Treni, da stasera lo sciopero. Autobus sostitutivi per gli aeroporti

Vivalto TrenordDalle 21 di giovedì 29, alle ore 21 di venerdì 30 settembre, in occasione di uno sciopero indetto a livello nazionale dalle organizzazioni sindacali Cub, Sgb e Cat, i treni regionali, suburbani e a lunga percorrenza, così come i collegamenti aeroportuali con l’aeroporto di Malpensa (Malpensa Express e Malpensa-Bellinzona), potrebbero subire ritardi, limitazioni o cancellazioni.  Oggi viaggeranno fino a destinazione i treni con partenza entro le ore 21 e con orario di arrivo alla destinazione finale entro le ore 22. Durante la giornata di venerdì 30 settembre, saranno garantite tra le 6 e le 9 e tra le 18 e le 21 le corse indicate sul sito Trenord.it. Coinvolti anche i collegamenti aeroportuali “Milano Cadorna/Milano Centrale – Malpensa Aeroporto” e “Malpensa Aeroporto – Bellinzona”. Previsti autobus per l’eventuale sostituzione delle corse non effettuate tra Milano Cadorna e Malpensa Aeroporto (no-stop) e tra Malpensa Aeroporto e Bellinzona. Trenord consiglia di prestare attenzione alle informazioni presenti sui monitor e agli annunci sonori diffusi nelle stazioni.


Alberghi di nuovo contro Booking.com, «non rispetta la regole sui prezzi»

albergoContinuano le ostilità tra albergatori e i portali di prenotazioni on line. Federalberghi ha dovuto infatti inviare una nuova segnalazione all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, «per denunciare clamorose violazioni delle regole che vietano a Booking.com di porre limiti agli sconti che gli hotel possono applicare su altri portali: questa volta i riflettori sono accesi sul Customer Service Team del portale, che intima ai gestori degli hotel di osservare la parity rate in ogni sua possibile declinazione».

La Federazione ha fornito all’Autorità copia di una e-mail inviata da Booking.com alcuni giorni or sono, nella quale si afferma: «in base alle politiche di Best Price Guarantee il prezzo riportato sul nostro sito deve coincidere con il prezzo riportato anche su altri portali di prenotazione». «I fatti dimostrano – afferma Alessandro Nucara, direttore generale di Federalberghi – che Booking.com non rispetta neanche le clausole all’acqua di rose che sono state adottate su proposta dello stesso portale ad aprile 2015. In altri termini, la timida decisione assunta dall’Antitrust italiana, già di per sé insufficiente a stabilire corrette condizioni di mercato, viene del tutto svuotata di contenuti al momento della concreta applicazione». «È quindi urgente che il Parlamento italiano ponga fine a questa commedia degli inganni – sostiene Nucara -, mettendo completamente al bando le clausole di parity ed assicurando anche nel nostro Paese il medesimo livello di protezione vigente in Francia e in Germania a tutela dei consumatori e delle imprese». «L’abolizione della “parity rate” – ricorda Nucara – è prevista da un articolo del disegno di legge per la concorrenza ed il mercato, approvato dalla Camera dei Deputati il 6 ottobre 2015. Il Senato dovrà approvarlo nei prossimi i giorni e poi tornerà alla Camera per la definitiva approvazione». «La legge francese – conclude Nucara – è entrata in vigore il 7 agosto 2015, poco più di tre mesi dopo il pronunciamento delle Autorità Antitrust italiana, francese e svedese. Ancora una volta l’Italia procede al piccolo trotto, mentre i nostri concorrenti galoppano».


Bergamo, dal 2011 calato del 5% il traffico diretto in città

Auto-pg7L’Atb e il Comune di Bergamo hanno presentato i risultati dell’indagine periodica sui flussi di traffico e sull’utilizzo delle aree di sosta a Bergamo, realizzata in collaborazione con TPS – Transport Planning Service Italia. Le indagini sono state condotte tra maggio e giugno 2016 – prima della fine delle scuole -, e nello specifico sono stati analizzati: i flussi di traffico, l’origine e la destinazione e l’analisi dell’offerta e della domanda di sosta. L’aggiornamento periodico delle banche dati sul traffico all’interno della città di Bergamo è stato condotto con dispositivi di rilievo di ultima generazione, integrando i tradizionali rilevatori a piastra con rilevatori radar e con sistemi di acquisizione video. Il rilievo, effettuato 24 ore su 24, ha monitorato complessivamente 104 direttrici (le radiali interne, le strade urbane del centro, le radiali esterne della circonvallazione, le altre strade urbane, l’asse interurbano e Città Alta). I veicoli conteggiati appartengono a 9 categorie suddivise tra: velocipedi, ciclomotori e motocicli, auto, veicoli commerciali leggeri, autocarri, bus, autoarticolati, autotreni e altri veicoli. Le indagini evidenziano un andamento dei flussi costante durante le fasce orarie diurne. Il flusso minore si ha nelle ore centrali della mattina, mentre nel pomeriggio il traffico aumenta con oltre 90mila veicoli in transito dalle 16 alle 19 (98.500 autoveicoli nell’ora di massimo carico).

L’analisi evidenzia inoltre una progressiva diminuzione, dal 2011, dei flussi diretti verso il centro città (superiore al 5%), a sfavore dei principali assi tangenziali di attraversamento (circonvallazione, asse interurbano). Sono state inoltre effettuate – con il supporto della Polizia Locale e nella fascia oraria tra le 7.30 e le 11 di una giornata scolastica tipo -, delle interviste ai conducenti delle autovetture per rilevare l’origine e la destinazione dello spostamento. In sintesi è emerso che le dorsali esterne generano al mattino un flusso in ingresso a Bergamo pari a circa 18mila veicoli. Il 47,2% del totale degli spostamenti hanno come destinazione il perimetro interno della città delimitato a Nord da via Verdi-Via Suardi, a Ovest da via Palma il Vecchio, a Sud-Sud/Est dal corridoio di via San Giorgio-via Ghislandi. Il 70% degli intervistati ha dichiarato di spostarsi per motivi legati all’attività lavorativa, mentre il 12% circa per motivi personali. Nel 75% dei casi a bordo dei veicoli fermati era presente solo il conducente; nel 18,5% un solo passeggero. Il 52,5% effettua invece spostamenti giornalieri, di cui il 42% almeno 2 volte al giorno. Nei giorni di targhe alterne il 46% degli intervistati utilizza la seconda auto, il 16% i mezzi pubblici partendo da casa e il 10,8% la moto. Infine, l’ultimo segmento dell’indagine ha rilevato, nella fascia oraria della mattina, un sostanziale equilibrio tra la domanda e l’offerta della sosta su strada in città.

 

 


Ok al Piano della mobilità, la Regione punta a ridurre il trasporto privato del 7%

Regione LombardiaIncremento dell’offerta del servizio ferroviario regionale del 20%, del trasporto pubblico su ferro del 19% e del trasporto pubblico su gomma del 5%, con una riduzione del trasporto privato su strada del 7%. Sono gli obiettivi che si propone di raggiungere il nuovo Piano regionale della Mobilità e dei Trasporti approvato a maggioranza in Consiglio regionale con 39 voti a favore e 26 contrari, dopo che la Commissione Territorio prima dell’estate aveva tenuto numerose audizioni con comitati di utenti e pendolari, associazioni, enti locali, gestori e società pubbliche e private. I nuovi interventi programmati dovrebbero portare a un incremento della velocità media di percorrenza sulla rete extraurbana da 49 a 52 chilometri orari riducendo del 6% i tempi complessivi di viaggio. Inoltre si prevede una diminuzione dell’emissione di sostanze inquinanti atmosferiche da 17,8 milioni di tonnellate annue a 16,8: il solo valore del PM10 dovrebbe calare del 20%. Per il potenziamento del servizio ferroviario e del trasporto pubblico locale il Piano calcola investimenti economici di circa 15 miliardi di euro, ai quali si aggiungono 300 milioni di euro per i costi di esercizio: si ipotizzano risparmi di quasi 600 milioni di euro all’anno per la riduzione dei tempi di viaggio delle persone e di 200 milioni per quella delle merci, con l’aggiunta di altri 50 milioni di risparmio sui costi sociali determinati dalla riduzione degli incidenti stradali, quantificata nel 23%. Nel 2014 la Lombardia è stata interessata da 16 milioni e 400mila spostamenti al giorno, 700mila in più rispetto a dieci anni prima: gli spostamenti occasionali sono aumentati del 15,4% e hanno superato quelli legati a motivi di lavoro, con una percentuale complessiva del 43,6%. Nel solo territorio milanese si registrano un terzo degli spostamenti lombardi. Con l’obiettivo di ridurne progressivamente il numero, saranno incentivati l’integrazione tariffaria e i servizi di trasporto collettivo. “Il futuro del trasporto pubblico locale non può dipendere dall’incremento delle risorse pubbliche: per poter fare gli investimenti che servono e per garantire un trasporto pubblico locale più efficiente, occorre avere degli attori del sistema che, come avviene nel resto d’Europa, abbiano una dimensione sufficientemente ampia per reggere con spalle solide gli investimenti necessari – ha detto il Presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo -. Per fare questo è inimmaginabile riproporre come unico soggetto industriale l’ex monopolio nazionale, ma occorre dare vita in Lombardia a un grande operatore che per dimensione e solidità sia in grado di competere con il monopolista nazionale. Questo può avvenire a partire dall’esperienza di Trenord, di cui Regione deve mantenere almeno la quota attuale del 50% ed eventualmente crescere per ottenerne il controllo, e proseguendo nel progetto di integrazione con Atm sul modello parigino di Rtpe ”. Per il relatore del provvedimento Fabio Altitonante (Forza Italia) “una parte significativa del Piano riguarda Milano e la Grande Milano. Crediamo, infatti, che lo sviluppo infrastrutturale sia lo strumento principe per competere a livello globale. Ci riferiamo soprattutto a quello su ferro che interessa sia le linee sub-urbane che le metropolitane. Il nostro obiettivo è dare una visione infrastrutturale di lungo periodo. Se pensiamo -ha detto ancora Altitonante- che l’ultimo Piano presentato sulla mobilità risale al 1982, è evidente che questo provvedimento è strategico e di grandissima rilevanza”.

Le opere più significative inserite nel Piano

Tra le opere prioritarie in ambito ferroviario indicate dal Piano troviamo: adeguamento linea Chiasso-Seregno-Monza-Milano e linea Luino-Gallarate; potenziamento linea Rho-Gallarate; realizzazione linea Varese-Mendrisio, tratta Arcisate-Stabio e riapertura linea Varese-Porto Ceresio; potenziamento della linea Milano-Seveso-Asso; completamento del raddoppio della linea Milano-Mortara e quadruplicamento della tratta Milano-Rogoredo-Pavia; raddoppio della ferrovia della Cremona-Mantova-Milano. Sono previsti interventi strutturali sul nodo ferroviario di Milano con la realizzazione di un nuovo collegamento tra le stazioni di Porta Garibaldi e Centrale e l’acquisto di nuovo materiale rotabile per oltre un miliardo di euro. Si prevede quindi di completare la tratta metropolitana della M5 da Bignani a San Siro, di realizzare la tratta Lorenteggio-Linate lungo la M4 e di prolungare la M1 fino a Monza Bettola, la M2 fino a Vimercate e la M3 fino a Paullo. Sul piano viabilistico i primi interventi dovrebbero riguardare il completamento del Sistema Viabilistico Pedemontano, la terza corsia sulla Milano-Meda, il completamento della Tangenziale Nord di Milano-Rho-Monza, il raccordo tra la A4 per Venezia e la Tangenziale Est e il relativo collegamento con la Brebemi, la riqualificazione della “Paullese” e i sistemi di accessibilità alla Valtellina e a Malpensa. Il valore complessivo di queste opere si avvicina ai 40 miliardi di euro: ad oggi sono già disponibili 16 miliardi. Via libera ad alcuni emendamenti (43 quelli presentati in tutto) che riguardano in particolare il riconoscimento della connessione su ferro Brescia-Montichiari come prioritaria, la realizzazione di una stazione ferroviaria dell’Alta Velocità di servizio per il Basso Garda lungo la linea Treviglio-Brescia-Verona in prossimità del casello di Sirmione, il completamento dell’anello ciclabile del Garda, il secondo lotto della tangenziale sud esterna di Brescia da Ospitaletto fino ad Azzano Mella e l’allargamento a tre corsie per senso di marcia della tangenziale sud da Brescia fino allo svincolo di Brescia est; la riqualificazione a carreggiate separate della “Paullese”, il collegamento stradale tra Milano e Cremona; il raddoppio della tratta ferroviaria Bergamo – Ponte San Pietro – Terno d’Isola; la possibilità di realizzare una nuova fermata della linea suburbana S8 a sud di Monza, in prossimità del quartiere San Rocco; valorizzazione dell’incrocio ferroviario di Merone con la realizzazione del servizio ferroviario Como-Erba; adeguamento tecnologico e superamento barriere architettoniche della linea metropolitana M2; realizzazione collegamento metrotramviario tra Certosa e Cascina Gobba; miglioramento della connessione tra la TEEM e la A7; prosecuzione della linea M4 da San Cristoforo per collegare i Comuni del sud ovest di Milano con contemporaneo potenziamento in loco del trasporto pubblico locale su gomma.

 


Atb integra il parco autobus con 11 autosnodati a metano

atb-snodatoAtb ha presentato oggi – in occasione della Settimana Europea della mobilità – 11 autobus autosnodati da 18 metri, a metano, che integrano il parco mezzi aziendale. Atb ha annunciato la certificazione “UNI EN 13816” delle linee 1 e 8 Atb e della linea tramviaria T1 Bergamo-Albino di Teb. Gli 11 autobus entrano così a far parte dei 148 mezzi della flotta di Atb Servizi, portando a 52 il numero di quelli che viaggiano a metano e che rappresentano il 37% dei bus/km percorsi annualmente nei 29 comuni dell’area urbana Atb.  La certificazione di qualità delle linee 1 e 8 di ATB e della linea T1 di TEB – rilasciata al servizio e non all’Azienda -, è stata ottenuta in conformità alla normativa europea UNI EN 13816 del 2002, e non è obbligatoria ma consigliata alle aziende di trasporto pubblico. Delle linee è stata valutata la qualità attesa, percepita, progettata ed erogata del servizio di trasporto pubblico: un team di esperti le ha infatti ritenute conformi ai requisiti richiesti e in linea con lo standard europeo. Il metodo di valutazione include diversi fattori, che sommati alle indagini di Customer Care e Mistery Client, rappresentano il punto di vista del cliente rispetto al servizio erogato. In particolare la norma individua otto principali categorie corrispondenti ad altrettanti macro-fattori di qualità: la disponibilità del servizio, l’accessibilità, le informazioni, il tempo, l’attenzione al cliente, il comfort, la sicurezza e l’ambiente.

 


Ryanair, inaugurato il nuovo collegamento Orio-Belfast

Ryanair, la compagnia aerea n.1 in Italia, ha celebrato oggi (14 settembre), presso l’Aeroporto di Milano Bergamo, il nuovo collegamento bisettimanale verso Belfast, alla presenza di Emilio Bellingardi, Direttore Generale SACBO, Niamh Kinsella, Direttore per l’Italia di Turismo Irlandese, e John Alborante, Sales & Marketing Manager Italia. Il nuovo volo, con tariffe a partire da € 14,99 a tratta, è stato accolto con grande interesse da parte dei viaggiatori, che a 6 mesi dall’annuncio di introduzione della nuova rotta, lo scorso marzo, ha già registrato un boom prenotazioni che va ben oltre le aspettative. Grazie al nuovo volo diretto di Ryanair, operativo dal 3 settembre 2016 con partenza il mercoledì e il sabato, i passeggeri potranno ora raggiungere Belfast usufruendo delle tariffe più basse in Europa, e scoprire le attrattive culturali e la vibrante scena gastronomica e artistica della città dell’Irlanda del Nord.


Lunedì sciopero dei trasporti. Atb e Teb: “Disagi possibili”

TEB Tram delle Valli.jpgAtb e Teb comunicano che lunedì 12 settembre, dalle 9,20 alle 12,30, potrebbero verificarsi disagi sui servizi della rete e sulla linea T1 Bergamo-Albino, a causa dello sciopero regionale proclamato dalle segreterie territoriali. Sul Tram delle valli le ultime corse del mattino garantite sono quelle con partenza alle 9,03 da Bergamo e alle 9,09 da Albino. Invece, le prime corse garantite a conclusione dello sciopero sono quelle delle 12.48 da Bergamo e delle 12.54 da Albino.


Auto, il mercato riprende a correre

Mercato dell’auto in piena salute ad agosto. La Motorizzazione, informa il ministero dei Trasporti, ha immatricolato 71.576 autovetture, con un aumento del 20,12% rispetto ad agosto 2015, durante il quale ne furono immatricolate 59.587. Un netto recupero della tendenza rispetto alla frenata di luglio che aveva visto fermarsi al 3,37% l’incremento delle vendite (136.953 autovetture immatricolate rispetto alle 132.485 del 2015).

Ad agosto sono stati registrati anche 271.586 trasferimenti di proprietà di auto usate, con un aumento del 16,39% rispetto ad agosto 2015, durante il quale ne furono registrati 233.338 (nel mese di luglio 2016 sono stati invece registrati 382.689 trasferimenti di proprietà di auto usate, con un calo del 5,88% rispetto a luglio 2015, durante il quale ne furono registrati 406.614).

Nel mese appena concluso il volume globale delle vendite (343.162 autovetture) ha dunque interessato per il 20,86% auto nuove e per il 79,14% auto usate.

Nel periodo gennaio-agosto 2016 la Motorizzazione ha in totale immatricolato 1.251.806 autovetture, con un incremento del 17,38% rispetto al periodo gennaio-agosto 2015, durante il quale ne furono immatricolate 1.066.454. Nello stesso periodo di gennaio-agosto 2016 sono stati registrati 3.110.542 trasferimenti di proprietà di auto usate, con un aumento del 6,37% rispetto a gennaio-agosto 2015, durante il quale ne furono registrati 2.924.144.

«Se guardiamo ai prossimi mesi – evidenzia Massimo Nordio, presidente dell’Unrae, l’associazione delle case automobilistiche estere – dobbiamo ricordare che l’avvicinarsi del periodo autunnale porterà ancora irrisolti molti temi della mobilità, tradizionalmente affrontati con estemporaneità, urgenza ed in assenza di coordinamento come i piani antismog, i blocchi del traffico, le targhe alterne e le restrizioni a livelli di Direttiva». «Ribadiamo quindi la necessità di una cabina di regia, coordinata da un Mobility Champion, come abbiamo già proposto nel nostro recente incontro con la stampa alla presenza del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, che sappia guidarla per armonizzare, impostare e implementare gli interventi necessari a garantire una mobilità fruibile alle famiglie».

Intanto, dall’analisi delle vendite emerge un buon incremento a doppia cifra in agosto per tutti i canali di vendita. I privati crescono del 18,5%, fermandosi al 67,4% del totale e portando il cumulato ad un +17,7%, con una quota che si conferma al 62% del mercato. Più dinamico il noleggio che continua a crescere, segnando nel mese un +24% (13,1% di quota), in particolare grazie all’andamento del breve termine con un sostanzioso +58,7%. Buono anche il trend del lungo temine, al +18% in volume. Negli 8 mesi cumulati il noleggio si mantiene in crescita del 14,2%, al 21,5% del totale. Anche le società segnano un incremento in volume del 23,5% in agosto, raggiungendo il 19,5% di quota e crescendo nel cumulato del 22% al 16,5% del totale. Prosegue la crescita di benzina e diesel, con tassi di incremento in volume superiori al 20% per entrambi, sfiorando rispettivamente il 59% di quota per il diesel e il 30,7% per la benzina, oltre alle ibride che in agosto hanno segnato un +80,2%. L’andamento di flessione, invece, caratterizza anche il mese di agosto per il Gpl (-4,8%) e per il metano, in forte calo (-43,4%).

Dall’analisi per segmento si conferma un trend di crescita per tutti in agosto, ma va rilevato come, mentre per i segmenti medi e superiori l’aumento è molto forte per C ed E e addirittura superiore al 50% per il D, i segmenti di ingresso registrano incrementi più contenuti: +6% per le utilitarie e +14,4% per le city car. Ottimo andamento nel mese anche per tutte le carrozzerie, in particolare per i crossover ed i fuoristrada, ad eccezione dei monovolume.


Nuove rotte, Seriate contesta i dati Arpa sull’impatto acustico

ryanair bergamo alta orio al serio

I conti non tornano e i dati di Arpa Lombardia riguardanti l’impatto acustico sulla popolazione, a seguito delle nuove rotte dei voli dell’aeroporto di Orio al Serio proposte dal Comune di Bergamo, non convincono il sindaco di Seriate Cristian Vezzoli. Come il collega del Comune di Grassobbio, anche il primo cittadino seriatese chiede chiarimenti all’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente sui criteri usati per individuare la popolazione esposta al rumore.

Secondo la Valutazione dello scenario proposta alla Commissione aeroportuale di Orio al Serio del 28 aprile scorso, in base al traffico 2015 e alle nuove rotte ipotizzate dal capoluogo di provincia, le nuove procedure di decollo e atterraggio determinerebbero per il territorio di Seriate un aumento di 9 persone esposte al rumore aeroportuale. Ma questo dato non torna. «Confrontando la planimetria usata da Arpa Lombardia con quella catastale più aggiornata e ricavata dal Geoportale – afferma il sindaco Vezzoli -, i dati dell’agenzia regionale non sembrano né veritieri né corrispondenti a realtà. Allo stato degli atti, dalla comparazione, si evince chiaramente che molte abitazioni esposte alle nuove rotte non sono state né identificate né considerate dall’ente regionale, pertanto non conteggiate. La cartografia usata da Arpa, sia per scala utilizzata sia perché datata, non consente di individuare con esattezza gli alloggi civili. Pertanto con gli uffici competenti abbiamo estrapolato la planimetria catastale ed effettuato una verifica a campione sul luogo interessato, scegliendo il tratto di via Misericordia interessato dalla fascia isofonica dei 55 – 60 decibel. Il risultato è stata l’individuazione di due nuove abitazioni esposte al rumore, ma non conoscendo il dato di popolazione usato da Arpa per singolo edificio, il controllo si è dimostrato impossibile da portare avanti».

Da questa prima verifica deriva il timore che i cittadini impattati dal rumore aeroportuale delle nuove rotte siano molti di più, pertanto il sindaco Vezzoli chiede di conoscere i criteri usati da Arpa per potere identificare sulla cartografia le abitazioni coinvolte dello scenario attuale e quelle che lo sarebbero dalla modifica del traffico aereo, l’elenco dettagliato delle case e la data di estrazione della popolazione esposta. A completamento, il sindaco Cristian Vezzoli ritiene necessario un incontro con i tecnici di Arpa, perché «la problematica del rumore aeroportuale è importante e delicata e nessun dato può essere erroneo, essendo determinante per le decisioni successive – rileva -. I dati forniti non appaiono attendibili e vanno confrontati, validati e certificati dagli uffici. Invito Arpa a confrontarsi con le altre amministrazioni interessate perché il problema riscontato sul territorio di Seriate potrebbe replicarsi anche negli altri comuni».

«La questione del rumore aeroportuale è talmente delicata che qualsiasi decisione potrà essere presa solo dopo aver riflettuto ed esaminato dati certi – è la riflessione -, in assenza di questi il giudizio non può che essere sospeso e comunque negativo. Resta poi il fatto che il territorio di Seriate è già gravemente impattato dal rumore aeroportuale per cui ogni ulteriore disagio va attentamente considerato e ponderato: non si possono chiedere altri sacrifici ai comuni dell’est, considerato che gli stessi subiscono già oggi il rumore derivante dagli atterraggi e dai voli notturni, pesantemente aumentati nel periodo estivo a causa dei voli charter».


Sacbo replica ai sindaci: “Lo scalo di Orio è sicuro, pronti altri investimenti”

OrioDopo la presa di posizione dei sindaci di Bergamo, Dalmine, Treviolo e Levate – in campo per chiedere chiarimenti sui livelli di sicurezza dello scalo di Orio dopo l’incidente provocato dal cargo uscita di pista – ecco la replica di Sacbo. La società di gestione dell’aeroporto ha messo in evidenza “che le infrastrutture di volo sono state progettate secondo i più avanzati standard nazionali e internazionali”. “All’interno dell’intervento di manutenzione straordinaria, eseguito nella primavera 2014, la conformazione delle aree di sicurezza poste al termine della pista di volo – annota Sacbo – è stata migliorata ulteriormente incrementandone le dimensioni e ha ricevuto da Enac l’approvazione e la successiva certificazione dopo averne eseguito il collaudo”. Sacbo, “puntando al continuo miglioramento delle infrastrutture di volo e allo scopo di consolidare gli attuali standard di sicurezza già di assoluto primo livello”, ha previsto all’interno del nuovo Piano di Sviluppo Aeroportuale “un investimento di circa 30 milioni di euro per l’installazione di specifiche tecnologie innovative. In questo modo lo scalo di Bergamo si candida a diventare il primo aeroporto italiano ad adottare le soluzioni più avanzate di questo tipo”.