Dottor Vet, una tutela in più per la salute e la filiera del cibo

Confcommercio Bergamo partecipa al progetto Ats promosso dai Medici Veterinari Lo sai chi c’è dietro alla genuinità e salubrità dei cibi che si portano in tavola e alla Salute del pianeta? Il «DottorVet». Il Progetto, promosso dall’Ordine dei Medici Veterinari di Bergamo e dal Dipartimento Veterinario dell’Agenzia di Tutela della Salute (ATS) di Bergamo, vuol fare conoscere la figura dei Medici Veterinari a 360°, mostrando al largo pubblico i molteplici ambiti di intervento di questi professionisti e l’impatto del loro lavoro sulla vita delle persone, oltre che degli animali. “Abbiamo pensato di entrare nelle scuole per spiegare, nella sua completezza, chi è il Medico Veterinario, la cui professione ha molteplici sfumature, ma è per lo più sconosciuta. L’aspetto più noto è quello legato alla cura degli animali da compagnia. Ma il Medico Veterinario non si occupa solo di questo. Circa il 13% di noi, tra liberi professionisti e Veterinari del Servizio pubblico dell’ATS, lavora per la Sanità della filiera agroalimentare, per controllare e garantire la salute degli animali e dell’uomo, poiché garantisce la sicurezza degli alimenti, controlla la qualità della carne e dei prodotti lattiero-caseari, monitora e previene malattie zoonotiche trasmissibili agli esseri umani. Il progetto DottorVet nasce quindi dalla necessità di spiegare al meglio le mille sfaccettature di questa meravigliosa professione, diverse tra loro, ma accomunate dall’impegno etico fondamentale di svolgere la propria professione al servizio della collettività, a tutela della Salute pubblica e delle attività produttive del settore agro-alimentare, al fine dello sviluppo socio-economico del paese”, dichiara Stefano Faverzani, Presidente dell’Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Bergamo, che conta circa 560 iscritti, di cui il 55% donna, con un’età media di 47 anni e un numero crescente di giovani, il 26% è iscritto da meno di dieci anni. Un altro filone di attività è l’igiene urbana, sempre a cura dei Veterinari del Servizio pubblico di ATS, i quali si occupano dell’anagrafe degli animali d’affezione, della prevenzione e del controllo del randagismo, della tutela delle colonie feline. I professionisti di ATS sono il punto di riferimento nel caso di zoonosi, ovvero infezioni o malattie che possono essere trasmesse direttamente o indirettamente tra gli animali e l’uomo. I liberi professionisti curano in modo particolare gli animali di allevamento, vigilando sulla sicurezza dei prodotti di origine animale quali carni, latte, uova, miele, pesce, sul rispetto del benessere animale negli allevamenti, sulle malattie infettive. Massimo Giupponi, Direttore Generale dell’Agenzia di Tutela della Salute (ATS) di Bergamo: “DottorVet è un progetto di primaria importanza per il Dipartimento Veterinario di ATS Bergamo, costantemente impegnato sul campo nella promozione della cultura della Salute, della sicurezza alimentare e del benessere animale. Attraverso un approccio educativo mirato e innovativo, il Progetto si propone di illustrare la vastità e la complessità delle competenze dei Medici Veterinari, evidenziando il loro impatto positivo sulla vita delle persone e degli animali, nonché sulla qualità e la sicurezza della filiera agroalimentare. L’obiettivo è quello di educare ed informare i consumatori di domani, coinvolgendo gli studenti e fornendo loro un quadro approfondito delle responsabilità e competenze dei Medici Veterinari impegnati lungo tutta la filiera alimentare. Tale approccio didattico si propone di formare cittadini, di oggi e di domani, consapevoli e responsabili, contribuendo così alla diffusione di una cultura della Salute e del benessere fin dalle prime fasi dell’educazione. Il Progetto DottorVet si configura come un’iniziativa di grande rilevanza sociale e educativa, che testimonia l’impegno costante di ATS Bergamo e dell’Ordine dei Medici Veterinari di Bergamo nel promuovere una migliore comprensione e consapevolezza su temi di fondamentale importanza per la collettività.” Marcella Messina, Assessora Politiche Sociali Comune di Bergamo: “Il Comune di Bergamo sostiene volentieri il progetto promosso dall’Ordine dei Medici Veterinari e da ATS per due principali ragioni. La prima riguarda l’importanza di creare occasioni per i ragazzi e le ragazze delle nostre secondarie di primo grado di conoscenza di chi opera sul nostro territorio e lo caratterizza dal punto di vista professionale attraverso la testimonianza e il confronto diretto. La seconda riguarda l’opportunità che questa iniziativa offre di dare continuità all’azione educativa sui temi della qualità e salubrità del cibo, degli stili alimentari sani e sostenibili già in essere nelle scuole cittadine nella cornice della Food Policy, strumento di cui l’Amministrazione si è dotata da tempo per rendere il suo sistema alimentare più giusto, equo, inclusivo e sostenibile”. “Prosegue con questo Progetto la nostra collaborazione ultradecennale con il Dipartimento Veterinario di ATS Bergamo per la filiera del pesce e della carne. È un’occasione per tutelare ulteriormente la sicurezza alimentare e la Salute pubblica e valorizzare la filiera agroalimentare. I Veterinari sono alleati preziosi per la garanzia di qualità e genuinità a tutti i livelli della filiera, dall’origine, al benessere animale, fino ai nostri negozi”, afferma Oscar Fusini, Direttore Confcommercio Bergamo. “Per Coldiretti è importante partecipare a questo Progetto, che punta a sottolineare la figura del Veterinario quale garante dalla Salute pubblica e della filiera alimentare – sottolinea Gabriele Borella, Presidente di Coldiretti Bergamo -. Questo aspetto pone il nostro Paese all’avanguardia e per noi, che riteniamo fondamentale la trasparenza e la sicurezza del cibo che produciamo, portare questi temi all’interno delle Scuole significa far crescere nelle giovani generazioni la cultura della consapevolezza, che deve essere alla base delle scelte legate all’alimentazione”. “È fondamentale mostrare agli studenti l’importanza della filiera agroalimentare. Dietro a ogni uovo e ovoprodotto c’è infatti l’attività ispettiva dei Medici Veterinari, che verificano l’applicazione delle corrette procedure igienico-sanitarie nelle attività di produzione degli alimenti di origine animale”, dichiara Silvia Moretti, Amministratore Delegato di Moretti e Cascina Italia. “Abbiamo aderito al progetto perché è importante che il consumatore capisca che il prodotto alimentare che acquista è garantito dall’origine alla fine della filiera produttiva – afferma Luca Chiesa, Amministratore Delegato di Ibs salumi spa -. Per questo si crea una positiva sinergia tra l’azienda e il controllo del sistema veterinario, a tutela della salute dell’animale e del benessere del consumatore”. “La figura del Medico Veterinario, sia di ATS sia aziendale, segue passo dopo passo tutta la filiera lattiero-casearia, dall’allevamento alla tavola – afferma il Presidente della Zanetti S.p.A. Attilio Zanetti -. La sua attività inizia nelle stalle, per verificare il benessere dell’animale, e continua con controlli in stabilimento per garantire al cliente un prodotto made in Italy sostenibile, certificato e di qualità”. “Aprire le porte al Veterinario è come fare entrare tutti i nostri clienti, che siete voi che decidete di acquistare i nostri formaggi. Loro sono i garanti che la nostra applicazione nel rispetto delle norme igieniche è non solo buona, ma costante. Noi dobbiamo essere sinceri e disponibili con loro, perché sono i guardiani della vostra Salute”, sostiene Alvaro Ravasio, Presidente del Consorzio per la Tutela dello Strachítunt Valtaleggio. “La tradizione del latte di montagna della Val Brembana si sposa con i moderni standard igienici – dichiara Francesco Maroni, Direttore della Latteria sociale di Branzi -. Ogni settimana il latte raccolto dalle nostre stalle viene lavorato dopo controlli meticolosi. È fondamentale instaurare un rapporto positivo tra azienda e veterinario, a garanzia della sicurezza e dell’alta qualità del prodotto, frutto di una filiera agroalimentare controllata e certificata”. “Abbiamo deciso di aderire a questo progetto per illustrare e informare le nuove generazioni riguardo allo sviluppo della filiera del prodotto ‘carne’ – dichiara Pierangelo Previtali di Silpier srl -. Gli animali allevati per essere destinati alla macellazione vengono numerati e controllati per l’alimentazione dalla nascita fino ad arrivare al termine del loro percorso. L’assiduo controllo da parte dei veterinari verso gli animali garantisce la loro buona salute e di conseguenza la qualità del ‘prodotto finito’. Tutto questo certifica che la vita di ogni animale è tracciabile in ogni sua fase e la tanto ‘demonizzata’ carne rossa, a livello qualitativo, può essere considerata uno dei prodotti alimentari più sicuri e garantiti”.

Il progetto: DottorVet: dal campo alla tavola

Grazie a un partenariato tra Pubblico e privato che coinvolge Enti, Istituzioni e aziende del territorio, l’iniziativa ha l’obiettivo di promuovere un cambiamento culturale nella mentalità di ognuno partendo dai ragazzi, i consumatori di oggi e di domani. Il Medico Veterinario è, infatti, un garante della Salute pubblica e della filiera agroalimentare. Nell’immaginario collettivo, il Veterinario si occupa di prendersi cura degli animali domestici: è vero, ma non fa solo questo. Il Progetto, rivolto ai ragazzi tra gli 11 e i 13 anni delle Scuole Secondarie di primo grado della provincia di Bergamo, vuole mettere in luce il ruolo fondamentale che il Medico Veterinario ricopre nei confronti del pianeta e della salute globale per la sua attività di controllo, sviluppata lungo tutta la filiera produttiva degli alimenti di origine animale, dal campo alla tavola.  Il Progetto, che ha il patrocinio di Provincia di Bergamo e Comune di Bergamo, Coldiretti Bergamo, Confindustria Bergamo, Ascom Confcommercio Bergamo, e il coinvolgimento delle aziende del territorio Cascina Italia, Ibs salumi SpA, Formaggi Zanetti, Consorzio per la Tutela dello Strachítunt Valtaleggio, 1953 Latteria di Branzi e Silpier srl, vedrà sviluppata la sua parte operativa a partire da marzo 2024.

Veterinari a scuola

I Medici Veterinari, in collaborazione con le aziende food del territorio bergamasco coinvolte, entreranno nelle Scuole e interverranno in aula, spiegando la professione veterinaria, quale sia il ruolo dell’Ordine dei Medici Veterinari e dei Veterinari di ATS. Un focus privilegiato sarà dedicato alla filiera agroalimentare, illustrando che cosa sia, in quali settori è presente e quale ricaduta ha sul benessere delle persone. Gli interventi saranno accompagnati dalla presentazione di una case history. L’industria agroalimentare è, infatti, la parte finale di una filiera dove la qualità e la sicurezza alimentare sono alla base delle scelte del consumatore, e le aziende sono in prima linea per garantire questi valori. Le aziende bergamasche che operano in questo settore costituiscono una ricchezza e un valore aggiunto per il territorio e per i propri cittadini. A conclusione del primo anno di progetto verrà realizzato un video racconto emozionale, quale esito di una serie di video interviste agli Enti promotori, alle aziende coinvolte, ai ragazzi e agli insegnanti. Il Progetto verrà raccontato nelle sue diverse fasi di sviluppo sui canali social degli Enti promotori e dei partner coinvolti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Cambio di statuto e nome per l’associazione: il nuovo corso di Confcommercio Bergamo

Un cambiamento nel segno della continuità e nel solco della tradizione, che dura da quasi 80 anni

Cambio di statuto per Ascom Confcommercio Bergamo. È questa la principale novità dell’ assemblea straordinaria dei soci che, alla presenza del notaio ha deliberato le modifiche della carta statutaria dell’associazione, in base alla bozza messa a punto dal Consiglio Direttivo e approvata dal Consiglio delle Categorie lo scorso 22 gennaio.
La prima grande novità è il cambio della denominazione dell’ Associazione che, da Ascom Confcommercio Bergamo prenderà il nome di Confcommercio Imprese per l’Italia-Bergamo e adotterà il nuovo logo, evidenziando così ancor meglio l’adesione al sistema Confcommercio e l’identificazione con i suoi principi istitutivi e di azione.
E’ un cambio di grande rilievo, come sostiene il presidente Giovanni Zambonelli, che completa la parziale introduzione del nome della Confederazione avvenuta con la modifica dello statuto del 2017 e che, dopo un periodo di sette anni di transizione, allinea nel 2024 perfettamente l’Associazione territoriale al nome della grande casa madre nazionale. “Fino al 2017 la denominazione Associazione Esercenti e Commercianti della provincia di Bergamo richiamava quella dell’anno della fondazione, il 1945- spiega Zambonelli-. Anche se le origini del nome sono ancora più antiche, come testimonia il documento del 1909 che sancì l’unione tra l’ Associazione dei commercianti con quella degli Esercenti”. Ora ci si prepara a nuovi importanti traguardi: “Siamo molto attenti alla nostra storia e alle nostre radici che celebreremo l’anno prossimo con l’80° anniversario della costituzione della moderna associazione, ma dobbiamo anche capire che il mondo va avanti- aggiunge il presidente-. In una società nella quale la comunicazione e i social rivestano un’importanza crescente, l’adozione del nome nazionale consente di enfatizzare la grande azione sindacale di Confcommercio Imprese per l’Italia, spesa ad ogni livello: italiano, regionale e provinciale”.
Il nuovo statuto introduce la nuova figura del Partecipante del Sistema associativo, che è rappresentato da ogni impresa che adotti i CCNL sottoscritti dalla Confederazione. “I Contratti Collettivi del Commercio e dei servizi e quelli del turismo sono tutti contratti cosiddetti “leader”, certificati dall’INPS come i maggiormente applicati sia a livello nazionale e provinciale, con coperture che vanno dal 70% all’ 80% nei servizi (contratto Confcommercio), fino al 93% in quelli del turismo (contratti FIPE e Federalberghi)” tiene a precisare Zambonelli.
Un’altra novità introdotta dallo statuto nazionale prevede l’eliminazione della non eleggibilità del presidente dopo il secondo mandato. In questo modo viene stabilito che dopo il secondo mandato consecutivo il presidente in carica possa essere rieletto con un quorum aumentato al 60% (invece del 50%) dei voti del Consiglio direttivo. Nel caso questa maggioranza non sia raggiunta, sarà eletto un altro candidato con il normale quorum del 50%, mentre il presidente uscente, eletto dall’assemblea nell’elenco del Consiglio Direttivo, decadrà dall’incarico, affidandolo al primo dei non eletti. “Come nella politica, anche nel mondo associativo si fatica a coinvolgere e a formare dirigenti capaci e disponibili- sottolinea il vicepresidente vicario Luciano Patelli- .Ecco perché è preferibile lasciare comunque la possibilità di più mandati del presidente, sebbene con quorum elettivi più alti. Peraltro la nostra associazione fin dal 2017 ha introdotto il limite dei 75 anni per tutte le cariche elettive”. Resta ferma l’incompatibilità -senza possibilità di deroga- per presidente, vicepresidenti e direttore per tutti gli incarichi collegati ai partiti politici. Le modifiche dello statuto si sono rese necessarie  anche alla luce del nuovo trattamento IVA riservato agli enti non commerciali di tipo associativo e all’inquadramento giuridico tributario delle entrate di ogni livello del sistema associativo. “Le norme previste dal D.L. 21/10/2021 n. 146 convertito con modificazioni dalla Legge 17/12/2021 n. 215 prevedono necessari adeguamenti, in linea con quanto fatto dalla Confederazione nazionale e lombarda- spiega il vicepresidente Cristian Botti-. La nostra Associazione ha già da anni separato le quote associative ordinarie riscosse da Confcommercio Bergamo, dai proventi dei servizi, soggetti ad IVA, delle sue società partecipate. Senza quindi alcun contraccolpo per le attività svolte e per i soci, la modifica riformula la definizione delle quote associative e del Fondo comune, allineandosi a quanto avviene a livello nazionale”.

 


Intelligenza artificiale: il terziario si prepara alla sfida imposta dalla tecnologia

Focus con il professore Stefano Epifani. Zambonelli: “Dedicheremo corsi e approfondimenti al tema, per stare sempre al passo coi tempi”

Un robot non può recare danno agli esseri umani, né può permettere che gli esseri umani ricevano dannoAlla prima legge della robotica di Isaac Asimov si aggrappa tutta quella buona fetta di opinione pubblica che guarda all’intelligenza artificiale come ad una minaccia. Come intercettare e guidare il cambiamento senza doverlo subire? Per scoprire da vicino l’intelligenza artificiale, le sue applicazioni e implicazioni, Confcommercio Bergamo ha invitato a tenere un seminario il professor Stefano Epifani, sociologo, presidente della Fondazione per la Sostenibilità Digitale, consulente per istituzioni nazionali e internazionali e coordinatore Edi – Ecosistema digitale per l’innovazione di Confcommercio Imprese per l’Italia. Il professore aiuta ad approfondire un tema essenziale per la competitività d’impresa, per adattarsi alle sfide del mercato, migliorando flessibilità, innovazione e customer experience. E comincia con lo sfatare un luogo comune: “L’intelligenza artificiale non è intelligente: non ha autocoscienza e non ha etica. Non ha nulla a che vedere con intelligenza: è calcolo computazionale complesso, distante anni luce dal tunnel cognitivo dell’intelligenza umana. Vero è che non esiste una sola intelligenza artificiale: il sistema più semplice è quello di una macchina che svolge un compito, ma vi sono algoritmi evolutivi. Il Cloud computing abilita a calcoli complessi, che si possono realizzare in poco tempo, alla base di un’ intelligenza artificiale forte.  Chiaramente la macchina fa tante cose diverse, agisce come se pensasse ma chi parla di intelligenza artificiale generale parla di qualcosa ancora molto lontano”.  Digitalizzazione e trasformazione digitale impongono una vera e propria rivoluzione di senso per sfruttare il cambiamento senza subirlo: “Digitalizzazione e trasformazione digitale non vengono distinte, eppure sono due aspetti da tenere e affrontare in modo diverso, dato che la prima implica un cambiamento nel processo, la seconda invita ad un mutamento di senso e prospettiva. La trasformazione digitale è un fenomeno sociale. Bisogna intercettare il cambiamento”. Una rivoluzione spesso portata da veri e propri outsider: “Si parla di Uberizzazione :arriva un attore che non ha taxi e modifica il mondo dei taxi. Grazie alla tecnologia un soggetto entra in un settore senza avere infrastrutture in suo possesso e cambia il mercato: una storia che abbiamo visto con Apple, Amazon, Space X, Tesla. E, ancora, Airbnb”.  La tecnologia crea posti di lavoro, ne distrugge altri ma ne trasforma altrettanti: “La vera sfida diventa quella di indirizzare e condizionare il cambiamento, non certo di evitarlo o ignorarlo”. Quale direzione dare al digitale ? Se Agenda 2030 ha messo nero su bianco gli obiettivi, resta lo scoglio sul come attuarli: ” La relazione tra sostenibilità e digitale ha una duplice dimensione: il digitale per la sostenibilità e la sostenibilità per il digitale. La sostenibilità non è un fattore unico, oltre ai fattori Esg, è prima di tutto un bilanciamento tra asse ambientale, sociale ed economico. E’ il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri. E’ prima di tutto una visione sociale e, soprattutto, non coincide con ambientalismo, cosa di cui è purtroppo convinta oltre il 73% della popolazione”. Il tema, come sintetizza con un paragone immediato Epifani, è “usare la zappa senza farsi venire la scoliosi”: “Posto che l’intelligenza artificiale non è intelligente anche se è così abile nel simulare un dialogo convincendosi che lo sia, come in Frankestein, la vera sfida è quella di impiegarla per semplificarci la vita. Chi non ha cervello ha buone gambe si suol dire, e l’intelligenza artificiale ha delle performance incredibili in certi campi, dal calcolo alla diagnostica per immagini ad esempio. Lo studio recente pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature sul tema di come cambia la medicina con l’intelligenza artificiale, con particolare focus sulla diagnostica per immagini sul melanoma, mostra come l’integrazione tra Intelligenza artificiale e umana sia la vera svolta. Lo studio a doppio cieco per la diagnostica, mostra come l’accuratezza dell’intelligenza artificiale, con la supervisione medica, migliori decisamente l’individuazione di patologie. I risultati suggeriscono che l’integrazione delle competenze e sensibilità umane nell’IA medica porti a risultati diagnostici migliori, riducendo drasticamente il margine di errore. Ecco quindi che la sfida è quella di mettere le velocissime gambe della (non) intelligenza artificiale sul nostro cervello”. Un limite dell’intelligenza artificiale è rappresentato dall’impossibilità di creare qualcosa di nuovo: “L’intelligenza artificiale apprende ed elabora informazioni disponibili, ma chiaramente non può creare contenuti nuovi e, dato il rischio di incappare in notizie non verificate, va comunque supervisionato. Si aggiunga che parte dei contenuti vengono immessi in Somalia, con tecnologie cinesi, a 2,70 dollari al giorno”.  Tra limiti e opportunità, prevalgono comunque i pro. E per rendere immediata la cosa – e interattivo il seminario- il professor Stefano Epifani ha deciso di interrogare un po’ in diretta ChatGpt e Gemini. Dalla progettazione di una luna di miele a Londra tra hotel di lusso e “experience” ben specifiche (pesca per lui, cucito per lei), in pochi minuti è stato messo a punto un piano di viaggio convincente, tra pesca e tour nel Tamigi e cucito tradizionale inglese. Meno efficace la messa a punto di un business plan per accedere a un finanziamento, anche se con qualche domanda e specifica in più si può ben indirizzare e aggiustare il tiro. Insomma l’Ia ha potenzialità enormi, purchè la si supervisioni e maneggi con cura, ma soprattutto cervello.  Il mondo del terziario non vuole stare fermo a guardare, nè tanto meno a subire questa rivoluzione, come sottolinea il presidente Confcommercio Bergamo, Giovanni Zambonelli: “L’associazione dedicherà focus specifici al tema e nella proposta formativa sono già in calendario alcuni corsi. Siamo pronti ad approfondire il tema e a capire come ogni settore del terziario possa trovare giovamento e vantaggi per adattarsi alle nuove sfide del mercato, migliorando la gestione quotidiana dell’attività e rendendo più attrattiva l’esperienza del cliente o consumatore”.

 

 

 


Intelligenza artificiale tra trasformazione digitale e sostenibilità

Venerdì 23 febbraio, ore 15, approfondimento con Stefano Epifani in sede Ascom (Sala Conferenze)Il tema dell’intelligenza artificiale, delle sue possibili applicazioni e del rapporto tra trasformazione digitale e sostenibilità è al centro dell’incontro di approfondimento promosso da Ascom Confcommercio Bergamo. Venerdì 23 febbraio, a partire dalle ore 15 nella sala conferenze della sede cittadina (via Borgo Palazzo, 137), dopo l’introduzione e i saluti del presidente Ascom Confcommercio Bergamo Giovanni Zambonelli, il professore Stefano Epifani aiuta ad approfondire un tema essenziale per la competitività d’impresa, per adattarsi alle sfide del mercato, migliorando flessibilità, innovazione e customer experience. Stefano Epifani è  presidente della Fondazione per la Sostenibilità Digitale, consulente per istituzioni nazionali e internazionali e coordinatore Edi – Ecosistema digitale per l’innovazione di Confcommercio Imprese per l’Italia. La Fondazione per la sostenibilità è il primo istituto di ricerca nazionale che approfondisce il tema con esperti indipendenti, istituzioni, imprese e università i cui esponenti fanno parte dei comitati di indirizzo e scientifico.

L’incontro è riservato ai soci.


Dagli Enti Bilaterali 1,2 milioni di euro per imprese e dipendenti

Le risorse messe a disposizione vanno dal contributo per formazione, al sostegno per rincari energetici ai sussidi per lavoratoriGli Enti bilaterali territoriali di Terziario e Turismo- organismi paritetici costituiti da Ascom Confcommercio Bergamo, Filcams-Cgil Bergamo, Fisascat- Cisl Bergamo e Uiltucs Bergamo-  hanno deliberato in assemblea i nuovi sussidi  e contributi messi a disposizione degli iscritti. Si tratta di risorse per complessivi 1,2 milioni di euro per contribuire su più fronti a sostenere aziende e dipendenti, dal rimborso per costi energetici alla formazione.

“Proseguiamo anche nel 2024 puntando sulla formazione, con l’obiettivo di migliorare le professionalità dei lavoratori fornendo ad aziende e lavoratori un catalogo formativo con partecipazione totalmente gratuita- sottolinea Enrico Betti, presidente dell’Ente Bilaterale Turismo-. Inoltre confermiamo i sussidi storici con l’obiettivo di attenuare per quanto possibile l’incidenza inflattiva degli ultimi due anni e sostenere le aziende nel creare occupazione”.

“L’ente bilaterale anche per quest’anno si dimostra uno strumento importante in un settore frammentato come il Terziario e  il Turismo, fornendo importanti sussidi ai lavoratori e alle lavoratrici oltre che supporto alle imprese nella formazione, sicurezza e gestione degli apprendisti- dichiara Alessandro Locatelli, presidente dell’Ente Bilaterale territoriale del Terziario-. Senza questo strumento il nostro sarebbe un settore più debole. Siamo certi che investire sulla formazione e sui progetti a tutela delle donne vittime di violenza oltre a valorizzare i futuri lavoratori sia importante e dovuto”.

Sono tre le misure previste: una per contribuire, tra inflazione e rincari, al pagamento delle bollette di energia elettrica e gas (400mila euro complessivi); una a sostegno della formazione con contributo per la frequenza di corsi per innalzare le competenze di dipendenti e imprenditori ( per complessivi 300mila euro: 200mila per le imprese del Terziario e 100mila per Ente Alberghiero e Pubblici esercizi); una a supporto dei lavoratori e delle loro famiglie, dai contributi per spese scolastiche e libri di testo, a mense, trasporti e assistenza disabili (per complessivi 500mila euro).

SUSSIDIO A SOSTEGNO DEL CARO ENERGIA

Possono beneficiare della misura a sostegno dei rincari energetici  i dipendenti delle aziende del terziario, della distribuzione e dei servizi e del turismo con sede a Bergamo e provincia iscritti all’Ente (indispensabile che l’azienda sia in regola con i contributi e abbia versato quote per 12 mesi consecutivi). L’accesso al contributo è riservato ai lavoratori a tempo indeterminato, compresi gli apprendisti e ai lavoratori a tempo determinato con un contratto non inferiore a 9 mesi continuativi. Il contributo varia da 100 euro (con indicatore Isee del nucleo familiare superiore a 15mila euro) a 150 euro (con Isee fino a 15mila euro).
Le erogazioni (a disposizione di un solo componente del nucleo familiare iscritto all’ente) avverranno fino al raggiungimento della cifra massima deliberata dal Consiglio Direttivo pari a 400mila euro (equamente ripartite tra Turismo, 200mila euro, e Terziario, 200mila). La domanda di ammissione al sostegno economico dovrà essere presentata, a partire da marzo, utilizzando l’apposita sezione disponibile sul sito internet www.eblink.it. La domanda deve essere corredata da questi documenti: copia stato famiglia o autocertificazione; copia dichiarazione sostitutiva; copia ultima busta paga 2024; copia di una bolletta 2024 relativa alla fornitura dell’energia elettrica o gas, intestata ad uno dei componenti del nucleo familiare; copia carta d’identità del richiedente.

FORMAZIONE

Gli Enti supportano la formazione strategica per l’innalzamento e aggiornamento delle competenze delle risorse umane, stanziando un budget di complessivi 300mila euro (200mila per gli iscritti all’Ente Bilaterale Territoriale del Terziario, 100mila per l’Ente Alberghiero e Pubblici Esercizi). In particolare i percorsi formativi dovranno essere indirizzati a migliorare la qualifica delle risorse umane anche in riferimento alle competenze trasversali, rivolgendosi a titolo esemplificativo e non esaustivo alle seguenti professionalità: sales assistant, marketing consultant, social media specialist, data analyst, programmatori, addetto al banco, personale di sala, chef, desk. Le attività formative verranno affidate ad enti accreditati al sistema regionale lombardo convenzionati con gli enti.
Nell’ambito del progetto, portato avanti con Reti antiviolenza e centri antiviolenza del territorio, gli Enti finanziano a copertura totale delle spese la frequenza di uno dei corsi in calendario 2024, oltre a definire un corso per donne in protezione, secondo i contenuti stabiliti dalle Reti e dai centri antiviolenza.
Gli Enti Bilaterali supportano il progetto Education di Ascom Confcommercio Bergamo per favorire l’orientamento e l’occupazione nei settori del commercio, turismo e servizi.

SUSSIDI AI LAVORATORI

I sussidi ai lavoratori spaziano dall’assistenza per  disabili al contributo per malattia o infortunio oltre il 180°giorno, al concorso spese per i figli (libri scolastici, mensa, trasporto pubblico, asili nido), al trasporto pubblico ai lavoratori, al concorso spese per assunzione di badanti. Novità di quest’anno è il contributo alle spese  e tasse universitarie.

SOSTEGNO ALLE IMPRESE

I contributi per le imprese vanno dalla formazione e apprendistato ai corsi di formazione sulla sicurezza, alla promozione di sistemi di qualità, all’assunzione di giovani disoccupati al concorso spese riservato alle aziende che adottano il welfare aziendale.

 


Il gigante egoista in scena il 15 marzo al Donizetti per l’autismo

Giacomo Poretti e Daniela Cristofori interpretano la fiaba di Oscar Wilde, con l’orchestra La nota in più per Spazio Autismo APS

Ascom Confcommercio Bergamo e Fimaa- Federazione Italiana mediatori e agenti d’affari presentano un’iniziativa speciale, ideata a scopo benefico a favore dello Spazio Autismo APS, in collaborazione con deSidera. Al Teatro Donizetti andrà in scena il 15 marzo alle ore 20.30 lo spettacolo Il gigante egoista di Oscar Wilde. Ne Il gigante egoista di Oscar Wilde, la semplicità è la sola forza capace di aprire varchi in muri apparentemente invalicabili. Un bambino e un gigante: una sproporzione che rende più potente il ruolo dell’innocenza. Una disponibilità al nuovo e al diverso. Una capacità di comprensione lontana dagli stereotipi grazie alla quale il mondo rinasce. Una favola si può raccontare con le sole parole oppure attraverso le immagini, le emozioni, i sentimenti che le parole suscitano, usando come strumenti il suono, il corpo, il gesto: è allora che la favola si fa rappresentazione coinvolgente e mostra il messaggio che l’autore le affida.
Questa storia è raccontata dalle voci di due interpreti d’eccezione come Giacomo Poretti e Daniela Cristofori, a cui si affiancano le note dell’Uccello di fuoco di Stravinskij e della Pastorale di Beethoven eseguite dell’Orchestra sinfonica “La Nota in Più”, formata da musicisti e da giovani con problemi di autismo e disabilità cognitiva. Il tutto si muove in uno spazio animato dall’allegria del gioco dei giovani del Centro Socioeducativo per l’Autismo di Bergamo, che hanno collaborato alla realizzazione delle scenografie e hanno preparato i movimenti di scena. In un’epoca in cui si alzano continuamente muri che separano, che segnano confini chiusi all’altro, che vorrebbero impedire incontri inevitabili e difendere proprietà presunte, questa rappresentazione ci racconta che l’arte non ha confini, che oltrepassa i limiti di ciascuno di noi rendendoci tutti più liberi. E forse anche più buoni. “Io e mia moglie abbiamo accolto con entusiasmo questa proposta- ha commentato l’attore Giacomo Poretti, in collegamento web durante la conferenza stampa-. Lavorare con ragazzi con questa fragilità è bellissimo. Siamo commossi e divertiti, felici di replicare lo spettacolo già andato in scena al Lazzaretto questa estate. I ragazzi sono contenti ed esprimono alla grande questo loro entusiasmo. Molti ci scrivono spesso e siamo in contatto”. Un risultato tutto fuorché scontato portare in scena uno spettacolo per i ragazzi: “Quando iniziammo vent’anni fa, nel 2004, nessuno pensava che saremmo riusciti a farcela. Ma noi volevamo dare un’opportunità e un aiuto in più ai nostri figli e abbiamo pensato alla musicoterapia, sfidando anche personaggi illustri, tra cui un direttore d’orchestra, che avevamo interpellato, che ci avevano detto che sarebbe stato quasi impossibile. Non ci siamo arresi e oggi siamo qui, con quasi cento concerti realizzati, consapevoli dei nostri limiti ma anche del nostro valore- spiega Tino Manzoni, presidente e fondatore Spazio Autismo APS-. Questo spettacolo è il riconoscimento al nostro lavoro e alla dignità di ognuno, la stessa dignità che cerchiamo e vogliamo con tutte le nostre forze per i nostri ragazzi”. Il coraggio di non arrendersi di fronte a porte chiuse e la volontà di superare limiti e barriere trova nella musica la sua forza. “La musica ha il potere di superare i limiti del linguaggio- sottolinea con orgoglio la direttrice dell’Orchestra speciale “La nota in più”- . Quest’estate lo spettacolo al Lazzaretto ha fatto il sold out e altre 100 persone sul piazzale avrebbero voluto entrare, ma purtroppo eravamo al completo. Siamo partiti con un gruppo di dieci ragazzi, oggi siamo in 35 e stiamo lavorando molto, con prove ogni lunedì, per dare il nostro meglio su un palco prestigioso come quello del Donizetti”.  “Non è una passeggiata per i ragazzi presentarsi al pubblico. La tensione è alta e lo sarà soprattutto su un palco come quello del Donizetti- ha commentato Maria Carla Marchesi, referente scientifica di Spazio Autismo Aps-. Ma siamo certi che chi assisterà allo spettacolo resterà piacevolmente sorpreso e anche arricchito da questa esperienza”.  “Abbiamo sposato subito quest’iniziativa di grande valore, quando è arrivata la proposta dal presidente Fimaa Oscar Caironi- ha spiegato il presidente Ascom Confcommercio Bergamo Giovanni Zambonelli-. Sono certo che usciremo arricchiti da uno spettacolo che si preannuncia coinvolgente ed emozionante. Ora non resta che riempire il teatro per un’associazione, un’orchestra e un centro che si impegnano moltissimo e tanto fanno per questi ragazzi”.  L’evento è patrocinato da Regione Lombardia, Comune di Bergamo e Provincia di Bergamo; ed è sostenuto da San Fermo Snc, Re Advisor Srl, Banca di Credito Cooperativo Bergamasca e Orobica, Dear Srl. Allo spettacolo al Donizetti, si affianca la pubblicazione de Il drago che non voleva tornare bambino di Oscar Caironi, fresco di stampa per Sestante Edizioni. Il ricavato della vendita del libro andrà a sostegno dell’Associazione Spazio Autismo Bergamo APS.

Una favola oltre gli stereotipi. Il drago che non voleva tornare bambino di Oscar Caironi

L’impegno di Fimaa e Ascom Confcommercio Bergamo per l’autismo, vede in prima persona il presidente Fimaa Bergamo e coordinatore regionale Fimaa Lombardia, nelle vesti di autore di una favola moderna, pronta a mostrare come la normalità non sia una visione soggettiva ma una realtà  inclusiva. Il drago che non voleva tornare bambino (Sestante Edizioni 2024), con illustrazione dell’artista Alessandro Pantani di San Gimignano, è il secondo libro di Oscar Caironi, già autore di Tenetevi stretti ai sogni (Sestante Edizioni, 2023). “Quando ho assistito a un concerto a Costa di Mezzate de La nota in più sono rimasto davvero stregato: sono stato trasportato nel loro mondo di difficoltà, superate con coraggio e bravura- spiega Oscar Caironi. Sentirli suonare è davvero un’esperienza coinvolgente ed emozionante: ho subito chiesto come si potesse avviare una collaborazione”. Così è nata l’idea di scrivere un nuovo libro: “E’ la storia dei bambini Nuvola e delle bambine Luna che sembrano distanti da noi, ma invece fanno parte della nostra vita e in un certo senso ci guidano ogni giorno. La distanza è sempre un ostacolo: la normalità non è una visione soggettiva ma una realtà inclusiva. Dobbiamo tutti imparare a coinvolgere tutti e a guardare alla diversità come ad un’opportunità di arricchimento, emotivo e personale”. Il libro racconta, tra scenari fantastici e regni misteriosi, la storia di Shadow, bambino Nuvola, figlio del re, allontanato dal regno per la sua stranezza e diversità e poco considerato dalla sua comunità. Ma grazie a dei preziosi amici e a una nonna draghessa, creatività, purezza e sensibilità riusciranno a battere egoismo e indifferenza. Anche se per farlo occorrerà mettere le ali e vestire i panni di un drago. E, grazie alla forza dell’amore, sarà possibile sconfiggere ogni spettro.  La copertina del libro è illustrata da Alessandro Pantani, di Pantani Arte San Gimignano, che dà forma a mongolfiere, mondi fantastici  e paesaggi lunari, con acquerelli, stampe e altri manufatti originali- anche con legno di recupero- realizzati con passione e sapienza artigianale. “E’ la prima copertina di un libro che realizzo ed è per me un onore essere stato coinvolto in questo progetto- spiega Alessandro Pantani-. Non vedo l’ora di assistere allo spettacolo al Teatro Donizetti”.

I biglietti sono acquistabili direttamente al Teatro Donizetti oppure online su Vivaticket. it

 

 


Centro Missionario, Ascom e Websolidale a sostegno delle missioni nel mondo

Raccolti oltre 58mila euro.  Solidarietà in campo dalla striscia di Gaza al Mozambico, dal Brasile a Siria e MaroccoSi è conclusa l’iniziativa di Natale, che quest’anno è giunta alla sua 20^ edizione, promossa da Centro Missionario Diocesano, Ascom Confcommercio Bergamo e Websolidale onlus particolare; il percorso pensato e gli obiettivi prefissati si sono inseriti nel contesto del cammino ecclesiale italiano che in modo particolare sta cercando di riflettere e vivere in uno stile sinodale. L’attenzione verso il mondo della fragilità e della povertà è stata al cuore di questa campagna finalizzata in special modo al sostegno di tre progetti missionari: per ognuno di loro si è offerta una serata di ascolto, di riflessione e di preghiera. Il progetto in Brasile a favore delle Suore Figlie del Divino Amore che a Gamaleira hanno costituito un dopo scuola per i figli delle famiglie più povere, è stato presentato giovedì 7 dicembre nella Chiesa di  Monterosso in città, nella cornice di un concerto offerto dall’orchestra d’archi “La nota in più”. Il progetto a favore della Terra Santa e, in particolare, delle famiglie, dei bambini e della popolazione più fragile che vive nella striscia di Gaza, è stato presentato la sera del 9 dicembre al Tempio Votivo della pace: grazie al canto degli Harmonici e della Corale di Stezzano, si è innalzata la preghiera perché la pace possa essere costruita. Il progetto per il Mozambico, in una missione dove opera la Sacra Famiglia di Martinengo, era a favore del completamento della costruzione di un asilo per i bambini delle famiglie meno abbienti. Il pomeriggio della domenica 17 dicembre la Chiesa dell’Incoronata ha ospitato i cori propedeutici della Scuola e il coro “Nuove armonie”: in questo contesto è stato presentato il progetto. A questi tre progetti se ne è affiancato un quarto: un aiuto concreto per esprimere la vicinanza dei bergamaschi alle popolazioni di Siria e Marocco duramente colpite dai devastanti terremoti dei mesi scorsi: quest’ultimo progetto ha trovato grande sostegno anche da parte della Caritas Diocesana Bergamasca.
Oltre alle serate di presentazione, altre iniziative sono state proposte con l’obiettivo di far conoscere i progetti e sostenerne la fattibilità: in primis il testimonial dell’iniziativa, il kit con 4 tovagliette realizzate in tessuto aguayo da un Club de Madres di Potosì, in Bolivia. Sono stati distribuiti 450 kit. Nel cuore della Campagna è stato collocato il concerto di Natale, che, come tutti gli anni, è stato occasione preziosa per far giungere a tutti i missionari gli auguri natalizi. Il concerto affidato ai giovani della band del The Sun, si è rivelato una occasione preziosa anche per ascoltare testimonianze di fede e di solidarietà che hanno avuto come protagonisti gli stessi giovani della band. Nel contesto del Concerto il riconoscimento del Premio Papa Giovanni a tre missionari bergamaschi e a una realtà ecclesiale: suor Clea Rota, suora Orsolina di Gandino per più di cinquant’anni in Etiopia e Kenya; padre Gianalfonso Oprandi, missionario Saveriano in Bangladesh; don Pierluigi Manenti, sacerdote diocesano da 25 anni missionario a Cuba (e prima per 18 anni in Bolivia). La realtà ecclesiale alla quale è stato riconosciuto il premio è la Valle Imagna,che si sta prodigando in un significativo processo di accoglienza e integrazione di molti piccoli ucraini scappati dalla guerra. Molto partecipato, grazie alla collaborazione dell’Ufficio scolastico provinciale, dell’Ufficio Diocesano della Pastorale Scolastica e dell’Ufficio Pastorale dell’Età Evolutiva, il concorso artistico per le scuole di ogni ordine e grado. Gli elaborati dei ragazzi sono diventate cartoline solidali che, attraverso la piattaforma  www.websolidale.org,  sono state spedite in tutto il mondo. Quest’anno si è raggiunto il record di 30.000 cartoline spedite. Il bilancio complessivo dell’iniziativa, al netto delle spese sostenute, vede devolvere 56.808,00 euro (di cui 40.000 ai quattro progetti, 4.808,00 ad altri progetti, 12.000 per il premio Papa Giovanni).

Il concorso scolastico. Le scuole e gli oratori premiati

Sono stati premiati i bambini e gli studenti (Infanzia – Primaria- Secondaria I grado- Secondaria II grado) e gli Oratori per il concorso scolastico delle cartoline solidali. Scuole Infanzia: Maria Immacolata di Viadanica; “Don Francesco Garbelli” di Bergamo; Fondazione “SS Innocenti “ Val Brembilla. Scuola primaria: Scuola primaria di Gandino; IC “E. Donadoni” di Adrara San Martino; Scuola Primaria di Casazza. Scuola secondaria di primo grado:  Scuola “Daniele Spada” di Sovere; Scuola  “San Giuseppe” di Valbrembo. Scuola secondaria di secondo grado: Liceo “Lorenzo Federici” di Trescore Balneario; “Istituto Guido Galli” di Bergamo. Oratori:  Oratorio di “Sant’Anna” Bergamo e  Oratorio “San Giovanni Battista e  Sant’Alessandro Martire” di Viadanica.


Enti Bilaterali, Reti antiviolenza e Centri antiviolenza del territorio insieme a fianco delle donne

Un vademecum per incrementare la consapevolezza. E nei bagni dei pubblici esercizi saranno date indicazioni in 4 lingue utili per un primo aiuto a donne in difficoltà

L’Ente Bilaterale territoriale del Terziario e l’Ente Bilaterale del Turismo di Bergamo, costituiti da Ascom Confcommercio Bergamo unitamente alle Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori Fisascat-Cisl, Filcams-Cgil e Uiltucs-Uil,  presentano le iniziative del progetto contro la violenza di genere, realizzate in collaborazione con le Reti antiviolenza e i Centri Antiviolenza del territorio. Un tema particolarmente sentito dall’associazione e dalle parti sociali, che avevano già promosso in passato iniziative a tutela delle donne, per favorire la prevenzione contro la violenza di genere. Un tributo doveroso in un settore come il terziario in cui il lavoro femminile è insostituibile, che solo nel comparto del turismo (alberghi, bar, ristoranti e pubblici esercizi) conta 17.041 addette (il 66,5% Dati Osservatorio Ascom Confcommercio Bergamo- Centro Studi Federalberghi).
Tra le iniziative, il rinnovo dell’impegno dei pubblici esercizi nella riappropriazione di un ruolo di presidio sociale, di informazione e di primo aiuto e corsi di formazione per donne vittime di violenza o in protezione. Per incrementare la sicurezza e tutelare chi è in difficoltà, i pubblici esercizi possono essere uno strumento di primo aiuto, in virtù della loro presenza capillare sul territorio e degli orari estesi di apertura. I locali che animano le nostre città sono una rete di presidi sul territorio, “sentinelle” e occhi della comunità, al servizio anche delle Forze dell’ordine per intervenire in caso di indagini, reati, denunce, violenze. In Italia esiste un bar ogni 400 abitanti e 1 pubblico esercizio ogni 250 residenti. È un’occasione per costruire una vera e propria rete di protezione e tutela diffusa, che opera quotidianamente nelle aree centrali come in quelle periferiche delle città. Coraggio, rete e prevenzione sono  tre parole chiave che danno la misura del coinvolgimento del mondo dell’impresa, in particolare del terziario, in un fenomeno sociale. Nasce così, con il contributo di Reti e Centri antiviolenza, il vademecum “Piccola guida per esercenti consapevoli”, che raccoglie alcune buone prassi per una maggiore consapevolezza sul fenomeno ed evidenzia, a beneficio di tutti- imprenditori, clienti, utenti e avventori- alcuni comportamenti allarmanti, indicando indirizzi utili per un primo consulto, oltre al rimando ai numeri e servizi di pronto intervento e di emergenza. Nei bagni dei pubblici esercizi, sarà possibile trovare l’indicazione, con traduzione in arabo, inglese e francese, delle reti e dei centri antiviolenza cui rivolgersi. Il QrCode fornisce informazioni di base e contatti utili per qualsiasi donna in difficoltà. Un’opera di sensibilizzazione e coinvolgimento doverosa, data l’escalation di reati a danno di donne e altri episodi di violenza, cui corrisponde anche una maggior richiesta di aiuto. Nel 2023 si sono rivolte ai Centri Antiviolenza di Bergamo e provincia 1252 donne (erano 983 nel 2022, 927 nel 2021). Nell’ultimo triennio i centri hanno assistito ad una crescita considerevole di richieste, a partire dal post prima ondata pandemica: nel 2021 si sono rivolte ai centri 927 donne (erano  763 nel 2020 e 747 nel 2019).
Il progetto degli Enti Bilaterali prevede anche la copertura totale delle spese per la frequenza di uno dei corsi in calendario 2024, oltre alla definizione di un corso per donne in protezione, secondo i contenuti stabiliti dalle Reti e dai centri antiviolenza.
“Con questo progetto i pubblici esercizi si appropriano del loro ruolo di presidio sociale e di “sentinelle” del territorio- commenta Enrico Betti, presidente dell’Ente Bilaterale del Turismo di Bergamo-. Abbiamo cercato di rendere immediata la risposta a una richiesta di primo aiuto, con l’indicazione dei centri cui rivolgersi sul territorio, nei locali. La stessa guida può rappresentare un utile strumento di prima informazione per tutti”.  “L’obiettivo- ha aggiunto Alessandro Locatelli, presidente dell’Ente Bilaterale territoriale del Terziario- è quello di estendere il progetto e accrescere la sensibilizzazione e consapevolezza sul fenomeno”.  Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo, ha espresso la sua soddisfazione per la creazione di una rete a contrasto della violenza di genere: “E’ importante vedere coinvolti tutti gli attori, dalle parti sociali a reti e centri antiviolenza, in prima linea a difesa delle donne in difficoltà. I pubblici esercizi, in cui la presenza femminile è insostituibile per garantirne la stessa presenza e continuità con oltre 17mila donne impegnate nel lavoro in questo settore, possono fornire un aiuto concreto, a partire dalla diffusione su larga scala di una maggiore consapevolezza a contrasto della violenza di genere. L’obiettivo finale del progetto antiviolenza è quello di accompagnare e favorire l’inserimento lavorativo, grazie a figure di supporto come angel tutor”. Maria Teresa Heredia, coordinatrice Rete Antiviolenza Isola bergamasca e bassa Val San Martino, ha aggiunto: “Nel rispetto della convenzione di Istanbul, il nostro impegno è incentrato sulla prevenzione della violenza domestica, in qualsiasi forma. Iniziative come queste, che coinvolgono tutto il territorio, sono il primo passo a contrasto della violenza di genere”.  “Sono diverse le donne che hanno trovato rifugio in un bar e nella sensibilità di un esercente- ha tenuto a evidenziare Sara Modora, coordinatrice dell’Associazione Aiutodonna Uscire dalla Violenza, Centro Antiviolenza Aiutodonna di Bergamo, Centro Antiviolenza Ascolta chi parla di Terno d’Isola e Centro Antiviolenza Rita di Seriate-. E’ fondamentale curare ogni spazio e luogo frequentato da donne: il vademecum informa e accresce la consapevolezza di tutti su un fenomeno crescente, l’adesivo e il suo QrCode tradotto in 4 lingue dà alla donna un numero cui chiamare, immediatamente per pronto intervento o successivamente per un consulto. Oltre alla prevenzione è fondamentale tutto ciò che viene dopo: accompagnare le donne a recuperare la fiducia in se stesse e nelle proprie capacità e aiutarle ad acquisire indipendenza economica o una chance in più per farlo con corsi di formazione”. “In futuro ci aspettiamo che si crei maggiore consapevolezza anche tra gli uomini, con un riferimento ai centri per uscire dalla violenza e avviare un percorso di riabilitazione” ha tenuto a precisare Cinzia Mancadori, referente Centro Antiviolenza Sportello Donna per la Rete Antiviolenza di Treviglio e Romano di Lombardia e Centro Antiviolenza Penelope per Val Brembana, Valle Imagna e Villa d’Almè. Anila Cenolli, in rappresentanza dei sindacati, ha precisato: “La violenza può colpire chiunque. Il sindacato è in prima linea per sensibilizzare tutte le parti coinvolte. Fare rete è fondamentale”.
Nel corso della conferenza sono intervenuti anche i referenti politici delle Reti antiviolenza. “C’è ancora molto lavoro da fare per incrementare la sicurezza e la responsabilità su temi cruciali come questo- ha commentato Marcella Messina, assessore Politiche Sociali Comune di Bergamo, presidente del Collegio dei Sindaci-. Questo è un primo passo importante: il lavoro di reti che coinvolge il mondo del terziario ci offre l’opportunità di intercettare una buona fetta di popolazioni e cittadini che difficilmente faticheremmo a coinvolgere”.  “Abbiamo già avuto modo in passato di collaborare per accrescere la sensibilità sulla sicurezza. Questa iniziativa andrà ad aggiungersi ai progetti che vedono imprenditori e cittadini impegnati a favore del territorio, con una partecipazione attiva a contrasto, ma soprattutto a prevenzione di qualsiasi atto violento in ogni sua forma” ha aggiunto  Gabriele Cortesi, vicesindaco di Seriate, presidente del Consiglio di rappresentanza dei Sindaci dell’ASST Bergamo Est. Alessandra Locatelli, presidente dell’Assemblea dei Sindaci dell’Ambito Isola bergamasca e Bassa Val San Martino e referente per i Sindaci dell’Ambito Isola per la Rete Antiviolenza, ha posto l’accento sul reinserimento lavorativo: “La prevenzione è fondamentale ma concentrarsi in concreto su come uscire da situazioni di violenza è di vitale importanza. L’autonomia economica, unitamente ad una qualificazione professionale con corsi di formazione, è un prerequisito essenziale”. Laura Arizzi, presidente Assemblea Sindaci Distretto Valle Brembana Valle Imagna e Villa d’Almé, ha ricordato l’importanza di iniziative di informazione e sensibilizzazione: “I numeri sui cartoni della pizza hanno riscosso un buon successo. A volte basata un Qrcode per recuperare informazioni e trovare un primo aiuto. Un piccolo, grande passo per tenere alta l’attenzione su un fenomeno sempre più diffuso come quello della violenza di genere”


Libri per sognare, al via l’ottava edizione. Coinvolti quasi 3mila studenti

Partecipano al concorso 146 classi che si cimenteranno con recensioni ed elaborati ispirati a 5 titoli di letteratura per ragazzi selezionati dai Librai Ascom

Al via la nuova edizione di Libri per sognare. Il progetto, ideato dal Gruppo librai e cartolibrai di Ascom Confcommercio Bergamo, è giunto alla sua ottava edizione e viene riproposto alle scuole primarie (classi quinte) e secondarie di primo grado (classi prime) degli Istituti scolastici, statali e paritari, di Bergamo e provincia. La finalità principale consiste nel promuovere la lettura nelle classi partecipanti favorendo il coinvolgimento attivo e creativo dei giovani studenti, a partire dalla proposta di alcuni titoli di letteratura contemporanea per ragazzi, molto stimolanti e ricchi di suggestioni. Le classi partecipanti sono invitate a leggere i libri selezionati e dalla seconda metà del mese di aprile 2024 avranno la possibilità di votare il libro preferito e pubblicare le recensioni sul portale www.libripersognare.it. In concorso anche altri elaborati, dai video alle illustrazioni, ai manufatti, ad altre forme espressive.
Gli incontri con gli autori, in programma da febbraio ad inizio aprile, rappresentano un’ulteriore ispirazione e stimolo per i ragazzi. Quest’anno hanno aderito: 46 istituti comprensivi per un totale di 146 classi e 2.905 alunni, con una copertura di tutta la Bergamasca, dalle Valli al lago, dall’Isola alla Pianura; l’elenco delle scuole include anche un istituto di Praolbino (Brescia) e uno di Caravate (Varese). “Libri per sognare torna a Bergamo con un’edizione record, che replica il successo della precedente, che era però su due province, condivisa con Brescia per la capitale della cultura 2023- commenta Cristian Botti, presidente del Gruppo Librerie e Cartolibrerie Ascom Confcommercio Bergamo-. Il format è ormai collaudato e sempre più seguito dai giovani studenti, i lettori del futuro, che crescono di anno in anno assieme agli istituti e agli insegnanti coinvolti in tutta la provincia. L’interesse per l’iniziativa sta superando i confini non solo provinciali, ma regionali: abbiamo avuto richieste di replicare in futuro il progetto a Modena e Imperia”. L’evento finale, con la premiazione del libro vincitore e degli studenti che avranno inserito nel portale le migliori recensioni, avrà luogo il 30 maggio: “Quest’anno riportiamo in città l’evento, che si svolgerà in Fiera, dove accoglieremo gli studenti partecipanti e gli autori per una grande festa e la premiazione del libro più amato nel 2024 e dell’autore, oltre che delle migliori recensioni ed elaborati”.  L’edizione 2024 è sponsorizzata da Bper Banca, Enti bilaterale del Terziario della provincia di Bergamo, Ente bilaterale Alberghiero e dei Pubblici Esercizi della provincia di Bergamo, Federcartolai Confcommercio Imprese per l’Italia, ha il patrocinio di Regione Lombardia, Comune di Bergamo, Provincia di Bergamo, Ali Confcommercio Imprese per l’Italia, Impresa Cultura Italia Confcommercio Imprese per l’Italia, L’Eco di Bergamo.

I cinque libri in concorso quest’anno

I titoli selezionati dai librai Ascom Confcommercio Bergamo affrontano quest’anno grandi temi, dall’amicizia ai primi amori, dal potere dei sogni al bullismo. La Boutique dei ricordi di Ilaria Prada (Edizioni Salani, 2023)parla di un negozio particolare dove chi non è felice o non ha tempo di esserlo può acquistare ricordi felici. Ma tutto si complica quando il ricordo di una gita felice si perde e una ragazzina, Clara, sparisce con esso. Questo non fermerà Sofia, la sua migliore amica, che in un percorso imprevedibile, farà di tutto per riportare a casa Clara e rimettere il ricordo al suo posto. La banda del pianerottolo di Espèrance Hakuzwimana (Edizioni Mondadori, 2023) racconta con tanti colori, voci e tradizioni diverse, quante sono i suoi personaggi, l’amicizia e la forza dei sogni. La diversità dei giovani amici protagonisti è il collante di una variegata banda, pronta ad affrontare una sfida avventurosa: salvare la magica edicola di zio Ruben, mettendo alla prova il potere dei desideri e della forza interiore. L’aria immobile della piena estate di Elena Orlandi (Risma Edizioni, 2022) racconta l’ultimo mese delle vacanze estive in campagna, alle porte di Bologna, dove Rosa, a casa dei nonni, si scopre impaziente di rivedere Pietro, il ragazzo conosciuto alla fine della scuola, che però si fa sempre più sfuggente. Il nonno, esperto agrario, le mostrerà come la natura e il suo corso, ci insegnino il grande gioco dell’amore, tra attesa e speranza. Zeno in condotta di Massimo Vitali (Edizioni De Agostini, 2023)racconta la svogliata vita di Zeno, lo studente più pigro e maldestro di Mortenia, che conta i giorni che gli mancano all’istituto Alkatraz prima di andare alle superiori in città, a Ollivud. La vera sfida è però quella di studiare, alzare le materie e passare gli esami. Ad aiutarlo i suoi veri amici e, a sorpresa, una ragazza: Alma, appassionata di libri. Per conquistarla Zeno arriverà persino a leggere un romanzo. Clara e le ombre di Andrea Fontana e Claudia Petrazzi  (Edizioni Il Castori, 2022) raccontano la vita di Clara, minacciata dalle ombre che le rendono impossibile vivere una vita normale e che la inseguono anche a Brattleboro, dove si trasferisce con il padre. A scuola viene presa di mira dai bulli ma trova in Robert un amico e un supporto speciale. Quando a scuola alcuni compagni spariscono uno dopo l’altro, sarà proprio Clara a salvarli, affrontando il bosco e i suoi misteri, oltre alle sue ombre e paure.

Gli incontri con gli autori

Da febbraio ad aprile gli autori e illustratori dei cinque titoli selezionati parteciperanno agli incontri online, rispondendo alle domande degli studenti che partecipano al concorso e offrendo ulteriori spunti per la stesura di recensioni ed elaborati.

Gli appuntamenti di settimana prossima: lunedì 5 febbraio (dalle 9 alle 10)  con Andrea Fontana e l’illustratrice Claudia Petrazzi; il 7 (dalle 10 alle 11) con Espérance Hakuzwimana

Andrea Fontana e Claudia Petrazzi presentano Clara e le ombre (Edizioni Il castoro, 2022) lunedì 5 febbraio dalle 9 alle 10 in un incontro online con gli studenti (replica lunedì 18 marzo e lunedì 8 aprile). L’incontro è moderato da  Massimiliano Zazzi della Libreria Comix Revolution Bergamo.  Clara e le ombre è il primo graphic novel di Andrea Fontana, autore, critico e sceneggiatore, esperto di cinema e fumetto. Nato a Genova, le storie sono da sempre la sua passione. Il libro è illustrato da Claudia Petrazzi, illustratrice  per bambini con i più grandi editori italiani, al debutto con graphic novel.
Espérance Hakuzwimana presenta La banda del pianerottolo  (Edizioni Mondadori, 2023) mercoledì 7 febbraio dalle 10 alle 11 (repliche:  1 marzo e  4 aprile).  L’incontro, sempre online, è moderato da  Riccardo Oprandi della Libreria Mondadori di Lovere.  Espérance Hakuzwimana  è nata in Ruanda: sopravvissuta al genocidio, è stata adottata da una famiglia italiana ed è cresciuta in provincia di Brescia. Dal 2015 vive a Torino, dove fa attivismo collaborando con associazioni contro il razzismo. Ha raccontato la sua storia in E poi basta. Manifesto di una donna nera italiana (People 2019). Ha pubblicato Tutta intera (2022), il suo romanzo d’esordio. La banda del pianerottolo segna il suo debutto come autrice per ragazzi.

I prossimi appuntamenti

Elena Orlandi presenta L’aria immobile della piena estate (Risma Edizioni, 2022) giovedì 22 febbraio, dalle 10-11 (replica giovedì 7 marzo e mercoledì 17 aprile); modera l’incontro Matteo Bianchi della Libreria Incrocio Quarenghi di Bergamo.

Martedì 27 febbraio, dalle 9 alle 10,  Massimo Vitali  racconta il suo Zeno in condotta (Edizioni De Agostini, 2023); l’evento sarà replicato anche mercoledì 27 marzo e martedì  23 aprile, moderato da Daniela Scotti della Libreria del Lago di Sarnico.

Ilaria Prada incontra gli studenti per La Boutique dei ricordi (Edizioni Salani, 2023) giovedì 14 marzo, dalle 9-10 (replica giovedì 11 aprile, dalle 9-10); modera l’incontro Marcello Guizzetti  della Libreria Il Libraccio di Curno.

Le librerie aderenti

In città: Comix Revolution (Galleria Fanzago); Incrocio Quarenghi (Via Quarenghi)

In provincia: Il Libraccio (Curno);  I libri di Mauro (Dalmine); Libreria Mondadori (Lovere); Libreria del Lago (Sarnico); Fonte Viva (Treviglio).

Il progetto e i numeri

Il progetto complessivamente negli scorsi anni ha coinvolto circa 10mila  ragazzi e 21 autori per ragazzi: Pierdomenico Baccalario,  Luigi Ballerini, Daria Bertoni, Tim Bruno, Matteo Bussola, Elisa Castiglioni, Cristiano Cavina, Riccardo Cazzaniga, Lodovica Cima, Francesco d’Adamo, Matteo de Benedittis, Antonio Ferrara, Giuseppe Festa, Luigi Garlando, Viviana Mazza, Emanuela Nava, Marta Palazzesi, Annalisa Strada, Teresa Radice e Stefano Turconi, Federico Taddia, Silvia Vecchini e Sualzo. L’iniziativa ha avuto la benemerenza della Provincia di Bergamo.

Per informazioni: www.libripersognare.it  – facebook @librixsognare

 

 

 

 


Rimpiattino, l’iniziativa Fipe per sensibilizzare sul tema dello spreco alimentare

C’è ancora imbarazzo nel chiedere la doggy bag, anche se il 74% degli italiani si è dichiarato favorevoleSolo il 15,5% degli italiani porta a casa il cibo non consumato durante un pranzo o una cena al ristorante, eppure la quasi totalità dei ristoratori (91,8%) è attrezzata per consentirlo. Una percentuale che scende all’11,8% se consideriamo, invece, il vino, Segnali di cambiamento, questi, ancora troppo timidi in un’epoca in cui l’attenzione agli sprechi, soprattutto alimentari, è sempre più alta e il 36% della spesa delle famiglie per prodotti alimentari transita fuori casa. Secondo un ristoratore su due, il basso numero di richieste può essere spiegato da un certo imbarazzo del cliente a richiedere di portare via gli avanzi. Ma anche la scomodità (19,5%) e l’indifferenza (18,3%) sono tra le ragioni alla base della riluttanza dei consumatori ad avanzare una tale richiesta. Ma la percezione dei consumatori sembra essere più che positiva. Il 74% degli italiani si dice a favore della possibilità di portare a casa il cibo che non è riuscito a consumare. Anzi, per il 22% di essi è addirittura una variabile importante nella scelta del ristorante. Sono questi alcuni dei numeri presentati oggi durante la conferenza stampa organizzata da FIPE-Confcommercio, la Federazione italiana Pubblici Esercizi, e Comieco (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base cellulosica), dal titolo “Spreco alimentare: al ristorante la Doggy Bag si chiama rimpiattino”. L’evento ha l’obiettivo di favorire un confronto sugli strumenti necessari per sensibilizzare i consumatori e i ristoratori sul tema e fare il punto sull’utilizzo della famosa “Doggy Bag”, al centro delle cronache e oggetto di alcune proposte di legge. Dopo la presentazione dell’indagine sono intervenuti Lino Enrico Stoppani, Presidente FIPE-Confcommercio, Carlo Montalbetti, Direttore Generale Comieco, Andrea Segrè, Direttore Scientifico Osservatorio Waste Watcher – Sprecometro, e Caterina Marchetti, Ristorante Al Ceppo, Roma. Nell’occasione FIPE e Comieco hanno rinnovato la collaborazione che nel 2019 ha promosso il progetto “Rimpiattino” – la versione italiana della “Doggy Bag” – attraverso il quale sono stati distribuiti ai ristoranti aderenti all’iniziativa iconici contenitori di carta proprio per portare a casa il cibo e il vino non consumati a tavola. In totale, a oggi, sono stati 24.000 i “Rimpiattini” distribuiti tra 875 ristoranti di 22 città. In contemporanea viene presentata la nuova funzionalità dell’app “Sprecometro” che misura lo spreco alimentare al di fuori delle mura domestiche. E’ il frutto di una collaborazione tra Fipe e l’Osservatorio Waste Watcher International guidato dal Professore Andrea Segrè dell’Università di Bologna.
“Rinnoviamo con impegno e responsabilità la collaborazione con Comieco sul progetto “Rimpiattino”, per rilanciare un’iniziativa che dal 2019 ha fatto tanta strada, entrando in molti ristoranti d‘Italia sia per sensibilizzare sul tema dello spreco alimentare che per dare al cibo il valore che merita”, ha dichiarato Lino Enrico Stoppani, Presidente di FIPE – Confcommercio. “Che il contrasto dello spreco alimentare, tema su cui la Federazione è da sempre in prima linea, sia sempre di più nell’agenda politica è un fatto positivo, perché raccoglie anche i valori di “Expo Milano 2015” ma la giusta sfida pone anzitutto uno sforzo culturale per superare i tanti pregiudizi che ancora condizionano le scelte delle persone.  Occorre, cioè, una “spinta gentile” che porti ad assumere comportamenti virtuosi in grado di fare la differenza. La diffusione su base volontaria del Rimpiattino tra i ristoratori ha proprio l’obiettivo di abbattere il muro dell’imbarazzo che ancora oggi rappresenta l’ostacolo più importante alla diffusione dei comportamenti anti spreco”, ha concluso Stoppani. “Il settore della ristorazione può rappresentare un canale di promozione importante per la corretta gestione di cibo e vino non consumati attraverso l’adozione di buone pratiche” – afferma Carlo Montalbetti, Direttore Generale Comieco. “Per questo insieme FIPE stiamo lavorando per rinnovare la fornitura di circa 20.000 Rimpiattini, che i ristoratori potranno richiedere su base volontaria. Una buona abitudine promossa già in occasione di Expo 2015 e che oggi consolidiamo, confermando anche il ruolo centrale dell’imballaggio in carta (riutilizzabile e riciclabile) come strumento di promozione e diffusione della cultura antispreco”. «Più che di obbligatorietà, in rapporto alle food bag nei ristoranti, dovremmo parlare di prevenzione, sostenibilità, educazione alimentare. Il “Rimpiattino” lanciato già da tempo da Fipe e Comieco restituisce molto bene il senso della prevenzione dello spreco – osserva il direttore scientifico Waste Watcher e professore di Economia circolare Andrea Segrè, fondatore della Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco – Il prossimo 5 febbraio, Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare, in occasione dell’evento ufficiale a Roma lanceremo un ‘Osservatorio’ sugli sprechi nella ristorazione italiana grazie alla nuova funzione dell’app istituzionale Sprecometro».