Dalla Regione 3 milioni di euro per il rilancio del commercio

En plein per gli enti locali della Bergamasca riuniti nei 25 distretti commerciali riconosciuti dalla Regione che hanno ricevuto contributi per circa tre milioni di euro attraverso il bando intitolato “Distretti del commercio per la ricostruzione economica territoriale urbana”. La Regione ha infatti approvati tutti i progetti presentati dai distretti commerciali della Bergamasca. C’è qualcuno che ha ottenuto il punteggio massimo di 100 per la qualità dei contenuti delle proposte avanzate e che si è piazzato fra le prime posizioni della graduatoria regionale.
Nei giorni scorsi è stata resa nota l’esatta ripartizione e nessuno è rimasto a bocca asciutta: “In questi giorni – spiega Roberto Ghidotti, responsabile per l’Ascom Confcommercio dei distretti del commercio – stiamo contattando tutti i Comuni per cercare di studiare dei progetti innovativi e che seguano una logica di sistema territoriale: serve andare oltre ogni campanilismo, per andare incontro alle attività commerciali sempre più in grave difficoltà a causa di una seconda ondata che nessuno si aspettava così grave e dalle conseguenze così pesanti sul commercio”.

 

Fondi destinati ai Comuni

Dalla Regione i 25 distretti del commercio della Bergamasca avevano già ottenuto 100 mila euro ciascuno, fatta eccezione per il distretto di Bergamo che ne aveva ricevuti 170 mila. Questi fondi erano stati destinati ai commercianti operanti nei Comuni aderenti ai singoli distretti per potenziare da un punto di vista strutturale la propria attività. Quelli stanziati ora, invece, sono destinati ai Comuni aderenti ai distretti e devono essere utilizzati, come si legge sulla documentazione del bando, a «sostenere i distretti del commercio come volano per la ricostruzione economica territoriale urbana nei settori del commercio, artigianato, ristorazione e terziario a seguito dell’impatto negativo dell’emergenza da coronavirus».

A livello lombardo sono stati in tutto 121 i progetti presentati e la Bergamasca l’ha fatta da padrona con 25, più ancora di Milano (15) e Brescia (13): “Molti dei progetti per cui era stato richiesto il contributo regionale – spiega Ghidotti – sono stati quindi nel frattempo portati avanti con altre fonti di finanziamento. La richiesta che stiamo facendo ai Comuni è di non incassare questi fondi per andare semplicemente a pareggiare i conti. Bensì di continuare a investire per la ripresa del commercio nel loro territorio”.

 

I progetti in cantiere

Gli interventi in fase di valutazione sono di varia natura: “Per l’alta Val Seriana, ad esempio –rivela ancora Ghidotti – si sta valutando di utilizzare i soldi ottenuti per finanziare lo studio progettuale di una pista ciclabile che colleghi Clusone a Valbondione con lo scopo, ovviamente, di attirare in questi territori sempre più possibili clienti. Per bar e ristoranti di vari distretti si sta invece prendendo in esame la possibilità di creare appositi spazi per le famiglie e i loro bambini in modo che siano favorite nell’usufruire di queste attività. Per altri paesi con le caratteristiche adatte è ritenuto invece più utile investire sul miglioramento dell’arredo urbano per rendere sempre più attrattive le vie del commercio”.


Saldi estivi, la Regione Lombardia li anticipa a sabato 25 luglio

Saldi anticipati di una settimana. La decisione è arrivata ieri da Regione Lombardia che con una delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore allo Sviluppo economico, Alessandro Mattinzoli, ha deciso di far partire i saldi già sabato 25 luglio.
L’anticipo si è reso possibile in virtù della decisione assunta dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome lo scorso 7 maggio, che rimetteva alla valutazione delle singole Regioni l’eventuale anticipo rispetto alla data del 1° agosto, in relazione alla situazione economica derivante dal Covid-19. Un anticipo che non mancherà di causare in questi pochi giorni tempo disagi al mondo del commercio. Da sempre, infatti, i saldi, dividono gli operatori tra chi ritiene giusto ritardarli e chi anticiparli, ma una decisione così affrettata non giova a nessuno.

“L’augurio che facciamo è che questo anticipo possa realmente aiutare le nostre imprese – sottolinea il direttore Ascom Bergamo, Oscar Fusini -. Tutto dovrà essere organizzato nel giro di poco e la situazione è talmente grave che ci sono state pressioni sia da chi ritiene giusto ritardare i saldi, sia da chi invece li ha voluti riportare a luglio. Molti operatori si trovano in difficoltà perché non hanno tempo di programmare questo atteso appuntamento. La questione saldi ha sempre diviso gli operatori, ma dopo il lockdown era stato deciso di ritardarli pensando così di favorire la vendita della merce a margine pieno, anche la nostra categoria si era espressa per il posticipo”.

Ma non solo: quest’anno i saldi dovranno essere a prova di coronavirus, con l’obbligo di sanificazione delle mani prima di toccare la merce (a discrezione del commerciante invece la sanificazione degli indumenti) e una complessa gestione dei flussi.
“Il percorso che ha portato alla decisione di anticipare i saldi – ha spiegato l’assessore Mattinzoli – nasce da sollecitazioni scaturite da un confronto serrato con le categorie. La strada del dialogo è sempre stata e continuerà a essere alla base del rapporto tra la nostra Giunta e le associazioni di settore”.

IL DECALOGO DEI SALDI CHIARI E SICURI

  1. Mantenere la distanza di 1 metro tra i clienti
  2. Igienizzare le mani prima di toccare i prodotti
  3. Utilizzare obbligatoriamente la mascherina
  4. Il cambio dei prodotti è a discrezione del negoziante e solo se non danneggiati
  5. La prova dei capi è a discrezione del negoziante in questo caso indossare la mascherina e igienizzare le mani
  6. Favorire modalità di pagamento elettroniche
  7. Assicurare la stagionalità dei prodotti in saldo e il deprezzamento se non vengono venduti entro un certo periodo di tempo
  8. Ė obbligatorio esporre il prezzo di vendita, lo sconto e il prezzo finale
  9. Modifiche e/o adattamenti sartoriali sono a carico del cliente, salvo diversa pattuizione
  10. Sostare all’interno dei locali solo il tempo necessario all’acquisto di beni


Coronavirus, dalla Regione proroga al pagamento delle tasse

Sospensione bollo auto fino al 30 settembre 2020 e proroga pagamento tasse, senza applicazione di sanzioni e interessi, al 31 ottobre 2020. Lo stabilisce la delibera approvata dalla Giunta regionale, su proposta del presidente Attilio Fontana, di concerto con l’assessore regionale al Bilancio, Finanza e Semplificazione, Davide Caparini. “Il provvedimento delle tasse regionali sospese per il coronavirus – spiega l’assessore Caparini – riguarda gli adempimenti tributari e i termini dei versamenti della tassa auto, anche in domiciliazione bancaria, che scadono nel periodo compreso tra l’8 marzo e il 30 settembre 2020 per chi ha il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa in Lombardia. “Gli adempimenti – prosegue Caparini – e i versamenti sospesi, potranno essere regolarizzati, senza applicazione di sanzioni e interessi, in un’unica soluzione entro il 31 ottobre 2020”. “Non è previsto – specifica – il rimborso di quanto eventualmente già versato”. “Come sempre – ricorda l’assessore – i cittadini troveranno tutte le informazioni sulla pagina Tributi del Portale di Regione Lombardia www.tributi.regione.lombardia.it”.”
La delibera approvata in Giunta – chiarisce Caparini – inoltre sospende il pagamento dei tributi fino al 30 settembre. Mettendo al riparo dalla decadenza della eventuale rateizzazione degli importi dovuti


Coronavirus: dalla Regione sostegno per le attività economiche penalizzate

Il Consiglio di Regione Lombardia ha approvato all’unanimità una mozione frutto della unificazione di quattro distinte mozioni inizialmente presentate dai gruppi Lega, Forza Italia, Partito Democratico e Movimento 5 Stelle.

Il documento impegna il Presidente Fontana e la Giunta regionale a prevedere, compatibilmente con le risorse disponibili nel Bilancio regionale, misure dirette di sostegno straordinarie – contributi e/o finanziamenti agevolati – nei confronti di tutte le categorie economiche, in particolare piccole e medie imprese e liberi professionisti, colpite dai provvedimenti restrittivi dovuti alla diffusione del Coronavirus su tutto il territorio lombardo, e a farsi carico presso il Governo nazionale affinché quest’ultimo si faccia promotore di una serie di azioni necessarie a sostenere le attività imprenditoriali, economiche e lavorative in genere, che risultano penalizzate dall’attuale emergenza sanitaria legata alla diffusione del COVID-19. 
Tra le azioni richieste in via prioritaria si segnala in particolare:

  • L’istituzione di un Fondo nazionale di solidarietà a favore delle attività economiche, delle famiglie e degli Enti locali lombardi che sia operativo il prima possibile;
  • L’esenzione temporanea del versamento dei tributi e degli altri adempimenti fiscali e burocratici, nonché del pagamento delle utenze, per attività commerciali, artigiani, liberi professionisti e categorie produttive colpiti dalle ordinanze restrittive, che non deve riguardare solo le zone rosse, ma l’intera Lombardia;
  • Agevolazione di tutte le forme di mobilità viabilistica e sostenibile, implementando tutte le azioni utili a consentire ai pendolari l’ottimizzazione dei tempi casa-lavoro;
  • Verifica della dilazione dei termini di pagamento delle rate dei mutui attraverso l’apertura di un tavolo ufficiale con le Banche e gli istituti finanziari;
  • Sostegno ai lavoratori, in caso di perdita, anche temporanea, del posto di lavoro, attraverso politiche attive e la previsione di un fondo per casse integrazioni straordinarie;
  • Sostegno alle istituzioni, alle attività e agli operatori del settore culturale e artistico (es.: musei, cinema, teatri, circhi, spettacoli viaggianti itineranti etc.), oggetto delle azioni restrittive, in particolar modo con la rifusione da parte dello Stato dei minori introiti dovuti alle chiusure per motivi emergenziali sanitari;
  • Prevedere in via transitoria la possibilità per i dipendenti che accusassero sintomi influenzali o simili di comunicare al medico (o, come già previsto dall’ordinanza regionale riguardo all’utilizzo del 112 e del numero verde messo a disposizione da Regione Lombardia) il loro stato di salute, al fine di provvedere ad una certificazione dello stesso senza doversi recare fisicamente dal medico;
  • Sostegno agli esercenti che operano nei settori della somministrazione di cibi e bevande e nell’intrattenimento, attraverso l’esenzione da tributi e la creazione di un fondo risarcitorio ad hoc;
  •  Prevedere risarcimenti e agevolazioni alle imprese operanti nel settore delle agenzie di viaggi, delle aziende di trasporto di persone, delle attività ricettive alberghiere ed extra alberghiere e del turismo in generale per le ripercussioni economiche derivanti dalle conseguenze dell’emergenza Coronavirus (ad es.: annullamento dei viaggi scolastici, forte diminuzione dei flussi turistici da e verso la nostra Regione);
  • Sostenere economicamente le famiglie messe in difficoltà a seguito della chiusura degli asili nidi e della sospensione dei servizi scolastici, anche attraverso forme di risarcimento rispetto alle rette già pagate;
  • Risarcimenti agli operatori del settore fieristico e mercatale, per le spese già sostenute e per i mancati introiti previsti, a causa dell’annullamento degli eventi compreso nelle misure di prevenzione per limitare la diffusione del virus;
  • Aiuti economici agli organizzatori di eventi sportivi, i quali hanno subito perdite economiche anche a causa dei costi sostenuti per i preparativi delle manifestazioni annullate;
  • Prevedere sostegno economico agli operatori di attività legate al benessere della persona (ad es.: spa, terme, massaggiatori, etc.), che possono risentire in maniera negativa delle disposizioni emesse per garantire la sicurezza dal punto di vista della salute dei cittadini;
  • Studiare e attuare una serie di misure di sostegno e salvaguardia di tutte le realtà economiche e imprenditoriali della Lombardia, la cui attività risulti penalizzata, direttamente o indirettamente (ovvero quelle operanti nell’indotto generato da altre realtà direttamente penalizzate), a seguito delle misure previste dall’ordinanza emanata per tutelare la salute pubblica;
  • Avviare con il Governo una analoga iniziativa per ottenere dall’Unione Europea la costituzione di un Fondo europeo di solidarietà, come già avvenuto in passato in circostanze determinate da situazioni di calamità naturali.


Azzardo, a Bergamo numeri allarmanti Ascom partecipa a “Mind the gap”

Prosegue la lotta contro la ludopatia, grazie a «Mind the GAP». Progetto ambizioso promosso dal Distretto Bergamo Est, con il convegno “In rete contro l’azzardo”, tenutosi al Cineteatro Gavazzeni, tira le fila delle esperienze realizzate da maggio 2019 a gennaio 2020. L’obiettivo dell’iniziativa distrettuale, che coinvolge 7 ambiti territoriali, per un totale di 103 comuni e un bacino d’utenza di 385 mila abitanti, è definire un modello territoriale omogeneo in ambito preventivo, di cura e contrasto. Per realizzare il progetto sono stati coinvolti diversi partner: sette Ambiti Territoriali (il capofila distrettuale Seriate, Grumello, Val Cavallina, Alto e Basso Sebino, Valle Seriana e Valle Seriana Superiore Val di Scalve), ATS di Bergamo, che svolge un ruolo fondamentale nella lotta alla ludopatia, ASST Bergamo Est, 4 Istituti Scolastici (Istituto Lorenzo Lotto di Trescore B., ISIS Ettore Majorana di Seriate, ISIS Oscar Romero di Albino, IPSEO Sonzogni di Nembro), Ascom Confcommercio Bergamo e Confesercenti Bergamo quali associazioni di rappresentanza dei gestori di locali con apparecchi da gioco, il CSI Bergamo, tre associazioni di Mutuo Auto Aiuto (ACAT Alto Sebino, ACAT Bergamo, ACAT Val Cavallina Valcalepio), sei Cooperative Sociali (Il Piccolo Principe di Albano Sant’Alessandro, Sottosopra di Parre, Sebina di Castro, Il Cantiere di Albino, Comunità Emmaus di Chiuduno, Crisalide di Luzzana), e la Fondazione Angelo Custode di Bergamo.

“La Ludopatia è una delle piaghe del nostro tempo. Spesso colpisce fasce di popolazione deboli e vulnerabili e prende forza di fronte alla fragilità economica e a problemi di carattere sociale o abitativo. Anziani che bruciano la loro pensione sperando nella fortuna e giovani che manifestano dipendenze precoci sono i due estremi di un fenomeno molto ampio e preoccupante. La Regione è impegnata con decisione a contrastare il fenomeno, sostenendo anche progetti innovativi come ‘Mind the Gap’ che sta già dando risultati incoraggianti”.

Lo ha detto l’assessore alle Politiche sociali, abitative e Disabilita’ di Regione Lombardia, Stefano Bolognini, intervenendo oggi a Seriate, in provincia di Bergamo, al convegno ‘In rete contro l’azzardo: un’esperienza da raccontare’, durante il quale sono stati presentati i primi esiti dell’iniziativa sperimentale Mind the Gap che ha interessato sette ambiti del distretto Bergamo Est.

Nel corso del suo intervento, l’assessore Bolognini ha sottolineato l’importanza del coinvolgimento dei giovani, nella prevenzione e nella lotta al fenomeno tramite progetti e attività scolastiche. La ludopatia da gioco d’azzardo, infatti, sempre più spesso coinvolge i minorenni, nonostante i divieti previsti dalle leggi vigenti. “I tanti ragazzi e ragazze presenti oggi in platea sono la testimonianza piu’ efficace della loro maturità e sensibilità al problema. Il loro entusiasmo è di sprone per noi tutti a fare meglio. È fondamentale che si sentano protagonisti di iniziative come questa, insieme alle scuole e agli istituti scolastici, perchè se vengono coinvolti dalla società con il linguaggio e gli strumenti giusti, sono in grado di liberare un’energia positiva capace davvero di cambiare le cose”.

A Bergamo numeri allarmanti

“Nel territorio bergamasco – ha chiarito l’assessore nel corso del convegno di Seriate – il fenomeno e’ di proporzioni importanti. Nel 2018 la sola ATS di Bergamo, che conta 6 servizi pubblici per il trattamento del GAP, ha assistito 273 persone, pari al 10% del totale regionale. Il costo a carico della collettività è stato di 75.348 euro”. Da ricordare, sempre con riguardo alla realtà’ orobica, che sulla quota di 8,5 milioni di euro destinati dal 2018 dalla Regione ad azioni specifiche in capo alle ATS, alla provincia di Bergamo sono stati destinati 814.727 euro, ripartiti in 440.746 euro per potenziare l’attività di prevenzione e contrasto del GAP nelle scuole, nei luoghi di lavoro e nelle comunità’ locali e 373.942 euro per potenziare le opportunità di diagnosi precoce, cura e riabilitazione a livello territoriale in linea con l’assetto organizzativo.

In Lombardia primato per newslot, fenomeno in evoluzione

“Le cifre mostrano la realtà di un fenomeno che ha dimensioni inquietanti. La Lombardia – ha ricordato l’assessore – detiene il triste primato, in Italia, di esercizi con newslot, 10.718 sull’intero suolo regionale, mentre gli apparecchi in esercizio sono circa 44.000, pari al 17% del totale nazionale. Nel 2018 da noi sono stati puntati 14,5 miliardi di euro su un totale nazionale di quasi 75 miliardi di euro. La Lombardia è, quindi, la regione italiana in cui si è speso di più in termini assoluti. La cifra pro-capite di 1.446 euro l’anno è la terza più alta del Paese. Il questo quadro, il gioco online conferma un preoccupante trend di crescita”. Nel 2018 la raccolta, si ricorda, era cresciuta del 16% rispetto al 2017. “Riguardo proprio a quest’ultimo aspetto si pone anche in primo piano il tema della legalità se si considera che sull’intero territorio italiano i siti irregolari e proibiti sono quintuplicati rispetto al 2013 e sono stati oltre 1.000 quelli inibiti nel solo 2018”.

Costi elevati per collettività, già erogati 10,5 milioni

“Il gioco d’azzardo causa elevati costi sociali ed economici per l’intera collettività – ha puntualizzato Bolognini -. Nel 2018 i 68 servizi territoriali per il trattamento di questo tipo di dipendenze hanno preso in carico nella nostra regione 2.773 persone. Sono state erogate prestazioni sanitarie e psico-socio-educative per un controvalore di 1.187.640 euro. In questo quadro, Regione Lombardia ha messo sul piatto azioni di indirizzo e disposizioni chiare e organiche e fondi importanti – ha spiegato Bolognini -. Dal 2018 a oggi abbiamo erogato 10,5 milioni di euro, oltre ai quasi 2 milioni destinati ai progetti realizzati dagli Enti Locali. Con una delibera del 2019 la Regione ha previsto di stanziare ulteriori fondi, per un totale di 1.595.000 euro”.

Da ‘Mind the gap’ risultati incoraggianti

“Il benessere di tutti i nostri cittadini e’ uno dei principi cardine che guida la Giunta – ha detto l’assessore – e questa della lotta al Gioco d’Azzardo e’ una battaglia fondamentale, alla quale Regione Lombardia certo non si sottrae e non si sottrarrà in futuro”. In merito, nello specifico, ai risultati del progetto ‘Mind the Gap – una rete per il Distretto Bergamo est’, Bolognini ha sottolineato come “sono incoraggianti e ci spingono a proseguire con tenacia nella lotta al fenomeno”. Quest’iniziativa sperimentale, finanziata al 75% dalla regione con 84.000 euro sui 113.200 euro complessivi, ha coperto quasi il 50% della provincia di Bergamo, coinvolgendo gli ambiti di Seriate (la capofila), Alto Sebino, Basso Sebino, Valle Seriana superiore e Valle di Scalve, Valle Seriana, Valle Cavallina, Grumello del Monte. “Sono stati creati percorsi – ha concluso l’assessore – per l’omogeneizzazione dei regolamenti in atto, sono stati avviati percorsi di formazione specifici per gli operatori sociali e di sistema, sono stati consolidati e potenziati i punti di informazione e di orientamento degli sportelli di prossimità, con il coinvolgimento di esperti del settore. Sono anche intraprese azioni integrate di mappatura degli esercizi con newslot e VTL, con attenzione alla distanza dai luoghi sensibili.


Pmi, contributi regionali per favorire nuovi brevetti

Nei giorni scorsi Regione Lombardia ha aperto il bando «Innodriver». Il Bando mette a disposizione delle micro, piccole e medie imprese e dei liberi professionisti un contributo forfettario fisso per aiutarle a registrare nuovi brevetti europei e internazionali e per estenderli.

La domanda va presentata entro le 15 del prossimo 31 marzo sul sistema informatico Bandi Online www.bandi.servizirl.it tramite il format disponibile.
Per maggiori informazioni contattare Matteo Milesi di Focalco al numero 035.4120210, mail matteo.milesi@fogalco.it

In sintesi la misura prevede:

 Dotazione finanziaria

1,5 mln di euro

Beneficiari

– MPMIad esclusione delle società semplici che non svolgono attività commerciale
– Professionisti, in forma singola, associata o societaria la cui professione è organizzata in albi, ordini o collegi professionali.

Spese ammissibili

L’intero processo di registrazione, comprensivo di:

– Spese di deposito;
– Spese di consulenza e traduzione;
– Spese di personale interno.

Procedura

Procedura a graduatoria, con una valutazione tecnica che terrà conto dei seguenti criteri:
– Qualità progettuale dell’operazione;
– Congruità e pertinenza dei tempi di realizzazione;
– Grado di innovazione dell’operazione ed impatto potenziale sui mercati.

Agevolazione

Agevolazione a fondo perduto con contributo fisso così distinta:

– Nuovo brevetto europeo: 4.250,00 euro
– Estensione di brevetto europeo: 3.550,00 euro
– Nuovo brevetto internazionale: 5.400,00 euro
– Estensione brevetto internazionale: 4.500,00 euro

Presentazione domanda

Apertura: 23 gennaio 2020, ore 15.00.
Chiusura31 marzo 2020, ore 15.00.

 


Negozi storici: iscrizioni entro il 15 gennaio

Solo per l’anno 2020 il termine di presentazione delle domande di riconoscimento delle attività storiche e di tradizione del 15 febbraio è stato anticipato al 15 gennaio, come deliberato dalla Giunta di Regione Lombardia su proposta dell’assessore allo Sviluppo Economico, Alessandro Mattinzoli, lo scorso 30 settembre 2019. L’iscrizione nell’elenco regionale è propedeutico alla partecipazione al Bando Imprese storiche verso il futuro, che aprirà il prossimo 28 febbraio. 
Per avere informazioni e assistenza nelle domande si può contattare lo sportello Negozi Storici Ascom al numero tel. 035 4120340 o scrivere a ata@ascombg.it. Si avrà assistenza dalla raccolta dei documenti necessari per il riconoscimento regionale, alla stesura della relazione fino all’inoltro della richiesta in Regione.
Sono previsti quattro riconoscimenti: storica attività (sono richiesti almeno 50 anni di esercizio), negozio storico (oltre ai 50 anni di attività il locale deve avere pregio architettonico, attrezzature storiche o tipicità di prodotto in vendita), locale storico e insegne storiche e di tradizione.  


Ludopatia, la Regione stanzia oltre 2milioni di euro per le azioni di contrasto

La giunta della Regione Lombardia su proposta degli assessori Stefano Bolognini (Politiche sociali, Abitative e Disabilità) e Giulio Gallera (Welfare) ha approvato due delibere per il contrasto al gioco d’azzardo patologico.

La programmazione e l’attuazione dei programmi sono organizzate in collaborazione con le Ats (Agenzie di tutela della salute)
regionali oltre che con i Comuni,  i soggetti del Terzo settore e le associazioni. I fondi stanziati per questi interventi
ammontano complessivamente a 2.359.810.

RISORSE E ATTIVITÀ – Le risorse per le attivita’ di contrasto sono suddivise tra le Ats e gli istituti scolastici che aderiranno alle proposte della Regione per porre in essere interventi di prevenzione e contrasto al gioco d’azzardo.

Tra le azioni in programma convegni, seminari, incontri mirati anche per target di popolazione e per luoghi di aggregazione;
punti di informazione, orientamento e ascolto per l’intercettazione della popolazione più a rischio; potenziamento dei gruppi di mutuo-aiuto per giocatori e loro familiari. Previste anche azioni ‘No slot’ anche con il coinvolgimento dei gestori anche attraverso forme di promozione e valorizzazione di esercizi commerciali virtuosi che hanno dismesso o non hanno mai
avuto slot.

OBIETTIVI – “Il nostro obiettivo – ha spiegato l’assessore Stefano Bolognini – è quello di realizzare sul territorio azioni di contrasto, anche di carattere preventivo, al gioco d’azzardo patologico, mettendo a sistema e diffondendo le buone prassi con
attenzione all’individuazione precoce dei fattori di rischio e alla prevenzione. Per questo lavoriamo con le Ats e puntiamo a
coinvolgere anche l’Ufficio scolastico regionale per sensibilizzare ulteriormente gli studenti sul contrasto al gioco
d’azzardo”.

PREVENZIONE – “Le problematiche connesse ai disturbi da gioco d’azzardo patologico – ha sottolineato l’assessore Giulio
Gallera – impattano non solo sullo stato di benessere dei giocatori problematici ma anche sulle persone che li circondano,
in primis i loro famigliari, che spesso non hanno neppure informazioni e indicazioni corrette rispetto alle possibilità di
ascolto, consulenza, aiuto e supporto seppur a volte presenti sul territorio. Per questo e’ importante potenziare l’attenzione
alla prevenzione, adottare una strategia complessiva di intervento e valorizzare i programmi preventivi e la presa in
carico precoce delle situazioni a rischio”.

TEMPI – Le Ats emaneranno entro il 31 gennaio 2020 una manifestazione di interesse rivolta agli ambiti territoriali
per aderire all’iniziativa.


Nuove attività storiche, Bergamo la seconda provincia lombarda più premiata dalla Regione dopo Milano

Sono 38 le nuove attività storiche bergamasche riconosciute da Regione Lombardia premiate oggi. Con i nuovi riconoscimenti Bergamo ottiene il secondo posto tra le province più premiate, dietro solo a Milano che ne conta 48. Seguono Brescia (28), Varese (27), Mantova (26), Como (10), Sondrio (9) Pavia (6), Cremona, Lecco, Monza-Brianza (5), Lodi (3).

Nell’auditorium Testori di Palazzo Lombardia, l’assessore regionale allo Sviluppo economico Alessandro Mattinzoli ha premiato le 189 attività storiche e di tradizione riconosciute dalla Regione. Si tratta di 133 negozi storici, 47 locali storici e 9 botteghe artigiane storiche presenti nelle dodici province della regione. Queste imprese vanno ad arricchire l’elenco regionale delle attività storiche e di tradizione, che comprende in totale 1.765 imprese. “Sono un patrimonio unico e ineguagliabile che va tutelato – ha commentato il governatore Attilio Fontana, portando il proprio saluto – e che deve essere un punto di riferimento per preservare le nostre tradizioni. Quando visito paesi o città, anche fuori dalla Lombardia, scelgo sempre locali che rappresentano la cultura e la storia del luogo in cui mi trovo”. L’assessore Mattinzoli ha voluto sottolineare il particolare aspetto di continuità familiare che caratterizza queste attività nel tempo. “Qui ci sono le famiglie, ci sono le persone, ci sono i figli che si sono impegnati nel settore del commercio. Persone che hanno affrontato le difficoltà e lavorano quotidianamente per cercare di superarle anche questo momento molto complesso. Tutto questo sarà possibile anche grazie alle Istituzioni che fanno squadra con le associazioni. Quanti sacrifici sono stati fatti da parte vostra per arrivare a questo riconoscimento. Un riconoscimento altamente simbolico, ma che va anche oltre riconoscendo tutte le vostre fatiche”. Da parte sua l’assessore Lara Magoni ha posto l’accento su “quanto siano importanti queste realtà anche e soprattutto in termini di promozione turistica e marketing territoriale”. “Sempre più – ha aggiunto l’assessore – il turista coniuga il suo viaggio, lungo o corto che sia, alla possibilità di trovare luoghi particolari che hanno scritto la storia del territorio e in quest’ottica le attività premiate oggi in Regione, ricoprono un ruolo assolutamente prioritario. La valorizzazione di questi negozi e di questi locali non solo deve proseguire nel tempo ma, se possibile, va addirittura ulteriormente incentivata e promossa”. L’assessore Mattinzoli ha anche voluto sottolineare che “Regione quest’anno ha approvato una Legge per tutelare chi va avanti nel solco della tradizione”. “Credo che dietro ognuno di voi – ha spiegato – ci siano i genitori e tutti coloro che con grandi sacrifici hanno permesso di essere qui oggi. Tanti i settori in cui operate e che sono qui rappresentate: il tessile, l’arte orafa, la ristorazione, l’enogastronomia, il vino e le farmacie, tutte realtà che operano da decenni nel fondamentale comparto del commercio”

Nuovo bando per le imprese storiche, incontro in Ascom il 10 dicembre alle 14.30

Ascom organizza un incontro informativo il 10 dicembre alle ore 14.30 nella sede di Via Borgo Palazzo, 137 per illustrare le opportunità per le imprese storiche. Nei giorni scorsi Regione Lombardia ha pubblicato i criteri attuativi del Bando “Imprese storiche verso il futuro” a supporto degli investimenti delle imprese lombarde iscritte al registro delle attività storiche e di tradizione. Il contributo a fondo perduto previsto è fino a 30mila euro per investimenti in innovazione e valorizzazione dell’attività (Per informazioni, contattare Fogalco, tel. 035.4120210 o Ascom tel. 035. 41220123). L’Associazione è a disposizione per aiutare le attività che hanno più di 40 anni a predisporre la domanda per ottenere il riconoscimento regionale contattando i numeri 035.4120304/340.

Le imprese bergamasche che hanno ottenuto il prestigioso riconoscimento

In città: Arlecchino(1967), Calzoleria Agazzi (1978), Il Sole (1969), Da Nasti (1969), Gennaro e Pia (1974), Birreria del Belvedere (1959), Galleria Previtali (1963), Nocenti Pierino (1976), VerdeVivo (1975).
In provincia: Fuselli Sport (dal 1953 ad Almè), Merletti Fiori (dal 1968 ad Almenno San Salvatore), Da Sandro La Busa (dal 1978 ad Alzano Lombardo), Macelleria salumeria da Claudio (dal 1958 a Bottanuco), La bottega di Pepo (dal 1969 a Caravaggio), Panificio Stuani (dal 1940 a Caravaggio), Zanetti Gioielli (dal 1964 a Ciserano), Panificio Goisis (dal 1972 a Cologno al Serio), Torri abbigliamento (dal 1962 a Costa Volpino), Panificio Cornago (dal 1967 a Dalmine), Trattoria Pierì (dal 1950 a Gandosso), Pasticceria Wender (dal 1957 a Lovere), Cafè Roma (dal 1963 a Mozzanica), Bar Commercio (dal 1970 a Osio Sotto), Donazelli (dal 1946 a Piazza Brembana), Ottica Claseri (dal 1960 a Ponte Nossa), Salumeria Leidi Osvaldo snc (dal 1968 a Ponteranica), La Romanella (dal 1962 a Ranzanico), Ristorante Albergo Centrale (dal 1934 a San Pellegrino Terme), Autosalone Epis (dal 1960 a Scanzorosciate), La Fenice (dal 1965 a Serina), Panificio Leidi (dal 1943 a Sorisole), Panificio Beretta (dal 1966 a Spirano), La Conca Verde (dal 1961 a Trescore Balneario), Merceria Antignati (dal 1967 a Treviglio), Panificio Testa (dal 1973 a Treviglio), La Staletta (dal 1979 a Zogno), Cooperativa di consumo di Bariano (dal 1945), Pasini alfredo snc (dal 1953 a Caprino Bergamasco).


A Bergamo 38 nuove attività storiche riconosciute. Siamo secondi in Lombardia dietro a Milano

Sono 189 le nuove attività storiche e di tradizione sul territorio regionale in possesso dei requisiti prevista dalla legge regionale 5/2019 e dalla Delibera di Giunta regionale n. 1503 dell’8 aprile 2019. La Regione Lombardia, in particolare l’Assessorato allo Sviluppo economico guidato da Alessandro Mattinzoli, ha infatti terminato l’iter per il loro riconoscimento: le 189 nuove attività sono 133 negozi storici, 47 locali storici e 9 botteghe artigiane storiche. Le attività riconosciute vanno ad arricchire l’elenco regionale delle attività storiche e di tradizione, che comprende 1.765 imprese in totale.

Secondo posto per Bergamo 
Bergamo ottiene un secondo posto con ben 38 attività riconosciute dietro solo a Milano che ne conta 48. Segue Brescia (28), Varese (27), Mantova (26), Como (10), Sondrio (9) Pavia (6), Cremona, Lecco, Monza-Brianza (5), Lodi (3). Si tratta di un attestato che sostiene tutte le attività commerciali con una storia di almeno 40 anni per preservarne i fattori culturali, sociali, economici e per valorizzarne la spiccata identità anche a favore del territorio di appartenenza. La Regione Lombardia riconosce infatti negozi, locali e botteghe storiche caratterizzate dalla continuità secondo diversi aspetti: gestione, insegna, merceologia offerta, ma anche la collocazione in strutture di pregio e la conservazione di arredi e attrezzature storici Diversi i settori merceologici rappresentati: dai negozi di abbigliamento ai panifici, dai ristoranti alle macellerie.

Nove i riconoscimenti in città
Nove i riconoscimenti assegnati in città: i ristoranti-pizzeria Arlecchino (1967), Il Sole (1969), Da Nasti (1969), (1963), Gennaro e Pia (1974), Birreria del Belvedere (1959), Galleria Previtali (1963) e i negozi Nocenti Pierino (1976), Calzoleria Agazzi (1978) e VerdeVivo (1975).

E 29 in provincia
Di seguito le altre attività che hanno ottenuto il riconoscimento in provincia: Fuselli Sport (1953) ad Almè; Merletti Fiori (1968) ad Almenno San Salvatore; Da Sandro La Busa (1978) ad Alzano Lombardo; Cooperativa di consumo di Bariano (1945); Macelleria salumeria da Claudio (1958) a Bottanuco; Pasini Alfredo snc (1953)a Caprino Bergamasco; La bottega di Pepo (1969) e Panificio Stuani (1940) a Caravaggio; Zanetti gioielli (1964) a Ciserano; a Cologno al Serio Panificio Goisis (1972); a Costa Volpino Torri abbigliamento (1962); a Dalmine Panificio Cornago (1967); a Gandosso Trattoria Pierì (1950), Pasticceria Wender (1957) a Lovere; a Mozzanica Cafè Roma (1963); a Osio Sotto Bar Commercio (1970). Piazza Brembana, Donazelli (1946); Ponte Nossa, Ottica Claseri (1960); Ponteranica, Salumeria Leidi Osvaldo snc (1968); Ranzanico La Romanella (1962); San Pellegrino Terme, ristorante dell’Albergo Centrale (1934); Scanzorosciate, Autosalone Epis (1960); Serina, La Fenice (1965); Sorisole, Panificio Leidi (1943), Spirano, Panificio Beretta (1966); Trescore Balneario, La Conca Verde (1961); Treviglio, Merceria Antignati (1967) e Panificio Testa (1973); Zogno, La Staletta (1979).

A dicembre la consegna degli attestati: quali sono le attività associate ad Ascom
I primi di dicembre si terrà l’evento in Regione Lombardia per la consegna degli attestati e saranno presenti anche le attività associate ad Ascom. Ecco quelle che hanno ottenuto il prestigioso riconoscimento:
In città: Arlecchino, Il Sole, Da Nasti, Gennaro e Pia, Birreria del Belvedere, Galleria Previtali, Nocenti Pierino, VerdeVivo.
In provincia: Fuselli Sport, Merletti Fiori, Da Sandro La Busa, Macelleria salumeria da Claudio, La bottega di Pepo, Panificio Stuani, Zanetti gioielli, Panificio Goisis, Torri abbigliamento, Panificio Cornago, Trattoria Pierì, Cafè Roma, Bar Commercio, Donazelli, Ottica Claseri, La Romanella, Albergo Centrale, Autosalone Epis, La Fenice, Panificio Beretta, La Conca Verde, Merceria Antignati, Panificio Testa, La Staletta.

 

 

 

Sgravi fiscali e incentivi
Grazie alla norma approvata dal Pirellone a febbraio, che prevede uno stanziamento di 900.000 euro nel triennio 2019-2021 e che apre anche alle imprese artigiane, queste realtà potranno essere sostenute in modo più efficace anche attraverso incentivi, agevolazioni e sgravi fiscali.

I Distretti storici del commercio
La legge regionale consente inoltre alle Amministrazioni locali di concorrere a vedersi riconosciuto il ‘”Distretto storico del commercio”, cioè un’area caratterizzata da un consistente insediamento, prolungato nel tempo, di punti vendita, vie, piazze e mercato cittadino, in un contesto urbano omogeneo e continuo che possa favorire itinerari di visita e fruizione da parte dei visitatori e consumatori. Lo scorso anno venne riconosciuto il primo Distretto storico del commercio in Lombardia al Comune di Busto Arsizio (Va).