Air Sud, a gennaio decolla il volo da Orio a Stoccarda

Air Sud ha annunciato l’apertura sul proprio sito web (www.airsud.it) delle prenotazioni dei voli tra l’Aeroporto di Bergamo e Stoccarda, che saranno operati in collaborazione con la compagnia Denim Air a partire dal 19 gennaio 2016 con frequenza trisettimanale (martedì, giovedì e domenica). Il collegamento con la città tedesca si aggiunge a quello, sempre operato da Air Sud con Denim Air, tra l’Aeroporto di Bergamo e Reggio Calabria, che sarà inaugurato domenica 13 dicembre 2015 ed effettuato tutti i giorni, esclusi mercoledì e sabato. La rotta per Stoccarda tiene conto in particolare delle esigenze del mondo imprenditoriale e di chi viaggia per affari, con interessi nella regione di Baden-Wuttemberg dove l’economia è fortemente trainata dal settore automobilistico e dell’high-tech.


Pmi, un seminario per muoversi tra i finanziamenti europei

euro - europaVenerdì 27 novembre, dalle 14 nella sede di Bergamo Sviluppo al Point di Dalmine (via Einstein, angolo via Pasubio 5) si terrà il seminario “I finanziamenti europei: opportunità per le Pmi”.

Promosso da Bergamo Sviluppo in collaborazione con Nibi – Nuovo Istituto di Business Internazionale, l’incontro è riservato alle imprese aventi sede nella provincia di Bergamo e mira a sensibilizzare e supportare le Pmi interessate ad orientarsi nella complessa panoramica dell’attuale ciclo di programmazione europea.

L’appuntamento, che sarà aperto da Angelo Carrara, presidente di Bergamo Sviluppo, sarà l’occasione per approfondire la strategia per l’internazionalizzazione delle Pmi nella programmazione 2014-2020, il Programma per la competitività delle imprese e delle Pmi – Cosme – e il Programma Quadro di Ricerca e Innovazione Horizon 2020.

Il seminario sarà tenuto da Paolo Palamiti, responsabile dell’Ufficio di Rappresentanza di Assolombarda a Bruxelles, Consigliere Parlamentare al Parlamento Europeo di Bruxelles e Strasburgo, dove ha lavorato come funzionario presso la Direzione Generale per la Presidenza.

La partecipazione è gratuita, previa iscrizione


Under 35 e donne, finanziamenti a tasso zero per chi fa impresa

Per i giovani tra i 18 e i 35 anni che vogliono creare nuove imprese arrivano incentivi a tasso zero. Si tratta di nuove agevolazioni (un aggiornamento della misura Autoimprenditorialità, decreto legislativo 185/2000, Titolo I), che puntano a sostenere, in tutta Italia, la nascita e lo sviluppo di micro e piccole imprese a prevalente o totale partecipazione giovanile o femminile.

I finanziamenti sono senza interessi e sono rivolti a iniziative che prevedono programmi di investimento fino a 1,5 milioni di euro. I progetti possono riguardare la produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli o la fornitura di servizi, in tutti i settori, compresi il commercio e il turismo. Particolare rilevanza è riservata alle attività di innovazione sociale e a quelle legate alla filiera turistico-culturale. Possono beneficiare delle agevolazioni le micro e piccole imprese: costituite in forma societaria, ivi incluse le società cooperative;  composte,  per  oltre  la  metà  numerica  dei  soci  e  di  quote  di partecipazione, da soggetti di età compresa tra i 18 e i 35 anni o da donne; costituite da non più di dodici mesi alla data  di presentazione della domanda di agevolazione.

Per accedere agli incentivi le imprese devono essere regolarmente costituite ed essere iscritte nel Registro delle imprese; essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali; non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione.

Al finanziamento sono ammesse spese che riguardano l’acquisto di beni (materiali e immateriali) e servizi che rientrano nelle categorie: suolo aziendale, fabbricati, opere edili/murarie (comprese le ristrutturazioni), macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica, programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa, brevetti, licenze e marchi, formazione specialistica dei soci e dei dipendenti del soggetto beneficiario, funzionali alla realizzazione del progetto, consulenze specialistiche.

L’agevolazione è concessa ai sensi e nei limiti del regolamento de minimis e assume la forma di un finanziamento agevolato per gli investimenti, a un tasso pari  a zero, della durata massima di otto anni e di importo non superiore al 75% della spesa ammissibile. Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello. Le domande, corredate dei piani di impresa dovranno potranno essere presentate al soggetto gestore Invitalia mediante apposita procedura informatica a partire dal 3 gennaio 2016.

Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere allo Sportello del credito della Cooperativa Fogalco in via Borgo Palazzo 37 a Bergamo, tel. 035 4120321 (responsabile del servizio Matteo Milesi).


Rogno, da Comune e Dat contributi per commercio e turismo

Rogno_municipioLe imprese del commercio e del turismo con sede operativa a Rogno hanno tempo fino al 31 ottobre per richiedere i contributi messi a disposizione dal Bando del Distretto dell’Attrattività “Nel solco della Preistori@ dalle incisioni rupestri alla Smart Life”.

Il bando intende sostenere e incentivare gli interventi di miglioramento dell’attrattività degli esercizi commerciali in genere e dell’innovazione dei sistemi di offerta commerciale e turistica, con particolare attenzione all’utilizzo di tecnologie digitali.

La dotazione finanziaria è di 7.500 euro per gli interventi attuati nel Comune di Rogno. I contributi verranno assegnati in ordine cronologico di ricezione delle domande, sino a esaurimento delle risorse disponibili. Il finanziamento è possibile grazie ai fondi messi a disposizione dal Comune di Rogno.

Sono ammesse al bando spese per riqualificazione aree esterne (facciate e fronti strada); formazione; potenziamento area Wi-Fi; sistemi e tecnologie digitali per la promozione e vendita online dei prodotti; vetrine interattive, totem e smart poster; sistemi per la sicurezza.

Per i beneficiari il contributo a fondo perduto è pari al 50% della spesa ammessa e finanziata fino ad un massimo di 500 euro. Le domande di contributo devono essere compilate utilizzando l’apposito modello disponibile sul sito internet del Comune di Rogno e trasmesse al Comune di Darfo Boario Terme (ente capofila del Dat) a mezzo posta elettronica certificata (PEC)  all’indirizzo mail: comune.darfoboarioterme@pec.regione.lombardia.it (farà fede la ricevuta di accettazione). Per informazioni: info@comune.rogno.bg.it, tel. 035-967013.

 


Politiche giovanili, a Bergamo finanziati tre progetti

giovaniIl 70 % dei Comuni lombardi ha partecipato al bando per i Piani territoriali delle Politiche giovanili e il 40% ha ottenuto un finanziamento. Numeri che permettono di andare a coinvolgere oltre 1.200.000 giovani lombardi.

Il bando mette complessivamente a disposizione dei Comuni 2.200.000 euro. Per la Provincia di Bergamo sono stati finanziati con circa 270mila euro tre progetti presentati dai Comuni di Bergamo, Albino e Seriate che coprono Bergamo e gli ambiti territoriali della Valle Seriana, di Seriate e di Grumello del Monte.

Di «riscontro favorevole» ha parlato Antonio Rossi, assessore regionale allo Sport e alle Politiche per i giovani, commentando la pubblicazione della graduatoria sul Bollettino ufficiale della Regione. «La Regione – ha sottolineato l’assessore – da sempre ha messo al centro dell’attenzione i giovani, sapendo che, investendo su di loro, si investe sul futuro della nostra società. Per il secondo anno passiamo dalle parole ai fatti».

«Il provvedimento – ha aggiunto Rossi – ha l’obiettivo di cofinanziare l’attuazione di politiche territoriali a favore dei giovani di età compresa fra i 18 e i 35 anni, beneficiari di interventi diretti, proposti e attuati da Reti locali (Comuni in forma singola o associata con attori del privato sociale). Siamo riusciti a coinvolgere la gran parte dei Comuni e delle associazioni presenti sul territorio e la quasi totalità delle Province. Fare rete è importante e porta a risultati straordinari che ci hanno permesso di consolidare politiche di stimolo all’autonomia e alla competitività dei giovani».


Bonus ristrutturazioni, il 12 ottobre click day per gli alberghi

mouse_click. computerPartirà il 12 ottobre alle ore 10 il click day per l’invio delle domande di accesso al bonus per la riqualificazione delle strutture alberghiere. Nel sito del Ministero dei beni e delle attività culturali è stata resa nota la data entro la quale potrà essere presentata l’istanza per la richiesta di attribuzione del credito d’imposta riferito alla cosiddetta riqualificazione delle strutture ricettive, di cui all’articolo 10 del Dl 83/2014.

Il click day avrà inizio, con riferimento alle spese sostenute nel 2014, dalle ore 10 del 12 ottobre e terminerà alle ore 16 del successivo 15 ottobre. In tale lasso temporale le strutture ricettive ammesse al bonus dovranno inviare l’istanza di richiesta del credito d’imposta che consiste nel 30% del totale delle spese eleggibili sostenute dall1 gennaio 2014 al 31 dicembre 2016, fino ad un massimo di spesa di euro 666.667: il click in questione day riguarda, ovviamente, le spese sostenute nel corso del 2014.

Tali spese devono essere certificate attraverso attestazione rilasciata da uno dei soggetti a ciò autorizzati che diverrà «giuridicamente responsabile della veridicità dei dati oggettivi dichiarati». La documentazione di natura contabile non dovrà, invece, essere allegata all’istanza ma resa disponibile in caso di controlli. Il Mibact provvederà a verificare sia i requisiti soggettivi nonché quelli formali dichiarati nell’istanza, così come indicato nel decreto attuativo del 7 maggio 2015.

Per procedere con l’invio dell’istanza, gli interessati dovranno registrarsi al Portale dei procedimenti, tenendo conto che la procedura di registrazione è resa disponibile dalle ore 10 del 15 settembre alle ore 16 del 9 ottobre

(di Michele Brusaterra , da Il Sole 24 ore del 7 agosto 2015).


Piccoli Comuni, 7 milioni per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici

La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell’assessore all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi, una delibera che destina 7 milioni di euro per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici di proprietà di piccoli Comuni sotto i mille abitanti, Unioni di Comuni, Comuni derivanti da fusione e Comunità montane, circa 350 in tutta Lombardia.

La manovra, destinata agli Enti locali, si inserisce nelle linee guida individuate dal Pear (Programma Energetico Ambientale Regionale), che prevede investimenti per 225 milioni di euro complessivi entro la fine del 2020.

I 7 milioni di spesa trovano copertura in diversi capitoli del Por Fers 2014-2020, che prevede misure specifiche per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio di proprietà degli Enti Locali.

«Regione Lombardia ha deciso di destinare parte significativa delle risorse comunitarie a sostegno di progetti orientati allo sviluppo sostenibile e al risparmio energetico negli edifici pubblici – spiega l’assessore Terzi -, considerato che la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio riveste un’importanza strategica, oltre che per ridurre le emissioni in atmosfera, anche per contenere i costi di funzionamento che gravano sui Comuni, migliorare la qualità urbana, rilanciare l’occupazione nel settore edile, sviluppare impianti e materiali innovativi». «Allo stesso tempo – ammette l’esponente della Giunta Maroni – i Comuni molto piccoli, pur essendo esonerati dal rispetto del Patto di stabilità orizzontale, hanno grosse difficoltà ad avviare interventi per la riqualificazione del proprio patrimonio edilizio, a causa dell’esiguità delle proprie risorse finanziarie e strumentali».

«Quest’iniziativa – conclude l’assessore Terzi – costituisce la prima misura di attuazione specificamente dedicata ai Comuni sino a 1.000 abitanti, alle Unioni di Comuni e alle Comunità montane, a dimostrazione dell’attenzione della Giunta al suo territorio».

Il contributo sarà a fondo perduto fino al 90 per cento delle spese dell’intervento, iva inclusa, e fino a un massimo di 250.000 euro per ciascun lavoro ammesso, erogabile in due rate.


Bergamo “capitale” europea della Gastronomia. «La ristorazione una carta su cui puntare»

Nel Padiglione Lombardia di Expo l’annuncio dell’assegnazione del titolo di Regione Europea della Gastronomia alla Lombardia Orientale. Presenti per Bergamo il presidente della Camera di Commercio Paolo Malvestiti ed il sindaco di Bergamo Giorgio Gori. Roberta Garibaldi dell’Università cittadina è la coordinatrice scientifica del progetto

 

Il dopo Expo di Bergamo parlerà ancora di cibo. È di questi giorni infatti l’assegnazione alla Lombardia Orientale del titolo di Regione Europea della Gastronomia per il 2017, che sarà ufficialmente conferito il prossimo 29 settembre proprio nell’ambito della manifestazione milanese, a segnare, se vogliamo, un simbolico passaggio di testimone verso una nuova sfida.

La nostra provincia si è infatti “alleata” con Brescia, Cremona e Mantova – unite da obiettivi ma anche caratteristiche comuni – per un progetto di  valorizzazione integrata dei temi legati al food e alla sostenibilità, che ha conquistato il favore della giuria internazionale di esperti indipendenti, selezionati dai membri di Igcat, Istituto Internazionale per la Gastronomia, Cultura, Arte e Turismo, che coordina e gestisce la competizione.

Insieme alla Lombardia Orientale, nel 2017 potranno fregiarsi del titolo la regione centrale della Danimarca che fa capo ad Aarhus e quella di Riga-Guja, in Lettonia, mentre per il 2016 i vincitori sono stati la Catalogna e il Minho (Portogallo).

L’Award è stato concesso al termine di un processo di valutazione iniziato nel 2014 ed è il frutto di una partnership composta da Regione Lombardia, i Comuni di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova, le Camere di Commercio di Bergamo e Cremona e l’Università di Bergamo come coordinatore scientifico. A guidare lo staff  di progetto, la professoressa Roberta Garibaldi, direttrice del CeSTIT, Centro Studi per il Turismo e l’Interpretazione del Territorio della nostra Università.

Professoressa Garibaldi, il titolo di Regione Europea della Gastronomia suona bene, ma cosa significa in concreto per le aziende e gli operatori dell’area food?

«È un’occasione di promozione per i nostri territori e per le aziende, per dare un’identità più forte all’area sui temi del cibo e dell’enogastronomia. Sarà una vetrina per le eccellenze, che sono tante, ma spesso non così percepite all’esterno».

In effetti, i luoghi cult della gastronomia italiana nell’immaginario straniero sembrerebbero altri…

«Eppure nell’area interessata il patrimonio è vastissimo. Va dai prodotti certificati Dop, Igp e tradizionali ai vini Doc, Docg e Igt, dai presidi Slow Food ai 23 ristoranti insigniti della stella Michelin, senza dimenticare le strade del vino (8 delle 12 presenti in tutta la Lombardia) e i centri di musealizzazione della civiltà contadina e gli ecomusei. Il progetto vuole proprio mettere a sistema tutto questo e arrivare a caratterizzare più fortemente il territorio, creando attrazione».

Cosa vorrà dire vivere in una capitale della gastronomia?

«Sarà una benefica operazione culturale, un anno ricco di eventi, attività ed iniziative che di certo risulterà interessante per gli appassionati di cibo. Che sono tanti. Basti pensare che più di 29 milioni di italiani si definiscono “appassionati”, ovvero persone a cui piace informarsi e parlare di cibo, secondo la recente ricerca del Censis presentata a Expo».

Perché il cibo è diventato una leva così importante per l’attrattività turistica?

«Perché il turista vuole vivere esperienze, entrare in contatto con gli aspetti culturali del territorio che visita, vuole leggerne l’identità. Il cibo in questo senso è un mezzo molto diretto ed efficace, nel cibo ci sono origini, storie, processi, prodotti. Che sia importante lo dicono, del resto, le indagini quando affermano che la possibilità di gustare buoni piatti e prodotti è una delle variabili che pesano nella scelta di una destinazione. E lo conferma la spesa di tutto ciò che è enogastronomia da parte dei turisti. Se l’Italia è riconosciuta numero uno al mondo per patrimonio artistico e culturale, l’abbinamento al cibo è in grado di dare una marcia in più».

Quali sono le carte migliori che Bergamo può giocare nel progetto di Regione Europea della Gastronomia?

«La ristorazione e poi le produzioni, a cominciare dai formaggi, per i quali può vantare il primato di provincia con più Dop, nove. Ma anche l’acqua».

Abbiamo già qualche caso interessante di valorizzazione?

«I circuiti InGruppo e 035 creati dai ristoratori sono esempi attivazione di reti che stanno dando buoni risultati. Possono essere considerati delle best practice».

Sono stati misurati, in altre aree, gli effetti del titolo di Regione Europea della Gastronomia?

«Le prime regioni a fregiarsi del riconoscimento saranno Barcellona e il Minho in Portogallo, l’anno prossimo. Ciò che si può dire al momento è che molti dei territori che partecipano al programma sono già stati Capitale europee della Cultura, hanno perciò già visto i risultati di manifestazioni e progetti che si basano sulle reti e le sinergie, ne hanno verificato l’utilità e il valore e per questo sono pronti a proseguire anche su questo nuovo versante del cibo».


In città il roadshow di Finlombarda

“Finlombarda informa: presente e futuro per le imprese e le istituzioni lombarde”: s’intitola così l’appuntamento fissato per il 13 luglio, alle 17, nella sede della Regione Lombardia in via XX Settembre, a Bergamo, organizzato per approfondire le misure sul circolante e gli investimenti di Finlombarda a favore delle imprese e degli Enti Locali Un’iniziativa voluta per diffondere e approfondire sul territorio i principali strumenti messi in campo per supportare sia il fabbisogno di circolante sia gli investimenti. Apre i lavori Ignazio Parrinello, presidente di Finlombarda, quindi seguirà l’intervento di Claudio Maviglia della Direzione Sviluppo Prodotti e Progetti di Finlombarda sulle “Misure Credito InCassa B2B, Credito Adesso, Innovalombardia e Strumenti per l’Internazionalizzazione”. Conclude Federico Favretto della Funzione Progetti Speciali di Finlombarda sul tema del “Partenariato Pubblico Privato. Per ciascuna misura sono previsti approfondimenti sui beneficiari, sulle attività finanziabili, sull’iter istruttorio.


Uniacque, entro il 31 luglio le richieste di rimborso

uniacque.jpgQuest’anno, grazie alla disponibilità di Uniacque a farsi carico anche dei rimborsi spettanti agli utenti del servizio idrico precedentemente serviti da altri Gestori, in provincia di Bergamo è scattato il rimborso delle somme non dovute Ad una condizione, però, fa sapere Federconsumatori Bergamo: coloro che pagarono la tassa di depurazione dal 15 ottobre 2003 al 15 ottobre 2008, devono fare richiesta di rimborso entro il prossimo 31 luglio. Per chi ha pagato ingiustamente nel periodo dal 16 ottobre 2008 al 31 dicembre 2014, il rimborso verrà riconosciuto automaticamente. E’ però consigliabile verificare se si figura sugli elenchi degli aventi diritto. “Incomprensibilmente – sottolinea Federconsumatori – si sta verificando la seguente situazione: molti tra coloro che avrebbero diritto al rimborso non hanno ancora presentato ad Uniacque la richiesta per ottenerlo: rischiando così di perdere la restituzione di parecchi soldi”. Per le necessarie informazioni ci si può collegare al sito internet di Uniacque, recarsi agli sportelli dell’Azienda presenti sul territorio oppure telefonare, chiedere delucidazioni sul come fare presso gli uffici dei propri Comuni dove dovrebbero essere esposti gli elenchi degli aventi diritto al rimborso.