Pasqua di pioggia e maltempo salvata dai turisti stranieri +39,1% in Città Bassa e  +48,7% in Città Alta

 Dati Confcommercio -Wind 3: da sabato a lunedì sono stati rilevati 194.281 passaggi in Città Bassa e 71.855 in Città Alta. Fusini: “Il turismo leisure si fa largo

Chi sono i visitatori del centro storico di Bergamo alta e bassa nel weekend di Pasqua? Quanti di loro sono italiani, stranieri e bergamaschi?  A queste, e a molte altre domande, risponde la piattaforma Cities Mobility Analitycs di Confcommercio, strutturata nell’ambito del progetto Cities, finalizzato a riqualificare e rigenerare i centri urbani e sostenere le economie di prossimità. Bergamo è una due città lombarde – con Varese e Busto Arsizio-  dove Confcommercio sperimenta il progetto Cities fino a settembre 2024. Si tratta di un  sistema di monitoraggio delle presenze di cittadini, pendolari, residenti e turisti basato sui dati generati dalla rete mobile 4G e 5G rilevati da Wind3, che ne è partner. Dalla rilevazione nasce una piattaforma in grado di fornire dati sulle persone che si muovono nei centri urbani.  In base ai dati elaborati nelle ultime ore, il maltempo di Pasqua ha frenato i visitatori “fuori porta” ma non il turismo straniero. Nonostante il meteo sfavorevole, è stato un week end di festa positivo per la città di Bergamo. Confcommercio Bergamo attraverso la piattaforma Wind 3 ha rilevato il passaggio di 194.281 persone in Città Bassa e di 71.855 in Città Alta. Quanto alla provenienza, il 22,4% dei visitatori di Città Bassa e il 38,0% di Città Alta è straniero. I turisti italiani sono pari al 17,1% in Città Bassa e al 19,9% in Città Alta. A passeggiare per la città anche i bergamaschi, provenienti da hinterland e provincia: il 27,2% in Città Bassa e il 21,3% in Città Alta. Sono invece pari al 15,5% in Città bassa e il 14,2% in Città Alta, i passaggi rilevati dei bergamaschi che abitano in città. Mentre il lunedì festivo di Pasquetta non è paragonabile a quelli lavorativi precedenti,  è interessante il confronto del sabato e del giorno di Pasqua rispetto agli stessi giorni della settimana scorsa, quando il tempo era stato positivo. Città Bassa ha visto un calo di visitatori di 15.921 (-17,2%) il sabato, rispetto al 23 marzo, e di 15.728 (-21,9%) la domenica, rispetto al 24 marzo,  ma con un aumento di turisti stranieri di 4.513 (+39,1%) il sabato e di 3.039 (+27,1%) la domenica. Città Alta ha tenuto il sabato con 403 (-1,5%) visitatori in meno il sabato e ben meno 8.841 passaggi (-30,2%) la domenica ma con un aumento di turisti stranieri: 3.326 (+48,7%) il sabato e di 2.312 (+35,0%) turisti stranieri la domenica

Il turismo a Bergamo ha completamente cambiato la sua natura da qualche anno, passando da una vocazione business a leisure – commenta Oscar Fusini, direttore Confcommercio Bergamo-. Siamo passati da periodi nei quali gli alberghi potevano quasi chiudere il fine settimana, oltre che a Natale e Pasqua, a rilevare come accade attualmente il massimo dell’occupazione e grandi picchi nei fine settimana  e durante le festività”. Il meteo rappresenta un fattore chiave per chi si muove per visitare la città, specialmente a medio e corto raggio: “Il turismo leisure è  molto volubile e segue le previsioni del tempo, almeno quello nazionale. I dati del week end di Pasqua evidenziano la caduta del turista regionale, quello che sceglie all’ultimo momento la destinazione “fuori porta” e si sposta in auto e in parte anche di quello nazionale che si sposta a breve raggio con mezzi pubblici e privati. Il turista straniero, invece, che ha già prenotato da tempo ha contribuito a tenere alte le presenze in questo ponte di Pasqua”.

Il confronto con le domeniche precedenti dal 25 febbraio al 24 marzo

 A conferma di quanto le previsioni del tempo abbiano un impatto sulle presenze, possiamo paragonare i dati della domenica di Pasqua 31 marzo con le domeniche precedenti (dal 25 febbraio). In Città Bassa – senza considerare quella eccezionale della mezza quaresima e dei suoi carri del 17 marzo (84.026 passaggi)-  il giorno di Pasqua ha superato solo la domenica 10 marzo, quando le previsioni erano pessime (52.345), mentre è stata al di sotto dei livelli delle domeniche 25 febbraio (64.923) e 3 marzo (65.081).

In Città Alta il turismo straniero ha tenuto le presenze, superando solo domenica 24 marzo (29.800) e del 17 marzo (27.251) grazie all’effetto riflesso dei “carri” in Città Bassa e di domenica 25 febbraio (22.124) mentre la domenica di Pasqua ha superato il 10 marzo (13.375) e il 3 marzo (20.600). Il tempo ha influito notevolmente sulle scelte delle visite dei giorni di Pasqua : se sabato ha tenuto, il giorno di Pasqua ha visto un crollo delle presenze di visitatori e una ripresa a Pasquetta, grazie ad una giornata che ha finalmente fatto rivedere un po’ di sole a Bergamo.


Affitti brevi turistici, exploit per effetto Capitale 2023: +42,03% in città e +52,6% di Seriate

Ad agosto 2023 il numero di annunci pubblicati su Airbnb in Bergamasca ammontava  a 3.087 contro i 2.377 dello stesso periodo dell’anno precedente Ascom Confcommercio Bergamo fa il punto sugli affitti brevi turistici, attraverso lo studio Federalberghi Confcommercio. Il focus provinciale evidenzia la dinamica degli affitti brevi turistici nel 2023, anno della Capitale della Cultura, confrontati con il 2022 e mette in luce i comuni bergamaschi che concentrano il maggior numero di alloggi. Ad agosto 2023 il numero di annunci pubblicati su Airbnb in Bergamasca ammontava  a 3.087 contro i 2.377 dello stesso periodo dell’anno precedente.  La crescita a livello provinciale è stata complessivamente del  29,9% contro il 14,4% del dato nazionale. In città la crescita è stata del 42,03%, addirittura tre volte la media nazionale. L’exploit  di annunci registrato a Bergamo è notevole e la spinta deriva dall’effetto “Capitale della cultura 2023” e in generale dalle ottime infrastrutture di collegamento, tra cui l’aeroporto. In città il boom degli appartamenti destinati all’affitto turistico rende di fatto quasi introvabile un appartamento in affitto per famiglie e studenti. Con la città si sviluppa anche l’hinterland. A Seriate, ad esempio, gli annunci segnano il + 52,6% nell’ultimo anno, rispetto al 2022.  L’altra area di forte espansione di Airbnb e dintorni è quella del lago d’Iseo, con Riva di Solto leader con 104 annunci  (+31,6% rispetto al 2022), seguita da Lovere, Predore, Solto Collina, Parzanica, Fonteno e Tavernola. In crescita anche nelle principali aree delle Orobie dove non manca il patrimonio delle seconde case da affittare, a fronte di una caduta della domanda di affitto di villeggiatura. Alessandro Capozzi, presidente del Gruppo Albergatori Ascom Confcommercio ha evidenziato: “Quello degli affitti brevi turistici è stato spesso etichettato come fenomeno, ma non lo è più: abbiamo a che fare con un mercato ormai più che maturo e strutturato anche in provincia che da segmento sta conquistando di anno in anno posizioni. Ben venga una pluralità dell’offerta in una città come la nostra, con un aeroporto che ha accolto 16 milioni di turisti, ma nello stesso mercato si opera con le stesse regole. Non si tratta di attività occasionali o di integrazione al reddito, ma il business è consolidato. Quasi il 60% degli host a livello provinciale ha più di un appartamento e a livello nazionale il 35% ha più di 4 appartamenti. Le attività sono ipertecnologiche, con gli orari dei voli dell’aeroporto, tra mattina presto e sera tardi: si accede alle strutture con Pin, si fanno self check-in e si paga on-line. In città c’è chi sta ristrutturando intere palazzine per destinarle a foresterie. Non resta che sperare che l’introduzione del Cin metta ordine nel settore, anche se in Lombardia è già attivo il Codice identificativo Regionale. Servono maggiori controlli per contrastare l’abusivismo e la concorrenza sleale”. Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo, sottolinea come il boom degli affitti turistici porti inevitabili conseguenze per i residenti: “Trovare un appartamento in affitto per giovani coppie, studenti o per le stesse famiglie che con i tassi sui mutui alle stelle non possono acquistare casa, è diventata una vera e propria impresa. C’è chi è costretto a spostarsi dalla città in provincia, in comuni poco attrattivi per i turisti”.

Il dato provinciale 2023

In Bergamasca sono 3087 gli annunci pubblicati relativi per il 78,9% ad appartamenti interi (2437 complessivi). 1848 annunci (il 59,9%) è pubblicato da host che gestiscono più alloggi. Quanto alla stagionalità, 1799 annunci  (il 58,3%) hanno un’apertura superiore a sei mesi .

Il dato provinciale 2022

Nel 2022 erano 2377 gli annunci pubblicati, relativi per il 77,4% ad appartamenti interi (1839 complessivi). 1432 annunci (il 60,2%) era pubblicato da host che gestiscono più alloggi. Quanto alla stagionalità, 1380 annunci  (il 58,1%) presentavano un’apertura superiore a sei mesi .

I comuni con il maggior numero di annunci

Sia nel 2023 che nel 2022 il primato va alla città capoluogo di provincia (1149 annunci nel 2023, 809 nel 2022), cui seguono Riva di Solto (104 annunci nel 2023, 79 nel 2022) e Lovere (78 nel 2023, 69 nell’anno precedente). Se il “podio” resta invariato, quest’anno Seriate (che nel 2022 era al decimo posto provinciale con 35 annunci) scalza dal quarto posto Foppolo ( che ricopriva nel 2022 con 46 annunci), sorpassando con 54 annunci (+52,6%). Anche Sarnico ha una crescita significativa, passando da 36 annunci (nono comune per annunci in Bergamasca nel 2022) a 50 annunci.

L’indagine nazionale

L’evoluzione del fenomeno  degli alloggi italiani venduti su Airbnb vede una crescita esponenziale da dicembre 2008 con 52 annunci, ad agosto 2023 con 503.612 annunci pubblicati.  Nell’ultimo anno, da agosto 2022 a agosto 2023,  la crescita è stata del  14,4%, da 440.305 a 503.612 annunci. L’idea originaria di Airbnb (nata  nel 2007 a San Francisco) di condividere stanza o appartamento (da air bed and breakfast, materasso ad aria e letto di fortuna gonfiato per l’ospite e prima colazione) è completamente tradita e mutata: ad agosto 2023 l’intero appartamento rappresenta l’81,6% degli annunci, la stanza privata il 18,1%, mentre la stanza condivisa lo 0,3%. L’indagine smentisce  che le nuove formule si sviluppano dove c’è carenza di offerta. Basti pensare che le prime dieci località (in testa Roma 27.389 annunci, Milano 23.656 e Firenze 12.117) concentrano più del 20% degli annunci. Il 65% degli annunci è pubblicato da host che gestiscono più di un alloggio e il 33% che gestiscono più di 4 alloggi. Solo un terzo 35% degli host gestisce un solo alloggio. L’host più grande ha pubblicato 10.380 annunci in un mese, il secondo 4.973 e via andare. Il 55,6% degli alloggi è in vendita per oltre sei mesi l’anno. Solo l’11,6% sono venduti per meno di 30 giorni. Solo il 32,7 degli alloggi ha in dotazione il kit di primo soccorso, il 24,0% l’estintore, il 14,5% il rilevatore di fumo, l’11.6% il rilevatore del monossido di carbonio ecc.
Quanto al mercato del lavoro, gli affitti brevi portano  137.468 occupati pari all’11,9% del totale,  contro i 1.018.701 occupati del settore ufficiale alberghiero ed extralberghiero, pari al 88,1% (stima impatto sull’occupazione – Sociometrica 2023).

 

 


Un lungo ponte dell’Immacolata positivo per il turismo bergamasco

Battesimo degli sci a Sant’Ambrogio con il sole. Bene il segmento wellness

Il Ponte dell’Immacolata-  che si allunga ulteriormente con la festività milanese di Sant’Ambrogio di oggi, baciata dal sole- si preannuncia buono per la ricettività bergamasca. C’è molta attesa per l’avvio della stagione sciistica, in particolare a Colere, con i nuovi impianti che si preparano alle prime corse. Bene anche la Val Seriana;  si confida nel bel tempo e nella tenuta delle piste anche in alta Val Brembana.  In generale, con le previsioni meteo buone, le prime nevicate di stagione e il calendario favorevole, si preannuncia un lungo week-end di lavoro per gli hotel. Sul lago calano le prenotazioni rispetto al pienone degli scorsi anni e si torna alla normalità, con dati pre-pandemia, anche se gli hotel con spa mantengono forte il loro appeal.  Sono infatti sempre più gettonate le terme e il turismo wellness legato a hotel con spa, pronti a offrire pacchetti rigeneranti per una pausa in vista delle festività. In quota si lavora per l’innevamento delle piste, anche se le previsioni del tempo evidenziano buone possibilità di ulteriori nevicate nei prossimi giorni. Tra mercatini di Natale, eventi e piatti tipici, i turisti si sono in gran parte già organizzati per un lungo week-end sui monti, tra sci, bob, pattinaggio o passeggiate nella natura. All’ombra della Presolana, da Bratto a Castione, le richieste sono alte e le prenotazioni continuano ad arrivare, in particolare da Milano e dintorni, a partire da questa sera,  7 dicembre,  e si allungano fino al 10, in molti casi fino anche al 12 dicembre.  Ottime presenze anche a Selvino, che si conferma tra le località preferite per il turismo di prossimità. Discrete le presenze anche in alta Val Brembana: a Foppolo non si rinuncia al tradizionale battesimo degli sci per Sant’Ambrogio e Immacolata, anche se le prenotazioni  restano fortemente appese al meteo, dall’innevamento adeguato  al cielo stabile. San Pellegrino continua ad essere attrattiva grazie alle terme e agli eventi: ci si ferma 1 o 2 notti (la meta è particolarmente gettonata per un break di coppia).  In città le prenotazioni sono buone e le richieste continuano ad arrivare, confermando in questo ultimo scampolo di anno il bilancio positivo per il turismo di questo 2023. “Il ponte dell’Immacolata, aiutato dal calendario che concede un week-end lungo, tiene alte le prenotazioni- commenta Alessandro Capozzi, presidente del Gruppo Albergatori Ascom Confcommercio Bergamo-. Un bellissimo segnale in un periodo economico difficile per le famiglie, che mostra una immutata voglia di viaggiare nonostante tutto,  dopo mesi estremamente positivi per il turismo. Abbiamo appena chiuso un mese di novembre particolarmente positivo per il segmento business, che si conferma il mercato strategico per la Grande Bergamo. Si entra poi nella seconda metà di dicembre che fino all’Epifania rappresenta un momento storicamente tranquillo per la città. Nelle Valli Capodanno sta andando particolarmente bene, con richieste e prenotazioni elevate”.

 

 


Marco Migliorati è il nuovo presidente di Promoserio

L’assessore al Turismo del comune di Rovetta, già componente nel precedente cda, alla guida dell’agenzia di promozione turistica 

Promoserio ha scelto il suo presidente. Il  nuovo consiglio di amministrazione dell’agenzia di promozione turistica della Val Seriana e Val di Scalve, nata nel 2010, ha eletto all’unanimità Marco Migliorati, assessore al Turismo del comune di Rovetta, nel corso dell’assemblea di lunedì 23 ottobre. Migliorati, 37 anni, libero professionista,  era già componente da tre anni del cda uscente che faceva capo all’ex presidente Maurizio Forchini. La nomina arriva una settimana dopo il rinnovo del cda, a 11, che resterà in carica per i prossimi tre anni. Il cda è composto da Patrizia Azzola (nominata dalla Comunità Montana Valle Seriana), Silvia Ferri (nominata dalle associazioni di categoria), Andrea Spotti (eletto dai soci del settore Industry), Pamela Rossi e Simone Grigis (eletti dagli operatori turistici), Cristiana Verzeroli (eletta dalle Pro loco), Giambattista Gherardi (eletto dai Comuni della Media e Bassa Valle Seriana), Roberto Balduzzi (eletto dai Comuni altamente turistici) e Marco Maninetti (nominato dalla Provincia di Bergamo).
Ad affiancare il neopresidente Migliorati Anselmo Agoni, nominato dalla Comunità montana di Scalve. Conferma per il segretario Guido Fratta. Il passaggio di consegne tra Forchini e Migliorati è stato ufficializzato con il rito della simbolica consegna delle chiavi e della bandiera dell’ente. Ora l’appuntamento è per il 28 novembre, data di presentazione nell’ambito dell’assemblea della Comunità Montana Valle Seriana di idee e linee programmatiche, oltre che prima occasione ufficiale per condividere e ascoltare le proposte del territorio.


Bergamo Brescia capitale della cultura: 2 milioni di italiani vogliono visitare le città

La spesa media pro capite prevista è di 350 euro in base all’indagine Confcommercio

Quasi 4 Italiani su 10 sanno che Bergamo e Brescia quest’anno sono ”capitale della cultura”. Sono 2 milioni gli italiani di età compresa tra 18 e 74 anni che, nel 2023, dichiarano di avere intenzione di visitare le due città, con una spesa media pro capite prevista di 350 euro, e – anche se la metà di questi prevede di fare un’escursione in giornata e un ulteriore 13% non sa se pernotterà o meno a destinazione – il risultato sarebbe un raddoppio degli arrivi domestici nelle strutture turistiche rispetto al 2019.

Nei programmi attuali degli italiani sono maggio e giugno i mesi considerati ideali per visitare le due città e, considerato che tanto la festa dei lavoratori quanto quella della Repubblica cadono a ridosso del fine settimana, faranno un week-end lungo.

Obiettivo principale dei turisti attratti dalla ricorrenza – almeno per 1 su 2 – è la visita a musei e luoghi significativi, ma la degustazione di prodotti tipici segue a ruota, indice di un viaggiatore disposto a distribuire la sua spesa un po’ su tutto il territorio, pur di fare un’esperienza indimenticabile.  Importante anche il ruolo delle performance artistiche, dato che il 36% degli intervistati dichiara che intende assistere agli eventi e spettacoli organizzati per l’occasione. Viaggiatori del Nord-Ovest e Nord–Est saranno quasi 3 su 4, ma significativo è constatare che il 18% verrà invece da Sud e Isole, programmando quindi probabilmente qualche pernottamento in più a destinazione, soprattutto per quel 50% che andrà appositamente a Bergamo e Brescia, senza includere altre tappe nel tour.

Questi i risultati di un’indagine condotta a fine febbraio dall’Osservatorio sul Turismo di Confcommercio, realizzato da SWG, che dedica un focus a Bergamo e Brescia capitale italiana della cultura per il 2023. Le due città lombarde complessivamente prese registravano, nel 2019, poco meno di 660.000 arrivi e oltre 1,3 milioni di presenze turistiche, con un trend di crescita interrottosi però bruscamente nel 2020 a causa della pandemia.

“Si tratta di una buona base di visitatori, confermata anche dai dati che ci arrivano dai nostri ristoratori ed albergatori, che dimostra come i nostri territori siano attrattivi. Siamo certi di fare ancora meglio mediante strategie di marketing che riguardino non solo le nostre attrattività culturali ma anche le nostre peculiarità a livello imprenditoriale, sia nel settore della ristorazione, che ha delle specialità riconosciute ma ancora molto da poter esprimere, sia in quello dello shopping nei nostri centri storici ricchi di eccellenze e bellezze da scoprire”, ha detto il presidente di Confcommercio Brescia, Carlo Massoletti.

“E’ un anno importante soprattutto in termini di presenze, che dovrà rappresentare però al tempo stesso un investimento per il futuro oltre che un banco di prova per tutto il comparto dell’ospitalità- commenta Giovanni Zambonelli, presidente Ascom Confcommercio Bergamo-. Il rafforzamento delle destinazioni, attraverso la promozione condivisa con due territori, e lo sviluppo del turismo incoming ci dovrebbero consentire di aumentare la presenza media nelle due città’ e province. L’apprezzamento di Bergamo e Brescia come destinazioni che emerge dalla ricerca Confcommercio tra potenziali visitatori andrà ripagato da un nostro ancora maggiore impegno nell’accoglienza e nell’ospitalità, dai tavoli di bar e ristoranti agli hotel ai negozi”. “Le attese di visitatori confermano come i grandi eventi, culturali e sportivi, siano importanti catalizzatori di presenze turistiche – aggiunge Giovanna Mavellia, segretario generale di Confcommercio Lombardia –. Questo vale oggi per Bergamo Brescia Capitale della cultura, e dovrà valere per altri appuntamenti come il Giubileo del 2025 e le Olimpiadi di Milano Cortina 2026. Per concretizzare al meglio queste opportunità, sono però necessari interventi per migliorare la mobilità e innovare l’offerta turistica, anche attraverso il sostegno alla formazione del personale”.


Cuore di donna, il nuovo premio Ascom dedicato all’imprenditorialità femminile

Il primo riconoscimento va alla memoria di Lina Scopelliti, co-fondatrice di “Da Mimmo” in Città Alta

Cuore, coraggio e passione: la spinta per fare impresa e districarsi tra vari impegni richiesti da famiglia e lavoro. Per premiare le donne imprenditrici, multitasking per natura, Ascom Confcommercio Bergamo dedica un nuovo riconoscimento. Nasce con questo intento “Cuore di donna”:  un riconoscimento che annualmente premia una figura femminile del nostro territorio che si sia distinta per coraggio e passione nella sua impresa. Ogni anno a una donna imprenditrice di particolare valore sarà consegnata una targa per ricordare e dare valore all’impegno messo nella propria impresa. Il premio Terziario Donna Ascom Confcommercio Bergamo, gode del patrocinio di Confcommercio Imprese per l’Italia, Fipe-Federazione Italiana Pubblici Esercizi e Federalberghi.
Il premio Cuore di donna 2023 è stato consegnato alla famiglia Amaddeo, per ricordare Angelina Scopelliti, per tutti Lina, scomparsa a ottobre scorso, che ha portato avanti per più di 65 anni assieme a Mimmo, mancato nel 2017, il ristorante nel cuore del borgo storico di Bergamo Alta.  Madre di sette figli, Lina è  stata co-fondatrice del locale “Da Mimmo”, aperto nel 1965, uno dei più frequentati non solo dai bergamaschi ma anche da turisti e visitatori. Il premio è stato consegnato alla famiglia Amaddeo nella sala del ristorante, che ha sede nello spazio della Casazza, palazzo del 1357, un tempo sede del servizio postale veneziano. Qui i coniugi Amaddeo hanno costruito il loro successo con una cucina semplice e autentica, dalla pizza alla cucina di mare, alla melanzana alla parmigiana, piatto iconico storicamente preparato da mamma Lina assieme alla mozzarella in carrozza. L’insegna Da Mimmo è cresciuta negli anni e con le nuove generazioni e ogg,i oltre a Mimì La casa dei sapori, annovera “Da Mimmo ai Colli” all’interno del Golf Club e dal 2017 “Lina Food Lab”, laboratorio e “ghost kitchen” che rende omaggio nel nome alla fondatrice.
“Il premio rappresenta un tributo alle donne e alla loro imprenditorialità- sottolinea il presidente Ascom Confcommercio Bergamo Giovanni Zambonelli-. Il primo riconoscimento va in ricordo di una donna, Lina Scopelliti, che con il marito Mimmo ha fatto a suon di impegno e sacrificio la storia della ristorazione in Città Alta”.
“Un premio dedicato a una donna che ha saputo conciliare famiglia e imprenditorialità, a una presenza discreta e umile che ha sempre dimostrato di essere un pilastro di un’impresa storica e di grande valore come Da Mimmo” ha aggiunto Alessandra Cereda, presidente  di Terziario Donna Ascom Confcommercio Bergamo.
“Cuore: coraggio e passione,  sono due elementi chiave per fare impresa, ancora più se alla guida di un’insegna c’è una donna- commenta Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo-. Nell’anno che ci vede Capitale della Cultura con Brescia, il pensiero è andato a Lina, che ha dato il suo insostituibile contributo a fare di Da Mimmo un simbolo per antonomasia dell’accoglienza e ristorazione d’eccellenza”.


Vacanze sui monti per 12 milioni di italiani

Nei primi tre mesi dell’anno la vacanza enogastronomica in quota è la preferita, anche dai non sciatori. Buone le previsioni per Carnevale 

Sono 12 milioni gli italiani che scelgono la montagna nel primo trimestre di quest’anno: 7,5 milioni fanno soggiorni di una settimana o un periodo un po’ più breve, per i restanti 4,5, si tratta invece di escursioni giornaliere. Secondo i dati dell’Osservatorio Confcommercio-Swg, la spesa media è di 540 euro a testa. Quasi 9 vacanzieri su 10 scelgono le mete nazionali: a fare da padrone è l’arco alpino, in primis le destinazioni del Trentino Alto Adige, seguite da Lombardia e Valle d’Aosta, ma con buone performance anche di Piemonte, Veneto e Friuli.

Non mancano i turisti che raggiungono destinazioni estere: primeggiano le “vette” svizzere, seguite da quelle di Austria e Francia. Le motivazioni delle vacanze in montagna sono cambiate dopo la pandemia: escursioni naturalistiche, degustazioni enogastronomiche, relax in Spa e centri benessere, shopping sono le quattro attività più importanti indicati dagli intervistati.

Solo al quinto posto la pratica dello sci e di altri sport invernali. Resta comunque alta, per chi sceglie questo tipo esperienza, l’attenzione per lo stato dell’innevamento naturale: sono 4 su 10 i vacanzieri che dichiarano che, in assenza di neve, preferiscono cambiare i programmi di vacanza.

Dal 16 al 21 febbraio, la settimana ufficiale di Carnevale, si muoveranno 4,4 milioni di italiani a cui se ne aggiungono altri 1,9 ancora indecisi ma propensi a farlo per una vacanza che, nel 50% dei casi, è fuori regione se non addirittura all’estero. Città d’arte o grandi città sono le destinazioni preferite in 4 casi su 10. A Carnevale i portafogli sembrano essere un po’ più “capienti”: si spendono in media 410 euro a testa per una vacanza, per una spesa complessiva di quasi 3 miliardi.

Il consuntivo delle festività di fine anno, comunque, si è chiuso bene, con circa 25 milioni di Italiani in viaggio tra Natale e l’Epifania, e il 2023, anno dei ponti, sembra avviarsi sotto buoni auspici. L’indice di propensione al viaggio dei connazionali sale a quota 63 – su scala da 0 a 100 – due punti sopra gennaio 2022 e sostanzialmente in linea con i livelli pre-pandemia, anche se a prevalere sono gli short break da 1 o 2 notti fuori casa, soprattutto tra febbraio e marzo.


Gli albergatori rafforzano la presenza su Italy Hotels per la capitale della cultura

Si va verso il tutto esaurito anche per la cerimonia inaugurale nel fine settimana. Capozzi: “Ottimo avvio dell’anno” 

Federalberghi Bergamo, in vista di Bergamo Brescia Capitale della cultura 2023, invita gli albergatori a inserire la propria struttura nel portale Italy Hotels, messo a disposizione dei soci, e ad aggiornare i dati forniti in caso di registrazione già effettuata. L’inserimento o l’aggiornamento sul portale sono completamente gratuiti e le prenotazioni da parte dei clienti saranno senza commissioni. “Il sito ha avuto grande successo in occasione del Bonus Vacanza promosso dal Governo, ma perché possa essere competitivo e convincente agli occhi dei clienti che oggi tendono a prenotare sulle OTA, è fondamentale che tutte le strutture ricettive della provincia siano presenti.- sottolinea Alessandro Capozzi, presidente del gruppo albergatori Ascom Confcommercio Bergamo-. L’obiettivo della Federazione è quello di dare nuovo stimolo al portale inserendolo sui siti di promozione turistica dei nostri territori. Per la nostra provincia, per esempio, un primo accordo è già in essere con il sito della Fiera di Bergamo”. In vista della giornata inaugurale di Bergamo Brescia capitale della cultura le prenotazioni e le richieste sono elevate negli hotel di città e Grande Bergamo. I dati sulle occupazioni alberghiere di Visit Bergamo evidenziano come 1 camera su 3 sia già prenotata. “E’ dall’inizio dell’anno che il weekend dell’inaugurazione, il 21 gennaio, si presenta con numeri importanti- continua Capozzi-. Si conferma un trend positivo anche per i week-end a venire da qui a febbraio”.
Ascom Confcommercio Bergamo è a disposizione per qualsiasi informazione alla mail: consulenza@ascombg.it a supporto dell’iscrizione al portale


Bergamo capitale della cultura, Ascom in campo con Brescia

Per 1 impresa su 2 migliorerà l’attrattività del territorio, ma c’è ancora da lavorare per prepararsi all’evento 

Un’impresa su due prevede che Bergamo Brescia capitale della cultura 2023 migliorerà l’immagine e l’attrattività del territorio. Positiva anche la disponibilità di più di un’impresa su tre a mettersi in gioco, dalla diversificazione dei servizi all’estensione degli orari. Non mancano però elementi di criticità: ci sono ancora imprese ( 1 su 4) che non sono a conoscenza del fatto che Bergamo sia capitale della cultura 2023 con Brescia.
Sono queste le principali evidenze emerse dalla ricerca Ascom Confcommercio Bergamo affidata a Format Research, che sonda in un campione rappresentativo formato da 700 imprese del terziario, le aspettative e la conoscenza di Bergamo-Brescia capitali della cultura 2023.
Oltre alla collaborazione con il Comune di Bergamo e di  Brescia e con l’organizzazione della manifestazione, Ascom Confcommercio Bergamo ha avviato un progetto con la consorella Confcommercio Brescia per enfatizzare il richiamo turistico e per potenziare le azioni delle imprese a sostegno dell’evento.

I dati della ricerca Ascom- Format Research

Conoscenza della manifestazione

Il 74,3% delle imprese della provincia è a conoscenza del fatto che Bergamo è stata eletta insieme a Brescia «Capitale della Cultura» per il 2023. Un’impresa su quattro, il 25,7% non ne è al corrente.

Le imprese della città di Bergamo non sembrano nutrire molte aspettative nei confronti dei possibili ricavi derivanti dall’evento. Tra coloro che dichiarano di conoscere l’evento, solo il 25,7% di imprese prevede un aumento dei propri introiti. In particolare, per il 73,5% resteranno stabili con un aumento entro il 5%; per il 24,4% aumenteranno dal 5% al 15%. Solo per l’1,3% aumenteranno di molto cioè più del 15%. Lo 0,8% degli imprenditori prevede addirittura una diminuzione dei ricavi.

Azioni utili per le imprese

Le imprese ritengono che le azioni in questo contesto a favore del settore terziario dovrebbero fornire in primis agevolazioni economiche (per il 38,7%); organizzare eventi culturali che possano favorire la filiera turistica (31%); pubblicizzare gli eventi su più canali (21,3%); coinvolgere direttamente le imprese nella realizzazione dei progetti (15,1%);  organizzare percorsi enogastronomici (15,1%). Il restante 4,1% si trincera dietro il generico “altre azioni”.

Vantaggi per il sistema

A giudizio delle imprese, l’evento potrebbe migliorare l’immagine delle due città e della Lombardia (per il 48,1%) e aumentare l’attrattività turistica del territorio (per il 42,4%). Solo il 21,4% delle imprese ritiene che l’evento consentirà di aumentare i ricavi. Seguono le aspettative sul fronte dell’aumento dell’occupazione (18,9%), della spinta propulsiva al fare rete (9,3%).

Le strategie messe in campo dalle imprese

Gli imprenditori bergamaschi per aumentare l’attrattività della loro attività si dichiarano pronti a diversificare i prodotti o servizi offerti (il 37%), a collaborare alla realizzazione di progetti in corso (35,9%), ad estendere l’orario di apertura della propria attività.


Il Gran Premio di Monza mette il turbo al turismo nella Grande Bergamo

Pienone negli hotel, indotto stimato in 3milioni e 140mila euro per il terziario bergamasco

Dopo un agosto da incorniciare, con tassi di occupazione anche in città mai toccati nell’ultimo ventennio e l’aeroporto che ha sfiorato il record storico, settembre si avvia nel migliore dei modi per il turismo, mettendo il turbo per il Gran Premio di Monza. Impossibile o quasi trovare posti letto nel week-end in città e nella Grande Bergamo, salvo spingersi fuori, dal lago alle valli. L’entusiasmo Ferrari, al netto delle ultime delusioni sportive, e la voglia di rianimare spalti e tribune del circuito senza le restrizioni delle ultime due edizioni, fanno raggiungere quasi il sold-out come dichiarato dal presidente dell’Autodromo Giuseppe Radaelli nei giorni scorsi. Ad aggiungere nuovo appeal al Gp la ricorrenza del centenario: il circuito più veloce del mondo, tra la variante Ascari e la curva del Serraglio, è il più antico a ospitare ancora gare di F1, tanto che venne inaugurato il 3 settembre del 1922 con il secondo Gran Premio d’Italia.

L’onda rossa dei tifosi porta vivacità nelle prenotazioni anche a notevole distanza dal circuito, data la difficoltà, a partire in particolare da venerdì nel trovare un posto dove trascorrere la notte. L’effetto Gran Premio sulle prenotazioni, storicamente importante anche per la presenza sul territorio di aziende di primo piano legate all’industria automobilistica, è quest’anno particolarmente impattante: “Già da una settimana si fatica a trovare posti letto negli hotel in città e hinterland, che in buona parte hanno già assegnato le camere da mesi a tour operator specializzati- commenta Alessandro Capozzi, presidente del Gruppo Albergatori Ascom Confcommercio Bergamo-. I numeri sono senz’altro da pre-pandemia, ma la passione per il Gp coinvolge quest’anno anche i comuni della provincia, oltre alla Bassa, fino a spingersi nelle valli. Dopo l’agosto migliore per il turismo degli ultimi vent’anni, settembre sta andando oltre le attese: anche la settimana scorsa e quella successiva al Gran Premio sono state particolarmente intense tra arrivi e partenze”.

Il tasso di occupazione degli alberghi della città e della Grande Bergamo sarà del 95%, la quasi totalità degli oltre 10 mila posti letto messi a disposizione delle strutture alberghiere e extralberghiere presenti. Notevole, secondo le stime di Ascom Confcommercio Bergamo, anche l’indotto che per tutto il settore del terziario sarà di 3.140.000 euro per il fine settimana.