Percassi: “Sulle Terme ho avuto ragione. Ora spero che altri operatori scendano in campo”

Terme di San PellegrinoAl Casinò di San Pellegrino Terme, il Consiglio Direttivo di Ance Bergamo, ha affrontato il tema del Turismo che è ritenuto uno dei punti strategici per lo sviluppo e il futuro del comparto delle costruzioni. Nello specifico, il Direttivo ha invitato il collega associato Antonio Percassi a portare il suo contributo sul punto all’ordine del giorno “L’eccellenza dell’imprenditoria industriale bergamasca: progetti innovativi per il rilancio del turismo”, prendendo spunto dalla recente operazione di rilancio delle Terme di San Pellegrino, per allargare la discussione anche ad altre opportunità che il settore potrebbe cogliere.

Percassi ha illustrato ai membri del Direttivo Ance la riqualificazione architettonica del complesso termale, del Kursaal-Casinò e dell’annesso Teatro, assieme all’architetto Mauro Piantelli, dello Studio DE8 Architetti, che ha sviluppato il progetto delle Nuove Terme. E’ stata inoltre organizzata una visita guidata del complesso termale per la delegazione ufficiale composta dai membri del Consiglio. L’esecuzione del progetto ha richiesto il restauro degli affreschi, colonnati e soffitti di inizio Novecento dell’edificio storico ex Hotel Terme e la realizzazione di un nuovo edificio costruito sul sedime dell’ex Hotel Milano che accoglie in particolare le piscine con acqua termale.

Il complesso, la cui gestione è stata affidata a QC Terme, offre spazi termali sviluppati su circa 6mila metri quadrati ed aree esterne che comprendono il Parco storico della Fonte di San Pellegrino per ulteriori 3.200 mq., oltre a spazi tecnici per 900 mq. Il percorso benessere comprende oltre 40 pratiche termali, sia tradizionali che innovative, con la possibilità di usufruire di 9 piscine e vasche interne ed esterne, saune e bio-saune, bagni turchi, stanze del sale e del ghiaccio, oltre ad una ampia area massaggi. Nell’occasione sono stati resi noti i dati di affluenza alle terme, ben 35mila visitatori, dalla loro apertura a dicembre 2014 a fine marzo 2015.

Percassi, presidente di Stilo Immobiliare Finanziaria, holding delle attività immobiliari, ha dichiarato a margine del consiglio: “Sono orgoglioso di aver presentato ai colleghi di Ance Bergamo il progetto di riqualificazione del complesso termale di San Pellegrino Terme, progetto in cui ho sempre creduto, nonostante le numerose difficoltà incontrate in questi anni di lavoro. I dati di affluenza alla struttura mi hanno dato ragione e hanno premiato gli sforzi nel portare a termine questo meraviglioso complesso. “Mi auguro – ha proseguito Percassi -che le Nuove Terme rappresentino un primo passo per il rilancio della Valle Brembana ed un incentivo per altri operatori a dare il loro contributo per attrarre nuove presenze turistiche nell’area”.Terme di San Pellegrino 2

“Il turismo è uno dei quattro driver di sviluppo che abbiamo individuato come basilari per quella che chiamiamo la “nuova edilizia”. Tutto quello che sul territorio si trasforma passa inevitabilmente dall’edilizia sotto molteplici aspetti. Dove la sostenibilità economica, l’innovazione e la qualità del progetto si sposano, gli effetti benefici ricadono su tutto il sistema e il caso della riqualificazione e del rilancio delle Terme di San Pellegrino ne è un esempio”, ha dichiarato Ottorino Bettineschi, presidente di Ance Bergamo. “I nostri territori hanno potenzialità enormi sotto il profilo turistico, che vanno però governate secondo una visione ben precisa e a lungo termine. Questo è il primo di un ciclo di Consigli direttivi itineranti di ANCE Bergamo in luoghi simbolo della Provincia per testimoniarne l’importanza e per indicarli come esempi virtuosi di attrattività turistica”.

 

 


“The Journal of Immunology”, la bergamasca Noris nel board editoriale

Dal primo luglio 2015, la bergamasca Marina Noris, capo del Laboratorio di Immunologia e Genetica del Trapianto e Malattie Rare dell’Istituto Mario Negri, assumerà il ruolo di Associate Editor di The Journal of Immunology, accettando l’invito dell’Editor in Chief della rivista, Pamela J. Fink. La storica rivista scientifica dell’American Association of Immunologists è stata fondata nel 1916 e con una media di 1173 articoli pubblicati per anno (dati 2014) è considerata uno dei giornali più importanti e citati al mondo nell’ambito dell’immunologia. Noris – nata ad Alzano e laureata in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche (1986) all’Università degli studi di Roma “La Sapienza” – avrà il compito di assistere l’Editor nel selezionare e valutare gli articoli sottoposti alla rivista e di guidare gli autori alla pubblicazione di lavori scientifici rispondenti ai più alti standard qualitativi. “Sono molto onorata di questa nomina che mi vedrà impegnato per due anni – dichiara Marina Noris -. Spero di ricoprire al meglio questo ruolo, mettendo al servizio della rivista la mia esperienza e contribuendo a mantenerne il prestigio internazionale che ha sempre avuto”. Noris collabora con l’Istituto Mario Negri dal 1987 e attualmente è responsabile del Laboratorio di Immunologia del Trapianto e Genetica di Malattie Rare e Trapianto del Centro “Aldo e Cele Daccò”, coordinando un gruppo di 20 ricercatori. Nel febbraio del 2006 ha conseguito il titolo di PhD in Genetica presso l’Università di Maastricht e dal 2013 è membro dell’European Complement Network Board.

E’ autrice di più di 170 pubblicazioni scientifiche su importanti giornali internazionali e di numerosi capitoli in riviste e libri nel campo della genetica e della cura di malattie rare nefrologiche e dell’immunologia del trapianto. Parte integrante delle ricerche del Laboratorio è inoltre lo studio di geni coinvolti nello sviluppo di malattie rare associate a danno renale. In questo ambito, il gruppo della dottoressa Noris è diventato un riferimento nazionale e internazionale per la diagnostica genetica della Sindrome Emolitico Uremica-Porpora Trombotica Trombocitopenica (SEU), una malattia rara che colpisce soprattutto i bambini e che, a causa di un difetto genetico che altera la funzione di diverse proteine, porta a morte o a dialisi in un numero molto alto di casi. In più della metà dei malati è identificato il difetto genetico e si è aperta la strada a una cura specifica per questa malattia. Di particolare interesse inoltre è uno studio, pubblicato nel 2011 sulla prestigiosa rivista medica New England Journal of Medicine, che chiarendo le cause genetiche di alcune forme di un’altra malattia renale, la Glomerulosclerosi Focale Segmentale, ha contribuito all’individuazione di farmaci efficaci nelle forme di questa malattia che non rispondono alle terapie tradizionali. L’ingresso nel board editoriale del Journal of Immunology è un ulteriore riconoscimento del prestigio di cui gode a livello internazionale il lavoro degli scienziati del Mario Negri, Istituto che opera da oltre 50 anni nel campo della ricerca biomedica.


Martina fa l’ottimista. “Il 1° maggio vedrete l’Expo in tutta la sua potenza”

Padiglione ItaliaL’ottimismo di Maurizio Martina. Il ministro delle Politiche agricole oggi ha voluto lanciare un messaggio rassicurante sull’imminente apertura dell’Expo di Milano. “Queste sono le ore più febbrili, del lavoro di completamento in diversi padiglioni. Ma io vi dico: abbiate fiducia perché il 1° maggio vedrete un’Expo in tutta la sua potenza”. Il ministro ha spiegato che “si stanno ultimando le rifiniture, come è ovvio che sia. E’ come quando apri una casa e per la prima volta devi andare ad abitarci. Ovviamente – ha aggiunto – ci sono ancora diverse cose da fare in una fase finale: stiamo lavorando tantissimo, ci sono migliaia di operai». Il ministro ha poi sottolineato che si tratta di «uno dei cantieri più grandi d’Europa, se non il più grande, quindi ha una complessità che va riconosciuta».


Alla vigilia dell’Expo, Maroni “scarica” il bergamasco Marazzi

“Inopportuna”, di “stampo formigoniano”. La nomina nel cda Expo dell’avvocato della Lega Nord, Domenico Aiello, decisa con una mossa a sorpresa dal governatore lombardo Roberto Maroni, ha suscitato perplessità e proteste tra le fila dell’opposizione a palazzo Lombardia. Anche, e soprattutto, perché Aiello è avvocato di fiducia di Maroni e c’è chi non manca di ricordare come proprio in quelle vesti Aiello abbia di recente incrociato professionalmente la società Expo. Il riferimento è all’inchiesta della procura di Busto Arsizio a carico del governatore, finito indagato con l’accusa di induzione indebita legata a presunte pressioni esercitate su funzionari di Expo ed Eupolis in relazione a due contratti di lavoro a tempo determinato. Proprio alla società che gestisce l’esposizione, l’avvocato Aiello si era rivolto per chiedere documenti e carte che sarebbero serviti a scagionare il presidente lombardo.

Incurante delle polemiche, Aiello approda nell’appena rinnovato Consiglio amministrazione di Expo 2015 in quota Regione e soffia il posto al bergamasco Fabio Marazzi, nominato nel 2010 dal governatore Roberto Formigoni e considerato all’epoca molto vicino alla galassia Comunione e Liberazione/Compagnia delle Opere. A pochi giorni dall’inaugurazione dell’Esposizione universale, Marazzi si vede quindi sfilare la poltrona guadagnata grazie alla sua forte vicinanza al “Celeste”. Una sorta di “beffa” verrebbe da dire, considerati i metodi e la tempistica. Cinismi e opportunismi della politica.

Marazzi – studi liceali al Collegio Vescovile Sant’Alessandro e laurea in Giurisprudenza alla Cattolica, docente all’Università di Bergamo nonché socio fondatore e amministratore di Emmeplus, società attiva nei processi di internazionalizzazione d’impresa con sede a Bergamo e Milano, Boston, Tel Aviv e New Delhi – ha ricevuto la “difesa” indiretta del consigliere regionale bergamasco del M5S, Dario Violi, che si è scagliato contro la nomina “al novantesimo minuto, a pochi giorni dall’inaugurazione”. “Capitan Maroni sostituisce nel cda di Expo Fabio Marazzi con il suo uomo di fiducia – ha affermato – e, in tutta fretta, ha piazzato la sua bandierina leghista anche in Expo, dimostrando per l’ennesima volta la sua continuità con il sistema formigoniano: ancora una volta Maroni fa rima con Formigoni”.  Una ”nomina inopportuna” anche per il segretario regionale del Pd, Alessandro Alfieri: “Trasparenza e opportunità – ha aggiunto – vorrebbero che non ricoprisse anche il ruolo di amministratore della società”.

 

 


Mosler: «I nostri leader? Promuovono la privazione»

MoslerImprese & Territorio ha ospitato il grande economista americano Warren Mosler, autore di numerose pubblicazioni, visiting professor di Economia Monetaria all’Università di Bergamo, già relatore del convegno organizzato da Ascom e Federmoda lo scorso anno presso la sede dell’Ateneo bergamasco. L’incontro, svoltosi lunedì 20 aprile presso l’Auditorium di Confartigianato Bergamo in Via Torretta, in collaborazione con l’Università di Bergamo ha avuto come tema l’evoluzione dell’economia mondiale in relazione all’attuale contesto geopolitico ed economico. Il principale oppositore mondiale dell’Austerity ha fatto il punto sull’attuale situazione economica: «La nostra economia non sta soffrendo per una carenza di risorse reali: la crisi non è dovuta all’ esaurimento di risorse naturali, alla scarsità di persone da mettere al lavoro o da limiti nelle tecniche produttive. La nostra economia sta soffrendo di una crisi della domanda di beni e servizi, “mancano i soldi da spendere”. Una crisi dovuta all’Austerità». Le politiche di Austerità cercano di diminuire il deficit pubblico riducendo i risparmi ed i redditi di famiglie ed imprese attraverso l’aumento delle tasse e/o la diminuzione della spesa pubblica.«Ciò riduce la spesa totale nell’economia, in primis i consumi e dunque i ricavi delle aziende- ha affermato il professore americano-. Non vi è alcuna giustificazione nè scientifica nè empirica per le politiche di Austerità oggi in vigore. Vi sono più risorse reali ora che in qualsiasi altro momento della storia dell’umanità; non abbiamo mai avuto una capacità produttiva inutilizzata così grande. In mezzo a grande abbondanza i nostri leader promuovono la privazione. Senza l’artificiosa asfissia dell’Austerità che restringe l’impiego delle risorse materiali, umane e tecnologiche gli standard di vita delle persone e la salute dell’economia sarebbero enormemente migliori». La spesa a deficit è la politica economica che tramite riduzione delle tasse ed aumento della spesa pubblica incrementa reddito e risparmio di famiglie ed imprese. La spesa a deficit lascia che la spesa totale nell’economia, dunque le vendite, aumenti attivando più processi produttivi e creando lavoro.«Non vi è alcuna legge naturale che impedisca allo stato di spendere a deficit. I soli limiti possibili alla spesa a deficit sono di natura politica ed istituzionale. Il deficit pubblico, quello realizzato dal settore governativo, corrisponde al surplus del settore non governativo (famiglie ed imprese). É la situazione in cui famiglie ed imprese guadagnano più delle tasse da pagare il che è sinonimo di un aumento di risparmio privato, e dunque, di potere d’acquisto. Per questo un aumento di deficit pubblico rimuove le restrizioni per consumi ed investimenti, ergo per la crescita del settore privato. A maggior ragione in un momento di contrazione dei consumi a fronte della quale le banche diffidano dall’erogare credito, specialmente alle imprese. Il deficit pubblico è la risposta appropriata per uno scenario caratterizzato da calo dei consumi e restrizione del credito. Per esempio uno Stato che spende 100 e tassa 90, cioè immette nel settore di famiglie e aziende 100 e preleva solo 90, realizza un deficit pubblico di 10 e questo 10 rimane nell’economia come di risparmio».  In questo momento l’economia è cattiva: le persone non spendono abbastanza e le vendite sono basse: «Consumi ai minimi significano pochi posti di lavoro e quindi redditi inferiori al necessario- ha sottolineato senza troppi giri di parole Mosler-. Il livello di spesa dell’economia è molto basso e la disoccupazione è oltre il 12%.  Qualsiasi sia la valuta utilizzata la realizzazione di un deficit pubblico sufficientemente grande consente l’espansione dell’economia fino al livello di piena occupazione. Dall’altro lato l’Austerità ha gli stessi effetti sia se attuata con l’Euro sia con un’ipotetica nuova Lira.  Meno tasse corrispondono a maggiore potere d’acquisto e una maggiore spesa pubblica a più soldi in tasca. Tutti gli economisti lo sanno. Quindi qual è il problema?».

Le cinque proposte per uscire dall’Impasse

1. Dare un ultimatum all’Unione Europea affinché aumenti il limite sul deficit pubblico dal 3% all’8% .
Se l’UE rifiuta di aumentare il vincolo sul deficit allora si può scegliere di rimanere comunque nella zona Euro e continuare a vedere le cose peggiorare.
In alternativa:
2. Cominciare a spendere e tassare nella nuova Lira realizzando il deficit pubblico necessario per la piena occupazione.
3. Non realizzare la conversione forzosa dei depositi bancari da Euro a Nuova Lira.
4. Il Governo Italiano tramite la sua Banca Centrale garantisce il 100% dei depositi.
5. Il Governo Italiano finanzi un “Piano di Lavoro Transitorio” per chiunque possa e voglia lavorare.
Tracce-guida di un possibile piano di spesa a deficit potrebbero essere l’abolizione dell’Iva, delle tasse sul lavoro e sugli investimenti combinata ad un aumento della spesa pubblica in settori strategici. Questi ultimi, oltre a porre le basi di un percorso di sviluppo economico, inducono direttamente – tramite il loro indotto – la crescita dell’economia privata.
Dove e come diminuire le tasse ed aumentare la spesa pubblica dovrebbero essere le questioni al centro del confronto politico.


Treni Bergamo-Milano, botta e risposta tra Gori e Sorte

Trenord

“Ha destato una certa sorpresa la lettera del sindaco di Bergamo, Giorgio Gori. Pensavo fosse la seconda puntata delle lamentele rivolte proprio da Gori al presidente del Consiglio Matteo Renzi. Infatti è il Governo che ha falcidiato i fondi destinati alle Regioni. Posso garantire che nessun treno verrà tagliato da lunedì a venerdì. Chiedo però al sindaco Gori di essere coerente con le critiche fatte al Governo”. Lo ha detto l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia, Alessandro Sorte, commentando le parole del primo cittadino di Bergamo che in una lettera chiedeva non venissero fatti tagli al trasporto ferroviario sulla linea Bergamo-Milano. “Ricordo che il Governo – ha proseguito l’assessore – ha tagliato alla Lombardia 155 milioni di euro e solo grazie al nostro intervento, quasi miracoloso, con un contributo di 105 milioni, siamo riusciti ad evitare aumenti tariffari del 25 per cento e tagli sulla rete. Anche noi siamo molto preoccupati, come il sindaco Gori, per i nuovi tagli ventilati dalla stampa nazionale in vista della legge di Stabilità, tagli che colpirebbero pesantemente il trasporto pubblico locale, tanto da mettere nuovamente a rischio le tariffe e la qualità stessa del trasporto pubblico”. “L’incontro di sabato scorso al Palafrizzoni – ha concluso Sorte – è servito proprio per lanciare un segnale forte al Governo e scongiurare nuovi salassi. Fino ad ora, grazie al piano di emergenza voluto da Regione Lombardia, siamo riusciti a migliorare il servizio di Trenord, arrivando all’88 per cento della puntualità. Un piccolo passo al quale ne seguiranno altri. Sono certo che il presidente del Consiglio ascolterà le osservazioni del sindaco di Bergamo, visto che arrivano da uno dei primi cittadini più popolari d’Italia, secondo il sondaggio del Sole 24 Ore”.

“Considero del tutto insoddisfacente la risposta che l’Assessore Regionale ai Trasporti, via stampa, ha dato alla puntuale richiesta di evitare qualunque riduzione del servizio sulla linea ferroviaria Bergamo-Milano durante i mesi di Expo2015” ha replicato Gori, il quale nel pomeriggio aveva inviato una lettera chiedendo che non venissero decisi tagli dalla Regione e Trenord a scapito della linea ferroviara Bergamo-Milano, nel mirino per “compensare” il potenziamento del servizio su Rho e Malpensa in vista di Expo Milano 2015.

“I tagli decisi dal Governo, – precisa Gori – cui l’Assessore Sorte si appella, non c’entrano nulla con le scelte che la Regione Lombardia e Trenord si apprestano a fare, riducendo il servizio ferroviario tra Bergamo e Milano proprio nel momento in cui andrebbe invece potenziato – come su altre direttrici si è deciso di fare.”

“Ho chiesto alla Regione – conclude il sindaco di Bergamo – di considerare “strategica” la linea Bergamo-Milano, al pari di altre, in virtù del fatto che a Bergamo corrisponde il terzo aeroporto italiano, da cui transiterà una significativa quota dei visitatori dell’EXPO, nonché a servizio dei molti turisti che pernotteranno a Bergamo. Su questo punto l’Assessore Sorte non risponde. Evidentemente considera non importante assicurare un efficiente collegamento tra l’Expo e lo scalo di Orio, nonché Bergamo “sacrificabile” a vantaggio di maggiori investimenti su altre direttrici ferroviarie. Lo dica chiaramente, senza accampare giustificazioni – i tagli operati dal Governo, in questo caso, sono del tutto non pertinenti”.


Bettoni: “La Brebemi va valutata negli anni, non ogni settimana”

BrebemiNei giorni scorsi, l’assemblea dei soci ha approvato all’unanimità il bilancio 2014 della Società di Progetto Brebemi.  I ricavi dei soli 5 mesi della gestione autostradale ammontano a 11,7 milioni mentre i costi operativi dell’intero anno ammontano a 14,2 milioni con una perdita d’esercizio di 35,4 milioni.  A distanza di pochi mesi dalla apertura dell’infrastruttura (il 23 luglio dello scorso anno) , i volumi di traffico sono in aumento ed hanno registrato un incremento del 17% ed i ricavi del 35%. Ulteriori aumenti dei volumi di traffico e del numero degli utenti  sono attesi tra poche settimane quando verrà completata l’apertura della Tangenziale Esterna di Milano da Melegnano ad Agrate (il 16 maggio) che interconnetterà  la A35 Brebemi alla rete autostradale esistente della A1 e della A4. Altri importanti appuntamenti per il completamento dell’opera sono previsti entro pochi giorni, quali l’apertura al traffico della variante di Bariano, che dovrebbe favorire il traffico proveniente da Crema indirizzandolo ai caselli della A35, e la riqualificazione della Mandolossa in prossimità di Brescia. Rimane in attesa di risoluzione il “nodo Corda Molle” di Brescia che ritardando l’interconnessione con la A4 a Brescia Est, continuerà a penalizzare per qualche tempo la nuova autostrada.  Intanto sono state appena aperte le due nuove aree di posteggio Adda Nord e Adda Sud nei pressi di Caravaggio che favoriranno la sosta ed il ristoro degli utenti in transito da Milano e da Brescia.

“Vogliamo continuare a crescere e siamo confortati dalla soddisfazione dei nostri clienti che considerano la A35 Brebemi un’autostrada sicura, veloce ed efficiente – afferma il presidente, Francesco Bettoni. Un’opera di questo tipo va misurata negli anni, non settimana dopo settimana, e una volta che l’opera sarà completata e verrà assicurata l’interconnessione con la rete infrastrutturale, la Brebemi potrà sviluppare a pieno il suo forte  potenziale”. “Per quanto riguarda il dovuto riequilibrio del nostro piano economico, questo ci è stato approvato dalla nostra concedente Cal e siamo ora in attesa delle risposte definitive da Roma – prosegue Bettoni. Sia chiaro, nessuno ci sta regalando nulla, abbiamo realizzato, con soldi privati, opere per 911 milioni per migliorare la viabilità dei comuni attraversati ed altre opere di compensazione chieste dal territorio, che sono costate più del puro tratto autostradale”.


Addio a Cicerone. Lunedì i funerali del segretario generale della Uil

Si terranno lunedì, alle 15, nella chiesa parrocchiale di Albino, i funerali di Marco Tullio Cicerone, segretario generale della Uil di Bergamo, spentosi nella notte tra venerdì e sabato nella sua abitazione di via Perola ad Albino, il paese della Valle Seriana dove viveva con la famiglia. Cicerone è mancato dopo una breve malattia i cui primi sintomi si erano manifestati nello scorso dicembre. Lascia la moglie Anna e i tre figli Mara, Cristina e Mauro. La camera ardente è stata allestita nella chiesetta di San Bartolomeo in via don Cristoforo Rossi, accanto alla parrocchiale di Albino.

Cicerone avrebbe compiuto 62 anni il prossimo 20 settembre. Un diploma di programmatore alle spalle, era entrato nel sindacato nel 1974 occupandosi della categoria dei tessili. Dal 1977 al 1979 aveva lavorato alla Giampiero Crespi Industrie Riunite Foderami per poi tornare a dedicarsi a tempo pieno alla Uil nella Fenela, l’organizzazione di categoria dell’edilizia che ha guidato come segretario provinciale diventando anche vicepresidente della Scuola Edile di Seriate, della Cassa Edile e di Edilcassa. Nel maggio scorso, a conclusione del Congresso provinciale, era stato confermato alla guida della Uil di Bergamo per il terzo mandato quadriennale consecutivo (era stato eletto per la prima volta nel 2006). Nonostante la malattia, aveva continuato con la dedizione di sempre ad occuparsi delle questioni sindacali. Il suo impegno civico era rimasto immutato, tanto da fargli guadagnare anche la candidatura e l’elezione nell’appena rinnovata Giunta della Camera di Commercio di Bergamo. Di Cicerone sono state sempre apprezzate la capacità di ascolto e le doti di  “mediatore”. Per il presidente della Camera di Commercio di Bergamo, Paolo Malvestiti si “tratta di una grande perdita”. “Il 9 aprile, in occasione della prima Giunta camerale – ha commentato –  sarà un dovere ricordare la figura di Cicerone: la sua scomparsa lascia un grande vuoto».


A Remuzzi il Premio Evidence della Fondazione Gimbe

Giuseppe RemuzziA Bologna, in occasione della decima conferenza nazionale Gimbe interamente dedicata alla riduzione degli sprechi in sanità, è stato consegnato il Premio Evidence al professor Giuseppe Remuzzi, direttore del dipartimento di Medicina dell’Ospedale di Bergamo e Coordinatore delle Ricerche delle ricerche dell’Istituto Mario Negri di Bergamo.

Istituito nel 2013, il premio viene assegnato ogni anno ad una personalità del mondo sanitario che nel corso della sua carriera professionale si è distinta per la pubblicazione di rilevanti evidenze scientifiche, cliniche o metodologiche, la continua integrazione delle migliori evidenze nelle decisioni professionali, manageriali o di politica sanitaria e l’insegnamento dell’Evidence-based Medicine (EBM) a livello universitario, specialistico, di formazione continua. La Fondazione Gimbe ha voluto quindi premiare il professor Remuzzi per le sue numerose pubblicazioni sulle più importanti riviste scientifiche internazionali (1277), il suo costante sforzo per diffondere la cultura della scienza nel nostro Paese, il suo impegno a livello mondiale nella lotta all’insufficienza renale acuta portato avanti durante la presidenza della Società Internazionale di Nefrologia con il programma “0 by 25” (ridurre a zero entro il 2025 il numero dei pazienti che muoiono di insufficienza renale acuta) e non da ultimo un riconoscimento “per aver analizzato con scienza e coscienza e con pensiero laico il complesso tema del fine vita”. Durante il convegno è stato conferito anche il Premio “Salviamo il Nostro SSN” al Ministero della Salute dell’On. Beatrice Lorenzin. Dallo scorso anno il premio viene dato ad una Regione, Istituzione o Organizzazione sanitaria le cui politiche sanitarie rappresentano un modello per garantire la sostenibilità della Sanità pubblica. A motivare l’assegnazione del premio è stato il costante impegno del Ministero nell’evitare ulteriori tagli alla sanità, il continuo richiamo alle Regioni per ridurre sprechi e inefficienze, il contributo determinante per giungere alla sottoscrizione del Patto per la Salute e l’ambizioso traguardo raggiunto con l’aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza (LEA). A ritirare il premio è stato il professor Walter Ricciardi dell’Istituto Superiore di Sanità.


Campionato italiano di dama, 4 bergamaschi in gara

Campionato di damaDal 1° al 3 aprile si svolgerà il campionato italiano giovanile di dama internazionale, appuntamento annuale per le giovani promesse.

Quest’anno sarà Chamois, in Val d’Aosta, ad ospitare la competizione presso l’hotel Maison Cly. Tra i partecipanti saranno presenti le migliori leve della dama internazionale juniores, suddivise in quattro categorie a seconda dell’età, dalla Speranza (i giovanissimi di età pre-scolastica), Mini cadetti (scuole elementari), Cadetti (scuole medie) e Juniores (scuole superiori). La Lombardia si presenta con ben 6 partecipanti tra cui: Luca Zanardini, classe 1998, che frequenta l’istituto di ragioneria G.B. Rubini a Romano di Lombardia, partecipa per il terzo anno consecutivo al campionato. Classificatosi al secondo posto in una delle precedenti edizioni del torneo, rappresenta l’Adriano Locatelli Dama Club nella categoria Juniores.

Per la categoria Cadetti, a rappresentare il circolo Bergamasco Campagnola sarà il tredicenne Lorenzo Gioffrè, classe 2001, che frequenta la terza media all’istituto Lorenzo Lotto a Covo. Gioffrè gioca da ormai 3 anni e ha già partecipato a tornei provinciali e regionali, per lui è la prima convocazione nazionale.

Nella categoria Speranza, il circolo Bergamasco Campagnola punta sul giovanissimo Luca Manzana, classe 2007, che frequenta la seconda elementare. Chiude il gruppo Davide Carissoni nella categoria Minicadetti, classe 2003, che frequenta la prima media. Entrambi si sono distinti durante il corso di approccio organizzato da Manzano Moreno, presidente del circolo Bergamasco Campagnola, con la collaborazione del comune di Orio al Serio.

Per il gruppo damistico di Palazzolo i giovani partecipanti sono Abram Manenti e Daniele Calabria, entrambi classe 1998, che si sono distinti nel 2012, arrivando terzi, alla finale dei giochi sportivi studenteschi. Tutti i risultati saranno consultabili sul sito www.federdama.it.