Saldi invernali: in Lombardia si comincia il 7 gennaio

Al via i saldi invernali che in Lombardia prenderanno il via il 7 gennaio, con una durata di 60 giorni e quindi fino a domenica 7 marzo 2021.

Per effetto della situazione di emergenza provocata dalla pandemia, l’Ufficio Studi Confcommercio stima che quest’anno lo shopping dei saldi interesserà oltre 15 milioni di famiglie e ogni persona spenderà circa 110 euro, muovendo però in totale 4 miliardi di euro contro i 5 miliardi dell’anno scorso. In Bergamasca, secondo Ascom Confcommercio Bergamo, la stima è più alta con una spesa procapite di circa 124 euro, e una spesa complessiva di oltre 138 milioni di euro.

Sono saldi all’insegna della confusione creata dal susseguirsi dei decreti del Governo che destabilizzano i consumatori e ovviamente gli operatori, costretti a rispettare un calendario di aperture e chiusure alternato che non giova alle imprese – rileva Diego Pedrali, presidente del Gruppo Abbigliamento, calzature e articoli sportivi Ascom Confcommercio Bergamo e vicepresidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio -. Non dimentichiamo però che i saldi rappresentano sempre una grande opportunità per il commercio al dettaglio. L’emergenza sanitaria e la crisi hanno infatti messo in ginocchio tutto il settore: le stime parlano di oltre 20 mila imprese in Italia a rischio chiusura, con circa 55 mila lavoratori a rischio disoccupazione. Invitiamo quindi i consumatori ad acquistare nei negozi di prossimità ma anche a diffidare da sconti esagerati e confidiamo nell’onestà e nella trasparenza di tutta la categoria”.

Veniamo da mesi difficili con le chiusure di novembre e un dicembre con consumi a singhiozzo anche a causa dei ritardi del cashback – aggiunge Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo -. C’è poi il rebus chiusure alle porte, con danni soprattutto per i negozi nei centri commerciali, e l’impatto del commercio elettronico sui saldi che, di fatto, è un’ulteriore spada di Damocle sulla categoria. Alla luce di queste problematiche, occorre che il Governo garantisca la libertà di spostamento tra i comuni e quindi anche una stabilità di apertura dei negozi, anche perché dopo questo primo weekend di saldi i rischi di assembramento al loro interno saranno minori”.

 

La guida e il vademecum sui saldi

Confcommercio ha pubblicato una guida dedicata ai saldi (www.confcommercio.it/-/saldi) Si tratta di un vademecum utile sia ai consumatori sia ai negozianti dedicato ai saldi e, in generale, alle vendite straordinarie (vendite di fine stagione, vendite promozionali, vendite di liquidazione). 

Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, inoltre, Federazione Moda Italia e Confcommercio ricordano alcuni principi di base sui saldi ai tempi del Covid:

  1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

  2. Prova dei capi: non c’è obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante.

  3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.

  4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.

  5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

  6. Rispetto delle distanze: occorre mantenere la distanza di un metro tra i clienti in attesa di entrata e all’interno del negozio.

  7. Disinfezione delle mani: obbligo di igienizzazione delle mani con soluzioni alcoliche prima di toccare i prodotti.

  8. Mascherine: obbligo di indossare la mascherina fuori dal negozio, in store ed anche in camerino durante la prova dei capi.

  9. Modifiche e/o adattamenti sartoriali: sono a carico del cliente, salvo diversa pattuizione.

  10. Numero massimo di clienti in store: obbligo di esposizione in vetrina di un cartello che riporti il numero massimo di clienti ammessi nei negozi contemporaneamente.

Confcommercio segnala, inoltre, le varie iniziative promosse sull’intero territorio nazionale da Federazione Moda Italia, come “Saldi Chiari e Sicuri”, “Saldi Trasparenti”, “Saldi Tranquilli”.

 


Affari di gola in edicola il numero di maggio

In edicola Affari di Gola dedicato alla ripartenza, imprenditori e clienti uniti nel rispetto delle regole  a tutela della salute a vantaggio dell’economia.

Il costo della rivista è di 2,60.

Per abbonarsi: www.larassegna.it/abbonamenti


CURA ITALIA – Misure a sostegno dei lavoratori

Il Decreto “Cura Italia” ha introdotto diverse misure a sostegno dei lavoratori, delle famiglie e delle imprese. Tra le misure, si prevedono anche tutele a sostegno del reddito per la sospensione o la riduzione dell’attività lavorativa, mediante l’utilizzo esteso dell’assegno ordinario e della cassa integrazione in deroga. Di seguito si illustrano sinteticamente le diverse prestazioni previste e si forniscono le prime indicazioni operative.

Fis – Assegno Ordinario

Si tratta di una prestazione di integrazione salariale erogata, nei casi di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa, in favore dei lavoratori dipendenti di datori di lavoro rientranti nel campo di applicazione dei Fondi di solidarietà e del Fondo di integrazione salariale. 

L’azienda che ha intenzione di attivare il Fis deve inviare una comunicazione alle Organizzazioni datoriali e sindacali; compilare, sottoscrivere gli accordi sindacali (Assegno Ordinario FIS, Assegno di Solidarietà FIS) e trasmetterli contestualmente alla domanda a mezzo posta certificata (PEC) a Serviziopaghe@pec.ascombg.it

Di seguito, le Organizzazioni Sindacali e datoriali, quest’ultime anche in rappresentanza del datore di lavoro, procederanno alla consultazione sindacale prevista dalla normativa e ne comunicheranno l’esito alla ditta. I documenti sono scaricabili dal sito www.ascombg.it

Ricordiamo che le aziende con meno di 6 dipendenti potranno accedere solo alla cassa integrazione in deroga che al momento non è attiva ed è in attesa del decreto regionale. 

Cassa integrazione in deroga COVID-19

Beneficiari 

Il Decreto Cura Italia riconosce trattamenti di cassa integrazione salariale in deroga con le seguenti caratteristiche: per un periodo non superiore a nove settimane; a tutti i datori di lavoro del settore privato escludendo i datori di lavoro rientranti nel campo di applicazione della CIGO, del FIS o dei Fondi di solidarietà; 

La prestazione 

Ai beneficiari è riconosciuto il trattamento d’integrazione salariale, la contribuzione figurativa e i relativi oneri accessori (ANF). limitatamente ai lavoratori del settore agricolo, per le ore di fruizione di CIGD, nei limiti previsti, il trattamento è equiparato a “lavoro” ai fini del calcolo delle prestazioni di disoccupazione agricola. 

Requisiti 

Per i datori di lavoro con più di 5 dipendenti è necessario l’accordo sindacale, concluso anche in via telematica, con le organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale relativamente alla durata della sospensione del rapporto di lavoro. Per datori di lavoro che occupano fino a 5 dipendenti, non è necessario l’accordo sindacale, neanche concluso in via telematica. 

Ai fini del riconoscimento del trattamento non si applicano le disposizioni relative al requisito dell’anzianità di effettivo lavoro; 

Come fare domanda 

La prestazione è concessa con decreto delle Regioni e delle Province autonome interessate, le quali provvedono anche alla verifica della sussistenza dei requisiti di legge. Le domande di accesso alla prestazione in parola devono essere presentate esclusivamente alle Regioni e Province autonome interessate, che effettueranno l’istruttoria secondo l’ordine cronologico di presentazione delle stesse. 

Le Regioni inviano all’Istituto, in modalità telematica tramite il Sistema Informativo dei Percettori (SIP), attraverso l’utilizzo del cosiddetto “Flusso B”: o il decreto di concessione, individuato con numero di decreto convenzionale “33193” e la lista dei beneficiari. 

Modalità di pagamento 

Si deve adottare esclusivamente il pagamento diretto. Il datore di lavoro dovrà inoltrare il modello “SR 41”, il contributo addizionale e la riduzione in percentuale della relativa misura in caso di proroghe dei trattamenti di cassa integrazione in deroga.

Sulla cassa in deroga si è in attesa del decreto regionale. Sarà premita di Ascom tenere informati i proprio associati.

Accordo quadro per accesso agli ammortizzatori.
Nella giornata di lunedì  è stata raggiunta l’intesa tra Sindacati, Associazioni Datoriali e Regione Lombardia per l’”Accordo quadro sui criteri per l’accesso agli ammortizzatori sociali in deroga e indennità per lavoratori autonomi in Lombardia”.
Dopo la firma, sarà approvato un decreto dirigenziale per l’Accordo Sindacale Standard e sarà resa operativa la piattaforma di Regione Lombardia per il caricamento delle domande degli ammortizzatori sociali.
Anche su questo Ascom terrà informati i suoi  associati.

 

Per informazioni paghe@ascombg.it


Giorgio Beltrami eletto vicepresidente regionale del coordinamento di Fipe Lombardia

Giorgio Beltrami, presidente del Gruppo Bar Caffè e Pasticcerie di Ascom Bergamo Confcommercio e titolare del “Bar Centrale” di Lovere è stato eletto vicepresidente regionale del coordinamento di Fipe Lombardia, l’Associazione Regionale dei pubblici esercizi lombardi.

Lino Enrico Stoppani è stato riconfermato Presidente di Fipe Lombardia.


La comunicazione digitale sbarca nelle edicole di città

“Digicity, è il nuovo network di comunicazione digitale di Bergamo, istallato su alcune edicole della città e nato dall’accordo tra Ascom Confcommercio Bergamo, Dif Spa e Comune di Bergamo”
Nove per il momento le edicole che hanno aderito al progetto e che si trovano in via Locatelli, Largo Medaglie d’Oro, via Zambonate/largo Cinque Vie, via Palazzolo/Via Baschenis, via Cesare Battisti, Colle Aperto, viale Papa Giovanni XXIII, via Statuto e Piazza S. Anna.

I nuovi dispositivi rappresentano l’avanguardia della segnaletica digitale stradale 2.0 e si presentano come tablet a tutti gli effetti.

“Bergamo si è mossa tempestivamente nella direzione della segnaletica del futuro e nel Giugno 2019 è diventata la seconda città italiana, dopo Milano, a poter vantare di una nuova rete operativa di comunicazione” afferma Oscar Fusini, direttore di Ascom Confcommercio Bergamo.

Due sono state le parti fondamentali per l’attuazione e la sopravvivenza del progetto: le edicole e il Comune.

“Questa rete, che tra le molte altre positività proietta Bergamo verso uno scenario di digitalizzazione metropolitana, ha come punti cardine il rinnovamento delle edicole, la creazione di un canale comunicativo tra il Comune e i cittadini, la formazione di un ecosistema digitale al servizio della comunità” spiega Giorgio Corno, presidente di Dif Spa in rappresentanza delle edicole.
L’accordo offre anche un servizio utile ai cittadini, in quanto permette alle edicole di rilasciare certificati anagrafici.

“Il servizio si articola in due proposte, una di marketing territoriale attraverso la gestione dei Digicity sui quali vengono trasmesse le news di Visit Bergamo e l’altra legata all’erogazione dei certificati anagrafici presso le edicole – afferma Giacomo Angeloni, assessore all’innovazione, semplificazione, servizi demografici del Comune di Bergamo –. Questa iniziativa rappresenta un altro passo verso il lavoro di decentramento dei servizi, e offre una nuova opportunità per le persone, soprattutto le cosiddette ‘non digitalizzate’, che potranno trovare nell’edicola sotto casa un punto per erogazione dei certificati”.

Per il servizio di rilascio dei certificati al momento sono state selezionate dieci edicole, per lo più nei quartieri della città.

 


Federalberghi, a Bergamo il punto sull’utilità del Cir

Grande partecipazione per la riunione nazionale dei direttori e dei segretari delle organizzazioni aderenti a Federalberghi che si è tenuta a Bergamo ed era dedicata alle tematiche più interessanti del settore.

I rappresentanti delle più importanti realtà turistiche italiane si sono confrontati sui principali provvedimenti di interesse per la categoria degli alberghi, a partire dall’utilità del CIR, il codice identificativo regionale che rappresenta un elemento indispensabile per conoscere quanti appartamenti e a quali condizioni vengono destinati ad affitti turistici. “Un tema di vitale importanza per la nostra categoria – ha commentato il direttore generale di Federalberghi, Alessandro Nucara -. Le strutture alternative agli hotel devono giocare con le nostre stesse regole a livello fiscale”.

L’incontro a Bergamo, a cui hanno partecipato anche il coordinatore regionale Federalberghi, Fabio Primerano, il presidente Federalberghi Bergamo Giovanni Zambonelli, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, l’assessore regionale Lara Magoni e i parlamentari del territorio, è arrivato a pochi giorni dall’assegnazione delle Olimpiadi invernali 2026 che vede anche Bergamo protagonista dell’evento con decine di camere che sono state fornite al comitato organizzatore per ospitare squadre e delegazioni straniere.

La nostra provincia conta più di 1800 strutture ricettive per un totale di quasi 31mila posti letto. Le presenze totali, grazie anche ad un’infrastruttura strategica come l’aeroporto di Bergamo, crescono di anno in anno e nel 2018 hanno superato i 2,3 milioni di visitatori.

Ai direttori e ai segretari di Federalberghi – che si sono confrontati anche sulle tematiche inerenti le politiche del lavoro, la sostenibilità, la lotta agli sprechi, la sicurezza dei sistemi di pagamento, le zone a traffico limitato – è stato mostrato il patrimonio culturale della nostra provincia.

“Siamo molto soddisfatti per aver portato a Bergamo da tutta Italia i rappresentanti delle associazioni albergatori – hanno commentato il direttore di Ascom Confcommercio Bergamo, Oscar Fusini, e il segretario di Federalberghi Bergamo, Giorgio Lazzari -. Abbiamo affrontato le tematiche e gli sviluppi possibili di una categoria che sta molto crescendo in termini di numeri e di qualità su tutto il nostro territorio”.


Convegno Fimaa: Agenti immobiliari, evoluzione e rivoluzione

Fimaa Bergamo organizza il convegno “Agenti immobiliari: Carpe diem – Evoluzione e rivoluzione”, che si terrà giovedì 11 luglio 2019 dalle 09.00 nella sala conferenze della sede di Ascom Confcommercio Bergamo in via Borgo Palazzo n° 137, Bergamo.

Interverranno il Presidente Fimaa Italia Santino Taverna, alcuni professionisti del settore per approfondire in modo esaustivo e concreto le novità relative alla legge Europea 2018 sul tema dell’incompatibilità per gli Agenti immobiliari e il Dott. Paolo Tiberi dell’Ordine dei Dottori commercialisti di Bergamo sul decreto crescita.

Durante il Convegno verranno presentati lo Sportello FIMAA Bergamo, servizio dedicato agli associati, e le convenzioni con Groupama Assicurazione e con Ente Mutuo Regionale.

Il convegno si terrà nella mattinata di
• Accredito ore 9.00
• Inizio convegno ore 9.30

Dove
Sala Conferenze della sede di Ascom Confcommercio Bergamo in via Borgo Palazzo n° 137, Bergamo

Per iscriversi cliccare qui

programma-convegno


Trasmissione telematica dei corrispettivi, niente sanzioni per i commercianti

L’Agenzia delle Entrate ha fornito i chiarimenti chiesti da Confcommercio in vista dell’entrata in vigore, il primo luglio, di un obbligo che riguarda centinaia di migliaia di imprese: chi non ha potuto dotarsi del registratore telematico potrà continuare a utilizzare, per i prossimi sei mesi, il vecchio registratore di cassa senza incorrere in sanzioni, inviando i dati all’Agenzia delle Entrate entro il mese successivo. Le modalità di trasmissione online saranno definite da un prossimo provvedimento dal direttore dell’Agenzia delle Entrate.

“I commercianti al dettaglio che non hanno ancora potuto dotarsi del registratore telematico per trasmettere i corrispettivi, potranno continuare ad utilizzare, per i prossimi sei mesi, il vecchio registratore di cassa senza incorrere in sanzioni, inviando i dati all’Agenzia delle Entrate entro il mese successivo”. Questi, in sintesi, i chiarimenti forniti dall’Amministrazione finanziaria con una circolare interpretativa. “Una circolare -sottolinea Confcommercio – attesa e resa necessaria dalle notevoli difficoltà che stanno incontrando moltissime imprese, sia nell’installazione dei nuovi registratori telematici sia nell’adeguare gli attuali misuratori fiscali, per adempiere al nuovo obbligo che scatta lunedì primo luglio per i soggetti che hanno un volume di affari superiore a 400.000 euro”.


Imprese del commercio e sindacati firmano l’accordo contro le molestie sul lavoro

“È inaccettabile ogni atto che si configuri come molestia e violenza nei luoghi di lavoro, e la dignità di Lavoratrici e Lavoratori non può essere violata da comportamenti che configurino molestie o violenza”.

ASCOM, FIPE, Federalberghi, insieme a FILCAMS CGIL FISASCAT CISL e UILTUCS UIL di Bergamo hanno firmato oggi un accordo per la prevenzione e il contrasto delle molestie sui luoghi di lavoro, naturale conseguenza del recepimento dell’Accordo europeo del 2007. E naturale conseguenza anche del continuo ripetersi di vicende che toccano da vicino la sfera della violenza in ambienti lavorativi, e del fatto che il settore del terziario (turismo e commercio) hanno una elevata incidenza di lavoro femminile.

I firmatari dell’accordo bergamasco, favorito anche dal lavoro della Consigliera di parità della provincia, ritengono che le imprese, e con esse lavoratori e lavoratrici, abbiano “il dovere di collaborare al mantenimento di un ambiente di lavoro in cui sia rispettata la Dignità di ognuno e siano favorite le relazioni interpersonali basate su principi di eguaglianza e reciproca correttezza”, e gli ambiti previsti dalla firma riguardano “quei comportamenti indesiderati, fondati sul sesso, aventi come oggetto o conseguenza la lesione della dignità di una persona e la creazione di un ambiente intimidatorio, ostile, degradante, umiliante o offensivo; anche se solo espressi a livello fisico, verbale o non verbale”.

La storia delle violenze sui luoghi di lavoro è lunga e costellata di fatti di cronaca anche raccapriccianti, e le varie associazioni di aiuto e assistenza continuano a raccogliere denunce e richieste di aiuto.

Con il nuovo accordo, le parti si impegnano a promuovere una apposita campagna di informazione e sensibilizzazione; a spingere per l’adozione di misure organizzative e procedurali volte alla prevenzione, gestione e cessazione delle molestie e della violenza, anche da parte di terzi; a informare, anche attraverso i canali della bilateralità, Imprese e Lavoratrici e Lavoratori della presenza sul territorio di Reti Interistituzionali antiviolenza e dell’Ufficio della Consigliera di Parità con relativi recapiti e contatti, nonché delle opportunità fornite dallo strumento del Congedo indennizzato per Donne vittime di violenza di genere, ma soprattutto stabilire quale requisito essenziale per l’accesso al finanziamento alla Bilateralità di settore per le assunzioni l’adesione all’accordo.

Infine, sarà realizzata una vetrofania, che evidenzi l’adesione al presente accordo come fattore distintivo e di valore dell’impresa.

“Le nostre imprese devono creare ambiti di lavoro idonei e organismi coesi per competere sui mercati. Questo accordo rientra in un percorso che vuole contribuire a favorire modelli organizzativi efficienti e ambienti in cui si lavora serenamente e dove è presente il rispetto verso l’altro” afferma Giovanni Zambonelli, presidente di Ascom Confcommercio Bergamo e del Gruppo Abergatori di Ascom.

“L’accordo vuole essere un segnale di superamento di alcuni pregiudizi secondo i quali i settori della ristorazione sono i più esposti al rischio di molestie nei confronti delle donne. Il problema è culturale e quindi riguarda pochi casi che devono essere estirpati” dichiara Giorgio Beltrami, presidente del Gruppo Caffè Bar di Ascom Confcommercio Bergamo.

“Questo accordo è una risposta doverosa per sostenere con azioni tutti i lavoratori e lavoratrici che sono state vittime di comportamenti inaccettabili. Le molestie e i ricatti sul luogo lavorativo non si affrontano con il silenzio. Per rompere il muro dell’omertà bisogna adottare misure e procedure che contribuiscono anche e soprattutto alla prevenzione della violenza. Questo accordo è quindi un passo fondamentale per condannare e impedire ogni forma di discriminazione”, nota Alessandra Cereda presidente del Gruppo Terziario Donna di Ascom Bergamo Confcommercio.


Prende via il master dell’Università di Bergamo sulla gestione della fabbrica intelligente

Prenderanno avvio venerdì 28 giugno le lezioni del percorso executive “Digital Manufacturing Transformation” (iniziativa finanziata dalla Camera di Commercio di Bergamo e realizzata da Bergamo Sviluppo nell’ambito del progetto “Bergamo Tecnologica”, 112 ore), e del Master universitario executive “Gestione della Fabbrica Intelligente” (iniziativa della School of Management dell’Università degli studi di Bergamo, realizzata in collaborazione con Confindustria Bergamo, Digital Innovation Hub Bergamo, Consorzio Intellimech e con il patrocinio di AFIL, 350 ore complessive).

I percorsi formativi sono rivolti a professionisti che intendano accrescere le proprie competenze tecnologiche, organizzative e gestionali al fine di guidare il processo di trasformazione digitale delle aziende manifatturiere e nascono in funzione delle esigenze delle imprese del territorio individuate da Confindustria Bergamo e Bergamo Sviluppo.

A riprova della stretta collaborazione tra mondo industriale e accademico, l’evento inaugurale si terrà nella sede della Gualini Lamiere International SpA a Bolgare.

L’occasione dell’avvio dei percorsi permetterà un momento di confronto che vedrà i seguenti interventi:

10.00 Saluti iniziali
Miriam Gualini, Amministratore delegato – Gualini Lamiere International Spa
10.10 Saluti istituzionali
Sergio Cavalieri, Prorettore delegato al trasferimento tecnologico, innovazione e valorizzazione della ricerca – Università degli Studi di Bergamo
10.15 Introduzione al Master, obiettivi, genesi e importanza per il territorio
Cristiano Arrigoni, Direttore – Bergamo Sviluppo
Sara Pavesi, Responsabile Education – Confindustria Bergamo
Gianluca D’Urso e Roberto Pinto, Direttori – Master in Gestione della Fabbrica Intelligente
10.35 TAVOLA ROTONDA: Interconnettere le persone, oltre alle macchine. L’importanza del fattore umano. Modera: Sergio Cavalieri, Università degli Studi di Bergamo
Partecipano: Edoardo Della Torre, Direttore SdM – Università degli Studi di Bergamo
Giulio Guadalupi, Vice Presidente, Confindustria Bergamo
Norma Scandella, Membro Consiglio di Amministrazione di Bergamo Sviluppo
Gianluigi Viscardi, Presidente Intellimech

Venerdì 28 giugno – Gualini Lamiere International SpA, via Europa 50 – Bolgare (BG)