Mercato immobiliare: la ripresa si avverte, ripartono i prezzi in un contesto profondamente cambiato

Prezzi stabili per le abitazioni in città, calano in alcune zone della provincia e aumentano le compravendite. Per le locazioni contratti e canoni in aumento in città e prezzi stabili in provincia. I box vedono una piccola ripresa in città e un calo in provincia e ancora una riduzione per quanto riguarda i canoni. Deboli compravendite dei negozi e prezzi in leggero rialzo, stabili i canoni in città e flessione in provincia. Per gli uffici la ripresa è selettiva, più nella compravendita. Stabili i prezzi dei capannoni con una leggera ripresa delle transazioni.

È questa la fotografia del mercato immobiliare bergamasco scattata dalla nuova edizione del Listino dei prezzi degli immobili di Bergamo e provincia realizzata da Fimaa Ascom Bergamo, in collaborazione con Adiconsum, Collegio dei Geometri e Geometri laureati di Bergamo, Consiglio Notarile di Bergamo, Appe e con il patrocinio di Provincia di Bergamo, Comune di Bergamo e Camera di Commercio Bergamo. 

Il Listino, strumento di lavoro e di informazione importante sul mercato immobiliare, è stato presentato ieri alla sala consigliare dell’Ascom ed è in edicola da oggi, con notizie incoraggianti. Il mercato immobiliare bergamasco sta ripartendo. Già nel prossimo anno i prezzi torneranno a crescere. Ciò è già evidente nella categoria del nuovo, dove la presenza delle classi energetiche più alte produce un significativo aumento dello standard e dei prezzi. A breve il fenomeno positivo investirà anche le altre categorie del recente e del semirecente e da ristrutturare per quanto riguarda gli immobili più qualitativi. In questo nuovo ciclo non è il mercato a determinare il prezzo ma la qualità dell’immobile e la sua valutazione.

“Non si può più parlare di crisi del mercato immobiliare. Non solo più le variabili economiche a determinare il mercato ma le richieste dei consumatori. Nel mercato dell’abitazione il discrimine è il bello e il non bello esteticamente, oltre che la qualità, la funzionalità, e il contesto. Gli immobili di qualità, efficienti dal punto di vista energetico o comunque poco costosi nelle spese di gestione, inseriti in un bel contesto stanno riprendendo valore da tempo e rimangono poco sul mercato. Si vendono presto e a buon prezzo. Sono gli altri, quelli di minore qualità, a restare ancora e perennemente invenduti salvo che il venditore sia propenso a stralci di prezzi significativi quasi da vendite di fine stagione”, dichiara il direttore Ascom Confcommercio Bergamo, Oscar Fusini.

“Il mercato è in lenta e costante ripresa con il fattore prezzo ancora in cerca di conferme. Siamo ancora in una fase di ripresa tutta da consolidare e frenata dal pesante carico fiscale sugli immobili e sulla zavorra della burocrazia che rallenta il normale esercizio di impresa. Ci auguriamo che il governo blocchi l’aumento dell’Iva e restituisca fiducia al comparto. Da più di un anno ormai le transazioni sono tornate a crescere, i prezzi si stanno stabilizzando e la domanda, grazie al positivo ciclo dei mutui bancari, si sta lentamente riprendendo” commenta Oscar Caironi, presidente Fimaa Bergamo – Emergono due dati preoccupanti: il primo è che l’aumento del 3% compravendite di immobili strumentali è determinato esclusivamente da aste giudiziarie. Il secondo è la riduzione degli appartamenti in affitto perché molti proprietari, vista la grande richiesta di queste soluzioni, hanno trasformato le proprie case in case vacanze e B&B sia in città che in provincia creando un problema di sommerso. Le famiglie sono molto attente al risparmio energetico e all’innovazione tecnologica: le nuove costruzioni piano piano sono costruite in classe A così quindi buona fiducia in questo nuovo affaccio. Il governo sembra che darà continuità al recupero fiscale per la politica dei mobili e per performanze energetiche di questo ci aspettiamo compravendite anche nel residenziale da rinnovare (immobili anni 70). Auspichiamo che l’introduzione della cedolare secca sui negozi possa dare impulso a questi mercati e che l’agevolazione fiscale possa favorire gli investitori ma anche i commercianti e agevolare i contratti di locazione su canoni più calmierati e più compatibili con le attività commerciali”.

Listino degli immobili – I dati principali


Diventa regionale la Mutua Assistenza di Ascom

Ascom Bergamo ha aderito al progetto dell’Ente Mutuo Regionale, una realtà che associa oltre 25 mila iscritti in Lombardia. Una mutua forte con molti servizi utili e che crescerà ancora di più a beneficio dei suoi iscritti. I servizi sanitari erogati da Masec, storica mutua dei commercianti bergamaschi che quest’anno compie 60 anni, cessano ed i soci, se lo ritengono, possono entrare a far parte dell’Ente Mutuo Regionale.

«Abbiamo voluto fare un salto di qualità e proporre servizi mutualistici più avanzati e innovativi – afferma Giovanni Zambonelli, presidente di Ascom Confcommercio Bergamo -. Siamo convinti che il lavoro autonomo richieda garanzie sempre più precise e complete, che chi è titolare di un’impresa necessiti di una tutela sanitaria su misura, per questo vogliamo offrire ai nostri commercianti una copertura sanitaria moderna e in linea con le proprie esigenze. Desideriamo che possano godere, grazie alla convenzione con le migliori cliniche e i più qualificati centri specialistici della regione, condizioni di favore e al passo con i tempi».

«Siamo soddisfatti dell’intesa raggiunta – spiega Alberto Panigo, vicepresidente delegato di Ente Mutuo Regionale -. Dopo l’estensione dell’Ente Mutuo alle province lombarde che non gestivano servizi sanitari, Bergamo è la prima provincia che vi confluisce con una mutua che ha 60 anni di vita ed è ben gestita».

Il passaggio è stato formalizzato dagli Organi sociali e dal 1 gennaio 2019 la Masec cesserà le sue prestazioni e gli iscritti, su base volontaria, potranno diventare soci dell’Ente Mutuo Regionale.
Da Ascom Bergamo, dove la Masec ha sede, in questi giorni sono partite le informative sul cambiamento.

«Abbiamo telefonato e scritto a tutti soci per spiegare il cambiamento in atto e nei prossimi giorni raccoglieremo le iscrizioni – conclude Zambonelli-. Ai soci, che decideranno di iscriversi ad Ente Mutuo Regionale, verranno garantiti gli stessi servizi e alle stesse condizioni dell’anno appena trascorso, in particolare verrà ampliata l’offerta che va dalla copertura delle spese, ai ricoveri ai grandi interventi. In più con l’Ente Mutuo per chi si iscrive ci sarà una detrazione fiscale sui contributi associativi».

Sono circa mille i commercianti bergamaschi iscritti a Masec, ai quali sono stati erogati nel 2017 quasi 1100 ore di degenza ospedaliera e poco meno di 2000 rimborsi tra visite e esami per totale di 150 mila euro di contributi erogati.

Per informazioni: 035 4120303, info entemutuo@ascombg.it


Dalla pasticceria alla salumeria: Sei attività bergamasche storiche premiate dalla Regione

Sono sei le realtà bergamasche che sono state premiate oggi, 13 novembre 2018, nell’Auditorium Testori di Palazzo Lombardia a Milano, nell’ambito della cerimonia annuale dedicata ai Negozi Storici Lombardi e promossa da Regione Lombardia.

La salumeria Rossetti di Carlo Rossetti nata nel 1926 a Caravaggio, Fustinoni Sport di Mario Fustinoni dal 1965 a Curno, la pasticceria Gamba di Francesca Gamba e Rinaldo Di Merisi dal 1958 a Martinengo, l’orologeria Ceroni di Gian Mario Ceroni nata nel 1953 a Nembro, il bar Torre di Riccardo Loda dal 1937 a Palosco e l’azienda Sonzogni di Donatella Maria Sonzogni dal 1937 a Zogno, sono i sei negozi bergamaschi che hanno ricevuto il riconoscimento di “Attività storica”.

Il direttore Ascom Confcommercio Bergamo, Oscar Fusini, commentando il riconoscimento delle attività storiche e del distretto ha sottolineato: “Da dieci anni dalla nascita dei distretti il riconoscimento del valore storico vuol dire il consolidamento di questa figura come luogo storico di commercio, quindi l’aggregazione che è l’essenza del distretto. Abbiamo notato che c’è un turnover altissimo, una fortissima rapidità di apertura e chiusura di negozi e quindi è giusto valorizzare le attività che da molti anni o decenni mantengono in vita le vie e le nostre piazze. E’ un segnale doveroso per le attività che esercitano da tanti anni”.

Ad aprire le premiazioni l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Alessandro Mattinzoli, che ha voluto sottolineare come il commercio sia una grande “famiglia che ha saputo affrontare il momento di incertezza che stiamo attraversando. Oggi viviamo una grande festa di tante persone che sono state protagoniste, invece, di un Cinquantennio assolutamente brillante e che ha dato tante soddisfazioni al nostro paese. Ringrazio i commercianti che sono i veri protagonisti di questa giornata: con il loro lavoro quotidiano, la dedizione e l’impegno nelle loro attività trasmettono i valori che gli stranieri apprezzano, come quello dell’unità nazionale”.

Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha sottolineato che i negozi storici “vanno assolutamente tutelati per rafforzare le identità locali”.

L’assessore Lara Magoni ha spiegato che i negozi storici “continueranno ad essere i protagonisti di Regione Lombardia. Grazie a loro c’è continuità tra tradizione e innovazione. Per noi è un momento importante, vogliamo tutelarli, sono il vero valore aggiunto delle nostre comunità“.

Le sei attività storiche bergamasche

La salumeria Rossetti ha sede a Caravaggio in Largo Luigi Cavenaghi 19 ed è nata nel 1926. Carlo Rossetti continua a fare il mestiere di famiglia, imparato da ragazzo e portato avanti con passione per tutta la vita, quello del salumiere. L’insegna “Salumeria” a caratteri rossi su fondo bianco si distingue tra i negozi della zona, mentre il bancone è sempre ben fornito con salumi selezionati con attenzione e incassati freschi e gli scaffali sono pieni di prodotti come una classica bottega di qualità che rispetta il cliente. 

La storia di Fustinoni Sport a Curno risale al 1965. Con sede in Via Treno 2/4/6 a Curno è stato uno dei primissimi operatori specializzati del settore Plen Air per l’area di Bergamo e provincia, nel mondo Caravan, Autocaravan e Motorhome. Fustinoni Sport diviene un punto di riferimento per tutti i campeggiatori Bergamaschi e Lombardi. Storicamente accompagnato per un trentennio dal marchio Elnagh, Fustinoni Sport vanta un invidiabile bagaglio di esperienza nel settore. Il centro vendite di Curno di oltre 1200 mq ospita anche accessori e tende da campeggio , offrendo tutto quello che un campeggiatore possa desiderare per la vita all’aria aperta.

La pasticceria Gamba a Martinengo nasce nel 1958. Fondata da Luigi Gamba e della moglie Colomba in un piccolo laboratorio dove sacrificio e passione hanno fatto sì che la pasticceria crescesse e si affermasse nella zona. Luigi Gamba dopo anni di lavoro ha tramandato passione e tradizione alla figlia Gigliola e al genero Rinaldo che tutt’ora portano avanti con successo la pasticceria. Dopo più di 40 anni di attività, Luigi Gamba passa il testimone alla figlia Gigliola e al genero Rinaldo, che nel frattempo hanno affinato l’arte della continua ricerca delle materie prime e la passione per l’artigianalità dei prodotti. È così che rimane vivo il sapore della tradizione che si può gustare sotto i portici della Piazza Maggiore di Martinengo. Le ricette di Luigi Gamba sono ancora custodite gelosamente dai suoi eredi, che con il passare del tempo le hanno adattate a gusti che cambiano e alle occasioni che si rinnovano.

L’orologeria Ceroni a Nembro nasce nel 1953 quando Luigi Ceroni, decide di lasciare un lavoro sicuro come caporeparto all’Honegger, per aprire con la moglie Maria un negozio specializzato nella riparazione di orologi, pendole e altri macchinari di precisione. In un piccolo negozio in affitto in Via Mazzini, al civico 9, a Nembro qualche metro più in là dalla sede attuale (che oggi ha sede nella stessa via, al civico 11), inizia l’attività di riparazione di orologi, una passione, tramandatagli dal padre GianMario. L’attività in poco tempo si sviluppa e cresce rapidamente. Nel 1981 la gestione passa al figlio Mario che investe in formazione e ottiene la qualifica di Gemmologo presso il Gemmological Institute of America (G.I.A). Nel 2011 l’attività raddoppia, con l’apertura di un nuovo negozio ad Albino, in Via Mazzini. Negli ultimi anni la storica attività ha colto le opportunità offerte dalla vendita su siti market-place, in particolare di orologi e altri pezzi da collezione. I risultati non mancano e dal piccolo paese della valle bergamasca sono partiti pacchi con destinazione Nuova Zelanda, Stati Uniti e Nord Europa. Il negozio continua inoltre ad essere un punto di riferimento per la valutazione di preziosi, oltre che per la loro “seconda vita”, dal cambio montatura alla messa sul mercato dell’usato, anche da collezione.

Il bar Torre a Palosco nasce nel 1937 e ha sede in via Torre Passere 82 a Palosco. Anche se notizie inerenti al locale si trovano persino in un testamento del 1475 del condottiero Bartolomeo Colleoni, l’attività è documentata dal 1937 ed è gestita sempre dalla stessa famiglia: prima da nonna Maddalena Macetti e successivamente dalla figlia Rosina Loda che nel 1978 passa la gestione alla terza generazione, rappresentata dal figlio Riccardo, aiutato dalla moglie Rita Raccagni. Gli ampi spazi e le numerose iniziative promosse dai titolari hanno reso il bar un punto di ritrovo apprezzato da tutto il paese. In particolare, a partire dalla stagione 1982-83 il Bar Torre è sede del Club Amici dell’Atalanta Palosco, facendo da raccordo per la tifoseria, organizzando serate con i giocatori e i dirigenti della società calcistica e supportandone le campagne solidali.

Gli inizi di Sonzogni sono tuttora vivi nella mente degli zognesi attraverso i racconti di coloro che li hanno vissuti e grazie anche al fatto che l’attività stessa non ha mai avuto soluzione di continuità. È il 1910 quando Maria Giupponi, conosciuta da tutti come “Marianì” e nonna dell’attuale proprietaria, ha l’intuizione di dar vita al primo negozio di maglieria, intimo e filati nel centro cittadino di Zogno. Nel 1958 la gestione passa alla figlia Eugenia che con bravura e passione incrementa la vendita dei prodotti già esistenti, allargando il campionario con giocattoli, profumi ed altro ancora. Nel 1984 l’attività passa a Donatella, nipote di Eugenia, che porta una ventata di freschezza sia nei diversi modi di proporsi sia nella presentazione dei vari articoli, sempre sotto l’occhio vigile della zia che con una miscela di simpatia e autorevolezza la affianca. Oggi Donatella, dopo la morte di Eugenia, porta avanti l’attività da sola con la stessa competenza e dedizione della zia, e della nonna prima di lei, permettendo a questa storica insegna di svolgere ancora un’importante funzione nella vita di Zogno.

 


Maestri del commercio, candidature fino al 21 settembre

Sono aperte le candidature per il riconoscimento di Maestro del Commercio, il premio alla carriera assegnato da 50&Più, l’associazione per la rappresentanza e la tutela degli over 50 dei settori commercio, turismo e servizi. Possono presentare richiesta coloro che hanno svolto attività per almeno 25 anni e che sono soci di 50&Più. Il riconoscimento consiste in un diploma e nel prestigioso distintivo con l’Aquila di Calimala, simbolo della Confcommercio. Il premio è suddiviso in tre categorie: Aquila d’Argento, per chi può vantare dai 25 ai 39 anni di attività; Aquila d’Oro, dai 40 ai 49 anni, e Aquila di Diamante, per i 50 anni di anzianità lavorativa e oltre.

Possono richiedere l’assegnazione del riconoscimento sia i titolari di azienda sia i coadiutori. Le domande si raccolgono fino al 21 settembre. Per ulteriori informazioni: 50&Più, Laura Benigni, tel. 035 4120127- l.benigni@enasco.it.


Tetto alle aperture festive e domenicali Zambonelli: “Servono festività di rispetto”

La proposta di legge, avanzata dal sottosegretario allo sviluppo economico Davide Crippa, intende reintrodurre un tetto del 25% alle aperture festive e domenicali degli esercizi commerciali. Secondo la proposta di legge le aperture straordinarie non potranno superare i 12 giorni all’anno e potranno essere introdotti, come accade già per le farmacie, turni a rotazione definiti nelle realtà locali.

Ogni Comune dovrà attenersi ad un limite di un negozio aperto su quattro dello stesso settore merceologico, ma le aperture festive durante il corso dell’anno non potranno superare i 12 giorni. Da questa proposta saranno però esclusi gli esercizi commerciali delle località turistiche, ma toccherà a regioni e comuni la regolamentazione e la gestione di una rotazione tra le attività.

L’idea del sottosegretario allo Sviluppo Economico riprende l’esperimento di Modena, che dal 2015 ha approvato e rispettato un Codice comportamentale di autoregolamentazione che impone la chiusura dei negozi a Natale, Capodanno, per la Festa della Liberazione e per la Festa del lavoro, mentre le rotazioni riguardano solo alcune zone della città.

Giovanni Zambonelli, presidente Ascom Confcommercio Bergamo sottolinea come questi anni di liberalizzazione abbiano mostrato come non tutte le festività abbiano rilevanza e interesse commerciale: “ Alla luce di quanto emerso negli ultimi anni, dall’entrata in vigore della liberalizzazione stabilita dal decreto Monti, possiamo dire due cose. La prima è che nemmeno nelle realtà realmente turistiche (basate sulle presenze registrate e su altri indici inoppugnabili, anche per area nella stessa città) le festività hanno tutte valore commerciale. Ci sono periodi e giornate di bassa stagione in cui l’apertura rappresenta un costo molto alto per le stesse imprese”.

La corsa alle aperture festive e domenicali ha messo in difficoltà le piccole imprese familiari: “In questi anni hanno pagato dazio i piccoli imprenditori del commercio, che per ragioni fisiche ed economiche non possono aprire tutte le domeniche- aggiunge Zambonelli- . Non dobbiamo però ulteriormente penalizzare quelle realtà piccole e grandi, che in questi anni hanno investito sul lavoro domenicale e festivo”. Il presidente Ascom ha invocato una legge “moderna, agile e chiara che preveda un certo numero di festività di rispetto dove ci sia la chiusura di tutti e più che rotazioni, che sarebbero difficili da gestire, preferiremmo l’individuazione di un numero di festività in cui chiudere l’attività, concertate con il sindacato dei lavoratori”.

La proposta di legge

Questi gli argomenti affrontati nella relazione che accompagna la proposta di legge: “Le norme di liberalizzazione degli orari e delle aperture degli esercizi commerciali introdotte dapprima dall’ultimo Governo Berlusconi, in via sperimentale, con la manovra correttiva dell’agosto 2011 e successivamente confermate, in via definitiva, dal Governo Monti nell’ambito della «manovra Salva Italia», si sono rivelate fallimentari. Tali norme infatti sono state introdotte all’interno di un quadro anticrisi ma, dopo anni dalla loro entrata in vigore, possiamo senza dubbio affermare che non abbiano avuto gli effetti sperati, per il semplice fatto che, soprattutto in un periodo di recessione in cui la disponibilità economica delle famiglie e dei consumatori si riduce, come hanno ben potuto verificare gli stessi esercenti, non basta allungare gli orari dei negozi per aumentare il fatturato”

“L’aspetto problematico della questione, a cui questa proposta di legge intende porre riparo, non è tanto l’inefficacia delle misure sotto l’aspetto del sostegno all’economia, quanto purtroppo il danno che si è creato sotto il profilo della conflittualità nella ripartizione della competenza sulla materia tra lo Stato e le regioni, con la presentazione di numerosi ricorsi finiti davanti alla Corte costituzionale, nonché sotto il profilo della tutela dei diritti dei lavoratori e, non da ultimo, sotto il profilo di un vero danno economico nei confronti dei piccoli commercianti, che hanno subìto sulla loro pelle gli effetti della disapplicazione dell’articolo 41 della Costituzione, il quale ha inteso moderare il principio di libera iniziativa economica con un dettato magistrale: ‘L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con la utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali’”.
All’articolo 1 della proposta di legge si dispone “il rispetto degli orari di apertura e di chiusura, l’obbligo della chiusura domenicale e festiva, nonché quello della mezza giornata di chiusura infrasettimanale dell’esercizio, che svolge un’attività commerciale come individuata dal decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114, ubicato nei comuni inclusi negli elenchi regionali delle località turistiche o città d’arte” e inoltre stabilisce che”le attività di somministrazione di alimenti e bevande non sono soggette ad alcun obbligo di chiusura domenicale o festiva” e infine che “il piano per la regolazione dei giorni di apertura di cui al comma 3 prevede per ogni comune l’apertura del 25 per cento degli esercizi commerciali per ciascun settore merceologico in ciascuna domenica o giorno festivo, comunque non oltre il massimo annuo di dodici giorni di apertura festiva per ciascun esercizio commerciale”.
L’articolo 2, invece, dispone l’istituzione di un Osservatorio sulle aperture domenicali e festive presso il ministero dello Sviluppo Economico. L’Osservatorio avrà il compito di verificare gli effetti della regolazione delle aperture domenicali e festive prevista dalle legge e sarà composto da dieci membri (quattro funzionari del Mise, due rappresentanti delle organizzazioni di categoria maggiormente rappresentative, due rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei lavoratori maggiormente rappresentative e due rappresentanti delle organizzazioni dei consumatori maggiormente rappresentative”.


Distretto Urbano del Commercio di Bergamo Nicola Viscardi, già membro del cda, è il nuovo presidente

Il Distretto Urbano del Commercio di Bergamo ha un nuovo presidente: è Nicola Viscardi, ex presidente dell’associazione delle Botteghe di Borgo Palazzo e già membro del Consiglio di Amministrazione del Distretto Urbano del Commercio. Viscardi succede a Roberto Ghidotti, che insieme a Filippo Caselli, entrambi espressione delle Associazioni di categoria, aveva gestito negli ultimi due anni i progetti del distretto.

Insieme a Viscardi, anche Federica Cologni, nominata nuova manager del DUC. Il nuovo presidente – che rimarrà in carica per i prossimi 3 anni – è stato scelto questa mattina dall’Assemblea del DUC, organo al quale siedono l’Assessore al commercio del Comune di Bergamo, Camera di Commercio di Bergamo, Confesercenti, ASCOM, l’Associazione dei commercianti del centro BergamoVive e un componente espresso dalle associazioni di via di Borgo Palazzo, Borgo Santa Caterina e Bergamo Alta.

“Sono molto contento della nomina – spiega il neopresidente Viscardi – nata da un percorso di condivisione con le altre associazioni del commercio di via. Vorrei ringraziare tutti coloro che in questi due anni messo tutto il loro impegno nei progetti del Distretto. Le progettualità che ci attendono sono davvero molte: innanzitutto il tema della rigenerazione urbana, che trova nella riqualificazione di via Tiraboschi la sfida più accattivante, ma anche i tanti eventi in mano al Distretto Urbano del Commercio. Su tutti le iniziative per il Natale 2018, sulle quali stiamo già lavorando nel tentativo di alzare ulteriormente l’asticella della qualità, con un progetto di comunicazione importante e nuove iniziative che possano rendere il centro polo attrattivo per lo shopping di fine anno.”


Saldi al via domani, si spenderanno 230 euro a famiglia

È iniziato il conto alla rovescia per i saldi estivi, già scattati il 1°luglio in Sicilia e il 2 luglio in Basilicata. L’appuntamento con lo shopping d’occasione per i bergamaschi e tutto il resto d’Italia è per sabato 7 luglio.
Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio, ogni famiglia spenderà in media per l’acquisto di articoli di abbigliamento e calzature in saldo poco meno di 230 euro (227 euro per la precisione), per un valore complessivo intorno ai 3,5 miliardi di euro. La spesa media prevista a persona sfiora i cento euro, 98 euro per l’esattezza. Le vendite di fine stagione conquistano il 60 per cento delle famiglie: 15,6 milioni (su 25,9 ) sono pronte ad acquistare capi a prezzi d’occasione.

Dopo una stagione non esaltante dal punto di vista dei consumi di abbigliamento, calzature, pelletteria, accessori ed articoli sportivi c’è attesa per i saldi estivi che rappresentano un banco di prova, soprattutto per i negozi al dettaglio multimarca. “Con le bizze meteo, l’assortimento nei negozi è quanto mai ricco e le vendite di fine stagione si può dire coincidano quest’anno con l’inizio delle temperature estive- commenta Diego Pedrali, presidente del Gruppo abbigliamento, calzature e articoli sportivi e componente della giunta nazionale Federazione Moda Italia Confcommercio-. Le previsioni di spesa nella nostra provincia rispecchiano quelle nazionali”. I saldi, tenendo conto anche di previsioni di vendita pressoché in linea con quelle dell’anno scorso, continuano ad essere appetibili per i consumatori, nonostante la concorrenza dell’e-commerce e quella di chi non osserva la legge regionale, che nei trenta giorni antecedenti i saldi vieta promozioni e vendite scontate. “La violazione della normativa è sempre più frequente e il problema si trascina da anni- continua Pedrali-. Ora agli sms si sommano le mail dei siti di e-commerce e non sono mancati nemmeno cartelli nelle vetrine per segnalare, più o meno velatamente, promozioni in negozio. Servono maggiori controlli e azioni severe e tempestive. Federazione Moda Italia segnala da tempo il problema e invoca un intervento deciso da parte della Regione in materia”.

Le sanzioni per chi non rispetta la normativa sui saldi (Legge Regionale n.6 del 2 febbraio 2010) vanno dai 516 ai 3098 euro.

Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Ascom Confcommercio Bergamo ricorda alcuni principi di base:

1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n. 24/2002). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

2. Prova dei capi: non c’è obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante.

3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante.

4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.

5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

 


Accordo sulla detassazione nel terziario fino a 2 milioni di euro in più per i lavoratori

Ascom Confcommercio Bergamo, Fipe e Federalberghi Bergamo e le organizzazioni sindacali bergamasche dei lavoratori Filcams CGIL, Fisascat CISL e Uiltucs hanno raggiunto anche quest’anno un’intesa quadro territoriale per la detassazione, importante vantaggio fiscale per i lavoratori delle imprese del terziario.
Nelle tasche dei lavoratori bergamaschi si stima che potranno rimanere quasi 2 milioni di euro.
Le imprese aderenti a Confcommercio, che applicano integralmente il Contratto del terziario (distribuzione e servizi) e quello del Turismo (alberghi e pubblici esercizi), hanno la possibilità di erogare ai propri dipendenti, con reddito annuo fino a 80 mila euro, premi di produttività, applicando un’aliquota agevolata che riduce il cuneo fiscale. Il risparmio è significativo: l’imposta applicata sui premi di produttività si riduce di circa 17 punti, passando da un’aliquota media del 27% ad una del 10%, comprensivo delle varie addizionali fiscali. Nel caso di conversione dei premi in servizi di welfare la detassazione è totale.

“La detassazione dei premi di produttività, convertibile anche in servizi di welfare, è un importante strumento a disposizione dei nostri imprenditori- commenta Giovanni Zambonelli, presidente di Ascom Confcommercio Bergamo-. Grazie all’accordo è possibile sfruttare tutti i vantaggi fiscali offerti dalla rinnovata normativa”.
“L’intesa raggiunta riafferma e rafforza l’importanza e l’efficacia della contrattazione realizzata dalle organizzazioni sindacali più rappresentative sul territorio- dichiara Enrico Betti, responsabile politiche del lavoro Ascom-. Nelle tasche dei lavoratori bergamaschi potranno rimanere circa due milioni di euro. I premi sono collegati al raggiungimento di performance significative per l’azienda e per massimizzare i vantaggi ci si può avvalere della facoltà di fruire degli incentivi sotto forma di prestazioni di welfare”.
Per Mario Colleoni, segretario generale Filcams CGIL “con questi accordi riusciamo a raggiungere numerosi lavoratori in settori frammentati come quelli del commercio e del turismo. Il valore dell’intesa sta soprattutto nello spazio che viene dato alla contrattazione territoriale e dallo stimolo introdotto, finalizzato alla partecipazione di tutti alle scelte. Da non sottovalutare poi i vantaggi fiscali consequenziali all’accordo che potranno far aumentare il potere di acquisto dei lavoratori. Questi accordi, pur positivi, rappresentano una goccia nel mare. Per aumentare i salari nominali di molti, che sono il nodo per la crescita, la prima leva sulla quale agire è definire una diversa redistribuzione del reddito rispetto a quella attuale, fondamentale in questa fase è lavorare per diminuire le disuguaglianze salariali e lo si potrà fare semplicemente rivedendo la progressività fiscale, che ricordiamo essere un principio di uguaglianza, in un Paese, il nostro  dove l’indice di disuguaglianza risulta essere tra i più elevati a livello europeo”.
Alberto Citerio, segretario generale Fisascat-CISL sottolinea: “Terziario, commercio e turismo sono i settori che producono la maggior parte della ricchezza del Paese. Queste intese riconoscono vantaggi economici per i lavoratori e premiano la produttività delle imprese. Vanno estese le previsioni di legge sulla detassazione di produttività per spingere la crescita e la creazione di posti di lavoro. Il lavoratore può optare per l’erogazione sotto forma di welfare con ulteriori vantaggi fiscali e contributivi”.
Anche per Maurizio Regazzoni, segretario generale Uiltucs-UIL “è un accordo frutto di un percorso importante intrapreso nelle relazioni sindacali sul territorio bergamasco, che consentirà di poter instaurare un dialogo fra sindacato e imprese, in particolare quelle di piccole dimensioni (la maggioranza nei settori del turismo e del commercio), garantendo maggior salario ai lavoratori rappresentati”.


Commercio ambulante, aperto il bando per la vendita durante le partite

Durante lo svolgimento delle partite di serie A della locale squadra di calcio è consuetudine concedere ad operatori del commercio su aree pubbliche la possibilità di vendere prodotti alimentari, articoli sportivi e gadget in prossimità dello stadio Atleti Azzurri d’Italia. Al fine di garantire la sicurezza degli operatori del commercio su aree pubbliche in forma itinerante, nonché evitare che i banchi mobili/autonegozi di tali operatori creino problemi di carattere viabilistico e di ordine pubblico durante lo svolgimento delle partite, sono state identificate undici postazioni di diversa metratura lungo viale Giulio Cesare. A garanzia di una gestione trasparente delle postazioni sopra citate, si indice un avviso  di selezione pubblica per la concessione degli stessi. La scadenza per la presentazione della domanda è il giorno 9 luglio 2018.


Notti in centro, sette appuntamenti animano il centro la sera

“Notti in centro”: è questo il titolo del calendario di eventi che animeranno il centro cittadino nell’estate 2018. Il Comune di Bergamo lancia un nuovo “cartellone” estivo, caratterizzato da una rafforzata partnership tra pubblico e privato e costruito in collaborazione con i commercianti del centro, con le loro associazioni di categoria e con il concorso di molte realtà del territorio.

Quest’anno saranno ben 7 gli appuntamenti di rilievo nel centro città pedonalizzato per l’occasione. Si comincia sabato 9 giugno con la Notte Bianca dello Sport, appuntamento ormai consolidato, promosso da Pro loco Bergamo in collaborazione con il Comune di Bergamo.

Per il secondo anno consecutivo il centro città sarà palcoscenico a cielo aperto in occasione della quarta edizione della Donizetti Night, in programma la sera del 16 giugno a partire dalle 18.30: concerti e spettacoli invadono Bergamo, da piazzetta Santo Spirito a largo Rezzara, insieme a centinaia di artisti, volontari e professionisti coinvolti per una notte realizzata dalla Fondazione Donizetti in collaborazione con i commercianti del Distretto Urbano del Commercio e le associazioni Ascom e Confesercenti.

Il 21 giugno sarà invece la Festa Europea della Musica a invadere il centro città: nata in Francia nel 1982, la manifestazione ha assunto dal 1995 un carattere internazionale coinvolgendo contemporaneamente, ad oggi, più di 300 città del Vecchio Continente. Ad animare la città nel segno della musica ci saranno 10 postazioni tra Largo Rezzara e il Sentierone, con il coinvolgimento delle scuole di musica, di artisti e giovani band, di cori gospel e parate di strada che intratterranno i bergamaschi fino a sera tarda. Accanto a queste manifestazioni la giornata europea dedicata all’arte delle sette note sarà arricchita dalle proposte curate dall’Università degli studi di Bergamo, da un concerto dell’orchestra La nota in più in Piazza vecchia organizzato da Pro loco città dei mille e l’omaggio alla musica di The Alan Parsons Project del chitarrista Massimo Numa con 57 musicisti sul palco installato nel complesso monumentale del Lazzaretto e organizzato da Druso e Bergamo racconta.

La pedonalizzazione del centro tornerà poi il 6 luglio, per una serata dal titolo “Shopping in una Notte di Mezza Estate (waitin’ for the midnight sale)”, in cui saranno i commercianti ad animare, tra musica, cibo e intrattenimento, le vie tra Piazza Pontida e via Tasso in attesa dei saldi estivi, previsti a partire dalla mezzanotte.

Il 19 luglio sarà la volta di Artisti in strada, dedicato agli artisti di strada con spettacoli di teatro, di teatro comico e parate che saranno il fulcro del quinto appuntamento dell’estate 2018 nel centro città, sempre con il concorso attivo degli esercenti del centro.

Il 27 luglio, dopo la prima esperienza dello scorso anno, torna la serata Bergamo è Rock, progetto nato su iniziativa di alcuni esercenti del centro e condivisa fortemente dal Comune di Bergamo, dai commercianti di BergamoInCentro e del Distretto Urbano del Commercio. È prevista la presenza di oltre dieci postazioni musicali, con band che proporranno musica rock dal vivo.

Ultimo appuntamento il 7 settembre con BergamoBalla, una delle manifestazioni più popolari di questi ultimi anni. Come per gli appuntamenti degli scorsi anni musiche, balli e danze animeranno il centro cittadino con la partecipazione di scuole di ballo e danza, ancora una volta affiancate dall’apertura straordinaria serale degli esercizi commerciali che organizzeranno attività di animazione e intrattenimento.

“Credo che mai come in questo 2018 – sottolinea il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori – l’offerta estiva in città sia stata così variegata e diffusa. Abbiamo lavorato per garantire spazi di aggregazione e di incontro per i nostri concittadini in tutta la città, da Longuelo a Monterosso, passando per la Malpensata, Redona e il Centro cittadino. Accanto a questa Bergamo viva e attrattiva, si sviluppa una solida proposta culturale, dalla mostra sui dinosauri per il centenario del Museo Caffi alle esposizioni della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea alle proposte dei musei civici e del Museo delle Storie. Per quello che riguarda le iniziative del centro cittadino, vorrei ringraziare le associazioni del commercio, i negozianti e i soggetti privati con cui abbiamo costruito alcune proposte comprese nel calendario: si tratta di un modello di partenariato pubblico-privato che auspico possa confermarsi negli anni a venire.”

“La proposta delle iniziative estive – commenta il direttore di Ascom Bergamo Oscar Fusini – rappresenta l’evoluzione naturale della prima movida che rispondeva ad una fase diversa del risveglio della città. Oggi, in un momento peraltro di risorse ridimensionate, mettono unità nella programmazione dei diversi eventi proposti da pubblico e privato.”

“La collaborazione – dichiara Marco Recalcati, dell’Associazione BergamoInCentro – fra l’associazione dei commercianti del Centro con il Comune di Bergamo e tanti enti della città, dalla Fondazione Donizetti a ProLocoBergamo al Distretto del Commercio, ha creato ben 7 eventi serali e notturni che si terranno in centro. Eventi, di vario genere e per tutti i gusti, che – lo abbiamo visto – piacciono molto per la voglia di  aggregazione in luoghi suggestivi ed unici, con possibilità di fare quattro passi guardando le vetrine e fermarsi a bere qualcosa in buona compagnia. Il 6 luglio inoltre sarà interamente dedicato allo shopping  con  una notte di mezza estate: i negozianti creeranno eventi dentro o fuori le loro attività in attesa della mezzanotte, momento di inizio dei saldi estivi. Vediamoci In Centro!”

Le iniziative che avverranno nel centro città si affiancano alle proposte degli spazi estivi banditi dal Comune di Bergamo, a quelle dei tre Spazi giovanili comunali Edoné, GATE e Spazio Polaresco (senza contare gli spazi estivi condotti da realtà private – prendiamo ad esempio il Monastero di Astino – e alle manifestazioni nei quartieri). Senza contare le centinaia di eventi previsti dal bando di BergamoEstate, un cartellone che sarà presto svelato dall’Assessorato al tempo libero del Comune di Bergamo e che prevede musica, sport, spettacolo, cultura e visite guidate in tutta la città.