Sicurezza e Haccp tutte le date dei corsi Ascom

Prende il via oggi, 17 settembre, la nuova sessione dei corsi obbligatori in materia di sicurezza sul lavoro e igiene alimentare di Ascom Bergamo. Per quanto riguarda i corsi obbligatori in materia di sicurezza alimentare (HACCP), fondamentali per chi opera nella trasformazione, produzione, somministrazione, vendita e trasporto di prodotti alimentari o di beverage, sono suddivisi in corsi di prima formazione della durata di 3 ore (dalle 14.30 alle 17.30) in programma in più date fino a dicembre nella sede di Bergamo e corsi di aggiornamento della durata di due ore dalle 14.30 alle 16.30 proposti a Bergamo, Treviglio, Osio Sotto, Zogno e Trescore.
In materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, ripartono i corsi obbligatori per tutti i settori di attività sia privati che pubblici, per tutte le tipologie di rischio e per tutti i lavoratori, con o senza retribuzione, subordinati e autonomi, nonché ai soggetti ad essi equiparati (soci lavoratori di cooperativa o di società, anche di fatto, che prestano la loro attività per conto della società e dell’ente stesso; associati in partecipazione; lavoratori a progetto; collaboratori coordinati e continuativi; lavoratori a domicilio; lavoratori a distanza – telelavoro -, tirocinanti, buoni lavoro – o voucher-, e via di seguito). Sono in calendario i corsi e relativi aggiornamenti per: “Responsabile del servizio prevenzione e protezione” (Rspp) – datori di lavoro, per “Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza” (Rls), addetto antincendio basso e medio rischio, addetto al primo soccorso.
Per rispondere agli obblighi previsti dall’Accordo Stato Regioni (siglato il 21 dicembre 2011), che impongono la formazione sia generica che specifica dei lavoratori – esclusi preposti e dirigenti – Ascom organizza inoltre corsi di Formazione Generale (della durata di 4 ore, con acquisizione di credito formativo permanente) e di Formazione Specifica (la normativa prevede dalle 4 alle 12 ore di aula a seconda del rischio legato alla mansione svolta) rivolti ai lavoratori a basso rischio, per cui sono previste 4 ore di lezione e ai lavoratori a medio rischio per cui sono previste 8 ore di lezione. Inoltre sono in programma corsi di aggiornamento formazione specifica della durata di 6 ore per tutte le classi di rischio. I corsi si terranno principalmente alla sala corsi nella sede Ascom a Bergamo, in Via Borgo Palazzo 137. Si ricorda inoltre che, per tutti i corsi è previsto un contributo fino a esaurimento dei fondi rivolto alle aziende iscritte all’Ente Bilaterale del Commercio e Turismo. Per usufruire dei sussidi, la partecipazione al corso non deve essere soggetta ad altre forme di finanziamento. Il calendario completo dei corsi è disponibile sul sito www.ascomqsa.it nella sezione ‘Corsi’.
 Per maggiori informazioni e iscrizioni contattare la segreteria organizzativa dell’area Gestionale (telefono 035 4120325,gestionale@ascombg.it). 


Per la sicurezza sulla strada torna Safe Driver

C’è tempo fino a venerdì 30 aprile per supportare con un voto Safe Driver, il progetto per sensibilizzare i ragazzi a un consumo responsabile dell’alcool. Per sostenere l’iniziativa basta esprimere un semplice voto su Avida Community Fund (clicca quì), la piattaforma che permette a enti e cittadini di candidare progetti a sostegno di salute, anziani e occupazione. Le iniziative più votate verranno valutate da una giuria che selezionerà i 3 vincitori, uno per categoria, che riceveranno fino a 15mila euro da investire nel progetto.
Safe Driver prevede che di volta in volta, in occasioni sociali, un ragazzo decida di astenersi dal bere alcolici per assumersi la responsabilità di condurre a casa in sicurezza i suoi passeggeri. La campagna rientra nelle iniziative di Notti in sicurezza, il tavolo provinciale coordinato dal SerD di BG, a cui fa capo ATS Bergamo e formato da ASST PG23, Associazione genitori Atena, Polizia Stradale, CRI, Rotary Centenario, ACI Bergamo, Polizia Locale Bergamo, Rotaract Club Città Alta BG e discoteca Bolgia.
In Italia l’andamento degli incidenti stradali mortali è drammatico: nel primo semestre del 2017 il dato dei decessi causati da incidenti stradali è incrementato del 4% rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente. Nel 2016 si sono registrati per incidenti stradali circa 3mila morti, 10mila invalidi gravi, 145mila ricoveri e circa 500mila accessi al Pronto Soccorso, con costi stimati in oltre 16 miliardi di euro.


Contro furti e rapine i commercianti lombardi scelgono assicurazione e vetrine anti-spaccata

legalità mi piace neroPer la giornata nazionale “Legalità, mi piace!” Confcommercio ha presentato una ricerca sui costi dell’illegalità e sull’impatto e la percezione dei fenomeni da parte delle aziende del commercio, del turismo e dei servizi.

Le rilevazioni sono state realizzate tramite un questionario on line, realizzato dal 25 settembre a fine ottobre, al quale hanno partecipato circa 4.500 imprese.

Il focus sulla Lombardia evidenzia il maggiore ricorso, tra le misure di prevenzione e tutela adottate, ad assicurazioni e vetrine corazzate: il 43 % degli imprenditori (contro il 36% della media nazionale) ha optato per una maggiore copertura assicurativa e il 16% (contro il 12% della media nazionale) ha scelto di dotarsi di vetrine “anti-spaccata”.

Tra le iniziative ritenute più efficaci per la sicurezza della propria impresa, la Lombardia pone l’accento sulla certezza della pena (con il 79% delle indicazioni degli imprenditori) e sui poliziotti di quartiere, fondamentali per il 19% delle aziende coinvolte.

Più che a livello nazionale la grande maggioranza delle imprese si dichiara “molto favorevole” ad un inasprimento delle pene ( il 76% contro il 67% nazionale) per furti, rapine, abusivismo, contraffazione, usura ed estorsioni. Il 40% degli imprenditori è fermamente convinto che i condannati non scontino realmente le pene. Il 92% degli intervistati non si è dotato di un’arma per la difesa personale e il 57% non pensa nemmeno di farlo in futuro.

Il taccheggio in Lombardia è poco più presente rispetto alla media nazionale (il 46% degli imprenditori ne ha avuto esperienza contro il 43% della media nazionale) ma sembra essere subito in maniera meno ricorrente (il 23% ha subito più taccheggi, contro il 25% della media nazionale).

In Lombardia l’incidenza di chi percepisce un peggioramento dei livelli di sicurezza è leggermente inferiore alla media nazionale (il 26% contro il 30%). Come nel resto d’Italia i fenomeni maggiormente percepiti in aumento rispetto allo scorso anno sono abusivismo (+51%), furti (+47%) e contraffazione (+40%). L’esperienza di criminalità è sensibilmente inferiore rispetto alla media nazionale, sia per quanto riguarda l’esperienza indiretta (il 12% contro il 22% del resto d’Italia) che quella diretta (il 3% contro il 9% a livello nazionale).


Ascom in piazza per la legalità e in Comune nasce l’osservatorio

selfie legalità - foto di gruppo

Nella giornata nazionale “Legalità, mi piace!” promossa per il quinto anno da Confcommercio a contrasto dei fenomeni criminali che danneggiano le imprese del terziario, l’Ascom di Bergamo ha lanciato un flash mob per dire no all’illegalità nel corso del quale autorità, imprenditori e cittadini hanno indossato la t-shirt gialla con l’hashtag #legalitàmipiace. Nel gazebo allestito in piazza Matteotti l’associazione ha inoltre distribuito materiale informativo e il vademecum anti-contraffazione e ha donato i semi della legalità per coltivare ogni giorno semplici regole e vedere fiorire d’estate dei girasoli.

Anche i commercianti del centro hanno dimostrato la propria condivisione dei principi che guidano un’economia sana e libera prestandosi ad uno scatto fotografico nei loro negozi.

La giornata è proseguita con il consiglio direttivo e delle categorie alle 15 nella sede dell’associazione. Ascom ha inoltre messo a disposizione delle imprese un glossario dei principali fenomeni che alterano il mercato e alimentano l’economia sommersa.

«Il tema della sicurezza è il presupposto fondamentale per fare impresa – ha sottolineato Paolo Malvestiti, presidente dell’Ascom e della Camera di Commercio -. Con la crisi il rispetto e la tutela delle imprese in regola è fondamentale, mentre abusivismo e contraffazione alterano la concorrenza e impoveriscono la nostra economia, a danno di tutti».

«Nonostante i dati evidenzino che la percezione della sicurezza sia leggermente migliorata in provincia, dobbiamo continuare a seminare legalità – ha commenta Oscar Fusini, direttore Ascom -. Il 72% degli italiani pensa che sia normale acquistare falso o che sia al massimo un peccato veniale e i 27% ha acquistato un prodotto contraffatto nell’ultimo anno. Chi acquista merce taroccata o cerca servizi abusivi, dai trasporti al turismo, danneggia le imprese e i lavoratori in regola e il loro futuro».

«L’Ascom di Bergamo è stata tra le prime associazioni a promuovere iniziative a contrasto di contraffazione, che in Italia ha un volume d’affari di 350 miliardi di euro l’anno, e l’abusivismo – sottolinea Diego Pedrali, presidente del Gruppo Abbigliamento Ascom e consigliere nazionale di Federazione Moda Italia -. L’“industria” del falso italiano purtroppo è la prima in Europa e chi acquista merce contraffatta non è sempre consapevole dei danni che crea per non parlare dei rischi per la sicurezza. La Lombardia occupa il secondo posto in Italia per numero di sequestri effettuati. Oltre a comprare capi firmati nei negozi di fiducia, tutti possono dare il loro contributo segnalando a Federmoda casi di contraffazione».

Se l’Ascom e il sistema Confcommercio si sono impegnati a mantenere sempre alta la guardia sulla criminalità e l’illegalità in tutte le sue forme con la giornata annuale di mobilitazione, anche il Comune di Bergamo ha scelto di potenziare gli strumenti per l’analisi e il contrasto dei fenomeni. Non poteva esserci migliore occasione dell’iniziativa di sensibilizzazione in piazza per presentare la nascita di un osservatorio della legalità. «Si riunirà per la prima volta il 29 novembre – ha sottolineato Marzia Marchesi, presidente del Consiglio comunale -. Dove l’economia gira e funziona investe anche la criminalità e i segnali di infiltrazione, seppur in una situazione nebulosa e tutt’altro che chiara, vi sono purtroppo anche nella nostra città. Il primo passo è quello di promuovere ed educare alla legalità».

«L’illegalità si può vincere solo se la gente condivide e conosce le regole che governano la convivenza. In questo molto possiamo fare come istituzioni per coinvolgere e avvicinare i cittadini, nella consapevolezza che solo con l’impegno di tutti si può tutelare la legalità – le parole di Girolamo Fabiano, questore di Bergamo -. Nel territorio i fenomeni criminali sono sotto controllo ma non abbassiamo la guardia».

Guglielmo Benetti, referente dei temi della legalità, educazione alla cittadinanza e prevenzione del bullismo dell’Ufficio Scolastico territoriale di Bergamo ha ricordato l’impegno nell’educazione al rispetto delle regole portato avanti nelle scuole: «Non dobbiamo formare dai banchi dei bravi lavoratori e professionisti, ma il primo compito della scuola è insegnare ai ragazzi ad essere dei bravi cittadini, che apprezzino le istituzioni e le regole senza scorciatoie e compromessi, anticamera dell’illegalità e della corruzione».

Al flash mob della legalità hanno partecipato anche Iole Galasso, viceprefetto aggiunto e il tenente Luca Augelli della Guardia di Finanza di Bergamo.


Sanga: «Acquistare prodotti falsi non è mai conveniente»

171117 - incontro Giovanni Sanga Ascom Bergamo Confcommercio

Le problematiche del commercio, delle piccole imprese del terziario, in particolare le tematiche fiscali, sono state al centro del confronto tra i dirigenti dell’Ascom di Bergamo e l’onorevole bergamasco Giovanni Sanga che in associazione ha raccolto criticità e istanze e illustrato le novità legislative, a partire dalla passaggio dagli studi di settore agli Isa, gli Indicatori sintetici di affidabilità.

Il vista della giornata nazionale “Legalità, mi piace!” promossa da Confcommercio martedì 21 novembre, il parlamentare, che ha anche fatto parte della Commissione d’inchiesta sulla contraffazione, ha fatto proprio il messaggio della campagna a sostegno di un’economia sana e libera.

«Oltre il 70% degli italiani ritiene che acquistare prodotti contraffatti non sia un fatto così grave – ha ricordato -. Non è così. Innanzitutto i prodotti falsi non danno garanzie sul piano della qualità e possono rivelarsi pericolosi e nocivi per la salute. Ma hanno anche l’effetto di impoverire il sistema italiano della produzione e della vendita». «Il Made in Italy che porta in tutto il mondo l’immagine del nostro paese – ha spiegato – è messo a rischio dai prodotti contraffatti, comprarli significa perciò indebolire le nostre aziende e il sistema Italia nel suo complesso. Senza dimenticare che il falso si muove in quel mondo parallelo fatto di criminalità organizzata, produzione e smercio illegali, pericolosi traffici internazionali».

È stato, quindi, il primo volto prestato al “selfie della legalità”, una delle iniziative che l’Ascom proporrà martedì in piazza Matteotti a Bergamo declinando sul territorio la mobilitazione nazionale. In programma anche un flash mob (alle 11 con magliette gialle in regalo), la distribuzione di un vademecum che illustra i pericoli della contraffazione e dei “semi della legalità. Chi li metterà a dimora vedrà fiorire in estate dei girasoli ed avrà sperimentato il valore della cura quotidiana e del rispetto delle regole.


Ascom in piazza per la legalità: flash mob e selfie per dire no a contraffazione e abusivismo

hastag legalitàmipiace

Il 21 novembre Confcommercio promuove per il quinto anno la Giornata “Legalità, mi piace!” incentrata sui fenomeni criminali che riducono la competitività del sistema produttivo, alterano le regole del mercato e danneggiano le imprese del terziario.

L’Ascom di Bergamo aderisce alla giornata nazionale, lanciando un flash mob alle 11 in piazza Matteotti per dire no all’illegalità indossando la t-shirt gialla con tanto di hashtag #legalitàmipiace. Il raduno sarà immortalato con una foto dall’alto, pronta a cogliere la macchia di colore giallo acceso creata dai partecipanti alla mobilitazione.

Dalle 10 alle 16 l’Ascom sarà inoltre presente con un gazebo in piazza Matteotti, angolo via Crispi, per distribuire materiale informativo e il vademecum anti-contraffazione, oltre che per donare i semi della legalità, per coltivare ogni giorno semplici regole e vedere fiorire d’estate dei girasoli.

dieci motivi per non comprare prodotti falsiNel corso della giornata tutti potranno prestarsi ad uno scatto fotografico, dando il proprio volto alla campagna per dimostrare la condivisione dei principi che guidano un’economia sana e libera. «Anche quest’anno abbracciamo l’iniziativa portata avanti a livello nazionale da Confcommercio a favore della legalità, presupposto fondamentale per qualsiasi attività imprenditoriale – commenta Paolo Malvestiti, presidente Ascom Confcommercio Bergamo -. È importante dare il nostro contributo per valorizzare il lavoro che ogni giorno le forze dell’ordine compiono per la prevenzione e repressione dell’illegalità. Abusivismo, contraffazione, rapine ed episodi di microcriminalità danneggiano le imprese, affossano la competitività ed alterano le regole del mercato».

Alle 15, in Ascom, nella sede cittadina, si terranno il Consiglio direttivo e il Consiglio delle categorie. Nell’occasione verranno presentati dal direttore Oscar Fusini i dati sul costo dell’illegalità dell’indagine Confcommercio-Gfk condotta sui fenomeni che riducono la competitività del nostro sistema produttivo, sui temi di usura, abusivismo e contraffazione, rapine e racket.

Fulcro della mobilitazione nazionale i lavori nella sede di Confcommercio a Roma, dedicati allo studio e all’approfondimento del costo dell’illegalità e trasmessi in streaming in tutte le associazioni e federazioni. Sarà letto il messaggio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e parteciperà il ministro dell’Interno Marco Minniti. Mariano Bella, direttore Ufficio Studi Confcommercio-Imprese per l’Italia, presenterà i risultati dell’indagine 2017 condotta sul tema a livello nazionale. Alle 10.55 si proietterà un video sulla concorrenza sleale con la testimonianza inedita di un imprenditore. Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia, darà il suo contributo alla giornata con un intervento sul tema. La chiusura dei lavori è prevista alle 12.


Terziario, Confcommercio misura il peso dell’illegalità sulle imprese

legalità mi piace nero

Confcommercio tiene alta l’attenzione sui fenomeni criminali che riducono la competitività del sistema produttivo e anche quest’anno promuove la giornata nazionale “Legalità, mi piace!”.

L’appuntamento, per la quinta edizione, è martedì 21 novembre e prevede iniziative locali e il collegamento con il sito confederale per la presentazione di un’analisi sui costi dell’illegalità e sull’impatto e la percezione dei fenomeni da parte delle aziende del commercio, del turismo e dei servizi.

Le rilevazioni sono realizzate tramite un questionario on line, di immediata compilazione, che gli imprenditori sono invitati ad inviare entro il 31 ottobre.

L’indagine offrirà un panorama aggiornato delle criticità legate a furti, rapine, estorsioni, usura, contraffazione e abusivismo, sulle emergenze, sulle contromisure adottate dalle imprese e le richieste in tema di sicurezza dell’intero sistema associativo.

L’Ascom di Bergamo rilancia l’invito a livello territoriale, sottolineando come la riuscita complessiva dell’indagine dipenda soprattutto dalla partecipazione delle imprese. In occasione della giornata nazionale realizzerà inoltre iniziative a livello locale.

>>Il questionario 


BiGi, occhio ai fanali! In due biciclette su tre non funzionano

bigi - seraImpegnato a far rispettare il codice della strada, il Comune di Bergamo ne sta anche infrangendo le norme.

A mettere in luce (è il caso di dirlo) il paradosso è Federconsumatori che tra il 15 di agosto e il 7 settembre ha effettuato una verifica a campione sull’efficienza delle BiGi, le biciclette del servizi di bike sharing cittadino. Ebbene, delle 148 biciclette controllate, distribuite su 28 stazioni, soltanto 48 avevano l’impianto di illuminazione regolarmente funzionante. Due su tre, quindi, non erano in regola, con guasti al faro anteriore, a quello posteriore o a entrambi.

L’associazione ha segnalato all’Atb, che gestisce il servizio, i numeri identificativi delle biciclette inutilizzabili e invita i cittadini, quando prelevano le biciclette, fare attenzione che tutto funzioni regolarmente e, in caso contrario, a segnalarlo.

Pedalare a fari spenti infatti non è solo pericoloso per sé e per gli altri utenti della strada ma anche passibile di una sanzione compresa tra i 24 e i 97 euro, secondo quanto previsto dal codice della strada per chi circola senza luci o con luci non conformi (art. 68).


Sicurezza alimentare, occhio al ghiaccio

barman - cocktail - ghiaccio - drink - bicchiere

Anche il locale più attento può scivolare… sul ghiaccio. Trasparenti alla vista e neutri nel sapore, i tintinnanti cubetti che rinfrescano bibite e drink – e che sciogliendosi vengono ingeriti – non sono esenti da rischi di carattere sanitario. Lo ha recentemente evidenziato la trasmissione della Bbc Watchdog, che ha analizzato il ghiaccio di alcune catene internazionali come Starbucks, Costa o Caffè Nero, trovando tracce di batteri coliformi fecali dal 30 al 70% dei campioni, a seconda dell’insegna. Qualche anno fa ci aveva già pensato Valerio Staffelli di Striscia la Notizia, con prelievi in incognito in bar, fast food e discoteche, a portare alla luce contaminazioni da batteri patogeni in alte concentrazioni.

Le indagini sino ad ora non sono state numericamente ampie, ma i risultati sono concordi nell’evidenziare una criticità, non certo una volontà fraudolenta, ma una sottovalutazione del tema sì. L’attenzione in ogni caso sta crescendo. Complice la nascita di numerose realtà industriali che si occupano di produzione e distribuzione di ghiaccio alimentare, l’Inga – Istituto nazionale del ghiaccio alimentare ha realizzato, nel 2015, il “Manuale di corretta prassi igienica per la produzione di ghiaccio alimentare”. Approvato dal Ministero della Salute, contiene anche un’utile sezione dedicata all’autoproduzione negli esercizi di somministrazione. In Sicilia, patria delle granite, invece, la Regione ha scelto di creare nell’ambito dei servizi di sicurezza alimentare una speciale sottosezione dedicata al ghiaccio.

Noi ci siamo rivolti ad Andrea Comotti, responsabile dell’area Gestionale dell’Ascom di Bergamo, per saperne di più e conoscere tutti i comportamenti corretti per servire un ghiaccio sicuro.

Quindi il ghiaccio non è un alimento sterile?

«Il congelamento dell’acqua evita lo sviluppo microbico, il ghiaccio però non possiede azione microbicida, i microrganismi presenti sono eliminati solo parzialmente e con tempi di congelamento lunghi».

Eppure l’acqua è potabile…

«La responsabilità dell’ente gestore della distribuzione dell’acqua termina nel punto di presa dell’utente, da lì in poi è in carico al gestore del locale. Per quest’ultimo, una buona prassi potrebbe cominciare dal prevedere un’analisi periodica della potabilità dell’acqua, dopodiché è fondamentale assicurare un’accurata pulizia e manutenzione della macchina per la produzione del ghiaccio. Se il ghiaccio è prodotto in buone condizioni igieniche e da acqua potabile non presenta rischi per la salute del consumatore sotto il profilo microbiologico».

Cosa può succedere dopo?

«La fasi critiche sono la manipolazione e la conservazione. Il ghiaccio deve essere raccolto in contenitori per alimenti, che devono essere mantenuti puliti e sanificati, utilizzando attrezzi dedicati come palette, cucchiai e pinze per evitare contaminazioni crociate con altri alimenti contenenti allergeni o sviluppi microbici. Non è sicuro, ad esempio, prelevare il ghiaccio direttamente con il bicchiere perché l’esterno viene toccato con le mani e quindi non è mai abbastanza pulito. Ovviamente vanno rispettate tutte le regole per la manipolazione degli alimenti, ossia l’igiene delle mani, degli abiti, della postazione. Durante l’utilizzo, inoltre, il ghiaccio deve essere conservato in contenitori isolati termicamente e richiusi dopo ogni prelievo, consiglia il Manuale».

Quali altre insidie può nascondere un cubetto di ghiaccio?

«Potrebbe contenere corpi estranei, dannosi se ingeriti, oppure essere contaminato da sostanze chimiche».

Insomma, gli esercenti devono occuparsi anche della sicurezza del ghiaccio…

«In realtà non si tratta di adempimenti troppo gravosi. Ciò che manca è probabilmente una consapevolezza diffusa dell’importanza di trattare il ghiaccio come si fa con gli altri alimenti. Dal canto nostro, come Ascom, stiamo integrando nel manuale di autocontrollo Haccp anche questo capitolo, così da rendere più semplice una produzione e un utilizzo corretto».

In Ascom il servizio di analisi dell’acqua

rubinetto acquaBar, ristoranti, negozi e alberghi possono verificare la qualità dell’acqua che utilizzano e che forniscono ai clienti grazie all’apposito servizio di analisi promosso dall’Ascom di Bergamo. Dei tecnici preleveranno dei campioni e restituiranno i dati sulla sicurezza di quanto sgorga da rubinetti, macchine di depurazione, gasatori e refrigeranti, ma anche sulle caratteristiche fisiche e chimiche dell’acqua.

Ascom Confcommercio Bergamo – Area Gestionale
tel. 035 4120181-129
gestionale@ascombg.it

 


Decreto Minniti, a Bergamo nuove misure per la sicurezza urbana

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Il Comune di Bergamo aggiorna e modifica il Regolamento di Polizia Urbana recependo le disposizioni del Decreto Minniti, pubblicato sullo Gazzetta Ufficiale lo scorso 20 febbraio e in fase di conversione in questi giorni al Senato. Bergamo è una delle prime città ad adeguare i propri strumenti alle novità del Decreto, pensato dal Ministro Minniti (dopo una lunga interlocuzione con ANCI e sindaci di diverse città italiane) per fornire ai Sindaci e ai Comuni strumenti in più per il controllo del territorio e per migliorare la sinergia con Questura e Prefettura, gli enti preposti alla tutela dell’ordine pubblico sul territorio.

Si stipulano così patti per la sicurezza urbana tra il prefetto e il sindaco: devono riguardare le zone più colpite dal degrado, lo smercio di prodotti contraffatti, l’abusivismo compreso quello di occupazione degli alloggi, «l’accattonaggio invasivo» – come definito dal Viminale – quando diventa un fattore di rischio per la sicurezza pubblica. I sindaci avranno poteri di intervento nelle situazioni di «pregiudizio alla vivibilità urbana». Tra le novità anche l’allontanamento dai luoghi dove il comportamento ritenuto illecito ha danneggiato il decoro urbano con una sanzione da 300 a 900 euro. Quello che è stato chiamato dai giornali come “minidaspo” (con evidente riferimento ai provvedimenti di allontanamento previsti negli stadi italiani) si attuerà, come da decreto, nelle zone caratterizzate da infrastrutture come ferrovie, stazioni, aeroporti, ecc., ma anche in luoghi di particolare pregio storico-architettonico-artistico o attrattività turistica, individuati dalle singole Amministrazioni.

Il Comune di Bergamo ha già in questo senso già lavorato per rendere certi i luoghi in cui questi provvedimenti potranno essere presi: si tratta di Bergamo Alta, le Mura Venete, l’area su cui insistono Accademia Carrara e GAMeC, il Centro Piacentiniano, i parchi e i giardini comunali. “Quella che emerge dal decreto –spiega il viceSindaco del Comune di Bergamo Sergio Gandi – è un’idea molto evoluta del concetto di sicurezza urbana, una nozione che si incardina su iniziative di riqualificazione urbana, di inclusione sociale e prevenzione della criminalità, tre concetti nei quali mi ritrovo perfettamente e sui quali l’Amministrazione di Bergamo sta lavorando con impegno. Gli strumenti che oggi il Decreto Minniti di mette a disposizione non saranno risolutivi, ma rappresentano comunque elementi deterrenti per situazioni di degrado nelle nostre città, una possibilità in più per essere più efficaci sul territorio. Ma soprattutto ci consentono un’attività ancora più coordinata con chi davvero tutela l’Ordine pubblico nelle nostre città, ovvero Questura e Prefettura.” Nel regolamento di Polizia Urbana vengono anche introdotte nuove misure per il contrasto del fenomeno dei parcheggiatori abusivi, con la possibilità di installazione di nuovi parcometri nei quali si debba inserire il numero di targa dell’auto in sosta: in questo modo si previene la compravendita di ticket già parzialmente utilizzati.

Le modifiche al regolamento saranno discusse in Commissione nei prossimi giorni e successivamente passeranno al vaglio del Consiglio Comunale.

Il viceSindaco Gandi spiega le novità per il Comune di Bergamo: https://www.youtube.com/watch?v=iqZABDWTbvg