Il cuoco dell’Atalanta: «Ecco cosa preparo per i nerazzurri»

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Gabriele Calvi e la sorella Katia, che segue il servizio in sala a Zingonia

Sottopiatti e bicchieri in vetro blu, posate nere, un fiocco nerazzurro a legare il tovagliolo. È la tavola del ristorante dell’Atalanta, il luogo – al centro Bortolotti di Zingonia – dove mangiano i giocatori della prima squadra, l’allenatore, lo staff ed i dirigenti e dove la società accoglie i propri ospiti. È il terreno di gioco di Gabriele Calvi, lo chef che da quattro anni a questa parte si occupa del programma alimentare dei calciatori. Di Santa Brigida, 42 anni, cuoco e ristoratore di terza generazione, è cresciuto nella trattoria di famiglia ad Averara per poi collezionare, sin da giovanissimo, esperienze in giro per l’Italia. Con la sorella Katia ha gestito negli anni Duemila il ristorante del Casinò di San Pellegrino, dove è tornato di recente con la società Gran Kursaal 1907 (nome originario e data di nascita del casinò brembano, guarda caso, la stessa dell’Atalanta!) che cura eventi e banchetti in collaborazione con il Gruppo Percassi. Katia lo accompagna in entrambe le attività. A Zingonia è lei ad occuparsi della sala, mentre in cucina Gabriele è affiancato da Florinda Preci.

Come si diventa chef di una squadra di serie A?

«Nel mio caso lo devo alla fiducia che hanno riposto in me il presidente e la famiglia Percassi. In precedenza il servizio era affidato ad un’azienda di catering, ma c’era l’esigenza di curare direttamente ciò che mangiano i giocatori. Oggi è infatti assodato che una corretta alimentazione aiuta moltissimo a livello psicofisico e mantiene efficienti più a lungo, per gli sportivi è perciò un aspetto fondamentale di cui tenere conto».

Occorre una preparazione specifica per la sua professione?

«In realtà, non mi ero mai interessato prima di cucina sportiva. È un mondo che ho conosciuto entrandoci, studiando, seguendo corsi e provando. Nella definizione dei menù sono affiancato da un nutrizionista, dal responsabile sanitario Paolo Amaddeo e dal medico sociale Marco Bruzzone. L’obiettivo è preparare piatti che diano un contributo energetico importante, che apportino le proteine e i nutrimenti necessari con un uso mimino di materie grasse. Seguendo questi canoni prepariamo, ad esempio, una crostata con pochissimo burro nella frolla, zucchero di canna e confettura di frutta cotta a vapore, ma anche una torta di mele senza burro e plumcake con lo yogurt greco zero grassi».

Come è organizzato il lavoro?

«Il giovedì, in genere, ricevo il programma della settimana successiva e predisponiamo il menù in base agli impegni. Le proposte cambiano, infatti, se l’allenamento è al mattino o al pomeriggio. Mi occupo degli acquisti e di tutti i pranzi e della cena prima della partita. Per la colazione, dipende dall’allenatore. Gasperini, ad esempio, preferisce che i giocatori la facciano qui. In pratica, la società segue due dei tre pasti della giornata dei calciatori».

gabriele-calvi-cuoco-atalantaCosa mangiano, perciò, i nerazzurri?

«Piatti semplici ma fatti con ingredienti di prima qualità. La pasta è condita con salsa di pomodoro biologico, ragù di carni bianche, pesce spada e zucchine. Se l’allenamento è al mattino, a pranzo ci sta anche un pesto, fatto però con anacardi e basilico. Altra fonte importante di carboidrati è il riso, da quello nero a quello selvatico, dall’integrale all’arborio. Per secondo molta carne bianca e pesce, tutto cucinato espresso alla griglia e c’è sempre un buffet di verdure cotte a vapore, legumi, parmigiano reggiano, tonno, insalate fresche. Per colazione un’ottima fonte di antiossidanti sono gli estratti di frutta e verdura. Mirtilli, zenzero, sedano bianco, broccolo verde, avocado, carote, mela, ananas, uva… ogni giocatore sceglie gli abbinamenti che preferisce».

Il piatto che piace di più?

«Il risotto spacca! Mi dicono tutti che è molto buono. Lo faccio con cuore di parmigiano reggiano e brodo vegetale».

A tavola spesso si festeggia o ci si tira su di morale. Funziona così anche dopo una vittoria o una sconfitta?

«No, il menù non cambia a seconda dei risultati, semmai con le stagioni. Il momento del pranzo è vissuto semplicemente come una parte del programma di lavoro quotidiano».

Gli allenatori vogliono dire la loro sui pasti?

«Non tanto sul menù, ma su tempi e orari sì».

Chi è il più buongustaio tra i tecnici che ha conosciuto?

«Edy Reja è un grande amante della cucina. Una volta ha portato qui in sede lo stellato Ernesto Iaccarino del Don Alfonso: gli ho preparato i casoncelli fatti a mano secondo la ricetta di mia nonna. Reja era anche contento se gli trovavo i funghi. Pure Gasperini gradisce la buona tavola, soprattutto il pesce».

Tra i giocatori c’è qualcuno con il pallino della cucina?

«Gomez ha fatto anche un corso e, sì, ogni tanto qualcuno mi chiede qualche ricetta o consiglio. Più che altro, però, sono molto bravi nel seguire anche nel privato le indicazioni alimentari studiate per loro».

Il prepartita ha un menù speciale?

«La cena della vigilia è sempre la stessa: risotto alla parmigiana, coscia di pollo al forno con purè di patate fresche. Invece, prima della gara c’è chi vuole solo carboidrati e chi preferisce del prosciutto crudo magro o della bresaola».

Certo che non c’è molto spazio per la creatività…

«Quella la posso sfogare al Casinò di San Pellegrino, qui dobbiamo preparare piatti che facciano correre i calciatori. La mia idea di cucina è comunque improntata alla semplicità, ai sapori che ho incontrato lavorando in varie regioni d’Italia. In fondo, anche uno spaghetto al pomodoro, se fatto con materie prime di qualità, rispettandole il più possibile, non è niente male».

gabriele-calvi-cuoco-atalanta-divisaC’è un piatto porta fortuna?

«Un piatto no, ma tanti rituali. Dai pantaloni che indosso a come inforno le torte e i plumcake…».

… Leggermente tifoso?

«Sinceramente prima di approdare all’Atalanta avevo perso la passione per il calcio. Oggi invece conosco i ragazzi che scendono in campo e sento le partite tantissimo, al punto che non riesco a seguirle allo stadio o in diretta alla tv».

Il pasto da ricordare?

«Il cestino dopo il due a zero, gol di Gomez e Denis, sul campo della Roma nella scorsa stagione. Al termine della partita i giocatori mangiano perché hanno speso tutte le energie. Lo fanno appena rientrano negli spogliatoi e anche più tardi con panini ed altri alimenti che chiamiamo cestino. La trasferta era stata impegnativa e la vittoria bellissima, ecco, in quell’occasione non sono mai stato così contento di distribuire i cestini!».

Visto il buon momento della squadra, qualcuno le avrà chiesto se dipende anche da ciò che mette nel piatto…

«A mo’ di battuta è una considerazione che alcuni amici fanno, ma ovviamente non lo si può stabilire. Una cosa però ci riconoscono alcuni ragazzi: “Ci date serenità”, dicono a me e Katia, ed è molto gratificante».


Il Giro di Lombardia arriva in città. Sabato viabilità difficile

ciclismoSabato 1° ottobre, Bergamo sarà traguardo di una importante gara ciclistica dilettantistica (il trofeo L’Eco di Bergamo) e della classica che chiude di fatto la stagione ciclistica internazionale, il Lombardia, una gara che in 110 anni ha saputo ritagliarsi un fascino particolare e che viene trasmessa in tutto il mondo. Il traffico quindi risentirà del transito delle tue competizioni e dalle 16.00 alle 17.35 alcune strade saranno chiuse per consentire il transito agli atleti. I corridori del Gran Premio L’Eco di Bergamo dovrebbero tagliare il traguardo di Piazza Matteotti tra le ore 14.20 e le 14.50. La sospensione del traffico sarà solo temporanea e che sarà effettuata solo pochi minuti prima del passaggio dei corridori, che entreranno a Bergamo da via Correnti e percorreranno poi la Rotonda Alpini, la circonvallazione verso Valtesse con uscita in via Buttaro, la Rotonda Monterosso, viale G.Cesare, Piazzale Oberdan, Via Nazario Sauro, via Baioni, Ruggeri da Stabello fino all’ incrocio con via Crocefisso. Di qui la gara proseguirà lungo via Maironi da Ponte, salirà la Boccola fino a Colle Aperto, poi viale delle Mura, Porta Sant’Agostino, viale Vittorio Emanuele sino a via Locatelli, discesa di via Locatelli fino a Largo Belotti, poi a destra davanti al Teatro Donizetti e arrivo davanti al Municipio in piazza Matteotti.

Il Lombardia invece è una delle classiche ciclistiche più seguite e sarà seguita in diretta RAI (i cui mezzi sono già arrivati in piazza Matteotti nella giornata di oggi). Il transito è previsto tra le ore 16.35 e le 17.35 (dipenderà della velocità dei corridori), con il blocco della circolazione, imposto dalla Prefettura, almeno 30 minuti prima del passaggio degli atleti. Il segnale per la chiusura della strada sarà dato dagli agenti di Polizia presenti lungo il percorso. Per quello che riguarda il percorso, ricalca quasi interamente quello del Trofeo l’Eco di Bergamo: l’ingresso in città avverrà da Torre Boldone, di qui via Corridoni e Borgo Santa Caterina. Da Piazzale Oberdan si imboccherà Via Nazario Sauro, poi via Baioni, Ruggeri da Stabello fino all’ incrocio con via Crocefisso. Di qui la gara proseguirà lungo via Maironi da Ponte, salirà la Boccola fino a Colle Aperto, poi viale delle Mura, Porta Sant’Agostino, viale Vittorio Emanuele sino a via Locatelli, discesa di via Locatelli fino a Largo Belotti, poi a destra davanti al Teatro Donizetti e arrivo davanti al Municipio in piazza Matteotti. Trattandosi di una gara di professionisti il traffico sarà completamente bloccato sul percorso e non saranno consentiti attraversamenti. Verrà istituito il divieto di sosta in Borgo Santa Caterina, lungo la salita di via Boccola, in largo Colle Aperto, su tutto il Viale delle Mura. I residenti del centro Storico di Città Alta non potranno uscire dal centro storico fino al passaggio dei corridori. Gli organizzatori prevedono circa 15.000 spettatori solo in Città Alta.

 

 

 


Azzano San Paolo, sei ore di corsa sperimentando il buio

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Sabato primo ottobre ad Azzano San Paolo è in programma una gara podistica un po’ speciale. Una sei ore individuale o a squadre (di sei persone, un’ora ciascuna) durante la quale, al cambio del testimone, ciascuno staffettista effettuerà un passaggio all’interno del parco degli Alpini bendato ed accompagnato da un compagno di squadra che darà tutte le indicazioni necessarie per evitare gli ostacoli naturali presenti sul percorso.

«La manifestazione è una sfida alla portata di chiunque abbia voglia di provarci – spiegano gli organizzatori di Difffevent – per scoprire che la vita di chi non vede non è né vuota né triste. Questa esperienza non è una simulazione della cecità, ma l’invito a sperimentare come, in assenza della luce, la percezione della realtà e la comunicazione diventano molto più profonde e intense».

L’evento è realizzato in collaborazione con “Azzano Giovani-Associazione Culturale” e patrocinato da Regione Lombardia, Comune di Azzano San Paolo e Uci-Unione Ciechi e Ipovedenti di Bergamo e affianca alla gara una serie di iniziative collaterali.

Nel Parco dell’anfiteatro, circa un’ora dopo la partenza della “6 ore di Azzano”, fissata alle 14, si svolgerà una corsa di velocità per bambini sulla distanza di 2-3-4 giri, a staffetta (un giro circa per partecipante) dedicata agli under 6 (assistiti dai genitori), under 10 e under 15: un modo divertente per avvicinare i bambini alla corsa. Nella sala della casetta degli Alpini – adiacente al Parco – l’Uci allestirà il “Bar al buio”, per trasformare un gesto abituale, all’apparenza banale, come il sorseggiare una tazza di caffè o una bibita, in altra esperienza straordinaria. Nel “buio che non nasconde, ma svela” gruppi di otto persone per volta verranno accompagnati all’interno del locale adibito a bar per seguire un percorso obbligato e consumare una bevanda o uno snack: varcato l’ingresso (linea di confine tra la luce ed il buio), avranno modo di sperimentare una condizione nuova, originale, ed imparare un “altro vedere” affidandosi esclusivamente ai sensi del tatto, dell’udito, dell’olfatto e del gusto. «Questo viaggio in un buio che disorienta e sconcerta – proseguono i promotori – sarà l’occasione per scoprire nuove dimensioni in modo sorprendentemente semplice e cambiare il proprio modo di pensare. Al buio anche bere il caffè o sgranocchiare una patatina avrà un sapore diverso, più intenso, più vero».

Per la partecipazione bisogna rivolgersi al Comune di Azzano San Paolo presso il Centro Servizi Marchesi di via Papa Giovanni XXIII o accedere alla pagina dedicata nel sito web del Comune entro e non oltre mercoledì 28 settembre.


Staffetta della legalità, quarto posto per l’Ascom

La gara voleva lanciare un messaggio importante: ricordare che ognuno con-corre al rispetto della legalità. Per farlo, l’Accademia della Guardia di Finanza ha coinvolto le associazioni di categoria, gli enti pubblici e le forze dell’ordine in una staffetta 3X7 chilometri sul tracciato della mezza maratona, in programma ieri mattina con partenza da Colle Aperto.

Ma gli atleti, si sa, quando c’è da correre non si tirano indietro e così, oltre all’operazione di sensibilizzazione, non sono mancati i risultati sportivi. Con tempi di assoluto rispetto e un ottimo quarto posto per la squadra schierata dall’Ascom, prima formazione “civile” dietro ai vincitori della Guardia di Finanza – che potevano contare su un fuoriclasse come Giovanni Gualdi, campione italiano di maratona nel 2011 – e a due terne composte dagli allievi dell’Accademia.

L’Ascom ha schierato nell’ordine Carlo Garzetta, Andrea Artina e Ivano Previtali. Hanno fermato il cronometro sul tempo di 1 32′ 59”, a soli 45 secondi dal terzo gradino del podio. La squadra vincitrice ha chiuso in 1 12′ 19″, che sarebbe valso il decimo posto alla mezza maratona, giusto per avere un termine di paragone.

Alla gara hanno partecipato 69 terzetti, l’Ascom ha primeggiato tra gli esponenti della società civile. In gara anche l’Inps, la Questura, i Carabinieri, Confindustria Bergamo e l’Agenzia delle Entrate.

Garzetta, Artina e Previtali – che rispettivamente sono impegnati in Ascom nell’area Ata, nell’Amministrazione e nell’area Fiscale – sono appassionati di corsa e partecipano abitualmente alle gare. La menzione speciale, nell’occasione, se la aggiudica Ivano Previtali, che proprio alla fine del mese raggiungerà la pensione. In splendida forma!


Mezza maratona, ecco i percorsi e le strade chiuse domenica mattina

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Le forze dell’ordine, gli istituti pubblici e il mondo delle imprese di Bergamo indossano le scarpe sportive e corrono insieme per la legalità. Domenica 25 settembre, in occasione della quarta edizione della Mezza Maratona dei Mille, è infatti in programma il “Trofeo BERGAMO ConCORRE per la Legalità”, una staffetta 3X7 chilometri che vedrà coinvolte le categorie impegnate in prima fila nel rispetto della legge e delle norme.

A promuovere l’iniziativa è l’Accademia della Guardia di Finanza di Bergamo, che partecipa alla gara con i propri allievi e militari in servizio e in congedo, ed ha coinvolto Polizia, Carabinieri, Agenzia delle Entrate, Inps, Confindustria Bergamo, Camera di Commercio di Bergamo, Ascom, Ordine degli Avvocati, Ordine dei Dottori Commercialisti, Ordine dei Consulenti del Lavoro.

«Si tratta di una straordinaria occasione per lanciare un messaggio di coesione delle istituzioni pubbliche di fronte ad un tema importante come la legalità», sottolinea l’Ascom che lancia l’invito a partecipate a tutti i propri associati e ai suoi dipendenti.

La gara è una non competitiva a squadre di tre componenti appartenenti alle categorie coinvolte, con frazioni di sette chilometri per ciascuno. Una formula che permette di suddividere i 21,097 km della mezza maratona, che quest’anno ha un nuovo percorso disegnato lungo i luoghi più belli della Città Alta e Bassa.

La costituzione delle staffette potrà avvenire anche in squadre miste tra gli enti e a tutti gli iscritti sarà regalata una maglietta appositamente realizzata sulla quale sarà riportato, fra l’altro, il testo del 1° comma dell’articolo 53 della Costituzione “Tutti sono tenuti a conCORRERE alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva”, da cui ha tratto ispirazione il collegamento podistico.

A questo indirizzo tutte le informazioni sulla staffetta e le modalità di iscrizione. È possibile anche iscriversi singolarmente: mandando il proprio nominativo a info@lamezzadibergamo.it, l’organizzazione provvederà a costruire i team.

Le iscrizioni di squadra o singole devono arrivare al comitato organizzatore entro la giornata di lunedì 19 settembre.

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Mezza maratona – Ecco le strade chiuse domenica mattina

 

 

 


Ubi Banca diventa sponsor ufficiale della Volley Bergamo Foppapedretti

ubibanca_foppapedretti_foto-gruppoIl Gruppo UBI Banca e Volley Bergamo Foppapedretti hanno siglato una partnership che prevede l’ingresso del Gruppo bancario, terzo in Italia per capitalizzazione di borsa fare l’ingresso tra gli sponsor ufficiali della prima squadra, oltre a prevedere il rilascio della carta prepagata Enjoy Volley Bergamo Foppapedretti, presto disponibile in tutte le filiali UBI Banca, e la realizzazione di campagne di promozione tramite attività di digital marketing. La partnership si inserisce nella più ampia strategia del Gruppo bancario di associare il brand UBI a marchi importanti e di richiamo internazionale nell’ambito dello sport. Negli ultimi mesi il Gruppo aveva annunciato l’assunzione del ruolo di Official Bank per Juventus F.C. e di Official Banking Partner di NBA (National Basket Association). “Uno degli aspetti meno evidenti del fare banca è l’importanza del ruolo che svolgiamo nel sostenere le attività di interesse sociale – afferma Andrea Moltrasio, Presidente del Consiglio di Sorveglianza di UBI Banca -. Tra queste rientra certamente lo sport che in casi di eccellenza come Foppapedretti, rappresenta il punto di riferimento che anima anche le organizzazioni giovanili e amatoriali”. “Volley Bergamo Foppapedretti non è solo la pallavolo di serie A – spiega Luciano Bonetti, presidente del Volley Bergamo – non sono solo i trenta trofei conquistati in oltre vent’anni di storia. Volley Bergamo è la passione delle giovani atlete che crescono nel nostro Settore Giovanile, sono le migliaia di tifosi che ci seguono in Italia e nel mondo. E sentire la vicinanza di UBI Banca al nostro movimento mi rende ancor più orgoglioso di questo connubio”. Alla presentazione sono intervenuti, oltre a Moltrasio e Bonetti, anche Riccardo Tramezzani, responsabile Area Retail UBI Banca, Giovanni Panzetti, direttore Generale della Volley Bergamo Foppapedretti, Osvaldo Ranica, direttore generale della Banca Popolare di Bergamo, Enrica Foppa Pedretti , vicepresidente della Volley Bergamo Foppapedretti. La squadra è stata rappresentata dalle atlete Eleonora Lo Bianco, Mina Popovic, Katarzyna Skowronska, Eva Mori, Suelen Pinto, Alessia Gennari, Martina Guiggi  e dall’allenatore Stefano Lavarini.

 


Zogno, ancora festa in centro. Tocca alla notte bianca dello sport

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Il centro di Zogno non si ferma. Dopo la Notte Bianca di fine estate, che ha animato con grande successo la cittadina brembana, tocca a “Sport in Piazza”.

Domenica 4 settembre è in programma la seconda edizione dell’iniziativa organizzata dal Comune, che vede protagoniste le società e i gruppi sportivi del territorio. Oltre venti discipline e attività coinvolgeranno, dalle 16 alle 22, appassionati e curiosi durante una vera e propria “Notte Bianca dello Sport” all’insegna della festa, del sano agonismo e della condivisione. L’evento vuole essere anche un’occasione di promozione e di visibilità per le diverse specialità sportive e vedrà tanti atleti impegnati in esibizioni e dimostrazioni, oltre che nel curare le prove per il pubblico. Gratuitamente e con proposte per tutte le età e le attitudini, ci si potrà infatti cimentare con i propri sport preferiti o testare nuove discipline, anche quelle meno conosciute.

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Zogno si trasformerà quindi in una vera e propria palestra a cielo aperto, dove giocare a calcetto, provare una gimcana in bicicletta e partecipare a tornei di pallavolo o rugby. Oppure, più semplicemente, si potrà assistere alle numerose dimostrazioni acrobatiche e spericolate di professionisti, alle prese con la parete di arrampicata, con i percorsi ad ostacoli di bike trial, con esibizioni di ginnastica ritmica o di hip hop. Durante la serata si terrà anche una sfilata di abbigliamento sportivo a cura de “Il Gabbiano Azzurro”, negozio di articoli sportivi ha scelto di festeggiare i 30 anni di attività insieme agli sportivi a Zogno. Ci sarà spazio anche per la solidarietà: alla manifestazione, infatti, partecipa la Fondazione Aiuti per la Ricerca sulle Malattie Rare (A.r.m.r.), che organizzerà un’area informativa sulle proprie attività. In campo anche i negozi dell’Associazione Punto Amico, con le loro proposte commerciali.

Per partecipare alle iniziative sarà necessario indossare il braccialetto celebrativo in distribuzione presso le associazioni sportive e le attività programmate, per la canoa l’iscrizione va effettuata sul sito www.sportinpiazza.org

 


Olimpiadi, «vi racconto l’emozione di portare la torcia»

Gli occhi del mondo, almeno di quello sportivo, per un istante saranno tutti lì, per quel gesto così antico e per questo così emozionante e simbolico: l’ultimo tratto della corsa della fiamma olimpica ad accendere il braciere che illuminerà i Giochi di Rio, i trentunesimi dell’era moderna, in programma dal 5 al 21 agosto (per via del fuso orario la cerimonia di inaugurazione per noi sarà all’una di notte di sabato 6) .

Il nome dell’ultimo tedoforo è ancora top secret, ma sappiamo che la torcia ha intrecciato nel corso del suo cammino anche una storia bergamasca. Quella di Roberto Ceribelli, 43enne orginario di Covo che nel 2012 ha aperto nella città coloniale di Pirenópolis, località brasiliana ambita dagli ecoturisti per la natura rigogliosa e le cascate mozzafiato, la pizzeria Grano Salis.

È qui che da qualche mese, tra le specialità incluse nel menù, spicca la pizza olimpica, in omaggio a quell’incredibile avventura che ha vissuto quasi per caso. Il 3 maggio scorso la fiamma dei Giochi è infatti arrivata in Brasile e Ceribelli è stato scelto per raccogliere il testimone ad Anapolis e portarlo verso il confine con il Mato Grosso. La selezione dei tedofori prevede un iter molto rigido ma per Roberto l’occasione è arrivata al tavolo del suo locale: «È stata un’esperienza unica, di quelle che ti sfiorano una sola volta nella vita – racconta il pizzaiolo –. Una sera di ottobre dello scorso anno un gruppo di ragazzi è venuto a cenare nel mio ristorante. Abbiamo parlato parecchio, mi hanno fatto un sacco di domande. Pensavo fossero semplicemente dei clienti e invece, solo in seguito, ho scoperto che erano membri del comitato della torcia olimpica. Dopo due giorni mi hanno chiamato, chiedendomi se avessi voluto portare la fiamma e ho accettato. Io non corro a livello sportivo ma solo saltuariamente. Vanto però un passato da capoeirista in Angola, un’arte marziale che mi mantiene lucido sia mentalmente che fisicamente».

Ceribelli se n’è andato dalle Orobie 15 anni fa alla volta di Chapada Diamantina, nel cuore di Bahia, a 400 chilometri a ovest di Salvador. Lì ha incontrato Claudia, la donna che è poi diventata sua moglie e gli ha regalato due figli, Maria Elisa e José Elias. «Nel marzo 2004 sono rientrato temporaneamente in Italia – ricorda Ceribelli –, ho cercato di racimolare il più possibile lavorando sodo perché volevo ritornarmene subito in Brasile con la mia famiglia. Invece sono passati sei anni prima di riuscire a partire di nuovo per il Sud America. Nel 2010 sono andato a Brasilia per rispondere a un’offerta di lavoro ma purtroppo lì non è andata bene. Brasilia è una città futurista, molto cara. Per me non ha un’identità ma per i brasiliani sembra essere l’unico posto vivibile sulla terra. Da Brasilia mi sono spostato in Cidade de Goias per poi approdare a Pirenópolis, patrimonio storico dell’Unesco, ricca di cascate, buon cibo, hotel di lusso o economici per qualsiasi classe sociale».

Quando è arrivato a Pirenópolis nel 2011, Ceribelli ha lavorato per un periodo in una Ong dove ha imparato la bioedilizia e la permacultura, scoprendo l’importanza di un’agricoltura sostenibile e di una gestione etica della terra. La sua prima abitazione se l’è costruita da solo. Poi nel novembre 2012 ha restaurato una casetta a 200 metri dal centro e l’ha trasformata nella pizzeria mediterranea Grano Salis. «Anche il forno a legna l’ho realizzato con le mie mani – dice –, merito di un passato ben attivo come geometra e muratore. Mi definisco un pizzaiolo autodidatta. Da quasi 20 anni faccio il pane in casa e penso che ogni giorno si scopra qualcosa di nuovo. Anche se ero un perfetto sconosciuto in poco tempo ho acquisito una buona clientela. Le mie pizze e i miei piatti sono semplici ma genuini».

roberto ceribelli - pizzeria grano salis brasileAnche perché ha una vera e propria passione per il cibo biologico a kilometro zero e la filosofia slow food e molti degli ingredienti utilizzati per la preparazione dei suoi piatti provengono all’orto di casa sua, dove crescono piante da frutta tipicamente brasiliane come banana, papaya, mango, avocado, ma anche ortaggi, aromi e spezie come peperoni, melanzane, basilico, peperoncino, salvia. «Ci tengo tantissimo al controllo di quello che viene servito perché il cliente deve rimanere soddisfatto e mi diverto a guardare la reazione delle persone dopo il primo morso – sottolinea -. Sono l’unico italiano che fa la pizza a Pirenópolis e attiro l’attenzione del pubblico perché, a differenza delle pizzerie brasiliane che fanno una pizza precotta, apro l’impasto con le mani e lo metto crudo nel forno. Inoltre il mio piano di lavoro è a diretto contatto con il pubblico. Nel nostro menù ci sono circa 40 pizze, due tipi di lasagne, tagliatelle fatte a mano con una decina di sughi differenti. Preparo anche il pane pugliese nel forno a legna per preparare le bruschette, succhi di frutta fresca e prodotti in conserva sottolio».

 


Commercianti over 50, Bergamo si prepara per olimpiadi

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Tornano le Olimpiadi organizzata dall’associazione 50&Più, la manifestazione-soggiorno dedicata agli sportivi over 50 giunta alla XXIII edizione.

La rassegna sportiva che ogni anno richiama centinaia di partecipanti da tutta Italia, quest’anno si arricchisce di un giorno in più. L’appuntamento è dall’11 al 19 settembre in Basilicata, a Marina di Pisticci in provincia di Matera al Ti Blu Village Club, situato sulla costa ionica.

L’evento unisce il soggiorno marino di fine estate allo svolgimento di gare per i soci più sportivi, in un contesto di allegria e sana competizione. Dai 50 anni in poi, tutti possono partecipare secondo le proprie possibilità scegliendo tra diverse discipline. Si può gareggiare per il tiro con l’arco, il nuoto, il ping pong, le bocce, il tennis, la marcia. In tutto sono dieci le discipline previste. Ogni anno sono oltre 1.000 i partecipanti che ne approfittano per tenersi allenati e prepararsi in vista di questo appuntamento, oppure semplicemente desiderano vivere una settimana all’insegna del benessere psico-fisico, tra mare, cultura e relax.

Durante la manifestazione sportiva, si terranno anche il Trofeo 50&Più Burraco e il Trofeo 50&Più Gara di Ballo.

«Le Olimpiadi di 50&Più sono un’occasione per rafforzare lo spirito di gruppo attraverso lo sport e gli eventi conviviali organizzati e dimostrano anno dopo anno che lo sport non ha età  – dice Franco Meloncelli, referente area turismo dell’associazione provinciale 50& Più -. La speranza è di allargare la squadra bergamasca in questa nuova edizione».

Per informazioni e iscrizioni: 50&più Bergamo in Ascom Bergamo tel. 035.4120126/127.

Il programma


Rinviata a data da destinarsi la “Notte bianca dello sport”

notte bianca dello sport 3Causa maltempo, è stata nuovamente rinviata, questa volta a data da destinarsi, la “Notte Bianca dello sport”, la manifestazione organizzata da Pro Loco cittadina e Teamitalia che ogni anno riunisce tutta la città nel segno dello sport e del divertimento.

A parte la data, la formula e gli orari resteranno immutati: dalle ore 20 fino alle 24. Il Sentierone e piazza Matteotti si trasformeranno in un grande palcoscenico di esibizioni e spettacoli delle più disparate discipline sportive: arti marziali, scherma, danze caraibiche, tiro con l’arco, roller, ginnastica artistica e molto altro ancora.

Una grande vetrina con oltre trenta attività sportive da scoprire affiancati da istruttori, allenatori e tecnici che spiegheranno come avvicinarsi a queste discipline sportive. L’iniziativa è aperta a tutti, grandi, piccini, famiglie e giovani, e tutte le attività sportive saranno gratuite.

Anche quest’anno la manifestazione, giunta alla ottava edizione, abbina allo sport la solidarietà, e sostiene l’associazione Paolo Belli lotta alla leucemia, che organizzerà per la serata un’area ristoro sul Sentierone di Bergamo.

Il programma