Aeroporto: Bergamo, Dalmine, Treviolo e Levate chiedono a Sacbo un confronto sulla sicurezza

OrioI primi cittadini di Bergamo, Dalmine, Levate e Treviolo, – membri del Tavolo dei Sindaci aeroportuali – prendendo spunto dall’incidente avvenuto la notte del 5 agosto, fortunatamente senza conseguenze, chiedono a Sacbo di confrontarsi quanto prima con le Amministrazioni dell’intorno aeroportuale sul tema complessivo della sicurezza dello scalo di Orio al Serio. “Sentiamo la necessità – scrivono Giorgio Gori, Lorella Alessio, Federica Bruletti e Pasquale Gandolfi -, nell’interesse dei nostri concittadini, di essere messi a conoscenza dei dispositivi e delle procedure adottati dalla Direzione dell’aeroporto per assicurare la massima sicurezza dei passeggeri e delle popolazioni che vivono nelle vicinanze dello scalo, soprattutto in ragione del contesto fortemente antropizzato in cui è collocato l’aeroporto bergamasco. In particolare, desideriamo conoscere come si intenda evitare che un episodio come quello del 5 agosto – quando un aeromobile in atterraggio ha concluso la sua corsa ben oltre i limiti del sedime aeroportuale – abbia a ripetersi, ovvero quali dispositivi si intendano adottare per neutralizzare il rischio di “overrun”, assicurando la piena sicurezza di persone e cose anche in tale pur remota (ma possibile, come si è visto) eventualità”.


L’associazione Colognola per il suo futuro: “Purtroppo ignorati i nostri ripetuti appelli”

L’associazione “Colognola per il suo futuro” è netta nel commentare l’incidente all’aeroporto. “Fortunatamente – scrive – l’incidente è avvenuto alle quattro del mattino e non ha avuto risvolti più drammatici, ma non osiamo pensare cosa sarebbe potuto accadere se esso si fosse verificato durante le ore del giorno, con la strada intensamente trafficata”. L’Associazione in una nota ricorda che “la cittadinanza si è rivolta a tutte le istituzioni, esponendo le preoccupazioni causate dall’abnorme crescita dello scalo, che è ad alta criticità perché insiste su un territorio densamente antropizzato, con cui un traffico aereo tanto intenso risulta assolutamente incompatibile”. “Si pensi che la pista è a soli 3mila metri dal centro città, che lateralmente allo scalo – a poche centinaia di metri di distanza – c’è il grandissimo e affollatissimo centro commerciale di Oriocenter, che la stragrande maggioranza dei decolli avviene su un’unica traiettoria che sorvola aree densamente abitate ed attraversa in pieno il quartiere di Colognola, che conta più di 7.000 abitanti e 5 scuole con circa 2.000 studenti”. “Eppure, a dispetto di quanto prescritto dal decreto di Via (valutazione impatto ambientale) del 2003, che ha autorizzato lo sviluppo ponendo però precisi limiti alla crescita ed indicando precisi criteri proprio per salvaguardare il territorio, il traffico aereo – annota Colognola per il futuro – è aumentato a dismisura, stracciando tutti i limiti imposti dai documenti autorizzativi. Il Via è scaduto nel 2015 ed il nuovo Psa (piano di sviluppo aeroportuale) proposto parla di un’ulteriore, inconcepibile crescita del traffico aereo”, sostiene l’associazione. Nonostante fosse previsto dal 2003, non è stato mai approvato il piano di rischio (nelle zone a rischio, a quanto ci consta, dovrebbero essere incluse anche le aree laterali alla pista, per l’ampiezza di un chilometro) e le istituzioni, soprattutto i ministeri dei Trasporti e dell’Ambiente che sono più interessati al problema, hanno ignorato gli appelli dei cittadini per un monitoraggio più attento della situazione”.

“Anche noi, residenti di Colognola, ci siamo mossi in tutte le direzioni: lettere e solleciti agli enti interessati, due ricorsi al Tra di Brescia ed al Consiglio di Stato per vedere finalmente annullata la zonizzazione acustica aeroportuale che aveva illegittimamente incluso il quartiere negli intorni aeroportuali, nonostante le sue caratteristiche di residenzialità. Abbiamo vinto i ricorsi ma non è cambiato nulla in concreto. Abbiamo fatto una petizione alla Ue, abbiamo inviato un esposto alla Procura di Bergamo, segnalando le tante criticità dello scalo, non ultimo proprio quello della sicurezza. Eppure – commenta amara l’associazione – anche l’esposto è stato archiviato”. “Così siamo al paradosso di un aeroporto che, essendo praticamente seduto sulla città e potendo pertanto avere al massimo le dimensioni di un city airport, è invece diventato il terzo scalo nazionale per traffico passeggeri. In quale altro paese civile accade questo? Impatto ambientale e sicurezza continuano ad essere problemi sottaciuti, anzi ignorati, ma noi che viviamo quotidianamente questa assurda situazione siamo estremamente preoccupati, non solo per le condizioni di vita che siamo costretti a sopportare, ma anche per le possibili conseguenze di incidenti, come quello accaduto stanotte. Ciò che più ci sconcerta – conclude l’Associazione – è il silenzio delle istituzioni, che ignorano gli appelli della cittadinanza e che finora nulla hanno fatto per tutelarne i diritti e per salvaguardare il territorio: la città ed i Comuni dell’hinterland”.

 


Legambiente, bandiera verde al Tram delle valli

teb5645.jpgLegambiente Lombardia premia TEB con la bandiera verde per la promozione della mobilità sostenibile ed efficiente anche sotto il profilo ambientale, collegando la città e la Valle Seriana grazie al Tram Bergamo – Albino. Nell’ambito della “Carovana delle Alpi”, giunta quest’anno alla XV edizione, vengono assegnate bandiere verdi per progetti e iniziative virtuose e sostenibili e, al contrario, bandiere nere per denunciare comportamenti di sfruttamento indiscriminato delle risorse. “Siamo molto contenti per questo importante riconoscimento, che ci conferma nell’intenzione di promuovere ed estende lo sviluppo della mobilità su rotaia nel nostro territorio – dichiara Filippo Simonetti, Presidente di TEB. L’aggiornamento del progetto preliminare della seconda linea tramviaria, T2 Bergamo – Villa d’Almè, che è la priorità di sviluppo per TEB, è propedeutico alla realizzazione di un’infrastruttura fondamentale per il benessere economico e sociale della popolazione della città e delle Valli Brembana e Imagna. Il prolungamento della Linea T1 fino a Vertova – continua Simonetti – sta trovando un importante consenso sul territorio e nelle Istituzioni. Il Tram ha contribuito a trasformare il nostro territorio, ampliandone i confini, connettendo le persone ai servizi, generando valore economico, urbanistico e sociale. Il successo di questi sette anni non può che orientare le scelte infrastrutturali del futuro: il potenziamento metrotranviario di Bergamo è certamente strategico per rendere il territorio bergamasco ancora più competitivo”.

Gianni Scarfone, amministratore delegato di TEB: “Siamo un esempio di trasporto pubblico sostenibile ed efficiente per il Paese, come conferma l’interesse di operatori ed amministratori – anche stranieri – che visitano l’infrastruttura e l’Azienda. La Linea T1 Bergamo- Albino è l’ultima grande opera a servizio della mobilità collettiva e su ferro realizzata a Bergamo: un investimento strategico e lungimirante, apprezzato dai cittadini e qualificante per il territorio”. La linea tranviaria Bergamo -Albino, inaugurata nel 2009 sfruttando parte del sedime della dismessa ferrovia storica, collega il centro urbano del capoluogo alla Valle Seriana, per una lunghezza di 12,5 km in 16 fermate. Negli ultimi 7 anni, la Linea T1 ha trasportato oltre 22 milioni di passeggeri per quasi 4 milioni di chilometri, guadagnandosi una pagella da 7+ per la qualità del servizio offerto (indagine di soddisfazione dei clienti 2015).  Nel 2015 sono stati quasi 3,5 milioni i passeggeri trasportati e più di cinquecento mila i chilometri percorsi.

 

 


Riaperta la Nuova Cremasca, aeroporto di nuovo raggiungibile. Radici: “Lo scalo resta sicuro”

Orio

E’ stata riaperta stamane la Nuova Cremasca invasa ieri mattina dal cargo DHL uscito fuori pista in fase di atterraggio. Ora la superstrada è percorribile su tutte e due i sensi di marcia. Pertanto sono raggiungibili sia l’aeroporto sia Orio Center. Vista comunque la situazione, Sacbo, nel confermare che i voli sono regolari, invita i passeggeri a recarsi in aeroporto con largo anticipo rispetto all’orario di partenza, anche in virtù della giornata di grande traffico.

La riapertura è frutto di lavori compiuti a ritmo serrato. “Entro 24 ore sarà garantito il ritorno alla normalità” aveva promesso ieri mattina il Coordinamento dell’emergenza con il settore viabilità della Provincia di Bergamo svoltosi in Prefettura con l’obiettivo di fare il punto della situazione dopo l’incidente. La previsione è stata mantenuta. Il vertice – che ha coinvolto il questore, il prefetto, i sindaci di Orio, Seriate, Grassobbio e Azzano, oltre ai rappresentanti dei carabinieri, della protezione civile, dei Vigili del fuoco e della Croce Rossa – ha infatti pianificato gli interventi e definito i tempi di risoluzione dell’emergenza in ogni dettaglio. E così, grazie all’impiego di mega-gru, già ieri sera, alle 19,30, l’aereo finito fuori pista è stato rimosso e posizionato in un’area limitrofa all’aeroporto. Liberata la sede stradale, s’ è potuto dare il via al corposo lavoro di asfaltatura della Nuova Cremasca e di ripristino di guard rail, new jersey e segnaletica. Il traffico, nel frattempo, è stato reindirizzato sulle arterie comunali del territorio di Grassobbio, Orio e Azzano. La Procura di Bergamo ha intanto aperto un fascicolo in relazione all’incidente accaduto a Orio affidato dal procuratore capo Walter Mapelli e affidato al pm di turno, Letizia Ruggeri.

Le parole di Radici

“L’Aeroporto di Bergamo costituisce un sistema collaudato di sicurezza operativa, certificato sulla base delle tecnologie più avanzate di cui sono dotate le infrastrutture di volo. Quanto accaduto non può inficiare la qualità e l’importanza degli sforzi profusi per rendere lo scalo all’avanguardia in tema di sicurezza, né tanto meno metterne in discussione la funzionalità”. Così si esprime Miro Radici, presidente di SACBO, a seguito dell’incidente aereo occorso all’aeromobile cargo in fase di atterraggio all’aeroporto di Bergamo. “Alla luce dell’accaduto, desidero ribadire l’impegno volto ad assicurare l’obiettivo primario della sicurezza e garantire la piena collaborazione con gli enti interessati”. orio3

“Superata la fase dell’emergenza, il pensiero va ai due piloti coinvolti, ai quali va l’augurio di pronta ripresa – prosegue Radici -. Nel contempo ci scusiamo per i disagi provocati alle migliaia di passeggeri che nelle prime opere del mattino attendevano di partire”. “Desidero rivolgere la mia gratitudine ai vigili del fuoco, prontamente intervenuti sul luogo dell’incidente per mettere in sicurezza l’aereo, all’ENAC e all’ENAV che hanno permesso di coordinare tutte le fasi dell’emergenza e del ritorno all’attività operativa, alle forze dell’ordine (Polaria, Polizia di Stato e Polizia Stradale, Carabinieri, Polizia Locale, Guardia di Finanza) e alla Protezione civile che hanno gestito la viabilità e presidiato l’aerostazione nei lunghi momenti critici. Inoltre il mio pensiero va al personale operativo di SACBO, che da un lato ha assistito i passeggeri e dall’altro consentito di riprendere in tempi brevi l’attività, e a tutti coloro che svolgono le loro mansioni all’interno dell’aeroporto per garantirne l’operatività”.

 


Orio, aereo cargo esce di pista e invade la superstrada. Distrutte diverse auto, viabilità nel caos

OrioAll’aeroporto di Orio, un aereo cargo della DHL, in arrivo da Parigi Charles De Gaulle, è uscito di pista in fase di atterraggio. Le cause sono in fase di accertamento, ma è probabile che il maltempo abbia fortemente inciso. L’equipaggio, composto da comandante e primo ufficiale, è rimasto ferito nell’impatto: il più grave è il pilota, operato alla colonna vertebrale. L’ incidente è avvenuto stamane, pochi minuti dopo le 4, e ha determinato la chiusura dello scalo per diverse ore con alcuni voli riprogrammati su Milano Malpensa. Solo alle 6:47 l’attività aeroportuale è ripartita. Sono comunque in corso le procedure di emergenza per la messa in sicurezza delle aeree interessate e delle infrastrutture di volo. Resta invece problematico il fronte viabilità esterna, in particolare sulla Cremasca, nel tratto che porta a Orio Center. L’ arteria risulta ancora interrotta. Caos sulle strade, con ripercussioni su tutta la zona e fino alla città. orio al serio

L’aereo è infatti ancora sulle due carreggiate, in attesa di essere rimosso. Si sta anche verificando una fuoriuscita di gasolio dai serbatoi. Sul posto sono arrivate le gru che saranno utilizzate per spostare l’aeromobile dal sedime stradale. Non sarà un’operazione molto semplice e i tempi si annunciano lunghi.

La testimonianza. Sul sito de L’Eco di Bergamo Ezio Carissoni, giornalista bergamasco, residente a circa 300 metri dal luogo dell’incidente, racconta che “intorno alle 4 c’era un forte temporale sulla zona. Ho avvertito un rumore molto forte. Sembrava un tuono ma era più simile a una frenata di aereo. Ho guardato lungo la strada: le auto verso l’aeroporto si fermavano e sulla corsia opposta, dall’aeroporto verso Bergamo, non circolava nessuno. Arrivato sul posto con l’auto, percorrendo una strada secondaria, da via Aeroporto, quella che passa al cimitero di Orio al Serio, ho visto subito l’aereo fuori pista: aveva superato il parcheggio distruggendo alcune auto, meno di una decina: erano posteggiate nel parcheggio e quindi fortunatamente non c’era nessuno negli abitacoli”.

Il centro commerciale. Oriocenter ha comunicato di essere regolarmente aperto. La Direzione dello shopping center invita la clientela a percorrere vie alternative (Grassobbio e Azzano San Paolo) in entrata e in uscita da Oriocenter

I mezzi di trasporto. L’ATB comunica che da stamane le corse della linea 1 provenienti e dirette all’Aeroporto di Orio al Serio e a Grassobbio sono deviate a causa del cargo uscito fuori pista

  • Linea 1 Bergamo-Aeroporto – Il collegamento fra la Stazione e l’Aeroporto è garantito. Percorso regolare fino a via Don Bosco, quindi le corse proseguono per via Zanica (zona industriale), via Zanchi e Strada Statale 342 fino all’Aeroporto. Le fermate di via Per Orio (Bergamo) sono momentaneamente soppresse in entrambe le direzioni.
  • Linea 1C Bergamo-Grassobbio – Percorso regolare fino a via Lunga, quindi le corse proseguono in direzione Seriate fino alla rotonda con corso Roma, svoltano in via Paderno, proseguono per la Strada Provinciale 17, via Matteotti, via Tonale e riprendono il percorso normale da via Europa. I transiti e le fermate del comune di Orio al Serio e di Oriocenter sono momentaneamente soppressi in entrambe le direzioni.

 


Nessuna sospensione per le linee Bergamo – Trezzo e Osio Sotto – Vaprio

TrasportiL’Agenzia per il Trasporto pubblico locale Bacino di Bergamo interviene per precisare la notizia della cancellazione del servizio legato alle linee V e oV20 nel periodo dal 7 al 21 agosto comunicata da TBSO (Trasporto Bergamo Sud Ovest) in una lettera inviata nei giorni scorsi ai Comuni interessati (Boltiere, Brembate, Canonica d’Adda, Capriate San Gervasio, Dalmine, Osio Sotto, Trezzo d’Adda, Vaprio d’Adda e Pontirolo). Nel merito, precisa che la Provincia, nell’autorizzazione alla modifica del servizio datata 31 maggio, per le due linee in questione non prevede la soppressione del servizio bensì l’effettuazione di orario ridotto nel mese di agosto. La “sospensione totale” indicata nella lettera di TBSO è quindi un’interpretazione arbitraria dell’Azienda stessa.

Peraltro la chiara volontà di escludere la sospensione dei servizi, diluendo invece su più settimane le necessarie riduzioni, è stata espressa sia nel decreto del presidente della Provincia del 22 giugno scorso, che ha formulato gli indirizzi per un’ulteriore riduzione a causa dei noti problemi economici, sia nel Comitato tecnico che si è riunito lo scorso 19 luglio, nel quale i tecnici di questa Agenzia e dei Consorzi TPL hanno discusso le modalità applicative del Decreto. Le presenti precisazioni sono state inviate per lettera datata 28 luglio anche ai Comuni interessati di cui sopra, smentendo quindi le comunicazioni date da TBSO.  “Confido che il Consorzio titolare del contratto di servizio TPL sappia adeguatamente attuare un programma di esercizio coerente con gli accordi presi –  conclude il direttore dell’Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale Emilio Grassi – superando l’interpretazione data nella lettera da TBSO”.


Atb, parte la campagna abbonamenti. Si paga anche a rate

campagna abbonamenti ATB 2016Dal 22 agosto 2016 parte la Campagna Abbonamenti ATB 2016 -2017 che propone le tipologie di abbonamento più convenienti per spostarsi tutto l’anno con autobus, tram e funicolari. Il claim segelto? “Il percorso più conveniente tra due punti è ATB”

ABBONAMENTO ANNUALE STUDENTI

L’abbonamento è dedicato agli studenti fino a 26 anni non compiuti e scontato del 20% rispetto all’abbonamento ordinario. Gli abbonamenti annuali sono validi 12 mesi a partire dal 1° settembre 2016, 7 giorni su 7 e per un numero illimitato di viaggi nelle zone acquistate. Anche quest’anno ATB ha stipulato una Convenzione con alcuni Comuni che danno la possibilità ai propri residenti di avere uno sconto ulteriore per l’acquisto di un abbonamento di:

  • € 35 per la tariffa A-una zona
  • € 45 per la tariffa B-due zone
  • € 50 dalla tariffa C-tre zone alla tariffa intera rete

 

ABBONAMENTO ANNUALE STUDENTI UNIVERSITÀ DI BERGAMO

Per il terzo anno consecutivo, ATB ripropone l’abbonamento annuale scontato per tutti gli studenti iscritti all’Ateneo orobico, che fino a 26 anni d’età non compiuti, possono acquistare l’abbonamento annuale per le zone urbane servite da ATB e TEB alla tariffa speciale di 200 euro, invece del costo standard che può oscillare, a seconda delle zone, da 244 euro per una zona a 468 euro per 5 o più zone. Inoltre, se la residenza degli studenti è nei Comuni convenzionati con ATB il prezzo dell’abbonamento scende ulteriormente a 165 euro. Infine, si ripropone l’abbonamento annuale cumulativo per gli studenti dell’Università di Bergamo, che combina le zone urbane servite da ATB alle zone extraurbane servite da altri gestori della provincia di Bergamo, alla tariffa speciale di 470 euro, invece della somma del costo dell’abbonamento urbano ed extraurbano che potrebbe variare da un minimo di 523 euro ad oltre 1.000 euro, in base alla tratta richiesta. Per accedere ai prezzi convenzionati gli studenti devono presentare il MAV d’iscrizione all’Anno Accademico 2016/2017 e allegarlo al modulo di rinnovo abbonamento presso l’ATB Point di Porta Nuova e la biglietteria della stazione Autolinee. È possibile richiedere l’abbonamento annuale studenti “Università di Bergamo” anche online: alla sezione ATB@home basta caricare la scansione del MAV. Molto conveniente anche la “tariffa speciale Erasmus”, che prevede la vendita dell’abbonamento mensile al trasporto pubblico locale della città (zone urbane servite da ATB e TEB) – autobus, funicolari e tram –  al costo di 24 euro invece di 34 euro. L’Unibg ha pensato anche a docenti e personale dell’Ateneo, che possono acquistare l’abbonamento annuale per le zone urbane servite da ATB e TEB alla stessa tariffa speciale di 200 euro riservata agli studenti. Tutte le tipologie di abbonamento universitarie sono state introdotte grazie al contributo economico sostenuto dall’Università degli Studi di Bergamo.

ABBONAMENTO ANNUALE UNDER 14, OVER 65, FAMIGLIE, ORDINARIO E IMPERSONALE

– Abbonamento annuale Under 14 e Over 65: dedicato ai ragazzi fino ai 14 anni di età (non compiuti alla data di inizio validità dell’abbonamento) e ai sessantacinquenni (compiuti), è scontato del 50% rispetto all’abbonamento annuale ordinario, ed ha la stessa validità 7 giorni su 7, festivi compresi, per 12 mesi.

– Abbonamento annuale Ordinario: dedicato a chi si sposta per motivi personali o di lavoro. Costa come 9 abbonamenti mensili ma permette di viaggiare un anno intero.

– Abbonamento annuale impersonale per chiunque voglia un titolo di viaggio che può essere utilizzato da più persone (non contemporaneamente) nelle aree servite da ATB e TEB a prezzi convenienti

– Anche per le famiglie numerose l’abbonamento continua ad essere più conveniente: dal 3° componente in poi che acquista un abbonamento annuale, ATB offre uno sconto di oltre il 65% rispetto all’abbonamento ordinario.

PAGAMENTO DILAZIONATO

Anche per quest’anno si può godere della dilazione di pagamento dell’abbonamento ATB. Con PAGODIL e grazie all’accordo con Cofidis, ATB ti permette di dilazionare il pagamento del tuo abbonamento in 6 rate senza costi né interessi. Il pagamento dilazionato viene addebitato sul tuo conto corrente semplicemente presentando la carta d’identità (più una fotocopia da lasciare in ATB), il codice fiscale, il proprio bancomat, il codice IBAN e il telefono cellulare, inserendo pochi dati via POS. La dilazione è offerta da ATB senza costi né interessi a carico del cliente, si richiede all’ATB Point, viene applicata ad importi superiori a 260 euro ed è subordinata all’approvazione del servizio PAGODIL da parte di Cofidis.

 

 


Sacbo: nel primo semestre volano passeggeri, ricavi e utile

OrioSei mesi da incorniciare, con passeggeri, ricavi e utili in crescita. Un periodo analizzato oggi dal Cda di Sacbo – la società di gestione dello scalo di Orio – che manda agli archivi un incremento significativo dei passeggeri, nell’ordine del 6,7% rispetto allo scorso anno, con un totale complessivo, da gennaio a giugno 2016, di 5.242.919 (contro i 4.913.750 passeggeri registrati nel primo semestre 2015). A fronte della diminuzione nell’ordine dell’8% dei movimenti aerei cargo, si registra la sostanziale conservazione del valore di prodotto delle attività logistiche legate alle merci aeree, nonostante il calo da 60.483 a 57.185 tonnellate (-5,5%). I risultati operativi del primo semestre 2016 consentono di conseguire gli obiettivi prefissati in termini di budget economico-finanziario. Il valore della produzione al 30 giugno scorso è risultato pari a 59.872 milioni (+ 7,4% rispetto al primo semestre 2015), con un risultato corrispettivo di 6.792 milioni, corrispondente a una crescita del 28,5% dell’utile netto. La variazione positiva del risultato di periodo è da imputarsi in particolare alle ottime performances derivante dalle nuove attività commerciali avviate lo scorso esercizio in occasione dell’ampliamento dell’aerostazione.


Consumi energetici e CO2 in calo, Orio si conferma aeroporto virtuoso

OrioSacbo, società di gestione dell’aeroporto di Orio al Serio, ha ottenuto il rinnovo del secondo livello della certificazione Airport Carbon Accreditation, rilasciata da ACI Europe (Consiglio Internazionale degli Aeroporti Europei) a seguito della verifica del possesso dei requisiti evidenziati nel biennio 2014-2015 e relativi al processo di efficientamento e contenimento delle risorse energetiche impiegate nelle diverse attività condotte all’interno delle infrastrutture di scalo. La conferma dell’accreditamento riconosce al gestore aeroportuale di aver operato in linea con gli obiettivi prefissati, elaborando e applicando il Piano di Azione Energetico che ha permesso di conseguire una tangibile riduzione delle risorse utilizzate, ovvero della CO2 equivalente prodotta. Ciò, in particolare, attraverso gli interventi messi in atto nel 2014 e 2015, tra cui l’entrata a regime della nuova illuminazione LED di pista, il rinnovo della centrale termica, l’installazione di impianti innovativi nella nuova ala dell’aerostazione. Direttamente ispirata alla certificazione di qualità ISO 14000, lo Schema Airport Carbon Accreditation (ACA) è dedicato esclusivamente alle infrastrutture aeroportuali e prende in esame le relative attività operative che contribuiscono maggiormente alle emissioni di CO2. Lo Schema ACA garantisce un’oggettiva misurabilità dei risultati, costituendo un riferimento preciso e un importante strumento per una efficace gestione delle emissioni di CO2. Si tratta di un’importante supporto per le attività quotidiane di energy management e per la definizione delle strategie a lungo termine, in quanto contribuisce a guidare e supportare la gestione ambientale dello scalo attraverso un processo di miglioramento continuo e di collaborazione con i vari soggetti aeroportuali. L’accreditamento rilasciato da ACI Europe consente inoltre all’Aeroporto di Bergamo Orio al Serio di fregiarsi dello specifico brand con cui si identificano gli scali che hanno dimostrato il proprio impegno in modo concreto sul tema e che oggi viene attribuito a un network di aeroporti selezionati su scala mondiale.


Allarme pneumatici, a Bergamo un’auto su 10 gira con gomme lisce

pneumaticiNell’ambito del progetto “Vacanze Sicure”, che dal 2003 fornisce una panoramica sullo stato delle gomme in circolazione nelle nostre strade – tra le regioni indagate anche la Lombardia dove il 20% delle vetture controllate presenta non conformità – stamane è stato illustrato un quadro preoccupante da direttore del Servizio Polizia Stradale, Giuseppe Bisogno e dal Direttore di Assogomma, Fabio Bertolotti. Gli italiani circolano con gomme sempre più lisce: dall’ultimo controllo a quello odierno, sono più che raddoppiate le gomme con le scolpiture usurate in circolazione, e la situazione è ancora più grave se ci si riferisce ai mezzi per il trasporto leggero, che a loro volta hanno una percentuale media di gomme lisce molto più elevata. Infatti, se nei controlli degli anni precedenti la percentuale di gomme lisce si aggirava intorno al 2,5-3%, oggi questa percentuale è salita a quasi il 7% per le autovetture e all’8,5% per il trasporto leggero.

Oltre al liscio, il 6% delle vetture controllate aveva pneumatici non omogenei, con un picco del 15% per i mezzi di trasporto leggero. Solo l’anno scorso le vetture che presentavano questa non conformità erano il 3,4%, circa la metà. Per equipaggiamento non omogeneo si intende pneumatici diversi sullo stesse asse per marca, e/o modello oppure per diverso tipo (estivo e invernale) sui due assi. Sostanzialmente costante o in leggero calo il numero dei veicoli controllati che, nonostante il periodo ormai estivo, montava ancora pneumatici di tipo invernale, cioè marcati M+S, con o senza pittogramma alpino: una quantità sempre rilevante, pari a circa il 12% ed il 14% rispettivamente delle vetture e dei mezzi per il trasporto leggero controllati. Una pratica sconsigliata sia dal Ministero dei Trasporti che dai Costruttori di pneumatici con effetti potenzialmente negativi sulla sicurezza stradale e sui consumi di pneumatici e di carburante. Decisamente preoccupante appare il dato complessivo delle non conformità specifiche sui pneumatici che si riscontrano mediamente nel 16% delle vetture controllate ed addirittura in quasi il 28% dei furgoni/van. Queste percentuali salgono rispettivamente al 20,3% e al 32,4% se si considerano anche i mezzi non revisionati. Sono quindi 1 su 5 le vetture ed 1 su 3 i mezzi di trasporto non in regola. “Questi dati sono da considerare con estrema attenzione nel loro insieme” – chiosa Fabio Bertolotti, Direttore di Assogomma – “Gomme lisce, danneggiate, non omologate, equipaggiamenti non omogenei e non conformi, pneumatici invernali in estate, sono la cartina tornasole di una mancanza cronica di manutenzione che, per viaggiare sicuri, dovrebbe aumentare al crescere dell’età delle vetture, invece, al contrario peggiora”.

In Lombardia

“Lo scenario in Lombardia si presenta, purtroppo, in linea con quello Nazionale” ha commentato il Dirigente del Compartimento Polizia Stradale per la Lombardia Massimo Piampiani “Il 20% delle vetture indagate è risultata non conforme, o per una mancanza di revisione o per una non conformità sugli pneumatici. La percentuale sale al 30% e oltre nelle singole province di Como, Lecco e Milano. Un dato allarmante che dimostra come anche nelle grandi città l’attenzione alla manutenzione delle proprie vetture sia in calo.” Alle non conformità si affiancano il 7,8% di vetture con pneumatici lisci, quasi il 20% nella sola provincia di Lecco, l’8% di vetture che montano penumatici non omogenei e un 14% di vetture che montano ancora pneumatici invernali. Quanto alla provincia di Bergamo, i veicoli con equipaggiamento invernale, nonostante il periodo estivo, sono risultati il 15,34%, i veicoli con pneumatici non omogenei il 6,82%, i veicoli con danneggiamenti visibili il 2,27%, i veicoli con battistrada tra 0 e 1,6mm il 10, 23% e i veicoli che presentano una non conformità il 23,30%.