Lovere e i negozi chiusi. Il sindaco: “Affitti alti”

LOVERE VETRINE SCHIAVI 2

“Siamo capitati negli anni del colera. Non è colpa dell’Amministrazione se i negozi chiudono”. Il sindaco di Lovere Giovanni Guizzetti non sa spiegarsi, se non così, la crisi di Piazza del Porto e del Lungolago che ha perso nei giorni scorsi due insegne primarie dello shopping cittadino.

“Abbiamo lavorato molto negli ultimi anni per rendere Lovere sempre più attrattiva e turistica e i dati ci hanno dato ragione: gli ingressi allo Iat da 9mila nel 2009 sono saliti a 26mila. Le strutture ricettive cittadine, e forse sono state le uniche a farlo in provincia, hanno registrato un lieve aumento di presenze e siamo nell’anno nero della crisi”.

“L’Amministrazione è cosciente delle difficoltà del commercio – afferma Guizzetti – Negli ultimi anni stiamo sviluppando una politica di aiuto per i negozianti e gli artigiani. Abbiamo presenziato alle tavole di concertazione della Regione e partecipato e vinto i Bandi dei Distretti che hanno premiato Lovere e portato sul nostro territorio più di 350mila euro. Inoltre, pochi giorni fa ci siamo classificati primi al Bando dell’Attrattività e arriveranno per il progetto altri 360mila euro che verranno gestiti per promuovere sia il territorio, sia le attività economiche”.

L’Amministrazione loverese è certa di non aver da recriminare sul proprio operato: “Siamo l’unico paese ad aver indetto un bando per finanziare nuove aperture in Centro Storico e nel 2009, grazie a un finanziamento a fondo perduto complessivo di 10mila euro, sono nate cinque insegne – dice il primo cittadino loverese -. Non solo, abbiamo dato, sempre a fondo perduto, un contributo fino a 500 euro alle attività esistenti, erogando 15mila euro. Ed è già pronto un bando di 400 euro a negozio per le attività che, anche in vista di Expo, vogliono caratterizzare la propria attività con insegne tipiche”.
Lo sforzo per aiutare le attività economiche non è stato solo economico: sempre per aiutare i commercianti due anni fa l’Amministrazione ha fatto un nuovo regolamento sui dehors dando la possibilità di allestire d’inverno strutture esterne per accogliere i clienti anche nei mesi freddi e a breve – annuncia il sindaco – “si metterà mano alla gradinata di via Cavallotti per rendere il punto di accesso dalla Piazza al Centro Storico più accogliente e fruibile”.

Rimane il fatto che il commercio sta soffrendo e che sulla Piazza incombe il rischio fuggi fuggi. Secondo Guizzetti un problema grosso sono gli affitti molto alti: “Sarebbe auspicabile che i proprietari rivedessero i prezzi così da ricollocare i negozi. A mio giudizio non rimarranno chiusi tanto a lungo”.

“Ieri sera abbiamo incontrato l’Amministrazione – dice Enrico Luna, presidente dell’Asarco, l’associazione commercianti cittadina -. Il dialogo è sempre stato aperto, a livello di Amministrazione non possiamo lamentarci. L’anno scorso non è stata applicata la Tarsu e anche questo è stato un grande aiuto”. “Il problema – ammette Luna – riguarda il commercio. I turisti ci sono ma non comprano. E basta una domenica di pioggia per compromettere gli incassi di tutta la settimana. Dobbiamo fare i conti con le famiglie locali ma manca la quotidianità. Siamo ancora lontani dall’essere una località dove i negozi possono permettersi di aprire solo dal giovedì alla domenica”. “Dovremmo fare più gruppo  – lamenta Luna – e invece le adesioni alla associazione sono bassissime. Il 18 marzo ci sarà il rinnovo del nostro consiglio e spero che ci siano nuovi entusiasmi e nuove idee”.

 

 

 


Lovere perde un’altra boutique. I commercianti incontrano il sindaco

lovereLovere perde un’altra vetrina. Dopo la chiusura di Spinnaker dei giorni scorsi, la cittadina sebina vede chiudersi anche la boutique Schiavi, sul Lungolago. Sono state purtroppo confermate le voci che negli ultimi giorni si rincorrevano tra gli abitanti e i negozianti del paese. La crisi del commercio loverese sembra destinata ad allargarsi ancora. Presto potrebbe infatti abbassarsi la serranda di un’altra attività di primo piano su Piazza Tredici Martiri.

«Non ci siamo fatti un’opinione, vediamo i negozi che chiudono ma non abbiamo comunicazioni in merito. In paese si rincorrono voci di tutti i tipi, alcuni parlano di trasferimenti, ma sono solo voci – il presidente dell’associazione commercianti Asarco Enrico Luna non sa spiegare l’emorragia che ha colpito i negozi della Piazza e del Lungolago di Lovere -. Vediamo tanto malcontento. Certo, come in altri paesi, la crisi del Centro Storico ora si è allargata a macchia d’olio anche alla Piazza».

Al di là delle ragioni dietro alle chiusure, rimane il fatto che Lovere sta perdendo in rapida successione alcuni dei suoi negozi più importanti e che, avanti così, la Piazza sarà puntellata di vetrine spente.

«La chiusura di Spinnaker è stata una bruttissima sorpresa e ora arriva questa nuova chiusura – dice Marta Gaioni, responsabile della Libreria Mondadori di Piazza Tredici Martiri -. Oltre al dispiacere personale per i colleghi fa una grande tristezza vedere le vetrine chiuse e la piazza più buia».

«Spero di non sentire quello che ho sentito negli ultimi trent’anni e cioè che quando si chiude la colpa è del commerciante – dice Giorgio Beltrami, del Bar Centrale una delle attività più storiche tra quelle affacciate sulla Piazza -. Sarebbe ora che tutti insieme si cercasse di trovare soluzioni al problema senza darsi la colpa l’un l’altro. È  innegabile che in Italia c’è una tassazione folle che non aiuta il commercio e che le attività sono in difficoltà».

Anche il vicedirettore dell’Ascom di Bergamo, Oscar Fusini, esprime preoccupazione per le sorti del commercio loverese: «Due insegne importanti che chiudono sono un segnale che genera grande preoccupazione per il commercio. La crisi dei consumi sta falcidiando i negozi, e i più colpiti sono proprio quelli di abbigliamento e calzature, in tutta la provincia. Ai problemi del Centro Storico che sono noti e gravi ora si aggiunge la difficoltà del Lungolago e del Porto. Occorre reagire e pensare a un progetto di utilizzo anche temporaneo delle vetrine cogliendo l’occasione dell’imminente avvio di Expo».

Domani sera per confrontarsi sulla situazione e le prospettive del commercio cittadino, i commercianti incontreranno il sindaco Giovanni Guizzetti e l’assessore al commercio Nicola Macario. Il dialogo tra le due parti è aperto da tempo, ora si tratta di capire quali strategie potrebbero essere messe in campo per tutelare l’offerta della Piazza e del Lungolago.