Libri per sognare, Luigi Garlando vince la IV edizione

Luigi Garlando

E’ Luigi Garlando con il suo “Mosche, cavallette, scarafaggi e Premio Nobel” edito da Harper Collins,  l’autore preferito dai ragazzi nella IV edizione di Libri per sognare, la manifestazione nata nel 2017 e ideata dal Gruppo Librai e Cartolibrai di Ascom Confcommercio Bergamo, organizzata in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo, con il sostegno di Ubi Banca. Una storia di passione e riscatto sociale che racconta come l’incontro con il premio Nobel Rita Levi Montalcini abbia segnato il destino di Luigi, detto Gigino, terzo figlio di una famiglia di poverissimi pescatori, destinato ad affiancare come assistente la scienziata.  “E’ un onore vincere questa edizione e lo è ancora di più farlo a Bergamo, nella città più colpita dall’epidemia- ha commentato Luigi Garlando- Sarà il ricordo più bello che porterò dentro e negli anni a venire di questo periodo drammatico e difficile”. 

Si è chiusa venerdì Libri per sognare, l’iniziativa ideata con l’obiettivo di promuovere la lettura tra i ragazzi delle scuole primarie e secondarie della città e della provincia di Bergamo, che ha visto quest’anno la partecipazione di 900 giovani studenti e ha raccolto oltre 430 recensioni, oltre a video e presentazioni.  L’evento finale è stato trasmesso sul canale YouTube di Ascom Confcommercio Bergamo, oltre che sulla pagina Facebook di Libri per sognare ( https://www.youtube.com/channel/UCEcU2gK8UNAnL19I4wd3kVg?view_as=subscriber ). La manifestazione è stata registrata ed è disponibile anche on demand per chi non ha potuto partecipare alla diretta.

Anche se forzatamente a distanza, la manifestazione è stata comunque una grande festa, oltre che un giorno atteso per conoscere il libro preferito dagli studenti e i nomi dei vincitori tra i ragazzi per le migliori recensioni. All’evento hanno partecipato tutti e quattro gli autori protagonisti di questa  edizione (Luigi Garlando, Sara Rattaro, Guido Sgardoli e Matteo Corradini) che hanno assistito, con emozione,  alla lettura delle migliori recensioni dei ragazzi dei loro libri e hanno riposto alle domande dei giovani fan.

Nonostante l’emergenza da Covid-19, il coinvolgimento dei ragazzi è stato quanto mai attivo e creativo. Da casa i ragazzi, complice la didattica a distanza, hanno pubblicato i loro lavori, svolgendo con impegno il doppio ruolo di lettori e recensori di quattro titoli di letteratura contemporanea selezionati dai librai Ascom. “La partecipazione, nonostante la chiusura delle scuole, è stata maggiore delle precedenti edizioni e gli incontri con gli autori on-line sono stati comunque molto seguiti e apprezzati- commenta Cristian Botti, presidente gruppo Librai e Cartolibrai Ascom Confcommercio Bergamo-. In questi mesi difficili con i nostri libri speriamo di aver fatto un po’ evadere e viaggiare con la fantasia, oltre a dare nuovi spunti per affrontare la ripartenza”. L’emergenza sanitaria è stata particolarmente sentita, come emerge dalle recensioni: “Molti scritti affrontano la situazione difficile vissuta con l’emergenza coronavirus, dando una lettura per molti versi inedita dei titoli selezionati, con metafore profonde e toccanti, segno che i ragazzi hanno avuto un’occasione in più anche per riflettere”continua Botti.  

La manifestazione nata nel 2017 e ideata dal Gruppo Librai e Cartolibrai di Ascom Confcommercio Bergamo, organizzata in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo, con il sostegno di Ubi Banca. Oltre alle recensioni dei testi sul portale (www.libripersognare.it), i ragazzi hanno realizzato un video e una decina di presentazioni in power point.  Quest’anno la manifestazione ha coinvolto anche le famiglie, che in questi mesi difficili sono state chiamate in molti casi a gestire e supportare la didattica a distanza. E’ stato infatti indetto un contest fotografico, che ha messo due generazioni a confronto per guardare oltre l’emergenza, tra sogno e speranza per il mondo che verrà. I ragazzi sono stati invitati a proporre “Un libro per sognare” e i genitori “Un libro per ripartire”.  Sono state raccolte fotografie che ritraggono figli e genitori con in mano un libro a seconda delle due categorie ( “Un libro per sognare” per i ragazzi e “ Un libro per ripartire” per i genitori) e evidenziano il motivo della scelta.  

“La partecipazione, nonostante la chiusura delle scuole, è stata maggiore delle precedenti edizioni e gli incontri con gli autori on-line sono stati comunque molto seguiti e apprezzati-commenta Cristian Botti, presidente gruppo Librai e Cartolibrai Ascom Confcommercio Bergamo-. In questi mesi difficili con i nostri libri speriamo di aver fatto un po’ evadere e viaggiare con la fantasia, oltre a dare nuovi spunti per affrontare la ripartenza”. L’emergenza sanitaria è stata particolarmente sentita, come emerge dalle recensioni: “Molti scritti affrontano la situazione difficile vissuta con l’emergenza coronavirus, dando una lettura per molti versi inedita dei titoli selezionati, con metafore profonde e toccanti, segno che i ragazzi hanno avuto un’occasione in più anche per riflettere” continua Botti.  

Il programma

La giornata si è aperta alle 10.30 con i saluti iniziali di Cristian Botti, presidente gruppo Librai e Cartolibrai Ascom Confcommercio Bergamo, che ha ribadito l’impegno della categoria per fare crescere le nuove generazioni con la passione per la buona lettura, attraverso la proposta di titoli importanti per riflettere. Hanno introdotto la giornata di festa Oscar Fusini,direttore Ascom Confcommercio Bergamo, Vittorio Carrara direttore territoriale Bergamo Centro- Ubi Banca.

La vicepresidente della categoria Ascom Laura Togni,  e il consigliere Riccardo  Oprandi hanno letto le sei migliori recensioni dei ragazzi. 

I nomi dei sei ragazzi premiati

– Claudio Tiano ( Scuola Primaria di Endenna Zogno) , che ha sottolineato, nella sua recensione al libro vincitore di Luigi Garlando, come “solo attraverso la cultura e la scienza si possa superare questo difficile momento”.

– Samuele Maffi (Scuola primaria Gabriele Rosa – ICC Camozzi – Bergamo), che nella sua lettura de “Il fenomenale P.T. Heliodore” di Guido Sgardoli, “un libro che suscita sia felicità che tristezza e che trasmette grandi emozioni, oltre ad insegnare a come migliorare se stessi”. 

Simone Carrusci (Scuola primaria Dante Alighieri Istituto comprensivo di Mapello), per la sua lettura del libro di Matteo Corradini “Solo una parola. Una storia al tempo delle leggi razziali”, che “invita a riflettere sulla discriminazione razziale, sull’odio e la violenza, ma più in generale sulla diversità e sulla sua non accettazione, estremamente ingiusta, anche per piccoli difetti, come insegna la metafora del portare gli occhiali”.   
Iris Cassone (Istituto Sant’Angela Merici) che leggendo il libro di Sara Rattaro, “Sentirai parlare di me” , sottolinea “come il motto di Nellie Bly insegni il coraggio alle donne e la forza dell’emozione in uno scritto perfetto e in una trama avvincente”.
– Mathias Borbone (Istituto Tecnico Comprensivo Consonni Castel Rozzone), che nel recensire il libro vincitore di Garlando,  sottolinea come “incuriosisca sin dal titolo e nasconda un insegnamento, dal come catturare la vita, come una mosca, dal potere dell’incontro per segnare il nostro destino, come una cavalletta, al come si possa seguire gli scarafaggi e scoprirne il potere straordinario”.

–  Francesco Leone ( Scuola Gabriele Rosa – ICC Camozzi – Bergamo) che nella lettura del libro di Sgardoli, “Il fenomenale P.T. Heliodore” sottolinea come “insegni che i sogni si possono avverare sempre“. 

Il libro vincitore della quarta edizione di Libri per sognare

“Mosche, cavallette, scarafaggi e Premio Nobel” di Luigi Garlando, edito da Harper Collins, racconta come l’incontro con Rita Levi Montalcini segni il destino di Luigi, detto Gigino. Nato in Calabria, terzo figlio di una famiglia di poverissimi pescatori, Gigino a soli sedici anni lascia l’Italia per lavorare, ma un giorno incontra una scienziata che riconosce in lui grandi potenzialità, una donna che cambierà la sua vita per sempre e che farà di lui il suo assistente di laboratorio.

L’autore

Luigi Garlando, giornalista della “Gazzetta dello Sport”, da anni scrive libri di successo per adulti e per ragazzi ed è da sempre attento a raccontare ai più giovani storie di personaggi che hanno lasciato il segno. Con il Battello a Vapore ha pubblicato anche ‘O Maé. Storia di judo e di camorra, Mio papà scrive la guerra, Da grande farò il calciatore, La vita è una bomba! e la fortunata serie “Gol!”. Nel 2017 ha vinto il Premio Strega Ragazze e Ragazzi con L’estate che conobbi il Che (Rizzoli). 

I titoli e gli autori della IV edizione di Libri per sognare

Dalle leggi razziali a un teatro dove tutto è possibile, dalla storia della prima reporter donna, Nellie Bly. I titoli selezionati dai librai Ascom Confcommercio Bergamo invitano i ragazzi a riflettere su grandi temi. 

“Sentirai parlare di me” di Sara Rattaro, edito da Mondadori, racconta il sogno di Bianca che da grande vuole fare la giornalista e si occupa col suo amico Martino del giornale della scuola. Durante la settimana dei mestieri i ragazzi incontrano Vittoria, giornalista, invitata a tenere una lezione appassionante che però sarà costretta ad interrompere sul più bello per seguire una misteriosa indagine. Bianca vuole a tutti i costi rintracciarla per chiederle aiuto: è alla ricerca di un anonimo artista che sta colorando la città con alcuni strani murales. Quando incontrerà Vittoria, però, Bianca riceverà una sorpresa esclusiva: il racconto della vita e delle avventure di Nellie Bly, la prima donna nella storia ad aver osato il mestiere di reporter e ad aver combattuto per i diritti delle donne. E sarà proprio attraverso il coraggio e la ribellione della prima giornalista della storia che Bianca troverà ispirazione e entusiasmo.

“Il fenomenale P.T. Heliodore” di Guido Sgardoli, autore vincitore del Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2019 con “The Stone. La settima pietra”, edito da Il Battello a Vapore, racconta la storia di P.T. Heliodore, un ragazzo speciale che vede cose che gli altri non riescono a vedere e che crede nei sogni e nella loro materializzazione. Così si inventa un teatro delle meraviglie dove i sogni e la fantasia prendono forma e che mette in scena cose e personaggi fenomenali.

“Solo una parola. Una storia al tempo delle leggi razziali” di Matteo Corradini, edito da Rizzoli, prende spunto dalla storia vera di Roberto Bassi, bambino ebreo espulso dalla sua scuola elementare. Matteo Corradini scrive una storia dalla grande forza simbolica, illustrata da Soniaqq, in cui il bimbo è isolato dagli altri perché “porta gli occhiali”. Nella parte conclusiva del libro, l’autore racconta ai ragazzi, immaginando le loro domande, che cosa sono state le leggi razziali e quali effetti hanno avuto sull’Italia di ottant’anni fa.


Istat, fiducia a picco per cittadini e imprenditori

Dopo la sospensione nel mese di aprile 2020 dovuta all’emergenza sanitaria in corso, le indagini sulla fiducia di consumatori e imprese tornano ad essere effettuate nel mese di maggio 2020. Le stime effettuate con i dati raccolti a maggio 2020 indicano livelli storicamente bassi dell’indice del clima di fiducia dei consumatori (94,3) e dell’indice composito del clima di fiducia delle imprese (51,1). Il confronto dei dati di maggio con quelli relativi a marzo segnala flessioni per tutte le componenti del clima di fiducia dei consumatori; la diminuzione è marcata per il clima economico e corrente mentre il clima personale e quello futuro registrano diminuzioni contenute. Il clima economico passa da 94,4 a 71,9, il clima personale cala da 102,4 a 100,9, il clima corrente cade da 104,8 a 95,0 e il clima futuro decresce solo lievemente, passando da 93,3 a 93,1. Con riferimento alle imprese, le stime degli indici evidenziano una caduta della fiducia, rispetto a marzo 2020, nel settore dei servizi di mercato (l’indice passa da 75,7 a 38,8), del commercio al dettaglio (da 95,6 a 67,8) e delle costruzioni (da 139,0 a 108,4). Nella manifattura, l’indice di fiducia registra una flessione relativamente più contenuta, passando da 87,2 a 71,2, mantenendosi comunque su livelli storicamente bassi. Per quanto attiene alle componenti dell’indice di fiducia, nell’industria manifatturiera peggiorano, rispetto a marzo 2020, i giudizi sugli ordini mentre le scorte di prodotti finiti sono giudicate in accumulo; le attese di produzione subiscono un’ulteriore diminuzione. Per le costruzioni, la flessione dell’indice è causata da un forte peggioramento dei giudizi sugli ordini; relativamente più contenuto il calo delle aspettative sull’occupazione presso l’impresa. Nei servizi di mercato, il calo dell’indice rispetto a marzo 2020 è determinato da giudizi, sia sugli ordini sia sull’andamento generale dell’azienda, in forte peggioramento; si segnala invece un miglioramento delle aspettative sugli ordini, che tuttavia rimangono su livelli storicamente bassi. Con riferimento al commercio al dettaglio, crollano i giudizi sulle vendite e le scorte di magazzino sono giudicate in forte accumulo. Si registra un calo contenuto delle aspettative sulle vendite, dopo la caduta subita lo scorso marzo


Lockdown, il terziario perde 2,2 mld di euro. A rischio 49 mila posti di lavoro

La sospensione delle attività per il lockdown ha comportato la paralisi del tessuto produttivo della provincia di Bergamo. Si prevede il rischio di perdere almeno l’11% del valore aggiunto del terziario nel 2020  (pari a circa 20 miliardi di euro): rischiano di andare in fumo 2 miliardi e 200 milioni di euro. Allo stesso modo, gli effetti potrebbero essere devastanti anche sul fronte occupazionale: a Bergamo sono a rischio 49 mila posti di lavoro nel commercio, nel turismo e nei servizi (circa -27% rispetto al 2019). Nel primo trimestre 2020 si è assistito ad un deterioramento del tessuto imprenditoriale del terziario nella provincia di Bergamo, dovuto in prevalenza al calo delle imprese nuove iscritte. Nel 2020 rischiano di scomparire tra 8 mila e 15 mila imprese del terziario.

Sono queste alcune tra le principali evidenze sull’emergenza sanitaria e gli effetti del lockdown che emergono dalla ricerca Format Research- Ascom Confcommercio Bergamo (dati al 30 aprile 2020), presentata oggi, 26 maggio. L’osservatorio analizza l’impatto della crisi sulle principali determinanti dell’economia del territorio: dal livello dei ricavi delle imprese al fabbisogno finanziario delle stesse, passando per il rapporto con le banche. 

Un focus specifico è dedicato all’analisi degli effetti del lockdown, che ha costretto le imprese del terziario della provincia di Bergamo a sospendere tutte le attività. L’impatto è studiato in termini di effetti sul valore aggiunto del comparto, sui livelli occupazionali, sul tessuto imprenditoriale (elaborazioni Format Research su dati Istat e Infocamere Movimprese).

Nella nostra città, la più colpita dalla pandemia da Covid 19, il clima di fiducia è crollato e le imprese del terziario sono consapevoli delle enormi difficoltà che si troveranno ad affrontare. Il crollo, come del resto l’impatto dell’emergenza sanitaria, è molto più elevato rispetto al dato del terziario nazionale.

Per quanto riguarda i consumi, il mese di marzo ha messo in evidenza un calo pari al -31,7% rispetto al marzo del 2019. I consumi fuori casa hanno subito una contrazione pari a -69,5%. 

Le imprese di Bergamo hanno subito un vero e proprio tracollo dei ricavi.

L’indicatore ha subito una contrazione pari al -40,9, molto più elevata del dato nazionale. Basso anche l’outlook per il prossimo trimestre. 

La situazione appare drammatica dal punto di vista della disponibilità di liquidità da parte delle imprese. L’indicatore ha subito una contrazione pari al -39,3 e la situazione, già gravissima, è destinata a peggiorare nel prossimo trimestre.

La possibilità da parte delle imprese di ricorrere agli ammortizzatori sociali ha mitigato nei primi mesi dell’anno l’impatto dell’emergenza sul fronte occupazionale, ma la previsione per il prossimo trimestre tuttavia è estremamente negativa.

A Bergamo il 47% delle imprese del terziario sono state costrette alla chiusura e con esse oltre 65 mila lavoratori. Le difficoltà maggiormente incontrate dalle imprese a seguito dell’emergenza sanitaria sono state in prevalenza: il rispetto delle spese incomprimibili, gli oneri contributivi e la logistica.

La grave situazione determinatasi a seguito dello scoppio dell’emergenza sanitaria ha frenato la metà delle imprese di Bergamo che avevano in programma di investire nei prossimi due anni ma che saranno costrette a rinunciare. Gli effetti disastrosi della pandemia sono ancora più evidenti analizzando i provvedimenti che le imprese di Bergamo adotteranno: il 70% ridurrà o ha già ridotto il personale, il 63% ha già adottato o adotterà la Cig e altri ammortizzatori sociali. 

“Nella nostra provincia l’impatto è stato devastante sia sul fronte sanitario che economico – commenta il presidente Giovanni Zambonelli-. I dati sono nettamente superiori alla media nazionale.  Le ripercussioni sono enormi, con grande ricaduta non solo per la tenuta delle aziende ma anche sul fronte occupazionale, che non sono mai stati così in bilico. E il mese di maggio, con la progressiva riapertura, non è andato meglio”. Per il turismo le difficoltà, sottolinea, sono davvero enormi. “Mi auguro una buona stagione estiva nelle nostre località di villeggiatura. Ora però, noi abbiamo fatto la nostra parte, ci aspettiamo una risposta forte da parte dello stato”. 

La sintesi della ricerca

Campione e metodo indagine

La ricerca, chiusa a fine aprile (30 aprile), commissionata da Ascom Confcommercio Bergamo è condotta da Format Research, si basa su un campione rappresentativo di 711 interviste andate a buon fine.

Il sentiment delle imprese del terziario: tracollo della fiducia e delle aspettative 

Il clima di fiducia nell’economia italiana è crollato nei primi mesi a Bergamo: dal 42,2 del settembre 2019 al 6,7 di marzo 2020 (- 35,5%) con una previsione di recupero al 9,7% per giugno 2020.

Il clima è fortemente negativo soprattutto per le imprese micro (4,0%) e per le imprese del turismo (1,6%). Chi sta meno peggio sono le imprese sopra i 49 addetti e quelle dei servizi. 

Nelle imprese del terziario, che vengono da una dinamica non positiva del 2019, il crollo è del 17,5% che attesta l’indice al 10,0%, più alto di quello generale, ma con un calo previsto per il secondo trimestre al 7%.

La fiducia nell’andamento della propria impresa è calata in modo ancora più drammatico del -38,2%, passando dal 49,8 al 11,6. La previsione al trimestre successivo è di un recupero al 13,1% a giugno 2020. Anche in questo caso, è il turismo a pagare il prezzo più alto. Sono pochissime le imprese che non ravvisano alcun impatto della crisi sulla loro attività, pari all’1%. Il periodo più duro per le imprese è il trimestre attuale per il 31%, mentre sembra che quello di minor impatto sarà l’ultimo (18%). Ciò indica che le imprese avvertono il problema come contingente e riservano un po’ di ottimismo per i mesi a venire.

Crollo dei consumi e delle vendite. Crescono alimentari (+8,9%) e comunicazione (+6.5%)

A marzo 2020, in Italia, i consumi sono crollati in Italia del 31,7% con punte del 69,5 dei consumi fuori casa e del – 67,4%nel settore moda. A crescere sono i consumi alimentari, che segnano +8,9% e della comunicazione, + 6,5%. Non esiste ad oggi un dato dei consumi locali da confrontare ai ricavi delle imprese. Le imprese di Bergamo, a marzo, hanno subito un vero e proprio tracollo con un – 40,9% (nel dettaglio da quota 52,1%, all,11,2%) dell’indice dei ricavi (imprese che hanno visto aumentare o mantenere i ricavi dello scorso periodo). Le previsioni al secondo trimestre salgono al 13,1%. La situazione è fortemente negativa per tutti, dalle microaziende alle medie senza grandi differenze, con punte di difficoltà per le imprese del turismo, in particolare modo per quelle di ridotte dimensioni. Leggermente migliore è l’indice per le imprese di commercio, turismo e servizi, alle prese con un calo più contenuto – 25,9%, che riporta l’indice al 12,5 e un recupero atteso al 15 nel prossimo trimestre. Il terziario contiene infatti la performance buona dei negozi alimentari.

Aumento del fabbisogno finanziario. Emergenza liquidità e il quadro è destinato a peggiorare

L’indice del fabbisogno finanziario passa dal 59,1 al 19,8 con un calo del – 39,3% e qui le previsioni sono addirittura peggiori nel prossimo trimestre con un’ulteriore discesa al 6,7%, segnale che il problema andrà probabilmente acuendosi. Nei settori sono le imprese micro e quelle fino a 5 addetti a registrare le difficoltà e come sempre quelle del settore turismo, all’8,1. 

La situazione delle imprese del commercio, turismo e servizi è più pesante con un – 32,7 che porta l’indice al 17% sebbene le previsioni al secondo trimestre siano addirittura peggiorative con un 9,9 più alto dell’indice del totale le delle imprese. Se è certo il peggioramento per 9 imprese su 10 del quadro finanziario, si stima che 1 impresa su 3 a Bergamo possa presentare serie difficoltà nel fare fronte ai propri impegni.  Le imprese che non ravvisano alcun impatto della crisi sul fabbisogno finanziario sono solo il 2%. Di quelle che sono coinvolte dal problema, il 37% ritiene che questo sia il trimestre più toccato, mentre il 23% reputa che le più grandi ripercussioni si avranno nel III trimestre e solo il 14% nel IV. Esiste un gap tra il picco della crisi di produttività registrato nel primo trimestre e quello finanziario che invece viene registrato in questo e nel prossimo trimestre. Solo nell’ultimo trimestre dell’anno l’effetto finanziario tornerà, in base alle previsioni, a essere inferiore a quello produttivo.

Effetti sull’occupazione: 3 imprenditori su 4 prevedono di dover rinunciare a personale entro giugno

Il dato dell’occupazione registra un peggioramento dell’indice del -11,4 che passa dal 50,7 al 39,3. A giugno l’indice crollerà al 25%. L’impatto sull’occupazione sembrerebbe quindi meno grave rispetto a quello della liquidità. Ma ciò è imputabile al blocco dei licenziamenti stabiliti per Decreto. Saranno le piccole imprese fino a 5 addetti a registrare l’indice peggiore sul fronte lavoro, insieme alle medie imprese sopra i 49 addetti. E’ il turismo il settore che dovrà purtroppo affrontare la difficile scelta di tagli di personale. Nel settore del commercio, turismo e servizi, il dato del I trimestre è già di 3 punti inferiore alla media e si attesterà allo stesso indice generale del 25% a giugno. Quindi tre imprenditori su quattro prevedono un calo dei dipendenti entro giugno. Il III trimestre con il 30% delle imprese sarà il peggiore dal punto di vista occupazionale (il II con il 29% e l’ultimo con il 26% rivelano che il problema continuerà per l’intero anno). Anche in questo ambito solo l’1% delle imprese bergamasche non ravvisa alcun impatto della crisi sull’andamento dell’occupazione.

Effetti del lockdown a Bergamo

A Bergamo l’effetto lockdown ha sospeso il 69% delle imprese manifatturiere e delle costruzioni e il 47% di quelle del terziario. Sono state coinvolte circa 42 mila imprese, la metà circa di quelle attive. Per il solo settore del terziario, in Lombardia si sono fermate il 45% delle imprese e Bergamo è la terza per numero di imprese sospese dopo Brescia 48% e Mantova. Milano è la città dove le imprese si sono fermate meno, grazie all’impiego su larga scala dello smart working. Il lockdown ha fermato 175 mila lavoratori, il 66% del manifatturiero e il 37% del terziario (effetto generi di prima necessità). Nel terziario siamo sopra la media regionale del 35% dei sospesi, sebbene all’ottavo posto. Quanto all’impatto sulla catena del valore, le difficoltà maggiormente incontrate dagli imprenditori sono il rispetto dei pagamenti per il 62% delle imprese, il mantenimento delle scadenze 58%, la logistica con il 54%, l’approvvigionamenti merci con il 48%, l’erogazione del servizio o produzione con il 41% e la gestione di processi interni con il 32%.

Previsioni su valore aggiunto occupati e numero delle imprese 

Le previsioni per il 2020 prevedono un calo del valore aggiunto in Italia dell’8% pari a 120 miliardi di euro in meno, dei quali -11% per un valore di 42 miliardi dell’industria e – 7% con una perdita di 78 miliardi del terziario. A Bergamo la previsione è di perdere l’11% con tre punti sopra la media italiana e una perdita in valore assoluto di 2,2 miliardi di valore aggiunto da 19,6 a 17,4 miliardi. Sull’occupazione si prevedono 1,1 milioni di occupati a rischio dei quali ben 800.000 del terziario. E dei quali 210 mila del nord ovest. L’impatto sul sud e isole sarà tragico. A Bergamo la stima di minori occupati nel terziario è di 49 mila addetti, con una perdita del 27% dell’indice occupazione del 2019. In Italia nel 2020 rischiano di scomparire 430.000 imprese delle quali 300.000 del terziario. A Bergamo, confrontando il i dati dei I trimestre, le imprese cessate sono in linea a quelle degli anni precedenti mentre l’indice della natalità crolla vistosamente del 22%. La stima di Format Research prevede un calo dell’indice delle imprese di 29 punti: la previsione è di 8mila – 15 mila imprese che non ce la faranno (un dato drammatico, se si pensa che normalmente a interrompere la loro attività sono circa 1.000 imprese). 

Previsioni su investimenti e misure anticrisi

Prima della crisi e dell’emergenza sanitaria, le imprese bergamasche che avevano programmato investimenti nei prossimi due anni erano il 49%. Ora solo il 25% delle imprese si dichiarano disposte a fare investimenti, cioè una su quattro.


Ente Mutuo, al via gli incontri on line oggi 27 maggio, 14.30 alimentazione e benessere

In questi mesi complessi, Ente Mutuo Regionale – l’assistenza sanitaria dedicata agli iscritti a Confcommercio – non ha perso occasione per rimanere in contatto con i propri Soci. Lo ha fatto attraverso un’informazione costante e puntuale sui servizi garantiti, sulle iniziative promosse dalle strutture convenzionate, su ciò che le Confcommercio lombarde partner hanno a loro volta messo in campo per supportare le imprese.

Sono stati esplorati modi diversi di lavorare, parlarsi, usufruire dei servizi e relazionarsi, e anche Ente Mutuo ha sperimentato nuove formule di interazione. Ecco, dunque, che dalle tante esperienze fatte, nasce oggi un nuovo modo di operare, pensato per andare ben oltre l’emergenza ed esplorare nuove strade. È stato infatti definito un calendario di eventi on line su tematiche legate alla salute, al benessere, agli stili di vita: seminari, webinar e convegni pensati per continuare la propria mission di educazione alla salute con partner di grande spessore. Non solo: attraverso delle video interviste verranno proposti confronti con tanti “opinion leader” con cui approfondiremo argomenti di attualità e interesse sul mondo della Sanità, della Salute e dell’Associazionismo.

Un percorso in cui la tecnologia, il digitale, avranno un ruolo da protagonista in termini di piattaforma di incontro, ma in cui a fare la differenza saranno sempre i contenuti e la relazione.

Il primo evento del percorso on line di Ente Mutuo, nato per contribuire ad accrescere l’educazione in tema di benessere e stili di vita corretti, è previsto per mercoledì 27 maggio alle ore 14.30. L’evento dal titolo “Conversazioni su alimentazione e benessere” avrà come protagonista Carla Lertola, medico dietologo, con cui approfondiremo come affrontare la ripresa della vita quotidiana dopo un lungo periodo di generale inattività. La dottoressa Lertola darà utili consigli per una corretta e sana alimentazione, ideale per tutta la famiglia, così da poter coniugare dieta, umore, attività fisica e lavoro.

L’evento è gratuito, questo il link per partecipare e iscriversi 


Dagli Enti Bilaterali 2 milioni di euro per sostegno al reddito e acquisto dpi

Due milioni di euro per sostegno al reddito dei lavoratori e per l’acquisto di  mascherine e altri dispositivi di protezione individuale a imprese del commercio e del turismo. Il progetto “Covid 19” degli Enti Bilaterali del Terziario e del Turismo, unitamente alle parti costituenti Ascom Confcommercio Bergamo e alle organizzazioni sindacali (Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs Uil),  mette a disposizione un fondo a favore dei lavoratori sospesi in Fondo d’integrazione salariale- Fis o Cassa integrazione guadagni in deroga- Cigd e nel rimborso dei dispositivi di protezione individuale per le imprese. L’accordo siglato con le parti sociali va in aiuto al tessuto sociale e imprenditoriale della  provincia più colpita in Italia dall’epidemia da coronavirus.  

Le risorse garantiscono 1 milione di euro per il commercio e altrettanti per il turismo. Il plafond è equamente e ulteriormente suddiviso tra lavoratori (500 mila euro per i dipendenti del commercio e 500 mila euro per quelli del turismo) e imprese (500 mila euro per commercio e altrettanti per il turismo). 

La misura interessa 6500 imprese (requisito è l’iscrizione agli Enti bilaterali) e 20 mila lavoratori. 

“Con questa iniziativa vogliamo dare un aiuto concreto alle nostre imprese e ai loro dipendenti, messe a dura prova, in un momento estremamente difficile- sottolinea Giovanni Zambonelli, presidente Ascom Confcommercio Bergamo-. E lo facciamo con un importo importante, riservandoci, fatta ovviamente salva la disponibilità economica, di rifinanziare la misura in caso di esaurimento fondi. In un momento in cui burocrazia e ritardi nei pagamenti pesano come non mai su imprenditori e lavoratori, abbiamo dato priorità a procedure snelle per garantire quelle risposte immediate che la situazione contingente richiede”.

Enrico Betti, presidente Enti Bilaterali del Terziario e del Turismo e responsabile politiche sociali e welfare Ascom Confcommercio Bergamo aggiunge: “Si tratta di una misura straordinaria a sostegno di un territorio estremamente provato dalla pandemia covid19 e che segue l’acquisto di quattro respiratori di ultima generazione (per un importo di 150 mila euro) nel periodo più critico della sanità bergamasca.  Lo stanziamento di due milioni di euro rappresenta un impegno economico importante per gli Enti che presiedo,  ma Ascom Confcommercio Bergamo e organizzazioni sindacali non hanno avuto dubbi che fosse il momento per intervenire e dare sostegno a lavoratori e imprese”.

Soddisfazione da parte delle parti sociali, a partire da Alberto Citerio, segretario generale Fisascat Cisl Bergamo, che dichiara: “Turismo e Commercio, specialmente il no-food, sono i settori che stanno pagando il prezzo più alto di questa emergenza, ma soprattutto settori sui quali pesano di più le incertezze per il futuro. Il nostro territorio deve riconquistare un’appetibilità turistica, serve sostegno ad un settore strategico e la bilateralità territoriale, patrimonio di tutto il settore, ha deciso di farlo mettendo in campo tutte le proprie risorse. Se non ora, quando? E’ in gioco la tenuta occupazionale e la sostenibilità dell’intero sistema. Le lavoratrici e lavoratori del turismo e terziario fermi da più di due mesi sono in attesa del pagamento degli ammortizzatori sociali ed il sostegno di questo strumento è vitale. Fondamentale la velocità di erogazione e la semplicità delle domande”. 

Mario Colleoni, segretario generale della Filcams- Cgil di Bergamo aggiunge:  “La bilateralità ha il dovere di sostenere, per quanto nelle proprie funzioni, il lavoro in settori fortemente colpiti dalla crisi come turismo e terziario. In una fase complessa come quella attuale, che ha visto Bergamo epicentro dell’emergenza, va affrontata con attenzione e urgenza la tematica delle politiche attive anche alla luce del fatto che i processi di transizione saranno rapidi, a partire dal tema dello smart working fino ai cambiamenti in atto nei nostri comparti. La formazione andrà definita in funzione delle strategie industriali, affinché il suo potenziamento e l’aggiornamento costante dei lavoratori possano consentirne una maggiore spendibilità e il rientro rapido nel mercato del lavoro”.

Requisiti e modalità di presentazione domande

Sostegno al reddito 

Possono beneficiare del fondo a sostegno del reddito i lavoratori assunti a tempo indeterminato e dipendenti da aziende del settore Terziario e Turismo in regola con l’iscrizione all’Ente Bilaterale dal 1°gennaio 2019. La misura degli importi erogabili ai singoli lavoratori dipendenti sarà pari a 1,50 euro per ogni ora di sospensione in Fis/Cigd per un massimo di 360 ore (quindi fino a 540 euro). Potranno fruire del sussidio coloro che siano stati sospesi per l’equivalente orario di almeno due settimane a zero ore di lavoro nel periodo compreso tra il 1° marzo e il 30 aprile 2020. 

Acquisto dpi 

Possono beneficiare del rimborso fino a 500 euro per l’acquisto di dpi le imprese aderenti all’ente bilaterale e in regola con i versamenti contributivi dal 1° gennaio 2019. Alla data di presentazione della domanda di rimborso, le imprese devono essere regolarmente costituite e iscritte come “attive” nel Registro delle imprese, avere sede principale o secondaria nel territorio provinciale e non essere in liquidazione volontaria né sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatoria. Sono ammesse tra le spese l’acquisto di: mascherine (filtranti, chirurgiche, FFP1, FFP2 e FFP3), guanti in lattice, in vinile e in nitrile; dispositivi per protezione oculare; indumenti di protezione, quali tute e/o camici; calzari e/o sovrascarpe; cuffie e/o copricapi; dispositivi per la rilevazione della temperatura corporea; detergenti e soluzioni disinfettanti/antisettici; barriere antibatteriche.

Il rimborso è concesso, nei limiti delle risorse disponibili, nella misura del 100% delle spese ammissibili fino ad un massimo di 500 euro per ciascuna singola impresa.

Presentazione delle domande

Le domande possono essere presentate a partire da lunedì 25 maggio e fino ad esaurimento risorse e comunque entro il 24 giugno. La richiesta va inoltrata tramite portale (www.entibilateralibg.it) nelle modalità indicate sul sito. Le domande saranno prese in carico in base all’ordine di presentazione.


Albergatori, incontro web il 20 maggio con le novità da Governo e Regione

Ascom Confcommercio Bergamo organizza un seminario destinato ad albergatori e imprenditori di strutture ricettive per fare il punto sulle novità per la categoria previste dal nuovo decreto del Governo e dall’ordinanza regionale. L’appuntamento è domani, mercoledì 20 maggio alle ore 9,30. Al centro del webinar le nuove misure stabilite dal DPCM del 17 maggio e dall’Ordinanza di Regione Lombardia n.547 del 17 maggio rivolte al settore turistico e dell’alberghiero. Nel corso dell’incontro sarà presentato nel dettaglio anche il protocollo “Accoglienza sicura “ di Federalberghi.

La partecipazione è gratuita ed è necessario accreditarsi compilando il form.

 


Sicurezza, convenzioni per le imprese per contrastare la diffusione del virus

In accordo con il Governo, il 14 marzo sindacati e imprese hanno firmato un protocollo per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori dal possibile contagio da nuovo Coronavirus e garantire la salubrità dell’ambiente di lavoro. Il protocollo è stato integrato il 24 aprile ed è inserito come allegato 6 nel DPCM 26 aprile 2020.

L’Area Sistemi Gestionali e Sicurezza di Ascom Confcommercio Bergamo ha predisposto una serie di convenzioni con alcune aziende del territorio per l’acquisto di dispostivi di sicurezza, sanificazione e per l’adattamento della propria attività per prevenire contagi da Covid-19. Gli accordi, stipulati con aziende primarie del settore, consentono ai soci di acquistare a prezzi scontati, dispositivi di protezione individuale, piantane e gel disinfettante, pareti e divisori in plexiglass, sistemi di rilevazione della temperatura corporea e pannelli in composto di fogli di carta pressata. Tra i partner anche un’azienda specializzata nella sanificazione all’ozono.

“Gli accordi consentono ai nostri soci di mettere in sicurezza le loro imprese, i lavoratori e la clientela, in tutti gli aspetti in cui è possibile intervenire- spiega Andrea Comotti, responsabile dell’Area sistemi gestionali Ascom Confcommercio Bergamo-. Siamo a disposizione per offrire una consulenza personalizzata ad ogni impresa e predisporre un piano d’intervento per innalzare al massimo le protezioni e ridurre e arginare ogni eventuale contagio”.

Ascom ricorda che le imprese possono accedere al bando Impresa Sicura per mettersi in sicurezza per la ripartenza, che stanzia risorse pari a 50 milioni di euro.

L’intervento, previsto dal decreto Cura Italia (DL 18/2020, articolo 43, comma 1), punta a sostenere la continuità, in sicurezza, dei processi produttivi delle imprese, di qualunque dimensione e operanti su tutto il territorio nazionale. Il bando di Invitalia consente alle aziende di ottenere il rimborso delle spese sostenute per l’acquisto di dispositivi ed altri strumenti di protezione individuale (DPI) finalizzati al contenimento e al contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19.

Il rimborso è concesso fino al 100% delle spese ammissibili e fino ad esaurimento della dotazione finanziaria disponibile. L’importo massimo rimborsabile è di 500 euro per ciascun addetto dell’impresa – a cui sono destinati i dpi– e fino a un massimo di 150mila euro per impresa.

L’importo minimo rimborsabile è di 500 euro.

Per incentivare le attività di sanificazione degli ambienti di lavoro da parte delle aziende, il decreto «CuraItalia»del 17 marzo ha introdotto un credito di imposta a favore delle imprese e dei lavoratori autonomi pari al 50% delle spese sostenute e documentate fino a 20 mila euro per la sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro

Le convenzioni Ascom per le imprese associate


Imprese, due seminari per ripartire in regola e in sicurezza

Due seminari per far ripartire il terziario in regola e in sicurezza. Ascom Confcommercio Bergamo organizza, in vista della riapertura delle attività, due momenti di confronto via web per aggiornare i soci sulle nuove normative e sulle linee guida da adottare per contrastare il diffondersi del virus. Le iniziative intendono fare chiarezza e rispondere ai dubbi degli imprenditori, spesso disorientati dal continuo rincorrersi di decreti e relativi obblighi.

La programmazione dei seminari prevede un primo incontro on line rivolto alle attività del commercio non alimentare e un secondo appuntamento, pronto a rispondere alle esigenze più specifiche di ristorazione, pubblici esercizi, alberghi e imprese legate all’accoglienza.

Venerdì 15 maggio alle ore 16,30 prende il via il primo seminario web, rivolto in particolare ai comparti di abbigliamento, calzature, casalinghi e tutto il commercio al dettaglio non alimentare.

Sabato 16 maggio alle ore 10 si tiene l’incontro on line per il settore della ristorazione, dei pubblici esercizi e dell’accoglienza.

Le imprese interessate a partecipare devono iscriversi compilando il form pubblicato sul sito Ascom www.ascombg.it

Ascom provvede a inviare il link al seminario che si svolgerà on-line e le modalità di partecipazione.

Per informazioni: info@ascombg.it o 035 4120203.


Grossisti HoReCa, lettera a Governo e istituzioni per accelerare ripresa

Il settore delle imprese all’ingrosso di distribuzione HoReCa (Hotellerie, Restaurant, Cafè) sta registrando un crollo del fatturato con punte fino al 90% a seguito della chiusura di bar, pizzerie, ristoranti e alberghi conseguente alle necessarie misure di distanziamento a contrasto dell’epidemia da coronavirus.
La filiera è al collasso, e la chiusura di bar e ristoranti fino al 31 maggio, rappresenta un ulteriore ostacolo allo sforzo di salvare aziende e i relativi posti di lavoro dalla chiusura.
A livello nazionale i consorzi tra i più rappresentativi del settore- Adat e San Geminiano, coordinati in Helios insieme a Udial, strutture che raggruppano oltre 430 aziende di distribuzione all’ingrosso food e beverage- in accordo con tutte le categorie di pubblici esercizi hanno rivolto ieri, attraverso una lettera, un appello alle istituzioni, a partire dai vertici del Governo.
In linea con Fipe, Federazione Italiana Pubblici Esercizi, hanno chiesto un anticipo dell’apertura al 18 maggio.
Una scelta che, nel pieno rispetto della salute dei cittadini, consentirebbe all’intera filiera HORECA di rimettersi in marcia.
Ascom, attraverso il gruppo Grossisti distribuzione bevande, sposa l’iniziativa, condividendone contenuti e modalità. La lettera è stata infatti portata all’attenzione della categoria dal presidente bergamasco del consorzio San Geminiano, Stefano Betti, di Bere Betti Distribuzione Bevande di Cividate al Piano.
“Anche pochi giorni di anticipo sulla riapertura in questo momento sono cruciali- spiega Giampietro Rota, presidente dei grossisti distributori Ascom Confcommercio Bergamo-. Molte aziende non sono riuscite ad anticipare le casse integrazioni ai dipendenti e si trovano in emergenza liquidità. Inoltre siamo ancora in attesa di risposte da parte del Governo. Perché se la chiusura è stata un problema, al momento si preannunciano grandi difficoltà per la riapertura, in assenza di mezzi di sostegno certi e immediati”.
Il comparto dei pubblici esercizi è in grave sofferenza e a cascata le imprese specializzate nelle loro forniture.

I sei punti per la ripresa

Le richieste avanzate alle istituzioni invocano misure urgenti per:

  • Un prolungamento della cassa integrazione per tutto il comparto della distribuzione e dei grossisti HoReCa e per il settore della ristorazione e del turismo.
  • Contributi a fondo perduto per le imprese del settore che hanno dovuto chiudere l’attività
  • Trasformazione in credito di imposta delle perdite su crediti per i grossisti settore HoReCa
  • Finanziamenti per liquidità a tasso 0 con durata fino a 9 anni e pre-ammortamento di anni 3
  • Annullamento di imposte quali: Imu e Tari
  • Riduzione dei contributi previdenziali fino fine 2020, fatto salvo che l’emergenza Covid-19 possa definirsi conclusa.


Credito, una nuova convenzione con UBI Banca

Per sostenere le imprese Ascom con Fogalco/Asconfidi Lombardia hanno messo in atto alcune misure volte a aiutare le imprese durante e dopo lo stato di urgenza in cui il territorio si trova.

1) Credito Liquidità  SOS Imprese:  viene prevista l’erogazione di finanziamenti chirografari da parte di UBI Banca, principalmente a favore di esercizi commerciali, turistici,  dei servizi e delle professioni,  per un massimo di 100.000 Euro , con durata  di 36 mesi , di cui 6 mesi di preammortamento, garantiti dal Fondo Centrale di Garanzia dello Stato e da Fogalco/Asconfidi Lombardia.  Le richieste avranno priorità e potranno godere di un’istruttoria e condizioni privilegiate.

2) Supporto alle Imprese che hanno sofferto una riduzione di fatturato a causa dell’attuale emergenza: viene fornita la garanzia statale alla Cassa Depositi e Prestiti, fino ad un massimo dell’80% dell’esposizione assunta, per necessità di liquidità e/o  anticipi su crediti/fatture verso i clienti:  le operazioni verranno effettuate tramite Banche convenzionate anche grazie all’intervento  riassicurativo statale  del 90%  a favore di Fogalco/Asconfidi Lombardia.

3) Prestiti mirati ad investimenti e ristrutturazione del debito con la garanzia  dello Stato sulle PMI:  per nove mesi dal provvedimento odierno ,  lo Stato fornisce una garanzia sui prestiti  finalizzati agli investimenti ed alle  ristrutturazione di situazione debitorie : con l’intervento di riassicurazione statale a favore di Fogalco/Asconfidi Lombardia  potrà essere concessa la garanzia fino all’80% dell’importo erogato.

4) divieto di revoca : le PMI potranno disporre, fino al 30  settembre 2020, dei crediti di cassa e degli   anticipi fatture  che attualmente hanno in essere,  sia sulla  parte utilizzata che su quanto ancora è nella disponibilità. Gli stessi non potranno essere revocati.  I prestiti non rateali con scadenza prima del 30/09/ 2020 rimarranno in essere, senza alcuna formalità, fino alla  succitata  data, unitamente ai rispettivi elementi accessori.

5) Sospensione delle rate in scadenza: tutte le rate dei mutui, dei finanziamenti, cambiali agrarie, canoni leasing, in scadenza prima del 30 settembre 2020  possono essere dilazionati, unitamente agli elementi accessori,  senza alcuna formalità e secondo modalità che assicurino l’assenza di nuovi o maggiori oneri per entrambe le parti.  Fogalco/Asconfidi Lombardia potrà concordare con gli Istituti di Credito  e gli Imprenditori richiedenti la sospensione delle  rate in linea capitale ed interessi  fino ad un massimo di  12 mesi dalla data di richiesta.

6) Stop alla rata del mutuo di prima casa: Tutti gli Imprenditori , Professionisti e Lavoratori  Autonomi che conseguono un calo di fatturato di almeno il 33%, a causa del “corona-virus”,  potranno richiedere la sospensione delle rate sulla prima casa fino a 18 mesi, senza vincolo  relativo alla presentazione dell’ Isee  attualmente previsto  fino ad un massimo di 30.000 euro.