La cucina de La Marianna protagonista a “O anche no” su Rai 3

Domenica 14 gennaio, ore 10.20, va in onda il servizio curato da Edoardo Raspelli, che ha fatto tappa- a sorpresa- in Città Alta

Edoardo Raspelli racconta la cucina del ristorante La Marianna di Città Alta nel programma di inclusione sociale, disabilità e diritti fondamentali, «O anche no», in onda domenica 14 gennaio alle 10.20 su Rai Tre e in  replica all’1.15 della notte tra lunedì 15 e martedì 16. La trasmissione, per la regia di Gabriele Mammarella, è realizzata con la collaborazione di Rai per la Sostenibilità e Rai Pubblica Utilità. «Si tratta di un programma – afferma il cronista della gastronomia – meravigliosamente interessante e vivo, un fiore all’occhiello del servizio pubblico che racconta storie incredibili, dalle donne operate di tumore al seno che grazie a un gruppo di volontari fanno canoa ai ragazzi autistici che lavorano in pizzeria. La conduttrice Paola Severini Melograni, che è autrice con Eugenio Giannetta e Valeria Zanatta, mi ha chiesto di collaborare e sono felice di poter contribuire con la mia rubrica».

Nel suo spazio Raspelli entra nei ristoranti, ordina i piatti, li fotografa, gira un breve filmato e, soprattutto, ne valuta l’accessibilità. E’ un ospite inatteso. I titolari (pur riconoscendolo) non sanno, infatti, delle sue intenzioni. «Il locale non viene nominato, per la scelta di non fare pubblicità, buona o cattiva che sia – spiega il critico -. La Marianna è però facilmente riconoscibile: non solo è in Città Alta, ma ricordo che fu al centro di un caso di cronaca (il rapimento di Mirko Panattoni nel 1973, il primo bambino a essere sequestrato a scopo estorsivo in Italia, ndr). Qui scoprirò un’ottima cucina, prezzi buoni, calore umano e anche un’attenzione speciale verso i nostri amici a quattro zampe». Raspelli ha consumato il pasto in compagnia, gustando, tra i vari piatti, crudo di pesce, molluschi e crostacei, tuorlo fondente con salsa al pecorino e tartufo, insalata di puntarelle, polpo al vapore con crema di ceci, battuta di manzo, casoncelli, ricciola con i broccoli, baccalà in salsa tonnata, fiorentina al manzo irlandese e strudel di pere.

Nella puntata di domenica Paola Severini Melograni e il campione paralimpico Daniele Cassioli saranno nella sede milanese de Il Bullone insieme al suo fondatore, Bill Niada. La redazione del giornale ogni mese riporta riflessioni e inchieste nate da incontri, interviste, esperienze condivise, storie, esempi ispiratori per i giovani e per un mondo migliore.

Mario Acampa sarà in provincia di Roma, a Grottaferrata, alla cooperativa sociale Agriturismo Capodarco, dove le persone con disabilità abbandonate dalla società ricevono cure, assistenza, lavorano e riacquisiscono la loro dignità. Dopo un periodo difficile durante il quale la struttura generale ha avuto una serie di problemi economici e di gestione, si è tornati da dove Capodarco era partito grazie alle scelte coraggiose di un ultranovantenne, don Franco Monterubbianesi.

Ylenia Buonviso sarà a Lido di Ostia per mostrare che cosa accade quando le famiglie che si ritrovano a vivere la disabilità si uniscono. Si parlerà dell’associazione Comitato di Disabilità del X Municipio di Roma, dove i ragazzi e le loro famiglie si frequentano e condividono esperienze attraverso l’arte, il teatro e la musica. Inoltre, ci saranno le rubriche di Ivan Cottini, Guido Marangoni e Roberto Vitali. Immancabili la musica dei Ladri di Carrozzelle e i disegni di Stefano Disegni.

 

 

 

 


Lavoro nei pubblici esercizi e ospitalità, identikit degli oltre 25mila addetti nelle 2973 imprese bergamasche

L’occupazione femminile è dominante, con 17.041 addetti. Picchi stagionali a giugno e settembre, i periodi ideali per godersi dehor e aree esterne 

Ascom Confcommercio Bergamo presenta per la prima volta i dati dell’Osservatorio sul mercato del lavoro nel turismo in provincia di Bergamo. I dati sono elaborati dal Centro Studi Federalberghi, nell’ambito della XVa edizione dell’Osservatorio sul mercato del lavoro nel  turismo in Italia, che per il primo anno, ha un focus sulla provincia di Bergamo.  La ricerca fotografa il mercato del lavoro delle quasi 3mila imprese turistiche provinciali. La provincia di Bergamo si pone al terzo posto in Lombardia come numero di addetti, con una media di lavoratori di 25.640, dopo Milano che ne conta 104.992 e Brescia con 29.451. I valori massimi e minimi di occupazione sono settembre e agosto con rispettivamente 26.908 e 23.770 dipendenti. Nel 2022 in provincia di Bergamo hanno operato in media 2.973 imprese con almeno un dipendente (massimo 3.041 e minimo 2.929) per una media di 25.640 dipendenti con una media addetti di 8,6 addetti. La media regionale è di 8,2 dipendenti. Tra le principali evidenze rilevate, emerge come il lavoro nel turismo bergamasco abbia ripreso quota negli ultimi due anni. Nel 2022 il recupero era già effettivo per la ristorazione e i pubblici esercizi. Il 2023, un annata eccezionale per le presenze turistiche, confermerà il recupero pieno anche del settore ricettivo rispetto ai dati 2019. Quanto ai picchi stagionali, i periodi clou per il settore si registrano a luglio e agosto in estate e a dicembre in inverno. Essendo la stragrande maggioranza degli addetti operanti nel settore della ristorazione (oltre il 92%)  si registra la punta di lavoro nei mesi di giugno e settembre, in concomitanza con la stagione dei dehor e aree esterne, con minimo assoluto ad agosto. La crescita dei lavoratori del settore del turismo negli ultimi dieci anni ha consentito di ricollocare molte persone fuoriuscite dai settori manifatturieri. L’occupazione femminile è dominante nel turismo, con 17.041 addetti (il 66,5%)  e nettamente superiore anche alla media regionale (54%). I dipendenti stranieri sono invece il 19%, con 4978 addetti, percentuale nettamente inferiore alla media regionale (30%).

Il profilo dei dipendenti

Oltre il 51,5% dei dipendenti (13.209) ha meno di 40 anni (contro il 57,8% regionale). Il 33,5% ha meno di 30 anni contro il 35,9% regionale. Il 33,5% (8.595) ha meno di 30 anni. La componente femminile è nettamente dominante, con il 66,5% degli occupati (17.041) con rapporto di lavoro dipendente (dato nettamente superiore a quello regionale che si attesta al 54%). I dipendenti stranieri sono il 19%, con 4978 addetti, percentuale nettamente inferiore alla media regionale (30%). I lavoratori full time sono il 40% (sono il 50% a livello regionale). I lavoratori a tempo indeterminato sono il 72%  (68% in Lombardia). Gli addetti con contratto a tempo determinato non stagionali sono il 27% (26% in Lombardia), quelli  stagionali all’ 1,1% (288) contro il 6% lombardo. I lavoratori sono più stabili e c’è minore ricorso allo stagionale rispetto al resto della regione. Gli impiegati sono 1674 ( il 6,5%, in Lombardia rappresentano invece l’11,8%) , dirigenti e quadri lo 0,2% (0,8% medio regionale) e gli apprendisti sono 1243,  il 4,8%, contro il 6,4% regionale.

I comparti e la stagionalità

Il 92,5% dell’occupazione dipendente media annua nel settore turismo nella provincia di Bergamo è concentrata nel comparto dei pubblici esercizi (contro il 84,1% regionale). I servizi ricettivi occupano il 5,9% dei dipendenti. Contenuto è il contributo dell’intermediazione (1,1%), degli stabilimenti termali (0,4%) e dei parchi divertimento (0,1%). Il numero delle aziende bergamasche del turismo con dipendenti nel 2022 erano 188 dei servizi ricettivi, 2.700 dei pubblici esercizi, oltre a 79 intermediari, 3 stabilimenti termali e 3 parchi divertimenti. Come media addetti si passa dai 31,2 in media degli stabilimenti termali (contro il 32,9 regionale), 8,8 nei  pubblici esercizi (contro 7,7 lombardi), 8,1 nei servizi ricettivi (12,8 lombardi), 6,9 nei parchi divertimento (contro il 6,6 medio regionale) e 3,7 nell’intermediazione contro il 7,3. In Bergamasca quindi mediamente sono più grandi di un’unità i ristoranti e pubblici esercizi e più piccoli gli alberghi e gli altri servizi ricettivi.

L’impatto della pandemia

Nel complesso, nel turismo l’occupazione è aumentata nel 2022, recuperando i livelli pre-covid.  Dopo la pandemia l’occupazione ha infatti raggiunto i livelli del 2019. E’ cresciuta del 7,4% tra il 2022 e il 2019 nei pubblici esercizi, mentre è ancora sotto del 5% nei servizi ricettivi. Inoltre è ancora sotto del -33,9% nei parchi divertimento, -17,2% intermediazione viaggi e del -13,5% negli stabilimenti termali. Il recupero è in parte nei contratti a tempo indeterminato (+ 3,6%),  mentre è più alto nei contratti a tempo determinato (+ 11,3%) e stagionali (+5,4%). Gli effetti della pandemia hanno accentuato la stagionalità e creato una forte disparità negli esercizi ricettivi: se nel 2019 la differenza tra valore di occupazione minimo e massimo era del 124%, nel 2020 è diventato del 203%, per poi calare leggermente al 144% nel 2021. Nel 2022 tale valore si è assestato sul 128%.

Focus alberghi

Le imprese con dipendenti del settore alberghiero sono state in media 116 con 894 dipendenti. I valori massimi si sono rilevati ad agosto con 1.050 dipendenti e a febbraio con 753 addetti. Oltre la metà, il 51,5% (460) ha meno di 40 anni e il 29,7% (266) ha meno di 30 anni. In particolare il 61,9% (554) di chi lavora in hotel è donna e il 23% è straniero (207). Il 70% ha un contratto full time. Il 66% ha un contratto a tempo indeterminato, il 30% a tempo determinato e il 4% stagionale. La grande maggioranza- il 69,3%-  dei dipendenti delle aziende del settore alberghiero ha la qualifica di operaio (619). Gli impiegati rappresentano il 23,1% dei dipendenti (207), mentre gli apprendisti sono 54, pari al 6% del totale. I quadri (14) rappresentano l’1,5% del totale. Il 29,6% dei dipendenti  ha un contratto di lavoro a tempo parziale. I contratti a tempo determinato stipulati per ragioni di stagionalità (32) rappresentano il 3,5%, mentre quelli non stagionali (272) sono il 30,4%. Anche il settore alberghiero, dopo la pandemia, ha visto il recupero di addetti sebbene l’occupazione del comparto fosse ancora sotto del 5,4% a fine 2022,  su cui pesava il tempo indeterminato – 5,3%, il Tempo determinato -5,4%, lo stagionale – 13,2%.


Arte e antiquariato in Fiera nel weekend

170 gallerie partecipanti, migliaia di opere esposte e talk ed eventi collaterali Con la partecipazione di circa 170 Gallerie provenienti da dodici regioni italiane e dalla Repubblica di San Marino, alla Fiera di Bergamo (www.bergamofiera.it) come da piacevole tradizione anche il 2024 si apre all’insegna della bellezza dell’arte a tutto tondo e della cultura con la riproposizione in contemporanea settima edizione di Italian Fine Art (IFA) e della 19esima edizione di Bergamo Arte Fiera (BAF); le due mostre mercato di Promoberg dedicate rispettivamente all’Alto antiquariato e arte antica (Padiglione A) e all’arte moderna e contemporanea (Padiglione B) sono di scena da venerdì 12 a domenica 14 gennaio 2024. I tanti appassionati di IFA avranno poi a disposizione un’altra settimana (fino a domenica 21 gennaio) per gustarsi le opere della manifestazione nata nel solco della storica BergamoAntiquaria. Il programma della prima giornata prevede l’apertura al pubblico alle ore 15:00, seguita, alle ore 17:00, della cerimonia d’inaugurazione con il taglio del nastro. Orari: feriali dalle ore 15 alle ore 19; sabato e domenica, dalle ore 10 alle ore 19.  Ticket alle casse: intero 10 euro; ridotto (over 65 anni) 8 euro. Ticket online intero 9 euro. Parking 5 euro. Con l’obiettivo di promuovere l’arte e la cultura alle nuove generazioni, richiamare l’attenzione degli appassionati delle diverse ‘correnti’ e coinvolgere anche chi non è solito partecipare a mostre e iniziative dedicate all’arte, è stato confermato l’ingresso gratuito per i giovani fino ai 15 anni di età e l’agevolazione che consente di visitare (dal 12 al 14) le due mostre pagando un solo ticket d’ingresso: in buona sostanza, con il ticket di Baf si entra gratuitamente a Ifa, e viceversa. La manifestazione organizzata da Promoberg può contare sull’esperienza di Sergio Radici, storico promotore di arte a 360 gradi, che ha curato come sempre tutto il programma degli eventi collaterali, e di Armando Fusi e Gianni Zucca, curatori rispettivamente dell’area espositiva di IFA e BAF.  Le due mostre hanno il sostegno dei partner Artprice e CiaccioArte Insurance services, del mobility partner DeniCar e il Patrocinio della Provincia di Bergamo.
Le migliaia di opere esposte sui 13mila mq dei padiglioni in via Lunga consentono un percorso dai tratti museali lungo oltre quindici secoli di storia e cultura e un confronto con gli esperti del settore per approfondire e carpire tutti i segreti delle opere. Grazie alle due mostre firmate Promoberg, il capoluogo orobico si è consolidato negli anni anche quale importante polo culturale ed economico dell’arte. Tra le migliaia di opere esposte, al fianco di autori storicizzati e/o tra i più noti a livello mondiale, soprattutto nel corso di IFA, vengono scoperti alcuni capolavori ‘ritrovati’ che, oltre a catturare l’interesse di operatori, istituzioni e collezionisti a livello nazionale, nobilitano ancora di più la manifestazione.
La ripartenza del calendario fieristico 2024 di Promoberg mette quindi ancora una volta al centro un settore che, oltre a rappresentare i più alti livelli storici e culturali, è, allo stesso tempo, strategico anche per quanto concerne l’economia e la promozione turistica del nostro Paese e, in questo caso, di Bergamo in particolare.

Tra le più significative del panorama nazionale, sono complessivamente circa 170 le Gallerie presenti, provenienti da dodici regioni italiane (dalla Sicilia al Piemonte), alle quali si aggiunge una realtà proveniente dalla Repubblica di San Marino e diversi rappresentanti del mondo dell’editoria, delle istituzioni e delle librerie. Sommando ai 13mila mq dei due padiglioni anche la Galleria centrale e i due foyer laterali (sedi di alcuni eventi collaterali), sono ben 16mila i metri quadrati complessivi dedicati alle due mostre mercato. La parte del leone spetta alla Lombardia: sul totale delle gallerie presenti, la metà sono infatti lombarde (84 realtà), con il primato alle gallerie milanesi (26) seguite da quelle targate Bergamo (22) e Brescia (18). I numeri di IFA – Analizzando i dati di IFA, i 6500 mq del padiglione A sono animati da ottantasei Gallerie (elenco al link:  https://www.italianfineart.eu/espositori-2023/) provenienti da 11 regioni italiane e da uno stato estero (San Marino). La regione maggiormente rappresentata è la Lombardia, con 47 Gallerie, seguita da Emilia-Romagna (11) Piemonte (6), Veneto e Toscana (4 gallerie a testa). Il podio delle province maggiormente rappresentate è tutto lombardo: al primo posto Bergamo con 16 Gallerie, seguita da Brescia (12) e Milano (10). I numeri di BAF – Sui 6500 mq del padiglione B dedicati a BAF sono protagoniste un’ottantina di Gallerie (elenco al link: https://www.bergamoartefiera.it/elenco-espositori-2024/) provenienti da 12 regioni italiane e da uno stato estero (San Marino). Anche in questo caso la regione maggiormente rappresentata è la Lombardia, con 37 Gallerie, seguita da Veneto (10), Toscana (9), Emilia-Romagna (7) e Piemonte (6), Cambiano le posizioni ma è sempre tutto lombardo anche del podio delle province maggiormente rappresentate a BAF: primo posto per Milano con 16 Gallerie, seguita da Bergamo e Brescia, con sei gallerie a testa.

Il format di successo di Ifa e Baf: migliaia di opere dal ‘400 ad oggi e numerosi eventi collaterali

Le migliaia di persone pronte a raggiungere Bergamo in particolare da tutto il Nord Italia (ma con percentuali significative da tutto il Paese e dall’estero) possono contare sul collaudato format che ha conquistato negli anni sempre più estimatori, composta da due ‘anime’ che abbinano all’ampia area espositiva numerosi eventi collaterali, tra cui citiamo i talk dedicati a temi di grande interesse e ad importanti realtà del settore, le mostre ‘personali’ e alcune imperdibili installazioni. Oltre a raccogliere ampi consensi tra i collezionisti più esperti, l’accoppiata Ifa e Baf ha il merito di catalizzare l’interesse anche di molti neofiti, facendo di Bergamo un consolidato punto di riferimento per il panorama dell’arte in Italia.  Si può ben dire che Ifa e Baf hanno il grande merito di riportare al centro quell’arte italiana che raccoglie estimatori in tutto il mondo. Le ultime edizioni hanno registrato una crescente attenzione sia degli amanti del genere, sia di chi si sta avvicinando solo ora al settore.

“Con la concomitanza, da noi fortemente voluta, di IFA e BAF, i collezionisti e gli appassionati (anche dell’ultima ora) hanno la grande opportunità di calarsi in una “fusion” tra cultura e arte lungo un cammino di ben quindici secoli di storia – sottolinea Luciano Patelli, presidente di Promoberg Srl -. Anche negli anni più difficili, Promoberg ha continuato a credere e ad investire nelle due mostre. per dare, da un lato, la meritata visibilità ad un comparto che ha bisogno di mettere in vetrina e promuovere al meglio la propria offerta, e dall’altro (lato) per sostenere l’arte e la cultura tra il grande pubblico, con l’obiettivo in particolare di coinvolgere anche le nuove generazioni e chi non è un habitué di gallerie, mostre e musei. In tal senso abbiamo confermato l’ingresso gratuito per i giovani fino ai 15 anni di età e l’agevolazione che consente di visitare (dal 12 al 14) le due mostre pagando un solo ticket d’ingresso. Grazie anche alle Gallerie selezionate e provenienti da tutta Italia, abbiamo incrementato ulteriormente il già elevato livello qualitative delle due mostre e il numero degli eventi collaterali, molto apprezzati, consolidando in tal modo le due mostre tra gli appuntamenti più significativi nel panorama culturale italiano. I risultati fino qui ottenuti confermano la bontà del nostro progetto e testimoniano il nostro continuo forte impegno anche nella promozione dell’arte e della cultura, per coinvolgere una platea sempre più vasta”.

L’accoppiata Italian Fine Art e Bergamo Arte Fiera si consolida quale evento di riferimento per il mondo dell’arte nazionale – sottolinea Sergio Radici, curatore degli eventi collaterali ed una vita spesa per la promozione dell’arte e della cultura a tutto tondo, già a partire dalla storica BergamoAntiquaria, e poi con Italian Fine Art e Bergamo Arte Fiera -. La formula, da noi fortemente voluta, che unisce in un appuntamento condiviso tra arte antica e arte moderna e contemporanea, rappresenta un unicum nel panorama delle mostre in Italia e si è dimostrata vincente, sia per l’alto gradimento raccolto tra le Gallerie e il pubblico, sia perché ha scaturito un nuovo interesse tra i collezionisti e gli appassionati delle due diverse anime di Ifa e Baf, che si confrontano e interagiscono, scoprendo nuove passioni. Abbiamo sempre cercato di caratterizzarci dagli altri appuntamenti di settore realizzando iniziative collaterali legate alla storia dell’Arte e ai suoi protagonisti, consentendo così al pubblico di conoscere e approfondire spesso tematiche anche meno note ma di grande rilevanza e interesse culturale. Ogni anno lavoriamo con determinazione e passione per fare in modo che Ifa e Baf non siano solo delle pur bellissime mostre d’arte mercato dove collezionisti ed esperti possono incontrare opere e artisti grazie alle tante gallerie che credono in questo progetto, ma anche un luogo condiviso nel quale conoscere, esplorare e “formare” la propria cultura sul mondo dell’arte”.

“Le oltre ottanta Gallerie che animano l’edizione 2024 di Italian Fine Art rappresentano molto bene il settore dell’alto antiquariato e dell’arte antica in Italia – spiega Armando Fusi, curatore dell’area espositiva di Ifa -. Pur in un quadro economico e politico (internazionale) non ottimale, l’attenzione da parte dei collezionisti di alto antiquariato e arte antica ha subito soltanto una leggera contrazione, il che fa ben sperare per Italian Fine Art, che da sempre richiama migliaia di appassionati grazie all’elevata qualità delle Gallerie, alla varietà delle opere esposte e al calendario degli eventi collaterali. In questa fase prevale soprattutto l’interesse verso la pittura (in tutte le sue correnti) e l’oggettistica, mentre i mobili restano più al palo. A parte le opere dei grandi artisti di fama mondiale, in generale siamo di fronte a quotazioni in molti casi ben la di sotto di quelle reali, il che consente quindi di fare acquisti anche economicamente molto interessanti. Piace l’abbinamento con Bergamo Arte Fiera, perchè favorisce quel confronto tra opere di epoche diverse che innesca una forte curiosità tra gli addetti ai lavori, che si traduce anche in acquisti non preventivati, con ricadute molto positive per tutto il movimento dell’arte in generale.

“Quest’anno la risposta delle Gallerie è stata particolarmente significativa – spiega Gianni Zucca, curatore dell’area espositiva di BAF – al punto che già da alcuni mesi avevamo il padiglione sold out. Con le oltre ottanta gallerie tra le più quotate del settore abbiamo alzato ulteriormente il livello qualitativo della mostra, che vede affiancare ai grandi artisti del Novecento e contemporanei  famosi in tutto il mondo (citiamo tra i tanti, De Chirico, Fontana, Castellani, Bonalumi, Pomodoro, Christo e Banksy), numerosi autori contemporanei emergenti sia già noti a livello internazionale, sia ancora poco conosciuti ma dalle grande potenzialità e sotto la lente d’ingrandimento di gallerie autorevoli e importanti collezionisti. Ad arricchire l’area espositiva i diversi appuntamenti collaterali curati da Radici, che completano nel migliore dei modi un’offerta culturale di altissimo livello. Con tali premesse aspettiamo ora la risposta del pubblico, sempre molto attento all’appuntamento di Bergamo, che apre nel migliore dei modi il nuovo anno”.

Eventi collaterali IFA e BAF 2024

Da venerdì 12 a domenica 21 gennaio, Mostre e Installazioni

–          Ingresso esterno Fiera – Ulisse Finazzi: “Mondo” (1975/76), Installazione Artistica

–          Galleria centrale ottagono interno Fiera – “L’arte e la storia del ferro attraverso i secoli”. Pierpaolo Boccardi: “gli alberi guerrieri” installazione artistica

–          Galleria centrale interno Fiera parete sx (prossimità Ristorante) – Una collezione di foto d’Artista: Berengo Gardin, La Chapelle, Fontana.

–          Galleria centrale parete sx – Achille Funi “La battaglia di Legnano” bozzetto preparatorio

–          Foyer centrale Fiera – Max Marra: “Omaggio a Pier Paolo Pasolini” Installazione Artistica Padiglione A (pareti interne) – “Il legno che canta”: Mostra d’Arte e Liuteria storica. Un’occasione                per riflettere sulla pittura italiana dell’800

–          Foyer pareti sx e dx interno Fiera – Luigi Erba (Fotografo): “Oltre lo sguardo”

–          Foyer padiglione B – Elvino Motti scultura “Red Age” (the rebirth ….)

Area Talk (Galleria Centrale) – Incontri condotti da Sergio Radici

Sabato 13 gennaio 2024

–          ore 11,00 – Quale futuro per le Associazioni Culturali di Bergamo. Partecipano i rappresentanti de: Il Cavaliere giallo, The Blank, Gamec e associazione Amici dell’Accademia Carrara

–           ore 15,00 – Intelligenza artificiale nel mondo dell’Arte. Interviene Claudio Francesconi

Domenica 14 gennaio 2024

–          ore 11,00: Presentazione del volume Volti d’Artista. Intervengono: Alberto Nacci, Fabio Sannino, Romina Russo, Giorgio Berta, Rolando Bellini, Sandra Nava.

–          ore 15,00: Presentazione del volume Acque fragili. Infrangibili equazioni. Intervengono: Fortunato D’Amico, Giovanna Brambilla, Paola Suardi e Pina Inferrera

Mercoledì 17 gennaio 2024

–          ore 15,15: Dignità umana, Trascendenza Divina, lungo la secolare storia della pittura italiana. Interviene Emanuele Motta

Giovedì 18 gennaio 2024

–          ore 15,00: Il sistema museale dal passato al futuro sul web. Intervengono: Sergio Curtacci, docente Università di Bergamo, realizzatore del progetto on line Google Arts & Culture; Carlo Micheli, direttore dell’Ufficio Mostre di Mantova; Giovanni Carlo Federico Villa, direttore di Palazzo Madama di Torino e presidente dell’Ateneo di Scienze e Arti di Bergamo; Federica Nurchis, dell’Ateneo di Bergamo

Venerdì 19 gennaio 2024

–          ore 15,00: Lorenzo Lotto, un Grande nell’Europa del ‘500. Interviene Fernando Noris, storico e critico d’Arte antica

Sabato 20 gennaio 2024

–          ore 15,00 – Presentazione dei volumi Tredici gocce di cera rossa e Il tredicesimo simbolo. Interviene Arnaldo Pavesi

 


Festività, quasi 320mila bergamaschi scelgono il ristorante dalla Vigilia a Santo Stefano

I consumi fuori casa valgono quasi 15,5 milioni di euro. Bene anche il turismo, tra sci, mercatini, sport invernali e una pausa di benessere in spa o terme

Il brindisi delle feste sarà per molti ai tavoli dei ristoranti in città e provincia. Mai come quest’anno le prenotazioni per il classico pranzo si sono chiuse in anticipo: c’è chi ha riempito il locale a ottobre, molti a novembre, altri a inizio dicembre. C’è ancora nei locali di città e provincia qualche tavolo, ma si confida nel tutto esaurito. La sensazione è che prevalga la voglia di godersi in spensieratezza le feste senza mettersi ai fornelli, studiare la mise en place e allestire casa, rispetto ai programmi di spending review in atto ormai  in ogni famiglia di questi tempi. Anche la sera della Vigilia, tradizione poco sentita a Bergamo, si sta facendo strada: per il Cenone del 24 le prenotazioni sono buone, in crescita del 10% rispetto allo scorso anno. E il pranzo di Santo Stefano diventa sempre più occasione per un “Natale bis” con festeggiamenti in differita, con amici o altri parenti. Anche in questo caso, le prenotazioni sono  in lieve crescita rispetto allo scorso anno (+5%). E  se c’è chi ha quasi chiuso le prenotazioni per Capodanno, la maggior parte aspetta come ogni anno il 26-27 per conferme e nuove prenotazioni (di fatto si inizia a pensare al veglione dopo Natale). Per i menù delle feste la spesa media richiesta (vini esclusi) va dai 50 a 150 euro in media.  Ascom Confcommercio Bergamo stima una spesa di quasi 15 milioni e 500mila euro (15.464.119 euro) per le festività natalizie nei 1778 pubblici esercizi di città e provincia, con 317.133 clienti ai tavoli. Il pranzo di Natale e Santo Stefano valgono da soli complessivamente  oltre 9 milioni e 300mila euro (9.371.802 euro), mentre la Vigilia vale  3 milioni di euro  (3.080.385 euro);  la cena del 25 e del 26 dicembre ne portano complessivamente altrettanti 3 milioni di euro (3.011.932).
Quanto alle tendenze, la tradizione vince in menù, come l’alternanza tra specialità di mare e di terra: tortellini e cappelletti, capponi ruspanti, crostacei, funghi. Non si rinuncia a panettone artigianale e a torroni e altre specialità e c’è chi ripropone ricette storiche come la smaiasa bergamasca. Per i cocktail bar e i locali serali serve ancora qualche giorno per tirare le somme per i brindisi nell’ultima notte dell’anno, ma la sensazione è buona. Si chiude con le festività di dicembre un anno di grande lavoro per i locali bergamaschi, anche se, come ricordano gli imprenditori, a ciò non corrisponde l’andamento dei bilanci, gravati dai rincari di materie prime, frutta e verdura in testa, pesce e carne, bollette e altre spese. Anche il segmento business ribadisce la sua importanza e centralità.  Le cene aziendali tornano a regime, in linea con i festeggiamenti pre-Covid (+15-20%). Vi sono due tendenze: da un lato gruppi più piccoli e budget medio-alto; dall’altro lato, si cerca di abbassare anche di 5-10 euro la spesa per menù concordati. Sempre più frequenti, specialmente nei locali più blasonati, tavoli con spesa molto elevata: bottiglie di vino e distillati importanti, tartufo e altri prodotti gourmet. La sensazione è che si stia sempre più allargando la forbice tra chi rinuncia o quasi al ristorante, anche se prima d’oggi li ha sempre frequentati, e chi non bada a spese e anzi, forse esce anche con più frequenza di prima.

Turismo

Prosegue un’annata estremamente positiva anche per il turismo, che ha registrato quest’anno un vero e proprio record con la capitale della cultura. La città senza turismo business si gode una certa tranquillità in questi giorni, in linea con gli anni passati. Fa eccezione Capodanno, che mantiene una buona domanda e presenze in linea con lo scorso anno (ma ci sono ancora buone disponibilità).  Negli hotel è sempre apprezzata la proposta di pacchetto completo: pernottamento e cenone di San Silvestro e prima colazione dell’anno. Bene le Valli e lo sci, che avevano già inaugurato alla grande la stagione con il lungo ponte dell’Immacolata e Sant’Ambrogio: non si rinuncia a una vacanza in famiglia (provenienze da tutta la Lombardia) tra sport invernali ( discesa e fondo, bob, pattinaggio), cucina di montagna e mercatini di Natale. Le presenze da qui all’Epifania sono buone in Val Brembana, tutto esaurito in Val Seriana. Sempre più apprezzato il turismo wellness per una pausa rigenerante negli hotel con spa e quello termale a San Pellegrino, che attira anche visitatori stranieri. Bilancio positivo anche sul lago dove le presenze sono in linea con quelle dello scorso anno.


Regali di Natale: prodotti enogastronomici, giocattoli e cura persona e bellezza in testa

Ascom stima una spesa di 174 euro pro capite (186 a livello nazionale). Cresce internet, ma i negozi non perdono il loro appeal

Scatta ufficialmente il conto alla rovescia per i regali da scartare sotto l’albero e si affrettano le corse in cerca degli ultimi doni. Secondo la ricerca nazionale Confcommercio la spesa media che gli italiani destineranno alle strenne natalizie sarà di 186 euro a persona (in crescita rispetto ai 157 euro del 2022), quella media dei bergamaschi è inferiore: Ascom Confcommercio Bergamo stima 174 euro a residente, nonostante un budget tendenzialmente maggiore della media nazionale, ma una minore inclinazione agli acquisti per regali. Tra i pacchi più gettonati, a livello nazionale, i prodotti enogastronomici (72,7%) si confermano in cima alla lista delle preferenze, seguiti da giocattoli (50,1%), prodotti di bellezza (49,6%), abbigliamento (49,4%) e libri (41,6%); tra i regali che registrano l’incremento maggiore rispetto all’anno scorso si segnalano i prodotti per la cura della persona (+8,6%), i gioielli (+7,9%) e i trattamenti di bellezza (+6,7%); carte regalo e abbonamenti a piattaforme streaming risultano, invece, i regali più acquistati online.  “La spesa per regali è più bassa rispetto a quella nazionale non tanto per la possibilità di spesa, ma per abitudini, consuetudini e predisposizione culturale- commenta Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo-. Il bergamasco è più parsimonioso e spende più per acquisti produttivi e vacanze che per fare regali. Anche nella nostra provincia si  afferma il fenomeno dei regali acquistati on line, grazie anche all’allungamento del periodo riservato alla ricerca dei regali, che si estende a tutto il mese di novembre, specialmente in occasione del Black Friday”. Se la maggioranza compra almeno uno o più prodotti sul web, resta alta la quota che si concentra nel commercio tradizionale: “I negozi non perdono il loro appeal, ma anzi contribuiscono a rendere più gratificante l’esperienza di acquisto specialmente di un dono, da vedere e toccare con mano, da presentare confezionato al meglio, oltre a rendere più agevole eventuali cambi”. Cambiano anche le idee regalo: “In questi ultimi anni, accanto alla posizione privilegiata dei giocattoli che fanno felici i bambini e che si mantengono stabili, hanno guadagnato posizione i prodotti alimentari e per la cura della persona, mentre- pur recuperando qualcosa nell’ultimo anno- hanno ormai perso la leadership storica i prodotti di abbigliamento, oltre a hi-tech e tecnologia, anche se i risponditori che sfruttano l’intelligenza artificiale sono comunque apprezzati. In forte calo i libri e l’ebook, mentre crescono le carte regalo che lasciano libero il beneficiario della scelta”.

I dati della ricerca

Il regalo degli italiani

Tra le tipologie di articoli, si regaleranno soprattutto prodotti enogastronomici (72,27%), giocattoli (50,1%), prodotti per la cura della persona (49,6%), capi di abbigliamento (49,4%), con un trend in aumento rispetto al 2022. Cresce infatti per la prima volta dal 2019 la percentuale di chi farà regali, dal 72,7% dello scorso anno al 73,2% attuale. Tra i regali acquistati online, prevalgono le carte regalo (83,4%) e gli abbonamenti streaming (77,8%), seguiti da libri ed ebook (65,2%), oltre a film, dvd e musica digitale (38,7%).

I canali di acquisto

Tra i canali di acquisto preferiti, Internet si conferma al primo posto (68,5%) e in aumento del 4% rispetto all’anno scorso, ma cresce anche l’utilizzo dei negozi di vicinato (dal 45% al 48,3%) e i punti vendita della distribuzione organizzata (dal 53% al 67,7%). Stabili gli acquisti presso outlet e spacci e quelli nei punti vendita del commercio equo e solidale.

La corsa agli acquisti

Anche se in calo rispetto all’anno scorso, le prime due settimane di dicembre si confermano  il periodo dove si concentrano i maggiori acquisti di regali di Natale (46,4%), ma aumenta rispetto allo scorso anno la quota di coloro che hanno già fatto gli acquisti nella seconda metà di novembre (dal 33% al 38,9%).


Ascom incontra gli imprenditori della Val di Scalve

Un confronto sulle opportunità e il futuro del territorio, interessato da investimenti importanti nel turismo

Ascom ha incontrato gli imprenditori della Val di Scalve. Si è svolto nei giorni scorsi, lunedì 11 dicembre, nella Sala riunioni della Comunità Montana di Scalve  a Vilminore di Scalve un incontro con i commercianti, ristoratori e albergatori  dei comuni di Azzone, Colere, Schilpario, Vilminore di Scalve e con tutti gli imprenditori facenti parte del distretto del commercio Quota Scalve. L’incontro, che ha visto la presenza del sindaco di Colere Franco Belingheri e di Pietro Orrù, primo cittadino di Vilminore di Scalve,  è stato l’occasione per discutere e confrontarsi sulle criticità e opportunità di sviluppo del territorio e del suo tessuto imprenditoriale. In particolare, si è discusso dell’impatto positivo dei nuovi impianti di risalita di Colere per tutta la valle, che vede rilanciata la sua attrattiva, ampliando gli orizzonti turistici anche al mercato straniero. Durante l’assemblea, che ha visto la partecipazione di circa 40 imprenditori,  i rappresentanti Ascom Confcommercio Bergamo, con il direttore Oscar Fusini, il referente della Val di Scalve Alessandro Riva e i funzionari Diego Cantamessa (Fogalco, credito e finanza agevolata), Marcella Gualeni (Start up e area tecnica, assistenza e pratiche), Giorgio Puppi (innovazione e digitalizzazione e distretti del commercio) hanno presentato  i servizi che l’associazione offre a supporto dell’imprenditorialità e a fianco delle imprese del terziario.


Fimaa, brindisi da Giuliana a un 2023 di successo per i soci

Il Christmas dinner è stata l’0ccasione per premiare attività storiche e i 27 nuovi soci. Raccolta benefica per Fondazione Asino e ricerche in neuro oncologia 

L’evento di fine anno organizzato da Fimaa Bergamo per gli agenti immobiliari è stata l’occasione conviviale per tirare le somme di un 2023 ricco di impegni e iniziative per la categoria, oltre che per guardare a un nuovo anno pieno di sfide e nuovi obiettivi. Un’occasione per premiare e conoscere meglio i nuovi soci e per consegnare un riconoscimento alle imprese Fimaa più longeve.  Per il Christmas Dinner è stata scelta come sede la storica Trattoria D’Ambrosio da Giuliana, in Via Broseta. L’incontro ha visto la partecipazione del direttivo Fimaa Bergamo, presieduto da Oscar Caironi, che è anche coordinatore regionale Fimaa Lombardia e dei soci della Federazione. Alla convention ha partecipato il presidente nazionale Fimaa Confcommercio Santino Taverna. Tra le autorità, presenti il vicepresidente vicario Ascom Confcommercio Bergamo Luciano Patelli e Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo. “Grazie al racconto di tante esperienze professionali e del know how di importanti ospiti, abbiamo arricchito il nostro bagaglio culturale- ha sottolineato Oscar Caironi, prima dell’intervento del presidente nazionale Santino Taverna e di Roberto Re, mental coach e formatore. Un ringraziamento speciale va a tutti i soci premiati, che hanno saputo distinguersi grazie al loro insostituibile operato e al loro fondamentale contributo alla vita associativa. E un grazie e un benvenuto ai nuovi iscritti Fimaa”. Hanno ricevuto un premio alla carriera Luigi Benedetti  per i 47 anni di attività come agente immobiliare e Ugo Gherardi, anch’egli con 47 anni di attività raggiunta come agente immobiliare. 27 i nuovi soci, cui è stato dato il benvenuto ufficiale in Fimaa Bergamo, con la consegna di un attestato: Bergamo Building srl, Rositani Real Estate Consulting, EB Living Immobiliare srls, Arealogistica srl, Wave Group srl, Bergamo Immobiliare sas, Studio Vaprio Immobiliare srls, Brumana Valerio, Ciocca Massimo, Cadei Jessica, Cugia di Sant’Orsola Terenzio, Chiari Roberto, Casari Francesca, Cavagnis Marco, Della Pedrina Andrea, Dallagrassa Oscar, Del Vecchio Antonia, D’Orio Lorenzo, Manzoni Fabio, Marchetti Oscar, Natali Romualdo, Pennati Giuseppe, Pasinetti Cristina Bruna, Arrigoni Guglielmo, Rotini Marco, Salemme Ferdinando , Volpi Francesco. Dopo i saluti istituzionali e del presidente nazionale Taverna e provinciale Caironi, oltre che dei vertici Ascom, rappresentati da Luciano Patelli, vicepresidente vicario e dal direttore Oscar Fusini, hanno portato la loro esperienza di successo Roberto Re, tra i più importanti mental coach e formatori nazionali e anche l’ospite, ristoratrice e imprenditrice Giuliana D’Ambrosio,  che con la sua accoglienza e la sua cucina semplice, riesce a fare sentire tutti a casa.
Come altre iniziative, anche il Christmas Dinner non dimentica la solidarietà e conferma l’anima generosa e benefica della Fimaa. Quest’anno l’impegno della Federazione è per la Fondazione Asino che mira a sostenere e creare un programma educativo per formare giovani neurochirurghi e finanziare progetti di ricerca nell’ambito delle neuroscienze, in particolare della neuro oncologia. Attraverso il Comitato scientifico, la Fondazione seleziona i migliori progetti nell’ambito e monitora la ricerca e i relativi risultati.
L’evento è stato sostenuto e sponsorizzato da Casafarim Unoenergy, Ottica Gazzera e Cabrini Assicurazioni.


Negozi, affitti più cari per il 59%. Cresce il rischio desertificazione

Per il 46,1% il fenomeno dei negozi sfitti si è aggravato nell’ultimo anno. La fotografia dell’indagine Ascom-Format Research Aumentano le spese per l’affitto dei locali commerciali e si spengono più vetrine. È questo il quadro amaro tracciato dal recente focus sul tema affidato a Format Research da Ascom Confcommercio Bergamo. Il canone di locazione è una voce di spesa particolarmente sensibile per le imprese del terziario bergamasco e per i loro bilanci: il 61,1% delle imprese è in affitto. Considerando anche i servizi alla persona, si tratta di circa 26.700 imprese in Bergamasca. Nell’attuale situazione economica, tra inflazione e contrazione dei consumi, si fa fatica a sostenere canoni crescenti. Quasi 6 imprese su 10 (il 59%) hanno registrato nell’ultimo anno un aumento del canone. La conseguenza è che 1 impresa su 2 dichiara di faticare a sostenere le spese di affitto e 1 impresa su 3 dichiara di valutare il trasferimento, in caso di ulteriori aumenti. Gli ultimi due anni, il 2022 e 2023, sono stati negativi per il numero di cessazioni di attività.Quasi la metà degli imprenditori rileva un peggioramento: oltre 6 su 10  hanno la percezione del peggioramento nel dopo pandemia. di queste quasi una su quattro ha la percezione di grande peggioramento. Il fenomeno dei locali sfitti non impatta solo sul decoro dei centri urbani e sulle tasche dei proprietari immobiliari, ma anche sulle imprese: più di un’impresa su cinque registra un danno economico, un’altra su cinque almeno un danno di immagine. I nuovi contratti con canoni diminuiti sono pochi rispetto alle decine di migliaia di affitti in corso che invece continuano a crescere per effetto dell’adeguamento Istat. L’attuale sistema dei tassi di interesse impedisce l’investimento per l’acquisto dell’immobile alla maggior parte delle imprese del terziario. L’inflazione colpisce queste imprese sia dal lato del calo delle vendite sia nell’aumento dei canoni. Rientrano tra le categorie più colpite le merceologie tradizionali (abbigliamento calzature e accessori) che costituiscono la spina dorsale del commercio dei centri urbani; oggi però  il problema si sta estendendo anche ai negozi del commercio alimentare,  che vedono la spesa delle famiglie contrarsi. Le categorie più colpite dal calo delle vendite chiedono un credito di imposta sulle locazioni dell’immobile, essendo cresciuto di una mensilità in due anni. L’aumento ISTAT è stato infatti del 13,4% tra ottobre 2021 e ottobre 2023 e addirittura del 16,9% nel triennio ottobre 2020 e 2023.

Il peso dei canoni di affitto: in aumento per il 59%

Il 61,1% delle imprese del terziario bergamasco è in affitto, percentuale nettamente superiore a chi ha investito nell’immobile (il 38,9%). Tra queste imprese, il 59% ha registrato l’aumento del canone. Il 48% ha subito un aumento tra il 5 e il 15%, l’11% ha subito un aumento oltre il 15%. Il 48,6% di coloro che sono in affitto ha avuto difficoltà nel sostenere il canone (il 21,6% molto, il 27,0% abbastanza, il 32,6% poco); solo il 18,8% non ha avuto impatto negativo dagli incrementi. Nel caso di ulteriori aumenti del canone, il 28,6% delle imprese valuta l’ipotesi di trasferire la propria sede.

Aggravamento del fenomeno dei locali sfitti

Il 46,1% delle imprese ritiene che il fenomeno dei locali sfitti si sia aggravato nell’ultimo anno (per il 42,4% poco, per il 38,5% abbastanza, per il 7,6% molto); solo l’11,5% non rileva alcun peggioramento. Rispetto al periodo pre Covid  il 63,1% delle imprese ritiene che il fenomeno si sia aggravato (il 39,6% abbastanza, il 26,5% poco,  il 23,5% molto); nessun peggioramento o variazione per il 10,4% .

Il fenomeno dei locali sfitti ha effetto anche sulle imprese esistenti

I negozi sfitti non rappresentano un danno solo per i proprietari e per i commercianti della zona, ma anche per tutti i cittadini perché la desertificazione incide negativamente sull’attrattività complessiva dell’area. Il 22,2% dichiara un peggioramento dell’immagine dell’impresa e una riduzione dei ricavi; il 17,3% dichiara un peggioramento della sola immagine dell’impresa

 

 


Natale, solidarietà a Gaza, Mozambico e Brasile. Mano tesa anche a Siria e Marocco

Al via la nuova campagna che da vent’anni vede l’impegno di Ascom, Centro Missionario Diocesano e Websolidale Onlus

Si colloca in questo tempo particolare, e si inserisce nel contesto del cammino ecclesiale italiano, la nuova campagna per un Natale di solidarietà, promossa da Centro Missionario Diocesano, Ascom Confcommercio Bergamo e Websolidale onlus. Quest’anno si raggiunge la ventesima edizione.
L’attenzione verso il mondo della fragilità e della povertà sono al cuore di questa campagna finalizzata in special modo al sostegno di tre progetti missionari: uno a Gaza, in Terra Santa, a favore delle famiglie, dei bambini e della popolazione più fragile che, nella striscia di Gaza sono le vittime della guerra; uno in Brasile a favore delle Suore Figlie del Divino Amore che a Gamaleira hanno costituito un dopo scuola per i figli delle famiglie più povere; uno in Mozambico. Con la Sacra Famiglia” per sostenere la conclusione della costruzione di un asilo per i bambini delle famiglie meno abbienti. A questi tre progetti se ne affianca un quarto: un aiuto concreto per esprimere la nostra vicinanza alle popolazioni di Siria e Marocco duramente colpite dai devastanti terremoti dei mesi scorsi. Numerose le iniziative volte al sostegno di questi progetti: in primis il testimonial dell’iniziativa, il kit con 4 tovagliette realizzate in tessuto aguayo da un Club de Madres di Potosì, in Bolivia: condividere il pasto è certamente uno dei momenti più significativi dell’esperienza umana; per i cristiani richiama il banchetto Eucaristico, al quale tutta l’umanità è invitata.
Nel cuore della Campagna è collocato il concerto di Natale, occasione preziosa per far giungere a tutti i missionari gli auguri natalizi. Il concerto sarà il 14 dicembre alle ore 20.45 presso l’Auditorium del Seminario Vescovile di Bergamo e sarà affidato ai giovani della band del The Sun, un gruppo rock cristiano italiano. Nel contesto del Concerto il riconoscimento del Premio Papa Giovanni a tre missionari bergamaschi. L’acquisto del biglietto per la partecipazione al concerto è possibile attraverso il seguente link: https://ticket.midaticket.it/DiocesiBergamo/Events.
Molto partecipato, grazie alla collaborazione dell’Ufficio scolastico provinciale, dell’Ufficio Diocesano della Pastorale Scolastica e dell’Ufficio Pastorale dell’Età Evolutiva, il concorso artistico per le scuole di ogni ordine e grado e per oratori e parrocchie. Gli elaborati dei ragazzi che diventano cartoline solidali sono disponibili alla spedizione attraverso il sito www.websolidale.org. Per ogni cartolina spedita, 1 euro ai progetti. Anche la festa di Santa Lucia diventerà per i bambini che vanno a portare la letterina alla Santa, occasione di solidarietà per il progetto della Terra Santa: una cartolina dedicata sarà lo strumento per far giungere ai bambini della Terra Santa una letterina per Natale.
Ecco altre iniziative che costelleranno la campagna arricchendola di significato: giovedì 7 dicembre alle 20.45 presso la Chiesa di Monterosso in città presentazione del progetto del Brasile nell’ambito del concerto dell’orchestra d’archi “La nota in più”. Sabato 9 dicembre alle 20.45 presso il Tempio Votivo della pace in Santa Lucia (via Statuto) elevazione musicale e preghiera per la pace in Terra Santa; accompagneranno la preghiera il coro “Gli Harmonici” e il coro “San Giovanni Battista” di Stezzano.
Domenica 17 dicembre alle 17.00 nella Chiesa dell’Incoronata di Martinengo, nell’ambito dell’Elevazione musicale proposta dal coro “Nuove armonie” della scuola della Sacra famiglia, presentazione del progetto del Mozambico.


Alberghi: decreto sugli affitti brevi ed emergenza ricerca personale

Nell’incontro in Ascom illustrate alcune novità per il settore, dalla stretta Airbnb alla normativa degli imballaggi, al possibile aumento della tassa di soggiorno nel 2025

La ricerca e gestione del personale, la concorrenza sleale, le nuove normative, ma non solo. Sono questi i temi al centro dell’incontro organizzato da Ascom Confcommercio Bergamo, ieri, 21 novembre. L’incontro, dal titolo “Ospitalità. Verso il 2024, quali prospettive?” , ha avanzato alcune proposte e soluzioni ai diversi problemi che ogni albergatore è chiamato ad affrontare. Alessandro Capozzi, presidente gruppo Albergatori Ascom Confcommercio Bergamo ha fatto il punto su un anno record ma che presenta ancora criticità e difficoltà per le imprese, tra tassi di interesse alle stelle e difficoltà a trovare personale: “Chiudiamo un anno eccezionale, ma per le nostre imprese, particolarmente indebitate dalla pandemia, è sempre più faticoso trovare un punto di equilibrio e sostenibilità, con i rincari energetici prima (con una media di maggiorazione costi del 30%) e con i continui rialzi dei tassi . Senza parlare dell’emergenza personale. Trovare un portiere di notte è praticamente impossibile e prosegue la fatica nel trovare valide risorse in qualsiasi campo”. Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo ha illustrato le principali novità per il settore. Tra queste, preoccupa la possibilità di innalzare nel 2025, in occasione del Giubileo, la tassa di soggiorno di 2 euro, in tutti i comuni italiani: “Il gettito d’imposta può finanziare anche i servizi di smaltimento rifiuti imputabili ai turisti, che specialmente a Roma sta diventando un vero e proprio problema, ma per i turisti la tassa viene già versata dagli alberghi, con la Tari parametrata per mq delle camere degli hotel- ha sottolineato Fusini-. Non vorremmo che  sia l’ennesimo balzello richiesto e ci auspichiamo a maggiori entrate nelle casse delle amministrazioni comunali per imposte turistiche corrispondano maggiori investimenti per incentivare le presenze e le visite”.  C’è grande attesa anche per il decreto sugli affitti brevi: “La Legge di bilancio in commissione dovrebbe prevedere un innalzamento  al 26% della cedolare secca  (anziché al 21%)  a partire dal secondo appartamento in affitto- ha sottolineato Fusini-. Ma è una stretta che non è certo risolutiva a favore delle locazioni residenziali. In città trovare un appartamento in affitto, unica opzione per chi non può accendere o sostenere le rate di un mutuo, sta diventando un’impresa”. Tra le novità per la categoria, anche la nuova revisione del regolamento europeo sugli imballaggi ( schema di modifica del regolamento UE 2019/1020 e di abrogazione della direttiva 94/62) e il conseguente divieto di immissione sul mercato di imballaggi monouso, tra cui i prodotti di igiene e i kit di cortesia negli alberghi per igiene e prodotti cosmetici. “Un punto su cui Federalberghi e Confcommercio stanno lavorando a tutela degli hotel e delle loro imprese”. Gabriele Cartasegna, direttore generale CAPAC Milano- Politecnico del commercio e del turismo, ha fatto il punto sulle difficoltà nel trovare personale e sulla formazione, fondamentale come l’affiancamento e la presenza in aula di docenti imprenditori pronti a trasmettere l’entusiasmo per il lavoro svolto.  Gloria Cornolti, responsabile Turismo, Cultura, Sviluppo territoriale Provincia di Bergamo e Mina Ubiali, Gestione flussi turistici Servizio Turismo Provincia di Bergamo, hanno invitato l’importanza di comunicare i dati sugli ospiti delle strutture attraverso il sistema di gestione riservato alle strutture ricettive lombarde per ottemperare agli obblighi statistici ( la piattaforma ROSS1000).  “Un software che spesso fa dannare gli hotel, tra problemi informatici e altri disguidi” come non ha nascosto Alessandro Capozzi, ma che rappresenta dal 2015 lo strumento di riferimento voluto da Regione Lombardia per misurare i flussi turistici.  Il problema è evidente dai dati: “Su 247 strutture alberghiere bergamasche il 15 % delle strutture presenta mancate comunicazioni- sottolinea Gloria Cornolti-. E’ fondamentale che ognuno dia il proprio contributo per inviare mensilmente, entro il giorno 5 del mese successivo, i dati mensili e comunque entro e non oltre, come termine ultimo per non incorrere in sanzioni, il 28 febbraio dell’anno successivo”. Christophe Sanchez, amministratore delegato Visit Bergamo e Francesco Traverso, Ceo di H Benchmark, piattaforma di Hospitality Data Intelligence, si sono focalizzati sul valore dei dati per ottimizzare l’offerta turistica degli alberghi, rapportati al proprio territorio. L’anno della capitale è da incorniciare per il turismo, come ha sottolineato Sanchez, senza tuttavia trascurare l’equilibrio tra residenti e visitatori: “Bisogna difendere le città, compresa Bergamo,  dall’ esplosione fuori controllo del fenomeno Airbnb. Se si crea uno squilibrio, questo va risolto, anche se meglio sarebbe prevederlo. Alzare livello professionalità ricettività extralberghiera andando a rispettare standard più elevati, come propone Ascom nel suo progetto, rappresenta un’opportunità per il territorio e la sua ospitalità. Nel 2018 abbiamo promosso l’Accademia dell’accoglienza per l’inserimento lavorativo di stranieri. Di quei 40, 39 hanno contratto indeterminato e 12 lavorano nel turismo”.  E per migliorare le performance e la gestione manageriale degli hotel Francesco Traverso ha illustrato la piattaforma H Benchmark con oltre 200 indicatori di performance utili, dalla redditività ai prezzi, all’occupazione, da confrontare con l’offerta turistica presente sul territorio per conoscere i prezzi medi del mercato per ogni tipologia di prodotto, sia con dati storici e precedenti che previsionali. Diego Cantamessa, funzionario Fogalco, Cooperativa di Garanzia Ascom Confcommercio Bergamo, ha infine fatto una panoramica sulle opportunità e i finanziamenti per le imprese del comparto a disposizione.