Boom di disdette negli alberghi e le prenotazioni si congelano

Il timore del Coronavirus sta avendo ripercussioni pesanti sul settore alberghiero e dell’ospitalità in città e provincia.«La situazione è estremamente grave, sono migliaia le disdette, per non parlare delle mancate prenotazioni che vanno interpretate come segnale di psicosi e del panico — dice Giovanni Zambonelli, presidente dell’Ascom e del gruppo Albergatori dell’associazione —: finché le autorità non impediscono l’accesso alla città come ad altre colpite in Lombardia non ci sono, in nessun modo, rischi per la salute, eppure ci trattano come se la nostra fosse una zona rossa. Le ordinanze hanno per ora limitato luoghi di aggregazione come bar, musei, chiese, però tutti si rintanano al supermercato con un effetto contrario. Manca il buon senso».

Ascom Confcommercio Bergamo diffonde le indicazioni fornite da Federalberghi per gestire queste situazioni e informa anche che per le questioni sanitarie e giuslavoristiche è stato attivato un canale diretto con Ats. Il riferimento in Ascom è la dottoressa Francesca Cajo tel. 035 4120109 email francesca.cajo@ascombg.it.

Le indicazioni di Federalberghi

Nella attuale situazione di emergenza, nei casi di cancellazione di una prenotazione alberghiera, le aziende potrebbero non essere legittimate ad applicare le penali previste per i casi di inadempimento contrattuale, e, ove richiesto, potrebbero essere costrette a restituire quanto ricevuto a titolo di caparra o di prepagamento, fatta salva la possibilità di concordare lo spostamento della prenotazione in altri periodi.
L’articolo 1256 del codice civile stabilisce il principio secondo cui l’impossibilità sopravvenuta è causa di estinzione dell’obbligazione. L’articolo 1463 del codice civile stabilisce inoltre che, nei contratti con prestazioni corrispettive, la parte liberata per la sopravvenuta impossibilità della prestazione dovuta non può chiedere la controprestazione, e deve restituire quella che abbia già ricevuta, secondo le norme relative alla ripetizione dell’indebito. La Corte di Cassazione, nella sentenza n. 26958/2007, ha stabilito che l’impossibilità sopravvenuta della prestazione si ha non solo nel caso in cui sia divenuta impossibile l’esecuzione della prestazione del debitore, ma anche nel caso in cui sia divenuta impossibile l’utilizzazione della prestazione della controparte, quando tale impossibilità sia comunque non imputabile al creditore. Nella fattispecie, relativa ad un contratto di soggiorno alberghiero prenotato da due coniugi uno dei quali era deceduto improvvisamente il giorno precedente l’inizio del soggiorno, la Suprema Corte, enunciando il riportato principio, ha confermato la sentenza di merito con cui era stato dichiarato risolto il contratto per impossibilità sopravvenuta invocata dal cliente ed ha condannato l’albergatore a restituire quanto già ricevuto a titolo di pagamento della prestazione alberghiera.

Per evitare contenziosi, occorre quindi stabilire se la cancellazione dipende effettivamente da “forza maggiore”.

Al riguardo, si forniscono di seguito alcuni chiarimenti sui quesiti più ricorrenti, evidenziando però che ogni fattispecie necessita di essere concretamente esaminata:

  • –  cancellazione di soggiorni relativi a gite scolastiche: configura un’ipotesi di forza maggiore sull’intero territorio nazionale. In attesa della ordinanza annunciata dal Ministro dell’Istruzione, non è chiaro al momento fino a quale data devono intendersi sospese le gite scolastiche;
  • –  cancellazione di una sala prenotata per una manifestazione o evento: configura un’ipotesi di forza maggiore nelle sole regioni che hanno previsto la sospensione di tali eventi, per la sola durata di validità della specifica ordinanza;
  • –  cancellazione di una prenotazione da parte di persone in quarantena: configura un’ipotesi di forza maggiore, che deve essere comprovata da documentazione medica o provvedimento delle autorità sanitarie o di pubblica sicurezza;
  • –  cancellazione di una prenotazione da parte di persone residenti in aree in cui è stato disposto il divieto di allontanamento: configura un’ipotesi di forza maggiore, per il periodo di validità della specifica ordinanza.

 

 

 


Albergatori, indicazioni operative per la gestione della questione Coronavirus

L’assemblea del Gruppo Albergatori Ascom Confcommercio Bergamo, svoltasi ieri, è stata l’occasione per fare il punto, oltre che sulla stagione chiusa e sull’abusivismo, su come gestire eventuali disdette da parte di turisti cinesi e su come affrontare la questione Coronavirus. “Il turismo cinese è residuale nella nostra provincia e vale meno del 2 per cento, ma temiamo le ripercussioni economiche di un mercato fondamentale per il business mondiale. La preoccupazione è che influenzeranno, a cascata, il turismo d’affari” commenta Giovanni Zambonelli, presidente del Gruppo Albergatori e alla guida di Ascom Confcommercio Bergamo. Alcune grandi aziende stanno già sospendendo o rimandando i viaggi e meeting d’affari, programmati a febbraio, che non siano strettamente necessari, anche nella nostra provincia. Al momento gli albergatori bergamaschi non rilevano invece alcun calo delle prenotazioni nel mercato interno e leisure.
Federalberghi ha fornito indicazioni operative per la gestione di disdette di turisti cinesi, con cui tanti hotel sono alle prese in tutta Italia. Le disdette da parte di turisti di nazionalità cinese sono, complice il blocco dei voli, da attribuire a cause di “forza maggiore” e pertanto gli hotel sono tenuti a restituire anticipi per le prenotazioni e caparre. Per tutte le altre eventuali disdette da parte di turisti restano ferme le usuali politiche di cancellazione. La stima della Federazione dell’effetto-Virus è di una perdita del settore compresa tra 300 e 440 milioni di euro in un anno che avrebbe dovuto essere quello della cultura, del turismo e dell’interscambio Italia-Cina.

Da Federalberghi un vademecum multilingua per limitare il rischio di trasmissione del virus
La Federazione ha distribuito il vademecum di buone prassi igieniche multilingua per prevenire la diffusione del virus, con indicazioni pratiche per limitare il rischio esposizione al virus, dalla pulizia accurata delle mani al coprire bocca naso con un fazzoletto di carta al momento di tossire, dall’evitare il contatto ravvicinato con chiunque abbia febbre e tosse alla consultazione di un medico in caso di difficoltà respiratorie, con l’indicazione anche del numero verde 1500 del Ministero. Anche il Ministero della Salute ha diffuso la sua nota nella quale ha alzato da “molto bassa” a “bassa” il rischio di diffusione di casi in Italia, dando indicazioni operative per la sicurezza sui luoghi di lavoro, dall’igiene delle superfici alle limitazioni di contatti con persone con sintomi influenzali.

Coronavirus. Scarica il vademecum Federalberghi


Alberghi. Abusivismo e bando regionale al centro dell’assemblea Ascom

Gli albergatori bergamaschi si confrontano in assemblea mercoledì 5 febbraio, alle 15, in Associazione (sala corsi) per fare il punto sul settore, dall’andamento del comparto alle novità legislative che impattano sulla categoria, dalle iniziative a contrasto dell’abusivismo alla formazione del personale. Nel corso dell’incontro si illustreranno anche le nuove opportunità per le strutture ricettive, a partire dal bando annunciato dalla Regione, che stanzia 17 milioni di euro per promuovere la riqualificazione di alberghi e accogliere al meglio i visitatori internazionali anche in vista delle Olimpiadi.

L’assemblea è un’importante occasione di confronto della categoria su temi cruciali per le nostre attività, in primis sul contrasto all’abusivismo ricettivo e sui risultati del codice identificativo regionale degli immobili (Cir)– commenta il presidente Giovanni Zambonelli, alla guida di Ascom e del Gruppo Albergatori-. Oltre ad analizzare i risultati dell’anno appena chiuso, guarderemo alle iniziative e alle opportunità offerte al settore, ponendo l’attenzione sulla formazione del personale”.

 


Cucina e dintorni. Calusco d’Adda

Fotografie di Stefano Genco

 

Sulle rive del fiume Adda, nell’Isola bergamasca, Calusco d’Adda è un paese in cui convivono un’anima antica e una moderna. Merita visita l’imponente Ponte di San Michele, un ponte in ferro che collega il paese con Paderno d’Adda e lascia senza fiato con i suoi 85 metri di altezza e i 266 metri di larghezza.
Da vedere anche le Chiuse dell’Adda, progettate nel XVI secolo da Leonardo da Vinci e le famose centrali idroelettriche sul fiume, come quella di Semenza (1920).

Per un tour artistico e religioso meritano visita la vecchia chiesa di San Fedele, costruita a più riprese fra l’XI e il XVII secolo e oggi sconsacrata, con i suoi affreschi di buona fattura tra i quali spiccano quelli di Antonio Cifrondi; la chiesa parrocchiale, del XIX secolo, ricca di opere di artisti locali come le sculture di Antonio Maria Pirovano, gli affreschi di Luigi Galizzi e un monumentale organo di Adeodato Bossi del 1885, con due tastiere; il convento di Santa Maria Assunta in località Baccanello (XVI secolo), con la sua piccola e intima cappella in legno e la stanza che ospitò il cardinale Roncalli nei suoi momenti di preghiera prima di diventare Papa Giovanni XXIII; la chiesa di Santa Maria Bambina in località Vanzone (XIII secolo) per le opere pittoriche di Gaetano Peverada.
Per ritrovare il volto medievale di Calusco consigliamo di addentrarvi nella borgata di Torre, dove fra edifici di origine medievale spicca la torretta che faceva parte del vecchio castello di Trussardo Colleoni (1280), nonno del grande Bartolomeo. Quando il tempo è clemente, nei dintorni si possono fare piacevoli passeggiate a piedi o in bicicletta e scoprire le bellezze dell’Adda.

Per gli amanti della buona tavola

Al ristorante Gusto 86 preparano un’ottima pizza napoletana e piatti tipici campani. Da provare il crostone e, tra i dolci, il babà e la torta caprese. Pizza Leggera in via Marconi propone anche hamburger fatti con carni italiane, menù veg e per intolleranze e la ‘pizza kids’ a forma di animali per i più piccoli. Per chi ama sushi e sashimi c’è il ristorante giapponese Yama
Sushi. Eat Sapori di Sicilia è una rosticceria ristorante con piatti dolci e salati tipici. Per colazione e aperitivo Bar Divino e Zoom Cafè, per il dopo cena, Neroopaco in viale dei Pioppi.

Lo shopping

Omar Dadi è la merceria storica del paese, premiata da Regione Lombardia per gli 88 anni di attività. Da Hansel&Gretel si trova abbigliamento per bambini e mamme, mentre Welcomestyle ha abbigliamento moda uomo e donna, accessori e calzature. Per chi ha voglia di golosità c’è il CentroDolce Calusco. Mentre per chi desidera farsi un regalo originale Natalia Vavassori, designer di gioielli.

Manifestazioni

Ricordiamo il tradizionale palio delle contrade “La Bora”, appuntamento che si tiene l’ultima domenica di settembre e mette in sfida dal 1969 tutti gli abitanti delle contrade del paese. Un altro evento da segnare in agenda è la Notte Bianca: l’edizione 2020 è in programma il 18 luglio 2020.

Dormire

L’Albergo Etrusco, a conduzione familiare, è affacciato sul fiume e vicino al Ponte San Michele. In centro al paese l’Hotel Romanì ha una ricca colazione e una cucina di piatti locali.

A Calusco d’Adda se hai un’attività nei settori commercio, turismo e servizi hai a disposizione gli uffici Ascom che possono rispondere a ogni tua esigenza. Li trovi in via Monte Grappa 56/c, tel. 035.799700 fax 035.799890, mail: calusco@ascombg.it da lunedì a venerdì ore 8.45/12 e 14.15/17 (chiuso il martedì).

Gli indirizzi

Albergo Etrusco
Via Monastero Dei Verghi, 166
Tel. 035.791589

Bar Divino
Via A. Volta, 141
Cell. 333.7211674

CentroDolce Calusco
Via Vittorio Emanuele II, 1131
Tel. 035.794190

Dadi Omar
Via Vittorio Emanuele II, 61
Tel. 035.791030

Eat Sapori di Sicilia
Via Guglielmo Marconi, 56
Cell. 392.168 3023

Gusto 86
Via Vittorio Emanuele II, 1263
Tel. 035.4360294

Hansel&Gretel
Via Guglielo Marconi, 402
Tel. 035.791336

Hotel Romanì
Via Santa Maria, 73
Tel. 035.791029

Natalia Vavassori
Via Donizetti, 65
Tel. 035.4380217

Neroopaco
Viale dei Pioppi, 377
Tel. 342.644 6946

Pizza Leggera
Via Guglielmo Marconi, 1459
Tel. 035.791852

Welcomstyle Abbigliamento & Co.
Via Nullo, 42
Tel. 035.436 2490

Yama Sushi
Via S. Rocco, 808
Tel. 035.791473

Zoom Cafè
Via Vittorio Emanuele II, 1123
Tel. 035.791256


Lombardia, turismo sempre più trainante, imprese aumentate del 4%

“La Lombardia è sempre più al top anche a livello turistico, meta privilegiata per milioni di visitatori che la scelgono per le sue bellezze, le sue città d’arte, l’efficienza servizi offerti e i golosi percorsi enogastronomici”. È questo il commento di Lara Magoni, assessore regionale al Turismo, Marketing Territoriale e Moda, all’approfondimento di ‘Lombardia Speciale’ che riprende uno studio della sezione regionale di Banca d’Italia relativo al settore commercio e servizi.

I DATI – I numeri dimostrano ancora una volta l’alto livello raggiunto dalla Lombardia in ambito turistico. Basti pensare alle imprese che operano nel settore: negli ultimi 5 anni sono cresciute dell’8,3% nella sola città di Milano e del 4% in regione, con un aumento degli occupati rispettivamente del 27,6% e 21,7%.

CAMBIO DI VOLTO – “La Lombardia sta cambiando rapidamente volto- continua Lara Magoni -; non più meta turistica solo per il ‘business trip’, come evidenziato dalla ricerca, ma luogo ideale
per la villeggiatura, terra ambito a livello internazionale. Un successo che sta coinvolgendo gran parte delle nostre località: le grandi città ma anche i laghi, le montagne, paesaggi fantastici e itinerari legati ai sapori unici della nostra terra. In tal senso, come assessore mi sto impegnando affinché vengano adottate misure e politiche adeguate per rendere la nostra regione sempre più’ attrattiva ed accogliente”.

Una meta sempre più scelta da italiani ma anche da stranieri, come i numeri dell’indagine di Banca d’Italia confermano: +4,3% per quanto riguarda la spesa straniera in regione nel 2018 rispetto ai 12 mesi precedenti, con un aumento delle visite dello 0,4%.

“In questo scenario si innestano per esempio le azioni rivolte al mercato anglofono che presenteremo nelle prossime settimane” conclude Lara Magoni.


Aeroporto di Orio da record: raggiunti i 10 milioni di passeggeri

L’Aeroporto di Milano Bergamo ha raggiunto la quota di 10 milioni di passeggeri nelle prime ore pomeridiane di giovedì 19 settembre, anticipando il traguardo di un mese rispetto a quanto accaduto nel 2018, chiuso poi con un consuntivo a fine dicembre di 12 milioni 938mila572. Il trend di crescita del movimento passeggeri da inizio anno è del 5,8% che, se confermato nei mesi a venire, porterà l’Aeroporto di Milano Bergamo a consolidare la terza posizione nella classifica degli scali italiani con una proiezione finale di 13,6 milioni di passeggeri. L’Aeroporto di Milano Bergamo ha raggiunto e superato per la prima volta i dieci milioni di passeggeri nel dicembre 2015, salendo poi a oltre 11 milioni l’anno successivo e a 12 milioni nel 2017.


Alberghi verso il tutto esaurito per il ponte di Ferragosto

In città e sui laghi record di stranieri, sulle valli le presenze sono in leggera flessione e sono quasi tutti italiane. Sul Lago d’Iseo tedeschi. olandesi e francesi si fermano fino a due settimane. Lovere registra + 6% di visitatori.
L’estate 2019 conferma il trend per il turismo di Bergamo e del territorio. I visitatori si mantengono sui numeri dello scorso anno in città, mentre nelle valli si registra una leggera flessione delle presenze, che oscilla tra il 10 e il 20%. Sui laghi c’è molta vivacità, soprattutto a Lovere dove il dato è +6% di turisti.
E se i visitatori della città si fermano 1-2 giorni, in montagna piace ancora la classica settimana, che in alcuni casi si allunga a 10 giorni, e sul lago d’Iseo – per la prima volta – molti turisti stranieri scelgono la vacanza lunga fino a due settimane.
Per Ferragosto ci si aspetta il tutto esaurito un po’ ovunque. Secondo una tendenza che si è radicata negli ultimi anni, le prenotazioni tendono infatti ad arrivare spesso last minute, soprattutto per le festività, per cui i dati potrebbero crescere ulteriormente.
È quanto emerge dal sondaggio fatto da Ascom Confcommercio Bergamo su un campione di strutture a Bergamo e fuori città. Ecco le tendenze in dettaglio.
La città – Bergamo in questo inizio estate registra numeri record di visitatori stranieri, ma rimane meta di escursioni e non è ancora una destinazione turistica dove soggiornare per le vacanze. 

Sulle valli – Le località di montagna, probabilmente anche a causa dell’instabilità del clima, soffrono un po’: le presenze rispetto all’estate 2018 sono meno numerose, con cali fino al 20%. Ma la previsione degli albergatori è di esaurire tutte le camere per il weekend lungo di ferragosto. 

A San Pellegrino, a parte gli abitué italiani che anche quest’anno hanno deciso di tornare, sono pressoché tutti turisti stranieri, tedeschi, olandesi, belgi e francesi, e il soggiorno è per lo più di due-tre notti. Tra gli albergatori c’è chi per aiutare le prenotazioni ha abbassato le tariffe. 
Foppolo registra il calo di turisti più pronunciato (- 20%), con tante richieste per Ferragosto ma poche conferme per il momento. I visitatori sono tutti italiani e si fermano per 5/7 giorni. A Clusone clima sottotono rispetto alle attese, con un turismo fatto per lo più da clienti affezionati che ritornano in Valle Seriana per l’abituale settimana di vacanza. Numeri in linea con la scorsa estate per la Valle Imagna scelta da turisti quasi tutti italiani che soggiornano anche per 10 giorni. 

Sui laghi – Mentre sul Lago di Endine la stagione non è ancora partita e si lavora a rilento con soggiorni in media di 3 giorni e turisti per lo più stranieri (in particolare belgi e francesi), sul Lago d’Iseo il flusso dei turisti è vivace. I visitatori stranieri sono ulteriormente in crescita, secondo la tendenza iniziata dopo l’esperienza del ponte di Christo (The Floating Piers), e per Ferragosto le camere sono già quasi tutte esaurite: chi vorrà passare i prossimi giorni sul lago dovrà quindi affrettarsi a confermate la prenotazione.

A Lovere le presenze sono anche migliori della scorsa estate (+6%), con tanti gruppi di turisti provenienti dall’estero – Nord Europa, Germania e Francia – e coppie e famiglie da tutta Italia. A Sarnico il mese di luglio ha visto moltissime cancellazioni nelle strutture a causa delle precipitazioni violente e probabilmente anche per le elevate temperature registrate nel Nord Europa che hanno convinto i turisti olandesi &c a fermarsi sui laghi vicini. Già nei primi giorni di agosto le prenotazioni sono comunque tornate ad arrivare e per ferragosto è ormai quasi tutto al completo. La novità è che i soggiorni si allungano: non c’è più solo la vacanza ‘mordi e fuggi’ legata ai voli di Ryanair con le classiche 2-3 notti. Diversi turisti dalla Francia, Germania e Gran Bretagna scelgono il lago bergamasco per fare la settimana e anche due settimane, soprattutto nelle case vacanza. Merito anche dei tantissimi eventi e delle numerose esperienze che vengono proposti nel mese di agosto sul lago: aperitivi in barca, concerti sul battello, sagre, escursioni in canoa. 

“La città sta mantenendo i dati dell’anno scorso ma le presenze potrebbero essere anche superiori qualora il sommerso venisse alla luce. Ricordiamoci che c’è una grossa componente del turismo che sfugge a questi dati statistici – evidenzia Giovanni Zambonelli presidente di Ascom e del Gruppo Albergatori Ascom che aggiunge – Bergamo è ancora meta di escursioni e non è ancora una destinazione turistica. In questo senso c’è un mercato da costruire e il nuovo board di Visit Bergamo ha le competenze per farlo perché ha una visione non ‘bergamocentrica’”. 

“L’impegno per le prossime stagioni è di valorizzare la destinazione Bergamo come città e provincia, costruendo dei pacchetti con soggiorni in città e escursioni in provincia e viceversa – dice Giorgio Beltrami presidente del Gruppo Bar Caffè e Pasticcerie Ascom e presidente di Visit Bergamo   – in questo modo il prodotto Bergamo sarà più ampio e ciò porterà ricadute positive sia per la città che per la provincia”.


A Bergamo record di turisti stranieri, sono oltre un milione

Bergamo piace sempre di più, soprattutto ai turisti stranieri. La nostra provincia ha superato il traguardo del milione di visitatori oltre confine ed è un record per la nostra provincia. Secondo i dati dell’Osservatorio turistico della Provincia nel 2018 sono state due milioni e 340.788 le presenze (turisti che hanno pernottato almeno una notte sul territorio) e un milione e 212.980 gli arrivi. Rispetto al 2017 le presenze in Bergamasca sono aumentate del 2%, dato calcolato dalla media tra la percentuale di crescita di pernottamenti di turisti stranieri (+7,1% sul 2017) e quella delle presenze di turisti italiani (-1,7%% sul 2017).
Anche per il 2018, quindi, si registrano la progressiva internazionalizzazione turistica di Bergamo e provincia e il ridimensionamento dell’incisività del turismo nostrano, che è passato dal 65,3% del 2008 al 55,7% del 2018 sul totale delle presenze. La provincia di Bergamo raggiunge il 5° posto, tra le province lombarde, in termini di numero di pernottamenti e  per la prima volta, il numero delle presenze di turisti stranieri supera il milione.

In città per la prima volta il comparto extraalberghiero supera quello alberghiero
Gli ultimi anni hanno visto anche il consolidarsi del comparto extralberghiero e la conseguente crescita delle presenze turistiche in questo tipologia di struttura (+6,4 nel complesso e +17,2 le variazioni delle presenze straniere presso b&b, case vacanze ecc). Mentre a livello regionale e provinciale la maggior parte dei turisti sceglie ancora le strutture alberghiere per i propri pernottamenti (rispettivamente 71,2% e 50,8%),  in città le presenze in strutture extralberghiere hanno superato, per la prima volta, quelle in esercizi alberghieri. 

I tedeschi i turisti stranieri più affezionati
Tra i Paesi di provenienza dei turisti stranieri anche nel 2018, la Germania rappresenta la comunità più cospicua (11,5% del totale delle presenze straniere), seguita dalla Francia, dalla Spagna e dalla Polonia la quale si posiziona, con un balzo in avanti rispetto agli anni precedenti, al quarto posto facendo registrare un incremento nel numero delle presenze pari a +23,5%rispetto al 2017  Molto felici anche le performances della Romania (+29,5%), della Russia (+17,2%) e dell’Ucraina (+107,5%). A conferma di quanto già evidenziato nel Rapporto 2017 del presente Osservatorio turistico, anche la Bergamasca, così come il resto delle mete turistiche dell’Italia del Nord Est ed alcune altre aree balneari della penisola, è interessata dal progressivo consolidamento del mercato dei turisti provenienti dall’Est Europa.

La permanenza media è di 1,8 giorni
Anche nel 2018 si conferma la marcata brevità della permanenza media la quale si attesta, nel settore alberghiero, attorno all’1,8 giorni mentre, nell’extralberghiero, sul 2,3 (esattamente come nell’anno precedente) per una media di 1,9 giorni. Si tratta di un fenomeno globale che ha colpito anche la Lombardia la cui media, nel 2018, è pari a soli 2,4 giorni (6,2 la media nazionale).

Oltre trentamila i posti letto
La crescita dei flussi rispecchia naturalmente l’enorme crescita del sistema di accoglienza turistica della provincia di Bergamo che al 31 dicembre 2018 contava 1.890 strutture per un totale di 30.101 posti letto. Anche nel 2018 la capacità complessiva, in termini di posti letto, è infatti aumentata di 329 unità rispetto al 2017 e di 1.365 nel decennio 2008-2018. (Tab. 1.2 e Tab. 1.4).

Cosa è cambiato negli ultimi dieci anni 
La ricettività extralberghiera è stata caratterizzata da un fortissimo incremento (+1365 strutture e + 9211 posti letto), un vero e proprio moltiplicarsi di quasi tutte le tipologie di strutture e soprattutto di case ed appartamenti vacanza, foresterie lombarde e locande che sono passate da 62 a 1.078 strutture dal 2008 al 2018 per un aumento di posti letto da 673 a ben 6.566.
La ricettività alberghiera ha fatto registrare un decremento di 18 unità (per un totale di -553 posti letto) principalmente classificate come strutture ad una o due stelle. La contrazione dell’offerta alberghiera è una tendenza in atto anche a livello regionale: il calo dell’1,5% di Bergamo è in linea con il dato medio regionale.

 “Siamo davvero soddisfatti nel constatare anche per il 2018 il trend positivo relativo ai flussi turistici e cogliamo con grande entusiasmo il processo di espansione e soprattutto di internazionalizzazione di questo importante segmento dell’economia bergamasca – commenta il presidente della Provincia Gianfranco Gafforelli -. L’ampliamento dell’offerta in termini di capacità ricettiva soprattutto del settore extralberghiero (+ 110% negli ultimi 4 anni)  ha rappresentato in questi anni una grande opportunità di sviluppo per  il nostro territorio, che  i bergamaschi hanno saputo cogliere con il grande spirito di imprenditorialità che da sempre li caratterizza”.
“L’andamento degli arrivi dimostra una forte crescita dell’attrattività del nostro territorio che possiede caratteristiche distintive grazie al ricco patrimonio storico – culturale, alle importanti eccellenze naturalistiche e alle pregiate raffinatezze enogastronomiche locali che consentono al visitatore di vivere un’esperienza turistica unica, diversificata e appagante in termini di benessere – aggiunge Claudio Bolandrini consigliere delegato al Turismo -. La strategia dei prossimi anni dovrà essere quella di proseguire nel lavoro di costruzione di reti e collaborazioni con tutti i soggetti istituzionali ed economici che possono permettere la valorizzazione dei diversi prodotti turistici integrando le opportunità della nostra offerta territoriale”.

Scarica il rapporto 2018


Alitalia torna a volare su Bergamo

Alitalia torna finalmente a volare su Bergamo. La compagnia aerea nazionale, che sta vivendo un momento di sviluppo delle proprie attività, complice la chiusura dell’aeroporto di Milano Linate per il rifacimento della pista, ha riposizionato il collegamento per Roma dal nostro scalo.
Un’operazione destinata a durare anche dopo la riapertura di Linate, considerato anche il successo che stanno registrando i quattro collegamenti giornalieri con la Capitale.
Un vantaggio per tutto il nostro territorio, sia per i viaggi di lavoro che leisure, grazie alla possibilità di acquistare voli per le principali destinazioni mondiali. Sul sito Alitalia è dunque possibile prenotare il Bergamo Johannesburg con unico check in alla partenza, scalo a Roma e ripartenza. E così per altre decine di destinazioni vicine o lontane.
La compagnia aerea nazionale, che sta vivendo un momento di sviluppo delle proprie attività, complice la chiusura dell’aeroporto di Milano Linate per il rifacimento della pista, ha riposizionato il collegamento per Roma dal nostro scalo. Grande soddisfazione da parte di Sacbo, a partire dal direttore generale Emilio Bellingardi. “Un caloroso benvenuto ad Alitalia che riporta a Bergamo un collegamento strategico per tutto il nostro territorio”.
Lo spostamento su Bergamo è nato per sopperire alla chiusura di Linate, ma si tratta di un’operazione a lungo termine per un territorio che sta reagendo molto bene con un ottimo load factor” – commenta Fabio Maria Lazzerini, chief business officer di Alitalia – Tanto che si sta già lavorando per aumentare a 5/6 frequenze il volo per Roma nei mesi di settembre e ottobre. 
Cosa succederà alla riapertura di Linate? “Da fine ottobre almeno tre voli giornalieri rimangono definitivamente su Bergamo – prosegue Lazzerini -. È un collegamento molto utilizzato per i viaggi intercontinentali, Sud America in cima alla lista. E il primo volo ad essere riempito è il 6,45, perché bergamasco è abituato a lavorare e a svegliarsi presto… battuta a parte mi preme ringraziare la comunità bergamasca e la Sacbo”.
La presentazione ufficiale del volo, cui ha preso parte anche Giacomo Cattaneo, direttore aviation di Sacbo, si è chiusa con le parole del presidente Roberto Bruni.
“Oggi è una bella giornata e sono grato ad Alitalia perché ha risposto ad un’esigenza molto forte del territorio. Il collegamento con Roma è anche simbolico perché ci unisce alla capitale e il primo volo civile decollato da Orio con Itavia è stato proprio il Bergamo-Roma. Arrivando nella capitale si apre poi una porta sul mondo. Siamo molto contenti – prosegue Bruni -. perché non si tratta di una mera supplenza ma di una decisione strutturale. Auspichiamo quindi un rafforzamento di questo collegamento e, perché no, che ne arrivino altri”.


Il mondo celebre le eccellenze lombarde

Dal cioccolato ai formaggi, dal buon cibo al latte sino alle biciclette, alle barche e agli articoli sportivi. Cresce in maniera esponenziale l’export di prodotti legati al turismo dalla Lombardia nel mondo: 1,8 miliardi di euro nel primo trimestre 2019, +5,8% rispetto allo stesso periodo del 2018, su un export italiano che vale oltre 10
miliardi di euro, con una crescita del 5,5%. 
I dati sono stati elaborati sulla base di una ricerca condotta dalla Camera di Commercio di Milano Monza Lodi e Promos Italia, certificano il successo della Lombardia nel mondo. Dal food al
vino, dalle biciclette alle barche, dagli articoli sportivi ai prodotti fotografici fino ai prodotti delle attività artistiche, di intrattenimento e divertimento, l’appeal della nostra regione è in forte crescita.

REGIONE ATTRATTIVA, ‘MADE IN LOMBARDIA’ È BRAND
“Regione Lombardia – commenta Lara Magoni, assessore regionale al Turismo, Marketing Territoriale e Moda – è sempre più attrattiva a livello internazionale. Dal cibo al vino, dai prodotti artigianali sino alla tecnologia e all’innovazione, il mondo certifica il giusto riconoscimento all’eccellenza delle nostre produzioni e alla creatività dei nostri maestri artigiani. L’appeal dei nostri territori e’ in continua espansione e il’Made in Lombardia’ sta diventando sempre di più un brand di successo e di garanzia di qualità’”.

PROVINCIA DI MILANO IN POLE POSITION

La prima provincia e’Milano con 481 milioni, +7,4% rispetto allo stesso periodo del 2018. Poi, ecco Bergamo (269 milioni, +13%), Brescia e Mantova con 158 milioni, rispettivamente +7,9% e +3,2%, Cremona con 155 milioni, +13,2%. L’export di Varese vale 115 milioni (+1,5%),quello di Lodi 97 milioni (+11,8%) e quello di Lecco 81 milioni,con un +6,3% rispetto al 2018. Le altre provincie fanno registrare una flessione.

ESPORTAZIONI IN EUROPA PER OLTRE 1 MILIARDO

Si esporta in Europa (1,3 miliardi), America (202 milioni), Asia (145 milioni). Si tratta in particolare di 344 milioni di altri prodotti alimentari (zucchero, cioccolato, caramelle,confetture, tè, caffè, condimenti, sughi e spezie, pasti e piatti preparati), latte e formaggi con 309 milioni, vini con 280 milioni, biciclette e moto con 194 milioni, carni e prodotti da forno, ognuno con oltre 150 milioni, frutta e pesce con circa 50 milioni.