Le idee sono sempre più “in rosa”. Le storie di tre donne che hanno svoltato

donna impresa

L’imprenditoria è da declinarsi, non a caso, al femminile. Sono sempre più le donne che scelgono di mettersi in proprio o di lanciarsi nel mondo del lavoro da protagoniste magari dopo anni di difficoltà a trovare impiego. Non manca poi chi decide di investire in un’idea e sceglie di mollare quel lavoro “fisso e sicuro” che tanti invidiano.

In provincia di Bergamo le imprese femminili sfiorano il 20% del totale: a fine 2016 se ne contavano 18.698, pari al 19,6% delle attività registrate, cifra che colloca la provincia al terzo posto dopo Milano e Brescia. In Bergamasca sono diffuse soprattutto nel settore del terziario, tra cui spiccano il commercio all’ingrosso e al dettaglio (33,4%), le attività di confezioni, la ristorazione e le attività di alloggio (oltre il 30%) e le attività dei servizi d’informazione e di informatica. Le imprese femminili giovanili bergamasche – ossia quelle in cui controllo e proprietà sono in prevalenza under 35 – sono 2.646, l’11,4% delle imprese femminili registrate. Le imprese rosa con presenza maggioritaria di cittadini stranieri sono 2.125 e rappresentano il 9,7% del totale delle aziende femminili. Quanto alla forma giuridica d’impresa, la più diffusa è quella individuale, che interessa più di 6 imprese su 10. Il 24,4% delle imprese individuali è femminile, l’incidenza scende attorno al 15% per le società di capitale e di persone. La presenza femminile nel settore cooperativo è invece più alta, pari al 16,4%.

Sono sempre più anche le aspiranti imprenditrici: nel 2016 si sono rivolte al Punto Nuova Impresa, lo sportello di orientamento della Camera di Commercio di Bergamo, 264 donne, pari al 43,35% degli utenti del servizio. Le principali richieste accolte dal Punto Nuova Impresa hanno riguardato la ricerca di eventuali finanziamenti (per il 29,27% del totale), le procedure burocratiche che l’avvio d’impresa comporta (per il 21,27%), seguite dalla normativa di riferimento (14,01%) e dalle procedure legali (11,51%). Quanto all’età, l’identikit degli aspiranti imprenditori – non si discosta il quadro per le imprenditrici – è di giovani tra i 30 e i 39 anni (per il 31,69%) se non giovanissimi dai 20 ai 29 anni (29,56%), per lo più inoccupati o disoccupati (per il 33,99%). Non manca chi si trova ad aprire un’impresa tra i 40 e i 49 anni (il 19,70%) e oltre (il 9,69%  ha tra i 50 e i 59 anni, mentre sfiora il 5% l’incidenza degli over 60).

Ecco qui raccontate tre storie di imprese di successo, nate da esperienze e vissuti completamente diversi. C’è l’esperta di marketing e promozione, l’ideatrice delle sorpresine del Mulino Bianco, il primo fenomeno italiano di baby-collezionismo di massa, che ha ideato un brevetto e sta avendo grande successo con le prime audiocartoline religiose al mondo. C’è l’ex manager che si è fatta da sé, partendo da un lavoretto come cassiera part-time, e ha deciso di mollare tutto per dedicarsi più alla famiglia inaugurando un’attività di e-commerce nell’allestimento di feste e eventi. C’è l’ex segretaria di uno studio contabile che ha detto addio a pratiche e numeri per dedicarsi alla sua passione per le creme naturali, aprendo un negozio della prima catena franchising di cosmesi biologica.

Le imprenditrici

Ascolta la mia voce

L’audiocartolina si evolve e va in aiuto di medici e pazienti

Graziella Carbone di Ascolta la mia Voce

Graziella Carbone ha fatto sognare una generazione intera ideando le “sorpresine” del Mulino Bianco, che han dato vita ad un vero e proprio baby – collezionismo (e non solo) di massa, tanto da essere inserito con i pezzi più significativi nell’esposizione, attualmente in corso, “Giro Giro Tondo – Design for Children” alla Triennale di Milano. Sono un centinaio le sorpresine fornite al museo per l’esposizione dalla collezione privata di Graziella Carbone. «Dal 1983 al 1993 sono stati realizzati per Mulino Bianco 1 miliardo e 700 milioni di pezzi delle 785 sorpresine con relative varianti, racchiuse in una scatolina come quella dei fiammiferi, per richiamare la famiglia e la cucina – commenta l’ideatrice delle gomme, della meridiana, delle carte gioco e degli origami inseriti in ogni confezione di merendine -. Se le mettessimo una in fila all’altra farebbero una volta e mezzo il giro del mondo».

La “mamma” delle sorpresine è un vulcano di idee continue e dopo l’apertura al mondo della sua casa di Trescore Balneario riadattata a bed & breakfast, due anni fa ha brevettato le prime audiocartoline, applicate inizialmente in ambito religioso, fondando “Ascolta la mia voce”.  Il progetto, entrato nell’Incubatore d’Impresa della Camera di Commercio e salutato come una delle idee più innovative dalla Start Cup dell’Università di Bergamo sia provinciale che regionale, si propone l’obiettivo di tenere compagnia a fedeli con la Preghiera Semplice di San Francesco, con tanto di ritratto del Cimabue riprodotto direttamente dal Museo della Porziuncola di Assisi, o con il Discorso alla Luna, con la voce di Papa Giovanni XXIII, solo per citare le prime cartoline prodotte.

«La malattia che si è poi portata via mio marito ci ha portato a frequentare centri e ricoveri – racconta Graziella Carbone -. Dopo la sua scomparsa mi sono messa a lavorare ad un’idea per tenere compagnia ed accompagnare le giornate dei malati, di chi fatica a leggere o di chi ha perso la vista. Così in un giorno di febbraio 2015 ho pensato alle vecchie cartoline musicali di auguri che con la loro musica facevano sorridere ogni festeggiato e ho subito pensato a come replicare l’idea con una voce registrata».  Nasce così “Ascolta la mia voce”, non senza un accurato studio di fattibilità e un’indagine di mercato, visto che marketing e promozione sono stati e sono tutt’oggi – visto che la collaborazione con Il Mulino Bianco ed altre aziende come Lactis continuano – il pane quotidiano di Graziella Carbone.

«Ho subito contattato il mio fornitore storico, con cui in tanti anni di lavoro abbiamo ideato centinaia di articoli promozionali e sorprese, per trovare i chip per registrare la voce e curare l’impaginazione delle audiocartoline – spiega l’imprenditrice -. Con il progetto Step e Incubatore d’Impresa di Bergamo Sviluppo ho validato l’idea imprenditoriale intervistando 300 persone durante la Fiera del Libro di Bergamo ed altre 300 ad Assisi all’uscita dal bookshop del Museo della Porziuncola. I risultati sono stati davvero positivi: il 50% del pubblico trasversale della Fiera ha dichiarato che avrebbe acquistato un’audiocartolina, tra questi l’80% per regalarlo e il 20% per sé. Fuori dal Museo della Porziuncola, con mia sorpresa e soddisfazione, il 100% degli intervistati ha dichiarato che l’avrebbe comprato non solo per sé ma anche da regalare e riteneva più che congruo un prezzo di vendita di 8-9 euro».

audiocartolina Ascolta la mia voce

L’idea diventa presto un brevetto e viene trasformata in realtà, con uno studio accurato di ogni aspetto, dalla registrazione vocale alle musiche, tutte realizzate ad hoc, alla veste grafica. Il progetto imprenditoriale conserva poi sin dagli esordi un’anima solidale: parte del ricavato sarà infatti impiegato per la realizzazione di sussidi didattici per malati di Alzheimer, in collaborazione con la Fondazione Santa Maria Ausiliatrice di Bergamo. «L’obiettivo è realizzare 92 audiocartoline di Santi, con registrazioni ascoltabili in media fino a 90-100 volte. La voce, originale nel caso di Papa Giovanni XXIII o la mia che interpreto preghiere e scritti dei Santi, viene incisa in studio e accompagnata da musica realizzata in esclusiva» precisa Carbone.

A maggio, nel mese della Madonna, partirà la raccolta fondi, lanciata sulla piattaforma statunitense di crowdfunding Kickstarter per la traduzione delle audiocartoline in altre lingue, preparandosi a rispondere al trend in crescita del turismo religioso che ogni anno muove nel mondo 330 milioni di fedeli. Ma una novità molto interessante rappresenta l’applicazione medica di Ascolta la mia voce, che sta entusiasmando gli operatori del settore, dai medici alle big company farmaceutiche. L’idea innovativa consiste in una scheda paziente personalizzata e “parlante” sotto forma di audiocartolina, dove il medico può incidere direttamente la propria voce, dando indicazioni e terapie, che si possono così riascoltare a casa data la scrittura proverbialmente arzigogolata dei camici bianchi: «L’audiocartolina speciale è dotata di due chip: uno per registrare e uno per ascoltare – spiega Graziella Carbone -. Il medico può incidere la propria voce indicando terapie e consigli fino a 50 volte e il paziente o chi per esso, penso ad esempio a badanti o familiari, può riascoltarlo quando desidera a casa. È uno strumento davvero semplice e immediato, che consente di fugare ogni dubbio su terapie e consigli riascoltando la voce del proprio medico, senza dovere ricontattarlo o affannarsi a cercare ricette e prescrizioni».

PalaParty

L’ex manager ora spopola con gli allestimenti per le feste

Silvia Gabriele di PalaParty
Silvia Gabriele di PalaParty

Silvia Gabriele si è costruita una carriera da manager partendo da un contratto come cassiera part-time a Roma da Unieuro per poi approdare direttamente a Monticello d’Alba, nel quartier generale di Oscar Farinetti fino alla sua cessione dell’azienda al gruppo britannico Dixon. È poi passata all’azienda Cellularline con il ruolo di category manager, accompagnando lo sviluppo dell’azienda nella distribuzione di prodotti. Trovato l’amore a Bergamo, qui ha messo su famiglia, continuando a lavorare per Cellularline in tutta Italia fino al 2013, anno in cui, con la seconda gravidanza si è concessa un anno di riflessione, che l’ha portata poi a dimettersi da manager.

Nel 2014 nasce di così PalaParty, portale di e-commerce, frutto della passione per l’allestimento della tavola e l’organizzazione di eventi di Silvia Gabriele, non senza un’attenta analisi di business pianificata con piglio manageriale. «Ho presentato, dopo mesi di analisi di mercato e ricerca prodotti, il mio business-plan in Camera di Commercio, cogliendo l’opportunità del bando per entrare nell’Incubatore di Impresa – spiega -. Il mercato è emergente: ormai ceramiche e porcellane cedono il posto a tavola a piatti, posate e bicchieri studiati per l’occasione, a tema con la festa. Il “servizio buono” ormai si usa per contesti formali e grandi occasioni. Per feste e ricorrenze, a partire dagli eventi riservati ai più piccoli, si cerca un modo diverso e divertente per apparecchiare la tavola».

Prima di decidere di sbarcare sul web è stata data priorità ad una gestione perfetta di magazzino e consegne: «La logistica è centralizzata e garantisce consegne in tutta Italia entro le 48 ore. La collaborazione con Amazon ci sta portando ottimi risultati. Per farci conoscere sul territorio abbiamo aperto a Natale un temporary-store in centro a Bergamo, tra via XX Settembre e via Tiraboschi, con allestimenti per la tavola dedicati alle festività». PalaParty ha ampliato l’offerta con alcuni prodotti a marchio privato, a partire da una bombola ad elio usa e getta proposta a 19,90 euro, con un erogatore particolare, e ha ottenuto la distribuzione in esclusiva del brand inglese Talking Table, tra i leader nell’allestimento. Tra i prodotti di maggior successo gli allestimenti della tavola per i più piccoli e i kit per fare foto simpatiche per rendere meno ingessati gli scatti di matrimoni ed altri eventi, oltre ad un’insolita campana che lancia stelle filanti al posto del riso, molto richiesta per la canonica uscita dalla chiesa.

Thymiama

Addio alla scrivania per aprire la profumeria bio

Francesca Vedovelli di Thymiama Bergamo
Francesca Vedovelli di Thymiama Bergamo

Francesca Vedovelli ha deciso nel 2013, a 29 anni, di dire addio una volta per tutte al lavoro di scrivania in ufficio, come segretaria di uno studio contabile, per aprire il suo negozio. Da sempre appassionata di cosmesi naturale e bio, impegnata nella ricerca di prodotti e trattamenti per se stessa, ha scelto di mettere a frutto le conoscenze acquisite sul campo e la sua passione per diventare imprenditrice.

«Avevo ricevuto un invito per l’inaugurazione del negozio Thymiama di Milano, una delle prime aperture italiane della prima catena in franchising di bioprofumerie nata a Roma. Ho chiesto un supporto al mio ex datore di lavoro, che oggi è il mio commercialista, per business plan e progetto imprenditoriale e nel giro di qualche mese sono diventata anche io franchisee della catena, aprendo la terza profumeria italiana Thymiama».

Il nome greco racchiude l’idea di un profumo naturale, l’essenza di una cura consapevole di sé. La scelta della sede è ricaduta su via San Tomaso, a due passi dall’Accademia Carrara: «Cercavo una via di passaggio, ma non troppo commerciale, dove vi fossero ancora piccoli negozi e botteghe artigiane. Da sempre sono legata a questa zona, a due passi da Borgo Santa Caterina, dove per anni mia zia ha avuto il negozio di ceramiche artistiche MammaRo’, una delle prime realtà artigianali a creare una rete franchising». Il negozio in questi anni ha fidelizzato una clientela ormai affezionata e sempre attenta a ingredienti, etichette, provenienze, eccipienti: «La maggior parte della clientela è giovane e giovanissima, dai 18 ai 30 anni in media – spiega Francesca Vedovelli -. Si informa molto su internet e attraverso i social, con un occhio sempre attento al rapporto qualità prezzo, che è anche un mio pallino perché la diffusione del biologico deve essere accessibile a tutti. Non mancano clienti vegane che possono contare su un’ampia gamma di prodotti, ovviamente anche cruelty free, come ogni altra referenza in assortimento in negozio. C’è anche una clientela più matura, che apprezza principi anti-age naturali e che magari scopre il beneficio di una cura naturale dopo anni di creme contenenti siliconi e petrolati».

La crisi comunque si fa sentire anche in un settore di nicchia come questo: «In questi tempi si sta attenti alla spesa che riguarda tutto ciò che non è strettamente necessario, ma non posso comunque lamentarmi dell’andamento dell’attività, anzi continuo a sentirmi una privilegiata perché ho l’opportunità di fare ogni giorno un lavoro che mi piace».


Brevetti, istruzioni per l’uso. Tre incontri gratuiti al Point

Brevetti“La ricerca brevettuale: istruzioni per l’uso” è il tema del corso gratuito che si terrà, per tre mercoledì – dal 30 marzo al 13 aprile prossimi, dalle 14 alle 18 – al Point di Dalmine (in via Pasubio 5). I brevetti contengono un’enorme quantità di informazioni sullo stato della tecnica in specifici settori. I cicli di innovazione si fanno sempre più brevi e richiedono alle aziende di compiere grossi sforzi nello sviluppo di prodotti e procedimenti, rendendo la rapidità un fattore decisivo per il successo nella competizione. In questo contesto è importante conoscere lo stato della tecnica e utilizzare queste informazioni per le proprie soluzioni. Questo percorso formativo di approfondimento della durata complessiva di 12 ore è stato pensato per comprendere l’importanza di un’adeguata ed efficace gestione della letteratura brevettuale ai fini dell’innovazione.

Rivolto a micro, piccole e medie imprese locali, ma aperto a tutti gli interessati, permetterà di conoscere gli strumenti di tutela esistenti (con particolare attenzione ai brevetti). Ciascuno dei tre incontri sarà organizzato con un primo momento di formazione teorica per poi proseguire con esemplificazioni ed esercitazioni su casi concreti. Tra gli argomenti trattati: introduzione ai principali strumenti di protezione, con particolare riferimento ai brevetti. Analisi della struttura di un brevetto; metodologie, strumenti e criteri specifici per la ricerca brevettuale. Linee guida per una ricerca efficace; come realizzare una ricerca brevettuale su Espacenet e UIBM. Esercitazione su casi reali. Il percorso formativo è promosso da Bergamo Sviluppo nell’ambito del progetto “Tutela e valorizzazione della Proprietà Industriale a supporto dell’innovazione e della competitività delle MPMI bergamasche”, iniziativa finanziata dalla Camera di Commercio di Bergamo e realizzata in collaborazione con le locali organizzazioni di categoria e con il supporto tecnico-scientifico  dell’ufficio brevetti e marchi della Camera di Commercio e del Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Bergamo. Per l’iscrizione, libera e gratuita, a tutti e 3 gli incontri (non è possibile iscriversi ai singoli incontri) consultare il sito www.bergamosviluppo.it.

Info: Bergamo Sviluppo (tel. 035.3888.011, merisio@bg.camcom.it)


Imprenditori si diventa, con il percorso di alta formazione di Bergamo Sviluppo

1703 Bergamo Sviluppo - presentazione logica e start me up (1)L’attitudine al fare impresa si può anche imparare e coltivare. Per farlo c’è un’ iniziativa tutta nuova di Bergamo Sviluppo, l’Azienda Speciale della Camera di commercio. Si chiama “Start Me Up – Percorso di alta formazione per lo sviluppo dell’autoimprenditorialità” ed è rivolta a coloro che desiderano sviluppare le competenze necessarie per la progettazione e il lancio di una startup ma anche approfondire modelli e strumenti utili per cogliere le sfide del mercato e sviluppare decisioni strategiche.

C’è tempo fino a venerdì 24 marzo per presentare la propria candidatura al percorso. Chi sarà ammesso (sulla base di un colloquio conoscitivo per la valutazione di competenze individuali, attitudini imprenditoriali, motivazioni, fattibilità, validità nel tempo e carattere innovativo del progetto d’impresa) potrà contare di 150 ore di formazione d’aula e su un pacchetto di ore di consulenza specialistica.

Le lezioni si svolgeranno da inizio aprile a metà luglio 2017, in orario serale, nelle aule formative di Bergamo Sviluppo, in via Zilioli 2, e affronteranno le seguenti tematiche: business design & concept, strategie di marketing per le startup, organizzazione e pianificazione aziendale, canali di finanziamento, competenze per diventare imprenditori, tutela e valorizzazione della Proprietà Industriale. Il corso avrà un taglio concreto ed esperienziale attraverso la discussione di casi aziendali, lo svolgimento di esercitazioni, lo sviluppo e l’analisi di business plan.

Gli aspiranti imprenditori che avranno garantito una presenza in aula per almeno il 75% del monte ore potranno poi beneficiare di consulenze individuali per lo sviluppo e l’avvio del progetto imprenditoriale, fino a un massimo di 25 ore. Le consulenze potranno riguardare aspetti legati alla validazione dell’idea d’impresa, all’analisi del mercato di riferimento, all’individuazione della clientela target, alla definizione di una strategia promozionale, alla tutela della Proprietà Industriale, alla stesura di contratti.

Il percorso, finanziato dalla Camera di Commercio di Bergamo, è realizzato nell’ambito del progetto LOGIC@ – Linea di Orientamento per Giovani e aspiranti Imprenditori per Creare Autoimprenditorialità e si avvale del supporto tecnico-scientifico dell’Università degli Studi di Bergamo, in particolare del Centro di Ateneo CYFE-Center for Young and Family Enterprise.

1703 Bergamo Sviluppo - presentazione logica e start me up (3) - rit

Il progetto LOGIC@ è la sintesi e l’evoluzione delle diverse attività che l’Azienda Speciale svolge da anni a favore di chi desidera avviare un’attività imprenditoriale o l’ha avviata da poco. Grazie a questa nuova cornice, nel 2017 Bergamo Sviluppo potenzia alcune iniziative già in atto e lancia nuove proposte, supportando tutte le fasi legate allo startup d’impresa, da quella preliminare di approccio e definizione dell’idea imprenditoriale a quella successiva di progettazione, fino all’avvio dell’attività. Il tema, del resto, è sempre più cruciale. L’autoimprenditorialità e lo sviluppo d’impresa sono infatti sbocchi sempre più presi in considerazione sia dai giovani che progettano il proprio futuro professionale sia da chi ha perso il lavoro e vuole crearsi un’alternativa.

LOGIC@ e il percorso di alta formazione Start Me up sono stati illustrati ieri nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte Andrea Vendramin, segretario generale f.f. della Camera di Commercio di Bergamo, Angelo Carrara, presidente di Bergamo Sviluppo, il direttore Cristiano Arrigoni, Emanuel Canini, referente Punto Nuova Impresa e Giorgio Ferrari, referente del nuovo progetto S.TE.P. – Servizio per TEstare Progetti d’impresa.

Le domande di adesione a Start Me Up devono essere presentate entro venerdì 24 marzo all’indirizzo mail raso@bg.camcom.it o via fax allo 035/247169, oppure brevi manu alla segreteria di Bergamo Sviluppo, in via Zilioli 2 a Bergamo (3° piano).


Ostello low-cost o Conservatorio nell’ex carcere di Sant’Agata

SANT'AGATAUn accordo che garantisce nuove prospettive e sviluppi all’ex Monastero e Carcere di Sant’Agata a Bergamo Alta: Comune di Bergamo, Agenzia del Demanio, MiBACT, Soprintendenza hanno siglato un’ intesa che prevede nuove funzioni e destinazioni per il complesso realizzato dai padri Teatini nel XVII secolo e che è stato carcere fino al 1977. Viene raggiunta quindi, a poco meno di 5 anni dall’accordo precedente (datato maggio 2012), un nuovo accordo, a testimonianza di una positiva sinergia tra Enti locali e nazionali nella valorizzazione dei beni pubblici, cogliendo un’opportunità concreta per restituire spazi di inestimabile valore storico e culturale, grazie ai quali promuovere e sostenere la crescita e lo sviluppo economico del territorio. Un nuovo accordo che nasce dall’esigenza di superare l’intesa raggiunta durante l’Amministrazione Tentorio: le indicazioni del programma di valorizzazione sottoscritto nel maggio 2012 (Sant’Agata come struttura turistico-ricettiva e alberghiera di alto livello, un unico compendio composto dai complessi dell’ex carcere di Sant’Agata ed ex convento del Carmine, percorsi di carattere archeologico e storico artistico da realizzare mediante itinerari tematici) si sono dimostrate impraticabili, come ha anche confermato l’insuccesso dell’avviso di manifestazione d’interesse promosso nel 2015, con una valorizzazione troppo gravosa per i possibili gestori e declinata soprattutto su un’attività privata di lusso, oggi non più percorribile.

Ex_carcere Sant'AgataL’attuale Amministrazione ha deciso quindi di perseguire un diverso percorso, condiviso con tutti i soggetti coinvolti, scindendo in primis i destini dei due complessi quali Sant’Agata e il Carmine, andando poi a creare un mix di funzioni in grado di promuovere un progetto di alto livello qualitativo improntato soprattutto su destinazioni pubbliche/culturali e garantendo una maggiore sostenibilità economica all’intera operazione. L’intesa raggiunta prevede la possibilità di sviluppare su una parte del compendio, pari a circa 2.200 mq, tre diverse ipotesi che si potranno attuare nei prossimi anni quali: la sede del nuovo Conservatorio se verranno confermati i fondi dal Ministero, un contenitore per associazioni che promuovono attività sociali e culturali già attivato in forma transitoria in questo anno e mezzo o, in alternativa, un ostello rivolto ad un turismo low-cost, più calzante con l’attuale domanda.

La presentazione dell’accordo: https://issuu.com/francescoalleva/docs/sagata2016_programma_2__1_

Nella restante parte, di quasi 1.300 mq, prenderà avvio il progetto di ampliamento degli spazi della Cooperativa Città Alta, con il recupero della ex chiesa del convento dei Teatini per un valore stimato di oltre 3,6 milioni di euro. Il progetto elaborato in sintonia con gli intendimenti del Demanio e della competente Sovrintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici si sviluppa riorganizzando le funzioni delle attività della Cooperativa Città Alta attraverso una valorizzazione storico-architettonica di tutto il complesso dell’antico monastero dei Teatini. L’edificio dell’ex Chiesa non più leggibile, viene recuperato, nella proposta elaborata dagli architetti Colleoni, Licini e Belloni, in molte sue parti, sia esterne che interne, con un’attenta opera di restauro che consentirà di riportare alla luce i numerosi affreschi cinque-settecenteschi presenti sotto traccia.

La presentazione del progetto: https://issuu.com/francescoalleva/docs/presentazione_sant_agata

 

 


Dalla consulenza energetica ai ravioli, ecco le 7 start up premiate da Confcooperative

confcoooperative-startupDalla manutenzione di ascensori alle consulenze energetiche, dal wedding planner alla vendita a domicilio di ravioli fatti a mano: sono solo alcune delle idee progettuali premiate nei giorni scorsi nella sede di Confcooperative Bergamo al Pitchday di «Tira fuori la tua idea di impresa», l’iniziativa realizzata insieme a Mestieri Lombardia e al Centro Servizi Aziendali COESI finalizzata a concretizzare giovani idee imprenditoriali. L’evento finale è stato l’occasione per premiare le migliori idee di impresa elaborate dopo un percorso di accompagnamento e formazione che ha visto nei mesi scorsi 24 aspiranti imprenditori, tra i 25 e i 40 anni, mettere a punto le loro idee progettuali. Pronti, via, quindi, per una giornata che non è stata solo un punto di arrivo con la consegna degli attestati di partecipazione ma un trampolino di lancio per chi è riuscito a completare il proprio business plan e che ora si tradurrà in un percorso di consulenza mirato, come ha spiegato Lucio Moioli, presidente di Coesi e segretario generale di Confcooperative Bergamo: «Anche quest’anno l’iniziativa è stata l’occasione per far emergere il ruolo della cooperazione come opportunità concreta per rilanciare l’occupazione e, soprattutto, le idee dei giovani. La nostra sfida è quella di fare un percorso di formazione insieme per investire sul futuro di questi ragazzi e della cooperazione. Le idee progettuali selezionate usufruiranno infatti di un secondo percorso di consulenza gratuita su misura, fornito dal team di esperti del Centro Servizi Aziendali Coesi e Mestieri Lombardia, per la realizzazione della loro impresa».

«Iniziative come questa sono fondamentali per arginare la mortalità delle giovani imprese – ha ricordato Cristiano Arrigoni, direttore di Bergamo Sviluppo, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Bergamo -. Percorsi di affiancamento e monitoraggio consentono infatti di far emergere realtà più solide, concrete e capaci di affrontare le sfide del mercato. In questo contesto la formazione gioca un ruolo chiave nel portare avanti con successo un’attività imprenditoriale, giovane o matura che sia». La mattinata, che ha visto anche il saluto del sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, che ha ricordato come «la determinazione nell’andare avanti e nel perfezionare l’idea iniziale porta sempre a risultati apprezzati e soddisfazioni vincenti», e l’intervento dell’ingegnere Daniele Radici, specialista dell’innovazione dell’Università di Bergamo, è stata l’occasione per i 7 aspiranti imprenditori di presentare le loro start up davanti una platea di associazioni di categoria, imprenditori, liberi professionisti, formatori, consulenti, istituti di credito ed esperti di crowdfunding. «Per tutte queste idee siamo convinti che la cooperazione possa essere una forma di impresa attuale, già radicata in diversi settori dell’economia locale e oggi aperta all’innovazione e a nuove prospettive – ha sottolineato il presidente di Confcooperative Bergamo, Giuseppe Guerini -. Si stanno diffondendo anche molte cooperative di freelancer e liberi professionisti che confermano come la cooperazione sia sinonimo di opportunità concrete per i giovani. Anche a livello europeo, infatti, la cooperazione si sta ritagliando ambiti d’intervento importanti grazie alle operazioni di rilancio imprenditoriale “workers by out”, quando cioè l’acquisto di una società è realizzato dai dipendenti dell’impresa stessa».

LE 7 IDEE PROGETTUALI

Ascensore Sicuro

Sistema di manutenzione di impianti ascensoristici mediante l’installazione di sensori monitorabili da remoto per individuare anomalie di funzionamento e inviare segnale di alert prima che l’anomalia si trasformi in guasto.

Esc (Explore/Share/Create)

Servizio di guide turistiche, con particolare importanza alla dimensione della condivisione e organizzazione di escursioni partendo dal territorio della Valle Brembana.

E-ureKaù

Agenzia di energy saving con servizi di consulenza specialistica a cittadini e imprese per l’efficientamento energetico degli edifici.

Marrylicious

Agenzia di wedding planner, in particolare per l’organizzazione di matrimoni anticonvenzionali, su misura per il cliente, con proposte esclusive e personalizzate.

Prosopos Duo

Organizzazione di eventi teatrali e culturali con il coinvolgimento degli esercenti, attraverso i quali si vuole portare il teatro alle persone e non le persone in teatro.

RavioLand

Realizzazione artigianale di ravioli fatti a mano e personalizzabili per i nuovi stili alimentari (vegani, celiaci e per tutti gli esploratori del gusto) venduti anche su commissione.

Sunflower Coaching

Società di coaching che attraverso sessioni, corsi specifici e workshop vuole far emergere talenti, capacità e punti di forza per la realizzazione del proprio scopo di vita.

 

 


Proprietà intellettuale, seminario gratuito al Point di Dalmine

proprie_industr.jpgGiovedì 15 dicembre, alle ore 14.30, al Point – Polo per l’Innovazione Tecnologica di Dalmine (via Pasubio 5/ang. via Einstein) è in programma il seminario “Enforcement e assistenza legale in Proprietà Intellettuale: strumenti disponibili in Italia e in Europa”. L’incontro è promosso nell’ambito del progetto “Tutela e valorizzazione della Proprietà Industriale a supporto dell’innovazione e della competitività delle MPMI bergamasche”, iniziativa finanziata dalla Camera di Commercio di Bergamo e realizzata da Bergamo Sviluppo in collaborazione con le organizzazioni di categoria locali, con il supporto tecnico-scientifico sia dell’Ufficio Brevetti e Marchi della Camera di Commercio, sia del Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Bergamo.

L’apertura dei mercati e le dinamiche della concorrenza impongono e suggeriscono alle imprese di proteggere i propri prodotti e servizi attraverso gli strumenti di Proprietà Intellettuale. Tale tutela, quando concessa, deve essere distintiva e non riproducibile, ovvero esclusiva, sottratta cioè all’imitazione di chiunque.

Per favorire la conoscenza delle procedure di tutela che le imprese possono utilizzare, anche al di fuori dei confini nazionali, è stato pensato questo momento di approfondimento, rivolto a tutte le micro, piccole e medie imprese locali, ma aperto anche a tutti gli interessati, che permetterà di ottenere informazioni per tutelare nel modo più efficace il proprio patrimonio di Proprietà Intellettuale. Gli argomenti saranno affrontati con un taglio operativo e accompagnati da esempi e casi concreti.

ARGOMENTI TRATTATI

  • la competenza esclusiva dei Tribunali delle imprese a giudicare in relazione a brevetti, marchi e disegni o modelli;
  • le principali misure di enforcement, in sede cautelare e di merito e le particolarità del giudizio cautelare e del giudizio di merito;
  • la tutela penale e le opposizioni amministrative in materia di marchi, di brevetti e di disegni o modelli;
  • la procedura di sorveglianza doganale;
  • altre misure specifiche (diritto di informazione, descrizione, sequestro, risarcimento dei danni).

La partecipazione al seminario è gratuita; iscrizioni possibili al sito www.bergamosviluppo.it, (calendario eventi o news scorrevoli in homepage)

Info Bergamo Sviluppo, tel. 035/3888011 – referente iniziativa: Giancarlo Merisio – email: merisio@bg.camcom.it


Incubatore d’Impresa, le 27 idee “coltivate” quest’anno

incubatore.jpgDall’efficienza energetica ai droni, dalla soletta sensorizzata per le scarpe dei runner ai prodotti di cartoleria, passando per orologi artigianali di alta gamma, servizi per feste spettacolari, sport per i più giovani, marketing territoriale, gestione dei rifiuti e delle risorse idriche.

Sono 27 i progetti, tra start up e idee, presenti nell’edizione 2016 dell’Incubatore d’Impresa, l’iniziativa finanziata dalla Camera di Commercio di Bergamo e realizzata dalla sua azienda speciale, Bergamo Sviluppo, che al Polo per l’innovazione tecnologica di Dalmine mette a disposizione spazi attrezzati e un sistema di servizi (formazione, accompagnamento, assistenza e consulenza personalizzate) per supportare la progettazione e la realizzazione della propria idea imprenditoriale.

Di queste, 18 appartengono alla sezione servizi, 9 a quella sperimentale del manifatturiero. Tra loro ci sono anche quattro start up innovative iscritte nell’apposita sezione del Registro delle Imprese.


I Comitati di quartiere in campo. “Ecco una proposta per rilanciare il centro di Bergamo”

Teatro DonizettiIl prossimo anno, in occasione dei lavori di riqualificazione del Teatro Donizetti, l’assessorato alla Cultura del Comune di Bergamo, che attualmente è ospitato in un’ala del teatro, dovrà trovare una nuova collocazione transitoria. Una prospettiva che ha spinto il Coordinamento dei Comitati e Associazione di quartiere di Bergamo a scendere in campo con una nota per affrontare con decisione il problema del declino del centro cittadino. “Abbiamo letto sui giornali – scrive il Comitato – che l’ipotesi è quella di spostarlo nei locali del vicino Municipio Vecchio, attualmente usati dall’Ateneo di Scienze, Lettere e Arti che occupa questa sede dal 1959, svolgendo un’intensa attività culturale che comprende da una parte la conservazione di un ricco patrimonio librario e di opere artistiche, carte geografiche e medaglie e dall’altra l’attivazione di un fitto calendario di iniziative di promozione e approfondimento culturale aperte al pubblico, sempre numeroso, di cittadini interessati. La storica istituzione verrebbe spostata in Città Alta, in parte nello spazio sopra il Fontanone (sua sede originaria, che ospiterebbe gli uffici perdendo quindi l’attuale vocazione espositiva) e in parte in locali dell’edificio in via Arena, sede del museo donizettiano”. “Davanti a questa ipotesi – prosegue la nota – sorgono alcune domande. Non è davvero possibile trovare un altro spazio dove ospitare l’assessorato alla Cultura, evitando di spostare altrove una delle poche attività che dimostrano di essere capaci di attirare flussi positivi nel nostro centro sempre più disabitato? E ancora: come pensiamo che possano vivere piazza Cavour e le vie limitrofe durante il periodo – che durerà almeno un paio di anni – durante il quale saranno circondate da un cantiere e da edifici completamente disabitati a partire dalle prime ore pomeridiane? Il problema della rivitalizzazione del Centro di Bergamo – sottolinea ancora il Comitato – continua ad essere di grande attualità, trascinando con sé la questione della sicurezza che, ciclicamente, riemerge in seguito ai fatti di cronaca che tristemente, anche recentissimamente, accadono. E’ un problema complesso, che senz’altro non può essere risolto soltanto con azioni di ordine pubblico, perché deriva in gran parte dagli usi e dalle funzioni degli spazi urbani: di certo, la presenza di una grande quantità di uffici (soprattutto quelli dislocati nei piani terra degli stabili) che chiudono nel pomeriggio e rimangono poi disabitati, è molto negativa per la sicurezza della città”.

Il Coordinamento dei Comitati di Quartiere, con la guida di Italia Nostra e insieme a Legambiente, negli ultimi mesi ha offerto alla città un percorso denso di ragionamenti su questi temi con il progetto “Visioni Possibili” (https://vimeo. com/161344941) all’interno del quale si evidenzia la proposta di partire proprio dal patrimonio di immobili pubblici presente in quantità cospicua nel centro cittadino, per attivare un processo virtuoso di rivitalizzazione, attuando “una radicale riorganizzazione degli spazi pubblico/amministrativi, finalizzata al miglioramento dei servizi erogati, alla riduzione dei costi conseguenti agli sprechi e alla liberazione di spazi da restituire ad usi vivi e socialmente utili. “La domanda che continua a rimanere aperta – evidenzia il Comitato – e che riproponiamo all’Amministrazione è: si può pensare a un utilizzo più efficace ed efficiente degli immobili che già appartengono alla collettività e che attualmente sono polverizzati e dispersi in molte sedi staccate, restituendo almeno i piani terra ad attività vive e di utilità sociale, con l’obiettivo di riportare in centro fasce di popolazione e di attività espulse dai prezzi del libero mercato immobiliare? E’ un progetto difficile, ma necessario: richiede la collaborazione tra enti diversi (Comune, Provincia, Camera di Commercio.), richiede di ragionare con una visione di insieme e non frammentaria. Siamo convinti che senza questo progetto si perda una grande opportunità per governare nell’interesse pubblico il nostro centro, la sua qualità e la sua sicurezza. Il momento della necessità di traslocare gli uffici dell’assessorato è un’occasione per intraprendere questa strada o negarla. Auspichiamo che l’Amministrazione voglia imboccarla senza incertezze”.

 

 


Dalla frutta esotica all’app per la ristorazione, ecco i progetti vincenti del Bando Idee

 

25 idee progettuali presentate, 8 finanziate, per un totale di 28.500 euro, 6 giovani professionisti selezionati come potenziali consulenti dei vincitori: sono questi i risultati delle procedure di selezione conclusesi nei giorni scorsi nell’ambito del Bando Idee e del Bando Competenze a supporto dell’imprenditorialità giovanile targati Job In 3.0 ed emanati dal Comune di Bergamo. Il Bando Idee del Progetto Job In 3.0 (progetto di politiche territoriali giovanili finanziato da Regione Lombardia e promosso dai tre Ambiti di Bergamo, Dalmine e Valle Imagna-Villa d’Almè, con capofila Comune di Bergamo, per il periodo novembre 2015-aprile 2017) intendeva premiare le migliori idee progettuali di tipo imprenditoriale, di auto-impiego o associativo, presentate da giovani tra i 18 e i 35 anni in molteplici settori, con l’obiettivo di sostenerne la nascita o l’espansione. Il Bando Competenze era invece mirato alla selezione di giovani professionisti con esperienza, in grado di affiancare, nell’ambito professionale di pertinenza, proprio i vincitori del Bando Idee.

Bando Idee

Ecco nell’ordine gli 8 progetti finanziati dal Bando Idee, tra cui 4 di impresa, 1 di lavoro autonomo e 3 associativi. Yoobe è un progetto presentato da Elidria srl sb, la prima Società Benefit recentemente nata a Bergamo. Yoobe.it è un negozio online di articoli scolastici e prodotti per ufficio che intende trasformare lo shopping di routine in un sostegno finanziario per le scuole locali. Un innovativo e-commerce che si basa sul meccanismo di restituzione: il 5% di ogni acquisto viene donato ad una scuola scelta dal cliente.

Il secondo premio è stato assegnato all’Associazione Compensa DSA, con sede in via Borgo Palazzo, per il progetto denominato Laboratori Compensa. Si tratta di un servizio già attivo di doposcuola specialistico che, attraverso interventi psicopedagogici, mira a supportare l’autonomia scolastica di ragazzi con difficoltà e disturbi di apprendimento (DSA) mediante l’uso di nuove tecnologie, il lavoro di gruppo e metodi personalizzati di apprendimento.

Al terzo posto Côte Eyewear Srl, una startup innovativa con sede operativa a Bergamo che ha ad oggetto lo studio, la progettazione, la produzione e la commercializzazione di occhiali da vista e da sole. L’obiettivo è offrire a consumatori attenti (c.d. cultured) prodotti più accessibili dal punto di vista economico e più rappresentativi da un punto di vista del design, offrendo  un occhiale autentico, disegnato in-house e prodotto utilizzando tecnologie innovative.

Togni Andrea è stato l’unico promotore di un progetto di auto-impiego ad essere premiato, grazie al suo Cheluma, un allevamento di lumache in campo aperto per la vendita a km zero delle stesse, in grado di offrire il prodotto nella sua genuinità. Andrea ha iniziato l’attività nel 2014 ad Almenno  San Salvatore. I prossimi obiettivi sono l’ottenimento della certificazione biologica, la creazione di una linea cosmetica e la realizzazione di un punto vendita adiacente all’allevamento.

Tropico dei Colli si è aggiudicato il quinto posto in graduatoria. Il progetto consiste nella coltivazione di piante da frutto esotiche adatte al clima temperato. Ai consumatori intende offrire, a regime, frutti esotici certificati biologici; agli agricoltori la  progettazione di un frutteto professionale, con fornitura di piantine certificate, assistenza nella produzione bio e ritiro della stessa. La società Agricola Tropico dei Colli ha creato sui colli di Bergamo il proprio impianto sperimentale in cui testa varietà e tecniche di coltivazione.

“Il piacere di godersi la buona cucina senza la preoccupazione del portafoglio” è lo slogan di FixEat, un progetto di creazione di una particolare app nel settore ristorativo. L’idea è promossa da un team di sei giovani, la cui società è in via di costituzione a Barzana. Un paio di touch sullo smartphone permettono di ottenere una lista di menù completi ad un prezzo dichiarato. Un’innovazione nel mondo della ristorazione: nessuno sconto o coupon, ma una selezione di menù a prezzo fisso che racchiudono il meglio della carta di ciascun ristoratore.

PolarTv è il nome dell’associazione e del progetto allo stesso tempo. L’associazione già da qualche anno opera sul territorio bergamasco nella realizzazione, professionale e non, di prodotti audiovisivi (web series, cortometraggi, narrazione di eventi legati al territorio). La mission è dare l’opportunità ai giovani di sviluppare le proprie idee attraverso il canale audio-visivo. Il senso è quello del mettersi in gioco, con la possibilità, volendo, di apprendere il mestiere del video-maker.

L’ottavo premio, infine, è stato assegnato ad un’altra associazione, in via di costituzione in Valle Imagna: Roncola Paintball. Come si intuisce dal nome, scopo dell’omonimo progetto è la promozione del paintball nel territorio di Roncola, dove i promotori dispongono di adeguati terreni che vorrebbero appunto utilizzare per la pratica in sicurezza di questa attività ludica, sportiva e aggregativa, all’interno di una cornice paesaggistica di rinomata attrattività. Ciascuno degli otto progetti vincenti sarà finanziato con un contributo a fondo perduto il cui importo varia, in base a tipologia progettuale e posizione in graduatoria, da un minimo di 1.400 € circa a un massimo di 3.600 €, incrementato da un ulteriore contributo fisso di 1000 €, uguale per tutti, da spendersi in servizi di consulenza a scelta tra quelli proposti dai vincitori del Bando Competenze. Oltre alle risorse in denaro, i vincitori potranno usufruire di alcuni moduli formativi progettati ad hoc per rispondere alle esigenze di un gruppo molto diversificato, ma al contempo unito da forte motivazione ed entusiasmo. Nell’ottica di Job In 3.0 di erogare risorse direttamente ai giovani, e con l’intento di farlo nel modo più efficace possibile, il Bando Idee ha previsto ulteriori risorse dedicate ai progetti non ammessi a contributo. Per i  16 giovani o gruppi di giovani esclusi, saranno infatti implementati servizi di consulenza e percorsi formativi finalizzati a strutturare meglio la propria idea, rafforzando alcune aree critiche.

Bando Competenze

Per quanto riguarda Bando Competenze, il bando “gemello” del bando idee all’interno di Job In 3.0, ecco chi sono i sei giovani professionisti selezionati (su 9 candidati) per affiancare i progetti vincenti sopra presentati:

Nr Tipologia Candidato Ambito professionale Punteggio

TOT

1 società Conlabora srl (Matteo Gustinetti) Consul aziendale 86,00
2 professionista Vecchierelli Lorenzo Amm. & Fin 79,33
3 professionista Marco Pasta Consul aziendale 78,00
4 società WNDR (Edoardo Pizzocaro) Mktg & Comm. 75,00
5 professionista Marco Beolchi Amm. & Fin 73,67
6 società Wearestarting srl (Gabriele Nava) Consul aziendale 71,67

La commissione di valutazione, composta da rappresentanti dell’Ambito di Bergamo, dell’Ambito di Dalmine e di Bergamo Sviluppo, ha assegnato punteggi valutando attentamente le candidature in base i seguenti criteri: competenze, esperienza, qualità dei servizi, offerta economica. I sei professionisti selezionati entrano a far parte di un elenco fornitori consultabile dai vincitori del bando idee, i quali potranno liberamente scegliere la tipologia dei servizi dei quali intendono fruire, sulla base delle proprie specifiche necessità, La natura e la quantificazione economica delle prestazioni erogate rappresenteranno oggetto di specifico accordo tra il soggetto richiedente e il professionista, a partire dai contenuti e dai corrispettivi economici esplicitati dal professionista in sede di candidatura al Bando Competenze. In conclusione, un breve aggiornamento sugli altri bandi di Job In 3.0: sono in corso le procedure di valutazione del Bando Idee Valle Imagna, mentre uscirà verso fine anno il Bando Spazi, che prevede l’assegnazione di nuovi spazi (oltre quelli già messi a bando, ovvero: Spazio giovanile di Redona, Spazio Polaresco e Spazio Giovanile Malpensata), sulla base di uno specifico progetto di utilizzo/riutilizzo. Sono inoltre ancora disponibili  8 proposte di tirocini di inserimento lavorativo rivolte a giovani “non neet”. Per info e candidature: www.jobin.bg.it/tirocini

 

Contatti vincitori Bando Idee:

 

 


Bergamo, la Banca d’Italia apre le porte. Banconote senza “segreti”

La filiale di Bergamo della Banca d’Italia apre il suo Salone del pubblico ( come noto, è chiusa all’utenza retail dal 2010) con una serie di iniziative in materia di educazione finanziaria, tutela del cliente, creatività, tecnologia e sicurezza delle banconote. E’ possibile visitare la Mostra multimediale “La banconota delle idee”, che consente di conoscere le caratteristiche e i presidi anticontraffazione della nuova banconota da 50 euro, in circolazione dal 4 aprile 2017, e le moderne tecniche di stampa dei biglietti in euro. Un breve filmato illustrerà in modo originale ed accattivante il centro di elaborazioni dati della Amministrazione Centrale della Banca, in cui è custodito il cuore pulsante della difesa tecnologica dell’euro digitale. Sono, altresì, esposti i bozzetti di banconote immaginarie ideati dagli studenti che hanno preso parte alla III edizione del Premio “Inventiamo una banconota”. Con l’occasione si possono ricevere informazioni sull’edizione 2017 del Premio, dedicato al tema “Progettiamo il futuro: idee per un mondo che cambia”. La mostra rimarrà aperta al pubblico sino al 30 ottobre, con i seguenti orari: lunedì-venerdì 17.30-19.30 (su prenotazione, anche di mattina), sabato e domenica 9-12; 15-18. Per le prenotazioni: 035-3889410, 889423, 889416, bergamo.segreteria@bancaditalia.it.