La Lombardia vara l’Anno del Turismo, fondi e progetti per il rilancio

Prenderà il via il 29 maggio, giorno della “Festa della Lombardia”, “l’Anno del Turismo Lombardo”, iniziativa voluta da Regione, per valorizzare e aumentare l’attrattività del territorio, con un investimento complessivo di 60 milioni. «Durante questi 365 giorni – ha spiegato il presidente della Regione Roberto Maroni -, si alterneranno tante iniziative importanti, come quelle legate al Giubileo, la riscoperta delle “vie della Fede”, come la via Francigena che non ha nulla da invidiare al famoso cammino di Santiago, o i Sacri Monti. Ma anche i percorsi che scoprono le nostre bontà enogastronomiche, che verranno coordinati dall’abile regia del maestro Gualtiero Marchesi, e ancora i nostri laghi, le città d’arte e tutti i luoghi che meritano di essere valorizzati per far diventare la nostra regione anche una meta di turismo internazionale, più di quanto non lo sia stata fino ad oggi».

Il progetto che si integra ed è in continuità con l’Esposizione universale del 2015. «Expo è stata un’esperienza utile per noi di collaborazione e coordinamento fra tutte le città lombarde – ha sottolineato il presidente -. Vogliamo proseguire su questa linea anche in materia di turismo. Abbiamo creato un marchio “in Lombardia”, che serve proprio per dare un coordinamento a tutte le iniziative che verranno portate avanti dai singoli territori, che, da soli, farebbero fatica ad esercitare un’attività di promozione adeguata».

Un’importanza particolare sarà data al collegamento fra Mantova, capitale italiana della cultura 2019, e Matera, capitale europea della Cultura 2019, e l’intento di “superare i confini” si realizzerà anche con collaborazioni istituzionali fra Lombardia, Liguria e Piemonte.

«All’interno delle iniziative in programma per l’Anno del Turismo lombardo – ha spiegato l’assessore allo Sviluppo economico Mauro Parolini -, c’è “Da Expo al Giubileo”, il progetto che, attraverso uno stanziamento di 20 milioni, punta alla promozione di tutti gli ambiti più promettenti, ma meno conosciuti della nostra regione come il cicloturismo, il turismo religioso, quello enogastronomico e
quello legato alle città d’arte». «Nel 2015 – ha continuato – è stata varata la nuova legge regionale sul turismo, abbiamo messo a disposizione dei territori, attraverso i Distretti dell’Attrattività strumenti e finanziamenti per cogliere le opportunità legate a Expo, quest’anno vogliamo consolidare le ottime performance e rilanciare il turismo come asset determinante di sviluppo economico e occupazionale della nostra regione».

Alcuni dei progetti previsti per l’Anno del turismo lombardo 2016

DALL’EXPO AL GIUBILEO

Il progetto “Dall’Expo al Giubileo” mira al rafforzamento del posizionamento dell’offerta turistica esperienziale lombarda e all’aumento dell’incoming e dei flussi turistici attraverso un percorso che, partendo da Expo, si sviluppi nella fase del post-Expo. Con una dotazione complessiva pari a circa 20 milioni, si declina in quattro ambiti tematici:

– Turismo religioso: promozione dell’offerta del territorio lombardo attraverso la valorizzazione, in chiave turistica, del patrimonio culturale, storico e paesaggistico legato alle testimonianze architettoniche e luoghi della fede nonché gli itinerari culturali e religiosi, le vie della fede e i Sacri Monti presenti sul territorio;

– Cicloturismo: promozione e valorizzazione dei macro-percorsi e dei percorsi ciclabili minori legati all’offerta cicloturistica per incrementare l’incoming in Lombardia;

– Turismo legato alle città d’arte: promozione dell’attrattività delle città d’arte lombarde attraverso la definizione di un’offerta turistica esperienziale, la messa a sistema di servizi correlati all’accoglienza turistica, la valorizzazione della filiera turistico-ricettiva-commerciale e della creatività, della moda, dello shopping e del design mediante l’aggregazione tra soggetti pubblici e privati;

– Turismo legato alla food&wine experience : promozione, attraverso la costituzione di partenariati locali, dell’attrattività turistico-integrata del territorio mediante la valorizzazione degli itinerari del turismo esperienziale enogastronomico e integrazione tra i soggetti della produzione, distribuzione, somministrazione e ristorazione. In questo ambito si si inserisce il progetto ‘Wonderfood (and
wine) Premium’, che si avvale della collaborazione tecnica della Accademia G. Marchesi e del maestro Gualtiero Marchesi in qualità di testimonial di sette itinerari turistici, a tema enogastronomico, che valorizzeranno il territorio in chiave turistica guidando il visitatore alla scoperta delle eccellenze vinicole e gastronomiche lombarde.

GRANDI EVENTI E COMUNICAZIONE

Per dare visibilità all’Anno del turismo lombardo si è scelto di condividere e comunicare le informazioni, i dati, le tendenze e coinvolgere gli attori della filiera turistica attraverso grandi eventi quali: Bit (Fiera Milano, febbraio 2016), manifestazione volta a favorire l’incontro tra decision maker, esperti del settore e buyer nazionali ed internazionali del settore turistico; Ttt (Palazzo Lombardia, maggio 2016), evento dedicato al trade (operatori turistici) sui temi della formazione/informazione e sugli strumenti e sulle nuove tecnologie per la promozione e gestione turistica; Forum internazionale del Turismo (Lago di Garda, evento di confronto con operatori nazionali e internazionali sulle strategie di sviluppo e sulle tendenze del settore turistico; TOURISMACT2016, evento conclusivo dell’Anno del turismo lombardo.

COMMUNITY STAKEHOLDERS

Il mantenimento e lo sviluppo di una community allargata, che, partendo dal #TourismAct2015, vada a coinvolgere su più e diversi livelli e in modo partecipativo e collaborativo stakeholders, Istituzioni, operatori, opinion leader, cittadini, turisti rappresenta un’azione complementare allo sviluppo delle attività previste nel 2016 a favore del turismo. Explora, su indirizzo di Regione Lombardia, e in qualità di Dmo (Destination Management Organization), potrà con i propri canali assumere un ruolo operativo di sviluppo e supporto ai territori nell’ambito delle azioni di comunicazione e gestione delle communities, per amplificare il ritorno delle iniziative e incentivare la fattiva e reciproca collaborazione tra tutti i soggetti.

ACCORDI SOVRAREGIONALI

In attuazione all’intesa sottoscritta lo scorso 11 dicembre tra Regione Lombardia, Regione Liguria e Regione Piemonte verrà costituita una “cabina di regia”, alla quale parteciperanno le rispettive Dmo per la condivisione di azioni comuni e progetti integrati per la promozione turistica macroregionale. Si approfondiranno infine forme di promozione del settore turistico anche nell’ambito della Strategia europea per la Regione alpina (Eusalp).


Impianti di risalita, aperto il bando che finanzia l’ammodernamento

seggiovia -CaronaPossono essere presentate da oggi – lunedì 11 gennaio – al 31 gennaio 2017 le domande per accedere al bando della Regione Lombardia a favore degli impianti di risalita e delle piste da sci. A disposizione ci sono 5,2 milioni di euro, destinati a soggetti pubblici o privati, proprietari e gestori di impianti presenti sul territorio regionale, in forma singola o aggregata mediante contratti di rete.

«I nostri obiettivi – ha spiegato l’assessore allo Sport e alle Politiche per i giovani Antonio Rossi a Lecco, nel corso dell’incontro di presentazione agli operatori, ai comuni e alle Comunità montane – sono il miglioramento, l’adeguamento e la messa in sicurezza degli impianti di risalita e delle piste con lo scopo finale di migliorare l’attrattività turistica dei comprensori sciistici, permettendone l’uso anche in periodi non invernali».

Il contributo regionale sarà concesso da un minimo di 40.000 euro fino a un massimo di 400.000 euro (500.000 euro per la forma aggregata) in base alla tipologia e al numero di impianti del comprensorio. «Queste risorse – ha proseguito – potranno servire ad ampliare l’offerta e i servizi che i comprensori sciistici mettono a disposizione dei turisti, aumentando l’utilizzo degli impianti. Stagioni particolari come questa, in cui la neve naturale è stata molto scarsa e le temperature sono state alte anche per la produzione di innevamento programmato, possono segnare in modo significativo il trend turistico invernale».

«Sono molto soddisfatto dell’incontro che si è tenuto questa mattina tra Regione e i gestori degli impianti di risalita, Anci, Comunità Montane, Anef, Federfuni, Finlombarda e numerosi sindaci – ha sottolineato ancora Rossi -. Tutti i protagonisti della montagna sono pronti a fare il massimo per rendere ancora più attrattivo il turismo in Lombardia e cercare di destagionalizzare il ruolo degli impianti di risalita». «L’iniziativa rientra in un percorso che la Regione sta portando avanti a favore della montagna. È al vaglio un progetto per uno skipass a tariffa agevolata per i ragazzi e nei mesi scorsi abbiamo stanziato 2.200.000 euro per i sentieri e 450.000 per le falesie. Mi rendo conto che possano sembrare risorse finanziarie irrisorie, ma, in questo particolare momento politico e sociale, sono il massimo che Regione può mettere a disposizione in relazione agli importanti tagli governativi».


Bonus alberghi, domande per 77 milioni. Ecco quelle ammesse

albergoA fronte dei 20 milioni stanziati per l’anno 2014 sono pervenute domande per oltre 77 milioni di euro, l’86% delle quali nei primi quattro minuti del “click day”, il via libera alle domande online fissato lo scorso 19 ottobre. Sono i risultati della prima tranche del Tax Credit, il credito d’imposta a favore delle imprese alberghiere che effettuano interventi di ristrutturazione della struttura, previsto dal governo per il triennio 2014 – 2016.

Il bonus alberghi, pensato per migliorare la qualità dell’offerta ricettiva italiana ma anche per favorire le imprese dell’edilizia e dell’arredo, è esito della richiesta congiunta di FederlegnoArredo e AICA – Associazione Italiana Confindustria Alberghi. Viene concesso per le spese complessivamente sostenute dal primo gennaio 2014 al 31 dicembre 2016. Il credito è ripartito in 3 quote annuali di pari importo ed è utilizzabile esclusivamente in compensazione. Fra le spese agevolabili, la ristrutturazione edilizia e l’acquisto di mobili: componenti di arredo, cucine professionali, arredi outdoor.

Solo per i mobili le richieste sono state pari a 27 milioni 118 mila euro, a fronte dei 2 milioni disponibili, ovvero il 10% del plafond complessivo.

 


Montagna, gli albergatori sorridono anche se manca la neve

La mancanza di neve non ha tenuto lontani gli amanti della montagna dalle Valli Bergamasche. Il Capodanno vedrà il pienone di turisti e le località sono all’insegna del tutto esaurito fino ai primi giorni dell’anno, salvo disdette dell’ultimo minuto. Merito anche dell’emergenza polveri sottili che spinge molte persone a lasciare la città per respirare aria buona. Gli albergatori parlano addirittura di prenotazioni in aumento, rispetto all’anno scorso, anche se la tradizionale settimana bianca quest’anno ha lasciato il posto a soggiorni più brevi.

«Le prenotazioni sono di 3-4 giorni e sono per lo più di famiglie, che è il target di riferimento invernale in Valle Seriana – dice Massimo Ferrari dell’Albergo Aurora a Castione della Presolana -. Al Monte Pora hanno fatto un miracolo. Certo non c’è il fuori pista, ma le piste sono battute e i turisti sono contenti. Avevamo fatto i conti con il fatto che la neve poteva non esserci. I commercianti hanno allestito i gonfiabili per fare giocare i bambini e il tempo buono permette di andare in giro». «Noi siamo pieni – aggiunge -. Credo che abbiano pagato la cura che dedichiamo alla cucina, le buone recensioni sui motori di ricerca e i servizi che diamo per i bambini. Abbiamo accolto le richieste che ci venivano fatte dalle famiglie e ci siamo caratterizzati come albergo dei bambini. A Capodanno una sala intera sarà dedicata a loro. Bisognerebbe caratterizzarsi ancora di più in questo senso, il discorso baby sitting è da riportare in auge».

Anche il bilancio dell’Hotel Milano di Castione della Presolana è positivo: «Le belle giornate di sole hanno compensato l’assenza di neve – afferma Fabio Iannotta -. Sono previste nevicate per il prossimo weekend ed è una manna dal cielo, ma la le prenotazioni stanno andando comunque molto bene. Noi siamo al completo fino al 4 gennaio. L’offerta termale è un punto di forza ma abbiamo ospiti che si stanno divertendo a fare passeggiate che di norma si fanno solo d’estate. La natura da un lato ci ha penalizzato ma dall’altro, offrendo queste bellissime giornate, ci ha fatto un regalo».

Stesso scenario a Foppolo. Dice Gianfranco Invernizzi dell’Hotel Des Alpes: «Non ci si aspettava quest’anno eccezionale dal punto di vista climatico. Il soggiorno lungo ha registrato molte disdette. Chi doveva fare una settimana fa solo due giorni, chi tre solo due. I turisti che non sciano si consolano facendo passeggiate».

San Pellegrino Terme punta sull’offerta del soggiorno termale e non fa rimpiangere le vette «Noi abbiamo le Terme. Abbiamo sempre contato poco sulla neve – spiega Giorgio Zilli dell’Albergo Ristorante Papa -. Non facciamo miracoli ma un certo movimento c’è. Per Capodanno siamo al completo già da tempo. A Sant’Ambrogio abbiamo lavorato bene grazie ai ponti. Rispetto al poco che si faceva gli altri anni, quest’anno sta andando bene». «Ci stiamo salvando con le terme – gli fa eco Paolo Scanzi dell’Albergo Centrale -. Siamo al completo fino al 3. Molto molto meglio dell’anno scorso».

Dopo il primo gennaio, se non sopraggiunge la neve, si viaggerà a vista. Ma i turisti che in questi giorni affollano le località montane pare non la rimpiangano più di tanto, grazie alla natura incontaminata delle valli.


Zambonelli: «Per le Feste Bergamo attira turisti del Nord Europa»

Bergamo si prepara ad accogliere i turisti per le feste di Natale e Capodanno e in generale un nuovo anno che vedrà appuntamenti importanti in provincia. Abbiamo chiesto a Giovanni Zambonelli, presidente del Gruppo Albergatori Ascom, in che direzione sta andando l’ospitalità orobica e quali sono le tendenze e le criticità del settore. Ci ha parlato di segnali positivi e grandi opportunità, ma anche del grosso limite della viabilità e di un mercato che sta evolvendo in modo confuso.

Che momento è per il turismo a Bergamo?

«Siamo in una situazione stazionaria. I movimenti si stanno riconfermando sui valori dello scorso anno. Sembrerebbe che grazie al nuovo volo che collega Mosca con Orio al Serio ci sia una ripresa degli arrivi dalla Russia. È una sensazione che speriamo si concretizzi in positivo».

Come vanno le prenotazioni per le festività?

«Al momento sono più o meno quelle registrate in questo periodo nel 2014. Le prenotazioni sono per due-tre giorni al massimo e provengono in netta prevalenza dall’estero, in particolare dal Nord Europa. Lo scorso anno è stato penalizzato dall’assenza della clientela russa, a fronte del boom di due anni fa. Quest’anno ci auguriamo che il nuovo volo, appunto, ci permetta di recuperare questa fetta di turisti, che è molto importante sia a livello di numeri sia di spesa. Siamo in attesa di nuove prenotazioni, tantissimi si muovono sotto data, in base alle condizioni meteorologiche».

Quali sono le destinazioni preferite per il Natale e il Capodanno?

«La città ha sempre il suo appeal. Per quanto riguarda le località di montagna si è in trepidante attesa della neve. Gli alberghi che si sono strutturati con aree benessere stanno lavorano e invitano i turisti a prendere giorni di vacanza. Se anche mancasse la neve, c’è l’opportunità di fare belle camminate nella natura. Sul lago ormai il turismo c’è tutti i 365 giorni dell’anno. Anche qui, come in città, si aspettano le prenotazioni dell’ultimo minuto».

Quali sono le criticità del comparto oggi?

«Come associazione stiamo cercando di capire come la politica regolamenterà la sharing economy, che ha pieno titolo di stare sul mercato ma che chiediamo abbia le stesse regole e gli stessi oneri. Siamo in attesa delle norme applicative della legge sul turismo che speriamo metteranno ordine nel settore dell’ospitalità. In questo momento il comparto è in continua evoluzione, bisogna capire dove stiamo andando».

Un problema, ormai annoso, per il turismo locale è la viabilità…

«È senza dubbio il fattore che in questo momento penalizza ancora le nostre valli. La galleria di Zogno sarà un grande aiuto. Ormai ci si è resi tutti conto che il turismo può essere un’attività importante, complementare all’industria, ma in determinate situazioni sconta questa problematicità. L’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità è bergamasco e si spende in prima persona per cercare delle soluzioni, ma tanti ritardi accumulati negli anni restano».

Come è l’offerta alberghiera del territorio?

«Qualcuno ha desistito, oppure ha dilazionato i tempi degli investimenti, si risente anche delle nuove forme di ricettività che erodono fette di mercato. Ma il comparto è sicuramente vivace e offre standard qualitativi elevati. Siamo sul mercato con un buon prodotto».

La tassa di soggiorno è ormai una realtà per tante città e località. Cosa ne pensa?

«L’imposta di soggiorno va inquadrata sotto diversi aspetti. Il primo è l’importo. Non è pensabile che possa raggiungere il 10% del costo di un soggiorno a coppia in una camera. È uno sproposito. Inoltre dovrebbe essere una tassa di scopo, quindi andrebbe investita nel turismo, ma ad oggi manca una rendicontazione di come queste tasse vanno investite, con ogni probabilità finiscono nel calderone delle spese dei Comuni. A Stezzano abbiamo intrapreso una battaglia simbolo criticando proprio la sperequazione tra la tassa e il costo delle camere. Le nostre istanze sono rimaste inascoltate. Non c’è stato verso di spiegare che l’introduzione di questa tassa a questi valori avrebbe impattato sul turismo e così è stato».

La paura di attentati ha scoraggiato i turisti dal venire a Bergamo?

«Direi di no, l’aumento dei controlli ci ha reso più sicuri di prima. Il pericolo latente sembra incidere di più in alte città che non a Bergamo».

Che anno sarà il 2016 per il turismo bergamasco?

«Si vedono tenui segnali positivi di ripresa, ma arrivano dopo anni di dati negativi pesanti. La strada per ritornare a determinati valori è ancora lunghissima. In ogni caso l’inversione di tendenza va vista con positività. Un aspetto che preoccupa è il mercato business: o riprende l’economia in modo importante o sarà un mercato in declino. E purtroppo il turismo del tempo libero non sarà mai in grado di sostituire questa componente».

Il prossimo anno per il lago sarà particolarmente importante. Crede che il comparto dell’ospitalità sarà in grado di  accogliere il flusso di visitatori straordinario richiamati dalla passerella sul lago dell’arista Christo?

«Gli amministratori e gli enti sono stati bravissimi a favorire questa idea. È una cosa grandiosa che mi auguro abbia possibilità di essere prolungata. Le prenotazioni arrivano già da tempo. Credo che riempita la ricettività della zona, i turisti si rivolgeranno agli alberghi e alle strutture ricettive del resto della provincia. Il trasporto sarà un fattore cruciale. Al momento non è un punto forte ma ci sono sei mesi per lavorare».


Il turismo e l’enogastronomia, giornata di studio in Università

food cibo enogastronomia

“Il turismo culturale europeo” sarà protagonista l’11 dicembre nella sala conferenze della sede universitaria di Sant’Agostino, in Città Alta: una giornata per approfondire le tematiche legate al turismo enogastronomico, una riflessione dal titolo “Food and Wine come motivazioni di viaggio: opportunità e sfide”, particolarmente significativo dopo l’ufficializzazione di Bergamo e della Lombardia orientale come Regione Gastronomica Europea 2017. Il convegno è organizzato dall’Università e dal Comune di Bergamo e dal Circuito delle Città d’Arte della pianura padana.

Sotto questo punto di vista, l’appuntamento di venerdì rappresenta un’altra importante tappa nel percorso di consacrazione di Bergamo come meta turistica: nel 2015 la città ha ospitato un importante convegno sul turismo italiano nell’ambito della kermesse NF, ospitando il ministro del MIBACT Dario Franceschini, ha rivoluzionato gli strumenti di promozione turistica grazie al nuovo brand VisitBergamo e registrato un nuovo record di presenze nel semestre di Expo, con oltre il 20percento in più di presenze sul territorio rispetto al 2014. “La cultura del cibo e la gastronomia – spiega Roberta Garibaldi dell’Università di Bergamo – stanno diventando fattori sempre più rilevanti nelle aspettative e nelle motivazioni dei viaggiatori; il prodotto alimentare è divenuto punto di incontro tra l’autenticità di un territorio e il turista desideroso di proposte genuine, partecipative e strettamente collegate alle specificità del territorio che visita e della sua cultura. I dati di oggi confermano che le nuove tendenze del turismo non prescindono da esperienze gastronomiche e da nuovi prodotti turistici che valorizzano culture e tradizioni locali, stile di vita sano, incontri ed esperienze autentiche, sostenibilità, itinerari creativi. Il convegno offre l’opportunità di un confronto sulla situazione attuale e sulle sfide di questo segmento turistico emergente quanto a conoscenza, tendenze dei consumatori, gestione dello sviluppo degli eventi e comunicazione”. Rappresenterà un momento di grande interesse la tavola rotonda su “turismo e food” prevista all’interno dei lavori del mattino e che vedrà intervenire tutti gli assessori al turismo delle città del Circuito Città d’Arte della Pianura Padana, tra i quali Nadia Ghisalberti per Bergamo, Laura Castelletti per Brescia e Barbara Manfredini per Cremona. Nel pomeriggio, intorno alle ore 15, il confronto con le esperienze internazionali, con i casi studio dell’Agenzia Catalana per il Turismo, di Failte Ireland e dell’Istituto Nazionale Olandese sul Turismo: Bergamo, dopo il convegno “Centralità dei Territori”, torna punto di riferimento di esperienze in Europa, confermando la tendenza di internazionalizzazione delle proprie proposte.

 


Lago d’Iseo, per il New York Times luogo da non perdere nel 2016

-CHRISTOIl New York Times ha indicato il lago d’Iseo come “The place to be”, il luogo da visitare assolutamente, nel 2016.

Non ci sono dubbi: la passerella di Christo sarà l’Expo del Lago d’Iseo, un evento unico che porterà il Sebino sotto i riflettori di tutto il mondo. I numeri forniti a Sarnico dagli amministratori, nel corso della presentazione bergamasca di “The Floating Piers” di Christo e Jeanne Claude, parlano chiaro: mezzo milione di visitatori attesi, 600 addetti impiegati e un indotto sul commercio, la ristorazione e l’accoglienza difficile da stimare, ma che sarà di certo importante.

Per il sindaco di Sarnico, Giorgio Bertazzoli, l’installazione rappresenta una opportunità grandissima e da non perdere per il Lago: «Cercheremo di essere all’altezza – ha detto -. I 16 paesi rivieraschi dovranno attrezzarsi per accogliere i visitatori, sarà uno sforzo di tutto il territorio». In effetti, in platea, erano tantissimi ad applaudire Christo: operatori ma anche cittadini di tutte le età, accorsi per conoscere da vicino il progetto. Giuseppe Faccanoni, presidente dell’Autorità di Bacino del lago e amico di lunga data dell’artista bulgaro, ha affermato che si tratta di una sfida tecnologica, ma soprattutto di un atto d’amore per il Lago d’Iseo.

È stato lo stesso artista a ripercorrere la storia del progetto, i primi contatti con la famiglia Beretta, proprietaria dell’Isola di San Paolo, gli incontri con i sindaci di Monteisola e di Sulzano, quindi l’avvio dei lavori, la produzione nella bresciana dei 220mila cubi e delle altrettante viti che verranno assemblati per fare la passerella e i test e le simulazioni sul Mar Nero per verificarne la sicurezza. I lavori sono già in corso e saranno non stop per garantire la data di consegna. Dopodiché, per 16 giorni, dal 18 giugno al 3 luglio, l’artista stenderà 70mila metri quadri di tessuto giallo increspato su una struttura galleggiante pedonale che collegherà Sulzano a Monte Isola e San Paolo. Il costo è di 10 milioni di euro e sarà pagato per intero dall’artista, grazie alla vendita dei suoi disegni, incluse le bozze del progetto per il lago d’Iseo. E alla fine di tutto, il materiale verrà rivenduto, così come è sempre avvenuto per le sue opere, con buona pace per chi nutre preoccupazioni per l’impatto della passerella sull’ambiente.

Al di là dell’entusiasmo generale, i Comuni del Lago devono al più presto sfoderare una strategia di accoglienza nuova e a tutto tondo se vogliono arrivare all’appuntamento preparati e cogliere al meglio questa opportunità. E non sarà cosa facile, vista la storica debolezza dell’offerta alberghiera e della rete di trasporto pubblico. Le Amministrazioni sono al lavoro per accogliere il grande flusso di visitatori e per limitare il disagio dei cittadini a suon di treni, battelli, navette su gomma e parcheggi dedicati, per tenere lontane le auto private dalla fascia costiera. Il Comune di Sarnico ha annunciato che allestirà nell’area Poletti un parcheggio per 400 autovetture con possibilità di prenotazione, che permetterà ai visitatori un facile collegamento ai battelli. Prevedere il numero esatto di arrivi è impossibile, perché, per volere di Christo, l’accesso alla passerella, illuminata da barche dal lago e percorribile in modo libero in entrambi i sensi, 24 ore su 24, sarà gratuito e non prenotabile.

Ma, a distanza di sette mesi dall’evento, gli alberghi del lago sono già presi d’assalto: sulla sponda bresciana alcuni hanno già dichiarato il tutto esaurito, mentre a Lovere e Sarnico ci sono ancora disponibilità, ma nei prossimi mesi l’”onda Christo” arriverà anche qui, e trovare un posto sarà un’impresa.

Buone notizie anche per l’occupazione, il progetto darà un lavoro temporaneo ad almeno 600 persone. Ľarruolamento è già iniziato. Chi desidera proporsi può visitare il sito www.thefloatingpiers.com e presentare domanda di collaborazione cliccando sulla parte “Get involved”.  Ma occorre affrettarsi, perché le candidature sono già numerose.

Per tutti ľinvito di Christo: «Preparatevi a camminare».

 

 


Turismo, a Bergamo l’Expo vale un balzo del 20%

Effetto Expo sì o no? A giudicare dai dati dell’Osservatorio Turistico della Provincia di Bergamo pare proprio che l’evento milanese una bella scossa alle presenze l’abbia data. Nei sei mesi della rassegna mondiale sono infatti aumenti del 19% gli arrivi in città e del 20% le presenze (ossia le notti trascorse), rispetto allo stesso periodo (primo maggio – 31 ottobre) del 2014.

Hanno quindi messo piede in città oltre 165mila visitatori, per 308mila pernottamenti. La maggior parte è rappresentata da stranieri, poco meno di 117mila, contro i 48mila italiani. È però il turismo domestico quello che è cresciuto di più in termini di arrivi, +22,7% contro il +17,5% dall’estero, dato in linea con il profilo dei visitatori Expo. Il valore si equilibra invece considerando le presenze, +18,8% di italiani e + 20,6% di stranieri.

La preferenza rimane per la sistemazione alberghiera, scelta da oltre 100mila visitatori contro i poco più di 60mila del sistema extralberghiero, dove però ci si ferma di più.

Anche nella Grande Bergamo, che comprende i comuni dell’hinterland, i dati sono positivi. Il totale degli arrivi è di poco superiore a quello della città: 165.567, ma le presenze sono inferiori 275.937, significa ci si ferma di meno rispetto al capoluogo, ma comunque più che in passato. L’incremento degli arrivi si attesta infatti al 10,5%, mentre quello delle presenze al 16,2%.

Al contrario di Bergamo, nella cintura urbana prevalgono i soggiorni degli italiani rispetto a quelli stranieri. Gli arrivi domestici nel semestre Expo sono stati quasi 94mila contro i 71mila dall’estero, le presenze italiane 162mila contro 113mila. Anche gli incrementi rispetto al 2014 sono più sostanziosi sul fronte interno: +12,4% gli arrivi e + 23,2% le presenze, mentre dall’estero la crescita è ad una cifra, +8,1% gli arrivi, +7,5% le presenze.     

Tutto merito dell’Expo? Di certo anche di chi ha saputo promuovere il territorio e l’offerta nel periodo della manifestazione. Non a caso i dati sono stati forniti in occasione della presentazione dei risultati del primo semestre di attività di Visit Bergamo, il marchio unico con il quale Comune, Camera di Commercio e Provincia, con la regia di Turismo Bergamo, hanno rinnovano l’immagine e la comunicazione turistica.

tabella turismo - arrivi e presenze maggio ottobre 2015


Turismo, Bergamo sul web batte Verona, Mantova e Brescia

La comunicazione turistica fa un balzo in avanti grazie al progetto Visit Bergamo, che ha tirato le somme dopo i primi sei mesi di attività. Fulcro del sistema è il sito www.visitbergamo.net, che nel trimestre campione giugno-agosto ha visto triplicare gli utenti unici rispetto all’anno precedente. In media sono 3.617 i visitatori giornalieri (54% italiani, 46% dall’estero) , con una permanenza sulle pagine di oltre 3 minuti ciascuno, mentre sono oltre 80mila utenti gli iscritti spontaneamente al rinnovato servizio di newsletter.

E così la rete parla sempre più di Bergamo. Su TripAdvisor, ad esempio, la progressione del dato relativo ai commenti è notevole: nel gennaio 2013 erano 2.681 i commenti sul capoluogo orobico, nell’aprile 2015 5.260 (+96% in 28 mesi di tempo), mentre oggi sono 8.523, con una variazione percentuale in positivo del 62% in soli sei mesi. La media di post al mese sulla città passa così dai 92 dell’aprile scorso ai 544 attuali.

Parallelamente migliora il “sentiment” sulla città, a dimostrazione che Bergamo ha migliorato sensibilmente il suo modo di comunicare tutte le sue parti, riuscendo a trasmettere una migliorata percezione di sé verso il visitatore.

«La nostra città sta uscendo dal guscio e sta riuscendo ad affermarsi per quella che è davvero, una straordinaria città d’arte e di cultura – sottolinea Nadia Ghisalberti, assessore al Turismo del Comune di Bergamo –. Un esempio concreto: solo in questi giorni Bergamo si impone sul palcoscenico nazionale e internazionale grazie alla forza della sua offerta culturale, dalla prima nazionale di “Due donne che ballano” al Teatro Sociale, alla rappresentazione di questa sera di un’attesissima Anna Bolena di Gaetano Donizetti (che ha richiamato giornalisti da tutta Italia e dall’estero), al ritorno del capolavoro assoluto del Sarto di Giovan Battista Moroni e alla grande mostra dedicata a Malevic. Visit Bergamo ha consentito di attuare strategie in grado di comunicare verso l’esterno l’essenza della nostra città, un brand che dobbiamo saper sfruttare per imporre la nostra città all’attenzione internazionale».

«La prima fase del portale Visit Bergamo – spiega Giorgio Gori, sindaco di Bergamo e consigliere delegato al Turismo della Provincia di Bergamo – ci ha permesso di affrontare la stagione di Expo con buoni risultati, testimoniati dai dati dell’Osservatorio Turistico della Provincia. Ora lanciamo una seconda fase del progetto Visit Bergamo, molto più strutturata e in grado di svolgere un ruolo di vera regia tra tutti gli operatori che lavorano nel settore turistico della nostra provincia. Si tratta infatti di un progetto a medio termine che prevede la partecipazione diretta degli operatori (albergatori, ristoratori, ma anche attività commerciali, ecc.) e una serie di servizi destinati ai territori».

Il sito www.visitbergamo.net si presenta già rinnovato nell’interfaccia e nei contenuti ai visitatori: una nuova veste grafica, che privilegia l’immagine, un menù meglio organizzato e più leggibile con uno speciale box per il lancio di eventi, servizi o advertising, foto aggiornate alla stagione invernale a cui si accompagna la conferma della scelta degli editoriali.

Il portale presenta un miglioramento degli strumenti di ricerca, lo snellimento e una più efficace comunicazione degli eventi e delle possibilità di raggiungerli.

La parte più innovativa riguarda però, come detto, l’apertura agli operatori del settore. Ogni albergatore, ristoratore o struttura per il turismo che aderisce al progetto Visit Bergamo ha la possibilità di usufruire di una pagina dedicata, alla quale può accedere per caricare contenuti propri, organizzati e visualizzabili con lo stile accattivante proprio del sito. Ogni operatore potrà inserire le proprie offerte, ma anche i propri menu, i propri punti di forza, caricando anche contenuti multimediali di impatto e sfruttando le possibilità di visibilità che il portale offre.

Oggi il sito VisitBergamo è il 16millesimo sito più cliccato in Italia, più di mille posizioni sopra Visit Verona, 10mila meglio di Visit Mantova, 20mila meglio di Tourism Brescia, 14mila sopra Wonderful Expo e 25mila meglio di Visit Garda. Nel periodo maggio-ottobre 2015 il portale bergamasco è stato in media di gran lunga il più cercato e cliccato sul motore di Google, rispetto a città come Brescia, Mantova, Ravenna o Perugia, città medie o vicine che rappresentano buoni elementi di paragone sulla promozione turistica.

A partire da questi risultati si sviluppano le strategie per il futuro: si va verso un portale in grado di gestire prenotazioni, sia verso alberghi che ristoranti, abbreviando i tempi e tagliando i passaggi per coloro che desiderano visitare il nostro territorio.

«Siamo al lavoro anche per realizzare anche novità rispetto alla gestione stessa dell’Agenzia di promozione turistica bergamasca– annuncia Luigi Trigona, presidente di Turismo Bergamo – . Turismo Bergamo deve divenire un’agenzia sempre più attenta all’innovazione e alle best practice del settore. I risultati ottenuti in questi sei mesi sono il frutto di un lavoro di squadra che ha visto collaborare in modo nuovo le principali istituzioni della città: Turismo Bergamo, Camera di Commercio, Comune e Provincia. Ciascuno ha fatto la sua parte e noi come Turismo Bergamo abbiamo messo a disposizione sia risorse economiche che personale in una misura consistente. Devo dire che sicuramente questo fare rete e lavorare insieme è una delle prime eredità che Expo ci lascia. Abbiamo imparato un metodo che rimarrà come patrimonio da far fruttare per il bene del nostro territorio».

 


Soggiorni in case private, obbligatorio comunicare le generalità degli alloggiati

foto bed & breakfastAnche per i soggiorni brevi in case private è necessario identificare e comunicare alla polizia le generalità chi vi alloggia.

Il Ministero dell’Interno, sollecitato da Federalberghi, chiarisce, con una nota, l’obbligo di trasmettere alle questure l’identificazione di chi passa anche solo qualche giorno di vacanza presso privati che affittano immobili o stanze per periodi brevi. La notizia è stata accolta con favore da Ascom Bergamo.

«La nota del Ministero è per noi importante, perché definisce con chiarezza un obbligo fondamentale per la sicurezza – commenta Giovanni Zambonelli, presidente degli Albergatori di Ascom Bergamo -. Come Associazione siamo favorevoli allo sviluppo di nuove forme di ospitalità, ma vorremmo che avessero regole chiare e condivise. Il libero mercato è un mercato in cui tutti possono partecipare, ma a parità di condizioni, e questo ora non sempre avviene. Auspichiamo che lo stesso criterio di uguaglianza  venga esteso anche alla parte fiscale oggi ancora avvolta nell’incertezza».

La nota del Ministero nasce in risposta ad una richiesta di chiarimento di Federalberghi che da tempo richiama l’attenzione delle istituzioni sui rischi indotti dalla proliferazione di attività di accoglienza, che, sotto la definizione di “sharing economy”, ha generato di fatto un mercato parallelo che si sottrae a qualunque obbligo, a partire da quelli basilari in materia di sicurezza. Ora la risposta del Ministero introduce una maggiore chiarezza, ponendo l’obbligo di segnalazione per tutti coloro che svolgono attività ricettiva in modo non episodico e occasionale e con finalità di lucro e quindi anche per chi affitta il proprio immobile per periodi brevi.