Agricoltura, caccia e pesca: le competenze passano dalla Provincia alla Regione

Sede Regione
L’Ufficio Territoriale Regionale in via XX Settembre a Bergamo

A seguito della riforma istituzionale in attuazione della legge 56/2014 (“Delrio”) e delle successive leggi regionali 19/2015 e 32/2015, dal 1° aprile le competenze in materia di agricoltura, caccia e pesca, precedentemente svolte dalla Provincia di Bergamo, torneranno in Regione Lombardia. Sono in corso di allestimento gli uffici regionali dedicati a tali attività; Regione Lombardia si sta adoperando per garantire la normale erogazione dei servizi agli utenti anche se, nella fase transitoria, potrebbero verificarsi alcuni disservizi. Per quanto riguarda Bergamo, le funzioni Caccia e Pesca saranno attive dal 1° aprile presso l’Ufficio Territoriale Regionale (UTR) di via XX Settembre 18/A (1° piano), mentre quelle dell’Agricoltura resteranno in via Fratelli Calvi 10. Dal 1° aprile ci sarà un unico protocollo regionale situato presso l’UTR di via XX Settembre (1° piano). A Bergamo gli orari di apertura degli sportelli di SpazioRegione, Protocollo, Caccia e Pesca e Agricoltura saranno i seguenti: da lunedì a giovedì dalle 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 16.30, venerdì dalle 9 alle 12 (pomeriggio chiuso). Tutte le informazioni su attività e servizi sono disponibili sui siti istituzionali di Regione Lombardia e della Provincia di Bergamo.

Numero verde regionale gratuito 800 318318 – Tel. Centralino 035 273111- fax 035 237794 – mail: utrbergamo@regione.lombardia.it o bergamoregione@pec.regione.lombardia.it


Lombardia, lo scorso anno cresciute le nuove imprese (+0,3%)

impresaweb.jpgLe imprese lombarde nate nel corso del 2015 sono 59.130, in leggera crescita rispetto all’anno precedente (+0,3%) portando il numero delle imprese registrate a fine 2015 a 953.890 con una crescita dello 0,4% rispetto al 2014; mentre quello delle imprese attive, ottenuto sottraendo le imprese che non hanno ancora iniziato l’attività e quelle sottoposte a procedure concorsuali o di liquidazione, risulta pari a 813.913, anch’esse in lieve aumento rispetto all’anno precedente (+0,2%). E’ quanto emerge dai dati dell’Annuario Statistico Regionale della Lombardia (ASR). Dopo la contrazione del tessuto imprenditoriale registrata nel biennio 2012 – 2013 e la stabilità del 2014, il 2015 vede quindi il ritorno in Lombardia di una debole fase espansiva. A livello nazionale tale inversione di tendenza non si è ancora realizzata, visto che il numero delle imprese attive registra ancora una variazione leggermente negativa (-0,1%), pur in netto miglioramento rispetto agli anni precedenti. Il 2015 conferma l’andamento territoriale della demografia imprenditoriale evidenziato negli ultimi anni e caratterizzato da una crescente forza attrattiva esercitata dal capoluogo: Milano registra infatti un significativo incremento delle imprese attive (+1,6%) e tra le altre province solo Monza-Brianza mostra un segno leggermente positivo (+0,3%); la crescita in questi due territori è spiegata dagli elevati livelli di natalità d’impresa, ai quali per Milano si aggiunge un tasso di mortalità tra i più bassi.


Recupero di Astino, sopralluogo della Regione all’ex monastero

Un primo incontro conoscitivo, un sopralluogo per entrare in contatto con la realtà dell’ex monastero di Astino: si può riassumere così la visita di stamane del sottosegretario Ugo Parolo a uno dei gioielli della città di Bergamo, un incontro a cui hanno preso parte tutti (Comune e Provincia di Bergamo, Parco dei Colli, Val d’Astino, MIA e appunto Regione Lombardia) i componenti del Comitato dell’Accordo di Programma finalizzato alla ridefinizione delle destinazioni urbanistiche, della modalità d’uso e degli interventi sul compendio immobiliare sito in Valle d’Astino.

“Si è trattato del primo incontro – spiega l’assessore all’Urbanistica del Comune di Bergamo, Stefano Zenoni – dopo l’adesione all’accordo di programma da parte della Regione, una visita per conoscere il sito e la situazione attuale degli spazi nonché la bozza di proposta della MIA. Ne è emersa la volontà di proseguire con il progetto di recupero dell’ex Monastero in vista della nascita della scuola di alta formazione gastronomica”. “L’obiettivo è quello di permette agli attori dell’accordo di programma di portare a termine l’ambizioso progetto di restauro e riutilizzo plurifunzionale a forte valenza pubblica dell’intero e meraviglioso complesso di Astino e del suo territorio circostante. Il tutto, naturalmente, dovrà tener conto della grande valenza ambientale e paesaggistica della zona coniugando le necessità di sostenibilità economica con la tutela del paesaggio e patrimonio storico artistico. La Regione c’è”  ha dichiarato Ugo Parolo, sottosegretario di Regione Lombardia ai Rapporti con il Consiglio regionale, Politiche per la Montagna e Macroregione alpina (Eusalp), a seguito del Comitato tenutosi questa mattina.


“Negozi di valore”, al via le candidature per partecipare al concorso regionale

Sono aperte fino al 15 aprile le candidature per il concorso “I negozi di valore”, promosso dalla Regione per premiare le attività che, grazie a iniziative di marketing, strategie di vendita innovative o grazie all’essere presenze “storiche” sul territorio, riescono a generare attrattività nei centri urbani. Il montepremi è di 80mila euro. In palio ci sono 22 premi da 2mila a 8mila. Il concorso è aperto a chi ha saputo fare rete e creare percorsi, itinerari di shopping, filiere di prodotto legate al territorio e iniziative promozionali, puntando sulla creatività, l’arte, l’attenzione alla bellezza, o sulla promozione di esperienze ecosostenibili e di valore sociale. Possono partecipare al concorso micro, piccole e medie imprese singole o associate, che operano nel settore del commercio e hanno sede operativa in Lombardia, inclusi negozi e locali storici, imprese artigiane e della ristorazione che si candidano in rete con un’impresa del commercio. Dieci le categorie di premio previste: Filiera di valore’: reti tra negozi, artigiani e produttori locali che operano nell’ambito di una filiera di prodotto specifica (per esempio, la filiera della carne, o quella del pane o della vendita al dettaglio); ‘Shopping di valore’: reti tra negozi che promuovono itinerari di shopping; ‘Distretti di valore’: reti tra negozi e artigiani situati negli stessi ambiti urbani (strade, piazze, borghi e quartieri storici o emblematici del commercio o distretto urbano del commercio); ‘Brand di valore’: iniziative di marketing e immagine coordinata di successo, offerta di servizi al cliente a elevato valore aggiunto, iniziative di promozione territoriale mediante la figura del negoziante testimone-narratore del territorio; ‘Innovazione di valore’: politiche e modalità di vendita che utilizzano tecnologie innovative (marketing digitale, anche mediante siti web, concept e spazi creativi, multicanalità, nuove tecnologie); ‘Legacy di valore’: capacità di operare con successo nella trasmissione d’impresa, garantendo la continuità, il passaggio generazionale, ma anche l’innovazione dell’attività commerciale; ‘Start up di valore’: livello e velocità di crescita di un’attività commerciale; ‘Impegno sociale di valore’: responsabilità sociale di impresa determinata da modalità e principi adottati nell’attività di vendita (per esempio, accoglienza e attenzione a categorie speciali di clienti come disabili, anziani, famiglie numerose e minori), partecipazione a iniziative di educazione al consumo o di recupero delle giacenze di prodotti per il riuso, partecipazione a reti sociali o di quartiere; ‘Ecosostenibilità di valore’: riduzione dei consumi energetici dei punti vendita, modalità di rapporto con produttori, fornitori e consumatori che valorizza il territorio lombardo, la sostenibilità ambientale e la vendita di prodotti biologici o ecocompatibili; ‘Arte di valore’: bellezza e originalità dei palinsesti, degli eventi, degli arredi, delle vetrine e degli allestimenti, anche in relazione al rapporto con la letteratura, lo spettacolo, il cinema, la musica, la cultura e l’arte in generale.
L’iniziativa ha l’obiettivo di valorizzare le migliori idee di chi, attraverso la propria attività, contribuisce ad accrescere l’interesse turistico e la competitività del territorio in cui opera, grande città, singolo quartiere o piccolo centro urbano. Un modo per premiare l’originalità e la grande professionalità degli imprenditori del settore e per far emergere buone pratiche che possano essere un modello replicabile anche per altre realtà lombarde del commercio al dettaglio.
L’ufficio consulenza di Ascom Confcommercio Bergamo è a disposizione per dare maggiori informazioni e assistere nella presentazione delle candidature al numero 035.4120201 (Roberto Ghidotti).

 


Investimenti in Valle Brembana, è polemica tra Mazzoleni e Parolo

“Spiace che Alberto Mazzoleni abbia genericamente affermato che manca una politica per la montagna, che la viabilità della Valle Brembana sia sostanzialmente dimenticata e che Aree Interne sia un progetto dell’Unione europea e degli Stati, lasciando quasi intendere che, dagli stessi, venga totalmente finanziato”. Commenta così Ugo Parolo, sottosegretario di Regione Lombardia con delega alle Politiche per la montagna, le dichiarazioni rilasciate da Alberto Mazzoleni, presidente della Comunità montana Valle Brembana e pubblicate oggi dall”Eco di Bergamo. Mazzoleni ha parlato di “viabilità disastrosa” e della “mancanza di una vera politica di aiuto alla montagna”, il tutto in merito ai dati sullo spopolamento progressivo della Valle Brembana. “In realtà – continua il sottosegretario – Mazzoleni sa bene quanta e quale sia l’attenzione di Regione Lombardia per la montagna e, in particolare, nei confronti della Valle Brembana: è infatti troppo attento per potersi essere dimenticato che, proprio pochi giorni fa, anche in sua presenza, a San Pellegrino Terme, il presidente Roberto Maroni ha firmato un Accordo di Programma che stanzia ben 8 milioni di euro di Regione Lombardia per interventi di recupero del compendio Grand Hotel, ex Casinò e funicolare Vetta, rilanciando in questo modo tutta la Valle Brembana. Così come ricordo la seduta di Giunta regionale, tenutasi, sempre a San Pellegrino, poco prima di Natale”.

“Sicuramente Mazzoleni – prosegue Parolo – si ricorderà di essere stato altresì presente, il 16 novembre 2015, a Zogno dove il presidente Maroni ha convocato la Giunta regionale per deliberare un ulteriore finanziamento di 15 milioni di euro (in sostituzione della moribonda Provincia) destinati al completamento della variante di Zogno. Fondi che si sommano ai 16,5 milioni già stanziati, per un totale di 31,5 milioni”. “Mazzoleni – sottolinea il sottosegretario – sa inoltre benissimo che, per il progetto sperimentale delle quattro Aree Interne (progetti di sviluppo delle zone montane più marginali, ndr), Regione Lombardia ha stanziato 60 milioni di euro, mentre il Governo ne ha promessi meno di 20″. “Ritengo doverosa questa breve precisazione – conclude Parolo -. Si può certamente fare di più, di sicuro va migliorata l’azione strategica di Regione Lombardia per i Territori montani, ma cancellare d’un botto la presenza in pochi mesi di ben tre sedute della Giunta regionale in Valle Brembana, fatto mai successo per altri territori, e gli ingenti finanziamenti regionali garantiti nonostante la drammatica riduzione da parte dello Stato centrale delle risorse disponibili, non è un buon metodo di fattiva collaborazione tra le istituzioni”.


La Regione dà lo stop alle case costruite vicino ai corsi d’acqua

Non sarà più possibile costruire case su terreni che si trovano in prossimità di corsi d’acqua. Lo stop arriva con la legge che prevede una revisione organica della normativa regionale in materia di difesa del suolo, di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico e di gestione dei corsi d’acqua, approvata oggi dal Consiglio regionale (relatore Roberto Anelli, Lega Nord) con 40 voti favorevoli e 21 contrari. La nuova norma infatti prevede che per le nuove costruzioni si dovrà tenere conto anche dell’acqua piovana che potrebbe andare in fiumi e torrenti provocando aumenti considerevoli di volumi d’acqua, quindi introduce un esame preliminare dei rischi idrogeologici. La legge prevede anche uno stanziamento di circa 15 milioni di euro per la manutenzione dei corsi d’acqua nel prossimo triennio e di circa 11 milioni di euro per il sistema dei Navigli e delle idrovie collegate. E si interviene regolando la governance sulla materia, valorizzando le funzioni di difesa del suolo attribuite agli enti del sistema regionale, in particolare quelle relative ai Consorzi di bonifica e all’Agenzia Interregionale per il fiume Po, alla quale viene affidata la gestione del sistema idroviario del fiume Po e delle idrovie collegate. La legge prevede il potenziamento della manutenzione dei corsi d’acqua, delle opere esistenti e del territorio in genere, nella consapevolezza che mantenere in efficienza un’opera idraulica esistente ha un costo due volte inferiore rispetto alla sua ricostruzione o ripristino. Prevista anche la realizzazione progressiva di vasche volano, pozzi filtranti, tetti verdi e superfici semipermeabili per impedire il peggioramento del regime idraulico delle acque sotterranee e superficiali

“Nella nostra regione – ha detto il relatore Anelli – sono presenti bacini e corsi d’acqua tra i più importanti del Paese che negli ultimi anni, complice anche l’elevato livello di urbanizzazione e di utilizzo del suolo e i sempre più ricorrenti eventi alluvionali legati ai cambiamenti climatici, hanno causato numerosi dissesti idrogeologici e danni diffusi e ingenti ai centri abitati, alle infrastrutture, alle attività produttive, all’agricoltura e al patrimonio forestale. Con questa legge Regione Lombardia vuole dotarsi di strumenti moderni ed efficienti per affrontare in modo concreto il tema della difesa del suolo e della prevenzione dal rischio idrogeologico”. “Tolleranza zero. E’ questo uno dei principi più importanti contenuti nella nostra nuova legge, che conferma la grandissima attenzione della Giunta Maroni sul tema del rischio idrogeologico” dichiara l’assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del Suolo della Regione Lombardia Viviana Beccalossi, commentando l’approvazione da parte del Consiglio regionale della Legge sulla Difesa del suolo. “Questo provvedimento – prosegue Beccalossi – assieme alla Legge sul Consumo di suolo, rappresenta una scelta responsabile e innovativa per tutelare i cittadini e le attività economiche con iniziative capaci di mettere in sicurezza il territorio o quantomeno di intervenire sull’attenuazione del livello di rischio”.


Mobili, l’export cresce anche a Bergamo

mobiliL’export del design del mobile delle aziende lombarde vale 1,8 miliardi di euro, pari al 27% del totale italiano. E’ quanto emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano e della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Istat nei primi nove mesi del 2015 e 2014. La Lombardia ha segnato una variazione positiva del 7,9% contro il 6,4% nazionale. Sei province si trovano tra le prime 20 italiane: Monza e Brianza al secondo posto, dopo Treviso, con 591 milioni circa, registra un aumento dell’11,3 per cento. Como è al quarto posto (+10,2%), Milano al settimo (più 4 per cento), Brescia al decimo (+7,4%), Bergamo al quattordicesimo (+0,3%) e Mantova al ventesimo (+0,8%). La crescita maggiore è, però, stata registrata a Lecco con un più 14,1 per cento e a Cremona con un più 13,3%.

I maggiori mercati di riferimento del mobile e accessori d’arredo sono Francia e Germania, ma si registra un’importante  crescita del Regno Unito (+17,4%), e gli Stati Uniti (+22,8 %). Analizzando i dati più nel dettaglio si possono notare mercati emergenti: per i mobili d’ufficio e negozi l’Arabia Saudita (119%) e gli Emirati Arabi Uniti (+70%). Gli Stati Uniti sono, poi, secondi nei mobili per cucina (+78,3%) e per l’arredo domestico (+27,8%) e terzi per sedie (+36,7%) e poltrone e divani (+49,9%). Tra le prime dieci in tutti i settori c’è la Svizzera, mentre la Cina registra forti aumenti per cucine (+38,9%) arredo domestico (+98,2%) e poltrone e divani (+37,9%). La Regione ha destinato in questi anni 24 milioni alle imprese in favore dell’internazionalizzazione delle imprese lombarde grazie ai voucher, ai fondi per l’internazionalizzazione, e all’accompagnamento alle imprese in progetti internazionali.. Inoltre, ha finanziato con 400mila euro il nuovo bando Design Competition 2016. Si tratta di un’iniziativa promossa dal Governo regionale, in collaborazione con Unioncamere Lombardia, ADI (Associazione per il Disegno Industriale) e Fiera Milano, e si rivolge a giovani designer e a imprese operanti in settori diversi, che sono accomunate da una visione design oriented e da una strategia di gestione che sfrutta il design come leva primaria per innovare e competere sul mercato. A sostegno del mondo delle imprese e della creatività la Regione ha anche approvato una legge dedicata alla Manifattura diffusa creativa e tecnologica 4.0. L’iniziativa legislativa prevede 580 milioni di risorse comunitarie, nazionali e regionali finalizzate a interventi per l’accesso al credito, l’integrazione tra formazione professionale, ricerca e lavoro artigianale, l’internazionalizzazione, la semplificazione amministrativa e fiscale, l’acquisto di tecnologie innovative, l’imprenditorialità giovanile.

 


“Credito Adesso”, agevolazioni finanziarie anche alle agenzie di viaggio

viaggio aereo vacanza“Abbiamo deciso di adeguare i contributi concessi alla mutate condizioni del mercato finanziario e, soprattutto, di ampliare le modalità di accesso ad una misura che é in grado di dare nuovo ossigeno alla imprese. Importanti novità riguardano anche le agenzie di viaggio che, con un programma di particolari agevolazioni finanziare, rientreranno tra i beneficiari di questa iniziativa sostenuta da un’importante dotazione di 150 milioni di euro”. Così Mauro Parolini, assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia, annunciando al termine della seduta di Giunta il rilancio e la rimodulazione di “Credito Adesso”, il progetto nato nel 2012 in collaborazione con Finlombarda per combattere la crisi di liquidità delle micro, piccole e medie imprese lombarde. “La crisi di liquidità – ha spiegato Parolini – è un fattore che compromette anche in maniera irreversibile la competitività delle imprese. Con questo intervento andiamo a sostenere le aziende che sono alle prese con ritardi dei pagamenti e difficoltà di accesso al credito, finanziando anche l’80% del valore degli ordini, con importi fino a 750mila euro per le pmi e a 1,5 milioni per le imprese che contano da 250 a 3000 dipendenti, in modo da dare fiducia e nuovo slancio in un momento in cui si stanno intravedendo i primi segnali di ripresa”. “Abbiamo inoltre riservato un’attenzione particolare al settore delle agenzie di viaggio, che – ha sottolineato l’assessore – conta oltre tremila imprese e ottomila lavoratori e che sta attraversando un momento di crisi profonda, innalzando fino al 4% il contributo regionale sull’abbattimento del tasso di interesse”. L’assessore Parolini, che nei mesi scorsi aveva incontrato i rappresentanti delle agenzie di viaggio, Confesercenti, Ascom e Confcommercio, ha rimarcato “il quadro preoccupante contraddistinto da una percezione diffusa di insicurezza resa viva dai tristi fatti di cronaca internazionale legati al terrorismo che ha ridotto la propensione dei viaggiatori a raggiungere mete invernali tradizionali, come era ad esempio il Mar Rosso”. “A questa emergenza contingente – ha continuato – si aggiunge poi una crisi più strutturale delle agenzie di viaggio, che operano oggi in un contesto che, sotto la spinta messa in atto da internet e delle nuove tecnologie, ha cambiato profondamente le abitudini dei consumatori e le loro modalità di organizzare dei viaggi”. “Con l’intervento odierno – ha evidenziato Parolini – ci impegniamo ad affrontare in maniera concreta la situazione contingente. Ci stiamo muovendo anche sul fronte nazionale segnalando la situazione al Ministero del Turismo e al Ministero del Lavoro, nonché ai vertici della Commissione turismo e della Commissione attività produttive della Conferenza delle Regioni. Inoltre ci stiamo attivando con l’Agenzia Regionale per il Lavoro per l’attivazione di forme speciali di tutela del lavoro in favore di questo settore, come la cassa integrazione in deroga e i contratti di solidarietà”.  “Da parte nostra – ha concluso l’assessore – ci siamo messi subito al lavoro per attuare i principi della nuova legge regionale sul turismo su due principali linee d’azione: una stretta sui controlli per garantire un ambito di concorrenza leale combattendo l’abusivismo e una serie di misure per accompagnare le agenzie di viaggio verso una ridefinizione condivisa del proprio ruolo, ampliando le loro funzioni e puntando sull’innovazione, sulla formazione e su un percorso di riconversione verso l’incoming o verso un’attività prevalente di tipo consulenziale. Insomma, occorre aiutare le agenzie di viaggio a reggere questa situazione di emergenza e a trovare nuove forme organizzative e prodotti per adeguarsi al cambiamento del mercato, anche attraverso l’attivazione di reti e di servizi integrati”.

LA SCHEDA

Di seguito i punti principali del provvedimento riguardante la misura “Credito adesso”, approvato oggi dalla Giunta.

Credito Adesso

E’ un’iniziativa della Regione nel 2012, e realizzata in collaborazione con
Finlombarda, per sostenere il fabbisogno di capitale circolante connesso all’espansione commerciale delle micro, piccole e medie imprese operanti in Lombardia mediante la concessione di finanziamenti chirografari dietro presentazione di uno o più ordini, prenotazioni, contratti di fornitura di beni e/o servizi.

Risorse

Ammontano a 150 milioni di euro, così ripartiti: 60 milioni da Finlombarda- Banca Europea degli Investimenti (BEI), 90 milioni
da banche convenzionate e 9 milioni di Regione Lombardia (per contributo in conto interessi).

Destinatari

Piccole e medie imprese, imprese fino a 3mila dipendenti (mid cap) e Agenzie di Viaggio.

Azioni

Le azioni prevedono: concessione di finanziamenti agevolati alle imprese con modalità ordinaria (finanziamento pari all’80% del valore degli  ordini, fino a 750 mila euro per le PMI e fino a 1,5 milioni per le mid cap); concessione di finanziamenti agevolati alle imprese con modalità semplificata (finanziamento senza la presentazione di ordini, da un minimo di 18 mila euro fino ad un massimo di 200 mila euro); contributo
regionale sull’abbattimento del tasso di interesse.

Agenzie di viaggio

La rimodulazione della misura prevede l’introduzione delle agenzie di viaggio tra i beneficiari, con agevolazioni addizionali.

Prcentuali abbattimento tassi

Il contributo regionale sull’abbattimento del tasso di interesse è pari al  2% per tutti i settori di attività; 3% per tutte le Agenzie di viaggio; 4% per le Agenzie di viaggio che dimostrino di aver diversificato la propria attività.


San Pellegrino, la Regione conferma i fondi anche con l’Accordo di programma modificato

Grand Hotel San pellegrinoOtto milioni per il recupero della funicolare Vetta e parco adiacente e per per il recupero dello storico Grand Hotel. Questo il contenuto del terzo atto integrativo all’accordo di programma su San Pellegrino sottoscritto oggi al termine della Giunta regionale lombarda, che si è tenuta nello palazzo storico dell’ex Casinò del Comune bergamasco. Soddisfatto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, che ha sottolineato “la grande collaborazione fra istituzioni – Regione, Comune e Provincia – e soggetti privati. Una sinergia, che qui funziona e da buoni frutti”.  Questi territori e questi palazzi – ha sottolineato – sono posti splendidi, che meritano di essere ancora più valorizzati. Noi – ha affermato – abbiamo la possibilità di farlo. Dal prossimo 29 maggio – ha sottolineato – parte l’anno del turismo della Regione Lombardia. La nostra terra è famosa per la sua operosità e le sue tante industrie, ma è anche un posto bellissimo che noi vogliamo promuovere maggiormente, facendola conoscere meglio anche all’estero”. “In questo Anno del turismo – ha rilanciato il presidente, chiamando in causa l’assessore Mauro Parolini – dobbiamo dare il via a molte iniziative sul territorio, coinvolgendo le province. E San Pellegrino insieme a Clusone, potrebbero essere luoghi perfetti per essere teatro di eventi finalizzati proprio alla promozione internazionale della Lombardia”. “E’ un intervento importante per la Val Brembana, un impegno consistente da parte della Regione, non scontato: la scelta del presidente Maroni di confermare lo stanziamento di 8 milioni a fronte di una modifica sostanziale dell’Accordo di Programma testimonia l’attenzione della Giunta regionale a questo territorio”. Lo ha detto il sottosegretario di Regione Lombardia ai Rapporti con il Consiglio regionale e Politiche per la Montagna, Ugo Parolo, intervenendo alla cerimonia di sottoscrizione) del terzo atto integrativo dell’Accordo di Programma a San Pellegrino). Oltre al presidente Maroni e a numerosi assessori della giunta regionale, hanno partecipato all’incontro il sindaco di San Pellegrino Vittorio Milesi, Antonio Percassi (presidente
“Sviluppo San Pellegrino srl”), Gianluca Spinelli (amministratore unico “Resort srl”) e l’assessore alle Grandi opere, Infrastrutture e Viabilità  della Provincia di Bergamo Pasquale Gandolfi.
” Maroni ha voluto confermare le risorse  – ha aggiunto Parolo – e siamo sicuri che questi fondi consentiranno da un lato di far partire il recupero di un’infrastruttura fondamentale all’interno del progetto che è la funicolare Vetta e, dall’altra permetteranno, insieme a ulteriori stanziamenti di cui il Comune di San Pellegrino già dispone, di recuperare completamente il Grand Hotel”. “E’ una scommessa – ha detto ancora il sottosegretario Parolo – ma sono sicuro che si può vincere, anche perché la collaborazione tra pubblico e privato in questo caso si sta dimostrando la carta vincente in un momento di criticità economica”.


Sostegno alle imprese e rilancio dei centri storici, le proposte di Malvestiti

Il 24 febbraio, s’è insediato il tavolo Permanente dell’Impresa Lombarda convocato dall’assessore regionale allo Sviluppo Economico Mauro Parolini. Confcommercio Lombardia ha partecipato all’incontro con il vice presidente Giovanni Paolo Malvestiti – presidente anche dell’Ascom di Bergamo nonché della Camera di Commercio.

Posto l’accento sulla crisi, che ancora pesa su cittadini e imprese, Malvestiti, nel suo intervento, è tornato a sottolineare la necessità di una forte lotta alla burocrazia che «non significa abbattere il sistema normativo, ma distinguere tra una burocrazia “buona” orientata a dare regole “certe” ed una burocrazia “cattiva” che incide negativamente sulla vita delle imprese, attraverso la creazione di adempimenti inutili, ripetitivi e spesso costosi».

«Per questo – ha aggiunto – occorre incidere sulle Semplificazioni, mantenendo regole certe (anche per esempio rispetto a nuove attività presenti nel web come Airbnb, e-commerce ecc.), ma alleggerendo gli adempimenti delle imprese».

Il vicepresidente di Confcommercio Lombardia ha poi portato l’attenzione sulle aggregazioni tra imprese, che contribuiscono ad accrescere la competitività e il posizionamento delle micro e pmi lombarde sui mercati. «Occorre – ha rimarcato – dare nuovo impulso all’esperienza lombarda per lo sviluppo delle Reti d’impresa, sia capitalizzando l’esperienza delle reti nate negli ultimi anni, sia favorendo le aggregazioni di filiera e la nascita di nuove reti. Occorre inoltre dare nuove strategie e nuove sfide alla positiva esperienza dei distretti – Duc, Did e Dat – che hanno saputo evolversi dall’originaria funzione di valorizzazione dei centri urbani a forte vocazione commerciale fino a diventare veri e propri strumenti di marketing territoriale che legano commercio, turismo, attrattività».

In questo ambito, Malvestiti ha avanzato una serie di proposte, come accrescere progettualità e programmi a medio-lungo termine nelle realtà distrettuali; valorizzare la nascita e lo sviluppo di nuove reti e distretti; sostenere (anche con voucher) le reti già operative da almeno due anni; prevedere abbattimento dell’Irap o altre agevolazioni sui tributi locali, per le imprese aderenti ad una rete o distretto.

 Nuove imprese e passaggio generazionale

Il 2015 ha visto in Lombardia la nascita di oltre 59mila nuove imprese con un aumento pur lieve rispetto all’anno precedente. Di queste, oltre 10mila appartengono al settore commercio, più di 3mila al turismo e alla ristorazione. Positiva – è stata giudicata da Confcommercio Lombardia – l’azione dell’assessorato allo Sviluppo Economico che sta attivando un nuovo piano di intervento a favore dell’avvio di impresa, attingendo anche alle risorse della nuova Programmazione Comunitaria. Si tratta di un investimento significativo (circa 70 milioni di euro complessivi nei prossimi anni). Le tra le proposte che Malvestiti ha evidenziato figurano il sostegno a tutte le nuove imprese, comprese le attività meno strutturate (micro imprese e pmi) di tutti i settori economici; il consentire anche alle nuove imprese con scarso patrimonio di accedere ai contributi (anche con la garanzia dei consorzi fidi) e l’investimento nella continuità d’impresa, con misure a sostegno del passaggio generazionale.

Rigenerazione urbana, mobilità e centri commerciali naturali

«La sfida delle città del futuro – ha puntualizzato Malvestiti – vedrà vincenti quelle realtà che sapranno coniugare arte, attrattività dei luoghi, mobilità e logistica in ottica di smart city. Il sistema distributivo ed il turismo rappresentano una rete straordinaria di attrattività delle nostre città, assicurando conoscenza dei luoghi e capacità relazionale con il cittadino/consumatore. Valorizzare i centri commerciali naturali – ha proseguito il presidente dell’Ascom – significa affrontare il degrado di edifici abbandonati, prevedere forme di contrasto alla desertificazione dei centri storici, aumentare le attività di servizio, assicurare le diverse forme di accesso alla città e di modalità di spostamento, migliorare la logistica e la mobilità, introdurre forme innovative di approvvigionamento delle imprese (carico/scarico). Anche in questo ambito non sono mancate le proposte. Tra queste, avviare nuove misure per sostenere lo sviluppo di aree cittadine o di vie interessate dalla desertificazione, incentivando l’apertura di nuove attività; attivare politiche per l’attrattività, mantenere un forte raccordo tra commercio e turismo e favorire il recupero dei negozi sfitti».

Internazionalizzazione

Le sempre maggiori opportunità di rapporti commerciali con l’estero delle pmi lombarde – anche alla luce del positivo traino offerto da Expo 2015 – richiedono oggi un più ampio panorama di servizi di accompagnamento e iniziative di sostegno, «rispetto alle quali – ha detto Malvestiti – è fondamentale l’apporto della Regione Lombardia. Iniziative anche per i settori del terziario interessati come il manifatturiero e l’artigianato ai mercati esteri. Tra le proposte avanzate: prevedere nuovi voucher per l’internazionalizzazione, anche per sostenere le spese di logistica, trasporti, servizi assicurativi, manutenzione e post vendita; sostenere l’import strategico (di tecnologia, semilavorati, materie prime e tutto quello che serve al settore manifatturiero); aiutare le imprese lombarde semplificando controlli e procedure doganali.