Scandalo sanità, Maroni ora cerca di metterci una pezza

Roberto Maroni
Roberto Maroni

Un progetto di legge per l’istituzione di un’Autorità regionale anticorruzione (Arac) che sarà presentato con procedura d’urgenza entro il 15 marzo in Consiglio regionale. E’ una delle iniziative del Piano d’azione anticorruzione, presentato oggi dal presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni. “Se, nonostante tutti i controlli che abbiamo, è successo quello che è successo, vuol dire che c’è qualcosa che non va” ha osservato il governmatore, riferendosi all’inchiesta della magistratura di Monza. Il sistema dei controlli, che pure esiste e agisce, probabilmente è stato più formale che sostanziale”.  “Io – ha affermato il presidente – ho l’ambizione di creare un sistema che impedisca di fare di nuovo quello che è stato fatto”. Il Piano d’azione anticorruzione prevede tre azioni immediate e altre azioni di sistema. “Le prime – ha spiegato Maroni – sono la Commissione d’inchiesta, che ho già istituito sotto la guida del generale Forchetti, e che si occuperà dei fatti relativi all’indagine della magistratura di Monza”. “Inoltre – ha proseguito – partiremo con le ispezioni in tutti gli ospedali coinvolti e abbiamo chiesto ad Anac di commissariare gli appalti in essere con il Gruppo Canegrati, per garantire la prosecuzione dei servizi”. “Voglio – ha sottolineato Maroni – che chi ha sbagliato paghi, ma senza che siano penalizzati i cittadini”.

Accanto alle azioni immediate, sono state messe in atto delle azioni ‘di sistema’. La prima, ha illustrato il presidente, “è una mia proposta di legge al Consiglio regionale, che istituisce l’Autorità regionale anticorruzione, l’Anac della Lombardia. La sua missione istituzionale consiste nella prevenzione e repressione della corruzione e dell’illegalità’ in tutte le attività svolte dalle strutture della Regione Lombardia, ivi comprese le società partecipate e controllate, con particolare riferimento agli appalti pubblici e comunque a ogni attività che potenzialmente possa sviluppare fenomeni corruttivi”. “L’Arac – ha aggiunto – svolgerà le sue attività senza aggravare i procedimenti amministrativi con ricadute negative sui cittadini e sulle imprese, orientando i comportamenti e le attività degli impiegati pubblici, con interventi in sede consultiva e di regolazione”. Maroni ha informato anche sulle altre regole di sistema adottate dalla Giunta: la rotazione dei dirigenti del Sistema sanitario “con una permanenza di 5 anni nel Sistema sanitario, ma non nella stessa sede”; l’Audit di tutte le procedure relative agli appalti pubblici, “affidando a un pool di societa’ esterne la revisione di tutte le procedure della Regioni relative agli appalti pubblici per certificare l’ineccepibilità’ delle regole e intervenire sui punti di debolezza”; la separazione fra capitolati e gare d’appalto “per garantire un’ancora maggiore efficacia nelle procedure anticorruzione. Una strada che abbiamo già imboccato e che vogliamo proseguire con ancora maggiore efficacia, nonostante l’alto numero di contratti attivi, che nella nostra regione, nel 2015, sono stati ben 54.000” e l’estensione del ‘Whistleblowing’ a tutto il Sistema regionale, ossia “il sistema di protezione dei dipendenti che denunciano un malaffare, un atto di corruzione o un illecito”.


Negozi storici, riconoscimento alla “Gioielleria Rosaspina”

Via Borgo Palazzo e la Gioielleria Rosaspina in uno scatto del 1959

 

«Quello dei luoghi storici del commercio in Lombardia è un patrimonio che vogliamo continuare a valorizzare e sostenere, perché sono punti di riferimento ed elementi di attrattività per i centri urbani; e poi perché rappresentano un’identità e un modo di fare attività economica in grado di durare nel tempo, nonostante i morsi delle crisi e i rapidi cambiamenti imposti dal mercato».

Così Mauro Parolini, assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia, annunciando il riconoscimento e l’inserimento nel Registro regionale dei luoghi storici del commercio di 33 nuove attività, di cui 31 con la qualifica di “Storica attività”, una con quella di “Negozio storico” e una con il marchio di “Locale storico”.

Tra i riconoscimenti anche quello alla Gioielleria Rosaspina di via Borgo Palazzo, a Bergamo, la cui fondazione risale agli inizi del 1900 e dal 1939 occupa la sede attuale, recentemente ristrutturata, al numero 39 ab. Nella gestione del negozio si sono succedute tre generazioni, con la quarta pronta a raccogliere il testimone e a portare avanti la lunga esperienza nella selezione di gioielli, pietre preziose, perle, orologi, argenti e cristallerie.

A fondare la Gioielleria è stato Luigi Rosaspina, seguito dalla figlia Giulia e dal marito Angelo Marchesi. L’attuale proprietaria è Luisa Marchesi, figlia di Angelo e Giulia, affiancata dal marito Pierangelo Manzoni, con il figlio Stefano già occupato nella gestione del negozio pronto proseguire la tradizione.

All’interno del negozio si trovano, operativi, un laboratorio orafo ed un laboratorio orologiaio attrezzati con moderne apparecchiature affiancate anche da storici attrezzi tramandati di generazione in generazione.

Nell’ultimo decennio l’attività si è ingrandita e ammodernata, con l’acquisto dei  locali adiacenti alla sede storica, ma è stato mantenuto il nome originario Rosaspina, diventato un punto di riferimento nel settore di gioielli e orologi, in città e provincia. Gli arredi e la distribuzione degli spazi interni sono stati modificati per rendere gli ambienti moderni e luminosi mantenendo però  significativi particolari, come il recupero di una cassaforte originale e risalente ai primi del ‘900.

Il negozio oggi si compone di due vetrine e ingresso su via Borgo Palazzo, un’area espositiva di circa 80 metri quadri con salottino privato per le vendite, un locale separato adibito ad ufficio e ricevimento rappresentanti, più un ulteriore locale laboratorio, attrezzato per riparazioni di gioielleria-oreficeria-orologeria.

Insomma memoria, passione e competenze capaci di stare al passo con i tempi e guardare avanti.

 

gioielleria rosaspina -novembre_2015 rid

 

 


Fiavet e sindacati, accordo contro la crisi e l’abusivismo

viaggio aereo vacanzaRicorso prioritario agli ammortizzatori sociali applicabili (come la Cassa integrazione in deroga, i contratti di solidarietà, i fondi di integrazione salariale) che devono essere rapidamente erogati dalla Regione. Attivazione di tutti gli strumenti contrattuali e legislativi per ridurre l’attività all’effettivo fabbisogno di ore lavorative. Sono alcuni fra gli strumenti indicati nell’accordo tra Confcommercio Lombardia, Fiavet Lombardia e le organizzazioni sindacali dei lavoratori Filcams-Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil Lombardia siglato a Milano per affrontare le gravi difficoltà delle agenzie di viaggio lombarde e dare sostegno alle imprese. “Chiediamo alla Regione Lombardia il riconoscimento dello stato crisi del nostro settore – spiega Luigi Maderna, presidente di Fiavet Lombardia – e la convocazione di un tavolo di gestione con il quale, finalmente, si punti l’attenzione in particolare contro l’abusivismo che danneggia le agenzie di viaggio. Le nostre imprese sono gravate di costi e imposizione fiscale che chi svolge abusivamente l’attività di agente di viaggio non ha”. “Ma in quest’accordo sindacale – aggiunge Maderna – è anche molto importante la programmazione, coerentemente con l’organizzazione aziendale, di corsi di formazione per accrescere competenze e conoscenze dei lavoratori”.


Ludopatia, il 9 marzo a Milano la conferenza nazionale delle Regioni

“Il 9 marzo si terrà a Milano la prima Conferenza nazionale delle Regioni e degli enti locali sul contrasto al gioco d’azzardo. In quella occasione, firmeremo un documento per chiedere al Governo di affrontare seriamente e concretamente una delle più gravi piaghe sociali dei nostri giorni, affiancando le Regioni che contrastano e curano la ludopatia”. E’ quanto ha dichiarato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, annunciando l’appuntamento che vedrà riunirsi a Milano sindaci, presidenti di Regione e operatori del no profit per confrontare le esperienze e le norme messe in campo contro la diffusione indiscriminata del gioco d’azzardo. “In questi giorni – prosegue Maroni – ho scritto a tutti i presidenti di Regione per condividere un documento e ricevere da tutti idee e proposte. Il 9 marzo, poi, a Milano sottoscriveremo il Manifesto delle Regioni per sostenere l’autonomia regionale in tema di lotta alle ludopatie”. “La Legge approvata da Regione Lombardia nel 2013 – ha sottolineato Viviana Beccalossi, assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo oltre che team leader della Giunta per le iniziative contro il gioco d’azzardo patologico – è diventata un punto di riferimento a livello nazionale. Chiediamo che la nostra esperienza non venga cancellata e anzi sia rilanciata in tutta Italia”.


L’assessore regionale Sorte in visita alla Teb. “Più sostegno al trasporto pubblico locale”

L’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Alessandro Sorte, ha visitato oggi la sede TEB di Ranica. Accompagnato dal presidente TEB, Filippo Simonetti e dall’ad, Gianni Scarfone, Sorte ha raggiunto l’azienda in tram dal capolinea cittadino della linea Bergamo-Albino, e ha visitato oltre agli uffici, il deposito dei tram, gli impianti, l’officina e il centro di controllo operativo. “Conoscere TEB significa anche vedere e toccare con mano il sistema tram: il deposito di Ranica è infatti il cuore operativo del servizio, un vero e proprio centro nevralgico, governato e gestito con professionalità, per garantire ogni giorno alle migliaia di passeggeri in viaggio un servizio efficiente e comodo, valida alternativa all’utilizzo del mezzo privato” – ha dichiarato Simonetti. “Un collegamento su ferro – continua il presidente –  che ha contribuito a trasformare il territorio, ampliandone i confini, connettendo le persone ai servizi, generando valore economico, urbanistico e sociale. Un fiore all’occhiello della mobilità bergamasca. La Regione ha adottato, proprio in questi giorni, il Programma della Mobilità e dei Trasporti che orienta le scelte infrastrutturali del futuro; il potenziamento metrotranviario di Bergamo è stato indicato come progettualità, attualmente senza risorse ma individuato esplicitamente come parte integrante delle reti infrastrutturali prioritarie per il territorio lombardo. Una scelta lungimirante, di cui ringrazio Sorte, che contribuirà a collegare luoghi e persone e concorrerà a rendere il territorio bergamasco più sostenibile e competitivo”.

“Stiamo lavorando per sostenere il trasporto pubblico locale anche a Bergamo e il Programma regionale ne è testimonianza – ha affermato Sorte -. Il ruolo che gioca sul territorio un’azienda come TEB è cruciale per assicurare ai cittadini un servizio di qualità, in grado di soddisfare le crescenti esigenze di mobilità. Proprio per questo la Regione valuta un maggior incremento del cofinanziamento per 300mila euro a favore di TEB. Benché il governo abbia scelto di tagliare continuamente risorse al trasporto pubblico, la Regione è impegnata a trovare le energie necessarie a garantirne efficienza e funzionalità. Non solo, la Lombardia vuole scommettere sulla mobilità come fattore di crescita e sta lavorando per migliorare l’insieme della rete per fare di Bergamo una delle città meglio collegate al resto della Regione e al territorio nazionale. Con la creazione delle Agenzie per il Tpl poi, abbiamo voluto dare certezza a un settore vitale per tutti i cittadini”.


“Negozi di valore”, la Regione lancia un concorso

«Valore è la parola chiave di questo concorso, perché descrive in maniera sintetica ed efficace quello che rappresentano le attività commerciali per la vitalità dei centri urbani e quanto esse siano fattori fondamentali in grado di definire l’attrattività della nostra regione». Lo ha detto Mauro Parolini, assessore regionale allo Sviluppo economico, annunciando l’apertura di “Negozi di Valore”, il concorso a premi promosso da Regione Lombardia, in collaborazione con Unioncamere Lombardia, rivolto ai negozi e alle reti di attività commerciali che si sono distinti per la capacità di generare attrattività con iniziative di marketing, strategie di vendita innovative o attraverso la storicità e la tipicità dell’attività.

«Con questa iniziativa – ha spiegato l’assessore – che mette in palio ben 22 premi da 2.000 a 8.000 euro, ci impegniamo a valorizzare le migliori idee di chi, nel silenzio, attraverso la propria attività, contribuisce ad accrescere l’interesse turistico e la competitività del territorio in cui opera, sia esso una grande città, un singolo quartiere oppure un picciolo centro urbano. È questo un modo per premiare l’originalità e la grande professionalità degli imprenditori del settore, ma anche per far emergere le best practice, in modo che esse possano costituire un modello replicabile anche per altre realtà lombarde del commercio al dettaglio».

«Questo concorso – ha aggiunto Parolini – è quindi aperto a chi ha saputo fare rete e creare percorsi, itinerari di shopping, filiere di prodotto legate al territorio e iniziative promozionali, puntando sulla creatività, l’arte, l’attenzione alla bellezza o anche attraverso la promozione di esperienze ecosostenibili e di valore sociale. Abbiamo individuato ben dieci categorie proprio per includere il maggior numero di soggetti e per sottolineare il valore dell’integrazione e dell’innovazione su cui Regione Lombardia sta puntando nelle proprie politiche legate al turismo, al commercio e al mondo delle imprese».

«Negozi di Valore – ha concluso l’assessore – è infatti inserito in un ampio contesto di iniziative e di incentivi economici che l’Assessorato allo Sviluppo economico ha messo in campo per il settore del commercio sul fronte della lotta alla contraffazione, all’abusivismo e alla desertificazione commerciale, per il sostegno di interventi specifici di riqualificazione egli esercizi commerciali e per la sicurezza dei negozi, che sono sempre più esposti alla microcriminalità, oppure per lo sviluppo del franchising e la valorizzazione dei negozi storici».

Le imprese commerciali, in forma singola o associata, possono presentare la propria candidatura dal 7 marzo al 15 aprile 2016, descrivendo e documentando esperienze, attività svolte, iniziative intraprese, impatti e risultati conseguiti. Per approfondire i contenuti del concorso e le modalità di partecipazione è possibile consultare il sito dedicato http://negozidivalore.in-lombardia.it.

Le categorie di premio

  • Filiera di valore: reti tra negozi, artigiani e produttori locali nell’ambito di specifiche filiere di prodotto (per esempio, filiera delle carni o filiera del pane: dall’allevamento o dalla coltivazione, alla vendita al dettaglio)
  • Shopping di valore: reti tra negozi finalizzate alla promozione di itinerari di shopping
  • Distretti di valore: reti tra negozi e artigiani appartenenti ai medesimi ambiti urbani (strade, piazze, borghi e quartieri storici o emblematici del commercio) o ai Distretti urbani del Commercio
  • Brand di valore: iniziative di marketing e immagine coordinata di successo, offerta di servizi al cliente a elevato valore aggiunto, iniziative di promozione territoriale mediante la figura del negoziante testimone-narratore del territorio
  • Innovazione di valore: politiche e modalità di vendita che utilizzano tecnologie innovative (marketing digitale, anche mediante siti web, concept e spazi creativi, multicanalità, nuove tecnologie)
  • Legacy di valore: capacità di operare con successo nella trasmissione d’impresa, garantendo la continuità, il passaggio generazionale, ma anche l’innovazione dell’attività commerciale
  • Start up di valore: livello e velocità di crescita di un’attività commerciale; Start up dinamiche e di successo
  • Impegno sociale di valore: responsabilità sociale di impresa determinata da modalità e principi adottati nell’attività di vendita (per esempio, accoglienza e attenzione a categorie speciali di clienti come disabili, anziani, famiglie numerose e minori), partecipazione a iniziative di educazione al consumo o di recupero delle giacenze di prodotti per il riuso, partecipazione a reti sociali o di quartiere
  • Ecosostenibilità di valore: Ecosostenibilità, riduzione dei consumi energetici dei punti vendita, modalità di rapporto con produttori, fornitori e consumatori che valorizza il territorio lombardo, la sostenibilità ambientale e la vendita di prodotti biologici o ecocompatibili
  • Arte di valore: Bellezza e originalità dei palinsesti, degli eventi, degli arredi, delle vetrine e degli allestimenti, anche in relazione al rapporto con la letteratura, lo spettacolo, il cinema, la musica, la cultura e l’arte in generale.

I premi

In relazione al montepremi di 80.000 euro, saranno conferiti 22 premi, dal 1° al 22° classificato, in ordine di graduatoria. Il valore del premio potrà variare, in relazione al punteggio conseguito dai candidati, da un minimo di 2.000 euro a un importo massimo di 8.000, a cui deve essere applicata la ritenuta d’imposta del 25 per cento, ai sensi dell’art.30 del Dpr 600/1973.


Maroni replica a Delrio: “La Pedemontana va completata”

“Ho letto le dichiarazioni del ministro Delrio e mi hanno molto sorpreso. Avevo parlato con lui e, oltre ad annunciarmi che sarebbe venuto in Lombardia entro metà febbraio per fare il punto, mi aveva anche detto che proprio Pedemontana sarebbe entrata nel “piano Juncker”. Del resto, qualche giorno fa, abbiamo già avuto un incontro a Palazzo Chigi proprio su Pedemontana, perché fosse inserita nel “piano Juncker”. Quindi, se le sue dichiarazioni sono state riportate correttamente, mi hanno molto sorpreso”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, rispondendo alle domande dei giornalisti su Pedemontana, a margine di un convegno di Federfarma. “Per quanto mi riguarda – ha confermato il governatore – Pedemontana va completata, non c’e’ il minimo dubbio. E’ un’opera strategica, quindi lascio le polemiche a chi vuole farle. Il nostro impegno e’ completare l’infrastruttura nei tempi previsti”.


Start Up, in primavera i bandi della Regione. Stanziati 80 milioni

regione_lombard.jpg“Ottanta milioni di euro per sostenere le migliori idee, accompagnare i nuovi imprenditori e valorizzare la creatività dei giovani, ma anche dei soggetti più maturi usciti dal mercato del lavoro”. È quanto hanno annunciato ieri gli assessori regionali Mauro Parolini (Sviluppo economico) e Luca Del Gobbo (Università, Ricerca e Open innovation), anticipando i contenuti del piano di intervento a favore dello start up di impresa che Regione Lombardia sta mettendo a punto. “Negli ultimi anni – ha sottolineato Parolini – abbiamo assistito al proliferare di iniziative a sostegno delle start up e alla nascita di molte attività. Una buona parte di esse si è tuttavia spenta nel giro di poco per svariati motivi, dalla mancanza di fiducia e formazione, all’assenza di capitali di rischio esterni. Il nostro obiettivo è di accrescere l’efficacia delle misure di sostegno a questo tipo di business, favorendo la creazione di una vera e propria catena della nuova impresa, che leghi tutti gli elementi che definiscono un vero e proprio ecosistema di sviluppo duraturo: incubatori e spin-off, università, business angels, crowdfunder e fondi di venture capital”.

“I primi bandi – ha annunciato Parolini – usciranno già entro la prossima primavera, avranno procedure di accesso facilitato e saranno caratterizzati da un mix di fondo perduto e finanziamento a tasso agevolato aperto a tutte le tipologie di Start up. Abbiamo previsto inoltre azioni di accompagnamento anche tramite voucher per l’acquisizione di servizi per l’innovazione tecnologica, strategica, organizzativa e commerciale, nonché per la promozione, la comunicazione, la gestione e l’amministrazione”.

“Le start up sono e saranno le imprese protagoniste capaci di modificare i modelli di business – ha affermato Del Gobbo -. In costante confronto con il sistema universitario, le imprese e i Fondi di investimento in capitale di rischio, stiamo sviluppando strumenti innovativi per coinvolgere il mercato dei capitali privati che investono in Start up ad alto tasso di innovazione e stiamo progettando alcuni strumenti a questo finalizzati”. “Abbiamo previsto – ha continuato Del Gobbo – l’attivazione di un Fondo dei Fondi per investimenti in venture capital, in collaborazione con il Fondo europeo degli investimenti (Fei), in grado di moltiplicare le risorse di private equity in start up. Regione Lombardia contribuirà con un apporto, nel 2016, di 10 milioni di euro, che produrrà un importante effetto moltiplicatore grazie alle risorse del Fei e di altri investitori pubblici e privati. L’obiettivo è di costituire un Fondo con una dotazione complessiva di circa 100 milioni di euro”. “Abbiamo inoltre previsto – ha aggiunto l’assessore – il sostegno al trasferimento della conoscenza dal mondo della ricerca a quello di start up, industrie e Istituzioni, in un’ottica integrata – che, dal mondo universitario, arrivi fino al supporto della prima fase di sviluppo di un business (fase seed) e degli spin off tramite Centri di trasferimento tecnologico, che verranno accreditati e fungeranno da veri e propri centri strategici a supporto e in affiancamento delle imprese, con la strutturazione di team altamente competenti e con remunerazione result based”.


Il rondò dell’A4 nel mirino di Sorte : “Va modificato”

rondò A4“Migliorare radicalmente l’ingresso e l’uscita dei veicoli privati dalla città di Bergamo sull’asse autostradale A4, sulla tangenziale della città e sull’innesto per l’aeroporto di Orio al Serio”. E’ questo l’obiettivo della riunione convocata dall’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Alessandro Sorte, alla quale ha invitato tutti i soggetti interessati. “La struttura in sofferenza, sulla quale occorre al più presto intervenire con un progetto ad hoc, – spiega Sorte – è la rotatoria che smista il traffico in entrata e uscita dalla città, decisamente inadeguata per una realtà dinamica e produttiva come Bergamo. Occorre realizzare al più presto un nuovo progetto, che veda protagoniste le Istituzioni locali, Comune e Provincia (il sindaco Gori, il presidente della Provincia Rossi e il consigliere delegato alla Mobilità Gandolfi), la Regione, con la partecipazione naturalmente della società Autostrade per l’Italia Spa”. Sono fra 70 e 90.000 i veicoli che transitano dalla rotonda di entrata e uscita dall’A4, che si collega anche alla tangenziale di Bergamo. Nelle ore di punta, poi, gli automobilisti che entrano o escono dalla città sono costretti a lunghe attese o rallentamenti snervanti.  “Per affrontare concretamente questi disagi – conclude Sorte – e garantire maggiore sicurezza e funzionalità, nei prossimi giorni riuniremo i soggetti interessati, con l’obiettivo di elaborare al più presto una proposta operativa”. L’incontro, al quale saranno invitati anche i parlamentari lombardi, sarà fissato a breve, per definire una soluzione adeguata ai bisogni del territorio.

La Provincia ha accolto con favore le dichiarazioni dell’assessore regionale alle Infrastrutture e  Mobilità Alessandro Sorte. “Siamo molto felici se la Regione vorrà entrare nella partita partecipando ai prossimi incontri – dichiara il consigliere provinciale delegato alla Viabilità Pasquale Gandolfi – auspicando che tale interessamento possa prevedere anche una compartecipazione economica”. Il consigliere Gandolfi ricorda infatti che già da un paio di mesi è in atto un percorso che ha portato a un confronto con tutti i soggetti interessati, e sono in corso valutazioni tecniche per scegliere tra una rosa di ipotesi. Risale allo scorso 27  novembre la lettera firmata congiuntamente dal presidente Matteo Rossi e dal sindaco del capoluogo Giorgio Gori, indirizzata ad Autostrade per l’Italia e al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per chiedere di intervenire su un’infrastruttura “inadeguata, pericolosa e poco degna di una città che merita una porta d’accesso decisamente migliore e più funzionale rispetto ai flussi di traffico attuale”, considerata anche la presenza del terzo aeroporto in Italia per traffico di passeggeri. La lettera ha portato alla ripresa di un confronto che era interrotto dal 2013 e ad un incontro che si è svolto poco prima di Natale tra Comune, Provincia, Autostrade e Ministero: “La Provincia ha portato 5 ipotesi di intervento – spiega Gandolfi – ma per scegliere quale sia la più adatta in termini di rapporto tra costi e benefici è stata valutata la necessitò di uno studio sulle movimentazioni di traffico, che stiamo approfondendo  e che dovrebbe concludersi nel giro di un mese e mezzo”. Provincia, Comune di Bergamo e Autostrade per l’Italia stanno portando avanti congiuntamente lo studio tecnico; una volta conclusa la fase di studio sarà possibile incontrarsi per valutare le ipotesi di intervento.


Formazione, Maroni in aiuto all’Abf. «E aspetto un progetto per la colonia di Castione»

maroni formazioneC’è l’impegno del presidente della Lombardia, Roberto Maroni, a risolvere la questione dell’Abf, l’Azienda di formazione della Provincia di Bergamo che si è ritrovata con un un ammanco contabile di oltre 3,6 milioni di euro proprio per via del nuovo sistema di assegnazione delle risorse regionali. «Sentirò l’assessore Garavaglia per individuare la soluzione – ha detto Maroni intervenendo al Tavolo della Formazione professionale, riunito questa mattina, a Bergamo, nella Sede territoriale della Regione (Ster) -. La questione delle risorse è una criticità vera: nel 2016 avremo 150 milioni in meno rispetto al 2015 per le spese correnti. Considerato che questa è una situazione di emergenza, va affrontata con strumenti adeguati». «Più in generale – ha aggiunto – a fronte di minori risorse dobbiamo rendere più efficiente il sistema».

All’incontro erano presenti i consiglieri regionali Lara Magoni e Mario Barboni, il presidente della Provincia di Bergamo Matteo Rossi, il direttore generale della Direzione generale Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia, i responsabili degli enti di formazione del territorio ed è stato annunciato l’ingresso al Tavolo della Formazione professionale dello Ster. Maroni ha infatti sottolineato come il Tavolo, presente solo nella provincia di Bergamo, sia un modello di cooperazione che funziona annunciando di voler estendere questa buona pratica a tutte le province. A Bergamo, il 21% degli studenti che escono dalla Scuola secondaria di primo grado scelgono i Centri di Formazione professionale. Il successo occupazionale è compreso tra il 59 e il 75%.

Il presidente ha poi invitato i componenti del Tavolo a fare proposte per l’utilizzo della Colonia Dalmine di Castione della Presolana: «Una Struttura bellissima – ha detto -, che potrebbe ospitare un campus universitario estivo. La struttura è pubblica, possiamo fare un Accordo di programma tra Regione, Provincia, Comune ed Enti accreditati alla Formazione. Aspetto proposte».