Epis (Autosalonisti Ascom): “Sbagliato demonizzare il diesel servono maggiori incentivi per rinnovare il parco auto”

La crociata contro i motori diesel non ha fine, tanto che sempre più istituzioni arrivano a prendere decisioni drastiche in merito. L’ultima in ordine di tempo è quella di Milano che avrebbe deciso di dare un ulteriore giro di vite contro le motorizzazioni a gasolio anticipando le limitazioni previste dalla Regione Lombardia. Ma questa psicosi anti-diesel è davvero motivata? Secondo Loreno Epis, presidente del Gruppo Autosalonisti Ascom, titolare del punto vendita www.autosaloneepis.it e consigliere nazionale di Federmotorizzazione “è in atto una crociata ridicola contro i motori a gasolio”. Il problema – spiega – è che c’è molta disinformazione. Le politiche nazionali in questi anni hanno penalizzato solo il motore diesel con le limitazioni perché si dice che inquini di più del benzina, ma non è così”.

Loreno Epis

“L’inquinamento globale delle nostre città generato dalle auto ormai oggi è determinato in misura marginale dalle vetture diesel perché negli ultimi 25 anni l’evoluzione tecnologica ha abbattuto quasi completamente l’inquinamento emesso dal questi motori – spiega Epis -. In realtà sono più i freni e gli pneumatici, deteriorandosi, a inquinare perché generano polveri sottili che si depositano sull’asfalto e noi respiriamo”. Invece di ordinare i blocchi che danneggiano in particolare le famiglie con una solo un auto e privi delle possibilità di cambiarla, basterebbe, a detta di Epis, lavare regolarmente le strade. “È un’operazione semplice e se fatta periodicamente porta via una quota di inquinamento altissima. Già a Bergamo la pulizia strade abbatterebbe i limiti quando inquinamento alto e non piove”. Questi temi saranno al centro di una riunione del Gruppo Autosalonisti in programma in Ascom a Bergamo lunedì 9 alle  20.30. L’obiettivo è di presentare in Regione, insieme a Federmotorizzazione, possibili soluzioni contro l’inquinamento alternative ai blocchi. “In Italia – dice Epis – ci sono 35 milioni di autoveicoli circolanti, il 45% di questi è ante euro4, quindi ha più di 12-13 anni. Gli incentivi alla rottamazione introdotti per favorire la sostituzione di queste vetture con quelle di nuova generazione (euro 5 e euro 6) si stanno rivelando insufficienti, con i cambio auto registrati in questi due anni impiegheremmo 35 anni per arrivare a una situazione ottimale. L’incentivo è solo sul nuovo ed è finalizzato a poche categorie. tanto che non si esauriscono neppure i fondi destinati. La soluzione che vogliamo proporre è di prevedere una agevolazione sia per chi acquista vetture nuove in sostituzione sia per chi compra usato a norma, come avviene in Francia. Un tale incentivo permetterebbe di svecchiare più velocemente il parco macchine e faciliterebbe anche l’utente finale che spende meno”.  Epis sfata anche il ‘mito’ delle vetture elettriche come auto anti-inquinamento per eccellenza: “In Italia l’anno scorso sono state vendute quasi due milioni di auto nuove. I prezzi si stanno abbassando ma le vendite non cresceranno comunque come in altri Paesi perchè non abbiamo una rete di centraline che coprano il territorio nazionale. Di fatto, l’elettrico,nel nostro Paese, non è una soluzione a inquinamento zero. In Francia dove hanno le centrali nucleari lo è, infatti ne vendono 10 volte di più, ma in Italia le centrali sono a metano e a gasolio, quindi per  generare la corrente elettrica necessaria a far funzionare le auto bisogna emettere gasolio o metano. Non solo, le stesse batterie poi vanno dismesse e anche questo provoca inquinamento”. “La soluzione che mette d’accordo – sostiene il presidente degli Autosalonisti Ascom – è il motore ibrido senza la spina che genera potenza e carica la batteria. Ma la loro produzione è ancora limitata inoltre è adatto alla sola circolazione cittadina. Per il mercato extracittadino per il momento non è idonea. Attualmente l’euro 6 è il massimo dell’evoluzione tecnologica antinquinamento sia benzina che diesel”.


Promozione turistica, bando di 200mila euro dalla Camera di Commercio

La Camera di Commercio di Bergamo ha stanziato un fondo di 200mila euro per sostenere la qualificazione dell’offerta turistica attraverso il miglioramento della promozione, della commercializzazione e della gestione della domanda digitale. I contributi supportano anche l’adesione all’Ecosistema Digitale Turistico EDT, piattaforma digitale che consente un’efficace integrazione degli attori della filiera turistica, ovvero operatori, clienti ed enti promozionali. Possono accedere al bando le micro, piccole e medie imprese iscritte al registro imprese che appartengono alla filiera turistico-ricettiva, i servizi di intermediazione, le agenzie di viaggio e le attività sportive, culturali e di intrattenimento. Il bando accorda un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili sostenute dal 1º gennaio al 31 luglio 2018, da un minimo di 750 euro a un massimo di 2.500 euro. La spesa massima finanziata è di 5mila euro. Le domande di contributo possono essere presente esclusivamente in modalità telematica dalle ore 10.00 del 4 aprile alle ore 12.00 del 31 maggio 2018. Informazioni, bando e modulistica su www.bg.camcom.it.


Enoturismo, mobilità green e buona tavola sempre più cercati dagli italiani

Enoturismo e mobilità sostenibile, eccellenze enogastronomiche e mobilità “green” sono un connubio sempre più ricercato dai turisti italiani. Su questo tema hanno fatto il punto due importanti attori del settore, Repower, gruppo attivo nel settore energetico e della mobilità sostenibile, e Seminario Permanente Luigi Veronelli – Associazione per la Cultura del Vino e degli Alimenti – durante la tavola rotonda Enoturismo e mobilità sostenibile: tendenze e opportunità per le aziende vitivinicole” tenutasi presso la Tenuta Barone Ricasoli, vicino a Siena.

All’evento hanno partecipato Fabio Bocchiola, Country Manager Italia di Repower, Angela Maculan, Presidente del Seminario Permanente Luigi Veronelli, Roberta GaribaldiCoordinatrice Osservatorio Nazionale sul Turismo Enogastronomico Italiano e Vittorio Giulini, Consigliere Nazionale delegato alle attività con le aziende enologiche di Associazione Dimore Storiche Italiane, davanti a una platea di imprenditori ed esponenti di realtà del territorio.

La tavola rotonda è stata l’occasione per presentare il Primo Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano realizzato dall’Osservatorio Nazionale del Turismo Enogastronomico. Secondo il rapporto, il 63% dei turisti italiani valuta importante la presenza di esperienze enogastronomiche quando sceglie la meta del viaggio, elementi imprescindibili sono qualità e sostenibilità: il 52% presta attenzione alla presenza di prodotti agroalimentari e vinicoli di qualità, il 40% di prodotti biologici e ben il 42% di strutture ecosostenibili e/o di eventi sostenibili. Il tema green non è driver di scelta solo per le produzioni agroalimentari, ma anche dell’accommodation e degli eventi a cui partecipare.

Le esperienze legate al vino si confermano di grande “appeal” per i turisti italiani: il 41% ha visitato un’azienda vitivinicola nel corso di uno dei viaggi compiuti negli ultimi tre anni, il 35% ha partecipato ad un evento a tema, ma i turisti italiani non cercano solo vino, desiderano abbinare alle visite nei luoghi di produzione esperienze culinarie e culturali. Roberta Garibaldi, autrice del Rapporto, ha sottolineato che sono quindi da incentivare tutte quelle esperienze che abbinano questi elementi in modo creativo, come, ad esempio, musei o esposizioni d’arte contemporanea, itinerari tra cantine di design, e anche e soprattutto i luoghi della tradizione vitivinicola italiana, come castelli medievali o dimore d’epoca, che rappresentano un grande patrimonio culturale oltre che un’attrazione unica soprattutto per i turisti d’oltreoceano.

Non è un caso che la Toscana, patria di alcuni dei più rinomati vini italiani e luogo dove spesso l’arte e la cultura si abbinano al vino, si confermi essere per viaggi enogastronomici la regione più desiderata dagli italiani. E anche la più strutturata ad accogliere questi turisti: vanta a livello nazionale il maggior numero di Strade del Vino e dei Sapori (22 su un totale di 169 al 2017) e di agriturismo (4.518 su 22.661 al 2016, dati ISTAT), oltre ad essere la regione con il maggior numero di aziende vitivinicole di qualità con servizi di accoglienza turistica (dati Seminario Veronelli).

Quanto rilevato dal Primo Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano si allinea con le azioni messe in campo da Repower che, come ha sottolineato Fabio Bocchiola, Country Manager Italia di Repower, si sono concretizzate nella realizzazione del circuito Ricarica 101. Il circuito unisce dal Nord al Sud della penisola oltre 200 eccellenze, dall’hotellerie e alla ristorazione, permettendo a ogni driver elettrico di ricaricarsi velocemente e gratuitamente grazie alle Palina Burrasca da 22 kW istallate presso ogni struttura.

Una visione della sostenibilità condivisa anche dal Seminario Permanente Luigi Veronelli, Associazione per la cultura del vino e del cibo, punto di riferimento per i produttori d’eccellenza e per i cultori dei vini d’Italia. Per questo motivo la nuova app della celebre Guida Oro I Vini di Veronelli 2018 – utilizzabile su dispositivi iOS e Android – aggiunge alla recensione di oltre 16.000 vini alcune importanti informazioni dedicate agli enoturisti. Di ciascuna azienda vitivinicola, infatti, sono segnalate la possibilità di effettuare visite guidate, la presenza di uno shop per la vendita diretta, la disponibilità di strutture ricettive e, a tutto vantaggio della sostenibilità, di un punto di ricarica per automobili elettriche.

Ha partecipato alla tavola rotonda anche l’Associazione Dimore Storiche, che riunisce prestigiose residenze d’epoca come Barone Ricasoli, nelle cui cantine, nel 1872, il barone Bettino mise a punto il famoso uvaggio che sarebbe rimasto per oltre un secolo la “formula” ufficiale del Chianti. Presente con numerose referenze nella Guida Oro I Vini di Veronelli 2018, Barone Ricasoli è anche una tra le prime strutture entrate a far parte del circuito Ricarica 101.


Carlo Giordano di Immobiliare.it incontra i mediatori Fimaa

Venerdì 16 marzo a partire dalle ore 15.30 alla sede di Bergamo Fimaa organizza un incontro dal titolo ‘Internet… sempre più strumento di business’. Relatore dell’incontro sarà Carlo Giordano, il fondatore di Immobiliare.it, il primo portale immobiliare italiano. Giordano interverrà sui trend del mercato e sul tema del marketing digitale spiegano come si fa l’annuncio perfetto’. Parlerà inoltre di innovazione e dei nuovi  strumenti a disposizione degli agenti immobiliari. L’incontro si terrà in aula corsi piano terra (ingresso sul retro). Il termine è previsto per le ore 17. La partecipazione al seminario è gratuita e riservata agli agenti immobiliari associati a Fimaa Ascom Bergamo. Per iscrizioni (entro mercoledì 14 marzo): clicca qui


Family e Senior Card tornano nelle case di quasi 25mila bergamaschi 

Tornano nelle case dei bergamaschi la Family e la Senior Card, due strumenti che garantiscono un aiuto economico concreto ai nuclei familiari con almeno tre figli e ai cittadini ultrasettantenni residenti nel Comune di Bergamo. Le card prevedono sconti dal 5 al 20 per cento per anziani sopra i 70 anni e famiglie con 3 o più figli in molti esercizi commerciali della città. L’Amministrazione del Comune di Bergamo ha rinnovato per il biennio 2018/19 questa forma di supporto economico ai cittadini di Bergamo tenendo conto dell’apprezzamento riscosso da entrambe le iniziative negli ultimi anni.

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Le card prevedono sconti per acquisiti non solo in negozi di vicinato, ma anche nelle catene dei supermercati. Confermata l’adesione di Aspan, Confartigianato e Unione Artigiani e farmacie cittadine e la collaborazione di Ascom Bergamo. La card può essere utilizzata anche nei mercati di Villaggio degli Sposi e dello Stadio, ma anche in diversi negozi di ottica, ristoranti e librerie di Bergamo. Sono previste agevolazioni anche sugli ingressi al Creberg Teatro e alla GAMeC.
Entrambe le card sono attualmente in via di spedizione nelle case di 1.922 famiglie e di 22.816 ultrasettantenni di Bergamo: la fase di spedizione si concluderà entro il 28 febbraio 2018 e fino a tale termine gli esercizi commerciali aderenti all’iniziativa continueranno ad accettare la vecchia tessera (trascorso tale termine coloro che non l’avessero ricevuta possono contattare l’ufficio Commercio, suolo pubblico ed eventi al numero 035.399351 oppure via mail a simonagava@comune.bg.it).
Nel corso del biennio nuovi esercizi commerciali avranno la possibilità di aderire all’iniziativa: si consiglia pertanto di consultare periodicamente il sito del Comune di Bergamo, nella sezione dedicata all’iniziativa, per prendere visione di eventuali nuove adesioni.
“Il progetto – spiega il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori – è un esempio concreto di lavoro di squadra, reso possibile solo grazie alla collaborazione delle numerose attività economiche e commerciali che hanno dato la propria disponibilità e sostegno all’iniziativa. A loro il mio ringraziamento.”

Tutte le informazioni sugli sconti di Family Card: https://issuu.com/francescoalleva/docs/opuscolo_family_biennio_2018_-_19

Tutte le informazioni sugli sconti della Senior Card: https://issuu.com/francescoalleva/docs/opuscolo_senior_biennio_2018_-_19_


Tavolo Ocse, in programma 18 linee di azione per la competitività del territorio

Gli enti firmatari del patto per lo sviluppo e la competitività, siglato ad aprile 2017, condividono oggi pubblicamente il documento che riassume le linee programmatiche d’intervento per un rilancio del “sistema Bergamo”. Il programma è sottoscritto da Camera di Commercio, Provincia, Comune, Università degli studi, Confindustria, Imprese & Territorio, CGIL-CISL-UIL, UBI Banca. La proposta si articola in 18 macro-obiettivi che si ritengono necessari e perseguibili in virtù della volontà e dell’azione comune degli otto soggetti presenti nella Cabina di regia del Tavolo.
Gli obiettivi sono ispirati a finalità specifiche ma coordinate, con azioni e alleanze sul territorio, investimento sulle competenze, nuove regole di generazione del valore. Sono orientati a scale temporali di breve e lungo periodo per quanto riguarda i risultati attesi, ma con avvio da subito delle iniziative per conseguirli. Nel documento si sottolinea come le linee di azione implichino gradi diversi di operatività, di responsabilità degli enti promotori e di connessione con gli altri obiettivi in agenda.
La struttura integrata degli obiettivi non è una semplice modalità espositiva- hanno sottolineato tutti gli enti coinvolti- ma nasce dalla consapevolezza, maturata nel corso dei lavori sui dossier, che i potenziali di sviluppo nella società e nel territorio di Bergamo, trasformati nella lunga serie degli anni della crisi globale ed europea, possono liberare e moltiplicare effetti positivi in termini di lavoro, reddito, conoscenza, cultura e qualità del vivere se interpretati nelle loro molteplici dimensioni di valore e in quanto capaci di connettere le strutture organizzate della società e dell’economia con le comunità vive del territorio.
Le qualità del lavoro, delle competenze e dell’innovazione che OCSE ha raccomandato per Bergamo scaturiranno dalla rete di progetti che interagiranno nel territorio e dalla loro capacità di attrazione, aggregazione e inclusione.
“Il rapporto dell’Osce su Bergamo, presentato in anteprima nel 2015 e pubblicato nel 2016, ha fornito un quadro accurato della situazione economica e sociale della nostra provincia mettendola a confronto con territori simili per il loro carattere di aree industriali in prossimità di zone metropolitane- ha commentato il presidente della Camera di Commercio Paolo Malvestiti– .A seguito della condivisione di questa mappa programmatica, la Cabina di regia individuerà gli accordi e i protocolli di governo, aperti al concorso di altri soggetti istituzionali e sociali del territorio, attivabili sui temi ritenuti prioritari o maturi per l’azione”.
Gli impegni che ciascun soggetto assumerà nel raggiungimento degli obiettivi concordati saranno tradotti in atti formali.
I progetti più importanti o di rilevanza extra-territoriale saranno proposti all’attenzione dei livelli di governo regionale, nazionale o europeo.
I lavori della Cabina di regia del Tavolo per lo sviluppo e la competitività continueranno ad essere assistiti da una segreteria di progetto rappresentativa degli enti firmatari e da una rete di ricerca e di supporto scientifico integrata che si focalizzerà sulla progettazione e il monitoraggio degli interventi.
“Dobbiamo ora mettere in moto e connettere tra di loro i progetti e gli accordi di programma, sui quali cercheremo la collaborazione di altri soggetti istituzionali, sociali ed economici del territorio: dai Comuni al mondo dell’istruzione scolastica e della formazione, dai diversi centri di ricerca e di innovazione alle istituzioni e alle strutture della sanità, dalle associazioni d’impresa a quelle del mondo non profit- ha sottolineato Malvestiti-. Vogliamo che il Tavolo per lo sviluppo si riunisca regolarmente, “come un’istituzione”, che la segreteria di progetto sia ampliata a tutti gli enti presenti nella Cabina di regia, che si continui a disporre di una rete di supporto scientifico nella quale il mondo della ricerca e quello di enti e associazioni interagiscano in modo sistematico. Il lavoro si dovrà concentrare prevalentemente sull’attività di progettazione degli interventi, sugli impegni che ciascun ente dovrà assumersi e sulla misurazione dei gradi di efficacia e di avvicinamento agli obiettivi che ci siamo prefissi”.


Niente sanzioni se si utilizzano confezioni di formaggi integre

Ristoratori e titolari di pizzerie non saranno considerati responsabili di quanto contenuto nelle confezioni di caseina e caseinati in caso di violazione delle prescrizioni europee, se le stesse sono integre e c’è buona fede. Lo stabilisce la Legge 167/2017  contenente le “Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione Europea” entrata in vigore il 12 dicembre scorso.

La normativa prevede alcune disposizioni in merito alla preparazione di alimenti con l’utilizzo dei preparati che possono essere utilizzati da parte di ristoranti, pizzerie, come ad esempio mozzarellae e formaggi per pizza (Dir. (UE) 2015/2203). Vengono previste sanzioni amministrative (da 1.000 a 10.000 euro) per chiunque utilizza tali prodotti che non soddisfano alcuni requisiti di qualità (presenza di piombo, materiali estranei, ecc.).  FIPE, la federazione italiana pubblici esercizi  ha sollevato alcune criticità riguardanti la norma in questione, soprattutto in merito al fatto che le sanzioni fossero applicabili a “chiunque”, non prevedendo una particolare deroga per chi – come il ristoratore – compra tali caseine e caseinati in confezioni sigillate e pertanto non è in grado di sapere se all’intero vi sia la presenza o meno dei materiali sopraindicati.

Parlamento e Governo hanno compreso e sostenuto le ragioni di Fipe e inserito un nuovo comma (il n. 9) all’interno dell’art. 12 della legge che oggi prevede: “Le sanzioni previste al comma 8 non si applicano a chi utilizza caseine e caseinati in confezioni originali, qualora la mancata corrispondenza alle prescrizioni di cui al medesimo comma 8 riguardi i requisiti intrinseci o la composizione dei prodotti o le condizioni interne dei recipienti, purché l’utilizzatore non sia a conoscenza della violazione o la confezione originale non presenti segni di alterazione”.


Commercio, in lieve calo le vendite al dettaglio

A ottobre le vendite diminuiscono, rispetto al mese precedente, dell’1% in valore e dell’1,1% in volume. Rispetto a ottobre 2016 c’è un calo del 2% nella grande distribuzione e del 2,2% nelle imprese operanti su piccole superfici.
A ottobre 2017 le vendite al dettaglio sono diminuite dell’1% rispetto al mese precedente e del 2% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Lo rende noto l’Istat. Nella media del trimestre agosto-ottobre 2017, prosegue l’Istat, l’indice complessivo delle vendite al dettaglio registra una lieve contrazione rispetto al trimestre precedente (-0,1% in valore e -0,2% in volume). Su base mensile, rileva l’Istat, le vendite di beni alimentari registrano una flessione dello 0,9% in valore e dell’1,5% in volume mentre le vendite di beni non alimentari diminuiscono dell’1,0% in valore e dello 0,8% in volume. Su base annua si registra, invece, una variazione negativa sia per i prodotti alimentari (-1,7% in valore e -3,8% in volume), sia per i prodotti non alimentari (-2,4% sia in valore sia in volume). Rispetto a ottobre 2016, le vendite al dettaglio calano del 2,0% nella grande distribuzione e registrano una diminuzione del 2,2% nelle imprese operanti su piccole superfici. Nella grande distribuzione le vendite registrano una variazione negativa sia per i prodotti alimentari (-1,3%) sia per quelli non alimentari (-3,0%). Per le imprese operanti su piccole superfici si registra una diminuzione del 2,6% per i prodotti alimentari e del 2,2% per quelli non alimentari. Con riferimento alla tipologia di esercizio della grande distribuzione, a ottobre 2017 il valore delle vendite al dettaglio segna una variazione tendenziale negativa del 2,0% sia per gli esercizi non specializzati sia per quelli specializzati. Tra i primi si registrano variazioni negative del 2,1% per gli esercizi a prevalenza alimentare e dell’1,5% per gli esercizi a prevalenza non alimentare. Tra gli esercizi non specializzati a prevalenza alimentare, il valore delle vendite diminuisce per tutte le forme di vendita: gli Ipermercati registrano una flessione del 3,8%, mentre nei Supermercati la flessione e’ dell’1,3% e nei Discount dell’1%.


Ritorna il concorso di Natale dei commercianti di Trescore

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In Val Cavallina ritorna il concorso “5000 motivi per fare Shopping a Trescore!”. L’iniziativa è promossa dall’Associazione Commercianti di Trescore con il patrocinio del Comune. Fino al 14 gennaio chi fa shopping nei punti vendita di Trescore Balneario potrà vincere buoni da spendere nei negozi aderenti all’iniziativa. Il monte premi è di 5mila euro: 3mila euro per il primo premio, 1.500 euro per il secondo e 500 euro per il terzo.  La formula è semplice: in base alla cifra spesa si riceverà un certo numero di biglietti del concorso che permetteranno di partecipare all’estrazione.
L’iniziativa è nata per valorizzare i negozi e le realtà commerciali di Trescore e per vivacizzare il centro cittadino. Lo scorso anno sono stati distribuiti 45mila tagliandi.


Regali di Santa Lucia, i libri surclassano i giocattoli

Sono i libri il regalo di Santa Lucia più regalato per la magica notte di Santa Lucia. Le librerie registrano un aumento degli acquisti del 10%, per i giocattoli invece il dato rispetto al 2016 è negativo: – 5%  circa in media, con picchi che in alcuni casi arrivano a -30%. Stabile invece il comparto dolci le cui vendite sono in linea con lo scorso anno.  La tendenza ha visto quest’anno una caccia ai regali al photofinish con gli acquisti concentrati nelle ultime ore. E in generale la ricorrenza di Santa Lucia appare meno sentita rispetto agli anni scorsi con molte famiglie che hanno spostato il più dei regali a Natale.

Più felice il trend per i librai. “Piacciono sempre i racconti di Geronimo Stilton e del Diario di una schiappa, diventati negli anni dei cult per i ragazzini, ma anche i classici vanno bene e nel mondo degli albi illustrati le famiglie si sono potute sbizzarrire tra tantissime proposte anche per i più piccoli” dice Cristian Botti, presidente del Gruppo Librai e Cartolibrai Ascom.
Tra i titoli scelti, sono in crescita i fantasy e i libri gioco che permettono di stimolare la fantasia e la creatività.

Per quanto riguarda i giocattoli “Le famiglie hanno aspettato gli ultimi giorni, ma le vendite sono comunque calate” dice Pierluigi Cervati della Città del mattoncino di via Pignolo a Bergamo.
I Lego rimangono un regalo molto apprezzato, in particolare quelli dei supereroi del momento Hulk, Wonder Woman, Batman, Superman, Iron Man e sui set di Star Wars, un acquisto quest’ultimo ‘spinto’ dall’uscita del nuovo film di Guerre Stellari proprio il 13 dicembre e del kolossal Marvel Avengers – Infinity War che sarà al cinema ad aprile 2018. Molti bambini al loro risveglio questa mattina hanno  trovato anche i prodotti della PlayMobil (dalla nuova serie Ghostbusters ai più classici set del mondo medievale o quelli dedicati alle forze dell’ordine e ai pompieri), i classici giochi in scatola, pupazzi e bambole per le femmine e automobiline, troll, orchi giganti e draghi per i maschi.

Per quasi tutti, la scelta dei regali si è ispirata ai cartoni animati. Un trend che si ritrova anche nella scelte dei classici dolci di Santa Lucia “Le vendite sono in linea con lo scorso anno – dice Marino Lazzarini del Gruppo Grossisti Alimentari Ascom – ma i tradizionali alberelli e palline di cioccolato da appendere all’albero sono stati sostituti da caramelle, ovetti e monete di cioccolato legati ai cartoni animati più amati, Pigiamini, Ladybug, My little pony e i supereroi di Avengers”.

La corsa ai regali per i più piccoli entrerà nel vivo nei prossimi giorni, in vista del Natale.
Nel 2016 il 15% del totale di un anno di vendite di giocattoli è stato realizzato nell’ultima settimana, e quest’anno la percentuale sarà ancora più alta –  dice Roberto Galati vicepresidente dell’ingrosso Figli di Pietro Rodeschini  I negozi di giocattoli non possono sostenere gli sconti praticati dalla grande distribuzione e dai canali on line perché i margini di ricavo sono molto bassi. Per questo con alcuni negozianti nostri clienti ci stiamo spostando su prodotti ‘no marca’  che non sono distribuiti dalla grande distribuzione, ma non è una proposta facile. I bambini sono esposti alle pubblicità durante i cartoni animanti e vogliono i giocattoli reclamizzati. In altri Paesi, ad esempio la Germania, questo non avviene, i bambini non vedono le pubblicità e la scelta del giocattolo è meno condizionata”.