Energia, Confcommercio chiede di posticipare la tutela elettrica per le microimprese

Secondo le recenti rilevazioni dell’Osservatorio Energia il prezzo medio delle offerte nel libero mercato è cresciuto in un anno del +78%

“Gli incrementi oramai fuori controllo dei valori delle materie prime energetiche, giunti a livelli abnormi negli ultimi mesi a causa del perdurare della guerra in Ucraina, rendono necessaria una proroga del termine per il superamento del regime di tutela di prezzo per le microimprese”: è la posizione di Confcommercio sulla scadenza, il 31 dicembre prossimo, della tutela per le microimprese nel mercato dell’energia.

Le microimprese con potenza impegnata inferiore o uguale a 15 kilowatt per le quali cesserà appunto il servizio di maggior tutela sono attualmente circa 1,7 milioni (il 25% dei clienti connessi in bassa tensione diversi dai domestici). Ad oggi, molte imprese continuano a preferire il mercato tutelato perché fornisce maggiori garanzie sul prezzo della fornitura, visto il forte rialzo dei prezzi all’ingrosso dell’energia elettrica degli ultimi mesi. “Proprio in questo particolare momento di incertezza e di estrema volatilità dei prezzi dell’energia, non è opportuno rimuovere il servizio regolato di vendita dell’energia elettrica per una platea così ampia di imprese, che stanno già subendo rincari dei prezzi energetici a doppia cifra. Peraltro, la crisi sta mettendo a rischio la sopravvivenza di decine di venditori sul mercato libero che non saranno in grado nei prossimi mesi di continuare la loro attività, creando così ulteriore instabilità a danno dei consumatori finali”, continua Confcommercio.

“Di fronte alle difficoltà a cui stiamo assistendo – conclude Confcommercio – bene ha fatto l’Autorità di regolazione dell’energia ad inviare una segnalazione a Governo e Parlamento chiedendo di posticipare la fine della tutela elettrica per le microimprese. I dati del resto parlano chiaro: le offerte disponibili sul libero mercato sono risultate, spesso, non convenienti rispetto alle tariffe del servizio di maggior tutela, con un livello di spesa annua media prevista costantemente superiore alla spesa dei servizi di tutela, sia per le offerte a prezzo fisso che per quelle a prezzo variabile. Secondo le recenti rilevazioni dell’Osservatorio Energia Confcommercio, il prezzo medio delle offerte nel libero mercato è cresciuto del +78% rispetto a un anno fa, risultando sempre più oneroso rispetto alle tariffe dell’elettricità nel tutelato”.


Il Gran Premio di Monza mette il turbo al turismo nella Grande Bergamo

Pienone negli hotel, indotto stimato in 3milioni e 140mila euro per il terziario bergamasco

Dopo un agosto da incorniciare, con tassi di occupazione anche in città mai toccati nell’ultimo ventennio e l’aeroporto che ha sfiorato il record storico, settembre si avvia nel migliore dei modi per il turismo, mettendo il turbo per il Gran Premio di Monza. Impossibile o quasi trovare posti letto nel week-end in città e nella Grande Bergamo, salvo spingersi fuori, dal lago alle valli. L’entusiasmo Ferrari, al netto delle ultime delusioni sportive, e la voglia di rianimare spalti e tribune del circuito senza le restrizioni delle ultime due edizioni, fanno raggiungere quasi il sold-out come dichiarato dal presidente dell’Autodromo Giuseppe Radaelli nei giorni scorsi. Ad aggiungere nuovo appeal al Gp la ricorrenza del centenario: il circuito più veloce del mondo, tra la variante Ascari e la curva del Serraglio, è il più antico a ospitare ancora gare di F1, tanto che venne inaugurato il 3 settembre del 1922 con il secondo Gran Premio d’Italia.

L’onda rossa dei tifosi porta vivacità nelle prenotazioni anche a notevole distanza dal circuito, data la difficoltà, a partire in particolare da venerdì nel trovare un posto dove trascorrere la notte. L’effetto Gran Premio sulle prenotazioni, storicamente importante anche per la presenza sul territorio di aziende di primo piano legate all’industria automobilistica, è quest’anno particolarmente impattante: “Già da una settimana si fatica a trovare posti letto negli hotel in città e hinterland, che in buona parte hanno già assegnato le camere da mesi a tour operator specializzati- commenta Alessandro Capozzi, presidente del Gruppo Albergatori Ascom Confcommercio Bergamo-. I numeri sono senz’altro da pre-pandemia, ma la passione per il Gp coinvolge quest’anno anche i comuni della provincia, oltre alla Bassa, fino a spingersi nelle valli. Dopo l’agosto migliore per il turismo degli ultimi vent’anni, settembre sta andando oltre le attese: anche la settimana scorsa e quella successiva al Gran Premio sono state particolarmente intense tra arrivi e partenze”.

Il tasso di occupazione degli alberghi della città e della Grande Bergamo sarà del 95%, la quasi totalità degli oltre 10 mila posti letto messi a disposizione delle strutture alberghiere e extralberghiere presenti. Notevole, secondo le stime di Ascom Confcommercio Bergamo, anche l’indotto che per tutto il settore del terziario sarà di 3.140.000 euro per il fine settimana.


Accelera il terziario a Bergamo: fatturati su,+5,8% nei servizi e +2% nel commercio al dettaglio

Nel secondo trimestre l’andamento del comparto risulta migliore delle aspettative, anche per l’effetto dei prezzi; aumentano però le incertezze 

Nel secondo trimestre corre il volume d’affari del settore terziario a Bergamo. E’ quanto emerge dall’Osservatorio della Camera di Commercio di Bergamo.
In particolare, nei servizi le imprese con almeno 3 addetti mettono a segno una variazione su base annua ancora molto marcata (+20,1%), mentre nel commercio al dettaglio la crescita tendenziale si ferma al +6%. La dinamica più recente è però meglio leggibile dall’analisi delle variazioni congiunturali, ossia calcolate rispetto al trimestre precedente, indicatore che per i servizi raggiunge il +5,8%, evidenziando un’ulteriore accelerazione della velocità di crescita. Il commercio, che nel primo trimestre aveva evidenziato un rallentamento, si riporta anch’esso su ritmi sostenuti (+2%). I livelli di attività, misurati dagli indici calcolati rispetto al 2010, raggiungono il punto di massimo della serie storica per quello che riguarda i servizi (113,9), mentre si riportano sui valori di undici anni fa nel commercio al dettaglio (94,6). Se quindi i timori di una possibile interruzione della fase di crescita non si sono al momento avverati, anche per l’effetto dell’aumento dei prezzi che contribuisce a “gonfiare” i risultati di fatturato, il clima di fiducia degli imprenditori registra però un peggioramento, indice della grande incertezza che grava sulle prospettive per la seconda parte dell’anno.
Le imprese bergamasche dei servizi hanno archiviato un secondo trimestre decisamente positivo, in linea con quanto avvenuto anche a livello regionale: le variazioni tendenziali (+20,8%) e
congiunturali (+5,7%) registrate in Lombardia risultano infatti molto simili.
La crescita su base annua è guidata soprattutto dai servizi di alloggio e ristorazione, che hanno messo a segno una variazione tendenziale superiore al 50%. Positivi anche i risultati conseguiti dal
commercio all’ingrosso e dai servizi alle imprese.
La “marcia” dei prezzi si conferma molto sostenuta (+3,6% congiunturale), elemento che deve indurre cautela nell’analizzare la dinamica del fatturato: è infatti evidente come la crescita in termini
reali del volume d’affari, ossia al netto dei prezzi, sia sicuramente più ridotta. Il commercio all’ingrosso e le attività di alloggio e ristorazione sono i due comparti dove i prezzi mostrano le
maggiori tensioni. Va tuttavia sottolineato come la velocità di crescita dei listini risulti in lieve rallentamento rispetto ai primi tre mesi dell’anno, quando l’incremento aveva raggiunto il +5%.
Anche il numero di addetti, che nel primo trimestre aveva registrato una diminuzione, mostra una ripresa (+0,5% il saldo tra entrate e uscite nel trimestre).
Le aspettative per l’occupazione rimangono comunque in area positiva (+5 il saldo tra previsioni di crescita e diminuzione), mentre sul fatturato le previsioni svoltano in area negativa per la prima
volta dopo 5 trimestri: si tratta di un saldo negativo di entità ridotta (-4), ma che ben rappresenta l’incertezza degli imprenditori sulla possibile evoluzione degli affari nella seconda metà dell’anno.

Il risultato del commercio al dettaglio in provincia di Bergamo mostra una crescita più significativa nel trimestre rispetto a quella evidenziata in media regionale: in Lombardia il fatturato
è infatti aumentato del +5,4% su base annua e del +1,5% rispetto al trimestre precedente. L’incremento registrato in provincia riguarda gli esercizi non specializzati, che comprendono
supermercati e minimarket, e soprattutto quelli non alimentari, che dopo il forte calo causato dall’emergenza sanitaria stanno evidenziando una intensa fase di ripresa. Si conferma invece il
trend negativo dei piccoli negozi alimentari.
Ancora più che nel caso dei servizi, la dinamica del fatturato del commercio al dettaglio deve essere considerata con cautela data la spinta crescente fornita dai prezzi. I listini degli esercizi
commerciali mostrano infatti un ulteriore surriscaldamento, raggiungendo l’aumento record del +4,6% su base trimestrale. Il direttore Ascom Confcommercio Oscar Fusini, non nasconde però preoccupazione per i prossimi mesi tra crisi di Governo e conflitto in Ucraina: “Siamo contenti dei dati positivi del terziario. Questa crescita  è dovuta al recupero che il settore ha messo a segno dal 2021. Temiamo però per il futuro. Le aspettative sono negative per i prossimi mesi dove il problema del caro energia e del conflitto in Ucraina si acuiscono anche alla luce dell’attuale  crisi di Governo”. Le valutazioni sugli ordini ai fornitori confermano l’ipotesi di un rafforzamento della crescita: le indicazioni delle imprese segnalano un aumento rispetto allo stesso trimestre del 2021 nel 31,3%dei casi, a fronte di un 22% di giudizi di diminuzione. Il saldo, pari a +9,3, torna quindi positivo dopo il valore nullo registrato nel trimestre scorso. Le scorte vedono una leggera prevalenza di valutazioni di esuberanza rispetto a quelle di scarsità, determinando un saldo (+5,1) in linea con il valore dello scorso trimestre e con quelli del periodo pre-Covid.
Anche il dato occupazionale evidenzia un miglioramento, con la variazione tra addetti a fine e inizio trimestre che si riporta in territorio positivo (+0,8%), confermando la tendenza crescente registrata negli ultimi anni, al di là delle oscillazioni dei singoli trimestri. Le aspettative degli imprenditori mostrano un leggero deterioramento per quanto riguarda fatturato
e ordinativi: nel primo caso il saldo tra previsioni di crescita e diminuzione si attesta sul valore nullo, mentre nel secondo scende a -7. Si tratta di valori più bassi rispetto all’ultimo trimestre, ma il
calo è di entità limitata e sembra indicare un aumento dei margini di incertezza più che un tracollo del clima di fiducia. Restano invece positive le aspettative in merito all’occupazione.

 


Caro energia, un vero salasso per imprese famiglie

Osservatorio Confcommercio: +61% tra gennaio e aprile 2022 per l’energia elettrica, +21% per il gas; fino al 140% in più da aprile 2021 

Gli aumenti delle bollette sono fuori controllo. Se il 2020 verrà ricordato come l’anno della pandemia, il 2022 non potrà che essere etichettato come l’anno della guerra tra Russia e Ucraina e della crisi energetica che coinvolge imprese e famiglie. L’Osservatorio Confcommercio Energia, un’analisi trimestrale realizzata in collaborazione con Nomisma Energia, evidenzia come “la forte dipendenza dal gas russo, dovuta ad una politica energetica che negli ultimi anni si è dimostrata poco lungimirante, ha reso ormai indispensabili interventi mirati per il contenimento dei prezzi al dettaglio dell’energia, arrivati a livelli insostenibili. L’annullamento temporaneo degli oneri di sistema deciso dal governo e gli interventi provvisori sulla fiscalità energetica hanno consentito di alleggerire sensibilmente le bollette elettriche e del gas, ma nonostante ciò i costanti rincari della componente energia continuano a pesare notevolmente sui conti delle imprese”.

Consumi energetici per le imprese

E’ una crescita senza sosta quella del prezzo dell’energia per le imprese del terziario: tra gennaio e aprile 2022, infatti, il prezzo delle offerte elettriche è salito mediamente del 61%, mentre il prezzo delle offerte gas è aumentato del 21%. Allargando il confronto su base annua, tra aprile 2021 e aprile 2022, gli aumenti della spesa annuale di elettricità e gas per il terziario sono ancora maggiori raggiungendo una “forchetta” che va da +110% a +140%. Nel 2022 la spesa in carburante per gli autotrasportatori si dovrebbe collocare sui 37 miliardi di euro, 7 in più rispetto ai 30 miliardi di euro del 2021.

Ad aprile 2022, rispetto alle rilevazioni dello scorso gennaio, si stima un incremento del costo delle forniture di energia elettrica che oscilla tra il 50% fino ad oltre l’80%. In particolare, i dati del primo trimestre 2022 (31 gennaio/30 aprile) testimoniano che la spesa annua per il 2022 in elettricità per un albergo tipo può arrivare fino a circa 137.000 €, con un incremento del 76%, per un ristorante fino ad oltre 18.000 € (+57%), mentre per un negozio alimentare passerà da 23.000 € a 40.000 € (circa il 70% in più), per un bar il conto annuale aumenta del 54%, mentre per i negozi non alimentari il rincaro può arrivare addirittura all’87%. Nel complesso, i comparti del terziario nel 2022 soffriranno un aggravio di spesa più che doppio, passando da 11 miliardi di eurodi spesa nel 2021 a 27 miliardi di euro, sempre che rimangano stabili o in calo gli attuali prezzi. Numeri pesantissimi che testimoniano ulteriormente, qualora ce ne fosse bisogno, il momento di sofferenza delle imprese.

Altrettanto significativi i rincari, su base trimestrale, per la spesa annuale del gas. Si stima che, tra il 31 gennaio ed il 30 aprile 2022, la spesa annuale di gas per tutti i comparti del terziario presi a riferimento è aumentata, arrivando a toccare, in alcuni casi, incrementi pari al 34%. Di particolare rilievo l’incremento registrato per gli alberghi (+6.000€ rispetto alle previsioni di gennaio 2022) e altrettanto importante l’aumento del conto annuale del gas nel settore della ristorazione, passato dai circa 8.000 € delle previsioni di gennaio ai 10.000€ stimati di aprile (+2.000€ di differenza nel giro di pochi mesi). Un +5% si registra invece per i bar, mentre per i negozi – di generi alimentari e non – il “delta” tra le previsioni di inizio anno e aprile è del 31%.

Nel confronto tra aprile 2021 e aprile 2022, la “bolletta annuale” di elettricità è aumentata considerevolmente per tutti i principali comparti del terziario: settore alberghiero (+68.000€), ristoranti (+9.000€), bar (+5.000€), negozi di generi alimentari (+20.000€) e negozi non alimentari (+5.000€).

Incrementi “decisi” anche per la spesa annua per il gas – sempre nel confronto tra aprile 2022 e aprile 2021 – sia per il settore alberghiero (+13.000€) che per i ristoranti (+5.000€). Anche i bar, i negozi di generi alimentari (e non) sono stati colpiti dal “caro gas”, il cui rincaro annuale è pari a circa il 110%.

Consumi energetici domestici

Anche le famiglie hanno sofferto un “balzo” pesantissimo sulle bollette di luce e gas, infatti le tariffe sono più che raddoppiate fra aprile 2021 e aprile 2022. La spesa media annuale di una famiglia tipo, con consumo annuo di 2.700 kWh, sarà di 1.116€ (ossia più del doppio rispetto ai 540€ dell’anno scorso). Per quanto riguarda invece i consumi annui di gas, che per una famiglia tipo sono 1.400 metri cubi, la spesa sarà di 1.731 €. Anche in questo caso, si tratta di un incremento notevole se si pensa che, nel 2021, la spesa media annua si è attestata sui 1.028€ (lo scostamento registrato, per il 2022, è pertanto di +703€). Complessivamente, su quasi 30 milioni di allacci elettrici e 15 milioni per riscaldamento a gas, la spesa complessiva per le famiglie si attesta sui 59 miliardi di euro nel 2022, contro i 32 dell’anno precedente: un aggravio di +27 miliardi di euro sul bilancio delle famiglie che andrà inevitabilmente ad incidere sulla capacità di spesa e sui consumi.

Consumo energetico e impatto ambientale

Abbattere considerevolmente i propri consumi però è possibile. Questo è quanto emerge dalle imprese che hanno seguito i percorsi suggeriti dal sito e dal progetto Imprendigreen Confcommercio. In particolare, le buone pratiche avviate dalle aziende permettono di quantificare un risparmio che si traduce in un minor costo delle bollette e fornisce, al contempo, un contributo all’esigenza di comprimere i consumi di fronte alla crisi energetica internazionale in atto.

 


Bergamo, per quattro giorni un porto di mare per il raduno nazionale Anmi

Fino al 19 giugno eventi e manifestazioni per il raduno nazionale dei marinai d’Italia 

E’ Bergamo la città prescelta per il 2022 a ospitare il Raduno Interregionale dell’Associazione Nazionale dei Marinai d’Italia. Baschi e solini stellati invaderanno la città orobica a partire da oggi e concluderanno la loro 4 giorni di eventi, convegni e dimostrazioni nella mattina di domenica con la tradizionale sfilata per le vie cittadine. La manifestazione è stata presentata a Palazzo Pirelli nel corso di una conferenza stampa alla presenza del Consigliere Segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale Giovanni Malanchini. A illustrare il nutrito programma del raduno, tra gli altri, il presidente nazionale dell’ANMI, l’ammiraglio Pierluigi Rosati, il responsabile Comunicazione ANMI, il contrammiraglio Angelo Castiglione, il delegato regionale capitano Alberto Lazzari, e il presidente del gruppo di Bergamo (organizzatore dell’Evento), il tenente di vascello Ernesto Greco. Gli albergatori bergamashi aderenti ad Ascom Confcommercio Bergamo hanno dato la loro disponibilità ad accogliere a prezzi calmierati i marinai che soggiorneranno per questo lungo weekend di manifestazioni ed eventi.
“E’ un grande onore per me e per tutto il Consiglio regionale ospitare qui a Palazzo Pirelli, la ‘casa di tutti i lombardi’, una manifestazione così significativa come il Raduno Interregionale dei Marinai d’Italia – ha commentato Malanchini – . Da domani marinai di ogni età, fieri ed orgogliosi, riempiranno le vie di Bergamo portando tra di noi la loro allegria ma anche la loro serietà e la dedizione al Paese, così ben rappresentata dalla nostra gloriosa Marina”.
Tra i momenti più significativi l’inaugurazione della mostra di modellismo navale, che si terrà domani alle 15 a palazzo Sora. E poi la deposizione della corona al Monumento del Marinaio, alla la presenza delle più alte cariche civili e militari, per la giornata di venerdì, alla quale seguirà la Santa messa presso il Duomo di Bergamo con l’esposizione dell’Effigie di Santa Barbara. E ancora, sabato mattina al Lago d’Iseo, una dimostrazione di salvamento con quattro scenari differenti a cui seguirà la deposizione di una corona d’alloro nelle acque del lago.

Nel pomeriggio, la cerimonia del gemellaggio tra i gruppi ANMI di Bergamo e di Torino, alla presenza del sindaco di Dalmine e del presidente nazionale ANMI. Infine, domenica mattina, il gran finale con la sfilata e la rassegna delle truppe al cospetto delle autorità.

 


Buoni pasto, stop all’accettazione dei ticket il 15 giugno

A Bergamo il mercato vale oltre 70,2 milioni, coinvolti 800 tra pubblici esercizi, alimentari, market e gdo e interessati 58.200 lavoratori 

Per tutta la giornata del 15 giugno i pubblici esercizi e i negozi di alimentari non accetteranno alcun pagamento tramite buoni pasto. Ascom Confcommercio Bergamo aderisce all’iniziativa, promossa a livello nazionale da Fipe- Federazione italiana pubblici esercizi, Fida- Federazione italiana dettaglianti alimentari, Federdistribuzione, Confesercenti, Coop e Ancd- Associazione nazionale cooperative dettaglianti Conad. Dal 9 giugno, saranno in distribuzione le locandine da esporre nei locali e negli esercizi che accettano i ticket, per dare notizia alla clientela della protesta. Un blocco necessario per far arrivare alle istituzioni l’appello, troppe volte ignorato, per una strutturale riforma di un sistema che, per via di commissioni al 20% (la media è di oltre il 18% del valore facciale del ticket), non è più economicamente sostenibile. A questa iniziativa aderiscono anche le imprese della distribuzione commerciale, dai piccoli esercizi di vicinato fino a supermercati e ipermercati della distribuzione organizzata.

“Con questa giornata di sospensione del servizio vogliamo sensibilizzare i lavoratori e più in generale i consumatori sulle gravissime difficoltà che le nostre imprese vivono quotidianamente a causa delle elevate commissioni che dobbiamo pagare sui buoni pasto. – dichiara Diego Rodeschini, presidente Gruppo Bar Caffetterie Ascom Confcommercio Bergamo-. Parliamo di una vera e propria tassa occulta che supera anche il 20% del valore del buono, in un momento di grande difficoltà, con consumi ancora decisamente sottotono in pausa pranzo”. A rischio è la stessa spendibilità dei buoni per chi ne dovrebbe beneficiare: “La nostra è una protesta che ha l’obiettivo di salvaguardare la funzione del buono pasto perché se si va avanti così sempre meno aziende saranno disposte ad accettarli, a discapito dei lavoratori che vedrebbero così perdere di ulteriore valore quello che dovrebbe essere un benefit. Insomma, il buono pasto rischia di diventare davvero inutilizzabile- continua Rodeschini- . C’è bisogno di una vera riforma che renda il sistema economicamente sostenibile anche per le nostre imprese che in fin dei conti sono quelle che danno il servizio ai lavoratori. Ma è

altrettanto urgente far si che la prossima gara Consip da 1,2 miliardi di euro non venga aggiudicata con la logica del massimo ribasso e gli sconti delle precedenti perché saremo sempre noi esercenti a pagarli”. Alla protesta aderiscono anche i negozi di alimentari e market e supermercati: “La situazione è diventata insostenibile ed è giusto dare un segnale in vista della prossima gara d’appalto- commenta Luca Bonicelli, presidente del Gruppo Gastronomi Salumieri e negozi alimentari Ascom Confcommercio Bergamo-. Bisogna sensibilizzare sulle difficoltà che l’accettazione di ogni singolo buono porta agli esercenti, tra commissioni sempre più insostenibili, difficoltà nei rimborsi e condizioni sempre svantaggiose per chi li accetta in un rapporto di forza che vede le aziende emettitrici dettare in modo unilaterale le regole di mercato. È un servizio che molti negozi vogliono fornire alla clientela, ma che mette a dura prova i nostri conti”.

I numeri dei buoni pasto a Bergamo

Il numero degli esercizi che accettano i buoni pasto a Bergamo e provincia, secondo la stima di Ascom Confcommercio Bergamo, supera quota 800 tra ristoranti trattorie, bar e negozi di alimentari e gdo. Il valore del mercato dei buoni pasto è in crescita anche a Bergamo come per il resto dell’Italia, grazie all’aumento dei lavoratori beneficiari (58.200, 1000 in più rispetto al 2021). e anche del valore medio del buono (1207 euro annuo per lavoratore pari a 5,36 euro medio al giorno). Il valore nominale dei buoni percepiti è di oltre 70,3 milioni ( in crescita di oltre 4 milioni rispetto al 2021). La spesa, secondo la stima Ascom Confcommercio Bergamo, avviene per un valore nominale di 52,7 milioni di euro nei pubblici esercizi e di 17,6 milioni di euro negli alimentari e gdo.


Bergamo Next Level accelera il passo verso la sostenibilità

La seconda edizione dell’evento ha gettato le basi per creare una visione strategica anche sul turismo in vista di Bergamo Brescia capitale della cultura

Bergamo e la sua Università si sono confrontate per individuare le trasformazioni possibili verso una sostenibilità economica, energetica e umana. La rassegna Bergamo Next Level – Le persone e il territorio di domani, ideata e promossa dall’Università degli studi di Bergamo e da Pro Universitate Bergomensi, e chiusa venerdì, ha visto l’alimentarsi di un dibattito ad ampio raggio attorno al tema della rigenerazione. L’obiettivo è ora quello di mettere a sistema una transizione sempre più integrata in grado di produrre benessere per i cittadini, opportunità per le imprese e valorizzazione per il territorio. Bergamo Next Level ha assistito all’avvicendarsi nei diversi luoghi della città, insieme ai docenti e ai ricercatori dell’Università, di protagonisti delle istituzioni, delle imprese, e del mondo della cultura, che insieme hanno dato vita a idee nuove in grado di rigenerare valore combinando l’esistente in visioni future per individuare opportunità di crescita non solo economica, ma anche umana e sociale. Nel farlo, Bergamo Next Level ha contaminato i saperi provenienti da tutti i Dipartimenti dell’Università degli studi di Bergamo e dai Centri di ricerca di Ateneo attraverso 4 aree tematiche che hanno costituito la cornice dentro cui molteplici argomenti sono stati trattati: Patrimonio culturale, Società Aperta, Innovazione sostenibile e Sviluppo energetico. All’evento conclusivo hanno preso parte Pasquale Gandolfi, presidente della Provincia di Bergamo, Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, Carlo Mazzoleni presidente della Camera di Commercio di Bergamo, il rettore dell’Università degli studi di Bergamo Sergio Cavalieri, la presidente di Pro Universitate Bergomensi Cristina Bombassei, la prorettrice alla Terza Missione e rapporti con il territorio dell’Università degli studi di Bergamo Elisabetta Bani e la delegata del rettore al Public Engagement dell’Università degli studi dei Bergamo Francesca Morganti.
Nella seconda edizione dell’evento è emersa la necessità di intraprendere azioni collettive (individuali, pubbliche, e private) per realizzare la transizione ecologica. Il contesto urbano e territoriale vissuto ed analizzato in maniera partecipata, costruttiva e condivisa è stato al centro di molti degli eventi che si sono succeduti, ribadendo la necessità di andare incontro alle sfide del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) assumendo un assetto creativo (se non divergente), in grado cioè di proporre con coraggio soluzioni che, anche se non ancora capillarmente diffuse nel mercato o non prese sufficientemente in considerazione, propongano risposte innovative rispetto alle fonti rinnovabili, alla cultura ecologica, al vivere  “luoghi  di destinazione” in grado di aggiungere valore ambientale, economico e sociale agli individui e al loro benessere collettivo. Il territorio bergamasco è stato messo al centro di molte riflessioni, a partire da quella legata ai patrimoni Unesco che per l’intera provincia costituiscono una “messa a sistema” volta a favorire l’interconnessione tra architettura, produttività, saperi, sapori di queste terre. La traiettoria che si individua è quella di una valorizzazione che sia allo stesso tempo turistica e identitaria. Bergamo next level ha segnato l’incontro tra generazioni che crea valore.  Ciò è emerso non solo nei laboratori didattici previsti per gli studenti universitari e per le scuole superiori, ma anche nei momenti di confronto che si sono svolti a partire da interventi di scrittori, proiezioni cinematografiche, rappresentazioni teatrali ragionate e momenti musicali, che hanno costituito il fulcro delle conferenze-spettacolo dedicate ai temi della memoria storica, della necessità spirituale, dell’etica della pena e del divenire generazionale. La digitalizzazione appare sempre più come un obiettivo strategico per lo sviluppo del territorio. Una considerazione emersa in particolare all’interno del Bergamo Digital Day, giornata interamente dedicata al digitale, in cui sono state messe in circolo idee, applicazioni e progetti volti ad esplorare il mondo dei media comunicativi, tra vecchie e nuove generazioni, la semplificazione informatica a favore della pubblica amministrazione e le possibili opzioni tecnologiche per realizzare la transizione ecologica. Una particolare attenzione è stata rivolta anche al ruolo delle piattaforme digitali nel mercato dell’informazione (e della disinformazione), con i rischi (e benefici) connessi alla disintermediazione, e alla responsabilità individuale dei loro fruitori.
Le riflessioni nate a partire dagli incontri di Bergamo Next Level 2022, e in particolare nel corso degli workshop a cui hanno partecipato rappresentanti di istituzioni, enti del territorio, associazioni di categoria e imprese proiettano la manifestazione ben oltre la settimana di eventi appena conclusa: nei prossimi mesi, infatti, questi spunti verranno raccolti e approfonditi all’interno di gruppi di lavoro promossi dall’Università degli studi di Bergamo in costante dialogo con il territorio, avviando così il percorso verso l’edizione 2023 di Bergamo Next Level.  Sul fronte dello sviluppo Energetico Bergamo Next Level punta a giocare un ruolo da catalizzatore sostenendo lo sviluppo di Comunità Energetiche Rinnovabili che possono rappresentare un esempio virtuoso di collaborazione tra attori diversi (cittadini, pubbliche amministrazioni, imprese, associazioni, istituzioni scolastiche) per incrementare l’autonomia energetica pubblica e privata. Un’occasione di trasformazione anche per l’edilizia e tutto il suo comparto, in accordo con le indicazioni progettuali individuate nel PNRR. Bergamo Next Level può rappresentare un luogo privilegiato di osservazione e di accompagnamento dei territori alla riscoperta di strategie di sviluppo che comprendano anche memoria e storia dei luoghi, soprattutto nella prospettiva dell’importante appuntamento Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023. Si è avviata, per questo, la costituzione di un tavolo di lavoro permanente sul turismo, coordinato dall’Università e partecipato da numerose istituzioni tra cui ENIT e Regione Lombardia, oltre che da Provincia e Comune di Bergamo, volto ad affrontare le criticità del turismo (e dei rischi insiti nell’overturismo), avviando progettualità condivise per superare la carenza di una cultura consapevole dell’accoglienza e di una visione strategica sostenibile, ancorata alle peculiarità territoriali e condivisa tra le generazioni. È emersa inoltre la necessità di approfondire la trasformazione dei modelli di managerialità per adattarsi ai profondi cambiamenti culturali e valoriali in atto nel mondo del lavoro. L’esigenza da parte delle nuove generazioni è infatti quella di una maggiore qualità della vita, sia privata che lavorativa: da qui nasce una minore disponibilità a ricoprire una posizione lavorativa poco soddisfacente o a subire dinamiche troppo incentrate su rapporti piramidali con i gradi superiori e apicali, condizioni che spesso spingono a cambiare posto di lavoro. Bergamo Next Level si propone di approfondire la possibile risposta a queste trasformazioni, riflettendo sulle nuove competenze manageriali da sviluppare all’interno delle imprese, tra efficacia gestionale e consapevolezza motivazionale dei collaboratori, tenendo conto delle esigenze di affiancamento intergenerazionale e della transizione di saperi imprenditoriali. Il tema della sostenibilità  va affrontato con urgenza e con adeguati investimenti, oltre che con congrue politiche di incentivo, dalla diversificazione delle fonti energetiche all’impiego delle risorse rinnovabili e della promozione della cultura della circolarità. La città di Bergamo e la sua provincia sono emerse come un “laboratorio in divenire”, essenziale e peculiare per la sperimentazione di azioni innovative in grado di depotenziare criticità urbanistiche, economiche e sociali: nella cittadinanza è sempre più diffusa una cultura della sostenibilità che contrasta consumo e impermeabilizzazione del suolo, attenta alla vivibilità dei luoghi, apprezzati se a misura di persona. “Bergamo Next Level è stata sicuramente una rinnovata occasione per riflettere e discutere delle sfide che Università e territorio si trovano di fronte e che non devono mancare di cogliere perché possano davvero arrivare ad un ‘next level’. Nella settimana appena trascorsa, attraverso i molteplici eventi proposti – conferenze, spettacoli, incontri culturali e tavoli di lavoro operativi –, Bergamo Next Level è stato un luogo di costante confronto- ha tirato con queste parole le somme Sergio Cavalieri, rettore dell’Università degli studi di Bergamo-. Nella sua seconda edizione, che ha visto insieme ancora una volta l’Università e Pro Universitate Bergomensi, si sono esplorate ad ampio raggio le principali ‘poste in gioco’ della necessaria rigenerazione a cui è chiamato il territorio bergamasco con le fragilità individuali, economiche e sociali emerse dal post-pandemia. È per questo che Bergamo Next Level non intende esaurirsi qui, ma diventare un riferimento stabile per l’innovazione sostenibile, la circolarità delle idee e delle risorse, la cultura e valorizzazione dei nostri luoghi. Tutti argomenti che si sono dibattuti in questa edizione in un fermento di contributi che hanno tenuto insieme accademia e imprenditoria”. Cristina Bombassei, presidente Pro Universitate Bergomensi, ha espresso soddisfazione per il valore di questa seconda edizione e per l’eredità importante che lascia al territorio: “Tutti i soci si sono messi in gioco in un confronto attivo e vivace per dar vita a un dibattito costruttivo su temi di grande rilievo per il futuro del territorio. L’esperienza è stata preziosa: ne usciamo con una maggiore consapevolezza sul nostro ruolo nell’evoluzione di Bergamo, abbiamo costruito legami più saldi con l’Università, ma soprattutto abbiamo condiviso un approccio comune alla rigenerazione dei nostri saperi e dei nostri modelli di sviluppo. Grazie a Bergamo Next Level stiamo ponendo solide basi per la costruzione di un progetto di crescita sostenibile e inclusiva che valorizzi e interpreti in modo nuovo la forte vocazione manifatturiera, la spiccata propensione all’internazionalizzazione e la natura multi-specializzata del tessuto economico, favorendo, in particolare, una positiva rigenerazione delle filiere. In questa logica, possono essere individuate grandi opportunità legate alla transizione digitale e ambientale, sostenuta da un ecosistema tecnologico e formativo costantemente orientato all’innovazione. Avremo modo di approfondire ulteriormente queste tematiche lavorando per la prossima edizione, in vista della Cabina di regia Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023”. Allo sviluppo di Bergamo Next Level hanno contribuito oltre 60 tra docenti e ricercatori dell’Università degli studi di Bergamo afferenti a tutti i Dipartimenti, a cui si aggiunge il supporto dei Centri di Ateneo interdipartimentali. Il team di lavoro universitario, coordinato da Elisabetta Bani Prorettrice alla Terza Missione e rapporti con il territorio e da Francesca Morganti delegata del Rettore al Public Engagement dell’Università di Bergamo, è costituito dai referenti Terza Missione dei Dipartimenti – Paolo Barcella, Alberto Brugnoli, Alessio Cardaci, Daniela D’Adamo, Alessandro Danovi, Antonio Ferramosca, Federica Guerini, Leonida Tedoldi, con il supporto operativo di Matteo Spreafico, Giulia Valsecchi, Paolo Pressiani, Stefania Ricca, Susanna Vercesi e la collaborazione della Prorettrice alla Comunicazione Francesca Pasquali. Pro Universitate Bergomensi – associazione senza scopo di lucro che sostiene le attività extracurriculari dell’Università a servizio del territorio bergamasco – ha coinvolto tutti i suoi 9 soci: Ascom, ANCE Bergamo, Camera di Commercio di Bergamo, CNA, Confagricoltura Bergamo, Confartigianato Bergamo, Confindustria Bergamo, SACBO, Unione Artigiani.

 


Assemblea generale, Ascom alle urne lunedì 16 maggio

Ascom Confcommercio Bergamo si prepara a rinnovare il suo consiglio direttivo, in carica fino al 2026, nel corso dell’assemblea generale annuale in Fiera, in sala Caravaggio, lunedì 16 maggio alle ore 15. Dopo la relazione del presidente Giovanni Zambonelli, l’intervento del presidente Confcommercio Imprese per l’Italia Carlo Sangalli e i saluti delle autorità presenti, si procederà con la nomina degli scrutatori e l’apertura dei seggi. Si passerà quindi allo scrutinio e spoglio delle schede di voto e alla proclamazione del nuovo consiglio direttivo.

L’assemblea rappresenta anche quest’anno l’occasione di confronto per i soci sui temi di maggiore attualità per il terziario, al centro della relazione annuale del presidente, che affronta il tema della crisi dei consumi e del clima di fiducia, dei rincari energetici e della difficoltà di reperire personale. Non mancano gli spunti politici da sottoporre anche ai rappresentanti presenti all’assemblea, dall’erogazione di aiuti e bonus alle imprese inadeguati, ai nodi irrisolti di pressione e cuneo fiscale, fino alle scarse risorse messe a disposizione dal Pnrr per il terziario.

Il terziario, provato da due anni di crisi, mostra con tutta la sua resilienza la tenuta. I numeri, in base ai dati Ascom Confcommercio Bergamo su elaborazione dati camerali, evidenziano un +0,37% sul numero delle imprese del settore del commercio, turismo e servizi bergamasche (percentuale che sale a +1,43% in città) rispetto al primo trimestre del 2021. L’anno scorso si contavano infatti 25.631 imprese (di cui 4591 in città), cifra che sale a quota 25.727 (di cui 4568 in città). Il dato è positivo anche se raffrontato al 2017, quando le imprese erano 25.590, di cui 4538 in città, segnando quindi un +0,53% complessivo e +2,64 in città.


Torna Next level, rigenerazione e sviluppo sostenibile in agenda dal 12 al 20 maggio

Una settimana di incontri con ospiti d’eccezione. Tra i nomi, il sindaco di Leopoli Andrij Sadovyj, Maurizio Martina, Franco Locatelli, Gian Piero Celata, Stefano Boeri e Walter Siti

Un passo in più nella riflessione avviata un anno fa con la città e il suo territorio, un next level necessario in un contesto globale profondamente mutato. Torna, dal 12 al 20 maggio 2022, Bergamo Next Level – Le persone e il territorio di domani, una settimana di appuntamenti per riflettere sul futuro di Bergamo insieme ai suoi protagonisti – enti, istituzioni, imprese, associazioni e cittadini – con il coordinamento dell’Università degli studi di Bergamo e di Pro Universitate Bergomensi, ideatori ed organizzatori della manifestazione, con il patrocinio di Comune di Bergamo e Provincia di Bergamo e in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo. Un’occasione in cui il sapere dell’Ateneo bergamasco si apre al territorio: diventa così visibile la Terza missione dell’Università, che grazie a Bergamo Next Level racconta con un approccio interdisciplinare ricerche e studi in corso sul futuro di Bergamo ai cittadini, coinvolge gli attori istituzionali, culturali ed economici del territorio e dalla condivisione trae spunti nuovi per continuare a dare il proprio contributo alla costruzione della Bergamo del domani. Parola d’ordine dell’edizione 2022 è rigenerazione, nella sua accezione più ampia: non solo quella legata alla sfida della riqualificazione del tessuto urbano e del paesaggio, ma intesa anche come rinascita culturale a partire dalla valorizzazione di un patrimonio prezioso di tradizioni storiche e di saperi tramandati tra le generazioni, oltre che come transizione verso uno sviluppo sostenibile, digitale ed inclusivo all’interno di una “città circolare”, e infine come un nuovo approccio al tema dell’energia.
Quattro le aree tematiche – patrimonio culturale, società aperta, innovazione sostenibile e sviluppo energetico –, attorno a cui si sviluppano talk, workshop, conferenze, spettacoli e lezioni aperte dedicate a ricerche e progetti che muovono un passo oltre il primo orizzonte dell’iniziativa – nata nel 2021 –, per confrontarsi sui temi chiave dello sviluppo futuro del territorio di Bergamo che, provato duramente dalla pandemia, guarda avanti in uno scenario internazionale profondamente mutato. Quattro rotte che puntano a generare un impatto in grado di influenzare visioni, far crescere collaborazioni, formare generazioni e potenziare competenze che fungano da ponte tra conoscenze ed esperienze.
Allo sviluppo del programma hanno contribuito più di sessanta tra docenti e ricercatori dei diversi dipartimenti e dei Centri di Ateneo dell’Università degli studi di Bergamo, protagonisti nel ruolo di curatori e moderatori degli appuntamenti.
Tutti gli eventi di Bergamo Next Level 2022 si svolgeranno in presenza, un ritorno alla partecipazione dal vivo che sa anch’esso di rinascita, con una particolare attenzione rivolta agli studenti delle scuole superiori, invitati, in particolare, nella fascia oraria del mattino.
Bergamo Next Level 2022 è una manifestazione diffusa e a misura di cittadino, ospitata, oltre che nelle sedi Unibg, anche in quelle dei soci di Pro Universitate Bergomensi – associazione senza scopo di lucro che sostiene le attività extracurriculari dell’Università a servizio del territorio bergamasco –, segno di un dialogo sempre più stretto tra pubblico e privato e di una collaborazione duratura tra l’Università ed istituzioni, associazioni, enti del mondo culturale, sociale ed economico bergamasco nell’ottica della co-creazione, cioè della progettazione partecipata di beni e prospettive comuni. Tra i soci di Pro Universitate Bergomensi figurano, oltre ad Ascom Confcommercio, ANCE Bergamo, Camera di Commercio di Bergamo, CNA, Confagricoltura Bergamo, Confartigianato Bergamo, Confindustria Bergamo, SACBO, Unione Artigiani.
Tra gli ospiti principali di Bergamo Next Level 2022, il sindaco di Leopoli Andrij Sadovyj e il vicedirettore generale della FAO Maurizio Martina, protagonisti dell’evento inaugurale di giovedì 12 maggio. Ma anche Franco Locatelli presidente del Consiglio Superiore di Sanità, il presidente del Cluster Tecnologico Nazionale Energia Gian Piero Celata, l’architetto e urbanista Stefano Boeri e lo scrittore Walter Siti.
Sergio Cavalieri, Rettore dell’Università degli studi di Bergamo ha sottolineato nell’incontro di presentazione: “Tra gli obiettivi che l’Università si pone vi è senza dubbio quello di rendere saldi e reciproci i legami con il proprio contesto di appartenenza, e mai come in questo complesso periodo un rinnovato dialogo tra pubblico e privato si rende essenziale per dar vita a quella che può essere definita una rigenerazione dei saperi e delle pratiche. Da sempre promuoviamo formazione e ricerca nei Dipartimenti e nei Centri di Ateneo favorendo uno sguardo alle esigenze del territorio in cui abbiamo le nostre radici ed in cui, nel tempo, ci siamo ampiamente sviluppati. Oggi, ancor di più, siamo convinti che sia indispensabile affrontare le grandi sfide ambientali, sociali ed economiche valorizzando il dialogo tra istituzioni culturali, enti produttivi e centri di innovazione. Solo in questo modo riusciremo a valorizzare la reciprocità delle specifiche competenze che questa provincia esprime. Bergamo Next Level, nella sua nuova edizione, intende ricoprire questo ruolo, volendo essere un ideale generatore di visioni che in questi giorni verranno messe a confronto all’interno di molteplici eventi, con lo scopo di alimentare una fertile contaminazione di idee utili ad accompagnare una necessaria transizione economica, oltre che culturale, per il futuro di Bergamo e della sua provincia”. Cristina Bombassei, presidente di Pro Universitate Bergomensi ha aggiunto: “Crediamo che il territorio e la sua Università possano trarre un vantaggio reciproco dalla condivisione delle conoscenze, elemento fondamentale da cui partire per costruire su basi solide le traiettorie di sviluppo futuro di Bergamo. Per questo i soci di Pro Universitate Bergomensi hanno voluto sottolineare il proprio sostegno alla manifestazione aprendo le porte delle proprie sedi, sia in città che in provincia, per ospitare i numerosi eventi di Bergamo Next Level 2022. L’intero territorio è posto di fronte alla necessità di stare al passo in un mondo che cambia molto velocemente: il tema della rigenerazione non è legato solo alla ripresa post-pandemia, e la sostenibilità è un concetto che ha già implicazioni diverse rispetto ad un anno fa. Da qui la necessità di una seconda edizione della manifestazione che fosse in grado di immaginare la Bergamo di domani già oggi, coinvolgendo tutte le realtà che sono protagoniste della sua vita economica, sociale e culturale. Con il proposito di lavorare tutti insieme per obiettivi comuni, a favore del territorio e delle nuove generazioni”. Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, ha evidenziato come il futuro di Bergamo sia da costruire oggi: “In realtà abbiamo già iniziato a costruirlo e sono tante le sfide che ci aspettano nei prossimi mesi e nei prossimi anni: transizione ecologica (Bergamo è tra le 100 città scelte dalla Commissione Europea per guidare la neutralità climatica del nostro continente), cultura (con la Capitale della Cultura 2023 a rappresentare il primo significativo banco di prova del processo di sviluppo culturale), innovazione digitale, costruzione di competenze, valorizzazione dei giovani e molto altro ancora. Abbiamo tempo fa tracciato una visione di una città carbon neutral, attrattiva, con migliori collegamenti verso l’hinterland e il sistema di trasporto regionale e nazionale, internazionale, con un welfare di prossimità e di quartiere, spazi pubblici di qualità: Bergamo Next Level anche quest’anno contribuirà ad ampliare e irrobustire quella visione, visto anche il ruolo che l’Università – uno dei principali motori di innovazione e internazionalizzazione della città in questi ultimi anni – riveste sul nostro territorio”. Pasquale Gandolfi, presidente della Provincia di Bergamo ha messo in luce la centralità di next level per un cambio di passo: “Per la sostenibilità del nostro futuro è importante partire da due basi fondamentali, i Piani per la ripresa europeo e nazionale, che vanno declinati in modo che inducano una vera rigenerazione economica, culturale, sociale e ambientale. Non siamo chiamati a una semplice “ricostruzione” nel senso del ritorno al passato; dobbiamo ambire a costruire un paradigma in grado di usare l’innovazione tecnologica mantenendo al centro la persona e la solidarietà. Questa credo sia la sfida più importante che ci pone “il nuovo livello” da raggiungere insieme”. Maria Paola Esposito, segretario generale della Camera di Commercio di Bergamo ha ripercorso i risultati raggiunti: “Negli ultimi anni Bergamo ha conquistato uno spazio di tutto rilievo nel panorama nazionale e internazionale su una molteplicità di progetti che hanno visto il territorio impegnato in temi di massima attualità. Se una misura di serietà sono stati gli ambiziosi obiettivi che si è prefissa, i risultati raggiunti hanno poi permesso di confermare la solidità dell’impostazione. Bergamo ha percorso strade da pioniere aprendo a volte il cammino ad altri che hanno scelto di seguire le sue orme. Ora si tratta di impegnarsi nello stadio successivo che permetterà di fare avanzare il confronto con altre esperienze sulle grandi questioni della sostenibilità e della rigenerazione, argomenti che sono diventati tanto più rilevanti quanto più si è resa complessa la situazione geopolitica ed economica all’uscita dalla parentesi pandemica”. Elisabetta Bani, Prorettrice alla Terza missione e rapporti con il territorio dell’Università degli studi di Bergamo ha dato un primo bilancio dell’iniziativa: “La seconda edizione di Bergamo Next Level raccoglie il testimone del progetto ideato e proposto lo scorso anno in un momento particolarmente difficile, durante il quale l’Università, in collaborazione con l’Associazione Pro Universitate Bergomensi, ha messo a disposizione di comunità e territori profondamente segnati dalla pandemia spazi di ascolto e di riflessione”.

L’inaugurazione il 12 maggio con il sindaco di Leopoli 

Bergamo Next Level 2022 inaugura giovedì 12 maggio alle ore 17.00 presso la Sala Energia della sede del Kilometro Rosso dell’Università degli studi di Bergamo, con un dialogo – introdotto da Alberto Brugnoli Presidente della Cattedra Unesco dell’Università degli studi di Bergamo – in cui il Rettore Sergio Cavalieri e Cristina Bombassei Presidente di Pro Universitate Bergomensi commenteranno le testimonianze di Maurizio Martina vicedirettore generale della FAO, e del Sindaco di Leopoli Andrij Sadovyj (diffusa in modalità sincrona o asincrona a seconda dell’evoluzione del conflitto).

All’esordio – nel 2021 – Bergamo Next Level si poneva in ascolto di un territorio particolarmente provato dalla pandemia, ma anche avviato verso un periodo di ripresa economica. Solo un anno dopo, la seconda edizione della manifestazione poggia sulla consapevolezza dell’emergere di una nuova fase storica, e ai temi fino a poche settimane fa all’ordine del giorno si è affiancata una rinnovata attenzione a quelli legati all’indipendenza energetica, ai nuovi scenari dell’economia internazionale, alla costruzione di una società aperta e inclusiva, che non resta indifferente alla contemporaneità del conflitto in corso in Ucraina.

Proprio in questa prospettiva si colloca il coinvolgimento, all’interno della manifestazione, della Cattedra Unesco di Bergamo, un osservatorio e, insieme, un luogo fisico e immateriale, un network di ricerca e innovazione su temi di tutela dei diritti umani, cooperazione internazionale e sviluppo sostenibile. Bergamo – grazie alle Mura Venete di Città Alta – e la città dell’Ucraina occidentale Leopoli-L’viv – grazie al complesso del suo centro storico – condividono la presenza sul proprio territorio di siti inclusi nell’elenco del Patrimonio mondiale dell’umanità, e questo fornisce l’occasione per una riflessione che vuole gettare lo sguardo al di là dei drammatici eventi bellici, per suggerire come il patrimonio culturale e paesaggistico possa costituire un elemento di rigenerazione, un punto di riferimento – che si oppone alla distruzione – per una vera rinascita. In questo senso la testimonianza del sindaco di Leopoli, Andrij Sedovy, offre un quadro di dolore e resistenza, ma anche un esempio di resilienza sociale, culturale, economica e urbana che possa porre in luce l’importanza di costruire un sistema territoriale che punti – nonostante la difficile situazione attuale – alla rigenerazione.

Quindi, il dibattito proseguirà concentrandosi sugli scenari produttivi del territorio bergamasco, sui bisogni e gli approcci rigenerativi, nonché su come il contributo della ricerca scientifica possa profilarsi sempre più in sinergia con l’azione e gli obiettivi di imprese, reti associative e partenariati, nonché con nuovi modelli extraterritoriali di cooperazione allo sviluppo e di collaborazione multilaterale.

Il programma

A partire da venerdì 13 maggio 2022 la manifestazione si articola in quattro aree tematiche:

L’area dedicata al Patrimonio culturale – Generazioni e territori: un cambiamento possibile intende focalizzarsi sul concetto di patrimonio come incubatore di tradizioni storico-culturali e saperi intergenerazionali, di idee e progetti di valorizzazione e sviluppo urbano e territoriale. Comprende, tra gli altri, il talk di venerdì 13 maggio 2022 alle 21 presso la Sala Curò (Nature Urbane: sfide e benefici di rigenerazione per le città del presente) – con Renato Guatterini vicepresidente di ANCE Bergamo, Ilaria Zilioli di ESA-Agenzia Spaziale Europea, Stefano Zenoni Assessore ad Ambiente e Mobilità del Comune di Bergamo, Gabriele Rinaldi Direttore dell’Orto Botanico di Bergamo, Aurora Minetti di ASCOM Bergamo e Leone Algisi Presidente di CNA Bergamo – e la conferenza di lunedì 16 maggio 2022 alle 18.00 presso l’Auditorium di Piazza Libertà (Sulle Terre Alte del Sebino bergamasco: tra eccellenze naturalistiche, paesaggio e saperi territoriali), che ospita un inedito Franco Locatelli in veste non tanto di Presidente del Consiglio Superiore di Sanità ma di bergamasco per un confronto, introdotto da Elisabetta Bani Prorettrice alla Terza missione e rapporti con il territorio dell’Università degli studi di Bergamo, sulla valorizzazione del territorio a partire dalle persone e dai saperi locali.

L’area Società aperta – Persone e comunità: un dialogo necessario si concentra invece sulla società intesa come comunità aperta di individui, sui processi comunicativi dell’era post-Covid e sulla necessità di educare al dialogo e all’inclusione per il benessere collettivo. In questo contesto, mercoledì 18 maggio 2022 alle 10 presso l’Auditorium di Piazza Libertà la città incontra il mondo delle pene alternative con la rappresentazione teatrale Dal carcere al territorio. Dal carcere con il territorio: per una comunità inclusiva della pena, a cui seguirà un dibattito sullo stesso tema con Marcella Messina Assessora alle Politiche Sociali del Comune di Bergamo, Matteo Rossi (Fondazione Istituti Educativi), Gino Gelmi (Associazione Carcere e Territorio), la psicologa Grazia Fortunato e un detenuto in esecuzione penale esterna, che dialogherà con alcuni studenti delle scuole superiori.

Martedì 17 maggio 2022 alle ore 16 è in programma un cineforum dedicato a Pier Paolo Pasolini nel centenario della nascita, con la proiezione dei quattro “cortometraggi” di finzione realizzati dal celebre regista all’interno di altrettanti film a episodi degli anni Sessanta, e un dibattito a cui parteciperà lo scrittore Walter Siti (Sede Unibg di via Pignolo, Aula 1 e Terrazza).

L’area Innovazione sostenibile – Città e capitale umano: una rete di scambi è dedicata alla sfida della transizione verso la sostenibilità come motore trainante che sappia generare una “città circolare”, indirizzandone lo sviluppo verso obiettivi green, digitali e inclusivi. Include, tra gli altri, il talk di sabato 14 maggio 2022 alle 17 presso il Point di Dalmine dal titolo Pubblico e privato per la transizione delle imprese, dell’ambiente e delle città, a cui parteciperanno tra gli altri Francesco Percassi presidente di Costim, Roberto Valentin della Camera di Commercio di Bergamo e l’architetto ed urbanista Stefano Boeri.

Il 19 maggio 2022 Bergamo Next Level ospita il Bergamo Digital Day: presso il nuovo polo della cultura di Daste e Spalenga, l’intera giornata (dalle 9 alle 18) è dedicata ad un evento focalizzato sulla digitalizzazione al quale partecipano le principali istituzioni coinvolte nella diffusione e nello sviluppo digitale della società, delle imprese e della pubblica amministrazione: AK Informatica, Bergamo Smart City, Bergamo Sviluppo Azienda Speciale della Camera di Commercio, Comune di Bergamo, Digital Innovation Hub Lombardia, Antenna Bergamo (associazione composta da Confindustria Bergamo, Kilometro Rosso, Università di Bergamo – DIH Lombardia), I&T Hub (Innovation & Technology Hub di Imprese e Territorio), Point – Polo per l’innovazione tecnologica della provincia di Bergamo, Sorint.Lab, Valeo. Attraverso dibattiti, interviste e interventi di ricercatori, studenti, imprenditori e startupper saranno illustrati progetti sociali, imprenditoriali, scientifici, laboratoriali e tecnologici di eccellenza che stanno rigenerando il contesto sociale, imprenditoriale e scientifico bergamasco.

Infine, l’area tematica dello Sviluppo energetico – Ambiente e produttività: una sfida in corso mette al centro il tema energetico – tornato di grande attualità nelle ultime settimane – come risorsa per ridefinire la logica di produzione, l’utilizzo di fonti alternative sia a livello cittadino che industriale, l’importanza del riciclo e la riduzione dell’anidride carbonica attraverso l’efficientamento degli edifici. Ne fanno parte il talk di venerdì 13 maggio 2022 alle 18 presso l’Auditorium di Confartigianato dal titolo Energie rinnovabili e sostenibili: a che punto siamo? – con gli interventi del Presidente del Cluster Tecnologico Nazionale Energia – ENEA Gian Piero Celata, di Marzio della Giovanna (ANCE Bergamo), di Giacinto Giambellini Presidente di Confartigianato Imprese Bergamo, di Massimo de Petro (Radici Group) e di Gregory Airapetyan (Ascom Bergamo) – e la giornata di laboratori aperti, riservata agli studenti bergamaschi delle scuole superiori, di lunedì 16 maggio 2022 alle 10, in cui sarà possibile visitare spazi, strumenti e attrezzature dei laboratori di Controlli Automatici, Robotica, Microelettronica e Survey & Analysis of Built Enviroment del Campus di Ingegneria di Dalmine, approfondendo il legame tra sviluppo energetico e ricerca applicata.

Di particolare rilievo la serie di workshop a porte chiuse a cura dell’Università degli studi di Bergamo e di Pro Universitate Bergomensi, che vede il coinvolgimento di rappresentanti di istituzioni, enti del territorio, associazioni di categoria, Terzo settore, imprese e istituzioni culturali. Centro del confronto, in particolare, il prossimo importante appuntamento di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 oltre alle nuove competenze manageriali per il futuro del territorio, la città circolare, le energie rinnovabili e lo sviluppo urbano.

Dalle riflessioni emerse prenderà il via il confronto che si terrà nel corso dell’evento di chiusura di Bergamo Next Level 2022, venerdì 20 maggio 2022 alle ore 15.30 presso l’Aula 5 dell’Università degli studi di Bergamo di Sant’Agostino: una vera e propria “fucina delle idee” a cui parteciperanno il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori, il Presidente della Provincia di Bergamo Pasquale Gandolfi, il Presidente della Camera di Commercio di Bergamo Carlo Mazzoleni, la Presidente di Pro Universitate Bergomensi, Cristina Bombassei e il Rettore dell’Università degli studi di Bergamo Sergio Cavalieri. A guidare il pomeriggio alcune domande: da dove comincia la rigenerazione del territorio per Bergamo e la sua provincia? Come affrontare i cambiamenti del sistema culturale, sociale, economico e ambientale? L’obiettivo comune è quello di ridisegnare, attorno alle riflessioni emerse nella settimana di eventi, le idee e i nuovi progetti di rinascita per uno sviluppo innovativo, inclusivo e sostenibile del territorio bergamasco.

Tutti gli eventi sono ad ingresso libero e gratuito. Prenotazione consigliata ma non obbligatoria sul sito bergamonextlevel.it dove è possibile consultare il programma della manifestazione. L’ingresso è consentito con mascherina FFP2.

 

 

 


Imprese, fino al 24 maggio le richieste di contributo a fondo perduto

Per fruire dell’agevolazione, le imprese devono presentare un ammontare di ricavi riferito al 2019 non superiore a 2 milioni di euro e devono aver subito una riduzione del fatturato nel 2021 pari almeno al 30% rispetto al 2019. L’importo è determinato in percentuale dal 40% al 60% della differenza

Dal 3 al 24 Maggio sarà possibile presentare domanda di contributo a fondo perduto per la presentazione dell’istanza di accesso al contributo a fondo perduto previsto dal DL Sostegni Ter n. 4/2022 convertito in Legge del 28.03.2022 n. 25. Le modalità di invio delle domande, come definite con Decreto del Mise del 24 marzo pubblicato in Gazzetta Ufficiale, dovrà avvenire esclusivamente per via telematica, attraverso la procedura informatica resa disponibile sul sito istituzionale del Ministero (www.mise.gov.it), tramite registrazione e autenticazione con Carta nazionale dei servizi (CNS), ed è riservato ai soggetti rappresentanti legali dell’impresa richiedente, come risultanti dal certificato camerale della medesima impresa. Il rappresentante legale dell’impresa, tuttavia, previo accesso alla procedura, può conferire ad altro soggetto delegato il potere di rappresentanza per la compilazione, la sottoscrizione digitale e la presentazione dell’istanza tramite la citata procedura informatica.
Per fruire dell’agevolazione, le imprese devono presentare un ammontare di ricavi riferito al 2019 non superiore a 2 milioni di euro e devono aver subito una riduzione del fatturato nel 2021 pari almeno al 30% rispetto al 2019.
L’importo del contributo a fondo perduto è determinato in percentuale dal 40% al 60% della differenza tra l’ammontare medio mensile dei ricavi relativi al periodo d’imposta 2021 e l’ammontare medio mensile dei ricavi riferiti al periodo d’imposta 2019.
Per maggiori informazioni e per la presentazione delle domande potete contattarci allo 035/4120212 o scrivere all’indirizzo mail finanza.agevolata@fogalco.it.

Possono accedere alla misura tutte le attività del commercio al dettaglio identificate con i seguenti codici Ateco prevalente:

47.19 commercio al dettaglio in altri esercizi non specializzati;

47.30 commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati;

47.43 commercio al dettaglio di apparecchiature audio e video in esercizi specializzati;

47.5 commercio al dettaglio di altri prodotti per uso domestico in esercizi specializzati;

47.6 commercio al dettaglio di articoli culturali e ricreativi in esercizi specializzati;

47.71 commercio al dettaglio di articoli di abbigliamento in esercizi specializzati;

47.72 commercio al dettaglio di calzature e articoli in pelle in esercizi specializzati;

47.75 commercio al dettaglio di cosmetici, di articoli di profumeria e di erboristeria in esercizi specializzati;

47.76 commercio al dettaglio di fiori, piante, semi, fertilizzanti, animali domestici e alimenti per animali domestici in esercizi specializzati;

47.77 commercio al dettaglio di orologi e articoli di gioielleria in esercizi specializzati;

47.78 commercio al dettaglio di altri prodotti (esclusi quelli di seconda mano) in esercizi specializzati;

47.79 commercio al dettaglio di articoli di seconda mano in negozi;

47.82 commercio al dettaglio ambulante di prodotti tessili, abbigliamento e calzature;

47.89 commercio al dettaglio ambulante di altri prodotti;

47.99 altro commercio al dettaglio al di fuori di negozi, banchi o mercati.