. Un collegamento che potrebbe rimanere anche dopo la riapertura di Linate (nell’aeroporto milanese sono previsti tre mesi di lavori a partire da luglio), con la possibilità di utilizzare anche i collegamenti intercontinentali, ad oggi certamente carenti in tutto il nord d’Italia.

Un’ulteriore opportunità per il nostro territorio che grazie all’aeroporto ha goduto negli anni di innumerevoli vantaggi per quanto riguarda livelli occupazionali, servizi alle imprese e incoming turistico.

 


L’enogastronomia traina il turismo internazionale

Il 97% degli operatori lombardi ha una clientela dove non mancano i turisti stranieri anzi, nel 7% dei casi, prendono il sopravvento. I ristoranti si stanno attrezzando per offrire sempre più servizi: uno su quattro propone possibilità di noleggio bici, escursioni o visite in cantina accanto a convenzioni speciali con le realtà limitrofe nell’ottica di fare rete.

Sono questi alcuni tra i dati più interessanti emersi dalla tavola rotonda tra gli operatori del gusto lombardi e l’Assessorato al turismo, marketing territoriale e moda rappresentato dalla dirigente Antonella Prete, organizzata da Explora e dalla guida Gatti Massobrio Taccuino dei ristoranti d’Italia.

Nell’indagine condotta dalla redazione della guida dei due giornalisti, Paolo Massobrio e Marco Gatti, che hanno introdotto e condotto il pomeriggio di confronto al Castello degli Angeli di Carobbio degli Angeli (Bg), è emersa anche la straordinaria attrazione esercitata dal vino: secondo l’82% degli operatori interpellati i turisti internazionali conoscono almeno 3 vini italiani e, nel 60% dei casi, chiedono la possibilità di poter visitare cantine e centri di produzione gastronomica nei paraggi. Una leva su cui puntare – secondo Enrico Rota, Presidente Strada del Vino e dei Sapori della Valcalepio – che ha spiegato le strategie dell’associazione da lui rappresentata per offrire quanto più possibile percorsi fruibili dai tour operator che operano nelle province lombarde.

Una tendenza sottolineata anche da Antonella Prete che ha ricordato come nel 75% dei casi food&wine incidano – secondo una recente ricerca della Bocconi – sulla scelta di una località. Motivazioni che però – ha spiegato Antonella Prete – devono essere comunicate nei modi giusti, a partire dal web. Una strategia social efficace – ha spiegato riprendendo ancora i dati Bocconi – può influire fino al 40% sull’acquisto.

Diverse anche le case history bergamasche intervenute: il ristorante La Collina di Almenno che combina arte e cibo; Al Carroponte di Bergamo che tra le altre cose ha puntato su una eccezionale offerta di vino con 1.500 etichette a bicchiere; Gigi Salumi e Formaggi di Selino Basso che gioca sulla qualità delle proposte e poi gli agriturismo capaci di far rivivere le zone più periferiche come Polisena L’Altro Agriturismo di Pontida e Contrada Bricconi di Oltressenda Alta che ha fatto rinascere un borgo. Non sono mancate ulteriori proposte per incrementare le potenzialità turistiche: dalla costruzione di una pista ciclabile che colleghi Milano alle valli (grazie alla pedalata assistita) fino a sconti speciali per la cartellonistica nelle località turistiche o ancora un maggior coinvolgimento delle scuole alberghiere nelle attività sul territorio.


Affitti case per vacanza. Domani entra in vigore il Codice Identificativo Regionale 

A partire da domani, 1 novembre, entra in vigore il Codice Identificativo Regionale per le case e gli appartamenti per vacanza, compresi gli alloggi o porzioni degli stessi dati in locazione per finalità turistiche.

Il Tar nell’ultima udienza non ha accolto la richiesta di sospensione sulla delibera di Giunta di Regione Lombardia del 28 giugno scorso.

Ascom ricorda che l’indicazione del Codice è obbligatoria per chiunque pubblicizza, promuova o commercializzi: gestori stessi, intermediari immobiliari, gestori di portali telematici. In modo trasparente, il CIR attesta che il percorso amministrativo di regolarizzazione delle case e appartamenti per vacanze (CAV) è stato completato, ovvero che il gestore ha inviato la comunicazione di inizio attività al Comune di competenza e che ha acquisito le credenziali di accesso al Sistema regionale per la gestione della trasmissione dei flussi turistici ‘Turismo5’.

I soggetti che contravvengono all’obbligo di riportare il CIR, che lo riportano in maniera errata o ingannevole sono passibili di una sanzione pecuniaria da 500 2.500 euro

I controlli sono in capo ai Comuni.

L’introduzione del Codice identificativo rappresenta un ulteriore punto di forza per contrastare l’abusivismo e agevolare i Comuni nei controlli degli annunci, online e offline, di turismo in appartamento.

Il provvedimento colma un limbo normativo – dice Giovanni Zambonelli presidente Ascom e alla guida del Gruppo Albergatori – Negli ultimi anni le strutture tradizionali hanno dovuto fare i conti col proliferare della ricettività extralberghiera, promossa attraverso le principali piattaforme web. La concorrenza, con la crescita esponenziale di questa tipologia di offerta negli ultimi anni, ci ha messo in difficoltà. La normativa regionale mette ora al centro la legalità, a vantaggio di tutti. Il provvedimento porta benefici soprattutto per i clienti, che si vedranno finalmente garantiti standard di qualità, certezza dei servizi, condizioni di sicurezza”.

 


Ospitalità senza barriere. Un incontro a Rovetta con albergatori e pubblici esercizi

Lunedì 29 ottobre a partire dalle ore 15 alla Proloco di Rovetta Ascom Confcommercio Bergamo, insieme alla Provincia di Bergamo e a Promoserio, presentano il progetto “Ospitalità Senza Barriere” Il progetto “Ospitalità senza barriere-servizi per la residenzialità e il turismo” nasce, all’interno del consorzio Il Solco del Serio, per rispondere alle esigenze dei turisti con disabilità o fragilità di varia natura. L’incontro è rivolto agli operatori turistico commerciali della Valle Seriana e valle di Scalve desiderosi di accogliere la crescente richiesta di alloggi, servizi e strutture accessibili. Attraverso la proposta del marchio Ospitalità senza barriere gli operatori e imprenditori turistici potranno benefi ciare di una serie di vantaggi: visibilità mediatica della propria struttura e del proprio business in un mercato sempre più in crescita; possibilità di offrire ai propri clienti una gamma di servizi aggiuntivi messi a disposizione dalla rete pubblica; poter disporre di personale specializzato delle cooperative sociali del Solco del Serio che interverranno per tutti quei servizi accessori richiesti dal cliente: assistenza infermieristica, personale ASA e OSS, babysitting, assistenza al disabile in loco, oltre che ad un servizio di animazione dedicata per l’operatore.


“Visit Brembo”: Il consorzio per il rilancio turistico della Val Brembana è realtà

Il progetto di promozione turistica della Val Brembana è realtà: “Visit Brembo” è il consorzio turistico, composto da enti pubblici e privati, che si occuperà della promozione e del coordinamento del turismo della zona.

Con l’approvazione di 37 Comuni della valle il progetto, di cui fa parte Ascom, ha come obiettivo rendere protagonista la Val Brembana e lanciarla oltre i confini vallari.

Alla guida del piano, con nomina a termine, c’è Christophe Sanchez per un accordo tra “Visit Brembo” e “Visit Bergamo”, vicepresidente del Cda è stato nominato Giovanni Fattori, mentre nel direttivo lo affiancheranno l’assessore al Turismo della Comunità montana Geremia Arizzi, l’assessore al Turismo di San Pellegrino Stefano Tassis, il vicesindaco di Zogno Gianpaolo Pesenti, Roberto Ghidotti per Ascom e Andrea Paleni per l’associazione Alto Brembo.


Crescono gli alloggi presenti su Airbnb, ma tre affitti su dieci sono irregolari

Continua a crescere in bergamasca il numero degli alloggi presenti su Airbnb. Da un’indagine sulla shadow hospitality presentata oggi dal presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, al Ministro del Turismo, Gian Marco Centinaio, risulta che in Italia sono quasi 400mila gli appartamenti disponibili su Airbnb ad agosto 2018, di questi 2.154 sono presenti sul territorio bergamasco.

Gli alloggi censiti a Bergamo sono in crescita del 69,34% rispetto ad agosto 2016, in cui erano pubblicizzati 1.272 alloggi.

Degli annunci presenti su Airbnb.it: 1.516 (70,38%) sono riferiti ad interi appartamenti; 1.367 (63,46%) sono disponibili per più di sei mesi; 1.199 (55,66%) sono gestiti da host che mettono in vendita più di un alloggio.

Il censimento fatto da Federalberghi fotografa anche la situazione bergamasca, che vede una forte crescita degli alloggi presenti sul portale Airbnb – afferma Giovanni Zambonelli, presidente di Ascom Copnfcommercio Bergamo e del Gruppo albergatori dell’Associazione orobica. Metteremo questo elenco a disposizione di tutte le amministrazioni nonché delle autorità investigative competenti che desiderano fare luce sul fenomeno”.

La share economy nasconde quattro grandi falsità, secondo il presidente Zambonelli: “innanzitutto non è vero che si tratta di forme integrative del reddito. Sono attività economiche a tutti gli effetti, che molto spesso fanno capo ad inserzionisti che gestiscono più alloggi e non è vero neanche che si condivide l’esperienza con il titolare. La maggior parte degli annunci pubblicati su Airbnb si riferisce all’affitto di interi appartamenti, in cui non abita nessuno. Inoltre non si tratta di attività occasionali: la maggior parte degli annunci si riferisce ad appartamenti disponibili per oltre sei mesi all’anno e le nuove formule compensano la mancanza di offerta. Gli alloggi presenti su Airbnb sono concentrati soprattutto nelle grandi città e nelle principali località turistiche, dove è maggiore la presenza di esercizi ufficiali. Ne consegue che il consumatore è ingannato due volte: viene tradita la promessa di vivere un’esperienza autentica e vengono eluse le norme poste a tutela del cliente, dei lavoratori, della collettività, del mercato. Si pone inoltre con tutta evidenza un problema di evasione fiscale e di concorrenza sleale, che danneggia tanto le imprese turistiche tradizionali quanto coloro che gestiscono in modo corretto le nuove forme di accoglienza”.

La ricerca di Federalberghi

I numeri della Shadow Economy

Federalberghi, con la collaborazione di due istituti di ricerca indipendenti, l’italiano “Incipit srl” e lo statunitense “Inside Airbnb”, monitora costantemente le offerte disponibili sui principali portali di prenotazione e le pone a confronto con i dati ufficiali inerenti le attività regolarmente autorizzate.

Ad agosto 2018, erano disponibili su Airbnb 397.314 alloggi italiani, con una crescita esponenziale che non accenna a fermarsi (174.528 alloggi in più rispetto ad agosto 2016, pari ad un incremento del 78,34%).

Le strutture extralberghiere di natura analoga (appartamenti in affitto e bed and breakfast) censite dall’Istat in Italia sono 113.538. Si può pertanto certificare ufficialmente l’esistenza di almeno 280.000 alloggi che sfuggono ad ogni controllo, con l’avvertenza che le strutture mancanti all’appello sono probabilmente molte di più, in quanto gli alloggi presenti sul noto portale erano 52 a dicembre 2008, anno in cui l’Istat censiva 84.189 strutture.

Tra le città italiane maggiormente interessate dal fenomeno troviamo Roma con 29.519 annunci, Milano con 18.482, Firenze con 11.341, Venezia con 8.025 annunci e Napoli con 6.858 annunci. Per quanto riguarda le regioni, la pole position spetta alla Toscana, con 59.320 annunci, seguita dalla Sicilia con 51.022, dal Lazio con 40.700 e dalla Lombardia con 40.494. La densità maggiore (numero di annunci per kmq) si registra in Liguria, mentre l’incremento maggiore si è verificato in Trentino Alto Adige (+131,9% rispetto ad agosto 2016).

Sul sito www.federalberghi.it sono disponibili il testo integrale del rapporto sulla shadow economy e le mappe particolareggiate che fotografano la distribuzione degli host nelle venti regioni italiane.


Bergamo sotto i riflettori di blogger nazionali

Prosegue il momento d’oro per Bergamo in chiave turistica. Nei giorni scorsi la nostra città e il suo territorio, grazie al lavoro sviluppato da Turismo Bergamo, l’Agenzia per lo Sviluppo e la Promozione turistica della Provincia di Bergamo, sono stati protagonisti di importanti visite anche a carattere internazionale.

Si è iniziato con #inLombardia365, progetto regionale che ha l’obiettivo di far conoscere la Lombardia quale destinazione turistica accessibile e di coinvolgere e far interagire i territori per esaltarne le eccellenze e formarli sulle iniziative di Digital PR. Diversi i blogger coinvolti dall’iniziativa che, arrivati in due tempi in città oltre che dalla Lombardia anche da altre regioni italiane, se ne sono tornati a casa commentando con entusiasmo quanto ammirato e gustato (grazie a cooking class sulle prelibatezze bergamasche) durante il tour sul nostro territorio.

Dopo i blogger e influencer italiani, Villa Flora, la prestigiosa sede di Turismo Bergamo in viale Vittorio Emanuele, ha accolto ospiti intercontinentali: una classe di studenti dell’Università Ritsumeikan di Kyoto e Osaka (Giappone). La rappresentativa giapponese, giunta a Bergamo grazie alle relazioni con l’Ateneo cittadino, ha individuato in Turismo Bergamo un case history di successo. Agli universitari nipponici specializzandi in economia del turismo sono state illustrate tutte le attività e metodologie utilizzate dall’Agenzia per lo Sviluppo e la Promozione turistica della Provincia di Bergamo per sviluppare al meglio l’attività di promozione, puntando in particolare sull’impiego via web dei vari social e delle nuove tecnologie digitali. L’incontro, dal quale è emerso che le due realtà hanno molto in comune, ha consentito di affrontare insieme alcune criticità, tra le quali il rapporto con i grandi player come Booking e AirB&B, approfondendo le soluzioni adottate dalle diverse aree. Dall’approfondito e fruttuoso confronto sono sfociate soluzioni che possono innalzare ulteriormente il livello qualitativo delle offerte a disposizione degli utenti.

Per chiudere in bellezza, Bergamo sarà presto protagonista in terra spagnola, grazie a TeleMadrid, nota emittente pubblica della capitale iberica. Una troupe della popolare trasmissione “Madrileños por el Mundo”, programma che incontra e racconta la vita dei madrileni che per motivi di studio e/o lavoro si sono trasferiti all’estero. Lo show va in onda ogni martedì alle 21e30 ed è uno dei più seguiti dal pubblico televisivo. Diverse le interviste raccolte nei giorni scorsi tra gli spagnoli che vivono a Bergamo. Oltre a raccontare la loro vita in terra orobica, i madrileni di Bergamo hanno presentato con entusiasmo le tante bellezze artistiche (oltre a Città Alta, molto gettonati anche i castelli della zona, con Malpaga su tutti) e le prelibatezze enogastronomiche (non solo polenta, uccelli e formaggi tipici, ma anche la Stracciatella, il gelato di Bergamo ideato alla Marianna), che li hanno fatti innamorare del nostro territorio.

Tutti i partecipanti sono tornati a casa esprimendo entusiasmo per Bergamo, capolavoro italiano sempre più noto e apprezzato anche a livello internazionale.


Turismo, in città agosto da incorniciare “Il migliore degli ultimi vent’anni”

La città conquista sempre più turisti, anche d’estate. È stato il miglior agosto- eccezion fatta per l’anno di Expo 2015- degli ultimi vent’anni in città, come rilevano gli albergatori. “Agosto è sempre stato un mese tranquillo in una città da sempre legata al turismo business- commenta Alessandro Capozzi, vicepresidente degli Albergatori Ascom-. I numeri segnano quest’anno una crescita dell’8 per cento rispetto al 2017, confermando anche nella seconda metà del mese quanto già rilevato a Ferragosto. La città sembra essere ormai entrata tra le destinazioni turistiche”. A scegliere Bergamo sono soprattutto stranieri, in particolare dal Nord Europa (Danimarca, Finlandia, Polonia), oltre a Francia e Germania. Non manca qualche italiano, anche se restano una minoranza, e arrivano anche israeliani, russi e arabi. Si allungano i tempi di permanenza, in media di due o tre giorni, contro ad una media di soggiorni in altri periodi di una o due notti. “Alla visita della città e di Milano, molti hanno aggiunto un tour sul Lago d’Iseo e la scoperta di San Pellegrino Terme” sottolinea Capozzi. E settembre sembra essere partito con il piede giusto, complice anche il Gran Premio di Monza il week-end scorso: “I segnali sono positivi di qui a ottobre- continua Capozzi-. Il turismo congressuale e business è in ripresa e stiamo ricevendo diverse prenotazioni per le prossime settimane”.
Anche nelle località di villeggiatura il bilancio è soddisfacente, anche se senza l’exploit della città che sta riscoprendo solo negli ultimi anni la sua vocazione turistica. Agosto in montagna ha recuperato quanto perso a luglio e si è mantenuto sui livelli dell’anno scorso. Non mancano segnali di ottimismo per i prossimi mesi: gli stranieri si stanno già informando sulla stagione invernale. A chiedere informazioni e prenotare in largo anticipo sono in particolare i danesi, gli olandesi e gli svedesi.
Agosto è stato un ben mese anche per gli albergatori del Lago d’Iseo, in linea con il 2017. Il Sebino conquista sempre più italiani, anche dal centro e centro- sud, che quest’anno hanno compensato il calo (attorno al – 5%) di tedeschi, austriaci e svizzeri, da sempre habituèe delle nostre località lacustri. Il soggiorno medio è stato di tre giorni, contro la media di 1,5 notti di pernottamento nel resto dell’anno. A settembre riprendono le prenotazioni business e congressuali, oltre ai gruppi organizzati: in crescita moto club ed auto club che decidono di portare sulle rive del nostro lago bolidi d’epoca e moto di grossa cilindrata.