Sport e benessere fanno squadra Sabato il convegno “riATTIVIaMOci!”

Organizzato dal gruppo Libere Professioni è in programma alle 10.30 sulla pagina Facebook di Asvcom, il seminario raccoglierà voci e richieste di medici, psicologi, imprenditori e professionisti del settore

Fare squadra per affrontare le problematiche legate al blocco dello sport, prevedere gli scenari futuri e trovare soluzioni da proporre. Insieme. È questo l’obiettivo del convegno “riATTIVIaMOci!” in programma sabato 30 gennaio, alle ore 10.30, in live streaming dalla pagina Facebook di Ascom Confcommercio Bergamo.
Organizzato dal gruppo Libere Professioni Ascom Confcommercio Bergamo, il convegno farà il punto sulle conseguenze negative legate al blocco dello sport e delle attività motorie e il pool di esperti a confronto proverà a tracciare la strada per ripartire in sicurezza e incentivare nuovamente l’attività fisica. “Il mondo dello sport è variegato e va letto non solo da un punto di vista economico ma anche medico e psicologico: problemi psicologici e metabolici, obesità, autolesionismo infantile sono tutte conseguenze di questo momento storico – spiega Matteo Mongelli, presidente gruppo Libere Professioni Ascom Bergamo -. Il convegno raccoglierà voci e richieste di medici, psicologi, imprenditori e professionisti del mondo dello sport, attività motorie e benessere che chiedono di poter ripartire: una visione d’insieme e un’unione di intenti tra professionisti, medici, psicologici e istituzioni politiche”.

“I professionisti dello sport sono consapevoli che fermare l’attività motoria crea gravi danni sociali, fisici e psicologici, oltre che ingenti danni economici per un ecosistema fatto di imprese e professionisti che hanno dovuto interrompere la propria attività senza adeguati ristori” aggiunge Dario Tropea, presidente gruppo professionisti dello sport e benessere olistico di Confcommercio Libere Professioni Bergamo, tra i relatori del convegno che si aprirà con i saluti di Oscar Fusini, direttore Ascom, e Anna Rita Fioroni, presidente Confcommercio Professioni.

Durante il convegno interverranno anche Maria Conforti, medico Fgi e Fmsi specializzato in Medicina dello Sport e Fisioterapia, Alberto Marchisio, medico osteopata e referente Fesios, Diego Polani, psicologo dello sport Sipap Confcommercio Professioni, e Pierluigi Policastro, psicologo e presidente Sipap Confcommercio professioni.

Per accedere al convegno è necessario collegarsi alla pagina facebook di Ascom Confcommercio Bergamo.
https://www.facebook.com/confcommerciobg/videos/634509553961914

Su Youtube al seguente link:
https://youtu.be/UcSdvbfYztk


All’assemblea del Gruppo Gestori Carburanti anche il segretario nazionale Figisc, Paolo Uniti

Sarà un’assemblea dalla doppia valenza quella del Gruppo Gestori Carburante di Ascom Confcommercio Bergamo in programma lunedì 28 ottobre, alle ore 20,45, presso la sede in via Borgo Palazzo 137. A tenere banco è infatti lo stato di agitazione della categoria, con lo sciopero nazionale del 6 e 7 novembre indetto dai sindacati di categoria e che coinvolgerà anche i benzinai aderenti a Figisc/Anisa Confcommercio.

I gestori sono pronti a incrociare le braccia, quindi, “contro l’illegalità “figlia delle liberalizzazioni selvagge” e il mancato intervento di compagnie, organizzazioni e governo per riformare il settore – sottolinea Renato Mora, presidente del Gruppo Gestori Carburante di Ascom -. Secondo le stime il fenomeno dilagante dell’illegalità nella distribuzione dei carburanti vale numerosi miliardi di euro ogni anno, frutto di evasione di Iva e accise: una quota che si aggira intorno al 15% di prodotti “clandestini” sul totale dei 30 miliardi di litri erogati. È necessario, quindi, che il Governo attui una riforma complessiva che metta riparo ad oltre un decennio di deregolamentazione e che tuteli la categoria all’interno di un sistema oggi facilmente aggirabile. Inoltre, ci auspichiamo che il Governo convochi un tavolo con le compagnie petrolifere per discutere le condizioni economiche che hanno bloccato i margini di guadagno della categoria, fermi di fatto da più di 7 anni”.

 

Nuovi adempimenti fiscali in arrivo

Categoria che è alle prese anche con nuovi adempimenti fiscali come la fatturazione elettronica e l’obbligo, dal 1 gennaio 2020, dell’invio telematico dei corrispettivi per i prodotti non-oil, ovvero beni e servizi extra rifornimento come vendita di accessori, bar, autolavaggio: tema che sarà al centro dell’assemblea, aperta anche ai non associati, alla quale parteciperà anche il segretario nazionale Figisc-Confcommercio, Paolo Uniti, e il direttore di Ascom, Oscar Fusini.


Corso Fimaa per Mediatori Immobiliari

Fimaa Bergamo, in collaborazione con l’ Università degli Studi di Bergamo e SdM-School Management, ha ideato un corso per Mediatori Immobiliari dedicato a tutti gli associati. I cinque incontri inizieranno il 25 febbraio al Kilometro Rosso presso il padiglione dell’Università degli Studi di Bergamo. Per informazioni contattare il segretario del gruppo, Alessandro Rota, allo 035.4120135 o per mail: alessandro.rota@ascombg.it


Nuove professioni, con le regole arrivano anche le opportunità

170717 - convegno lavoro autonomo (3) - rit

«Lo Statuto del lavoro autonomo, approvato lo scorso 22 maggio, riconosce che il lavoro non è solo quello dipendente e che le prospettive di crescita occupazionale sono sempre più legate alle professioni». Così Anna Rita Fioroni, coordinatrice di Confcommercio Professioni, sintetizza la portata della nuova – e attesissima – legge che per la prima volta introduce un quadro di regole per tutte le libere professioni, sia quelle ordinistiche sia quelle non organizzate in ordini e collegi: un’ampia platea, quest’ultima, che copre l’intero spettro dei servizi alla persona e all’impresa, che va da attività più tradizionali, come l’amministratore di condomini o il consulente tributario, a quelle più innovative, spinte dalla progressiva digitalizzazione, come l’esperto di Ict, di comunicazione, il formatore, il designer.

L’occasione il convegno che l’Ascom di Bergamo ha dedicato alle novità legislative e che ha “ufficializzato” l’apertura dell’associazione verso le attività professionali. Oltre a Fioroni, hanno illustrato e si sono confrontati sul provvedimento l’onorevole Elena Carnevali, Maurizio Dal Conte, presidente dell’Anpal, Agenzia nazionale per le Politiche attive del lavoro, ed Emmanuele Massagli, presidente Adapt e docente di Pedagogia del lavoro presso l’Università degli Studi di Bergamo.

Numeri in crescita

Che si tratti di un settore strategico lo dimostrano i numeri. Secondo l’ultima analisi effettuata da Confcommercio Professioni, in Italia circa un quarto degli occupati è rappresentato da lavoratori indipendenti e la crescita dei professionisti “non ordinistici” è netta, +49% nel periodo 2009-14, per un totale che nel 2014 si è attestato sulle 340mila unità. Anche in provincia di Bergamo il mondo delle Partite Iva è in crescita: solo nel primo quadrimestre di quest’anno si sono registrate oltre 1.100 aperture, il 5% in più rispetto allo scorso anno.

Più tutele

«Lo statuto – prosegue Fioroni – dà una risposta regolatoria alle nuove esigenze del mercato, in primo luogo alla necessità di tutelare la libera scelta professionale, offrendo condizioni favorevoli, dal punto di vista burocratico, fiscale e previdenziale, per esercitare l’attività».

Tutte importanti le “conquiste”, ottenute anche grazie al confronto costante di Confcommercio Professioni con Governo e Parlamento nella fase di redazione della legge. «Le novità si possono riassumere in tre linee – sintetizza Fioroni -. La prima riguarda la tutela contrattuale vera e propria, in particolare in materia di tempi di pagamento, con la norma che rende inefficaci le clausole oltre i 60 giorni. Il secondo versante è quello del welfare e della previdenza con novità importanti per maternità e conciliazione tra vita e lavoro, tema fondamentale per le libere professioni».

La sfida della competitività…

Il terzo punto è anche quello sul quale Confcommercio Professioni punta maggiormente: la competitività. «L’ambizione – spiega la coordinatrice – è costruire un percorso di rappresentanza unitaria che riconosca il ruolo e il protagonismo delle professioni per l’apporto di qualità che possono dare all’economia». Importanti sono perciò le iniziative che promuovono la formazione e la qualificazione, su tutte la deducibilità integrale delle spese sostenute per la formazione e l’aggiornamento.

«Ci sono poi strumenti che possono diventare strategici, ma che al momento non lo sono e sui quali ci impegneremo con un monitoraggio stretto – evidenzia -. Lo Sportello del Lavoro autonomo, che, in capo ai Centri per l’impiego e agli enti accreditati, dovrebbe orientare chi intende dedicarsi ad una professione indipendente. Ci impegneremo anche nel promuovere presso la Pubblica Amministrazione l’apertura delle gare d’appalto ai lavoratori autonomi, come previsto dallo Statuto. Grandi partite sono anche la costituzione di consorzi e reti e l’attenzione a come le Regioni interpretano la parificazione tra libere professioni e imprese per l’accesso ai fondi strutturali europei». Molto, quindi, deve ancora essere sviluppato per in termini di opportunità.

… e del riconoscimento delle competenze

170717 - convegno lavoro autonomo (1)«Il nuovo statuto è un passo avanti – aggiunge Fioroni – ma non basta. C’è ancora tanto da fare, in fatto di previdenza, ad esempio, di squilibrio tra pressione contributiva e prestazioni previdenziali. E poi c’è il nodo della bassa redditività e la necessità di dare vita ad un sistema moderno che, in un mercato selvaggio, valorizzi le prestazioni di qualità. In questo molto possono fare le associazioni di rappresentanza di settore, chiamate espressamente a rendere riconoscibili le competenze, a vantaggio anche del committente».

In questo nuovo quadro di regole, opportunità e ulteriori riconoscimenti da ottenere come può muoversi il singolo professionista? «La presenza di un coordinamento nazionale tra le diverse associazioni professionali quale Confcommercio Professioni e di un punto di riferimento territoriale, rappresentato dalle Ascom, offrono senz’altro un supporto utilissimo per rappresentanza e servizi», conclude Fioroni.


Federmanager, Colombo confermata alla presidenza. Ecco il nuovo Direttivo

Bambina Colombo è stata confermata presidente di Federmanager Bergamo. A rinnovarle la fiducia, per un secondo mandato, gli undici componenti del neo eletto Consiglio Direttivo dell’organismo di rappresentanza dei dirigenti delle imprese industriali della provincia di Bergamo, durate la recente seduta d’insediamento. Alla vicepresidenza è stato chiamato Davide Orabona (consigliere nel precedente esecutivo). Riconfermata nell’incarico di Tesoriera Silvia Gardini, mentre neo segretario provinciale dell’associazione è Ciro Ciaccio.
Del nuovo Direttivo di Federmanager Bergamo, che rimarrà in carica per il triennio 2017-2020, fanno inoltre parte i Consiglieri: Paolo Aquino, Stefano Capponi, Roberto Coretti, Pierluigi Gatti, Claudio Pesenti, Giovanni Pezzoli e Maurizio Vavassori. Mentre Orabona, Gardini, Aquino, Capponi e Coretti rappresenteranno i dirigenti in servizio, Colombo, Ciaccio, Gatti, Pesenti, Pezzoli e Vavassori daranno voce ai manager in pensione. Contestualmente, si è provveduto al rinnovo del Collegio dei Revisori dei conti. Sono risultati riconfermati: Atos Catò, Riccardo Locatelli ed Emilio Ludrini.

La presidente ha messo in evidenza la percentuale dei dirigenti in servizio, pari al 45% dei quasi 1500 aderenti, una fra le più alte in assoluto a livello nazionale. “E ciò lo si deve alle attività di coinvolgimento dei Colleghi durante la passata consigliatura”. A proposito della modalità di voto on line, adottata per la prima volta a Bergamo e tra gli ancora rarissimi casi a livello nazionale, Colombo esprime un giudizio più che favorevole: “Il consuntivo di questo esperimento ha fatto emergere tre aspetti positivi. Il primo: Federmanager Bergamo si conferma Territoriale d’avanguardia; il secondo: abbiamo registrato la miglior adesione in assoluto di candidati (16 rispetto agli 11 necessari); il terzo: la formula è decisamente piaciuta agli associati”.

Per quanto riguarda le prossime scadenze, la Presidente ne indica due: “L’Assemblea annuale, per l’approvazione del Bilancio 2016, è stata convocata per mercoledì 21 giugno nella Sala Conferenze dell’Università di Bergamo al Chiostro di Sant’Agostino, in Città Alta. Un seminario sul tema ‘Industry 4.0’, invece, sarà invece in agenda per ottobre”.

 

 


Architetti, Gritti nuovo presidente. Ecco la squadra. «Obiettivo far crescere la partecipazione»

La prima riunione (ieri, 31 maggio) del Consiglio dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Bergamo del mandato 2017-2021 ha eletto, seguendo l’esito delle votazioni del 6 maggio, presidente Gianpaolo Gritti, 46 anni di Bergamo; tesoriere (con delega agli esteri) Alessandra Morri, 52 anni residente a Bracca; segretario Riccardo Invernizzi, 48 anni di Treviolo; vicepresidente Chiara Raffaini, 33 anni di Cologno al Serio. Nella seduta è stato nominato anche il presidente della commissione parcelle Filippo Carnevale, 68 anni, residente a Bergamo.

Il Consiglio è inoltre composto da Violetta Balini (architetto junior), Marcella Datei, Marzia Pesenti, Stefano Spagnolo, Monica Aresi, Alessandra Boccalari, Paolo Masotti, Giorgio Secchi, Manuela Bandini e Stefano Rota. La nuova squadra ha una rappresentanza paritetica con 8 elette su un totale di 15 consiglieri, confermando la naturale espressione della parità di genere all’interno degli organismi direttivi dell’Ordine.

Ringraziando i componenti del Consiglio per la fiducia e tutti i componenti dei precedenti Consigli per l’importante lavoro svolto finora, il neo presidente Gritti auspica che «la composizione dell’attuale Consiglio, espressione di voto degli iscritti, sia il valore aggiunto per il lavoro che ci apprestiamo ad affrontare».

L’obiettivo è aprire da subito alla partecipazione attraverso “call” su determinate attività e all’incontro con gli iscritti su temi specifici (contratti, esteri e strumenti per la professione). Nelle prossime settimane, il Consiglio procederà al rinnovo del Consiglio di Disciplina e della Commissione parcelle, nonché alla revisione dei gruppi di lavoro, invitando alla partecipazione tutti gli iscritti.

In questo momento di timida ripresa del settore edile, l’Ordine sta inoltre lavorando al potenziamento delle collaborazioni con le associazioni del settore e con le istituzioni a livello locale, regionale e nazionale, «con la consapevolezza che il raggiungimento degli obiettivi è solo possibile con un lavoro coordinato e sinergico. L’architettura è espressione culturale essenziale dell’identità storica di ogni paese e l’Ordine vuole rinnovare il sostegno a una professione che rappresenta un alto interesse pubblico e patrimonio della comunità», dicono gli Architetti.